Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
in Atti e Memorie dell'Ateneo di Treviso, a.a. 2016/17, n. 34
TRA LE RUGHE DELLA PIANURA TREVIGIANA2018 •
Molto spesso la toponomastica, scienza dei nomi di luogo, costituisce un terreno nel quale l'interpretazione dell'evidenza linguistica rappresenta il frutto di un lavoro esegetico prudente e ponderato.
Alcuni nomi di luogo dell'antica Decima Regio Venetia et Histria, tramandati ab imme-morabili, costituiscono retaggio linguistico di significanti opacizzati, ma ancora oggi usati. Grazie alla linguistica comparata e allo studio delle opere degli autori classici è possibile fare luce sulla semantica di antiche voci prelatine, superando interpretazioni datate, pregiudizi e opinioni errate, ma ben radicate. Le denominazioni di luogo del paesaggio italiano contemporaneo costituiscono un palinsesto, cioè una sovrapposizione di nomi lasciata nel corso dei millenni da chi il territorio lo ha abitato, amministrato, modificato, utilizzato, visitato, vissuto. Tale retaggio linguistico, anche se codificato per iscritto in antico, spesso non esprime una etimologia, oppure una semantica trasparente. Infatti, se gli intellettuali latini del periodo repubblicano cominciarono a sentire l'esigenza di comprendere un nome per cogliere quantomeno un aspetto legato ad un luogo, essi fecero inesorabilmente e impietosamente i conti con i limiti di una civil-tà che, sul modello di quella greca ed etrusca, cominciava a costruire il proprio sapere in maniera organica, affidandosi frequentemente al mito, oltre che alle proprie capacità critiche, nel momento in cui fossero man-cate le fonti più attendibili. Carenze che risultavano ancora più evidenti nel caso si fossero dovuti interpretare nomi risalenti ad epoche remote e attribuibili a culture arcaiche che non avevano avuto a disposizione rege-sti scritti. Pertanto, il loro metodo e la loro opera complessiva, pur frutto
2013 •
in A. Di Bernardo - P. Fontanini - F. Stefanutti (eds.), Vençon, XCVIII congrès, Vençon, ai 17 di otubar dal 2021, Società Filologica Friulana, Udine,
Venzone, Vençon, Peuscheldorf, Pušja Vas: i vari nomi dell'antica cittadina murata2021 •
The ancient walled town of Venzone in Friuli (north-eastern Italy) has a polymorphic toponymy. In addition to its Italian name, the town is also called by Friulian (Vençon), Slovenian (Pušja vas) and German (Peuscheldorf) names with different etymologies. This article reconstructs the origin and development of these different names by analysing the documentation. The Romance variants are related to the first occurrence of the toponym in the year 923 "de Abintione". Although attested since the 13th century, the German name "Peuscheldorf" (or "Peischeldorf") derives from the Slovenian name "Puš(l)ja vas", the first occurrences of which date back to the 19th century. Considering its typology, the Slovenian name can be traced back to the first phase of the settlement of Slavonic peoples in the Julian Alps.
Maranola di Formia. Luogo geografico antropologico
Maranola di Formia2019 •
Questa ricerca affronta il tema di un viaggio-studio a Maranola di Formia, dove è presente una misteriosa cripta, sottostante la chiesa di San Luca, rimasta nascosta per secoli e riscoperta solo nel 1997. Cumuli di materiali di risulta avevano ricoperto splendidi affreschi di stile gotico, raffiguranti la Madonna che allatta il bambino, San Michele Arcangelo ed altri santi. L’immagine di Maria Lactans si ripete quasi in forma sequenziale fino a sei-sette volte, con vari stili, in una molteplicità che insiste sulla sacralità del luogo, e ne sottolinea le caratteristiche. La visita di questo particolare spazio sacro ha suscitato una serie di domande, la prima delle quali riguarda l’originaria funzione della cripta, che si connota con particolare enfasi come un ambiente collegato con il culto della maternità, costituito da una grotta preesistente di natura carsica, le cui pareti erano in tempi arcaici intrise di acqua, con presenza di stalattiti e formazioni calcaree, ora scomparse. Questo ambiente, già prima del Cristianesimo, custodiva probabilmente un santuario di culti primigeni, da sempre legati alla maternità e all’allattamento. Ma ci chiediamo quali divinità erano venerate nella grotta, come si chiamavano e quali erano le loro funzioni nelle credenze popolari? La presenza di un pozzetto scavato nella roccia stessa, potrebbe essere un indizio per scoprire il senso originario di questo spazio sacro legato all’elemento acquatico. Occorre dire che lo studio è partito da una prospettiva di tipo linguistico-etimologico; infatti lo scopo originario della ricerca era quello di individuare l’origine del toponimo Maranola. Successivamente ci siamo posti il problema di determinare se il nome di questa località e il significato del nome fossero in qualche modo collegati con la grotta-cripta. A questo scopo abbiamo condotto una ricerca interdisciplinare che ha coinvolto principalmente l’antropologia, l’archeologia, e in particolar modo la linguistica, e la glottologia, per risalire all’origine e al significato del nome di Maranola.
2013 •
in Caprini, Rita (ed.), L’intrico dei pensieri di chi resta. Scritti in memoria di Giulia Petracco Sicardi, Alessandria, Edizioni dell’Orso.
Per l’etimologia del toponimo carnico [e del cognome] Englaro2016 •
Quaderni friulani di archeologia - ISSN 1122-7133
Toponomastica friulana e strati linguistici slavi: un (ri)esame2021 •
«Ce fastu?», LXXXV (2009), 2, pp. 197-220 [ISSN 1828-4302]
I contatti linguistici slavo-romanzi in Friuli e la palatalizzazione di CA e GA in friulano2009 •
in F. Finco (ed.), Atti del secondo convegno di toponomastica friulana, II vol., Società Filologica Friulana, Udine, 151-213 [ISBN 978-88-7636-077-0].
La forma ufficiale dei toponimi friulani: tra forma orale e tradizione scritta2007 •
in F. Finco - F. Vicario (eds.), Il Mestri dai Nons. Saggi di toponomastica in onore di Cornelio Cesare Desinan, Udine, Società Filologica Friulana, 2010, pp. 243-258 [ISBN 978-88-7636-132-6].
S. Andrat e S. Tomat in Friuli: nomi di luogo e morfologia storica2010 •
1998 •
Nomina sunt...? Atti delle giornate di studio (Venezia, 3-4 marzo 2016), Venezia, Edizioni digitali Ca'Foscari
Dal quaderno di conti di un mastro pellicciaio trevigiano (1347-1350): annotazioni di antroponimia della Treviso medievale2016 •
Angela Borzacconi - Maurizio Buora - Massimo Lavarone (eds.), Il castello di Attimis. Tra natura e cultura
Toponimi tedeschi nel Friuli medievale2023 •
Atti del terzo convegno di toponomastica friulana (Gorizia / Nova Gorica, 7-9 novembre 2019)
Zuc Schiaramont e Castelraimondo: l’origine del toponimo2021 •
I nomi delle montagne prima di cartografi e alpinisti
L. Giarelli, «Corni, monti, dossi e foppe: note di toponomastica antica in Valle Camonica», in « I nomi delle montagne prima di cartografi e alpinisti», a cura di R. Fantoni et al., Milano 2016, pp. 95-1022016 •