IT9003546A1 - Apparecchiatura per il ricevimento di blister da una linea di blister per il confezionamento di articoli vari in singoli blister, e per l'alimentazione, con pile di tali blister di relativi contenitori situati in una linea di allestimento contenitori - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

"APPARECCHIATURA PER IL RICEVIMENTO DI BLISTER DA UNA LINEA DI BLISTER PER IL CONFEZIONAMENTO DI ARTICOLI VARI IN SINGOLI BLISTER, E PER L'ALIMENTAZIONE, CON PILE DI TALI BLISTER DI RELATIVI CONTENITORI SITUATI IN UNA LINEA DI ALLESTIMENTO CONTENITORI"

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE

La presente invenzione ha per oggetto una apparecchiatura interposta tra una prima linea di confezionamento di articoli vari in porzioni di nastro alveolato, comunemente denominate blister, ed una seconda linea per allestire contenitori, es.astucci o scatole, per il confezionamento di pile di tali blister, unitamente ad un prospetto informativo, in detti contenitori.

La linea per il confezionamento dei blister è del tipo comprendente, procedendo da monte verso valle, una stazione per la formatura di alveoli su un nastro di materiale termoformabile, una stazione per il riempimento degli alveoli con altrettanti articoli, (es: capsule, compresse, confetti e simili), una stazione per la rilevazione della presenza degli articoli negli alveoli e/o di rilevazione dell' integrità di tali articoli collocati negli alveoli, una stazione di applicazione di un film di alluminio per la sigillatura della facciata del nastro interessata dalle estremità aperte degli alveoli, ed una stazione di recisione del nastro sigillato in relativi blister.

La linea per l'allestimento di contenitori, può essere di due tipi, in funzione della conformazione dei fustellati di base, rispettivamente in configurazione tubolare appiattita o in forma di singoli sbozzati piani, dai quali si ottengono corrispondenti contenitori.

Nel primo caso, cioè con fustellati in configurazione tubolare appiattita la linea (difesa con una corrispondente domanda di brevetto n. 3542A/90 depositata in data odierna comprende: mezzi per l'apertura del fustellato prelevato in forma di contenitore, aperto alle estremità, agenti durante la fase di trasferimento del fustellato stesso a una stazione di alimentazione di primi mezzi trasportatori azionati a passo lungo una linea di confezionamento; mezzi spintori atti ad agire su detto contenitore in corrispondenza di detta stazione di alimentazione e azionati in relazione di fase con detti mezzi di prelievo e detti primi mezzi trasportatori in maniera da trattenere detto contenitore sugli stessi mezzi trasportatori durante il primo avanzamento di questi. In particolare detti mezzi spintori impegnano un fianco di detto astuccio, al disopra di un setto trasversale di detti mezzi trasportatori su cui è in appoggio lo stesso fianco dell' astuccio, detti mezzi trasportatori presentando una pluralità di detti setti trasversali regolarmente distanziati. Inoltre i citati primi mezzi trasportatori presentano, adiacenti a detti setti trasversali, rispettivi fori tramite i quali un loro ramo superiore è posto in comunicazione con mezzi aspiranti cooperando a trattenere detto astuccio sugli stessi mezzi trasportatori durante il primo avanzamento di questi. I citati mezzi spintori sono atti ad avanzare, spostandosi parallelamente a detti primi mezzi trasportatori fino a guidare detto astuccio nella zona di ingresso a secondi mezzi trasportatori, longitudinalmente allineati al disopra degli stessi primi mezzi trasportatori e controrotanti rispetto a questi in modo da cooperare alla presa e al trasporto di detto astuccio lungo detta linea di allestimento contenitori.

Anche i secondi mezzi trasportatori presentano, adiacenti a detti setti trasversali, relativi fori tramite i quali un loro ramo inferiore è posto in comunicazione con mezzi aspiranti. Le facciate inferiore e superiore del contenitore risultano stabilmente agganciate ai rami superiore ed inferiore rispettivamente dei citati primi e secondi mezzi trasportatori, per l'azione dei citati mezzi aspiranti; ne consegue che, anche per l'azione elastica esercitata dai citati rami sulle facciate medesime, la configurazione tubolare aperta del contenitore, con sezione perfettamente rettangolare, viene mantenuta indipendentemente dal formato del contenitore medesimo e anche in presenza di elevate velocità operative di allestimento di tali contenitori. I citati primi e secondi trasportatori sono motorizzati a passo in modo da consentire, in una idonea stazione, lo inserimento nel contenitore di una pila di blister, unitamente ad un prospetto informativo.

E' da evidenziare che tale inserimento è ottimizzato dal fatto che il contenitore è mantenuto stabilmente, nella relativa configurazione, dall' azione esercitata su di esso dai suddetti trasportatori.

Nel secondo caso, cioè con fustellati in forma di singoli sbozzati piani, la linea per l' allestimento di contenitori comprende due apparecchiature, prima e seconda, poste in cascata.

La prima apparecchiatura é prevista per alimentare singoli sbozzati piani ammassati appoggiati di costa in un magazzino ad elevata capacità di contenimento del tipo a struttura a canale di trasporto inclinato da monte a valle dall'alto verso il basso, comprendente a valle a detto canale di trasporto inclinato un congegno partitore a mezzi di trasporto atto a ricevere, a comando, una successione partitiva di sbozzati piani dallo stesso detto canale di trasporto; un primo ed un secondo mezzo a piani inclinati contrapposti disposti in stretta successione nell'ordine da monte a valle come continuità del piano di trasporto del canale di trasporto e rispettivamente al disopra di detto congegno partitore ad una distanza sostanzialmente uguale alla dimensione dal basso verso l'alto degli sbozzati piani; e mezzi oscillanti alternativamente a va e vieni a ventose di prelievo in successione singola di detti sbozzati piani da detta successione partitiva fatta pervenire sul predetto congegno partitore per alimentarli in disposizione orizzontale alla citata seconda apparecchiatura.

La suddetta seconda apparecchiatura comprende un trasportatore a cinghia dentata dotata di una pluralità di ventose di aspirazione equidistanziate avvolta, tesa lungo un canale di depressione, ad anello chiuso intorno a ruote corrispondentemente dentate, di cui una motorizzata di moto intermittente od a passi successivi in maniera da portare detti sbozzati piani in successione cadenzata in corrispondenza di una pluralità di stazioni operative dotate, rispettivamente, di mezzi di controllo, di trasporto e di piegatura per l'allestimento di detti sbozzati piani nella forma tubolare di astuccio o scatola con, o meno, una estremità o testata chiusa. I suddetti sbozzati piani possono essere conformati in modo da definire un astuccio, o scatola, a coperchio incernierato. E' necessario risolvere svariati problemi tecnici per poter alimentare con i blister forniti dalla prima linea, e con elevata produttività senza che ciò vada a scapito della funzionalità, dispositivi e/o sezioni di macchina con cui formare pile di blister nonché alimentare con tali pile, unitamente a prospetti informativi, i contenitori allestiti dalla seconda linea, con tutte le complicazioni costruttive è/o funzionali connesse al cambio del formato dei blister, dei contenitori, nonché derivanti dal tipo di prospetti informativi utilizzati. In una soluzione nota il nastro è alimentato orizzontalmente (con gli alveoli rivolti verso il basso) alla citata stazione di recisione. In quest'ultima il punzone della trancia opera dal basso verso l'alto, e i blister, definiti dalla recisione, vengono trasferiti verso l'alto mediante un elevatore coassialmente inserito entro il punzone e movimentato in idonea relazione di fase rispetto a quest'ultimo.

Il blister così sollevato intercetta, facendoli rientrare, organi di ritegno elastici preposti, successivamente all'abbassamento dell'elevatore, per sostenere il blister stesso. Su tali organi viene a formarsi, progressivamente, una pila di blister la quale, una volta definita, viene trasferita lateralmente, mediante uno spingitore, per essere ricevuta da una linea di alimentazione della pila ad un corrispondente astuccio.

