…me lo ha fatto notare un amico: il personaggio coi baffi che compare brevemente nel nuovo episodio di Torpedo 1972 sarà un omaggio a Carlos Trillo?
domenica 22 ottobre 2023
domenica 1 ottobre 2023
Torpedo 1972: Fa male, lo so!
Se il primo volume del nuovo corso mi era piaciuto senza entusiasmarmi, in questo ho ritrovato tutta la cattiveria, il sarcasmo e i giochi di parole del Torpedo migliore. È poi rinfrancante vedere la totale mancanza di political correct, certe scene potrebbero sollevare un bel polverone se a leggerle fosse la persona sbagliata.
Ai disegni Eduardo Risso rende onore alla sua fama, occupandosi probabilmente anche dei colori. Gli si perdona facilmente che i calzini di un personaggio compaiano a intermittenza.
Questa edizione presenta un’introduzione magniloquente di Álvaro Pons (che il passaggio da una pagina all’altra ha privato di parte del testo) e un’appendice di una dozzina di pagine dedicata al dietro le quinte del lavoro di Risso. Il passaggio da Panini a Cosmo ha determinato un certo aumento di prezzo: da 16,90 a 19,90 euro, ma sono anche passati sei (!) anni dall’uscita del volume precedente. Come in quel caso, il formato è un po’ più piccolo del canonico albo franco-belga ma purtroppo stavolta la carta non è più patinata.
venerdì 28 luglio 2023
Sgt. Rock vs. the Army of the Dead: All'inferno e ritorno
La miniserie in sei numeri è ambientata nel 1944, verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. Hitler è a corto di uomini, rifornimenti e munizioni ma dei soldati tedeschi praticamente imbattibili sono stati avvistati al fronte e quindi il sergente Rock e la sua compagnia, la Easy, vengono inviati a indagare. Si scopre che i nazisti stanno risvegliando i loro morti grazie a un procedimento elettrochimico inventato dal Dottor Morell. Questi zombi sono un po’ più originali di quelli consueti mantenendo un certo grado di intelligenza. L’obiettivo è quindi quello di stanare il dottore ed eliminare i laboratori in cui avviene il processo di “rigenerazione”, ammazzando più nazisti possibile. Nient’altro da aggiungere a questo canovaccio, che procede senza alcuno scossone e senza colpi di scena a parte la scelta di Hitler, già abbondantemente dipendente da varie droghe, di farsi iniettare il ritrovato miracoloso per diventare a sua volta un supersoldato, veste nella quale affronterà Rock nello scontro finale. C’è qualche dialogo divertente (pochini, a dire il vero) ma c’è anche un feticismo per le armi e i mezzi militari e una celebrazione della guerra da far venire il sospetto che Bruce Campbell sia un membro della NRA. La compagnia Easy presenta vari componenti sulla scia degli Howling Commandos di Nick Fury (ignoro quale gruppo sia nato prima) ma tutti rimangono sullo sfondo non essendoci stato lo spazio o la volontà per caratterizzarli a dovere: che a sparare col bazooka sia uno piuttosto che un altro alla fine non cambia nulla. Ma magari per i fan della serie l’effetto è diverso. Un bello scossone avrebbe potuto essere qualche morte eccellente, essendo questa una storia fuori continuity e ambientata in un universo alternativo, ma purtroppo questa opzione non è stata contemplata perché in realtà questa miniserie è solo l’introduzione di un progetto più ampio di cui sarà protagonista il Sergente Rock.
Alla fine i deliziosi disegni di Risso mi sono sembrati piuttosto sprecati. Non che la miniserie sia proprio una porcheria, ma forse la cosa migliore sono le copertine di Gary Frank.
venerdì 21 ottobre 2022
Batman: Flashpoint Beyond 0
In questo fumetto il reset non sembra aver funzionato, e dopo un preambolo con quei due ridicoli personaggi creati per Doomsday Clock vediamo Thomas Wayne (ammesso che sia lui il Batman che si vede col Mimo e la Marionetta, il costume è un po’ diverso) alle prese coi problemi della realtà di Flashpoint memore di quello che andrebbe fatto per ripristinare l’universo “corretto”. Qui mi pare che sia accusato di omicidio in entrambe le sue identità, rimasuglio di chissà quale trama passata, e per questo deve vedersela col procuratore distrettuale Harvey Dent. Questo universo alternativo è virato sul dark, con Amazzoni e Atlantidei che si fanno la guerra e stanno minacciando la pace mondiale, mentre Superman e altri supereroi (o presunti tali) si portano appresso alcune ambiguità – mai coperto Flashpoint, quindi non ho colto i riferimenti che fa Geoff Johns.
