ISSN 2612-0690
Romanus sum: romani nihil a me alienum puto
Anno XLV, quarta serie, II, n. 5, ott.-dic. 2019
del
GRUPPO DEI ROMANISTI
999 – Comunicato del Gruppo sul Caffè
Greco
Nella adunanza ordinaria mensile del 6 novembre
2019 nel Caffè Greco in via Condotti, il Gruppo dei Romanisti, su proposta del suo presidente, prof. Donato
Tamblé, ha deliberato il seguente comunicato:
Il Gruppo dei Romanisti
Premesso e considerato che:
Il Caffè Greco in via Condotti da oltre 260 anni è un
luogo di convivialità culturale ed ha accolto poeti, romanzieri, pittori e personaggi illustri italiani e stranieri,
continuando ad essere frequentato sino ai nostri giorni
da persone di ogni cultura e provenienza geografica e da
circoli di intellettuali;
L’Antico Caffè Greco è un bene culturale nazionale,
essendo stato sottoposto a vincolo culturale con il D.M.
27.7.1953, trascritto anche presso la Conservatoria dei
Registri Immobiliari, perché avesse efficacia perenne
nei confronti dei successivi proprietari, possessori, gestori;
Il Gruppo dei Romanisti si riunisce ufficialmente nel
Caffè Greco da oltre cinquant’anni e vi ha anche il proprio recapito istituzionale, e che incontri informali di romanisti avevano già luogo nello storico locale sin dagli
anni Venti del Novecento;
Il Gruppo dei Romanisti, la cui storia è strettamente
legata al Caffè Greco, ha pubblicato un volume – Antico
Caffè Greco. Storia-Ambienti-Collezioni, a firma di Tamara Felicitas Haufschmidt e Livio Jannattoni – con il
patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma.
Tale volume è stato pubblicato «per celebrare i cin-
quant’anni della Strenna dei Romanisti» e «i sessant’anni della fondazione ufficiale del Gruppo», in
realtà esistente in modo dapprima informale e poi con
altre denominazioni sin dal 1919;
Il Gruppo dei Romanisti
Esprime la propria preoccupazione per l’attuale situazione di contenzioso che rischia di pregiudicare
l’ininterrotta continuità culturale del Caffè Greco in
Roma;
Auspica la rapida soluzione della vertenza in corso
senza pregiudizi per la continuità e la fruibilità dello storico Caffè Greco;
Ribadisce l’importanza e l’inviolabilità del vincolo
ministeriale dichiarativo del particolare valore storico
culturale del Caffè Greco, in merito al quale nel gennaio
2018 il presidente del Gruppo ha rivolto un appello al
ministro dei Beni culturali, on. prof. Dario Franceschini,
chiedendone l’intervento «per assicurare la tutela del
Caffè Greco in Roma, nella sua integrità e nella continuità delle sue funzioni»;
Respinge ogni strumentalizzazione della vertenza in
corso per finalità ideologiche o politiche, ed in particolare disapprova e condanna fermamente le espressioni
razziste e antisemite apparse su alcuni social;
Afferma la propria massima attenzione e vigilanza
sul costante e continuo rispetto del vincolo culturale nei
confronti del Caffè Greco, patrimonio culturale di
Roma, dell’Italia e del mondo.
1000 – Il card. Raffaele Farina insignito
dell’Ordine del Sol Levante
Il 27 giugno, nell’Ambasciata giapponese presso la
Santa Sede, il nostro illustre consocio, cardinale Raffaele Farina, archivista e bibliotecario emerito di Santa
Romana Chiesa, ha ricevuto dall’ambasciatore Yoshio
Matthew Nakamura l’onorificenza dell’Ordine del Sol
Levante, stella d’oro e d’argento, conferitogli dall’imperatore del Giappone.
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Il card. Farina è stato premiato per il suo «contributo
al rafforzamento dei rapporti amichevoli tra Giappone e
Santa Sede» con particolare riferimento alla sua preziosa
opera in favore del «riordino dei documenti storici del
periodo Edo raccolti dal missionario salesiano don Mario Marega». Dai cosiddetti Rotoli di Marega (oltre
10.000 testi portati
in
Vaticano
da
questo
missionario italiano
negli anni
‘40 del secolo
scorso), si
può ricostruire la
presenza
cristiana e
cattolica in
Giappone
a partire
dal 1549 e
poi nei periodi dei
kakure kirishitan
(Cristiani
nascosti)
in seguito
al bando
del cristianesimo del
1620, alla persecuzione e agli eccidi di migliaia di fedeli
in particolare nella regione giapponese di Bungo e
nell’area di Nagasaki. Solo due secoli e mezzo dopo i
missionari poterono tornare in Giappone, e migliaia di
cristiani uscirono finalmente dalla clandestinità.
