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Bollettino del Gruppo dei Romanisti, a. XLV, IV s., 5 (ott.-dic. 2019)

ISSN 2612-0690 Romanus sum: romani nihil a me alienum puto Anno XLV, quarta serie, II, n. 5, ott.-dic. 2019 del GRUPPO DEI ROMANISTI 999 – Comunicato del Gruppo sul Caffè Greco Nella adunanza ordinaria mensile del 6 novembre 2019 nel Caffè Greco in via Condotti, il Gruppo dei Romanisti, su proposta del suo presidente, prof. Donato Tamblé, ha deliberato il seguente comunicato: Il Gruppo dei Romanisti Premesso e considerato che: Il Caffè Greco in via Condotti da oltre 260 anni è un luogo di convivialità culturale ed ha accolto poeti, romanzieri, pittori e personaggi illustri italiani e stranieri, continuando ad essere frequentato sino ai nostri giorni da persone di ogni cultura e provenienza geografica e da circoli di intellettuali; L’Antico Caffè Greco è un bene culturale nazionale, essendo stato sottoposto a vincolo culturale con il D.M. 27.7.1953, trascritto anche presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, perché avesse efficacia perenne nei confronti dei successivi proprietari, possessori, gestori; Il Gruppo dei Romanisti si riunisce ufficialmente nel Caffè Greco da oltre cinquant’anni e vi ha anche il proprio recapito istituzionale, e che incontri informali di romanisti avevano già luogo nello storico locale sin dagli anni Venti del Novecento; Il Gruppo dei Romanisti, la cui storia è strettamente legata al Caffè Greco, ha pubblicato un volume – Antico Caffè Greco. Storia-Ambienti-Collezioni, a firma di Tamara Felicitas Haufschmidt e Livio Jannattoni – con il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma. Tale volume è stato pubblicato «per celebrare i cin- quant’anni della Strenna dei Romanisti» e «i sessant’anni della fondazione ufficiale del Gruppo», in realtà esistente in modo dapprima informale e poi con altre denominazioni sin dal 1919; Il Gruppo dei Romanisti Esprime la propria preoccupazione per l’attuale situazione di contenzioso che rischia di pregiudicare l’ininterrotta continuità culturale del Caffè Greco in Roma; Auspica la rapida soluzione della vertenza in corso senza pregiudizi per la continuità e la fruibilità dello storico Caffè Greco; Ribadisce l’importanza e l’inviolabilità del vincolo ministeriale dichiarativo del particolare valore storico culturale del Caffè Greco, in merito al quale nel gennaio 2018 il presidente del Gruppo ha rivolto un appello al ministro dei Beni culturali, on. prof. Dario Franceschini, chiedendone l’intervento «per assicurare la tutela del Caffè Greco in Roma, nella sua integrità e nella continuità delle sue funzioni»; Respinge ogni strumentalizzazione della vertenza in corso per finalità ideologiche o politiche, ed in particolare disapprova e condanna fermamente le espressioni razziste e antisemite apparse su alcuni social; Afferma la propria massima attenzione e vigilanza sul costante e continuo rispetto del vincolo culturale nei confronti del Caffè Greco, patrimonio culturale di Roma, dell’Italia e del mondo. 1000 – Il card. Raffaele Farina insignito dell’Ordine del Sol Levante Il 27 giugno, nell’Ambasciata giapponese presso la Santa Sede, il nostro illustre consocio, cardinale Raffaele Farina, archivista e bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa, ha ricevuto dall’ambasciatore Yoshio Matthew Nakamura l’onorificenza dell’Ordine del Sol Levante, stella d’oro e d’argento, conferitogli dall’imperatore del Giappone. 1 Il card. Farina è stato premiato per il suo «contributo al rafforzamento dei rapporti amichevoli tra Giappone e Santa Sede» con particolare riferimento alla sua preziosa opera in favore del «riordino dei documenti storici del periodo Edo raccolti dal missionario salesiano don Mario Marega». Dai cosiddetti Rotoli di Marega (oltre 10.000 testi portati in Vaticano da questo missionario italiano negli anni ‘40 del secolo scorso), si può ricostruire la presenza cristiana e cattolica in Giappone a partire dal 1549 e poi nei periodi dei kakure kirishitan (Cristiani nascosti) in seguito al bando del cristianesimo del 1620, alla persecuzione e agli eccidi di migliaia di fedeli in particolare nella