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2024
Mutatis mutandis è un'espressione latina (dal punto di vista grammaticale è un ablativo assoluto formato da un participio perfetto e un gerundivo) che significa letteralmente «cambiate (mutatis) le cose che sono da cambiarsi (mutandis)», ossia «fatti i debiti cambiamenti». Il cabalista Leon aveva scoperto quattro equazioni che " mutatis mutndis " davano lo stesso risultato 1.
Franco Purini, Nicola Marzot, Livio Sacchi a cura di la città nuova italia-y-26, invito a VEMA Biennale di Venezia. Padiglione Italiano, 2006
«Fructuosissima atque opportunissima provincia» (Cic. In Verrem, II, 3, 226). Il sistema «Sicilia» ed il ruolo economico delle città nella Sicilia romana. Il contributo dell’evidenza ceramica, 2008
L a citazione ciceroniana del secondo libro delle Verrine posta in epigrafe a questo contributo non è stata scelta affatto casualmente: è il passo in cui, all'indomani dell'assegnazione dell'isola al console Marcello, avvenuta nel 210 a.C., appena 27 anni dopo la costituzione della provincia, e dopo l'affidamento da parte di questi al collega Levino per le proteste dei Siracusani, 1 si registra l'avvio di quella felice stagione di tranquillità che favorì, tra le altre cose, il ritorno nelle proprie case e nelle loro proprietà degli abitanti della Sicilia che erano andati esuli rimettendo così in moto la macchina produttiva, del grano soprattutto, da destinare a Roma, centro del potere. I due superlativi utilizzati dal retore dipingono lo status di una Sicilia che rispetto alle altre province romane sembra in grado di offrire frutti maggiori ed opportunità diverse, di carattere economico sicuramente, che almeno per questi anni non sembrano conoscere particolari rivali altrove. 2 Traendo così spunto dalla citazione ciceroniana, e parimenti, dal vivacissimo quadro politico, sociale ed economico che il retore ha disegnato per la Sicilia, è stato avviato da qualche anno un progetto di ricerca multidisciplinare 3 che impegna giovani ricercatori, 4 indirizzato ad indagare cultura, società ed economia della prima provincia dell'Impero assumendo come punto di partenza l'analisi delle testimonianze della cultura materiale, intendendo con tale definizione non solamente i singoli prodotti usciti dalle mani degli artigiani, ma soprattutto i processi, le dinamiche sociali ed ideologiche che fanno da contorno al concetto di 'cultura' ed al contesto storico-sociale in cui queste manifestazioni sono andate maturando. 5 Nonostante le eclatanti assenze di ricerche, studi ed edizioni di materiali, e soprattutto, direi, di 'deliberata' mancata attenzione verso la fisionomia 'ellenistico-romana' della Sicilia, non sono certo mancati negli anni passati alcuni tentativi di costruire un primo quadro della cultura e dell' economia della Sicilia romana. Quadro, in alcuni casi, analizzato forse pensando più rigidamente alle informazioni storiche che a quelle archeologiche. Il saggio di Mazza (1980-1) 6 rimane ancora oggi la sintesi più completa sull'economia della Sicilia romana e la possibilità di poter oggi essere in grado di abbinare, sicuramente meglio che in passato, l'evidenza archeologica alle ricostruzioni operate dallo storico può servire a rendere ancora più comprensibile i numerosi dati che il team impegnato nella ricerca sta raccogliendo e su cui fermeremo l'attenzione in questa sede. L'occasione offerta dal convegno 'Old Pottery in a New Century. Innovating Perspectives on Roman Pottery Studies' (Malfitana, Poblome e Lund 2006), deliberatamente organizzato in Sicilia nell'aprile 2004, con l'obiettivo di richiamare l'attenzione degli specialisti ma soprattutto di chi opera quotidianamente sulla realtà archeologica siciliana-il riferimento è ovviamente alle Soprintendenze Archeologiche 7 dell'isola-sulle enormi potenzialità che lo studio delle produzioni
That truth should be silent I had almost forgot (Domitius Aenobarbus, in Antony & Cleopatra Act II, Scene II)
Verba, 2020
ITALIANO: L’articolo è una rivisitazione di un testo mediolatino compostellano del XIII secolo trasmesso da una copia vergata nel 1328, resa nota al pubblico da A. López Ferreiro nel 1902 e studiata da J. L. Pensado nel 1960. L’autore propone una nuova analisi delle quattro brevi frasi in lingue diverse dal latino inserite nel testo, concentrandosi in particolare sull’ultima di queste frasi, la quale, sebbene scritta in una lingua sconosciuta, sembra tuttavia avere un significato diverso dalle fantasiose interpretazioni proposte dagli studiosi che l’hanno affrontata nell’ultimo secolo e mezzo. ENGLISH: The author revisits a thirteenth-century medieval Latin text from Santiago de Compostela preserved as a copy from 1328, which was made known to the reading public by A. López Ferreiro in 1902 and studied by J. L. Pensado in 1960. The paper provides a new analysis of the four short phrases in languages other than Latin inserted in the text; in particular, it focuses on the last of these phrases, written in an unknown language, which nevertheless seems to yield a meaning different from the fanciful interpretations proposed by the scholars who dealt with it during the last one and a half centuries.
Masters, texts and sources from the East, 2020
The appearance of Dr Vesco’s translation and study of Hokusai’s Ryakuga haya oshie, together with a full reproduction of the original book, is a matter of great excitement in the field of Japanese Studies. Hokusai has been known in Europe and North America for some 150 years. In his own country, he came to public attention about 1800, with youthful work produced under the name of Shunrô. He lived to the advanced age of 88, and when he died in 1849, he was one of the best-known artists in Japan. He was soon to be the best-known Japanese artist in the West, a status that he probably still holds. ‘Under the Great Wave off Kanagawa’ – often referred to simply as ‘Hokusai’s Great Wave’ (from the Thirty-six View of Mt Fuji) – is said to be the most immediately-recognisable piece of graphic design worldwide. Hokusai was a townsman living in a socially stratified society. He was not a member of the elite, though other famous artists were. He did neither depict elite topics, nor work for eli...
In Italian language, a short novel about an uchrony in which the italian writer Francesco Petrarca and the Moroccan traveller Abdallah Ibn Battuta discover America 150 years before Christopher Columbus
Dialectical Anthropology, 2024
The Archaeology of Byzantine Anatolia: From the End of Late Antiquity until the Coming of the Turks, 2017
RES ANTIQUITATIS, 2019
Jindal Global Law Review, 2022
Jurnal Elementaria Edukasia
Lecture Notes Computer Science, 2024
Atas do V Encontro de História de Loulé, 2024
Nature Communication , 2023
Crohn's & colitis 360, 2023
Margini e marginalità: per un’analisi multidisciplinare delle figure e dei contesti. Atti del seminario Semi di Sapienza 2023 (22-23 giugno 2023), a cura di John Thornton e Pietro Vannicelli, pp. 151-160, 2024
Frontiers in Microbiology
International journal of biological macromolecules, 2018