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giovedì 18 settembre 2008

Ma quale radioamatore!!??!!

Ancora una volta i giornalisti ne scrivono una a mio parere palesemente errata. Giorni fà in Sardegna è avvenuto che un cinquantunenne ex militare utilizzando un apparato ricetrasmettitore si divertiva ad interferire sulle frequenze degli aerei in volo creando non pochi problemi e rischi. Riporto integralmente un testo che ho trovato on-line su diversi siti:

"Nuoro, scoperto covo di un radioamatore.

Un 51enne è stato denunciato dalla polizia di Cagliari per per attentato alla sicurezza dei trasporti: si era introdotto nelle comunicazioni radio degli aerei in transito sulle rotte della Sardegna. L'insolito operatore si presentava come "maverick" e dava istruzioni di vario genere al pilota. Le forze dell'ordine hanno rintracciato un casolare nella zona impervia di Oniferi, nel Nuorese, attrezzato con strumentazione radioamatoriale.

La svolta nelle indagini c'è stata nelle ultime settimane grazie all'apporto del personale del 7.o reparto volo della Polizia di Abbasanta, che ha concentrato l'attenzione verso la zona di Oniferi. E' stato individuato un casolare isolato protetto da porte in metallo e grate alle finestre al cui interno sono stati trovati e sequestrati alcuni apparati ricetrasmittenti, materiale radioamatoriale e altra strumentazione informatica di notevole interesse.

Sulla porta di ingresso dell'abitazione c'era una scritta "top gun", che non lascia dubbi sulla passione del radioamatore per il film con protagonista Tom Cruise sul mondo dell'aviazione militare americana.".

Ma questi signori giornalisti sanno di cosa parlano? Sanno chi sono i Radioamatori e soprattutto chi possono indicare con questo appellativo? Radioamatore non è chiunque utilizza una radio, infatti tra gli utilizzatori esistono appunto i Radioamatori, i CB ed i cosiddetti "pirati dell'aria". Per quel che riguarda le prima due categorie sono soggette ad autorizzazioni e al pagamento di un canone di esercizio nonchè conosciuti dal Ministero delle Comunicazioni. Nel caso specifico deii radioamatori, per poter esercitare questo hobby (che tra l'altro non dovrebbe nemmeo essere definito hobby ma un servizio di istruzione individuale), necessita anche il superamento di un esame ed il nulla osta di diversi ministeri (Interno - Difesa - Comunicazioni). Considerare questa persona denunciata un radioamatore è una vera offesa alla categoria che più volte è stata utilissima in occasione di calamità naturali mettendo a disposizione della Protezione Civile i loro apparati e soprattutto la loro competenza.

lunedì 1 settembre 2008

FT-897D


Con questo genere di prodotto, di cui oggi voglio parlare, sicuramente non coinvolgerò tutti nella lettura, in quanto non si tratta di una cosa che interessa a tutti, ma solo ad una stretta cerchia di appassionati. Comunque si tratta di un oggetto che ho in casa da un paio di anni, che conosco molto bene e che quindi credo di essere in grado di descrivere in maniera discreta, in quanto sebbene si tratti dell'hobby principale di mio marito, io stesso ho un passato da "CB" e per un periodo di tempo sono stata tentata dal prendere la licenza di radioamatore.

Spesso da chi non conosce bene la materia sento chiamare "baracchino" qualsiasi tipo o modello di ricetrasmettitore, in realtà invece, i cosiddetti "baracchini" sono solo quelli operanti sulla "Banda Cittadina", cioè la banda dei 27 Mhz. Chi opera in quella banda sono i "CB", i quali utilizzano degli apparati molto più semplici, con potenza inferiore, e non necessitano di dover superare esami per poter avere la licenza per poter trasmettere, ma semplicemente richiederla e versare un canone annuale.

DESCRIZIONE

Questo modello che andrò a descrivere si tratta di un ricetrasmettitore radio-amatoriale, quindi ripeto, non è un baracchino. Ha piccole dimensioni ridotte rispetto ad altri modelli analoghi, ma caratteristiche veramente eccellenti. Chi conosce altri modelli di questo genere, (ad esempio il ciaoino "elluan"), sa, che in passato le dimensioni di questi apparecchi erano di gran lunga superiori, questo invece ha delle dimensioni molto ridotte, infatti misura solo 200 x 80 x 262 mm. E' un ricetrasmettitore utilizzabile sia da base che da trasportabile date appunto le dimensioni, ed opera sulle frequenze HF (0-30 Mhz), 50 Mhz, 144 Mhz e 430 Mhz. Avente le seguenti caratteristiche:

