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"In & Out. Storie di emigranti e immigrati nell'Italia repubblicana. Il cinema, la letteratura, le canzoni": Ciclo di lezioni-proiezioni per le scuole (Milano, 12 gennaio - 6 aprile 2017), nell'ambito della terza edizione di "Cinema e Storia", promossa da Associazione BiblioLavoro - CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) Lombardia, ILSC (Istituto lombardo di storia contemporanea), INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia), IRIS (Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia) e Società Umanitaria. L'iniziativa rientra nell'ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 - ottobre 2017) , promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti - Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio dei Dipartimenti di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo. Fra le 9.30 e le 12.30 al Cinema Ariosto (via Ariosto 16) di Milano, in collaborazione con Anteo Spazio Cinema (Milano), verranno presentati, proiettati, commentati e discussi sei film di fiction sull'emigrazione italiana e sull'immigrazione in Italia: - 12 gennaio 2017: Pietro Germi, "Il cammino della speranza" (Italia, 1950, b/n, 100'), sull'emigrazione siciliana in Francia nel 1950; - 26 gennaio 2017: Franco Brusati, "Pane e cioccolata" (Italia, 1974, col., 115'), sull'immigrazione italiana in Svizzera nei primi anni '70; - 23 febbraio 2017: Gianni Amelio, "Lamerica" (Italia/Francia, 1994, col. e b/n, 125'), sul 'sogno americano' dall'emigrazione coloniale italiana in Albania all'emigrazione albanese in Italia nei primi anni '90; - 9 marzo 2017: Francesco Munzi, "Saimir" (Italia, 2004, col., 88') sull'immigrazione albanese di prima e seconda generazione in Italia e sul traffico di immigrati clandestini in Italia all'inizio del XXI secolo; - 16 marzo 2017: Vittorio De Seta, "Lettere dal Sahara" (Italia, 2006, col., 100'), sull'immigrazione senegalese in Italia all'inizio del terzo millennio; - 30 marzo 2017: Daniele Gaglianone, "La mia classe" (Italia, 2013, col., 95') su una scuola per gli immigrati in Italia all'inizio del XXI secolo. Fra le 9.30 e le 12.30 alla Casa della Memoria (via Federico Confalonieri 14) di Milano verranno presentati, proiettati, commentati e discussi i seguenti documentari: - 16 febbraio 2017: Luca Vullo, "Dallo zolfo al carbone" (Italia, 2008, col., 53'); Franco Brogi Taviani, "Italiani all'Opera! - Gli italiani in Argentina" (Italia, 2011, col., 78'); - 6 aprile 2017: Sergio Basso, "Giallo a Milano" (Italia, 2009, col., 75'); Rossella Piccinno, "Hanna e Violka" (Italia, 2009, col., 56') e "Voci di donne native e migranti" (Italia, 2008, col., 14'). Coordinano gli incontri Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola.
Maurizio Gusso, "Le canzoni": traccia della relazione nel primo incontro - "Usi didattici di film, opere letterarie e canzoni come fonti per la storia dell’emigrazione" – (Sala Bauer, Società Umanitaria, Milano, 19 ottobre 2016) dei Seminari di formazione "In & Out. Storie di emigranti e immigrati nell’Italia repubblicana. Il cinema, la letteratura, le canzoni" (Sala Bauer e Sala D’Ars, Società Umanitaria, Milano, 19 ottobre 2016 – aprile/maggio 2017), terza edizione del progetto "Cinema e Storia", promossa da Associazione BiblioLavoro – CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) Lombardia, ILSC (Istituto lombardo di storia contemporanea), INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia), IRIS (Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia) e Società Umanitaria. L’iniziativa si svolge nell’ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 – ottobre 2017), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo. La relazione si articola in 9 parti. La prima parte - "Le canzoni (e in particolare le 'canzoni d'autore') come fonte storica specifica" - suggerisce di esaminare la canzone "come fenomeno 'globale' e complesso, suscettibile di una pluralità di approcci possibili", mediante un approccio 'integrato' interdisciplinare , e propone "una definizione consapevolmente convenzionale di 'canzone d'autore'", basata "sulla coincidenza fra autore del testo scritto, compositore della musica e interpreta (cantante e spesso anche suonatore/strumentista)". La seconda parte prende avvio dalla domanda "Perché usare le canzoni (e in particolare le 'canzoni d'autore') nella didattica storico-interdisciplinare?" La terza