regione giapponese di Bungo e nell’area di Nagasaki. Solo due secoli e mezzo dopo i missionari poterono tornare in Giappone, e migliaia di cristiani uscirono finalmente dalla clandestinità. Nel 2014 venne stipulato un accordo fra la Biblioteca e quattro istituti storici giapponesi per tradurre e catalogare il fondo. L’anno successivo, il 12 settembre 2015, si tenne in Vaticano un importante simposio sui martiri giapponesi nel corso del quale venne presentato il lavoro di traduzione e catalogazione dei Rotoli di Marega. Al card. Farina, che ci onora particolarmente con la sua presenza nel Gruppo, da parte del presidente e di tutti i sodali vanno le più sentite felicitazioni per il prestigioso riconoscimento. Donato Tamblé 1001 – Mostra su Leonardo e Roma Il 3 ottobre, presso la sala Scienze fisiche di palazzo Corsini in via della Lungara, si è tenuta l’inaugurazione dei numerosi eventi dell’Accademia nazionale dei Lincei per le celebrazioni dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, consistenti in mostre, convegni, cicli di conferenze, restauri di opere d’arte. Si segnala la mostra Leonardo a Roma. Influenze ed eredità (3 ottobre 2019-12 gennaio 2020), realizzata alla villa Farnesina in collaborazione con la Fondazione Primoli. La mostra affronta i temi della permanenza di Leonardo a Roma (1513-1517), del suo rapporto con Raffaello e della sua eredità nei dipinti ancor oggi esposti nei musei romani. 1002 – Mostra dei piatti Carpegna a Castel Gandolfo Il 9 ottobre, nella sala della rocca del palazzo apostolico di Castel Gandolfo, è stata inaugurata la mostra I piatti di Castel Gandolfo. Maioliche raffaellesche alla corte dei papi. Si tratta di trentaquattro maioliche urbinati istoriate del XVI secolo provenienti dalla collezione del cardinal Gaspare di Carpegna (1625- 2 1714), che hanno per soggetto temi biblici, mitologici, letterari e allegorici. Questi pezzi, acquistati da Benedetto XIV nel 1756, venduti e poi riacquisiti alle collezioni pontificie, saranno esposti in permanenza nel palazzo di Castel Gandolfo, dove si trovano attestati nel corso del Settecento. Dopo il saluto di benvenuto del cardinale Giuseppe Bertello, sono intervenuti Andrea Tamburelli e la nostra sodale Barbara Jatta. L’esposizione è curata da Maria Serlupi Crescenzi, il catalogo, edito dalle Edizioni Musei Vaticani, è di Luca Pesante. 1003 – Convegno sull’antimito di Roma Nei giorni 10 e 11 ottobre, nel palazzo dei Cavalieri a Pisa, la Scuola normale ha organizzato un convegno su L’antimito di Roma dalla Rivoluzione Francese a oggi. Dedicato all’illustre storico della classicità Andrea Giardina e organizzato dai suoi allievi, il convegno ha affrontato il tema di quanto Roma costituisca non solo un mito positivo, ma anche un vero e proprio antimito. Senza indulgere nei problemi che attanagliano la città contemporanea rendendola per qualcuno un modello negativo, i convegnisti hanno affrontato l’argomento partendo da periodi più risalenti rispetto a quanto il titolo lasciava intendere, declinando il discorso anche rispetto all’antichità e al medioevo. Tra i partecipanti: Luciano Canfora, Umberto Roberto e il nostro sodale Tommaso di Carpegna Falconieri. 1004 - La spada di Cesare a palazzo Caetani La cinquedea da parata di Cesare Borgia (14751507), posseduta dalla Fondazione Camillo Caetani, ha formato l’oggetto di un seminario tenutosi a palazzo Caetani il 24 ottobre. La spada, dall’elsa smaltata e dalla lama incisa con scene della vita di Giulio Cesare, è stata recentemente restaurata. Hanno partecipato al pomeriggio di studio Luciano Arcangeli, Duccio Marignoli, Fulvio Cervini, Sir Timothy Clifford, Sante Guido, Manuel Vaquero Piñeiro e Francesco Leonelli. Al termine dell’incontro, il presidente della Fondazione Camillo Caetani – e vicepresidente del Gruppo dei Romanisti – Antonio Rodinò di Miglione ha guidato i presenti in una sala attigua per mostrare loro la spada e una serie di documenti ad essa relativi. 1005 – I musicisti a Roma Il 21 ottobre, al Bibliopoint “B. Costante” del Liceo Giulio Cesare, si è tenuta la presentazione del libro del nostro consocio Franco Onorati, I musicisti e Roma: il paesaggio sonoro del Grand Tour da Händel a Maria Callas, introduzioni di Vincenzo De Caprio e Giancarlo Rostirolla, Roma Elliott, 2017, pp. 313. Hanno partecipato all’incontro Andrea Panfili e Massimiliano Biscuso. 