- peso di 3,9 Kg;
- elevata potenza RF: 100 Watt HF/50MHz, 50 Watt 2m, 20 Watt 70cm con alimentazione a 13,8 volt o 20 Watt (con propria batteria Ni-Mh);
- trasmetti nei seguenti modi operativi: USB, LSB, CW, AM, FM, W-FM, AFSK, RTTY, PSK31-U, PSK31-L Packet (1200/9600Bps);
- dispone di DSP (Digital Signalling processing);
- Band-pass e auto-notch filter (sono dei filtri per ottimizzare la ricezione);
- filtri meccanici COLLINS 2,3KHz (SSB) e 500 Hz (CW) opzionali;
- ¨ IF shift";
- ¨ IF Noise Blanker";
- Spectrum scope;
- ARS (Automatic Repeater shift);
- ¨ ARTS (Auto-Range transponder System);
- alimentatore 220Vac switching interno o batteria Ni-Mh (opzionali).

Questo ricetrasmettitore si tratta di un ottimo apparecchio molto completo sia nei modi di trasmissione che per le frequenze di lavoro. E' ottima sia da usare come stazione fissa, data la potenza di uscita e appunto i modi di utilizzo, ma anche per poter usarlo per traffico satellitare o in macchina in quanto la nuova normativa vigente consente anche l'utilizzo in automobili delle frequenze HF.

Utilizzandola in macchina chiaramente non si userà ne l'alimentazione da 220 Volt, né la propria batteria, ma è appunto predisposto per poter essere alimentata anche esternamente, e quindi si può sfruttare la batteria della macchina stessa. Per quel che riguarda la potenza massima di uscita è di 100 Watt (25 W in AM) nelle bande HF e 50MHz, di 50 Watt (12,5 W in AM) in 144MHz e di 20Watt (5 Watt in AM) in 430MHz, inoltre un sistema automatico riduce la stessa a 20 Watt su tutte le frequenze e a 10W sui 430MHz qualora si utilizzi la propria batteria. I consumi sono di circa. 600mA (silenziato), 1 A (ricezione) e 22 A (trasmissione).
Nella parte posteriore dispone di due connettori dove collegare le antenne, si dico le antenne, in quanto è predisposto per due antenne contemporaneamente, una per le frequenze HF e 50 Mhz, e l'altra per le frequenze di 144/430 Mhz. Ha inoltre un ampio display multi-colore alfanumerico con S-meter (ALC, Potenza, ROS e livello di modulazione), e visualizzazione della tensione di alimentazione. Consente inoltre la scansione delle frequenze, delle memorie, con limiti di banda (PMS). Dispone di 200 memorie di frequenza e del doppio VFO. E' inoltre possibile aggiungere una lunga serie di accessori ed ulteriori filtri per renderlo completo realmente in tutto.

PARERE PERSONALE

Mi rendo conto di aver descritto un oggetto di non comune utilizzo e che quanto da me descritto non a tutti risulterà molto chiaro, ma posso assicurare che si tratta di un ottimo e completo ricetrasmettitore. Fino a qualche anno fa il DSP (Digital Signalling processing), non esisteva proprio, questo si tratta di un sistema innovativo che trasforma il segnale di ricezione, per capirci il parlato, da analogico a digitale consentendo un miglioramento nella fedeltà di gran lunga superiore ai vecchi apparati i quali erano molto più rumorosi.

Poi tornando al discorso di qualche anno fa, se andiamo indietro di poco più di un decennio, un apparecchio completo che trasmetteva su tutte queste frequenze non esisteva affatto. Tutto al più ne esistevano vhf/uhf, cioè operanti sulle frequenze di 144 e 430 Mhz solamente. Pochissimi modelli invece riuscivano a sfruttare le HF-VHF-UHF, mentre per i 50 Mhz che si tratta di una frequenza non da tanti anni assegnati ai radioamatori necessitava un ulteriore apparecchio.

Altro punto a favore di questo apparecchio e la disponibilità di tantissimi accessori e filtri che consentono di migliorarne la qualità sotto ogni aspetto. Mio marito che è un grande appassionato di CW, ovvero la vecchia telegrafia morse, ad esempio, lo ha acquistato con i filtri "stretti" per il cw i quali restringono la larghezza si banda sulla frequenza che si stà ricevendo, consentendo di eliminare le interferenze possibili che si potrebbero verificare a causa di trasmissioni su frequenze adiacenti.

In più occasioni inoltre mio marito sempre insieme ad altri appassionati, effettuano delle uscite in montagna per partecipare a delle gare vere e proprie, che consistono nel collegare il maggior numero di stazioni radio-amatoriali, (tecnicamente vengono chiamate "contest"), si è portato proprio questo apparecchio. Se l'alimentazione disponibile e quella di batterie di macchina, la cosa migliore è proprio quello di portarsi un apparato di questo genere, al quale riducendo un po' la potenza si riesce ad avere una discreta autonomia, oppure necessita portarsi anche un gruppo elettrogeno.