Nel 2014 venne stipulato un accordo fra la Biblioteca
e quattro istituti storici giapponesi per tradurre e catalogare il fondo. L’anno successivo, il 12 settembre 2015,
si tenne in Vaticano un importante simposio sui martiri
giapponesi nel corso del quale venne presentato il lavoro
di traduzione e catalogazione dei Rotoli di Marega.
Al card. Farina, che ci onora particolarmente con la
sua presenza nel
Gruppo, da parte
del presidente e di
tutti i sodali vanno
le più sentite felicitazioni per il prestigioso
riconoscimento.
Donato Tamblé
1001 – Mostra su Leonardo e Roma
Il 3 ottobre, presso la sala Scienze fisiche di palazzo
Corsini in via della Lungara, si è tenuta l’inaugurazione
dei numerosi eventi dell’Accademia nazionale dei Lincei per le celebrazioni dei cinquecento anni dalla morte
di Leonardo da Vinci, consistenti in mostre, convegni,
cicli di conferenze, restauri di opere d’arte. Si segnala la
mostra Leonardo a Roma. Influenze ed eredità (3 ottobre
2019-12 gennaio 2020), realizzata alla villa Farnesina in
collaborazione con la Fondazione Primoli. La mostra affronta i temi della permanenza di Leonardo a Roma
(1513-1517), del suo rapporto con Raffaello e della sua
eredità nei dipinti ancor oggi esposti nei musei romani.
1002 – Mostra dei piatti Carpegna a Castel
Gandolfo
Il 9 ottobre, nella sala
della rocca del palazzo
apostolico di Castel Gandolfo, è stata inaugurata la
mostra I piatti di Castel
Gandolfo. Maioliche raffaellesche alla corte dei
papi. Si tratta di trentaquattro maioliche urbinati
istoriate del XVI secolo
provenienti dalla collezione del cardinal Gaspare di Carpegna (1625-
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1714), che hanno per soggetto temi biblici, mitologici,
letterari e allegorici. Questi pezzi, acquistati da Benedetto XIV nel 1756, venduti e poi riacquisiti alle collezioni pontificie, saranno esposti in permanenza nel palazzo di Castel Gandolfo, dove si trovano attestati nel
corso del Settecento. Dopo il saluto di benvenuto del
cardinale Giuseppe Bertello, sono intervenuti Andrea
Tamburelli e la nostra sodale Barbara Jatta. L’esposizione è curata da Maria Serlupi Crescenzi, il catalogo,
edito dalle Edizioni Musei Vaticani, è di Luca Pesante.
1003 – Convegno sull’antimito di Roma
Nei giorni 10 e 11 ottobre, nel palazzo dei Cavalieri
a Pisa, la Scuola normale ha organizzato un convegno su
L’antimito di Roma dalla Rivoluzione Francese a oggi.
Dedicato all’illustre storico della classicità Andrea Giardina e organizzato dai suoi allievi, il convegno ha affrontato il tema di quanto Roma costituisca non solo un
mito positivo, ma anche un vero e proprio antimito.
Senza indulgere nei problemi che attanagliano la città
contemporanea rendendola per qualcuno un modello negativo, i convegnisti hanno affrontato l’argomento partendo da periodi più risalenti rispetto a quanto il titolo
lasciava intendere, declinando il discorso anche rispetto
all’antichità e al medioevo. Tra i partecipanti: Luciano
Canfora, Umberto Roberto e il nostro sodale Tommaso
di Carpegna Falconieri.
1004 - La spada di Cesare a palazzo Caetani
La cinquedea da parata di Cesare Borgia (14751507), posseduta dalla Fondazione Camillo Caetani, ha
formato l’oggetto di un seminario tenutosi a palazzo
Caetani il 24 ottobre. La spada, dall’elsa smaltata e dalla
lama incisa con scene della vita di Giulio Cesare, è stata
recentemente restaurata. Hanno partecipato al pomeriggio di studio Luciano Arcangeli, Duccio Marignoli, Fulvio Cervini, Sir Timothy Clifford, Sante Guido, Manuel
Vaquero Piñeiro e Francesco Leonelli. Al termine
dell’incontro, il presidente della Fondazione Camillo
Caetani – e vicepresidente del Gruppo dei Romanisti –
Antonio Rodinò di Miglione ha guidato i presenti in una
sala attigua per mostrare loro la spada e una serie di documenti ad essa relativi.
