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ITVR20120093A1 - Sistema per la produzione di bevanade - Google Patents

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ITVR20120093A1
ITVR20120093A1 IT000093A ITVR20120093A ITVR20120093A1 IT VR20120093 A1 ITVR20120093 A1 IT VR20120093A1 IT 000093 A IT000093 A IT 000093A IT VR20120093 A ITVR20120093 A IT VR20120093A IT VR20120093 A1 ITVR20120093 A1 IT VR20120093A1
Authority
IT
Italy
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wall
capsule
lower wall
filter bag
correspondence
Prior art date
Application number
IT000093A
Other languages
English (en)
Inventor
Paolo Digiuni
Original Assignee
Coffee Star S A
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
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Publication date
Application filed by Coffee Star S A filed Critical Coffee Star S A
Priority to IT000093A priority Critical patent/ITVR20120093A1/it
Priority to CA2872667A priority patent/CA2872667C/en
Priority to US14/401,547 priority patent/US10010211B2/en
Priority to GB1420123.0A priority patent/GB2515975B/en
Priority to PCT/IB2013/053868 priority patent/WO2013171649A1/en
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    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
    • A47J31/40Beverage-making apparatus with dispensing means for adding a measured quantity of ingredients, e.g. coffee, water, sugar, cocoa, milk, tea
    • A47J31/407Beverage-making apparatus with dispensing means for adding a measured quantity of ingredients, e.g. coffee, water, sugar, cocoa, milk, tea with ingredient-containing cartridges; Cartridge-perforating means
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    • A47J31/0668Filters or strainers for coffee or tea makers ; Holders therefor for brewing coffee under pressure, e.g. for espresso machines specially adapted for cartridges
    • A47J31/0673Means to perforate the cartridge for creating the beverage outlet
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    • A47J31/3604Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure with mechanical pressure-producing means with a mechanism arranged to move the brewing chamber between loading, infusing and ejecting stations
    • A47J31/3623Cartridges being employed
    • A47J31/3628Perforating means therefor
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
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Description

SISTEMA PER LA PRODUZIONE DI BEVANDE
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un sistema per la produzione di bevande. In particolare si fa riferimento a quei sistemi di produzione di bevande basati su capsule contenenti al loro interno una sostanza alimentare in polvere (ad esempio polvere di caffà ̈) che può essere estratta attraverso il passaggio di acqua (eventualmente in pressione) per formare una bevanda (ad esempio caffà ̈). Nel contesto della presente invenzione per sostanza alimentare in polvere si intende comunque una qualsiasi sostanza estraibile per infusione o solubile, come ad esempio caffà ̈, thà ̈, infusi, zuppe, ecc.
Ancora più in particolare si fa riferimento a quei sistemi che utilizzano capsule comprendenti un corpo sostanzialmente a forma di tazza, composto da una parete inferiore e da una parete laterale, un coperchio che chiude superiormente il corpo ed un sacco filtro posizionato internamente al corpo ed al cui interno à ̈ disposta la sostanza alimentare in polvere.
Scendendo maggiormente nel dettaglio l’invenzione à ̈ rivolta a quei sistemi di produzione di bevande che iniettano acqua attraverso il coperchio ed estraggono la bevanda attraverso la parete inferiore della capsula. L’acqua iniettata nella capsula viene in contatto con la sostanza alimentare in polvere internamente al sacco filtro il quale lascia passare la bevanda così formatasi ma trattiene la sostanza alimentare in polvere non permettendole di fuoriuscire dalla capsula. Tali sistemi, in particolare, comprendono mezzi di raccolta della bevanda che presentano un ago attraverso il quale perforano la parete inferiore della capsula per permettere alla bevanda di fuoriuscire attraverso il foro così creato (o tra ago e parete inferiore od attraverso un canale ricavato nell’ago stesso). Qualora l’ago od un elemento perforante in generale venisse in contatto con il sacco filtro, quest’ultimo potrebbe venire forato perdendo la propria funzione con il risultato che una parte della sostanza alimentare in polvere potrebbe fuoriuscire con la bevanda.
Di conseguenza i sistemi noti adottano strategie per evitare il contatto tra l’elemento perforante ed il sacco filtro. Questi sistemi noti presentano però alcuni inconvenienti.
