Elezione papale del 1061: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
m minuscola std
 
(31 versioni intermedie di 27 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{Elezione del papa
{{Elezione del papa
|nome=Elezione papale del 1061
|nome=Elezione papale del 1061
|immagine=File:Papa alessandro II.jpg
|immagine=Papa Alessandro II.jpeg
|didascalia=Papa Alessandro II
|didascalia=Papa Alessandro II
|durata=[[30 settembre]] [[1061]]
|durata=30 settembre [[1061]]
|luogo=[[Basilica di San Pietro in Vincoli]], [[Roma]]
|luogo=[[Basilica di San Pietro in Vincoli]], [[Roma]]
|partecipanti=11
|partecipanti=11
Riga 15: Riga 15:
|note=
|note=
}}
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''elezione papale del 1061''' si svolse il [[30 settembre]] [[1061]] nella [[basilica di San Pietro in Vincoli]], a [[Roma]], a seguito della morte del [[papa Nicola II]].
L<nowiki>'</nowiki>'''elezione papale del 1061''' si svolse il 30 settembre 1061 nella [[basilica di San Pietro in Vincoli]], a [[Roma]], a seguito della morte di [[papa Niccolò II]].


Secondo quanto prescritto dalla [[bolla pontificia]] ''[[In nomine Domini]]'', per la prima volta solo i [[cardinale vescovo|cardinali vescovi]] potevano eleggere il nuovo pontefice, mentre il resto del clero ed il laicato potevano solo esprimere un consenso per acclamazione <ref>[http://www.totustuus.biz/users/denzinger/ni2innom.htm Testo della bolla ''In nomine Domini'']</ref>. L'assemblea si concluse con l'elezione del [[Diocesi di Lucca|vescovo di Lucca]] Anselmo da Baggio, il quale assunse il nome di [[papa Alessandro II|Alessandro II]] e venne incoronato la notte del [[1º ottobre]] successivo nella [[basilica di San Pietro in Vincoli]].
Secondo quanto prescritto dalla [[bolla pontificia]] ''[[In nomine Domini]]'', per la prima volta solo i [[cardinale vescovo|cardinali vescovi]] potevano eleggere il nuovo pontefice, mentre il resto del clero e il laicato potevano solo esprimere un consenso per acclamazione<ref>[https://www.totustuustools.net/denzinger/ni2innom.htm Testo della bolla ''In nomine Domini'']</ref>. L'assemblea si concluse con l'elezione del [[Diocesi di Lucca|vescovo di Lucca]] Anselmo da Baggio, il quale assunse il [[nome pontificale]] di [[papa Alessandro II|Alessandro]] e venne incoronato la notte del 1º ottobre successivo nella [[basilica di San Pietro in Vincoli]].


Anselmo ebbe il supporto del cardinale suo amico Hildebrand, che era stato uno dei promotori della bolla ''In nomine Domini'', del futuro [[papa Gregorio VII]], di [[Goffredo il Barbuto]] e di [[Roberto il Guiscardo]]. Anche se Anselmo era ben noto e rispettato all'interno della corte tedesca, non ottenne l'approvazione anche del [[sacro romano imperatore]].
Anselmo ebbe il supporto del cardinale suo amico Hildebrand, che sarebbe stato uno dei promotori della bolla ''In nomine Domini'', del futuro [[papa Gregorio VII]], di [[Goffredo il Barbuto]] e di [[Roberto il Guiscardo]]. Anche se Anselmo era ben noto e rispettato all'interno della corte tedesca, non ottenne l'approvazione anche dell'[[imperatore del Sacro Romano Impero]].