3 1006 – Il mare di Roma antica 1007 – ADAMO ad Ariccia È stato recentemente pubblicato un libro del nostro consocio ammiraglio Domenico Carro, di sicuro inte- Il 15 novembre ad Ariccia si è tenuto un convegno/workshop sulle indagini diagnostiche sulle opere d’arte di Palazzo Chigi, realizzate in collaborazione con Enea, CNR e Università di Tor Vergata, facente parte del progetto ADAMO finanziato dalla Regione Lazio. I numerosi relatori hanno presentato interventi di grande specialismo. 1008 – La Società romana mostra i suoi tesori resse per i sodali del Gruppo e per coloro che si appassionano alla storia dell’antica Roma. Si tratta del libro Orbis Maritimus. La geografia imperiale e la grande strategia marittima di Roma, Milano, ACIES Edizioni (collana Sism, Società italiana di storia militare), pp. 320. L’Autore lo descrive come «una sorta di viaggio storico nello spazio e nel tempo: una virtuale navigazione di lungo corso nell’ampio bacino del Mediterraneo ed in tutte le altre acque navigabili – grandi fiumi, mari e oceani – del mondo antico, alla scoperta del complesso quadro geopolitico acquisito e controllato dai Romani in ogni direzione, e da essi preso a riferimento per mettere a punto la grande strategia navale e marittima che venne concretamente attuata, su scala “globale”, a partire dai primi Cesari e per tutta la plurisecolare durata dell’alto Impero». Se ne può trovare una presentazione sul sito http://www.romaeterna.org/vetrina/orbis.html, pagina dalla quale si può accedere all’intero primo capitolo del libro. Al fine di incentivare la divulgazione e la conoscenza dei propri patrimoni culturali a una fascia di pubblico ampia e diversificata, la Regione Lazio ha deciso di promuovere e sostenere l’apertura straordinaria, con visite guidate, di più di 20 istituti culturali regionali che aprono le porte delle loro prestigiose sedi mostrando tesori spesso sconosciuti. Anche la Società romana di storia patria, presieduta dalla nostra sodale Paola Pavan, ha aderito a questa iniziativa con un percorso attraverso la propria storia lunga più di 140 anni, mostrando a un pubblico interessato e attento i propri fondi bibliografici, archivistici e fotografici. Le tre giornate di apertura si sono così articolate: Giovedì 17 ottobre: Il patrimonio bibliografico e archivistico. Guida ai fondi donati dai soci benemeriti alla Società. Si tratta di migliaia di volumi, carte e stampe riguardanti principalmente la storia di Roma e del Lazio. Giovedì 7 novembre: L’attività scientifica. Guida al patrimonio bibliografico costituito dalle pubblicazioni della Società, nelle quali sono confluite tutte le attività di ricerca promosse dalla Società dalla sua fondazione ai giorni nostri. Giovedì 21 novembre: Patrimonio fotografico e progetti futuri. Guida ai numerosi fondi fotografici della Società per i quali sono in corso di realizzazione ed elaborazione progetti di digitalizzazione, finalizzati alla conservazione degli originali ma anche e soprattutto ad una più ampia fruizione da parte di tutti coloro che studiano Roma e le regioni afferenti all’attuale regione Lazio. Tommaso di Carpegna Falconieri 1009 – Un marziano a Roma … Un romano a Marte! La stagione del Teatro dell’Opera di Roma 20182019 si è conclusa con la prima assoluta di Un romano a Marte: musica del compositore Vittorio Montalti, su libretto di Giuliano Compagno. Lo spettacolo è stato premiato al Concorso per giovani compositori, bandito dal Teatro dell’Opera, per far conoscere e valorizzare 4 autori contemporanei con titoli, mai rappresentati, ispirati alla città di Roma. Il compositore Montalti ha spiegato: «Si trattava di un soggetto meritevole di una cura particolare, e con essa di una sensibilità creativa che risultasse coerente con i tanti segni di modernità che Ennio Flaiano ci aveva lasciato. Forse per queste ragioni la mia personale immaginazione ha generato un universo un po’ bizzarro, fatto di linee cantate, di frammenti di testi, di suoni elettronici e di un’orchestra