1005 – I musicisti a Roma
Il 21 ottobre, al Bibliopoint “B. Costante” del Liceo
Giulio Cesare, si è tenuta la presentazione del libro del
nostro consocio Franco Onorati, I musicisti e Roma: il
paesaggio sonoro del Grand Tour da Händel a Maria
Callas, introduzioni di Vincenzo De Caprio e Giancarlo
Rostirolla, Roma Elliott, 2017, pp. 313. Hanno partecipato all’incontro Andrea Panfili e Massimiliano Biscuso.
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1006 – Il mare di Roma antica
1007 – ADAMO ad Ariccia
È stato recentemente pubblicato un libro del nostro
consocio ammiraglio Domenico Carro, di sicuro inte-
Il 15 novembre ad Ariccia si è tenuto un convegno/workshop sulle indagini diagnostiche sulle opere
d’arte di Palazzo Chigi, realizzate in collaborazione con Enea, CNR e Università di Tor Vergata, facente parte del progetto ADAMO finanziato dalla Regione Lazio. I numerosi relatori
hanno presentato interventi di grande specialismo.
1008 – La Società romana mostra i
suoi tesori
resse per i sodali del Gruppo e per coloro che si appassionano alla storia dell’antica Roma. Si tratta del libro
Orbis Maritimus. La geografia imperiale e la grande
strategia marittima di Roma, Milano, ACIES Edizioni
(collana Sism, Società italiana di storia militare), pp.
320. L’Autore lo descrive come «una sorta di viaggio
storico nello spazio e nel tempo: una virtuale navigazione di lungo corso nell’ampio bacino del Mediterraneo
ed in tutte le altre acque navigabili – grandi fiumi, mari
e oceani – del mondo antico, alla scoperta del complesso
quadro geopolitico acquisito e controllato dai Romani in
ogni direzione, e da essi preso a riferimento per mettere
a punto la grande strategia navale e marittima che venne
concretamente attuata, su scala “globale”, a partire dai
primi Cesari e per tutta la plurisecolare durata dell’alto
Impero». Se ne può trovare una presentazione sul sito
http://www.romaeterna.org/vetrina/orbis.html, pagina
dalla quale si può accedere all’intero primo capitolo del
libro.
Al fine di incentivare la divulgazione e la conoscenza dei propri patrimoni culturali a una fascia di pubblico ampia e diversificata, la Regione
Lazio ha deciso di promuovere e sostenere
l’apertura straordinaria, con visite guidate, di più
di 20 istituti culturali regionali che aprono le
porte delle loro prestigiose sedi mostrando tesori
spesso sconosciuti. Anche la Società romana di
storia patria, presieduta dalla nostra sodale Paola
Pavan, ha aderito a questa iniziativa con un percorso attraverso la propria storia lunga più di 140
anni, mostrando a un pubblico interessato e attento i propri fondi bibliografici, archivistici e
fotografici. Le tre giornate di apertura si sono
così articolate:
Giovedì 17 ottobre: Il patrimonio bibliografico e archivistico. Guida ai fondi donati dai soci
benemeriti alla Società. Si tratta di migliaia di
volumi, carte e stampe riguardanti principalmente la storia di Roma e del Lazio.
Giovedì 7 novembre: L’attività scientifica.
Guida al patrimonio bibliografico costituito
dalle pubblicazioni della Società, nelle quali
sono confluite tutte le attività di ricerca promosse dalla Società dalla sua fondazione ai giorni nostri.
Giovedì 21 novembre: Patrimonio fotografico e progetti futuri. Guida ai numerosi fondi fotografici della Società per i quali sono in corso di realizzazione ed elaborazione progetti di digitalizzazione, finalizzati alla conservazione degli originali ma anche e soprattutto ad una
più ampia fruizione da parte di tutti coloro che studiano
Roma e le regioni afferenti all’attuale regione Lazio.
Tommaso di Carpegna Falconieri
1009 – Un marziano a Roma … Un romano
a Marte!
La stagione del Teatro dell’Opera di Roma 20182019 si è conclusa con la prima assoluta di Un romano
a Marte: musica del compositore Vittorio Montalti, su
libretto di Giuliano Compagno. Lo spettacolo è stato
premiato al Concorso per giovani compositori, bandito
dal Teatro dell’Opera, per far conoscere e valorizzare
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autori contemporanei con titoli, mai rappresentati, ispirati alla città di Roma. Il compositore Montalti ha spiegato: «Si trattava di un soggetto meritevole di una cura
particolare, e con essa di una sensibilità creativa che risultasse coerente con i tanti segni di modernità che Ennio Flaiano ci aveva lasciato. Forse per queste ragioni la
mia personale immaginazione ha generato un universo
un po’ bizzarro, fatto di linee cantate, di frammenti di
testi, di suoni elettronici e di un’orchestra che avvolgesse il tutto. […]. Mi piace scrivere un’opera quando
riesco a usare tanti mezzi differenti, così da porre la musica in comunicazione tra mondi sonori apparentemente
diversi e distanti tra loro». Il librettista Compagno ha dichiarato: «Scrivendo Un romano a Marte ho espresso
un desiderio: che a Ennio Flaiano venissero riconosciute
l’evidenza di una letteratura propizia e l’intimità di
un’ironia dolente […]. Il Novecento romano è stato anche tempo e luogo di una cultura viva e di una umanità
così potente da ispirare per almeno tre decenni uno
splendido cinema, un teatro continuamente rinnovato e
molti gioielli letterari». L’opera è un tributo a Roma, alla
sua storia, alla sua cultura, in modo particolare, si ispira
a Ennio Flaiano e al suo racconto Un marziano a Roma,
di cui fu allestito un arrangiamento teatrale nel 1960 con
Vittorio Gassman come attore principale.
