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Mutatis mutandis

2024

Mutatis mutandis è un'espressione latina (dal punto di vista grammaticale è un ablativo assoluto formato da un participio perfetto e un gerundivo) che significa letteralmente «cambiate (mutatis) le cose che sono da cambiarsi (mutandis)», ossia «fatti i debiti cambiamenti». Il cabalista Leon aveva scoperto quattro equazioni che " mutatis mutndis " davano lo stesso risultato 1.

Mutatis mutandis - Wikipedia Mutatis mutandis è un'espressione latina (dal punto di vista grammaticale è un ablativo assoluto formato da un participio perfetto e un gerundivo) che significa letteralmente «cambiate (mutatis) le cose che sono da cambiarsi (mutandis)», ossia «fatti i debiti cambiamenti». Commenti del cabalista Leon Svegliandosi dal suo pisolino pomeridiano, il cabalista Leon si rendeva conto di aver svelato il Sod della Kabbalah, cioè il Segreto dell’Ein Sof, cioè il segreto dell’Infinito Continuo e senza limiti, il segreto della Sostanza di Spinoza, che è Dio. La prova era di fronte a lui, banale ma chiara, nella sua bellezza ed eleganza matematica scritta in quattro semplicissime equazioni che “mutatis mutandis” dicevano la stessa cosa e tutte avevano come soluzione 1. Si trattava di un grande passo per un piccolo uomo come lui, ma di un piccolo passo per l’umanità? Avrebbe dovuto pubblicarle su Academia Edu. o tacere per modestia? Decise di pubblicarle. Quando le pubblicò su Academia, uno di quelli che non credeva nella divisione per zero disse: “ Umiltà, fratello. Soprattutto umiltà intellettuale.” Chi aveva ragione? Leon aveva inventato una nuova aritmetica, o valeva sempre il teorema fondamentale della matematica che diceva: In matematica, una divisione per zero è una divisione della forma 𝑎/ 0 = x, il cui risultato non esiste, poiché risulta priva di significato in aritmetica e in algebra l’operazione inversa: 𝑎 = x X 0, in quanto nessun numero moltiplicato per 0 da come risultato 𝑎 … Bisognava basarsi sulla sapienza del suo maestro, il rabbino Hillel, che era talmente famoso che a lui erano dedicate alcune strade di Israele. Secondo il rabbino Hillel il Vecchio, se non era lui ( Leon ) a pubblicarle, chi l’avrebbe fatto tra tutta quella gente ignorante di matematica che erano i membri dell’Accademia dei Cabalisti di Scicli? Infatti in Avot, Hillel afferma: “Se non sono per me stesso, chi è per me? E quando sono per me stesso, cosa sono “io”? E se non ora, quando?”. La terza parte contiene l’ammonimento di non rimandare nessun dovere, lo stesso ammonimento che diede in riferimento allo studio (Avot 2:4): “Non dire: ‘Quando avrò tempo libero studierò’; perché forse non avrai mai tempo libero”. ( Avot era il plurale di Padre, i Padri, e descriveva la sapienza dei Padri, secondo Hillel ) E Leon aveva tempo adesso, e se non l’avesse detto Lui, nessuno l’avrebbe saputo. Non dirlo non significava essere umili significava nel suo caso di falsa modestia, e questo era il significato di falsa modestia: Virtù di chi non si vanta dei propri meriti e si sottrae volentieri alle lodi, pur essendo convinto di meritare tanto onore, e parla delle sue opere con estrema modestia. Falsa modestia, era superbia, vanità celata sotto un atteggiamento apparentemente modesto. Va beh, ecco le quattro equazioni: 1=0X 0/ 0=1 0X1/0=1 Discussione. La prima era l’equazione di Brahmagupta che serviva per contare l’infinito continuo, l’Ein Sof che si poteva contare solo col numero 1. 1=0X La seconda era l’equazione che dimostrava che la somma di infiniti zeri fisici ( logoni ) era l’Unità del Dio della Bibbia, la Sostanza che è Tutto in Tutto. 0/ 0=1 La terza era la Nullità della matematica transreale . In quell’equazione 1 rappresentava l’indeterminazione quantistica della Sostanza, in quanto rappresentava la sovrapposizione di tutti i numeri. 0X1/0=1 L’ultima equazione rappresentava il moltiplicativo inverso di zero, che confermava che 0 / 0 era 1, ma anche che 1 / 0 era l’infinito continuo, che moltiplicato per 0, dava come risultato 1, l’unità di tutte le cose. La bellezza di quelle quattro equazioni era che tutte si basavano sul Logone, lo zero che esiste, il mattone fondamentale scoperto da Leon, col quale aveva costruito “la Geometria di Dio”.