che avvolgesse il tutto. […]. Mi piace scrivere un’opera quando riesco a usare tanti mezzi differenti, così da porre la musica in comunicazione tra mondi sonori apparentemente diversi e distanti tra loro». Il librettista Compagno ha dichiarato: «Scrivendo Un romano a Marte ho espresso un desiderio: che a Ennio Flaiano venissero riconosciute l’evidenza di una letteratura propizia e l’intimità di un’ironia dolente […]. Il Novecento romano è stato anche tempo e luogo di una cultura viva e di una umanità così potente da ispirare per almeno tre decenni uno splendido cinema, un teatro continuamente rinnovato e molti gioielli letterari». L’opera è un tributo a Roma, alla sua storia, alla sua cultura, in modo particolare, si ispira a Ennio Flaiano e al suo racconto Un marziano a Roma, di cui fu allestito un arrangiamento teatrale nel 1960 con Vittorio Gassman come attore principale. Laura Lalli 1011 – Roma in stampa - Un sondaggio Si deve all’impegno volontaristico di quattro nostri consoci la promozione di un convegno sullo stato delle riviste di cultura romana, oggi, per oggi intendendo ottobre 2018. Parliamo di Francesca Di Castro, Sandro Bari, Franco Onorati e Ugo Onorati che hanno unito alla passione militante che li caratterizza le loro diverse competenze e vocazioni per un’indagine sull’argomento; del resto due di loro, Bari e Franco Onorati sono da tempo attivi nel giornalismo, rispettivamente, l’uno come direttore di «Voce romana», un bimestrale giunto nella nuova serie all’XI anno di vita, e l’altro come direttore responsabile, nonché componente del comitato di redazione della rivista edita dal Centro Studi G.G.Belli. Animati dunque dal desiderio di confrontarsi con altre esperienze del settore, essi hanno organizzato un incontro che si è tenuto il 18 ottobre 2018 presso la sala capitolare del palazzo dei Domenicani in Roma; dieci le testate che hanno aderito all’invito, ognuna delle quali ha presentato una memoria contenente la descrizione della genesi del periodico, le sue caratteristiche (periodicità, abbonamenti etc.), la sua “missione”, lo specifico ambito culturale di appartenenza, il target dei lettori. Si 1010 – Leonardo cent’anni dopo Un convegno su Leonardo nel Seicento si è svolto il 22 novembre a palazzo Braschi sede del Museo di Roma, diretto dalla nostra consocia Federica Pirani. Fra i numerosi relatori segnaliamo la romanista Maria Giulia Barberini, che ha riferito sul tema Il cammino di un mito. Leonardo nella collezione Barberini. 5 trattava dei seguenti periodici, per ognuno dei quali indichiamo l’oratore intervenuto: «Strenna dei Romanisti» (Ugo Onorati), «Castelli Romani» (Mario Leoni, intervenuto a nome di Stefano Paolucci); «Periferie» (Vincenzo Luciani), «Lazio ieri e oggi» (Marco Onofrio), «Bollettino della Unione Storia ed Arte» (Giuseppina Pisani Sartorio), «Alma Roma» (Pierluigi Lotti), «Archeo Roma” (Romolo Augusto Staccioli), «Forma Urbis» (Simona Sanchirico). Il convegno, articolato in due sessioni, è stato coordinato da Romano Bartoloni, che si è intrattenuto brevemente sul tema della cronaca e storia della stampa romana. Non è mancato il relativo supporto documentario: per le cure di Francesca Di Castro è stata allestita nelle bacheche presenti nella sala ospitante una mostra di testate storiche romane, per alcune delle quali la collega curatrice ha attinto all’archivio familiare, dal quale sono emersi esemplari davvero rari, espressione di un collezionismo amatoriale. Rivedere esposti titoli, ne citiamo per brevità solo alcuni, è stato davvero emozionante: «L’idea di Roma», «La Boccaccia», «Palatino», «Roma archeologica», «Roma in museo», «Romanità», «Roma e il suo impero», «Monte Mario» la dicono lunga sulla vitalità, magari effimera, del settore. Laddove il carattere effimero si deve da una parte alla dispersione delle forze in campo, e dall’altra parte all’assenza di una politica culturale municipale, cui spetterebbe il coordinamento e il sostegno di queste realtà. La determinazione dei promotori si è manifestata anche nella raccolta degli interventi che, grazie al sostegno della Tipografia Cover diretta da Marco Rufo, si è tradotta in un volumetto che è stato presentato