parte - "Come usare le canzoni (e in particolare le 'canzoni d'autore') nella didattica storico-interdisciplinare?" - propone alcuni "Possibili usi didattici delle canzoni" ("L'uso illustrativo"; "L'uso proiettivo come icebreaker"; "L'uso documentario"); suggerisce "Un approccio storico-interdisciplinare alle canzoni come 'specchi', testi, fonti, 'agenti di storia' e 'strumenti per raccontare la storia'"; risponde alla domanda "Per quale tipo di storia le canzoni possono essere considerate come fonti?"; esemplifica "Il percorso testo/fonte - serie - contestualizzazione", "Il 'doppio passato' delle epoche di ambientazione storica e di produzione delle canzoni a sfondo storico" e "Storicità, verosimiglianza storica e finzioni nelle canzoni" a partire dalle canzoni "L'estaca" (1968) di Lluis Llach, "Mury" (1979) di Jacek Kaczmarski, "Amerigo" (1978) di Francesco Guccini e "A Zurigo uno mi dice" (1976) di Giovanna Marini. La quarta parte è una "Bibliografia in progress sulla storia della canzone (e in particolare della 'canzone d'autore') nell'Italia repubblicana". La quinta parte è una "Bibliografia essenziale in progress sulla Popular Music e sulle culture giovanili". La sesta parte è una "Bibliografia in progress sulle canzoni sull'emigrazione/immigrazione nell'Italia repubblicana". La settima parte è una "Bibliografia in progress di materiali sulle canzoni per la didattica e la formazione". L'ottava parte è una "Sitografia essenziale". La nona parte è costitutita dai "Riferimenti bibliografici" della relazione, in forma di 'note all'americana'.
Arcadia Ricerche, 2019
The creation of the cinema Impero, iconic building in the roman suburbs, took place in a particular moment, the fascist period of the early 20yh century, when the communication strategy, which involved the whole cinematographic system, produced a remarkable increase of specific screening places. Its construction, the third Roman hall of the period for capacity, was authorized by the Governor in 1937, with the condition that only ‘Italian’ materials were used and shows the typical architectural features of the fascist buildings. One of its features lies in the existence of a contemporary ‘twin cinema’, still open at Asmara, whose image is on the cover of the ‘Asmara: a Modernist City of Africa’, Management Plan UNESCO. Completely renovated in 1956 by the Studio Pennisi-Savelli which, according to the custom of those years, characterizes the interiors with a particular paneling; the cinema began to decline during the Seventies, following a process linked to the decadence of the film industry itself and remained abandoned for over thirty years. A few years ago a public planning seminar was created to prepare a project for the re-use of the building, with the collaboration of some associations and the local community. The proposal, with the media support, has finally encouraged, in 2016, the beginning of the works by the property. Now it is possible to make a first, temporary analysis of the intervention that, due to some choices, has altered the building image. It is clear that the building has regained its importance in the social fabric of the district; but the transformation of the façade, the addition of incongruent elements and the persistent state of abandonment of the cinema hall raise some doubts about the correctness of the re-use intervention..
"Cinema e Storia dalla IV (2017-2018) alla V (2018-2019) edizione" (Sala Cinema, Società Umanitaria, Milano, 18 maggio 2018): sesto dei Seminari di formazione "’68 e dintorni. Movimenti sociali, politici e culturali dagli anni ’50 agli anni ’70. Cinema, letteratura, canzoni" (Milano, Società Umanitaria, 12 e 26 ottobre, 16 e 23 novembre 2017 e 12 gennaio 2018), promossi da Associazione BiblioLavoro, ILSC (Istituto lombardo di storia contemporanea), IRIS, Istituto Nazionale Ferruccio Parri – Rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e Società Umanitaria. Il Seminario si svolge nell’ambito della IV edizione 2017-2018 ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria, promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, dei Dipartimenti di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici e di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna. Il Seminario ha due scopi. Il primo è quello di fare un bilancio critico della IV edizione (2017-2018) del Progetto pluriennale "Cinema e Storia" ("’68 e dintorni. Movimenti