Laura Lalli
1011 – Roma in stampa - Un sondaggio
Si deve all’impegno volontaristico di quattro nostri
consoci la promozione di un convegno sullo stato delle
riviste di cultura romana, oggi, per oggi intendendo ottobre 2018. Parliamo di Francesca Di Castro, Sandro
Bari, Franco Onorati e Ugo Onorati che hanno unito alla
passione militante che li caratterizza le loro diverse
competenze e vocazioni per un’indagine sull’argomento; del resto due di loro, Bari e Franco Onorati sono
da tempo attivi nel giornalismo, rispettivamente, l’uno
come direttore di «Voce romana», un bimestrale giunto
nella nuova serie all’XI anno di vita, e l’altro come direttore responsabile, nonché componente del comitato di
redazione della rivista edita dal Centro Studi G.G.Belli.
Animati dunque dal desiderio di confrontarsi con altre esperienze del settore, essi hanno organizzato un incontro che si è tenuto il 18 ottobre 2018 presso la sala
capitolare del palazzo dei Domenicani in Roma; dieci le
testate che hanno aderito all’invito, ognuna delle quali
ha presentato una memoria contenente la descrizione
della genesi del periodico, le sue caratteristiche (periodicità, abbonamenti etc.), la sua “missione”, lo specifico
ambito culturale di appartenenza, il target dei lettori. Si
1010 – Leonardo cent’anni dopo
Un convegno su Leonardo nel Seicento si è svolto il
22 novembre a palazzo Braschi sede del Museo di
Roma, diretto dalla nostra consocia Federica Pirani. Fra
i numerosi relatori segnaliamo la romanista Maria Giulia
Barberini, che ha riferito sul tema Il cammino di un mito.
Leonardo nella collezione Barberini.
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trattava dei seguenti periodici, per ognuno dei quali indichiamo l’oratore intervenuto: «Strenna dei Romanisti» (Ugo Onorati), «Castelli Romani» (Mario Leoni, intervenuto a nome di Stefano Paolucci); «Periferie» (Vincenzo Luciani), «Lazio ieri e oggi» (Marco Onofrio),
«Bollettino della Unione Storia ed Arte» (Giuseppina
Pisani Sartorio), «Alma Roma» (Pierluigi Lotti), «Archeo Roma” (Romolo Augusto Staccioli), «Forma Urbis» (Simona Sanchirico).
Il convegno, articolato in due sessioni, è stato
coordinato da Romano Bartoloni, che si è intrattenuto brevemente sul tema della cronaca e storia
della stampa romana. Non è mancato il relativo supporto documentario: per le cure di Francesca Di Castro è stata allestita nelle bacheche presenti nella
sala ospitante una mostra di testate storiche romane,
per alcune delle quali la collega curatrice ha attinto
all’archivio familiare, dal quale sono emersi esemplari davvero rari, espressione di un collezionismo
amatoriale. Rivedere esposti titoli, ne citiamo per
brevità solo alcuni, è stato davvero emozionante:
«L’idea di Roma», «La Boccaccia», «Palatino»,
«Roma archeologica», «Roma in museo», «Romanità», «Roma e il suo impero», «Monte Mario» la
dicono lunga sulla vitalità, magari effimera, del settore. Laddove il carattere effimero si deve da una
parte alla dispersione delle forze in campo, e
dall’altra parte all’assenza di una politica culturale
municipale, cui spetterebbe il coordinamento e il
sostegno di queste realtà.
La determinazione dei promotori si è manifestata anche nella raccolta degli interventi che, grazie al sostegno
della Tipografia Cover diretta da Marco Rufo, si è tradotta in un volumetto che è stato presentato il 27 novembre 2019 nella centrale Casa delle Letterature; per l’occasione, lottando contro il tempo perché le bacheche
erano rese disponibili solo per quella serata, Francesca
Di Castro e Sandro Bari hanno riallestito un’esposizione
delle riviste storiche di cultura romana.
