Discipline letterarie, latino e greco

Si tratta della raccolta di tre contributi esposti nell'ambito della conferenza su "Foligno città romana" tenuta a Foligno in Palazzo Trinci il 21 marzo 2015: la città sarebbe nata come castrum di fondazione romana (III sec.a.C.) inserita nella valle centuriata tra Spello e Bevagna, prima della via Flaminia

Si tratta delle analisi di 38 campioni di pozzolana delle malte prelevati dalle strutture murarie della Villa dei Quintili, sull'Appia Antica a Roma, strutture già datate attraverso l'esame della tecnica edilizia e dei bolli laterizi ritrovati in posto

La città romana di Foligno sarebbe da ricercare nell'attuale sede cittadina, obliterata dalla continuità insediativa, dalle piene del fiume Topino e dai frequenti terremoti: è quanto risulta dalla ricerche sul territorio, dalle fonti antiche e dalle misurazioni GIS, che ognuno dei tre autori cerca  di raccontare secondo le proprie competenze. L'impianto, a maglia regolare, sarebbe stata fondata come castrum militare con Quinto Fabio Massimo Rulliano nel 308 a.C., ben prima dei due rami della via Flaminia che circondano la città.
Foligno è perfettamente inserita nella maglia reticolare, che caratterizza ancora il territorio della Valle Umbra, ed è lei a marcare la romanizzazione e la municipalizzazione degli altri centri urbani come Bevagna e Spello, coeva probabilmente alla colonia latina di Narnia del 299 a.C. Nata sul guado del fiume Topino lungo un antico tratturo che portava gli armenti in transumanza dalla costa tirrenica agli Appenini.
Studi che meriterebbero un adeguato approfondimento con indagini geologiche e archeologiche.

The archaeological excavation of the Villa dei Quintili in Rome (2nd century AD) brought to light one of the most impressive residential complexes of the Roman Empire. Among the astonishing number of findings, inside and outside the buildings, a large amount of glass mosaic tesserae were gathered from the thermal bath environments. This work reports the results of a microtextural and microchemical characterization of 29 colored opaque glass tesserae, by using an analytical approach that included the use of scanning electron microscopy with energy -dispersive X-ray spectroscopy, laser ablation-inductively coupled plasma-mass spectrometry. The glass is usually a soda-lime-silicate glass, with the exception of red and orange glass tesserae, which showed the typical composition of lead glasses mixed with plant ashes. Red tesserae were likely produced with a natron-based glass mixed with plant ashes, acting as flux and reducing agent. The opacifiers were all antimony-based with different natures according to the chemical composition: calcium antimonates (white in color) and lead antimonates (yellow in color). In the 29 tesserae studied in this research, the colors of glass were strictly correlated to the concentrations of coloring agents, the two main coloring ions identified were copper, introduced in the majority of samples as bronze scrap, and cobalt. Finally, the levels of trace elements indicate the use of mature sand, rich in quartz and poor in heavy metals and clay minerals, for the production of all samples.

Si presentano i risultati degli scavi di una fornace da calce e di un ambiente sottoscala che ha restituito grassello di calce ancora fresco, nell'ambito della campagna del 2002-04 realizzata nell'area archeologica della Villa dei Quintili sulla via Appia Antica.