il 27 novembre 2019 nella centrale Casa delle Letterature; per l’occasione, lottando contro il tempo perché le bacheche erano rese disponibili solo per quella serata, Francesca Di Castro e Sandro Bari hanno riallestito un’esposizione delle riviste storiche di cultura romana. Moderatore Vincenzo Frustaci, che molti studiosi, romani e non, ricordano solerte e disponibile funzionario dell’Archivio storico capitolino, sono intervenuti Edoardo Sassi e Marco Ravaglioli, due note “firme” del giornalismo romano. Gli oratori sono partiti dalla crisi in atto della carta stampata, che a Roma ha una drammatica conseguenza nella progressiva sparizione delle edicole, per esprimere un sincero apprezzamento rivolto ai responsabili delle testate confluite negli atti del convegno. Motivo conduttore della serata, la constatazione della sciagurata chiusura di «Capitolium», che ha privato la Città di un fondamentale strumento di documentazione e conoscenza, comprovato dal fatto che studiosi e ricercatori attingono alle annate di quella testata per il loro lavoro. Facendosi interprete di tale amara constatazione, abbiamo informato dell’iniziativa l’assessore alla cultura del Comune di Roma, rivolgendogli una vera e propria “mozione” per la rinascita di «Capitolium»; scarsa la speranza che questo nostro appello possa essere rac- colto. Ma, come si dice con una battuta, abbiamo “battuto un colpo”, a futura memoria, per l’amore della nostra Città. Franco Onorati 1012 - Frascati mito dell’anima Sabato 23 novembre, nella sala degli Specchi di palazzo Marconi a Frascati, ha avuto luogo la presentazione del recente libro della consocia romanista Maria Barbara Guerrieri Borsoi, Frascati. Da meta del viaggio nello spazio a mito dell’anima nel tempo, Città di Castello, LuoghInteriori, 2019, pp. 112. Relatori: Alberta Campitelli e il romanista Renato Mammuccari, direttore della collana “I quaderni del Grand Tour”. 1013 –Presentazione dei Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae Il 27 novembre, nella sala Barberini della Biblioteca apostolica vaticana, sono stati presentati i Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae, in occasione dell’uscita del volume XXV della serie iniziata nel 1987. Dopo i saluti istituzionai del cardinale. José Tolentino de Mendonça, archivista e bibliotecario di S.R.C., sono intervenuti i nostri sodali Marco Buonocore, direttore della Sezione archivi della Biblioteca apostolica vaticana e presidente della Pontificia Accademia romana di archeologia, e Marco Guardo, direttore della Biblioteca dell’Accademia nazionale dei Lincei e Corsiniana. 1014 – Le piante antiche di Roma nei sistemi informativi sul web Il 28 novembre nella sala Alessandrina dell’Archivio di Stato di Roma si è svolto il seminario Historical WebGis di Roma. Dalla pianta del Nolli al catasto Pio Gregoriano. Letture di aspetti sociali ed economici della 6 città tra ‘700 e ‘800. Sono intervenuti Keti Lelo e Giuseppe Stemperini (Università Roma Tre) Paolo Buonora (direttore Archivio di Stato di Roma), Paola Pavan (presidente Società romana di storia patria e romanista), Carlo M. Travaglini (Università Roma Tre e romanista). 1015 – Tre libri sugli Orsini Il castello di Bracciano, posseduto dalla principesca famiglia Odescalchi (uno dei cui titoli era quello di «magnate d’Ungheria» e – si diceva a Roma –anche quello di «bevete de Bracciano»), il 30 novembre ha ospitato la presentazione di tre volumi sugli Orsini, che ne furono proprietari per diversi secoli. Si tratta di: Adriano Amendola, Gli Orsini e le arti in età moderna. Collezionare opere, collezionare idee, Milano, Skira, 2019; Elisabetta Mori [romanista], Lettere tra Paolo Giordano Orsini e Isabella de’ Medici (1556-1576), Roma, Gangemi, 2019; Paolo Alei, Max Grossman (eds.), Building Family Identity The Orsini Castle of Bracciano from Fiefdom to Duchy (1470-1698), Oxford, Peter Lang, 2019. L’incontro è stato introdotto da Anna Cavallaro e condotto da Maria Giulia Aurigemma, Julia Hairston, Livio Pestilli e Ingrid Rowland, alla presenza degli autori. È seguita l’inaugurazione della sala delle Armi, su progetto di Francesco Stefanoni. 