Delusi dall'elezione, un gruppo di nobili italiani e vescovi lombardi, guidati da Guibert, cancelliere reale d'Italia mandato da [[Agnese del Sacro Romano Impero|Agnese del Poitou]], imperatrice-reggente di [[Enrico IV del Sacro Romano Impero]], proposero come successore di Nicola II il vescovo Pietro Cadalo di [[Parma]], che divenne [[antipapa]] con il nome di [[Antipapa Onorio II|Onorio II]] a seguito di un sinodo convocato a [[Basilea]] il [[28 ottobre]] [[1061]], al quale non partecipò nessun cardinale. L'antipapa Onorio II marciò su [[Roma]], sconfiggendo [[papa Alessandro II]] e prendendo il controllo della [[basilica di San Pietro]] il [[14 aprile]] [[1062]]. L'intervento di Goffredo III convinse però Onorio II ed Alessandro II a ritirarsi rispettivamente a [[Parma]] ed a [[Lucca]], aspettando la fine della mediazione fra Goffredo III e la corte imperiale.
Delusi dall'elezione, un gruppo di nobili italiani e vescovi lombardi, guidati da Guibert, cancelliere reale d'Italia mandato da [[Agnese di Poitou|Agnese del Poitou]] imperatrice-reggente di [[Enrico IV di Franconia]], proposero come successore di Niccolò II il vescovo Pietro Cadalo di [[Parma]], che divenne [[antipapa]] con il nome di [[Antipapa Onorio II|Onorio II]] a séguito di un sinodo convocato a [[Basilea]] il 28 ottobre 1061, al quale non partecipò nessun cardinale. L'antipapa Onorio II marciò su [[Roma]], sconfiggendo [[papa Alessandro II]] e prendendo il controllo della [[basilica di San Pietro]] il 14 aprile 1062. L'intervento di Goffredo III convinse però Onorio II e Alessandro II a ritirarsi rispettivamente a [[Parma]] e a [[Lucca]], aspettando la fine della mediazione fra Goffredo III e la corte imperiale.


Tuttavia Annone II, [[Arcidiocesi di Colonia|arcivescovo di Colonia]], aveva condotto un [[colpo di stato]] contro l'imperatrice-reggente, e, come nuovo reggente, riunì un concilio ad Augusta ([[ottobre]] [[1062]]) e inviò Burcardo II, [[diocesi di Halberstadt|vescovo di Halberstadt]], a [[Roma]] per cancellare l'accusa di [[simonia]] ad Alessandro II e riconoscerlo legittimo pontefice.
Tuttavia Annone II, [[Arcidiocesi di Colonia|arcivescovo di Colonia]], aveva condotto un [[colpo di Stato]] contro l'imperatrice-reggente, e, come nuovo reggente, riunì un concilio ad Augusta (ottobre 1062) e inviò Burcardo II, [[diocesi di Halberstadt|vescovo di Halberstadt]], a [[Roma]] per cancellare l'accusa di [[simonia]] ad Alessandro II e riconoscerlo legittimo pontefice.


Alessandro II [[scomunica|scomunicò]] [[Onorio II]] nel [[1063]], dopo che questo con un contro-sinodo si stabilì a [[Castel Sant'Angelo]] per poter continuare la guerra con Alessandro II, durata proprio fino al [[1063]], quando poi fuggì a Parma. Il sinodo di Mantova del [[31 maggio]] [[1064]] [[Anatema#Nella_Chiesa|anatemizzò]] Cadalo e dichiarò Alessandro II il legittimo pontefice.
Alessandro II [[scomunica|scomunicò]] [[Antipapa Onorio II|Onorio II]] nel 1063, dopo che l'antipapa con un contro-sinodo si stabilì a [[Castel Sant'Angelo]] per poter continuare la guerra col papa, durata proprio fino al 1063, quando poi fuggì a Parma. Il sinodo di Mantova del 31 maggio 1064 [[Anatema#Nella Chiesa|anatemizzò]] Cadalo e dichiarò Alessandro II il legittimo pontefice.