Tale soluzione presenta delle complicazioni costruttive nonché l'impossibilità di scartare il singolo blister difettoso; infatti in presenza di un blister difettoso è necessario scartare o la corrispondente pila, appena formata, o la confezione contenente la pila stessa.

E' da evidenziare, inoltre, che la pila viene formata con gli alveoli dei blister rivolti verso il basso; in tal modo la base di appoggio della pila è costituita dagli alveoli del blister inferiore, il che non è certo ottimale per quanto concerne la stabilità della pila. In una ulteriore soluzione nota, sempre con il nastro alveolato alimentato orizzontalmente (e con gli alveoli rivolti verso il basso) alla stazione di recisione, il punzone della trancia opera dall'alto verso il basso; i blister così ottenuti cadono su un sottostante trasportatore di ricevimento blister che alimenta un dispositivo per la formazione della pila.

Tali blister risultano collocati, su detto trasportatore, con gli alveoli rivolti verso il basso, il che non consente il controllo visivo (che può essere richiesto e/o effettuato all'atto del confezionamento). Inoltre il posizionamento dei blister sul trasportatore non è perfettamente centrato, ad esempio simmetrico rispetto all'asse longitudinale della linea stessa; ciò è conseguente al fatto che il trasferimento dei blister dalla stazione di recisione al trasporta e avviene per caduta, quindi senza alcun controllo. Su tale trasportatore viene effettuato lo scarto dei blister difettosi, ad esempio mediante organi che assoggettano il blister difettoso ad una forza laterale, normale alla direzione di avanzamento della linea, in modo da espellere da quest 'ultima il blister difettoso. Ciò non è certo facilitato dalla base di appoggio del blister che risulta costituita, come già detto, dagli alveoli del blister stesso .

Gli inconvenienti sopra citati costituiscono fattori che limitano la velocità operativa di detto trasportatore e, conseguentemente, del citato dispositivo.

In una ulteriore soluzione nota, il nastro alveolato viene alimentato alla trancia orientato verticalmente e il punzone di quest'ultima risulta operativo parallelamente alla direzione di trascinamento dei blister su detto trasportatore. Al disopra di quest'ultimo è previsto un braccetto, di cui un'estremità porta delle ventose aspiranti, reso oscillante perpendicolarmente a detta direzione, nonché traslante, per una corsa limitata, parallelamente rispetto a quest'ultima direzione. In una posizione caratteristica le citate ventose risultano collocate nella stazione di recisione, ove agganciano la facciata piana del blister appena definito.

Successivamente il braccetto viene traslato longitudinalmente, verso valle, per poi essere ruotato verso il basso in modo da localizzare le ventose al disopra del trasportatore, con gli alveoli del blister rivolti verso il basso; la disattivazione delle ventose completa il trasferimento del blister che permane, conseguentemente, con i relativi alveoli in appoggio sul trasportatore. La soluzione appena richiamata presenta i medesimi inconvenienti della precedente soluzione nota; inoltre le masse inerziali in gioco (braccetto traslante, nonché oscillante) limitano la velocità operativa della fase di trasferimento dei blister. La collocazione dei blister su detto trasportatore, con gli alveoli rivolti verso l'alto, elimina alcuni degli inconvenienti sopra considerati; infatti consente il controllo visivo e non ostacola l'espulsione dei blister difettosi.

In una soluzione nota, ciò viene ottenuto con un accorgimento costruttivo che complica, e rende maggiormente ingombrante, la macchina confezionatrice.

Infatti tra la stazione di sigillatura è la stazione di recisione, al nastro alveolato viene imposta, mediante idonei rulli, una rotazione di 180 gradi, in modo che alla stazione di recisione, del tipo con trancia operante dall'alto verso il basso, il nastro alveolato pervenga posizionato orizzontalmente e con gli alveoli rivolti verso l'alto.

Il citato trasportatore solitamente è conformato in modo da definire sedi di ricevimento dei blister.

E' noto che è necessario scartare i blister difettosi, ad esempio secondo la tecnica già citata.

Per un ottimale funzionamento di un dispositivo destinato a formare pile di blister, e associato alla parte finale del suddetto ramo superiore, è richiesto il reintegro, nelle sedi vuote (in guanto private dei blister difettosi), di altrettanti blister, ovviamente non difettosi .

Attualmente ciò viene attuato associando a detto ramo superiore, e a monte di detto dispositivo, un magazzino contenente blister non difettosi.

Idonei organi sfilatori, nel caso in cui il magazzino sia posto a lato del trasportatore, o braccetti provvisti di organi di presa ad aspirazione' (ventose), nel caso in cui il magazzino risulti posizionato al di sopra del ramo superiore del trasportatore, provvedono a prelevare il blister di base dalla pila di blister contenuta nel magazzino allo scopo di inserirlo in una sede vuota .

In quest'ultimo caso, cioè con il magazzino posto al disopra di detto ramo superiore, l'inserimento di un blister nella sottostante sede vuota può avvenire per caduta, ad es . intervenendo ad aprire, mediante comando meccanico od elettromeccanico, gli organi elastici di ritegno della pila di blister contenuta dal magazzino. Nelle soluzioni note, il trasferimento dei blister è unidirezionale, cioè dal magazzino alle sedi del ramo superiore; si pone, conseguentemente, ,il problema di alimentare, con blister, il suddetto magazzino.

Detta alimentazione, attualmente, viene effettuata manualmente, caricando il magazzino dall'alto.

I blister con cui alimentare il magazzino, vengono prelevati in corrispondenza della parte iniziale del citato ramo superiore, ad esempio secondo la tecnica già citata che consente l'espulsione dei blister dalle relative sedi, i quali, per caduta, vengono proiettati in un sottostante raccoglitore da cui vengono prelevati, manualmente, allo scopo di caricare (dall'alto), sempre manualmente, il magazzino.

Ovviamente l'espulsione di blister non difettosi dal ramo superiore, è attuata in relazione di fase con la temporanea interruzione del prelievo di almeno un contenitore (e del corrispondente prospetto informativo) attuata dalla citata linea di allestimento contenitori a cui è associato il citato dispositivo, al quale contenitore erano destinati i citati blister non difettosi. A prescindere dall'utilizzo di manodopera per il caricamento del magazzino (con i corrispondenti costi che ciò comporta), un tal modo di procedere rappresenta un evidente contrasto con gli esasperati livelli tecnologici e di produttività raggiunti con le linee di confezionamento di articoli in blister, e con le citate linee di confezionamento di tali blister in relativi contenitori. Sono noti dispositivi di vario tipo in grado di realizzare l'inserimento di uno o più blister in pila all'interno di un corrispondente contenitore allestito da detta seconda linea.

In un tipo noto di tali dispositivi i blister vengono accumulati in pila, dal basso verso l'alto, all'interno di un magazzino verticale, dal quale vengono prelevati a gruppi mediante appositi organi spintori agenti trasversalmente rispetto al magazzino stesso. I blister sono quindi introdotti all'interno di un cassetto mobile, dal quale sono successivamente rimossi, sempre ad opera di organi spintori, per essere inseriti in un corrispondente contenitore.

Dispositivi di questo genere presentano attualmente svariati inconvenienti, essendo per esempio possibile che gli organi spintori spostino un errato numero di blister, a causa della non sempre perfetta planarità di questi ultimi.

Tali dispositivi, inoltre, non consentono sovente di risolvere appropriatamente il problema dell'inserimento nel contenitore, unitamente ai blister,, del prospetto informativo generalmente previsto. Usualmente infatti tale prospetto viene intercettato dalla pila di blister in uscita dal cassetto e spinto da questa all'interno del contenitore.