Ad esempio nel brevetto US 5325765 à ̈ descritta una capsula contenente un sacco filtro il quale à ̈ saldato alla parete laterale in corrispondenza del coperchio della capsula. Il contatto tra il sacco filtro e l’elemento perforante à ̈ scongiurato dalla forma sostanzialmente conica o troncoconica del sacco filtro stesso il quale si restringe, lungo un asse di sviluppo sostanzialmente perpendicolare al coperchio ed alla parete inferiore e passante centralmente ad essi, da una sezione più larga in corrispondenza del coperchio ad una sezione più stretta in corrispondenza della parete inferiore. L’elemento perforante attraversa poi la parete inferiore eccentricamente rispetto all’asse di sviluppo e penetra all’interno della capsula tanto da non intercettare il sacco filtro. Tuttavia, essendo che il sacco filtro à ̈ flessibile, la parte del sacco filtro stesso costituente la punta del cono potrebbe muoversi sulla parete inferiore e disallinearsi dall’asse di sviluppo (ad esempio a seguito di movimenti della capsula) portando il sacco filtro ad intercettare l’elemento perforante.
Nel brevetto US 2010/0288131 à ̈ invece descritta una capsula sostanzialmente simile a quella appena presentata con la differenza che il sacco filtro ha sostanzialmente forma a tronco di cono, con la base minore dello stesso rivolta verso la parete inferiore e distanziata dalla stessa di una distanza maggiore rispetto alla distanza massima dalla parete inferiore che la punta dell’elemento perforante raggiunge quando penetra all’interno della capsula.
Tuttavia entrambe queste soluzioni richiedono forme particolari del sacco filtro. Tali forme particolari del sacco filtro (con conicità accentuata o con altezza ridotta) impongono necessariamente che il volume interno al sacco filtro sia decisamente inferiore a quello disponibile all’interno del corpo della capsula. Conseguentemente la quantità di sostanza alimentare in polvere che può essere immagazzinata nella capsula à ̈ decisamente inferiore a quella immagazzinabile nel volume interno individuato del corpo della capsula stessa. Inoltre tali soluzioni richiedono che il sacco filtro sia incollato o saldato alla parete laterale del corpo od al coperchio e che sia sospeso in modo da essere sollevato dalla parete inferiore. Il fissaggio del sacco filtro deve quindi garantire una elevata resistenza dato che un eventuale distacco del sacco filtro, ad esempio durante il trasporto delle capsule od a causa di un semplice scossone, comprometterebbe l’utilizzo della capsula potendo causare la rottura del sacco filtro a seguito della penetrazione dell’elemento perforante all’interno della capsula stessa.
Ancora il brevetto US 2011/0076361 descrive una capsula che presenta un basamento discoidale posizionato sulla parete inferiore e sul quale il sacco filtro può poggiare. Il basamento discoidale à ̈ forato centralmente. L’ingresso dell’elemento perforante attraverso la parete inferiore avviene eccentricamente e quindi non in corrispondenza del foro centrale. A seguito della penetrazione dell’elemento perforante nella capsula, questo impatta contro la faccia del basamento discoidale opposta a quella sulla quale poggia il sacco filtro, sollevando lateralmente il basamento stesso fino al raggiungimento di una posizione inclinata rispetto alla parete inferiore e sollevando conseguentemente il sacco filtro che in tal modo non può entrare in contatto con l’elemento perforante stesso. Tuttavia una simile soluzione comporta che il sacco filtro non possa essere completamente riempito di sostanza alimentare in polvere. Inoltre il sollevamento del basamento determina una compressione della sostanza alimentare in polvere tra lo stesso basamento ed il coperchio, determinando quindi un impaccamento della sostanza alimentare in polvere che sfavorisce il passaggio dell’acqua attraverso la polvere impaccata, specialmente quando l’acqua non à ̈ in pressione. Inoltre essendo che il basamento viene inclinato, la compressione della sostanza alimentare in polvere avviene principalmente in una regione corrispondenza della porzione del basamento più sollevata dalla parete inferiore, ovvero quella in corrispondenza dell’elemento perforante. L’acqua in ingresso alla capsula trovando una maggiore resistenza in corrispondenza della regione in cui la sostanza alimentare in polvere à ̈ compressa, crea un percorso preferenziale nella regione in cui vi à ̈ meno compressione non permeando uniformemente la sostanza alimentare in polvere stessa. Ancora, l’inclinazione del basamento favorisce l’accumulo di bevanda nella regione di sacco filtro in corrispondenza della porzione di basamento in contatto con la parete inferiore, ostacolando così lo scarico della bevanda.