==Cardinali elettori==
== Cardinali vescovi ==
Nell'XI secolo i cardinali elettori erano sette, cioè i titolari delle sedi di Ostia, Porto, Santa Rufina (Selva Candida), Albano, Palestrina, ''Tusculum'' (Labico) e Velletri <ref>H.-W. Klewitz, ''op.cit'', pag. 28.</ref>, ma dal 1058 era vescovo a Velletri l'[[antipapa Benedetto X]], che pertanto fu escluso dal gruppo dei cardinali. Il suo posto fu preso dal vescovo di Sabina. Ma questo avvenne nel 1063, cioè due anni dopo l'elezione. Così, nel 1061 vi erano sei cardinali vescovi <ref>H.-W. Klewitz, ''op.cit'', pag. 35.</ref>:
* Giovanni Conti, [[Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina#Porto 2|vescovo di Porto]].
{|class = "wikitable sortable"
* Bonifacio dei Conti di Tuscolo, [[Sede suburbicaria di Albano|vescovo di Albano]].
! Nome
* [[Umberto di Silvacandida]], [[Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|vescovo di Santa Rufina]].
! Nascita
* Giovanni, [[Sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto|vescovo di Sabina]].
! <!--class="unsortable" |--> [[Titolo cardinalizio]]
* Giovanni III, [[Diocesi di Tivoli|vescovo di Tivoli]].
! Ruolo
* Pietro, [[Sede titolare di Labico|vescovo titolare di Labico]].
! Concistoro
* [[San Pier Damiani]], [[Diocesi di Ostia|vescovo di Ostia]].
|-
* Gilberto, [[Sede suburbicaria di Frascati|vescovo di Frascati]].
| [[Pier Damiani]], [[Congregazione camaldolese|OSB Cam]]
* Bruno (o Berardo, o Bernardo), [[Sede suburbicaria di Palestrina|vescovo di Palestrina]].
| [[Ravenna]]
* Gregorio.
* Pietro, [[Sede titolare di Gabi|vescovo titolare di Gabi]].
| [[Sede suburbicaria di Ostia|Vescovo di Ostia e Velletri]]
| Legato pontificio, Priore emerito di [[Fonte Avellana]]
| 1057 ([[papa Stefano IX|Stefano IX]])
|-
| Bonifacio dei Conti di Tuscolo <ref>Zelina Zafarana, [http://www.treccani.it/enciclopedia/bonifacio_res-7ce24c52-87e8-11dc-8e9d-0016357eee51_(Dizionario-Biografico)/ v. ''Bonifacio''] nel [[Dizionario biografico degli italiani]], vol. 12 (1971).</ref>, [[Ordine di San Benedetto|OSB]]
| [[Roma]]
| [[Sede suburbicaria di Albano|Vescovo di Albano]]
| Legato pontificio in Germania
| 1049 ([[papa Leone IX|Leone IX]])
|-
| Pietro II
| [[Roma]]
| [[Sede suburbicaria di Frascati|Vescovo di Labico]]
|
| 1055 ([[papa Vittore II|Vittore II]])
|-
| Bernardo (o Berardo) <ref>Clara Gennaro, [http://www.treccani.it/enciclopedia/bernardo_res-dd970849-87e7-11dc-8e9d-0016357eee51_(Dizionario-Biografico)/ v. ''Bernardo''] nel [[Dizionario biografico degli italiani]], (1967).</ref>, [[Congregazione cassinese|OSB Cas]]
| [[Benevento]]
| [[Sede suburbicaria di Palestrina|Vescovo di Palestrina]]
|
| 1060 ([[papa Niccolò II|Niccolò II]])
|-
| Giovanni V
|
| [[Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|Vescovo di Porto]]
|
| 1058 ([[papa Stefano IX|Stefano IX]])
|-
| [[Mainardo (cardinale)|Mainardo]] (o Maginardo)<ref>Francesca Roversi Monaco, [http://www.treccani.it/enciclopedia/mainardo_(Dizionario-Biografico) ''Mainardo''] nel [[Dizionario biografico degli italiani]], volume 67 (2006).</ref> [[Congregazione cassinese|OSB Cas]]
|
| [[Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|Vescovo di Selva Candida]]
|
| 1060 ([[papa Niccolò II|Niccolò II]])
|}


==Note==
== Note ==
<references/>
<references/>


==Bibliografia==
*Hans-Walter Klewitz: ''Reformpapsttum und Kardinalkolleg.'' Darmstadt 1957, S. 115–118;
*Rudolf Hüls: ''Kardinäle, Klerus und Kirchen Roms: 1049-1130.'' Tübingen 1977, S. 88 ff.


==Voci correlate==
{{Template:Conclavi}}
* [[Tabernella]]


[[Categoria:Conclavi]]
{{Conclavi}}
{{Portale|cattolicesimo|medioevo}}


[[en:Papal election, 1061]]
[[Categoria:Conclavi|1061]]
[[no:Pavevalget 1061]]
[[Categoria:Eventi del 1061]]
[[pl:Papieska elekcja 1061]]
[[zh:1061年教宗选举]]

Versione attuale delle 01:31, 24 apr 2024

Elezione papale del 1061
Papa Alessandro II
Durata30 settembre 1061
LuogoBasilica di San Pietro in Vincoli, Roma
Partecipanti11
ElettoAlessandro II (Anselmo da Baggio)
 

L'elezione papale del 1061 si svolse il 30 settembre 1061 nella basilica di San Pietro in Vincoli, a Roma, a seguito della morte di papa Niccolò II.

Secondo quanto prescritto dalla bolla pontificia In nomine Domini, per la prima volta solo i cardinali vescovi potevano eleggere il nuovo pontefice, mentre il resto del clero e il laicato potevano solo esprimere un consenso per acclamazione[1]. L'assemblea si concluse con l'elezione del vescovo di Lucca Anselmo da Baggio, il quale assunse il nome pontificale di Alessandro e venne incoronato la notte del 1º ottobre successivo nella basilica di San Pietro in Vincoli.