Può verificarsi, qualora il prospetto risulti relativamente consistente, che la pila di blister perda il proprio orientamento; altrimenti è possibile che la pila non riesca a piegare il prospetto informativo, in particolare nel caso in cui si debba confezionare un solo blister all'interno del contenitore.

Allo scopo di ovviare gli svariati inconvenienti sopra lamentati, con la presente invenzione la Richiedente propone una apparecchiatura da interporsi tra una linea di confezionamento di articoli vari in singoli blister e una linea di allestimento contenitori destinati a ricevere, in pila, tali blister, che soddisfi le sottoelencate prerogative:

- trasferimento dei blister dalla stazione di recisione ad altrettanti sedi di ricevimento blister, previste in un trasportatore, con gli alveoli dei blister, collocati in dette sedi, rivolti verso l'alto, e con tali blister perfettamente centrati rispetto all'asse longitudinale del ramo superiore del trasportatore, il tutto attuato senza mai abbandonare i blistèr da relativi organi di manipolazione ;

- alimentazione automatica delle sedi vuote di detto trasportatore, in quanto precedentemente interessate dai blister difettosi espulsi dalle sedi stesse, con blister non difettosi prelevati da un magazzino, ed autoalimentazione, all 'occorrenza, di detto magazzino mediante blister non difettosi prelevati direttamente dalle sedi del trasportatore;

- formazione di una pila di blister non difettosi e successivo inserimento di tale pila, unitamente ad un prospetto informativo, in un contenitore previsto in detta linea di allestimento contenitori, il tutto con elevata velocità operativa e indipendentemente dalle dimensioni della pila e dal tipo di prospetto informativo .

Un'ulteriore prerogativa dell'invenzione è quella di proporre un'apparecchiatura che oltre a soddisfare quanto sopra, risulti operativamente indipendente dalle linee di confezionamento di articoli in singoli blister e di allestimento contenitori, rispetto alle quali detta apparecchiatura risulta intercollegata in modo operativamente indipendente.

Ancora una prerogativa dell'invenzione è quella di fornire una apparecchiatura universale, cioè associabile a qualunque tipo di linea di confezionamento di articoli in blister, e di linea di allestimento contenitori.

Quanto sopra viene ottenuto in accordo con quanto proposto nelle rivendicazioni.

Le caratteristiche dell'invenzione sono evidenziate nel seguito con particolare riferimento alle unite tavole di disegno in cui:

- la fig.1 illustra schematicamente una vista prospettica qualitativa in cui sono evidenziate le principali funzioni esplicate dall'apparecchiatura in oggetto, con quest'ultima posta a valle di una prima linea di confezionamento di articoli vari in singoli blister, ed associata ad una seconda linea di allestimento contenitori a partire da sbozzati piani; la fig.2 illustra la vista laterale di quanto proposto in fig.1; la fig.2a illustra, in scala ingrandita, il particolare 100 di fig.2; la fig.3 illustra, similmente alla fig.l, la presente apparecchiatura associata ad una seconda linea di allestimento contenitori a partire da fustellati in configurazione tubolare appiattita; la fig.4 illustra, secondo una vista laterale, in parte sezionata, e in scala ingrandita rispetto a fig.2a, il particolare indicato con 110 nella stessa figura; la fig.5 illustra, in pianta, e secondo una vista parziale, quanto riportato in fig.4; la fig.6 illustra la vista della sez.VI-VI di fig.5; la fig.7 illustra, in scala ingrandita rispetto alla fig.2a, il particolare 130 di quest'ultima figura, raffigurato in vista prospettica con parti asportate allo scopo di evidenziare aspetti salienti dell'apparecchiatura; la fig.8 illustra, in scala ingrandita, la vista della sez.VIII-VIII di fig.2a; la fig.9 illustra una vista laterale, in scala ingrandita; del particolare 140 di fig.2a; la fig.10 illustra la vista in sezione secondo la linea X-X di fig.9; la fig.ll illustra una vista in sezione secondo la linea XI-XI di fig.9; le figg.12 e 13 illustrano, nella medesima vista di fig.9, successive fasi operative del dispositivo contrassegnato con il riferimento 140; le figg.14a,14b illustrano rispettivamente una vista in sezione secondo la linea XIV-XIV di fig.9, in successive fasi di inserimento di una pila di blister nel corrispondente contenitore.

Con riferimento alle figure 1,2 e 3, con 1 è stata indicata una prima linea per il confezionamento di articoli vari (es: capsule, compresse, confetti e simili) in singoli blister, con 100 l'apparecchiatura proposta con l'invenzione, e con 200 una seconda linea per l'allestimento di contenitori, es.: astucci o scatole. Quest'ultima linea è prevista secondo due forme di realizzazione. Più precisamente nella forma di realizzazione indicata schematicamente in fig.l, i contenitori 202, con almeno una testata aperta 202a, vengono allestiti a partire da sbozzati piani 201 secondo soluzioni tecniche non illustrate, in quanto non attinenti con l'invenzione, e peraltro richiamati nel preambolo della presente invezione. In una stazione 203 di riempimento contenitori, attraverso la testata 202a di ognuno di questi ultimi viene inserita, nel contenitore medesimo, una pila 50 di fustellati 11, unitamente ad un prospetto informativo 51; le modalità di tale inserimento verranno riprese nel seguito. Nella seconda forma di realizzazione (fig.3), i contenitori 202, con almeno una testata aperta 202a, vengono allestiti a partire da fustellati piani 204 in configurazione tubolare appiattita; la soluzione tecnica che consente di definire, a partire dal fustellato 204, il contenitore 202, forma oggetto di una domanda di brevetto N° 3542/90 depositata in pari data dalla stessa Richiedente. Anche in questo caso nella stazione 203 viene inserito, nel contenitore 202, la pila 50 unitamente al prospetto 51. In entrambe le forme di realizzazione della linea 200, i contenitori 202 vengono motorizzati, a passo, longitudinalmente nel verso T, mentre la pila viene traslata nel verso trasversale E, normale a T. La citata linea 1 comprende, da monte verso valle:

- una stazione 2 per la formatura di alveoli 3 su un nastro 4 di materiale termoformabile;

- una stazione 5 per il riempimento degli alveoli 3 con altrettanti articoli (non illustrati), ad est capsule, compresse, confetti e simili;

- una stazione 6 per la rilevazione della presenza degli articoli negli alveoli, o, in alternativa, per la rilevazione della presenza nonché dell'integrità degli articoli collegati negli alveoli 3;

- una stazione 7 di applicazione di un film di sigillatura 8 e sulla facciata del nastro 4 interessata dalle estremità aperte degli alveoli;

- una stazione 9 per la recisione del nastro alveolato 10 sigillato in singoli blister 11.

L'apparecchiatura 100, oggetto dell'invenzione, è posta a valle della stazione di recisione 9.

Tale apparecchiatura comprende un trasportatore 15 con il quale cooperano, da monte verso valle, un primo dispositivo 110, una stazione 120 per l'espulsione dei blister difettosi, un secondo ed un terzo dispositivo 130,140; le soluzioni tecniche relative ai suddetti dispositivi, hanno formato oggetto di altrettante domande di brevetto N°3545A/90 N° 3544A/90 e N°3543A/90 depositate in data odierna

Il citato trasportatore 15 è ad anello chiuso, costituito da due cinghiette affiancate 15a,15b, ciascuna provvista esternamente di setti trasversali 16a,16b sporgenti verso l'adiacente cinghietta in modo da interessare l'intera larghezza del ramo superiore 14 di detto traportatore 15. I setti dell 'una e dell'altra cinghietta definiscono, alternativamente, sedi 17 di ricevimento (come verrà spiegato nel seguito) di corrispondenti blister 11.