sociali, politici e culturali dagli anni ’50 agli anni ’70. Cinema, letteratura e canzoni"), che si è articolata in sei Seminari di formazione dei docenti: * 12 ottobre 2017: Presentazione dell'iniziativa. Usi didattici di film, opere letterarie e canzoni come fonti per la storia dei movimenti degli anni '50-'70; * 26 ottobre 2017: Film di fiction su '68 e dintorni; * 16 novembre 2017: Documentari, film e canzoni su '68 e dintorni; * 23 novembre 2017: Fonti letterarie e storiografiche su '68 e dintorni; * 12 gennaio 2018: Il '68 in Francia e in Italia: letteratura, canzoni, film, interpretazioni storiografiche e mediazioni didattiche. Il secondo è quello di presentare il programma di massima della V edizione (2018-2019) di "Cinema e Storia" ("Storie di migrazioni internazionali dopo il 1945. Cinema, letteratura, canzoni"), che si articola in sette Seminari di formazione per docenti: * 11 ottobre 2018: Presentazione dell'iniziativa. Usi didattici di film, documentari, opere letterarie e canzoni come fonti per la storia dell'emigrazione. Un approccio metodologico; * 18 ottobre 2018: Emigranti e immigrati nel cinema internazionale del secondo dopoguerra. Panoramica su film di fiction e documentari attraverso la proiezione di sequenze; * 25 ottobre 2018: Emigranti e immigrati nelle canzoni; * 15 novembre 2018: Emigranti e immigrati nella letteratura; * 22 novembre 2018: Emigranti e immigrati nella storiografia; * 29 novembre 2018: Laboratorio di analisi comparata e contestualizzazione storica di una serie di fonti (un film, un documentario, una canzone, un testo letterario); * dal gennaio all'aprile 2019 sono previsti laboratori didattici (nelle singole scuole o nella sede di Società Umanitaria), da concordare con i coordinatori dell'iniziativa; agli insegnanti vengono fornite rose di film, documentari, canzoni e testi letterari (analizzati durante i Seminari), consigliati per affrontare con gli studenti gli aspetti privilegiati delle migrazioni internazionali dopo il 1945; * 2 maggio 2019: Socializzazione dei laboratori didattici, bilancio del Corso di formazione e possibili sviluppi ulteriori. L'équipe di coordinamento dell'iniziativa è composta da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola.
Maurizio Gusso, "'Canzoni d'autore' sulle migrazioni dall'Italia e in Italia", 2016
Maurizio Gusso, "‘Canzoni d’autore’ sulle migrazioni dall’Italia e in Italia": traccia della relazione nel terzo incontro – "Emigranti e immigrati nella letteratura, nelle canzoni e nella storiografia dell’Italia repubblicana" - (Sala D’Ars, Società Umanitaria, Milano, 16 novembre 2016) dei Seminari di formazione "In & Out. Storie di emigranti e immigrati nell’Italia repubblicana. Il cinema, la letteratura, le canzoni" (Sala Bauer e Sala D’Ars, Società Umanitaria, Milano, 19 ottobre 2016 – aprile/maggio 2017), terza edizione del progetto "Cinema e Storia", promossa da Associazione BiblioLavoro – CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) Lombardia, ILSC (Istituto lombardo di storia contemporanea), INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia), IRIS (Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia) e Società Umanitaria. L’iniziativa, coordinata da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, si svolge nell’ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 – ottobre 2017), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo. Nella prima parte della relazione - "Cinque canzoni (ma non è una top five)" - vengono presentate cinque canzoni. La prima è "Amerigo" del cantautore Francesco Guccini (Modena 1940-), primo brano dell'LP omonimo del 1978 (6'56"), una canzone intergenerazionale su un'esperienza migratoria di andata e ritorno fra Appennino tosco-emiliano (Pàvana) e Stati Uniti, fra età giolittiana ed epoca fascista, e sul mito 'americano' nel secondo dopoguerra. Il personaggio di Amerigo è ispirato alla figura di Enrico (in dialetto Merigo o - in forma più italianizzante - Nerico) Guccini, prozio di Francesco Guccini, nato il 6 dicembre 1887, emigrato negli Usa con un passaporto rilasciato nel 1912, rientrato a Pàvana e morto nel 1963 (cfr. "Un altro giorno è andato. Francesco Guccini si racconta a Massimo Cotto", Giunti, Firenze, 1999, pp. 101-103). La seconda è "A Zurigo uno mi dice" della cantautrice Giovanna Marini (Giovanna Salviucci Marini, Roma 1937-), terzo brano dell'LP "I treni per Reggio Calabria" del 1976 (2'11"), che narra la visita