1016 – Compleanno del Salotto Romano Nel mese di novembre il Salotto Romano – promosso dall’Associazione culturale Roma Tiberina e dai consoci Sandro Bari e Francesca Di Castro – che si riunisce di solito il primo giovedì di ogni mese nella sala capitolare del convento dei padri Domenicani in Santa Maria sopra Minerva, ha festeggiato il decimo anniversario dalla sua fondazione unitamente al decennale della rivista «Voce Romana», fondata da Giorgio Carpaneto, giunta al 60° numero della nuova serie. 1017 – Un carteggio ritrovato Il 3 dicembre, presso l’Archivio di Stato di Roma, è stato presentato il volume Carissimo Don Alessandro. Lettere di Scipione Vannutelli e Laura von Kanzler ad Alessandro Trotti Bentivoglio, a cura di Alessandro Panajia e Luisa Winsemann Falghera, Pisa, ETS, 2019. In esso sono state pubblicate le corrispondenze – conservate in un archivio privato a Trezzo sull’Adda e finora sconosciute – che intercorsero tra il noto pittore romano Scipione Vannutelli e sua sorella Laura, moglie di Hermann von Kanzler, generale comandante le truppe dell’ultimo Papa Re, ed il garibaldino-pittore Alessandro Trotti Bentivoglio, nipote per parte di madre di Alessandro Manzoni. La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione Dimore storiche italiane, dal nostro Gruppo dei Romanisti, da Casa Bazzi-Trezzo sull’Adda 7 e dalle Edizioni ETS. Relatori i nostri consoci Donato Tamblé, Giuseppe Monsagrati e Luca Verdone. 1018 – Un convegno dedicato al romanista Emilio Re (Roma 1881 - 1967) Stato (1934), Storia di un archivio: le carte di Mussolini (1946) e Per un archivio centrale dello Stato (1948). Socio di varie istituzioni e associazioni culturali italiane ed estere, fra cui, a Roma, la Pontificia accademia dei Virtuosi al Pantheon, la Società romana di storia patria – di cui fu presidente - e il nostro Gruppo dei Romanisti, al quale fu particolarmente legato. Nell’ambito delle manifestazioni celebrative dei settanta anni dell’ANAI – l’Associazione nazionale archivistica italiana – il 12 dicembre si è tenuta presso l’Ar1019 – Un convegno sul cardinal Alessandro chivio centrale dello Stato una giornata di studi dal titolo Albani (1692-1779) Tra storia e memoria. Emilio Re e la cultura del suo tempo. Dopo i saluti istituzionali – da parte di Anna MaDall’11 al 13 dicembre alla British School at Rome ria Buzzi, direttore generale Archivi, Elisabetta Reale, si è tenuto un convegno internazionale intitolato Cardisovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato e di nal Alessandro Albani: collecting, dealing and diploMicaela Procaccia, presidente ANAI nazionale – il nomacy in Grand Tour Europe / Il cardinale Alessandro stro presidente, Donato Tamblé, ha svolto la relazione Albani: collezionismo, diplomazia e mercato nell’Euintroduttiva: Il ruolo di Emilio Re nella costituzione e ropa del Grand Tour, la cui organizzazione è stata coornei primi anni nell’Associazione Nazionale Archivistica dinata dal consocio Mario Bevilacqua, direttore del CenItaliana. Le altre relazioni hanno preso in consideratro di studi sulla cultura e l’immagine di Roma, e da zione vari aspetti dell’attività di Emilio Re, nella direClare Hornsby, research fellow della British School at zione dell’Archivio di Stato di Roma e dell’Archivio del Rome. Tra i partecipanti all’evento, che ha illustrato una Regno (Raffaele Pittella) nel ruolo di commissario degli delle figure centrali della cultura Archivi (Marina Raffaeli); artistica del Settecento europeo, nel recupero degli archivi ricordiamo i nostri sodali Angela economici (Francesca NeCipriano ed Elisa Debenedetti. more); nella conservazione delle carte della Resistenza (Leonardo Mineo); oltre al suo archivio conservato 1020 – La LUMSA ha 80 nell’ACS (Crescenzo Di anni Martino). Una tavola roLa Libera Università Maria tonda ha concluso i lavori SS. Assunta, il secondo ateneo con la partecipazione dei più antico di Roma dopo la Sadocenti Andrea Giorgi, pienza, ed una delle più signifiUniversità degli Studi di cative istituzioni culturali della Trento; Stefano MoscaCapitale, nell’anno accademico delli, Università degli Studi 2019-2020 festeggia l’ottantedi Siena; Federico Valacsimo anniversario dalla fondachi, Università degli