Bilateralmente al ramo superiore 14 del trasportatore 15 sono collocate due spondine fisse 35, simmetriche rispetto all'asse longitudinale di detto ramo 14, interessate internamente da solchi longitudinali 36 destinati a ricevere, secondo quanto verrà esposto nel seguito, i bordi longitudinali llb dei blister 11 inseriti nelle relative citati sedi 17.

Le spondine fisse 35 si originano in prossimità della parte iniziale del ramo superiore 14 (figg.4 e 5) e si sviluppano verso valle, relativamente al verso N di avanzamento di tale ramo.

Immediatamente a monte di dette spondine 35 risultano situate, in modo da interessare la parte iniziale del ramo superiore 14, altrettante seconde spondine 40 (fig.6); ciascuna di queste ultime spondine risulta costituita da una porzione inferiore fissa 41, e da una porzione superiore mobile 42 articolata ad un albero 43, parallelo al verso N, rispetto al quale può oscillare in contrasto con organi elastici 44. Le porzioni 41 e 42 sono sagomate in modo da individuare congiuntamente una scanalatura longitudinale 45 allineata con il corrispondente citato solco

Tra la stazione di recisione 9 e l'inizio del ramo superiore 14, opera il citato primo dispositivo 110. La stazione di recisione 9 (fig.4) è inclinata, con altezza decrescente, da monte verso valle, ed è costituita da un punzone 12, mobile alternativamente nei versi S, cooperante, in maniera di per sè nota, con una matrice 13, nonché con organi mobili 30 preposti per serrare il nastro alveolato contro il bordo della matrice 13 rivolto verso il punzone 12; in tale stazione il nastro alveolato 10 perviene, motorizzato a passo, con gli alveoli 3 rivolti verso il basso.

Il dispositivo 110 è costituito da un braccetto 21 supportato girevolmente da un albero 22 situato tra la stazione 9 e l'inizio del ramo superiore 14, rispetto al quale risulta a quota inferiore; l'albero 22 è orientato parallelamente rispetto all'asse 18 della ruota 19 su cui si avvolge parzialmente, nella sua parte iniziale, il trasportatore 15.

Il braccetto 21 è costituito da due rami paralleli, ed uguali, 23a, 23b situati in corrispondenti spazi operativi situati bilateralmente rispetto al ramo superiore 14; le estremità dei citati rami sono provviste di ventose 24,25b collegabili, in maniera nota, ad una sorgente a depressione, non illustrata; gli assi delle ventose risultano normali ai relativi rami 23a,23b.

Il braccetto 21 è reso oscillante, mediante organi noti (non illustrati in quanto non attinenti con l'invenzione) nei versi H e K. La lunghezza dei rami 23a, 23b e il posizionamento dell’albero 22 rispetto alla stazione di recisione 9 e al ramo superiore 14 consentono di posizionare le ventose 24a, 24b in corrispondenza della stazione 9 (prima posizione caratteristica P1 vedasi fig.4) e, in conseguenza della successiva rotazione del braccetto 21 secondo K, bilateralmente al ramo superiore 14 (seconda posizione caratteristica P2: vedasi fig.4), ed internamente alle citate spondine 40.

Il nastro alveolato 10, come già evidenziato, è movimentato a passo; l'oscillazione del braccetto 21 è imposta in relazione di fase con l'attivazione della stazione di recisione 9: più precisamente la definizione della citata prima posizione caratteristica Pi è attuata all'atto della recisione, mediante il punzone 12 e la matrice 13, del nastro alveolato 10. Il bloccaggio del nastro 10 alla matrice 13, attuato con gli organi 30, ottimizza tale recisione. La movimentazione del trasportatore 15 è realizzata a passo in idonea relazione di fase con l'oscillazione del braccetto 21; più precisamente con la definizione della citata seconda posizione caratteristica P2, tra le ventose 24a, 24b risulta disponibile una sede 17 di ricevimento di un corrispondente blister 11 posizionato tra le spondine 40.

Da quanto sopra descritto, risulta immediato il funzionamento del primo dispositivo 110.

Come ricordato, in conseguenza della definizione della prima posizione caratteristica, le ventose 24a, 24b risultano nella stazione di recisione, più precisamente a contatto con la facciata piana 11a del blister 11 in fase di definizione.

La messa in aspirazione delle ventose provoca, mediante queste ultime, l'aggancio del blister.

Successivamente il braccetto 21 viene ruotato secondo K sino a definire, per le ventose 24a, 24b, la citata seconda posizione caratteristica P2. A monte di quest'ultima posizione, i bordi longitudinali llb del blister 11 intercettano le porzioni mobili 42 delle spondine 40 che, ruotando verso l'esterno, in contrasto con gli associati organi elastici 44, favoriscono l'inserimento, a scatto, dei citati bordi llb nelle scanalature 45. Il blister 11 risulta, quindi, centrato trasversalmente rispetto all'asse longitudinale della sede 17 che lo ha ricevuto; detto centraggio è reso ottimale dall'azione esplicata dalle scanalature 45 delle spondine 40 e, nel seguito, mantenuto dall'azione dei solchi 36 (delle spondine 35) consecutivi ed allineati rispetto alle scanalature 45. Ne consegue che la facciata piana Ila del blister appena trasferito, risulta a contatto con la base della sede 17, sulla quale permane definitivamente in appoggio in conseguenza della disattivazione delle ventose. L'avanzamento di un passo del trasportatore 15 e la successiva rotazione del braccetto 21 secondo H, porta nuovamente le ventose nella prima posizione caratteristica; ha così inizio un nuovo ciclo di trasferimento di un blister, identico a quello già descritto.

E' da evidenziare che nella sede 17 il blister 11 risulta orientato con i relativi alveoli rivolti verso l'alto, il che consente il controllo visivo dei blister collocati sul trasportatore. Inoltre il fatto che tali blister presentano le relative facciate piane 11a in appoggio sulle basi delle relative sedi 17, facilita l'eventuale espulsione dal trasportatore dei blister stessi (ad esempio quelli difettosi o non), in corrispondenza della stazione 120.

Il primo dispositivo 110 consente di posizionare in maniera ottimale i blister 11 rispetto alle relative sedi; tale posizionamento è mantenuto, durante l'avanzamento a passo del trasportatore, a ciò favorito dal contatto tra superfici piane, e cioè la facciata piana 11a dei blister e la base piana di supporto della sede 17· Il particolare orientamento dei blister nelle sedi 17 , facilita la formazione delle pile di blister attuata dal citato terzo dispositivo 140. Nel presente caso si è supposto la stazione di recisione 9 inclinata, come dalle figure allegate. Tale stazione può essere comunque orientata, da verticale ad orizzontale; è sufficiente prevedere, nei vari casi, una corrispondente variazione dell'angolo di oscillazione del braccetto 21.

Considerazioni analoghe valgono nel caso in cui il ramo superiore 14 del trasportatore 15 risulti orientato in maniera diversa dall'orizzontale, come illustrato nelle figure allegate.

Anche la variazione della mutua distanza tra la stazione di recisione 9 e l'inizio del ramo superiore 14 del trasportatore 15, non comporta particolari problemi; infatti è sufficiente utilizzare rami 23a, 23b di lunghezza appropriata e un idoneo posizionamento dell'albero 22.

In presenza di variazione del formato del blister, è sufficiente prevedere un idoneo numero di ventose in modo da ottimizzare comunque l'aggancio del blister e il suo inserimento nella sede 17.

Ovviamente la variazione del formato comporta la sostituzione degli organi taglienti della stazione 9, e la variazione della dimensione longitudinale della sede 17 ottenuta facendo scorrere relativamente le due cinghiette 15a,15b definenti il trasportatore. In definitiva il primo dispositivo 110 attua il trasferimento dei blister dalla stazione di recisione 9 al trasportatore 15, in modo tale che su quest'ultimo gli alveoli dei blister risultano orientati verso l'alto, con tutti i vantaggi già considerati.

