Si aprono vari squarci dalla Zona Negativa: è l’antipasto di una avventura in cui i Fantastici Quattro dovranno aiutare Galactus contro la sua controparte (appunto Antitesi) che invece di succhiare la vita dai mondi che visita li riempie di energia negativa (o una roba del genere) con risultati non meno catastrofici. Reed Richards è preoccupato perché la sua mente sta un po’ scantinando e questo porta a un colpo di scena finale che scuote un pochino la trama. A tal proposito, scopro con questa miniserie che Galactus ha una controparte umana a cui è possibile farlo regredire, tal Galan che è evidentemente un omaggio a un ex Presidente della Regione Veneto.
Mark Waid fa quello che può con personaggi granitici e immutabili, costretto oltretutto a lavorare nella dimensione della ventina di tavole per numero che devono concludersi con un cliffhanger e che devono ospitare abbondanti splash page per sfruttare il nome del disegnatore.
Dal canto suo, Neal Adams non delude pur se disegna la Cosa con tratti scimmieschi. Non lo conosco poi così bene ma penso che non sia proprio al top della sua forma, e neanche l’inchiostratore Mark Farmer può mettere più di tanto una pezza se qualche occhio si trova posizionato in maniera un po’ eclettica su un viso. Ma nel complesso il suo lavoro è decisamente buono.