Moderatore Vincenzo Frustaci, che molti studiosi,
romani e non, ricordano solerte e disponibile funzionario dell’Archivio storico capitolino, sono intervenuti
Edoardo Sassi e Marco Ravaglioli, due note “firme” del
giornalismo romano. Gli oratori sono partiti dalla crisi
in atto della carta stampata, che a Roma ha una drammatica conseguenza nella progressiva sparizione delle edicole, per esprimere un sincero apprezzamento rivolto ai
responsabili delle testate confluite negli atti del convegno. Motivo conduttore della serata, la constatazione
della sciagurata chiusura di «Capitolium», che ha privato la Città di un fondamentale strumento di documentazione e conoscenza, comprovato dal fatto che studiosi
e ricercatori attingono alle annate di quella testata per il
loro lavoro.
Facendosi interprete di tale amara constatazione, abbiamo informato dell’iniziativa l’assessore alla cultura
del Comune di Roma, rivolgendogli una vera e propria
“mozione” per la rinascita di «Capitolium»; scarsa la
speranza che questo nostro appello possa essere rac-
colto. Ma, come si dice con una battuta, abbiamo “battuto un colpo”, a futura memoria, per l’amore della nostra Città.
Franco Onorati
1012 - Frascati mito dell’anima
Sabato 23 novembre, nella sala degli Specchi di palazzo Marconi a Frascati, ha avuto luogo la presentazione del recente libro della consocia romanista Maria
Barbara Guerrieri Borsoi, Frascati. Da meta del viaggio
nello spazio a mito dell’anima nel tempo, Città di Castello, LuoghInteriori, 2019, pp. 112. Relatori: Alberta
Campitelli e il romanista Renato Mammuccari, direttore
della collana “I quaderni del Grand Tour”.
1013 –Presentazione dei Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae
Il 27 novembre, nella sala Barberini della Biblioteca
apostolica vaticana, sono stati presentati i Miscellanea
Bibliothecae Apostolicae Vaticanae, in occasione
dell’uscita del volume XXV della serie iniziata nel 1987.
Dopo i saluti istituzionai del cardinale. José Tolentino
de Mendonça, archivista e bibliotecario di S.R.C., sono
intervenuti i nostri sodali Marco Buonocore, direttore
della Sezione archivi della Biblioteca apostolica vaticana e presidente della Pontificia Accademia romana di
archeologia, e Marco Guardo, direttore della Biblioteca
dell’Accademia nazionale dei Lincei e Corsiniana.
1014 – Le piante antiche di Roma nei sistemi
informativi sul web
Il 28 novembre nella sala Alessandrina dell’Archivio
di Stato di Roma si è svolto il seminario Historical WebGis di Roma. Dalla pianta del Nolli al catasto Pio Gregoriano. Letture di aspetti sociali ed economici della
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città tra ‘700 e ‘800. Sono intervenuti Keti Lelo e Giuseppe Stemperini (Università Roma Tre) Paolo Buonora
(direttore Archivio di Stato di Roma), Paola Pavan (presidente Società romana di storia patria e romanista),
Carlo M. Travaglini (Università Roma Tre e romanista).
1015 – Tre libri sugli Orsini
Il castello di Bracciano, posseduto dalla principesca
famiglia Odescalchi (uno dei cui titoli era quello di «magnate d’Ungheria» e – si diceva a Roma –anche quello
di «bevete de Bracciano»), il 30 novembre ha ospitato la
presentazione di tre volumi sugli Orsini, che ne furono
proprietari per diversi secoli. Si tratta di: Adriano Amendola, Gli Orsini e le arti in età moderna. Collezionare
opere, collezionare idee, Milano, Skira, 2019; Elisabetta
Mori [romanista], Lettere tra Paolo Giordano Orsini e
Isabella de’ Medici (1556-1576), Roma, Gangemi,
2019; Paolo Alei, Max Grossman (eds.), Building Family Identity The Orsini Castle of Bracciano from
Fiefdom to Duchy (1470-1698), Oxford, Peter Lang,
2019. L’incontro è stato introdotto da Anna Cavallaro e
condotto da Maria Giulia Aurigemma, Julia Hairston,
Livio Pestilli e Ingrid Rowland, alla presenza degli autori. È seguita l’inaugurazione della sala delle Armi, su
progetto di Francesco Stefanoni.
1016 – Compleanno del Salotto Romano
Nel mese di novembre il Salotto Romano – promosso dall’Associazione culturale Roma Tiberina e dai
consoci Sandro Bari e Francesca Di Castro – che si riunisce di solito il primo giovedì di ogni mese nella sala
capitolare del convento dei padri Domenicani in Santa
Maria sopra Minerva, ha festeggiato il decimo anniversario dalla sua fondazione unitamente al decennale della
rivista «Voce Romana», fondata da Giorgio Carpaneto,
giunta al 60° numero della nuova serie.