Il primo dispositivo 110 non richiede, per il suo funzionamento, modifiche nè alla linea 1 nè al trasportatore 15 rispetto ai quali è interdipendente unicamente per quanto concerne la sua movimentazione.

La movimentazione a passo del trasportatore 15 individua per le sedi 17, in corrispondenza del ramo superiore 14, una serie di stazioni di sosta interessate, in successione, da ogni sede 17 dall'inizio alla fine del ramo superiore 14. In corrispondenza di una di tali stazioni di sosta, contraddistinta con il riferimento 225, è situato il citato secondo dispositivo 130. Tale dispositivo 130 è costituito da un magazzino verticale 226 (supportato, in maniera nota, dalla struttura portante dell'apparecchiatura 100) aperto inferiormente, di sezione rettangolare con valore non inferiore alla sezione in pianta dei blister 11, collocato al di sopra del ramo superiore 14 in posizione centrata rispetto alla citata stazione di sosta 225 (Fig.8). Il magazzino è provvisto inferiormente di organi elastici di ritegno 227 destinati a supportare una sovrastante pila P di blister 11 contenuta dallo stesso magazzino. Bilateralmente rispetto al ramo superiore 14 sono disposti due bracci 228a, 228b portati da uno stelo verticale 229 movimentato verticalmente, nei versi W1,W2, in relazione di fase con l'avanzamento a passo del trasportatore 15; tale movimentazione è attuata unicamente al verificarsi delle condizioni nel seguito esposte. I bracci 228a, 228b portano rispettive ventose 230a, 230b collegabili ad una sorgente a depressione, non illustrata; tali ventose sono ad asse verticale e risultano orientate verso l'alto. In corrispondenza della stazione di sosta 225 la funzione di guida delle spondine fisse 35 è esplicata da una coppia di spondine mobili 231 poste di seguito rispettivamente a queste ultime. Ogni spondina mobile 231 è incernierata inferiormente ad un supporto fisso, non illustrato, mediante un perno 232 parallelo al citato ramo superiore 14; in tal modo sono rese possibili oscillazioni della stessa spondina. Più precisamente, l'oscillazione verso l'esterno è contrastata da una molla 233, mentre l'oscillazione verso l'interno è limitata, nella sua escursione, da una spina 234 che consente l'allineamento, in assenza di sollecitazioni, della spondina mobile 231 con la corrispondente spondina fissa 35 (posizione di riposo della spondina mobile 231). La parte superiore interna di ogni spondina è interessata da una scanalatura longitudinale 235 (Fig.8), che in detta posizione di riposo risulta allineata con il solco 36 della corrispondente spondina fissa 35; detta scanalatura è delimitata superiormente da un bordo arrotondato 235a che si raccorda, superiormente, con una superficie inclinata 235b orientata verso l'esterno (Fig.8).

E' da evidenziare che ai citati bracci 228a, 228b risultano solidali, in corrispondenza dei relativi bordi longitudinali interni, corrispondenti forcelle 237; i rebbi 237a di ogni forcella sono rivolti verso l'alto ed individuano un invito complementare alla sezione longitudinale dei blister 11 nonché simmetrico rispetto all'asse trasversale di simmetria della stazione di sosta 225.

Come ricordato lo stelo 229 è movimentato verticalmente nei versi W1 (salita) e W2 (discesa). Tale movimentazione definisce per le ventose 230a, 230b due posizioni estreme caratteristiche abbassata X e sollevata Y, e viceversa. Nella posizione abbassata X le ventose risultano al di sotto dei corrispondenti piani longitudinali interessati dalle porzioni dei blister 11 sporgenti dal ramo superiore 14.

Nella posizione sollevata Y le ventose risultano di poco al di sopra del piano orizzontale di sostegno della citata pila P individuato dagli organi di ritegno 227.

Da quanto sopra descritto risulta immediato il funzionamento del secondo dispositivo 130.

Come già evidenziato a monte del dispositivo 130, viene effettuato lo scarto dei blister difettosi; ciò viene attuato, nella citata stazione 120, identificantesi in una stazione di sosta (sprovvista delle spondine fisse 35) assoggettando il blister difettoso ad una forza laterale che provoca l'espulsione del blister stesso (frecce C, fig.l) dalla relativa sede 17, quindi dal trasportatore 15. Per un ottimale funzionamento del citato terzo dispositivo 140, nel seguito descritto è necessario reintegrare il blister scartato, con un blister non difettoso, il che è attuato nel seguente modo.

In relazione di fase con il posizionamento della sede vuota 17 nella stazione di sosta 225, alle ventose 230a, 230b viene imposta la posizione sollevata Y; l'attivazione di tali ventose, e la discesa (verso W2) dello stelo 229, provocano lo sgancio dagli organi di ritegno 227 del blister 11 di base della pila P, e il trasferimento del blister stesso nella citata sede vuota 17 già posizionata nella stazione di sosta 225.

La presenza delle forcelle 237 assicura un-ottimale centraggio del blister così prelevato rispetto alla sottostante sede 17.

Durante tale trasferimento, i bordi longitudinali llb del blister intercettano le superfici inclinate 235b delle spondine mobili 231, facendo oscillare queste ultime verso l'esterno, sino ad inserirli a scatto, per la reazione elastica delle molle 233, nelle scanalature longitudinali 235. La discesa dello stelo 229 provoca, quindi, l'inserimento del blister 11 prelevato dal magazzino 226 nella sede vuota 17 situata nella stazione di sosta 225; in relazione di fase con tale inserimento, sincrono con l'inserimento a scatto dei bordi longitudinali del blister nelle scanalature 235, le ventose vengono disattivate, per cui tale blister permane, perfettamente centrato, nella citata sede 17. Si è effettuato, in tal modo, il reintegro di un blister difettoso, scartato dalla sede 17 a monte della stazione 120, con un blister non difettoso prelevato dal magazzino.

Nel magazzino 226 deve essere assicurata la presenza di un numero di blister superiore ad un valore prefissato; al di sotto di tale valore, risulta necessario alimentare il magazzino con blister, ovviamente non difettosi.

Ciò viene attuato in relazione di fase con la temporanea interruzione del prelievo di almeno un contenitore 200 (e del corrispondente prospetto informativo 51) attuata dalla linea 200. Allorché una sede 17, provvista del relativo blister, è posizionata nella stazione di sosta 225, allo stelo 229 viene imposta la corsa di salita W1.

Ciò comporta l'accoppiamento delle forcelle 237 con detto blister, e l'intercettazione contro la facciata inferiore di quest'ultimo delle ventose 230a, 230b. Siccome queste ultime risultano attivate, ne consegue che il blister viene prelevato verticalmente dalla sede 17 (perfettamente centrato rispetto al sovrastante magazzino per l'azione espletata dalle forcelle 237) a ciò non ostacolato dalle spondine mobili 231 in quanto l'interferenza dei bordi longitudinali llb del blister, in salita, contro i bordi arrotondati 235a delle scanalature 235 provoca la temporanea oscillazione delle stesse spondine 231 verso l'esterno .

La progressiva salita dello stelo 229 provoca l'intercettazione dei bordi del blister contro gli organi elastici di ritegno 227, con conseguente sollevamento della pila P contenuta dal magazzino. All'atto della disattivazione delle ventose (nella posizione sollevata Y) il suddetto blister viene a costituire la base della pila P e risulta posizionato in corrispondenza del piano orizzontale di sostegno individuato dai citati organi di ritegno 227.

In definitiva il secondo dispositivo 130 esplica una duplice funzione, cioè alimenta con blister non difettosi prelevati dal magazzino le sedi 17 vuote (in guanto precedentemente interessate da blister difettosi, scartati), ed autoalimenta, all'occorrenza, lo stesso magazzino 226 prelevando, automaticamente, blister non difettosi dalle sedi 17 del ramo superiore 14 del trasportatore 15. Una unità centrale operativa, non illustrata, rileva, in maniera nota,il numero di blister della pila contenuta dal magazzino; l'autoalimentazione di quest'ultimo viene imposta allorché tale numero risulta inferiore ad un valore minimo prefissato, ed interrotta non appena tale numero risulta pari ad un valore massimo prestabilito.