Anselmo ebbe il supporto del cardinale suo amico Hildebrand, che sarebbe stato uno dei promotori della bolla In nomine Domini, del futuro papa Gregorio VII, di Goffredo il Barbuto e di Roberto il Guiscardo. Anche se Anselmo era ben noto e rispettato all'interno della corte tedesca, non ottenne l'approvazione anche dell'imperatore del Sacro Romano Impero.

Delusi dall'elezione, un gruppo di nobili italiani e vescovi lombardi, guidati da Guibert, cancelliere reale d'Italia mandato da Agnese del Poitou imperatrice-reggente di Enrico IV di Franconia, proposero come successore di Niccolò II il vescovo Pietro Cadalo di Parma, che divenne antipapa con il nome di Onorio II a séguito di un sinodo convocato a Basilea il 28 ottobre 1061, al quale non partecipò nessun cardinale. L'antipapa Onorio II marciò su Roma, sconfiggendo papa Alessandro II e prendendo il controllo della basilica di San Pietro il 14 aprile 1062. L'intervento di Goffredo III convinse però Onorio II e Alessandro II a ritirarsi rispettivamente a Parma e a Lucca, aspettando la fine della mediazione fra Goffredo III e la corte imperiale.

Tuttavia Annone II, arcivescovo di Colonia, aveva condotto un colpo di Stato contro l'imperatrice-reggente, e, come nuovo reggente, riunì un concilio ad Augusta (ottobre 1062) e inviò Burcardo II, vescovo di Halberstadt, a Roma per cancellare l'accusa di simonia ad Alessandro II e riconoscerlo legittimo pontefice.

Alessandro II scomunicò Onorio II nel 1063, dopo che l'antipapa con un contro-sinodo si stabilì a Castel Sant'Angelo per poter continuare la guerra col papa, durata proprio fino al 1063, quando poi fuggì a Parma. Il sinodo di Mantova del 31 maggio 1064 anatemizzò Cadalo e dichiarò Alessandro II il legittimo pontefice.

Cardinali vescovi

[modifica | modifica wikitesto]

Nell'XI secolo i cardinali elettori erano sette, cioè i titolari delle sedi di Ostia, Porto, Santa Rufina (Selva Candida), Albano, Palestrina, Tusculum (Labico) e Velletri [2], ma dal 1058 era vescovo a Velletri l'antipapa Benedetto X, che pertanto fu escluso dal gruppo dei cardinali. Il suo posto fu preso dal vescovo di Sabina. Ma questo avvenne nel 1063, cioè due anni dopo l'elezione. Così, nel 1061 vi erano sei cardinali vescovi [3]:

Nome Nascita Titolo cardinalizio Ruolo Concistoro
Pier Damiani, OSB Cam Ravenna Vescovo di Ostia e Velletri Legato pontificio, Priore emerito di Fonte Avellana 1057 (Stefano IX)
Bonifacio dei Conti di Tuscolo [4], OSB Roma Vescovo di Albano Legato pontificio in Germania 1049 (Leone IX)
Pietro II Roma Vescovo di Labico 1055 (Vittore II)
Bernardo (o Berardo) [5], OSB Cas Benevento Vescovo di Palestrina 1060 (Niccolò II)
Giovanni V Vescovo di Porto 1058 (Stefano IX)
Mainardo (o Maginardo)[6] OSB Cas Vescovo di Selva Candida 1060 (Niccolò II)
  1. ^ Testo della bolla In nomine Domini
  2. ^ H.-W. Klewitz, op.cit, pag. 28.
  3. ^ H.-W. Klewitz, op.cit, pag. 35.
  4. ^ Zelina Zafarana, v. Bonifacio nel Dizionario biografico degli italiani, vol. 12 (1971).
  5. ^ Clara Gennaro, v. Bernardo nel Dizionario biografico degli italiani, (1967).
  6. ^ Francesca Roversi Monaco, Mainardo nel Dizionario biografico degli italiani, volume 67 (2006).
  • Hans-Walter Klewitz: Reformpapsttum und Kardinalkolleg. Darmstadt 1957, S. 115–118;
  • Rudolf Hüls: Kardinäle, Klerus und Kirchen Roms: 1049-1130. Tübingen 1977, S. 88 ff.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]