In questo contesto il compito tecnico alla base della presente invenzione à ̈ realizzare un sistema per la produzione di bevande che ponga rimedio agli inconvenienti citati.
È in particolare compito tecnico della presente invenzione realizzare un sistema per la produzione di bevande che consenta di immagazzinare nella capsula una elevata quantità di sostanza alimentare in polvere, di mantenere integro il sacco filtro, e che consenta una permeazione della sostanza alimentare in polvere, ovvero una sua bagnatura, omogenea.
Il compito tecnico e gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da un sistema per la produzione di bevande in accordo con quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un sistema per la produzione di bevande illustrate negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra in sezione verticale parte di un sistema, in accordo con la presente invenzione, comprendente una capsula, mezzi di iniezione e mezzi di raccolta;
- la figura 2 mostra in sezione verticale il sistema di figura 1 in cui il sacco filtro à ̈ stato rimosso;
- la figura 3 mostra in sezione verticale una seconda forma realizzativa del sistema di figura 1;
- la figura 4 mostra in vista assonometrica dall’alto un particolare del sistema di figura 1;
- la figura 5 mostra in vista assonometrica dal basso il particolare di figura 4;
- la figura 6 mostra una sezione verticale di una parte di un sistema in accordo con una terza forma realizzativa.
Con riferimento alle figure citate à ̈ stato globalmente indicato con il numero di riferimento 1 un sistema per la produzione di bevande secondo la presente invenzione.
Il sistema 1 oggetto della presente invenzione comprende una capsula 2 contenente almeno una sostanza alimentare in polvere che può essere estratta attraverso il passaggio di acqua attraverso di essa per formare una bevanda. La sostanza alimentare in polvere, ad esempio polvere di caffà ̈, à ̈ estraibile ad esempio per infusione o solubile per formare una bevanda come ad esempio appunto caffà ̈ oppure thà ̈, infusi, zuppe, ecc.
La capsula 2 comprende un corpo 3 sostanzialmente a forma di tazza comprendente a propria volta una parete inferiore 4 ed una parete laterale 5 connessa alla parete inferiore 4. Nelle forme realizzative preferite ed illustrate nelle unite figure, la parete inferiore 4 à ̈ sostanzialmente circolare e la parete laterale 5 ha sostanzialmente sviluppo conico: conseguentemente il corpo 3 della capsula 2 à ̈ sostanzialmente troncoconico. Tuttavia in forme realizzative alternative la parete inferiore 4 della capsula 2 può assumere forme diverse e la parete laterale 5 può essere conformata conseguentemente, così come la parete laterale 5 può assumere forme diverse ed ad esempio può essere sostanzialmente cilindrica. La parete laterale 5 in particolare, si estende vantaggiosamente dalla parete inferiore 4 fino a formare un bordo superiore 6. La capsula 2 poi comprende un coperchio 7 che chiude superiormente il corpo 3 vantaggiosamente saldato in corrispondenza del bordo superiore 6. Tra un punto centrale del coperchio 7 ed un punto centrale della parete inferiore 4 à ̈ poi individuato un asse di sviluppo 8 della capsula 2, passante per detti punti centrali (figura 2).
La capsula 2 inoltre comprende un sacco filtro 9 inserito internamente al corpo 3 per separare la sostanza alimentare in polvere almeno dalla parete inferiore 4. Vantaggiosamente il sacco filtro 9, nella forma realizzativa preferita, presenta superiormente un’apertura superiore 10 rivolta verso il coperchio 7 e localizzata preferibilmente in prossimità del coperchio 7 stesso in modo tale da contenere la sostanza alimentare in polvere tra sé ed almeno il coperchio 7. Il sacco filtro 9 à ̈ poi vantaggiosamente connesso alla parete laterale 5 od al coperchio 7 sostanzialmente in corrispondenza del perimetro dell’apertura superiore 10. Nelle forme realizzative illustrate esso à ̈ saldato alla parete laterale 5 del corpo 3 della capsula 2, come visibile nelle figure 1 e 3. In altri casi il sacco filtro 9 può invece essere direttamente saldato al coperchio 7 della capsula 2 in corrispondenza dell’apertura superiore 10 od anche essere posizionato tra il bordo superiore 6 ed il coperchio 7. Ancora il sacco filtro 9 può essere saldato in corrispondenza di una porzione sostanzialmente anulare della parete laterale 5 localizzata in una qualsiasi posizione intermedia tra il coperchio 7 e la parete inferiore 4. Il sacco filtro 9 à ̈ vantaggiosamente realizzato con un materiale permeabile alla bevanda, ad esempio al caffà ̈, ma che impedisce alla sostanza alimentare in polvere di attraversarlo.