1017 – Un carteggio ritrovato
Il 3 dicembre, presso l’Archivio di Stato di Roma, è
stato presentato il volume Carissimo Don Alessandro.
Lettere di Scipione Vannutelli e Laura von Kanzler ad
Alessandro Trotti Bentivoglio, a cura di Alessandro Panajia e Luisa Winsemann Falghera, Pisa, ETS, 2019. In
esso sono state pubblicate le corrispondenze – conservate in un archivio privato a Trezzo sull’Adda e finora
sconosciute – che intercorsero tra il noto pittore romano
Scipione Vannutelli e sua sorella Laura, moglie di Hermann von Kanzler, generale comandante le truppe
dell’ultimo Papa Re, ed il garibaldino-pittore Alessandro Trotti Bentivoglio, nipote per parte di madre di Alessandro Manzoni. La manifestazione è stata organizzata
dall’Associazione Dimore storiche italiane, dal nostro
Gruppo dei Romanisti, da Casa Bazzi-Trezzo sull’Adda
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e dalle Edizioni ETS. Relatori i nostri consoci Donato
Tamblé, Giuseppe Monsagrati e Luca Verdone.
1018 – Un convegno dedicato al romanista
Emilio Re (Roma 1881 - 1967)
Stato (1934), Storia di un archivio: le carte di Mussolini (1946) e Per un archivio centrale dello
Stato (1948). Socio di varie istituzioni e associazioni
culturali italiane ed estere, fra cui, a Roma, la Pontificia
accademia dei Virtuosi al Pantheon, la Società romana
di storia patria – di cui fu presidente - e il nostro Gruppo
dei Romanisti, al quale fu particolarmente legato.
Nell’ambito delle manifestazioni celebrative dei settanta anni dell’ANAI – l’Associazione nazionale archivistica italiana – il 12 dicembre si è tenuta presso l’Ar1019 – Un convegno sul cardinal Alessandro
chivio centrale dello Stato una giornata di studi dal titolo
Albani (1692-1779)
Tra storia e memoria. Emilio Re e la cultura del suo
tempo. Dopo i saluti istituzionali – da parte di Anna MaDall’11 al 13 dicembre alla British School at Rome
ria Buzzi, direttore generale Archivi, Elisabetta Reale,
si è tenuto un convegno internazionale intitolato Cardisovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato e di
nal Alessandro Albani: collecting, dealing and diploMicaela Procaccia, presidente ANAI nazionale – il nomacy in Grand Tour Europe / Il cardinale Alessandro
stro presidente, Donato Tamblé, ha svolto la relazione
Albani: collezionismo, diplomazia e mercato nell’Euintroduttiva: Il ruolo di Emilio Re nella costituzione e
ropa del Grand Tour, la cui organizzazione è stata coornei primi anni nell’Associazione Nazionale Archivistica
dinata dal consocio Mario Bevilacqua, direttore del CenItaliana. Le altre relazioni hanno preso in consideratro di studi sulla cultura e l’immagine di Roma, e da
zione vari aspetti dell’attività di Emilio Re, nella direClare Hornsby, research fellow della British School at
zione dell’Archivio di Stato di Roma e dell’Archivio del
Rome. Tra i partecipanti all’evento, che ha illustrato una
Regno (Raffaele Pittella) nel ruolo di commissario degli
delle figure centrali della cultura
Archivi (Marina Raffaeli);
artistica del Settecento europeo,
nel recupero degli archivi
ricordiamo i nostri sodali Angela
economici (Francesca NeCipriano ed Elisa Debenedetti.
more); nella conservazione
delle carte della Resistenza
(Leonardo Mineo); oltre al
suo archivio conservato
1020 – La LUMSA ha 80
nell’ACS (Crescenzo Di
anni
Martino). Una tavola roLa Libera Università Maria
tonda ha concluso i lavori
SS. Assunta, il secondo ateneo
con la partecipazione dei
più antico di Roma dopo la Sadocenti Andrea Giorgi,
pienza, ed una delle più signifiUniversità degli Studi di
cative istituzioni culturali della
Trento; Stefano MoscaCapitale, nell’anno accademico
delli, Università degli Studi
2019-2020 festeggia l’ottantedi Siena; Federico Valacsimo anniversario dalla fondachi, Università degli studi
zione. Per celebrare l’importante
di Macerata; e di Stefano
evento, il 14 novembre il rettore
Vitali, direttore, Istituto
Francesco Bonini, il corpo accacentrale per gli archivi.