di una cantante italiana (alter ego di Giovanna Marini) alle baracche degli immigrati italiani alla periferia di Zurigo: cfr. G. Marini, "Italiani sì, ma di un'altra razza" (1974), in G. Marini, "Italia, quanto sei lunga. Con una lettera di Ivan Della Mea", Mazzotta - Istituto Ernesto de Martino, Milano, 1977, pp.107-121 (I ed.; II ed.: L'Epos, Palermo, 2004, pp. 145-164). La terza canzone, interpretata da Gualtiero Bertelli (Venezia 1944-) e La Compagnia delle Acque, è "Noi" (musica di Gualtiero Bertelli; testo di Gualtiero Bertelli e Isa, nome d'arte di Isabella Maria Zoppi), ventesimo e ultimo brano del CD "Quando emigranti... Canti dell'emigrazione italiana" del 2003 (4'37"), sull''inversione della corrente migratoria' e sulla rimozione della memoria storica dell'emigrazione italiana. La quarta canzone è "Pane e coraggio" del cantautore Ivano Fossati (Ivano Alberto Fossati, Genova 1951-), secondo brano del CD "Lampo viaggiatore" del 2003 (4'18"). La quinta è "La piazza la loggia la gru" del cantautore Alessio Lega (Lecce 1972-), diciottesimo brano del CD "Mala Testa (che cosa ancora brilla dal fondo senza ritorno)" del 2013 (8'45"), sulle lotte dei lavoratori immigrati in Italia e sulla memoria della strage di Piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974). Nella seconda parte - "Alcuni approfondimenti possibili (ma non è una seconda top five)" - vengono presentate altre cinque canzoni. La prima è "Il treno che viene dal Sud" del cantautore Sergio Endrigo (Pola 1933 - Roma 2005), lato B del 45 giri "Dove credi di andare. Il treno che viene dal Sud" del 1967 (2'32"), sull'emigrazione meridionale nell'Italia settentrionale degli anni Sessanta. La seconda è "Un'auto targata TO", interpretata da Lucio Dalla (Bologna 1943 - Montreux/CH 2012), composta da Lucio Dalla su testo di Roberto Roversi, primo brano dall'LP "Il giorno aveva cinque teste" del 1973 (4'28"), sull'emigrazione calabrese a Torino nei primi anni Settanta, fra ghetti e sfruttamento nell'edilizia. La terza è "Khorakhané 'a forza di essere vento'", interpretata da Fabrizio De André (Genova 1940 - Milano 1999) e da lui composta insieme a Ivano Fossati, secondo brano del CD "Anime salve" del 1996 (5'28"), sugli zingari khorakhané italiani. La quarta è "Chiaramonte Gulfi" del cantautore Pippo Pollina (Palermo 1963-), nono brano dal CD "Bar Casablanca" del 2005 (3'29"), su un siciliano emigrato a Busto Arsizio (VA) che finge di lavorare in Canada La quinta è il rap "Goodbye Malinconia" di Caparezza (Michele Salvemini, Molfetta/BA 1973) e Tony Hadley (Anthony Patrick Hadley, Londra 1960-), pubblicato come CD singolo il 28 gennaio 2011 e poi come settomo brano del CD "Il sogno eretico" di Caparezza del 2011 (4'48"), sulla nuova emigrazione italiana.
Catalogo XXXVIII Premio Amidei, 2019
Tra la crisi di fine secolo e la prima guerra mondiale il cinema diventa anche in’Italia un’esperienza sociale diffusa, capace di attirare spettatori di ogni età, genere e classe. Negli stessi anni la scuola italiana prova a rinnovarsi, e la riflessione pedagogica vive una fase di maturazione critica, sviluppando un confronto intenso e profondamente radicato nella società. La scuola che si vede vuole raccontare l’intreccio tra queste due stagioni per molti aspetti straordinarie nella storia dei media e dell’educazione in Italia. La possibilità che le immagini animate assumano un ruolo decisivo nell’azione educativa alimenta un confronto febbrile, animato da ministri giolittiani, massoni, sacerdoti progressisti, liberali conservatori, radicali repubblicani, gesuiti, socialisti, giovani maestre, direttori didattici, professori universitari, giornalisti, economisti ecc. I numerosi interventi sul tema (di cui si propone una rappresentativa selezione) mettono a fuoco i problemi cruciali di un paese che costruendo la sua strada verso la modernità, ma non solo: dal dibattito emerge anche una riflessione profonda sul cinema, attenta a raccordare la funzione sociale del medium con la ricerca delle sue specificità espressive.
in Chiara Bonfiglioli et al- (a cura di), La straniera, Alegre/Quaderni Viola, 2009
Memoria y Sociedad, 2012
Fertility and Sterility, 2007
arXiv (Cornell University), 2012
Agriculture, Ecosystems & Environment, 2021
Journal of Chemical Ecology, 2018
Archives of Environmental Contamination and Toxicology, 2014
Tropical journal of obstetrics and gynaecology, 2014
Applied Catalysis B-environmental, 2012