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Carpeneto

Coordinate: 44°40′37.93″N 8°36′23.07″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Carpeneto
comune
Carpeneto – Stemma
Carpeneto – Bandiera
Carpeneto – Veduta
Carpeneto – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Amministrazione
SindacoGerardo Pisaturo (lista civica Amici per Carpeneto) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 9-6-2024)
Territorio
Coordinate44°40′37.93″N 8°36′23.07″E
Altitudine329 m s.l.m.
Superficie13,34 km²
Abitanti877[1] (30-6-2023)
Densità65,74 ab./km²
FrazioniCascina Vecchia, Madonna della Villa
Comuni confinantiMontaldo Bormida, Predosa, Rocca Grimalda, Sezzadio, Trisobbio
Altre informazioni
Cod. postale15071
Prefisso0143
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT006033
Cod. catastaleB818
TargaAL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 661 GG[3]
Nome abitanticarpenetesi
Patronosan Giorgio
Giorno festivo23 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Carpeneto
Carpeneto
Carpeneto – Mappa
Carpeneto – Mappa
Mappa del Comune di Carpeneto all'interno della Provincia di Alessandria
Sito istituzionale

Carpeneto (Carpnèj in piemontese) è un comune italiano di 877 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte, situato nell'Alto Monferrato, su una dorsale spartiacque tra il torrente Orba e il fiume Bormida. È uno dei comuni dell'Ovadese, area storico-culturale del Basso Piemonte e del Monferrato, che prende il nome dalla città di Ovada.

È citato come Castrum Carpani in un documento del 999.

I Saraceni, con le loro incursioni, si spinsero nelle vallate liguri-piemontesi e nell'anno 999 distrussero il convento di S. Donino, ubicato nell'attuale Tenuta Magnona. Gli abitanti che vivevano nei pressi del convento, dopo l'incursione, fuggirono e stabilirono il loro insediamento sull'altura vicina, più sicura e lontana dai passaggi dei predoni, l'attuale frazione Madonna della Villa. La citazione storica di questi eventi si trova in un documento in lingua latina in cui Anselmo di Monferrato autorizza la fondazione dell'abbazia di San Quintino di Spigno a seguito della distruzione dell'abbazia del Salvatore di Giusvalla operata dai Saraceni.[4]

Fu quindi feudo degli Aleramici, marchesi del Monferrato, nel cui possesso furono confermati dal Barbarossa nel 1164. Nel 1191 gli Angioini, alleati di Alessandria, tolsero Carpeneto al marchese di Monferrato che lo riacquistò solo in parte dopo la pace del 1203. Nel 1305, in seguito a matrimonio, il feudo passò sotto gli Spinola. Nel 1500 passò in feudo ai Tortonesi, nobili d'Alba e nel 1567 ai Roberti di Acqui. Venne poi la volta dei duchi di Mantova che subito rivendettero al genovese Giovan Giorgio Marini. Nel 1618 venne acquistato dalla marchesa Maria Salvago moglie di Antonio Grillo, Duca di Mondragone. In epoca successiva all'eversione della feudalità, il solo castello fu del conte Giovanni Gerolamo Rolla (1825) e poi della famiglia Pallavicini (1841), parenti della nobile famiglia Soavi di Monticelli d’Ongina. I Soavi, un tempo noti come “Soave” (de Suavis), furono anch’essi conti e legati alle vicende storiche di questo territorio, lasciando un’impronta duratura nella storia del paese. Rappresentavano il feudo con il titolo di Consignori di Carpeneto, detenuto insieme ai Pallavicino.

Lo stemma e il gonfalone del comune di Carpeneto sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 30 aprile 1982.[4] Lo stemma raffigura su sfondo d'oro una torre quadrata, di azzurro, fondata su una collina di verde e circondata da un tralcio di vite fruttato di sei pezzi d'argento. Il gonfalone è un drappo di azzurro

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Mercato ogni martedì sulla piazza della chiesa; 23 aprile Fiera di San Giorgio; il secondo venerdì di agosto la "Notte Magica" dalle 20:30 alle…; nella frazione di Madonna della Villa ogni anno intorno al 15 agosto si svolge la Sagra dello Struzzo. L'ultima settimana di agosto "Festa del Borgo S. Alberto"

Geografia antropica

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Il paese è suddiviso in borghi che circondano il centro storico snodandosi fino al confine delle campagne:

  • Borgo S. Bovo arrivando da Ovada;
  • Borgo S. Alberto arrivando dal Comune di Roccagrimalda;
  • Borgo S. Giorgio arrivando dalla frazione Cascina Vecchia;
  • Borgo Garrone si presenta come un anello alle spalle dell'silo infantile intitolato ad Edoardo Garrone benefattore capostipite della famiglia genovese di petrolieri;
  • Borgo S. Barbara si snoda ai piedi delle mura del Castello.

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
15 aprile 1987 25 maggio 1990 Giorgio Ivaldi Democrazia Cristiana Sindaco [6]
25 maggio 1990 24 aprile 1995 Giorgio Ivaldi Democrazia Cristiana Sindaco [6]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Mauro Vassallo centro-sinistra Sindaco [6]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Mauro Vassallo lista civica Sindaco [6]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Carlo Massimiliano Olivieri lista civica Sindaco [6]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Carlo Massimiliano Olivieri lista civica Sindaco [6]
25 maggio 2014 27 maggio 2019 Carlo Massimiliano Olivieri lista civica Insieme per Carpeneto Sindaco [6]
27 maggio 2019 9 giugno 2024 Gerardo Pisaturo lista civica Amici per Carpeneto Sindaco [6]
9 giugno 2024 in carica Gerardo Pisaturo lista civica Amici per Carpeneto Sindaco [6]
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Carpeneto, decreto 1982-04-30 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 ottobre 2021.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN247871807
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