Il terzo dispositivo 140 comprende mezzi elevatori, indicati nell'insieme con 308 che prevedono una coppia di rebbi 309 disposti esternamente alle ruote 310 sui si avvolgono rispettivamente le cinghiette 15a,15b nella zona di uscita del trasportatore 15. Tra dette cinghiette 15a,15b è interposto, lungo il ramo superiore 14, un distanziale 270 che evita la sovrapposizione delle cinghiotte; ai lati dei bordi esterni di queste ultime, in corrispondenza di detto ramo superiore, sono previste verticali 280 di guida longitudinale delle relative cinghiette rispetto alle quali, superiormente, sporgono leggermente (fig.ll). Tali paretine si sviluppano, con le loro parti finali 280a, oltre le citate ruote 310; la funzione di dette parti finali è quella di ricevere, in appoggio, i blister 11 in uscita dalla parte finale del ramo superiore 14. I rebbi 309 sono azionati in senso verticale mediante un organo a bracci oscillanti 311, fulcrati a relativi perni 312 in forma di quadrilatero articolato. I rebbi 309 dei mezzi elevatori 308 sono atti a sollevare il blister 11 in appoggio sulle paretine 280 agendo dal basso verso l'alto, in modo da introdurlo, in un magazzino 313, parte integrante del dispositivo 140. Il magazzino 313 è definito fra una coppia di pareti 314, disposte longitudinalmente alle citate spendine 35; alla base del magazzino 313 sono montati, secondo i lati del quadrilatero di base dei blister 11, supporti elastici 315 destinati a sostenere la pila di blister, indicata con 50. Al disopra del trasportatore 15 è mobile un organo spintore 317 che è atto a spostare la pila 50 di blister formata nel magazzino 313. L'organo spintore 317 è azionato in direzione longitudinale al trasportatore 15, mediante un organo a bracci oscillanti 318, fulcrati a relativi perni 319 in forma di quadrilatero articolato. A fronte del magazzino 313, è disposto un cassetto 320 atto a ricevere la pila 50 di blister; il cassetto 320 è dotato di una apertura di ingresso 321, opportunamente smussata, rivolta in direzione del magazzino 313. Fra il magazzino 313 e il cassetto 320 è interposto un piano di scorrimento 322 della pila 50, dotato di scanalature 322a in cui risultano guidati un corrispondenti denti 317a dello spintore 317. Il cassetto 320 definisce un alloggiamento 323 aperto alle estremità trasversali alla direzione di inserimento della pila 50. In particolare, l'alloggiamento 323 presenta una apertura di uscita 324 della pila 50, in corrispondenza della quale il cassetto 320 conforma esternamente una sorta di becco 325 (vedasi figg.14a,14b). 11 cassetto 320 é reso mobile su un piano verticalmente trasversale al trasportatore 15, in modo da imboccare con l'apertura di uscita 324 la corrispondente testata 202a del contenitore 202 situato nella stazione 203.

In tale fase, il becco 325 del cassetto 320 è atto ad investire il citato prospetto di istruzioni 51, destinato ad essere introdotto nel contenitore 202 unitamente alla pila 50 di blister 11; il prospetto 51 è disposto in corrispondenza della citata testata 202a del contenitore 202, a contatto di mezzi di riscontro 328 alla piegatura, con i quali è atto a cooperare lo stesso cassetto 320. Il cassetto 320 è azionato mediante un organo a bracci oscillanti 329, fulcrati a relativi perni 330 in forma di quadrilatero articolato; i bracci 329 sono articolati, su perni 331, a una piastra 332 fissata inferiormente al cassetto 320. Con il cassetto 320 è atto a cooperare un organo espulsore 333 che è mobile sul medesimo piano verticale dello stesso cassetto 320. L'organo espulsore 333 è azionato, in idonea relazione di fase con il cassetto 320, da un relativo organo a bracci oscillanti 334, fulcrati a perni 335 in forma di quadrilatero articolato. L'organo espulsore 333 è atto a inserirsi all'interno dell'alloggiamento 323 del cassetto 320, dal lato opposto all'apertura di uscita 324; per consentire il passaggio dell'organo espulsore 333, il cassetto 320 reca praticata una fessura inferiore 336 e conforma un canale superiore 337 .

Il funzionamento del terzo dispositivo 140 è subordinato al consenso di organi 290 di rilevazione presenza blister, posti a monte del citato magazzino 313. L'azionamento dei mezzi elevatori 308 determina il sollevamento di tale blister 11, che viene introdotto nel sovrastante magazzino 313, divaricando elasticamente i supporti 315 che sostengono la pila. Il blister 11 va in appoggio sui supporti elastici 315, sollevando i blister eventualmente già presenti nel magazzino 313 (fig.12). Viene in tal modo formata, dal basso verso l'alto, una pila 50 di blister 11. Dopo che è stata formata la pila 50, con il numero voluto di blister 11, viene azionato l'organo spintore 317 che provvede a spingere tale pila 50 all'irtterno del cassetto 320 (fig .13).

Viene quindi comandato il movimento oscillante dei bracci 329 che spingono il cassetto 320 in direzione dell'astuccio 326 da riempire. Durante la fase di avvicinamento al contenitore 202, il becco 325 del cassetto 320 intercetta il prospetto informativo 51, attuandone la piegatura sui riscontri 328 come è chiaramente visibile in fig.l4a dove si sono indicate con linee tratteggiate 325a, 325b successive posizioni assunte da tale becco 325 e con 51a, 51b le corrispondenti posizioni di piegatura del prospetto 51.

L'organo espulsore 333 è azionato in idonea relazione di fase con il cassetto 320, in maniera da seguire, in una prima fase della sua corsa, il movimento dello stesso cassetto; all'arresto del cassetto 320, l'organo espulsore 333 prosegue la sua corsa cosi da introdursi all'interno del cassetto stesso e da provocare la fuoriuscita della pila 50 di blister 11 dall'apertura 324, come illustrato in fig.14b dove si sono indicate con linee tratteggiate 333a, 333b e 333c successive posizione assunte da tale organo espulsore; con le linee 329a e 334a sono invece indicate le posizioni iniziali dei bracci oscillanti 329, 334 .

La pila 50 di blister 11 inserendosi nel contenitore 202 trascina il prospetto 51, completandone la piegatura sul fondo del contenitore 202.

Nel caso rappresentato, la pila 50 inserita nel contenitore 202 è costituita da due blister 11; è da osservare tuttavia che è possibile prevedere l'inserimento nel contenitore anche di un solo blister 11, ad esempio per realizzare confezioni campione e simili.

La prepiegatura del prospetto informativo 51 operata dal becco 325 del cassetto 320 garantisce infatti in ogni caso un corretto inserimento dei blister 11, nel contenitore 202.

In definitiva l'apparecchiatura 100 proposta è indipendente dalle linee 100 e 200, rispetto alle quali risulta interdipendente unicamente per ciò che concerne la relativa motorizzazione, il che costituisce un indubbio vantaggio che si cumula ai restanti vantaggi già elencati. Ciò consente di associare l'apparecchiatura 100 a qualsiasi linea 100 per il confezionamento di articoli vari in singoli blister ( ad esempio del tipo di figg.1 e 2 ), nonché a qualsiasi tipo di linea 200 per l'allestimento di contenitori 202 ( ad esempio del tipo illustrato nelle figg . 1 e 3 ).