studi zione. Per celebrare l’importante di Macerata; e di Stefano evento, il 14 novembre il rettore Vitali, direttore, Istituto Francesco Bonini, il corpo accacentrale per gli archivi. demico, il personale e gli stuCome è noto, Emilio Re, denti sono stati ricevuti da papa fondatore e primo presiFrancesco in una particolare dente dell’ANAI, è stato udienza privata nell’Aula Paolo uno degli esponenti di VI. spicco dell’Amministrazione archivistica italiana La data ufficiale dell’istitudal 1908 al 1952. In partizione della LUMSA è il 26 ottocolare, svolse un’azione de- Anonimo, Ritratto di Alessandro Albani, 1779. Città del bre 1939: infatti nello stesso Vaticano, Biblioteca terminante in difesa del pagiorno vi fu l’erezione canonica trimonio documentario nazionale: a lui si deve la messa dell’Istituto superiore di Magistero Maria Ss.ma Asin sicurezza dagli eventi bellici di fondamentali comsunta e l’emanazione del R. D. n. 1760 del 26 ottobre plessi documentari statali, il recupero degli archivi cor1939 il con il quale il re Vittorio Emanuele III lo parifirenti ministeriali trasferiti al Nord dalla Repubblica di cava alle Regie Facoltà di Magistero e ne approvava lo Salò; a lui la salvaguardia delle testimonianze dei moviStatuto. Il Magistero sorse con il beneplacito di papa Pio menti resistenziali. Fu autore anche di importanti lavori XII, che le attribuì il nome, ed era affidato – fatto singostorici, fra cui: Archivi inglesi e storia italare per l’epoca – ad una donna, Luigia Tincani, fondaliana (1913), La compagnia dei Riccardi in Inghilterra trice delle Missionarie della Scuola (o Unione S. Catee il suo fallimento alla fine del secolo XIII (1914), Ricurina da Siena), che ne era stata l’ideatrice nello spirito peri dell’Archivio di Stato di Napoli: carte dei Rei di 8 della enciclica Divini illius Magistri di un decennio prima, e di concerto con il cardinale Giuseppe Pizzardo, che presenziò all’inaugurazione. Il nuovo istituto universitario – allora riservato alle religiose appartenenti alle congregazioni femminili – era finanziato dal Vicariato di Roma (che vi provvedeva unitamente alla Congregazione dei seminari e delle università degli studi e alla Congregazione dei religiosi) ma per l’ordinamento didattico, la nomina e lo stato giuridico degli insegnanti e degli assistenti, si uniformava all’ordinamento e alle disposizioni vigenti nel Regno d’Italia. Degno di nota il fatto che nei primi anni di attività durante la seconda guerra mondiale l’istituto accolse vari docenti antifascisti, esclusi dall’insegnamento nelle università statali. La prima sede fu posta tra il rione Borgo ed il quartiere Prati, nei pressi della basilica di San Pietro e di Castel Sant’Angelo nell’ala appena ricostruita del palazzo dei Convertendi, con ingresso da via dell’Erba, contestualmente all’ultimazione dei lavori di demolizione della Spina di Borgo e sistemazione di via della Conciliazione. Pochi anni dopo, nel 1946, l’ateneo trovava la sua sede definitiva in uno stabile su via della Traspontina ad angolo con Borgo Sant’Angelo, l’unico (o comunque uno dei pochi) ad essere costruiti a Roma durante il periodo bellico, appositamente edificato dallo IOR per l’Università. Nel 1967 furono ammesse all’iscrizione le studentesse laiche e nel 1991 l’università fu aperta anche alle iscrizioni maschili. Nel 1989 - con decreto del Ministero dell’università e della ricerca - il Magistero si trasformò in Libera Università Maria Santissima Assunta (da cui l’acronimo LUMSA) pur mantenendo la sola facoltà originaria. Nel 1991 si attivò una seconda facoltà, quella di Lettere e Filosofia, nel 1992 furono istituiti i corsi di laurea in Scienze della comunicazione e i diplomi universitari in giornalismo e tecnica pubblicitaria ed infine nel 1995 fu avviata la facoltà di Giurisprudenza. Nel corso degli anni la didattica venne ulteriormente estesa ad altri settori come l’Economia, la Psicologia, le Scienze politiche e le Lingue moderne. All’inizio degli anni Novanta, a seguito del notevole incremento degli studenti e dei corsi di laurea, sorse la necessità di ampliare gli spazi in uso e si acquisirono, rinnovandole profondamente, nuove sedi: il palazzo