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mercoledì 18 dicembre 2019

Historica Biografie 32: Napoleone (quarta parte)

Il capitolo conclusivo della tetralogia su Napoleone Bonaparte si occupa inevitabilmente del suo declino ma anche stavolta il protagonista ne esce ricoperto di gloria. Il taglio è infatti smaccatamente agiografico: Napoleone è coraggioso, leale, generoso, pacifista, affascinante e geniale. Manca solo che resusciti i morti, anche se nelle prime pagine per poco non ci riesce. Unico appunto alla sua figura: a quanto pare era un po’ stonato quando cantava.
La disfatta in Russia (per colpa dell’incompetenza altrui, ovviamente) è l’anticamera della sua sconfitta sul piano politico francese ed europeo, ma ecco che anche dall’esilio sull’isola d’Elba Bonaparte muove nuovamente alla conquista del potere, contro tutte le altre potenze europee coalizzate contro di lui. Come andrà a finire lo sappiamo già, anche se Pascal Davoz aggiunge vari dettagli poco conosciuti e “corregge” alcune nozioni storiche date per certe. Nell’ultima parte a Sant’Elena c’è una nettissima accelerazione per non sottolineare la lenta agonia di Napoleone, laddove in precedenza le sequenze di battaglia si soffermavano anche sulle singole mosse dei sottoposti di Napoleone. Lo sceneggiatore approfitta di questo ultimo episodio anche per riallacciare molti nodi con i volumi precedenti, riprendendo vari personaggi che si erano appena intravisti (Alexandre Dumas non me lo ricordavo affatto).
Nonostante lo stampo programmaticamente agiografico e didascalico, anche questo volume di Napoleone si legge con piacere grazie alle chiose umoristiche di Pascal Davoz, spesso tratte da giornali, detti popolari o addirittura barzellette dell’epoca.
Questo ultimo episodio dura 8 pagine più degli altri: forse è a causa di questo supplemento di lavoro che Jean Torton ha realizzato delle vignette a volte tirate un po’ via? Siamo sempre a un livello accettabile, ma anche i colori mi sono sembrati poco entusiasmanti, e gli occasionali fuori registro digitali non aiutano ad apprezzarli.
Null’altro da segnalare se non che manca il lettering di un balloon a pagina 23, niente di indispensabile per capire come si evolve la situazione.

venerdì 13 settembre 2019

Historica Biografie 29: Napoleone (terza parte)

Dopo lo slittamento del mese scorso Historica Biografie torna a uscire regolarmente una settimana dopo la collana-madre.
Questo terzo volume dedicato al Napoleone di Jacques Martin è probabilmente il più importante nell’economia della saga visto che racconta la sua apoteosi come Primo Console e poi Imperatore di Francia e riassume la celeberrima campagna di Russia – anche se le avvisaglie del declino già si intuiscono nelle ultime pagine. Lo sceneggiatore Pascal Davoz ha evidentemente fatto un enorme lavoro di studio delle fonti e di raccolta di aneddoti, che però si è concretizzato in un fumetto dal taglio scolastico in cui vengono inanellati eventi, battaglie, nomi e (appunto) aneddoti senza dare all’insieme un ritmo narrativo che lo renda appassionante. E i personaggi, protagonista per primo, hanno la tendenza di spiegare quello che fanno con dei dialoghi un po’ innaturali. Per fortuna a rendere accattivante l’opera c’è l’ironia sottesa e qualche non infrequente guizzo umoristico. Non ci si ammazza dalle risate, ovviamente (men che meno nel corso della carneficina russa) ma è quanto basta per incuriosire e tenere viva l’attenzione di un lettore che non sia già appassionato della materia, tanto più che Napoleone viene dipinto con toni agiografici che potrebbero finire per renderlo ridicolo più che antipatico.
Come dicevo sopra, questa terza parte non termina con il trionfo russo ma si riserva le ultime sei tavole alla questione spagnola (l’«eso es todo» di pagina 44 si tradurrà veramente con «è stato lui»?) e al matrimonio di Napoleone con l’arciduchessa austriaca.
Jean Torton/Jeronaton alterna alcune vignette in cui semplifica un po’ il suo tratto ad altre in cui si profonde in dettagli. Laddove si è dimenticato di disegnare i particolari di un’uniforme (ma accade rarissimamente) sopperisce con i colori. Il risultato è sempre molto valido, anche se siamo lontani dalla spettacolarità di Champakou, che sarebbe comunque risultata inadatta per un fumetto del genere. Peccato che anche in queste pagine si verifichi ogni tanto quel fenomeno di fuori registro digitale che mi ha un po’ rovinato la lettura dell’ultimo Alix Senator.
Come già accaduto nello scorso volume, anche stavolta c’è solo il fumetto senza approfondimenti in appendice.

venerdì 17 maggio 2019

Historica Biografie 25: Napoleone (seconda parte)