S'intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo, per cui eventuali varianti di natura pratico-applicativa dei dettagli costruttivi, si intendono rientranti nella soluzione tecnica sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI Apparecchiatura per il ricevimento di blister da una linea per il confezionamento di articoli vari in singoli blister, e per l'alimentazione, con pile di tali blister, di relativi contenitori situati in una linea di allestimenti contenitori a partire da sbozzati piani o da fustellati in configurazione tubolare appiattita, caratterizzata dal fatto di comprendere: un trasportatore 15 ad anello chiuso motorizzato a passo, posto a valle della stazione di recisione 9 di definizione blister 11 di detta linea di confezionamento 1 di articoli vari in singoli blister 11, ed affiancato, con la relativa parte finale, alla citata linea 200 di allestimento contenitori 202, con detto trasportatore di larghezza inferiore alla lunghezza di detti blister, orientato a definire un ramo superiore orizzontale 14 e provvisto esternamente di setti trasversali 16a,16b individuanti sedi 17 per il ricevimento, in corrispondenza del relativo ramo superiore 14, di altrettanti blister 11 con questi ultimi disposti trasversalmente rispetto all'asse longitudinale del suddetto ramo superiore; organi di guida disposti bilateramente rispetto al citato ramo superiore, destinati ad impegnare scorrevolmente i bordi longitudinali llb dei blister collocati nelle relative citate sedi 17 per centrare trasversalmente tali blister rispetto all'asse longitudinale del ramo superiore; un primo dispositivo 110 operante tra detta stazione 9 di definizione blister 11 e la parte iniziale di detto ramo superiore 14 azionato in relazione di fase con l'attivazione di detta stazione e con la motorizzazione del trasportare 15, destinato a traferire i blister da detta stazione 9 a relative sedi di ricevimento 17 di detto ramo superiore interessanti intermittentemente la parte iniziale di quest'ultimo, con detti blister inseriti in dette sedi 17 con i relativi alveoli 3 rivolti verso l'alto e con i relativi bordi longitudinali llb rispettivamente impegnati con detti organi di guida; una stazione 120 di espulsione dei blister difettosi dalle relative sedi 17, posta a valle di detto primo dispositivo 110; un secondo dispositivo 130, posto a valle di quest'ultima stazione 120, attivabile in relazione di fase con la motorizzazione del trasportatore , destinato ad alimentare le sedi vuote di detto ramo superiore, in quanto private da relativi blister difettosi, con blister non difettosi, con detto secondo dispositivo 130 tale da autoalimentarsi , in relazione di fase con il mancato allestimento di almeno un corrispondente contenitore 202 attuato dalla citata linea 200 di allestimento contenitori, con blister non difettosi prelevati dalle sedi 17 del citato ramo superiore 14; un terzo dispositivo 140, posto a valle del secondo, in corrispondenza della parte finale del citato ramo superiore 14, attivato in relazione di fase con la motorizzazione del trasportatore 15 e con la definizione di corrispondenti contenitori 202 da parte di detta linea 200 di allestimento contenitori 202, destinato a formare pile 50 ordinate di blister 11 non difettosi, a prepiegare un corrispondente prospetto informativo 51, a trasferire ogni pila 50, con trascinamento del relativo prospetto 51 prepiegato, perpendicolarmente a detto ramo superiore 14 con inserimento della stessa pila 50, e del relativo prospetto 51, in un corrispondente contenitore 202 situato in detta linea 200 di allestimento contenitori 202.
2. 2) Apparecchiatura secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che il citato primo dispositivo 110 comprende almeno un braccetto 21 di cui un' estremità è provvista di organi di presa 24a, 24b e la restante estremità è girevolmente supportata da un albero 22 orientato trasversalmente rispetto al citato ramo superiore 14 e perpendicolarmente relativamente al verso di avanzamento di quest'ultimo, con detto braccetto 21 reso oscillante, in relazione di fase con l'attivazione della stazione di recisione 9, tra due posizioni estreme PI, P2, rispettivamente prima e seconda, con la prima posizione PI definita da detti organi di presa 24a, 24b situati in detta stazione di recisione 9 in corrispondenza della facciata piana Ila di un blister 11 in fase di recisione dal relativo nastro alveolato 10, con aggancio di tale blister 11 conseguente all'attivazione dei citati organi di presa, e con la seconda posizione P2, successiva alla prima, definita da questi ultimi organi 24a, 24b situati a lato del citato ramo superiore 14 con la facciata piana Ila di detto blister 11 posta a contatto su quest'ultimo ramo su cui permane in appoggio, con gli alveoli 3 rivolti verso l'alto, in conseguenza della disattivazione degli stessi organi di presa 23a, 23b.
3. Apparecchiatura secondo la riv.2, in cui i citati organi di guida si identificano in due spondine longitudinali 35 interessate da solchi longitudinali 36 di ricevimento e guida dei bordi longitudinali llb dei blister 11 in appoggio sullo stesso ramo superiore 14, caratterizzata dal fatto che a monte di dette spondine fisse 35 sono previste altrettante seconde spondine 40 interessate internamente da scanalature longitudinali 45, allineate con i corrispondenti citati solchi 36, con dette seconde spondine conformate in modo da ricevere, per inserimento e scatto, nelle relative scanalature 45, i citati bordi longitudinali 11b del blister 11 all' atto della definizione di detta seconda posizione caratteristica P2, con conseguente centraggio trasversale del blister medesimo rispetto all'asse longitudinale del citato ramo superiore.
4. 4) Apparecchiatura secondo la riv.3, caratterizzata dal fatto che ciascuna di dette seconde spondine 40 risulta costituita da una porzione inferiore fissa 41, e da una porzione superiore mobile 42 articolata ad un albero 43, parallela al verso N di trascinamento del citato ramo superiore 14, rispetto al quale può oscillare in contrasto con associati organi elastici 44, dette porzioni fissa 41 e mobile 42 definendo congiuntamente la corrispondente scanalatura longitudinale 45.
5. 5) Apparecchiatura secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto che detto braccetto 21 è costituito da due rami 23a, 23b operanti in piani situati bilateralmente rispetto al citato ramo superiore 14.
6. Apparecchiatura secondo la riv.2 o 5, caratterizzata dal fatto che detto albero 22 è situato tra detta stazione di recisione 9 e l'inizio del citato ramo superiore 14.
7. 7) Apparecchiatura secondo la riv.2 o 3, caratterizzata dal fatto che i citati organi di presa 24a, 24b sono organi a depressione.
8. 8) Apparecchiatura secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che detto secondo dispositivo 130 comprende un magazzino verticale 226, aperto inferiormente, di sezione simile e non inferiore alla sezione in pianta di detti blister 11, collocato al di sopra del citato ramo superiore 14 in posizione centrata rispetto ad una stazione di sosta 225 di dette sedi 17, definita in conseguenza della motorizzazione a passo di detto trasportatore 15, con detto magazzino 226 provvisto inferiormente di organi elastici di ritegno 227 di una sovrastante pila P di blister 11 contenuta dallo stesso magazzino; almeno due bracci 228a, 228b, portati da uno stelo verticale 229, situati bilateralmente rispetto a detto ramo superiore 14, al di sotto di detto magazzino 226, provvisti superiormente di relativi organi di presa 230a, 230b, con detto stelo 229 movimentato verticalmente, in relazione di fase con la movimentazione a passo di detto trasportatore 15, a definire per i citati organi di presa due posizioni estreme caratteristiche, rispettivamente abbassata X, in cui tali organi 230a, 230b risultano collocati al di sotto dei relativi piani longitudinali interessati dalle porzioni di detti blister 11 sporgenti dalle corrispondenti citate sedi 17, e sollevata Y, in cui gli stessi organi 230a, 230b risultano collocati almeno in corrispondenza del piano orizzontale di sostegno della citata pila P individuato dai citati organi di ritegno 227, l'attivazione di detti organi di presa 230a, 230b durante la loro salita W1, in relazione di fase rispetto alla loro intercettazione contro le sovrastanti porzioni di un blister 11 sporgenti dalla sede 17 situata in detta stazione di sosta 225, e la disattivazione degli organi medesimi in corrispondenza di detta posizione sollevata Y, comportando il trasferimento di questo ultimo blister 11 da detta sede 17 al magazzino 226 a costituire il blister di base di detta pila P; la attivazione dei citati organi di presa, in corrispondenza della posizione sollevata Y, comportando lo sgancio dai citati organi di ritegno 227 del blister di base della pila P contenuta dal magazzino, con conseguente trasferimento di questo ultimo blister 11 in una sottostante sede vuota 17 di detto trasportatore 15 situata in detta stazione di sosta 225, sulla quale sede 17 il blister medesimo 11 permane in conseguenza della disattivazione dei suddetti organi di presa.