della scuola femminile fondata da Pio IX nel 1859 a piazza delle Vaschette, quello che ospitava il liceo “Marcantonio Colonna” dei Christian Brothers in via Pompeo Magno e, da ultimo, il complesso del Giubileo, l’intero isolato compreso tra piazza Adriana, le vie Porta di Castello e Fosse di Castello ed il Passetto di Borgo, già storicamente sede di istituzioni educative e della Fortitudo. La Lumsa oggi conta oltre 7000 studenti in 19 corsi di laurea, che spaziano dalle diverse scienze umane e sociali all’informatica. Particolare attenzione è sempre stata riservata alla pedagogia e alla didattica, anche extrascolastica, ed al settore dei servizi sociali. Va infine ricordato che il nostro consocio romanista Giorgio Petrocchi è stato il quarto direttore del Magistero Maria Ss. Assunta dal 1971 al 1989. Donato Tamblé 1021 – Pranzo di Natale dei Romanisti Il 14 dicembre un nutriendo – e poi nutrito – gruppetto di Romanisti si è riunito all’Osteria romana a San Paolo alla Regola (della famiglia dell’Osteria della Cisterna, lo storico locale frequentato dai nostri predecessori, che si denominarono appunto «Romani della Cisterna») per il tradizionale pranzo di Natale. Abbiamo mangiato: rigatoni alla matriciana e alla gricia, risotto ai 9 funghi, pajata, trippa al sugo, coda alla vaccinara, polpette, spezzatino, carciofi alla romana, piselli, zuppa inglese, acqua minerale, ottimo vino e caffè. Alla faccia di chi ce vo’ male. 1022 – Le chiese più belle Nello splendido Oratorio del Gonfalone è stato presentato il volume Dizionario delle chiese più belle di Roma, del nostro consocio Willy Pocino e di sua figlia Mariarita Pocino, con prefazione del cardinale Raffaele Farina (Roma, Edilazio, 2019). Relatori Danilo Mazzoleni professore di Archeologia cristiana nell’Università degli Studi Roma Tre e il nostro Francesco Petrucci, sovrintendente al Palazzo Chigi di Ariccia. 1023 – Concerti di Andrea Panfili Il consocio Andrea Panfili ha tenuto il concerto Aspettando il Natale il pomeriggio di sabato 14 dicembre nella chiesa di S. Caterina da Siena in via Giulia. Per l’occasione ha eseguito sull’organo «Priori» del 1847, recentemente restaurato, musiche di Johann Sebastian Bach, Antonio Sacchini, Filippo Grazioli e Salvatore Meluzzi. Il maestro ha replicato il concerto la mattina del 22 dicembre alle 11,45 nella chiesa dello Spirito Santo dei Napoletani in via Giulia, sull’organo storico «Pietro Pantanella» del 1881. 1024 – Nuovo numero di Studi sul Settecento romano Il 23 gennaio 2020 verrà presentato presso i Musei Vaticani da Barbara Jatta, Steffi Roettgen, Marcello Barbanera e Marco Buonocore il numero XXXIV degli «Studi sul Settecento Romano», dedicato a Winckelmann nel duplice anniversario della nascita e della morte. Il numero XXXV della stessa rivista, oltre a contenere gli importanti saggi di Jennifer Montagu e Francesco Ceccarelli, prosegue l’indagine sui fogli della Raccolta Lanciani, ai quali è stato dedicato nel 2017 anche il volume numero 72 della «Rivista dell’Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte». Quest’ultimo, con i disegni di Roma e della campagna romana divisi tipologicamente, presentato all’Accademia nazionale di San Luca il 28 febbraio 2019 da Anna Ottani Cavina, Enzo Bentivoglio, Riccardo Lattuada e Domenico Palombi, ha ottenuto grande riscontro, ed è stato seguito da un importante dibattito sull’opportunità o meno di trasportare alla Dataria la Biblioteca di Palazzo Venezia fondata da Benedetto Croce, dibattito presieduto dal professor Adriano La Regina. Elisa Debenedetti 10 Antonio Canova, La Religione, primo modello in gesso, 1815. Città del Vaticano, Musei Vaticani 11 Jean-Antoine Constantin, Arcate del Colosseo con veduta panoramica nel fondo, 1777-1780, inchiostro, acquerello grigio e seppia. Roma, Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte (=BiASA), Fondo Lanciani Roma XI.1.I. 16, inv.16650 Recapito del Bollettino: http://www.gruppodeiromanisti.it Gruppo dei Romanisti, c/o Antico Caffè Greco, via dei Condotti 66, 00187 Roma Posta elettronica: bollettinoromanisti@gmail.com Aut. Trib. di Roma n. 199 del 6 dicembre 2018 Direttore responsabile Tommaso di Carpegna Falconieri 12