Batman/Thomas pensa bene di rapire l’ignaro Barry Allen di questa realtà per sottoporlo con la forza a quel processo che dovrebbe portarlo a diventare Flash, così da fargli correggere nuovamente l’universo. Ma le cose non vanno come dovrebbero e alla fine il miliardario riceve la visita (se ho capito bene) di uno dei Time Masters, la cui apparizione dovrebbe far saltare sulla sedia quei lettori che ne conoscono l’esistenza – tra cui non io.
Se alcune trovate suscitano un certo interesse (ma quanta sarà farina del sacco di Johns e quanti invece elementi pregressi ripescati da Flashpoint e da altrove?) ci sono alcune parti, come Barry Allen che finisce arrostito da un fulmine, che probabilmente volevano essere drammatiche e invece risultano ridicole. Inoltre questa storia non è leggibile a sé, ma funge da prologo al nuovo eventone Flashpoint Beyond e senza aver letto il precedente Flashpoint non ci si raccapezza poi molto.
I disegni di Eduardo Risso, unico motivo per cui mi sono avvicinato all’albo, sono pur sempre i disegni di Risso e quindi da questo punto di vista nulla da eccepire. Una nota di merito alla colorista Trish (la Patricia di 100 Bullets, immagino) Mulvihill, che riesce a simulare bene le pennellate degli acquerelli col computer – anche se alcune tavole sono clorate con toni piatti probabilmente per sottolineare che si svolgono in qualche altro mondo, ma non mi ci sono messo a ragionarci troppo sopra.
Non so se l’esborso di 5 euro per una quarantina di pagine di fumetto sia giustificato, in ogni caso non essendo i disegni della futura saga opera di Risso non mi si è accesa nessuna scintilla che mi spinga a seguire l’eventone.
lunedì 31 gennaio 2022
Moonshine
Dunque, Lou il Bello è infetto dalla licantropia e tra una cosa e l’altra si ritrova a spaccar pietre in una colonia penale. Qui viene raggiunto dai suoi fantasmi, non solo metaforici. Alla volta di New Orleans ritrova Delia, che però adesso fa parte di una congrega di streghe e si trova invischiato in una storia di vudù con tanto di stregone che crea zombi.
Giunto nella Cleveland in cui Eliot Ness sta costruendosi una reputazione, si trova coinvolto in una caccia alla bestia che sta dilaniando barboni e altri esseri umani. Nel mentre Tempest decide di vendicarsi e diventa la pupa del boss che aveva sterminato parte della sua famiglia, abbracciando una carriera di showgirl di successo.
Anche Lou torna a New York dove rientreranno in scena altri personaggi visti molti o pochi episodi prima fino al redde rationem finale. Peccato che Azzarello non ci abbia infilato dentro anche vampiri o alieni.
Al netto degli splendidi disegni di Eduardo Risso, Moonshine non si segnala insomma per essere proprio un capolavoro. In certe parti sembra quasi una barzelletta portata un po’ per le lunghe. Cioè… redneck licantropi, gangster che incarnano i peggiori stereotipi italoamericani, fantasmi e mostri assortiti sono ingredienti che sarebbero stati sufficienti per una miniserie, ma in una serie lunga ben 28 capitoli mostrano la corda e trasmettono un certo senso di ridicolo, per quanto l’ambientazione sia ben ricostruita (anche per merito di Risso, ovviamente) e i dialoghi sono sempre brillanti. A tal riguardo, mi sono reso conto di quanto sia difficile tradurre Azzarello. E poi il finale è un po’ sottotono, come quello di 100 Bullets. Spendere una settantina di dollari (più spese di spedizione e dogana, dannazione…) per finire di leggere l’assaggino che ci ha dato Mondadori? Boh, valutate voi.
mercoledì 29 dicembre 2021
Toh...
Avevo intuito che il volume della Mondadori non fosse stato un successone visto che è rimasto un unicum, ma non immaginavo che nel frattempo la serie fosse arrivata a contare ben 28 episodi!
A quanto pare alla Mondadori le cose non vanno poi così bene sul fronte fumetti.