9. Apparecchiatura secondo la riv.8, caratterizzata dal fatto che ai citati bracci 228a,228b risultano solidali, in corrispondenza dei relativi bordi longitudinali interni, corrispondenti forcelle 237, con i rebbi 237a di ogni forcella rivolti verso l'alto a definire un invito complementare alla sezione longitudinale di detti blister 11, nonché simmetrico rispetto all' asse trasversale di simmetria di detta stazione di sosta 225.
10. 10) Apparecchiatura secondo la riv.8, in cui a monte di detta stazione di sosta sono previste due spondine longitudinali fisse 35, simmetricamente disposte rispetto all'asse longitudinale di simmetria del citato ramo superiore 14, in cui internamente sono ricavati solchi longitudinali 36 di ricevimento e guida dei bordi longitudinali 11b di detti blister, caratterizzata dal fatto che in detta stazione di sosta 225, al di sotto di detto magazzino 226, sono collocate due terze spondine mobili 231 rispettivamente poste di seguito alle corrispondenti citate spondine fisse 35, ed interessate internamente da altrettante scanalature longitudinali 235, con ogni terza spondina mobile 231 articolata inferiormente ad un supporto fisso mediante un perno 232 parallelo al citato ramo superiore 14, ed assoggettata ad organi elastici 233 di contrasto delle relative oscillazioni verso lo esterno, ed organi di arresto 234, delle oscillazioni verso l'interno, con questi ultimi organi 234 in coope- razione con detti organi elastici 233, tali da definire una posizione di riposo per la relativa terza spondina mobile 231 in cui la scanalatura 235 realizzata in quest'ultima risulta allineata con il solco 36 della corrispondente spondina fissa 35. Apparecchiatura secondo la riv.10 caratterizzata dal fatto che ognuna di dette scanalature 235 è delimitata superiormente da un bordo arrotondato 235a raccordantesi superiormente con una superficie inclinata 235b orientata verso l'esterno. 12) Apparecchiatura secondo la riv.8 caratterizzata dal fatto che i citati organi di presa sono costituiti da ventose ad aspirazione. Apparecchiatura secondo la riv.l, e caratterizzata dal fatto che detto terzo dispositivo 140 comprende: una coppia di paretine 280, poste in una stazione 303 situata in corrispondenza della parte finale di detto ramo superiore 14, di formazione di una pila 50 di blister 11 con dette paretine destinate a ricevere, in appoggio, i blister provenienti da detto ramo superiore 14; mezzi elevatori 308 agenti in corrispondenza di detta stazione 303 di formazione della pila 50 in modo da introdurre il blister 11, in appoggio su dette paretine, spostandolo dal basso verso l'alto, all'interno di un relativo magazzino 313; mezzi spintori 317 atti a spostare la pila 50 di blister 11 formata in detto magazzino 313; mezzi a cassetto 320 atti a ricevere detta pila 50 di blister e dotati di una apertura di uscita 324 conformante esternamente una sorta di becco 325, detti mezzi a cassetto 320 essendo mobili in modo da essere portati ad investire con detta apertura 324 conformata a becco 325 un prospetto informativo 51 disposto a fronte di una corrispondente apertura 202a di un corrispondente contenitore 202 di detta pila 50; mezzi di riscontro 328 alla piegatura di detto prospetto 51, con i quali sono atti a cooperare detti mezzi a cassetto 320; mezzi espulsori 333 che, azionati in idonea relazione di fase con detti mezzi a cassetto 320, sono atti a inserire detta pila 50, unitamente a detto prospetto informativo 51, all' interno di detto contenitore 202. Apparecchiatura secondo la riv.13, caratterizzata dal fatto che detti mezzi a cassetto 320 sono dotati di una apertura di ingresso 321, rivolta in direzione di detto magazzino 313, e definiscono un alloggiamento 323 aperto alle estremità trasversali alla direzione di inserimento di detta pila 50, a una di tali estremità essendo realizzata detta apertura di uscita 324 della pila 50. 15) Apparecchiatura secondo la riv.13, caratterizzata dal fatto che detti mezzi a cassetto 320 sono mobili su un piano verticalmente trasversale a detto trasportatore 15 e sono azionati mediante un organo a bracci oscillanti 329, fulcrati in forma di quadrilatero articolato. Apparecchiatura secondo la riv.13, caratterizzata dal fatto che detti mezzi espulsori 333 sono mobili sul medesimo piano verticale di detti mezzi a cassetto 320, su azionamento di un organo a bracci oscillanti 324 fulcrati in forma di quadrilatero articolato, e sono atti a inserirsi all'interno di un alloggiamento 323 definito dagli stessi mezzi a cassetto 320, dal lato opposto a detta apertura di uscita 324 della pila 50. Apparecchiatura secondo la riv.13, caratterizzata dal fatto che se detti mezzi elevatori 308 prevedono una coppia di rebbi 309 che sono disposti esternamente a detto trasportatore 15, nella zona di uscita del ramo superiore 14 dello stesso trasportatore 15, e sono azionati in senso verticale mediante un organo a bracci oscillanti 311, fulcrati in forma di quadrilatero articolato. Apparecchiatura secondo la riv.13, caratterizzata dal fatto che detto magazzino 313 è definito fra una coppia di pareti 314, disposte longitudinalmente a detto trasportatore 15, e reca montati inferiormente, secondo i lati del quadrilatero di base di detti blister 11, supporti elastici 315 destinati a sostenere detta pila 50 di blister. 19) Apparecchiatura secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che detto trasportatore 15 prevede una coppia di cinghiette 15a,15b affiancate, azionate a passo fra i citati organi di guida e dotati di setti trasversali 15a, 15b definenti le citate sedi 17 di ricevimento dei blister 11. 20) Apparecchiatura secondo la riv.19, caratterizzata dal fatto che dette cinghiette sono rese mutuamente scorrevoli a definire, alternativamente, le citate sedi 17 con regolazione continua della relativa dimensione longitudinale in funzione della variazione del formato dei relativi blister
11. 11. Apparecchiatura secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che i citati organi di guida risultano, in corrispondenza di detta stazione 120 di espulsione dal ramo superiore 14 dei blister difettosi , interrotti, in almeno un tratto longitudinale, per consentire l'espulsione, attraverso detto tratto, dei citati blister difettosi. Apparecchiatura secondo la riv.13, caratterizzata dal fatto che dette paretine 280 si prolungano verso monte pressoché a contatto con i bordi longitudinali esterni delle relative cinghiette in corrispondenza del ramo superiore 14 di queste ultime. 23) Apparecchiatura secondo la riv.22, caratterizzata dal fatto che tra dette cinghiette, almeno in corrispondenza del ramo superiore 14, è interposto un distanziale 270 destinato ad impedire la sovrapposizione delle cinghiette stesse. 24) Apparecchiatura secondo la riv.13, caratterizzata dal fatto che i citati mezzi elevatori 308, mezzi spintori 317, mezzi a cassetto 320, mezzi espulsori 333, sono asserviti ad organi 290 di rilevazione presenza blister, posti a monte di detta stazione 303 di formazione della pila 50.