Posso quindi affermare che questo modello, di cui oggi mi pare ne esiste già una versione successiva, è realmente completo, in quanto racchiude in un'unica "scatola" diversi apparecchi sostituendoli da uno solo in maniera molto efficace. D'altronde la Yaesu si tratta di una delle aziende leader a livello mondiale per apparecchi di questo genere che ha rivenditori un po' in tutta l'Italia e nel mondo. Il suo prezzo attualmente si aggira tra i 700,00 e gli 800,00 euro, ma dipende molto anche dagli accessori con il quale lo si acquista, e la garanzia addirittura può arrivare anche alla durata di 4 anni.

Che altro poter aggiungere? Certamente lo consiglio a qualsiasi radioamatore interessato all'acquisto di un ricetrasmettitore avente queste caratteristiche, ma che sia indeciso su quale modello scegliere.

giovedì 14 febbraio 2008

I Radioamatori.

Solitamente è sufficiente che una persona utilizzi una ricetrasmittente per essere definito tale. Il radioamatore invece è in primis una persona autorizzata, nel caso delle leggi italiane, dal Ministero delle Comunicazioni. Gli viene rilasciato anche un nominativo internazionale che lo identifica nella
stessa maniera in cui si identifica un'automobile dalla targa o come un codice fiscale. Questa autorizzazioni vengono concesse solo dopo aver superato un esame di radiotecnica ed elettronica generale e fino a qualche anno fà anche una prova di ricezione e trasmissione in telegrafia morse.
Quindi molto diversa dalle norme che regolano invece le autorizzazioni rilasciate ai CB, i quali, sebbene anch'essi utilizzano dei ricetrasmettitori, per loro è richiesto solamente un minimo di burocrazia per avere l'autorizzazione, ed il pagamento di una somma annuale. La grande differenza stà nel fatto che i radioamatori sono persone qualificate e soprattutto esperti in materia. Si tratta di un hobby che è nato insieme alla radio, ed il primo in assoluto è ovvio che si è trattato di Guglielmo Marconi.

A molti potrebbe risultare strano che ancora oggi, nell' epoca di internet veloce, satelliti e tutte le innovazioni tecnologiche quest' hobby possa ancora trovare spazio. Invece le onde radio danno un fascino particolare e bisogna conoscere personalmente qualche radioamatore per vedere la gioia che provano quando con apparati non di eccessivo valore ed antenne di fortuna riescono ad effettuare collegamenti radio con gli antipodi solo sapendo sfruttare la frequenza giusta e l'ora adatta. Io ormai convivo da anni con quest' hobby in quanto mio marito è uno di questi e pertanto conosco molto bene chi sono e cosa fanno. In passato essi hanno dato un grosso contributo in occasioni di calamità naturali di vario genere, infatti non si può affermare che tutto quello che si può fare con una radio lo si può fare tranquillamente anche con un computer, o meglio non in caso di calamità. Infatti in malaugurate ipotesi di terremoti, i quali possono far cadere anche le linee telefoniche e le centrali, ovviamente sia telefoni fissi che portatili vanno a farsi benedire ed in questi casi, in attesa del ripristino della normalità, anche al giorno d' oggi, in più occasioni chi effettivamente ha garantito la possibilità di stabilire un sistema di telecomunicazioni sono stati proprio i radioamatori.

Spesso fanno parte di unità volontarie della Protezione Civile e mettono a disposizione anche il loro tempo, le loro apparecchiature e la loro preparazione per garantire anche delle operazioni simulate per tenersi pronti in casi di veri e propri problemi. Nello stesso tempo non sono solo delle persone che trasmettono utilizzando radio microfoni e tasti radio-telegrafici, anche il radioamatore si aggiorna. Al giorno d’oggi vengono utilizzati anche computer per stabilire dei collegamenti in maniera digitale ma sempre tramite onde radio. In altre parole quello che si può fare con una chatt, ovvero inviare messaggi e ricevere risposta tramite internet, è possibile anche usando una radio, un computer ed un’apposita interfaccia. In Italia ci sono due grandi associazioni radio-amatoriali, una è l’ ARI (Associazione Radioamatori Italiani) e l’altra che conosco meno è il Cisar. Per chi volesse approfondire meglio la materia e fosse interessato, basta che cerca su internet ci sono infinità di siti e forum inerenti questa materia, e mi permetto di segnalare quello dell’ARI al seguente link http://www.ari.it . Dateci uno sguardo, si tratta di un mondo parallelo molto bello.


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