demico, il personale e gli stuCome è noto, Emilio Re,
denti sono stati ricevuti da papa
fondatore e primo presiFrancesco in una particolare
dente dell’ANAI, è stato
udienza privata nell’Aula Paolo
uno degli esponenti di
VI.
spicco
dell’Amministrazione archivistica italiana
La data ufficiale dell’istitudal 1908 al 1952. In partizione della LUMSA è il 26 ottocolare, svolse un’azione de- Anonimo, Ritratto di Alessandro Albani, 1779. Città del
bre 1939: infatti nello stesso
Vaticano, Biblioteca
terminante in difesa del pagiorno vi fu l’erezione canonica
trimonio documentario nazionale: a lui si deve la messa
dell’Istituto superiore di Magistero Maria Ss.ma Asin sicurezza dagli eventi bellici di fondamentali comsunta e l’emanazione del R. D. n. 1760 del 26 ottobre
plessi documentari statali, il recupero degli archivi cor1939 il con il quale il re Vittorio Emanuele III lo parifirenti ministeriali trasferiti al Nord dalla Repubblica di
cava alle Regie Facoltà di Magistero e ne approvava lo
Salò; a lui la salvaguardia delle testimonianze dei moviStatuto. Il Magistero sorse con il beneplacito di papa Pio
menti resistenziali. Fu autore anche di importanti lavori
XII, che le attribuì il nome, ed era affidato – fatto singostorici, fra cui: Archivi inglesi e storia italare per l’epoca – ad una donna, Luigia Tincani, fondaliana (1913), La compagnia dei Riccardi in Inghilterra
trice delle Missionarie della Scuola (o Unione S. Catee il suo fallimento alla fine del secolo XIII (1914), Ricurina da Siena), che ne era stata l’ideatrice nello spirito
peri dell’Archivio di Stato di Napoli: carte dei Rei di
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della enciclica Divini illius Magistri di un decennio
prima, e di concerto con il cardinale Giuseppe Pizzardo,
che presenziò all’inaugurazione. Il nuovo istituto universitario – allora riservato alle religiose appartenenti
alle congregazioni femminili – era finanziato dal Vicariato di Roma (che vi provvedeva unitamente alla Congregazione dei seminari e delle università degli studi e
alla Congregazione dei religiosi) ma per l’ordinamento
didattico, la nomina e lo stato giuridico degli insegnanti
e degli assistenti, si uniformava all’ordinamento e alle
disposizioni vigenti nel Regno d’Italia. Degno di nota il
fatto che nei primi anni di attività durante la seconda
guerra mondiale l’istituto accolse vari docenti antifascisti, esclusi dall’insegnamento nelle università statali.
La prima sede fu posta tra il rione Borgo ed il quartiere Prati, nei pressi della basilica di San Pietro e di Castel Sant’Angelo nell’ala appena ricostruita del palazzo
dei Convertendi, con ingresso da via dell’Erba, contestualmente all’ultimazione dei lavori di demolizione
della Spina di Borgo e sistemazione di via della Conciliazione. Pochi anni dopo, nel 1946, l’ateneo trovava la
sua sede definitiva in uno stabile su via della Traspontina ad angolo con Borgo Sant’Angelo, l’unico (o comunque uno dei pochi) ad essere costruiti a Roma durante il periodo bellico, appositamente edificato dallo
IOR per l’Università.
Nel 1967 furono ammesse all’iscrizione le studentesse laiche e nel 1991 l’università fu aperta anche alle
iscrizioni maschili. Nel 1989 - con decreto del Ministero
dell’università e della ricerca - il Magistero si trasformò
in Libera Università Maria Santissima Assunta (da cui
l’acronimo LUMSA) pur mantenendo la sola facoltà originaria. Nel 1991 si attivò una seconda facoltà, quella di
Lettere e Filosofia, nel 1992 furono istituiti i
corsi di laurea in
Scienze della comunicazione e i
diplomi universitari in giornalismo e tecnica
pubblicitaria ed
infine nel 1995
fu avviata la facoltà di Giurisprudenza. Nel
corso degli anni
la
didattica
venne ulteriormente estesa ad
altri settori come
l’Economia, la
Psicologia,
le
Scienze politiche e le Lingue
moderne.
All’inizio
degli anni Novanta, a seguito
del notevole incremento degli studenti e dei corsi di laurea, sorse la necessità di ampliare gli spazi in uso e si
acquisirono, rinnovandole profondamente, nuove sedi:
il palazzo della scuola femminile fondata da Pio IX nel
1859 a piazza delle Vaschette, quello che ospitava il liceo “Marcantonio Colonna” dei Christian Brothers in
via Pompeo Magno e, da ultimo, il complesso del Giubileo, l’intero isolato compreso tra piazza Adriana, le vie
Porta di Castello e Fosse di Castello ed il Passetto di
Borgo, già storicamente sede di istituzioni educative e
della Fortitudo.
