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scrivere per vivere vivere per scrivere

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La lettura di tutti i buoni libri è come una conversazione con gli uomini migliori dei secoli andati. (René Descartes) ********************************************************************************************** USQUE AD FINEM
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venerdì 30 ottobre 2015

Post inutile da delirio influenzale



Ascolti le notizie di cronaca, segui la politica interna, la politica internazionale, vedi le stesse cazzate che si ripetono, le stesse parole in bocca a grugni diversi ma sempre figli della stessa progenie di cialtroni. 
Poi pensi che prima o poi una fine ci dovrà pur essere, qualcosa di buono dovrà pur accadere. Mi verrebbero in mente molte cose da dire, ma non ho tempo ne voglia, io, come tanti, sono troppo occupato a vivere, solo singolarmente è possibile cambiare le cose, l'era delle masse unite da grandi ideali è finita. 
Passo passo, piccolo atto per piccolo atto, uomini di buona volontà continuano a costruire. 
C'è solo da sperare che le singole azioni, come piccoli ruscelli di montagna, convergano e si facciano fiume e poi mare, mare di cambiamento. 
Nel frattempo, per non disperare, provo a guardare il mondo con gli occhi di bambino, la canzoncina qui sotto mi nasce spontanea. 




© 2015 di Massimiliano Riccardi.

sabato 22 agosto 2015

Facezie... Il potere degli stupidi - Tratte da una riflessione di Carlo "Maria" Cipolla


Nel titolo ho lasciato volutamente il secondo nome Maria, ovviamente è frutto di un equivoco volutamente provocato dal professor Cipolla che pubblicava aggiungendo una M subito dopo il primo nome.
Ma veniamo al sodo.

Sono molti gli stimoli che ci scrollano dal torpore e che portano a valutare quello che è il mondo circostante con desolante lucidità. Immancabilmente, come fosse una costante matematica osserviamo la presenza degli stessi personaggi, facce diverse, nomi diversi, ma caratteristiche antropologiche identiche. 
Non è difficile comprendere come il potere politico o economico o burocratico accresca il potenziale nocivo di una persona stupida. Ma dobbiamo ancora spiegare e capire cosa essenzialmente rende pericolosa una persona stupida; in altre parole in cosa consiste il potere della stupidità.
Essenzialmente gli stupidi sono pericolosi e funesti perché le persone ragionevoli trovano difficile immaginare e capire un comportamento stupido. Una persona intelligente può capire la logica di un bandito. Le azioni del bandito seguono un modello di razionalità: razionalità perversa, se si vuole, ma sempre razionalità. Il bandito vuole un «più» sul suo conto. Dato che non è abbastanza intelligente per escogitare metodi con cui ottenere un «più» per sé procurando allo stesso tempo un «più» anche ad altri, egli otterrà il suo «più» causando un «meno» al suo prossimo. Tutto ciò non è giusto, ma è razionale e se si è razionali lo si può prevedere. Si possono insomma prevedere le azioni di un bandito, le sue sporche manovre e le sue deplorevoli aspirazioni e spesso si possono approntare le difese opportune.
Con una persona stupida tutto ciò è assolutamente impossibile. Come è implicito nella Terza Legge Fondamentale*, una creatura stupida vi perseguiterà senza ragione, senza un piano preciso, nei tempi e nei luoghi più improbabili e più impensabili. Non vi è alcun modo razionale per prevedere se, quando, come e perché, una creatura stupida porterà avanti il suo attacco. Di fronte ad un individuo stupido, si è completamente alla sua mercé.
Poiché le azioni di una persona stupida non sono conformi alle regole della razionalità, ne consegue che:
a) generalmente si viene colti di sorpresa dall’attacco;
b) anche quando si acquista consapevolezza dell’attacco, non si riesce ad organizzare una difesa razionale, perché l’attacco, in se stesso, è sprovvisto di una qualsiasi struttura razionale.
Il fatto che l’attività ed i movimenti di una creatura stupida siano assolutamente erratici ed irrazionali, non solo rende la difesa problematica, ma rende anche estremamente difficile qualunque contrattacco – come cercare di sparare ad un oggetto capace dei più improbabili ed inimmaginabili movimenti. Questo è ciò che Dickens e Schiller avevano in mente quando l’uno affermò che «con la stupidità e la buona digestione l’uomo può affrontare molte cose» e l’altro che «contro la stupidità gli stessi Dei combattono invano».
Occorre tener conto anche di un’altra circostanza. La persona intelligente sa di essere intelligente. Il bandito è cosciente di essere un bandito. Lo sprovveduto è penosamente pervaso dal senso della propria sprovvedutezza. Al contrario di tutti questi personaggi, lo stupido non sa di essere stupido. Ciò contribuisce potentemente a dare maggior forza, incidenza ed efficacia alla sua azione devastatrice. Lo stupido non è inibito da quel sentimento che gli anglosassoni chiamano self-consciousness. Col sorriso sulle labbra, come se compisse la cosa più naturale del mondo lo stupido comparirà improvvisamente a scatafasciare i tuoi piani, distruggere la tua pace, complicarti la vita ed il lavoro, farti perdere denaro, tempo, buonumore, appetito, produttività – e tutto questo senza malizia, senza rimorso, e senza ragione. Stupidamente.

Sempre, lo stupido, ha un'altissima opinione di sé. Di solito è specializzato in qualcosa che lo vede eccellere per cui si arroga il diritto di contrastare chiunque. Ci riesce. Molto spesso. Persevera, senza motivo. Stupidamente.

© 2015 di Massimiliano Riccardi