In ritardissimo, ma è arrivato. Questo secondo episodio della quadrilogia bonapartista si occupa degli eventi più importanti che ebbero luogo tra l’ottobre 1795 e l’agosto 1799, con una breve introduzione che parte dal 1 marzo 1794. I principali argomenti sono la campagna d’Italia, l’incontro e il rapporto con Giuseppina e la campagna d’Egitto. Pascal Davoz scrive con piglio agiografico e il Napoleone che ci ammannisce è un uomo geniale dotato sia di grande intelligenza che di intuito fenomenale; sa sempre anticipare le mosse del nemico, giudicare alla perfezione gli altri uomini, motivare le truppe, rimettere nei ranghi i graduati più smargiassi, rispondere per le rime a chiunque gli si opponga, conquistare i cuori di ogni donna e al momento opportuno ha una parola buona per tutti. Ogni sua azione, poi, è dettata dall’amore per la Francia e per il popolo, anche quando agisce apparentemente contro i loro interessi.
Questo particolare taglio non rende tediosa la lettura, tutt’altro: nel corso della narrazione affiora spesso un certo umorismo (così certi eccessi vengono stemperati) e inoltre i disegni sono migliori che nel primo episodio: stavolta Torton ha fatto uso di una gamma più ampia di inquadrature e sono stati pochissimi quegli occasionali cali che si erano visti nella prima parte. Purtroppo la qualità di stampa non è sempre costante e qualche vignetta viene penalizzata da quel particolare tipo di fuori registro digitale per cui il nero non è centrato e si lascia dietro un alone bianco.
Le note sono meno invasive che nel volume precedente, ma nemmeno stavolta mancano citazioni di aneddoti spicci e la volontà di sfatare qualche falso mito su Napoleone: stavolta viene ribadito quanto la sua altezza non fosse assolutamente inferiore a quella della media degli uomini del suo tempo, ma anzi la superava di 5 centimetri.
Per la prima volta nella vita editoriale di Historica Biografie questo volume consta delle sole 46 tavole del fumetto e non presenta nessun redazionale in appendice. Pur essendo indirizzato agli appassionati di Bonaparte più che a quelli di BéDé, Napoleone è una lettura piacevole anche per i secondi, a patto che si lascino trasportare senza aspettarsi nessuna rivoluzione nel linguaggio del fumetto.

giovedì 14 febbraio 2019

Historica Biografie 22: Napoleone (prima parte)

Questo numero di Historica Biografie rappresenta uno spartiacque nella collana. Come da evidenza del flyer allegato, le uscite arriveranno almeno a quota 32 ma dopo la “Regina di Sangue” Cleopatra e qualche altro volume sparso è ormai conclamato che questa collana non sarà più il semplice corrispettivo italiano dell’Ils ont fait l’Histoire di Glénat.
Per quanto i volumi originali siano numerosi, un’uscita italiana mensile li sta esaurendo inesorabilmente, tanto più che prima del varo di Biografie i ritratti in più volumi venivano ospitati nella collana madre. Historica Biografie è stata insomma vittima del suo stesso successo, e adesso deve cercare altrove materiale con cui rimpolpare il parco dei suoi personaggi. Al di là di ogni altra considerazione qualitativa (che andrà ovviamente fatta di volume in volume), così si perderà la specificità della collana, ovvero il fumetto associato all’apparato redazionale – come appunto già successo con Cleopatra.
Questo ventiduesimo volume in particolare è un bello stacco rispetto agli altri. Il fumetto illustra la vita di Bonaparte (qui ancora Buonaparte) dal suo ingresso da bambino alla scuola militare di Brienne, che poi tanto militare non era, fino alla prima grande vittoria in Corsica nel 1793. Prima parte di una quadrilogia (!), è scritto con uno stile tanto classico da risultare vetusto. D’altra parte Pascal Davoz ha concretizzato un progetto di Jacques Martin, il padre di Alix, e ne ha ripreso lo stile con cui aveva scritto ad esempio Arno. La narrazione è molto scolastica, affidata a didascalie e compiaciuta di sviscerare episodi misconosciuti della vita del protagonista, spesso con citazioni dirette da diari o altre fonti. I dettagli vagamente scabrosi sono solamente accennati e quasi a ogni pagina c’è una nota sotto le vignette. I dialoghi sono infarciti di giochi di parole di difficoltosa traduzione in italiano, ma per fortuna un filo di umorismo affiora anche da altri particolari.
Quando ho visto il nome del disegnatore mi è venuto un colpo: “questo” Jean Torton è effettivamente Jeronaton, il pittore iperrealista che aveva realizzato L’Uovo del Mondo, Champakou e altri fumetti dell’epoca (e dello stesso spirito) di Metal Hurlant! Stavolta ha adottato un metodo di lavorazione molto più classico, disegnando al tratto le tavole e colorando poi i “grigi” a tempera, anche se è evidente in alcune vignette l’intervento del computer. È sempre bravissimo, ma si nota uno stacco tra le immagini basate su fotografie e le altre, meno efficaci. Coerentemente con lo spirito didascalico dell’operazione, le inquadrature sono tutte frontali senza mai forzare nemmeno un po’ la linea dell’orizzonte. Purtroppo la stampa presenta vari fuori registro e i neri non sono sempre centrati con i colori, col risultato di lasciarsi dietro quelle fastidiose sagome bianche che danno un effetto evanescente ai disegni.
Questo primo volume di Napoleone ospita un’appendice in cui Davoz spiega la motivazione che ha spinto alla sua realizzazione, ovvero riscattare la figura del condottiero sfatando alcuni falsi miti. Ci sono anche degli esempi di come Torton realizza le sue tavole, e un interessante scambio di mail con uno storico in merito alla documentazione iconografica.
Il fumetto in sé dura le canoniche 46 tavole di un albo francese, ma a causa dell’intervento di un interlocutore fuori campo sembra interrompersi a metà. Se sia un artificio retorico oppure il segno che un volume originale più lungo è stato scomposto in più parti lo scopriremo a breve: la seconda parte di Napoleone è annunciata per il 10 maggio.