La Lumsa oggi conta oltre 7000 studenti in 19 corsi
di laurea, che spaziano dalle diverse scienze umane e sociali all’informatica. Particolare attenzione è sempre
stata riservata alla pedagogia e alla didattica, anche extrascolastica, ed al settore dei servizi sociali.
Va infine ricordato che il nostro consocio romanista
Giorgio Petrocchi è stato il quarto direttore del Magistero Maria Ss. Assunta dal 1971 al 1989.
Donato Tamblé
1021 – Pranzo di Natale dei Romanisti
Il 14 dicembre un nutriendo – e poi nutrito – gruppetto di Romanisti si è riunito all’Osteria romana a San
Paolo alla Regola (della famiglia dell’Osteria della Cisterna, lo storico locale frequentato dai nostri predecessori, che si denominarono appunto «Romani della Cisterna») per il tradizionale pranzo di Natale. Abbiamo
mangiato: rigatoni alla matriciana e alla gricia, risotto ai
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funghi, pajata, trippa al sugo, coda alla vaccinara, polpette, spezzatino, carciofi alla romana, piselli, zuppa inglese, acqua minerale, ottimo vino e caffè. Alla faccia di
chi ce vo’ male.
1022 – Le chiese più belle
Nello splendido Oratorio del Gonfalone è stato presentato il volume Dizionario delle chiese più belle di
Roma, del nostro consocio Willy Pocino e di sua figlia
Mariarita Pocino, con prefazione del cardinale Raffaele
Farina (Roma, Edilazio, 2019). Relatori Danilo Mazzoleni professore di Archeologia cristiana nell’Università
degli Studi Roma Tre e il nostro Francesco Petrucci, sovrintendente al Palazzo Chigi di Ariccia.
1023 – Concerti di Andrea Panfili
Il consocio Andrea Panfili ha tenuto il concerto
Aspettando il Natale il pomeriggio di sabato 14 dicembre nella chiesa di S. Caterina da Siena in via Giulia. Per
l’occasione ha eseguito sull’organo «Priori» del 1847,
recentemente restaurato, musiche di Johann Sebastian
Bach, Antonio Sacchini, Filippo Grazioli e Salvatore
Meluzzi. Il maestro ha replicato il concerto la mattina
del 22 dicembre alle 11,45 nella chiesa dello Spirito
Santo dei Napoletani in via Giulia, sull’organo storico
«Pietro Pantanella» del 1881.
1024 – Nuovo numero di Studi sul Settecento
romano
Il 23 gennaio 2020 verrà presentato presso i Musei
Vaticani da Barbara Jatta, Steffi Roettgen, Marcello
Barbanera e Marco Buonocore il numero XXXIV degli
«Studi sul Settecento Romano», dedicato a Winckelmann nel duplice anniversario della nascita e della
morte. Il numero XXXV della stessa rivista, oltre a contenere gli importanti saggi di Jennifer Montagu e Francesco Ceccarelli, prosegue l’indagine sui fogli della
Raccolta Lanciani, ai quali è stato dedicato nel 2017 anche il volume numero 72 della «Rivista dell’Istituto di
Archeologia e Storia dell’Arte». Quest’ultimo, con i disegni di Roma e della campagna romana divisi tipologicamente, presentato all’Accademia nazionale di San
Luca il 28 febbraio 2019 da Anna Ottani Cavina, Enzo
Bentivoglio, Riccardo Lattuada e Domenico Palombi,
ha ottenuto grande riscontro, ed è stato seguito da un importante dibattito sull’opportunità o meno di trasportare
alla Dataria la Biblioteca di Palazzo Venezia fondata da
Benedetto Croce, dibattito presieduto dal professor
Adriano La Regina.
Elisa Debenedetti
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Antonio Canova, La Religione, primo modello in gesso, 1815. Città del Vaticano, Musei Vaticani
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Jean-Antoine Constantin, Arcate del Colosseo con veduta panoramica nel fondo, 1777-1780, inchiostro, acquerello grigio e seppia.
Roma, Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte (=BiASA), Fondo Lanciani Roma XI.1.I. 16, inv.16650
Recapito del Bollettino: http://www.gruppodeiromanisti.it
Gruppo dei Romanisti, c/o Antico Caffè Greco, via dei Condotti 66, 00187 Roma
Posta elettronica: bollettinoromanisti@gmail.com
Aut. Trib. di Roma n. 199 del 6 dicembre 2018
Direttore responsabile Tommaso di Carpegna Falconieri
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