Il sistema 1 comprende poi un portacapsula 11, visibile in figura 6 (omesso invece nelle altre figure), definente al proprio interno un alloggiamento 12 per ospitare la capsula 2. Il portacapsula 11 definisce inoltre vantaggiosamente un accesso superiore attraverso il quale la capsula 2 può essere inserita nell’alloggiamento 12. Vantaggiosamente nelle forme realizzative illustrate, capsula 2 e portacapsula 11 sono tali che, una volta inserita la capsula 2 nell’alloggiamento 12, la parete inferiore 4 e la parete laterale 5 sono ravvicinate alle pareti dell’alloggiamento 12 mentre il coperchio 7 si trova in corrispondenza dell’accesso (come visibile in figura 6). L’alloggiamento 12 à ̈ infatti vantaggiosamente contro-sagomato alla capsula 2 ovvero alla parete inferiore 4 ed alla parete laterale 5. Tuttavia in altre forme realizzative possono essere previste anche altre soluzioni.
Il sistema 1 comprende inoltre mezzi di iniezione 13 di acqua nella capsula 2 associati, direttamente od indirettamente, al portacapsula 11 per iniettare acqua all’interno della capsula 2 attraverso il coperchio 7. Vantaggiosamente i mezzi di iniezione 13 comprendono almeno un ago di iniezione 14 (figure da 1 a 3 e 6) che consente di iniettare liquido, verosimilmente acqua, attraverso il coperchio 7, sostanzialmente in modo noto. L’ago di iniezione 14 può vantaggiosamente penetrare nel corpo 3 della capsula 2 internamente al sacco filtro 9 in corrispondenza dell’apertura superiore 10. Nella forma realizzativa preferita i mezzi di iniezione 13 comprendono anche un riscontro 15 (figura 6) contro il quale la capsula 2 può poggiare sostanzialmente in corrispondenza del bordo superiore 6 e/o del coperchio 7. Il riscontro 15 ed il portacapsula 11 sono vantaggiosamente mobili l’uno rispetto all’altro tra una posizione di apertura in cui sono distanziati e permettono l’inserimento della capsula 2 attraverso l’accesso (figura 6) ed una posizione di chiusura in cui sono serrati l’uno contro l’altro (non illustrata), eventualmente trattenendo tra loro il bordo superiore 6 della parete laterale 5 se sporgente dalla parete laterale 5 stessa, per creare tra essi una tenuta idraulica. Vantaggiosamente poi l’ago di iniezione 14 à ̈ montato sul riscontro 15 (figura 6) e penetra attraverso il coperchio 7 della capsula 2 a seguito del passaggio del portacapsula 11 e del riscontro 15 dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura, o successivamente al raggiungimento della posizione di chiusura, sostanzialmente in modo noto. In una forma realizzativa alternativa (non illustrata) la tenuta idraulica non à ̈ realizzata tra il riscontro 15 e la capsula 2 ma à ̈ invece ottenuta tramite il solo contatto tra il coperchio 7 della capsula 2 ed una guarnizione cilindrica che circonda l’ago di iniezione 14. A seguito della perforazione del coperchio 7 da parte dell’ago di iniezione 14, la guarnizione cilindrica si appoggia sul coperchio 7 stesso. L’acqua iniettata all’interno della capsula 2 esercitata una spinta sul coperchio 7 che permette di aumentare l’aderenza tra il coperchio 7 stesso e la guarnizione cilindrica, realizzando quindi la tenuta idraulica.
Il sistema 1 comprende poi mezzi di raccolta 16 della bevanda montati nel portacapsula 11 in corrispondenza dell’alloggiamento 12 per raccogliere la bevanda che fuoriesce attraverso la parete inferiore 4. I mezzi di raccolta 16 possono essere di diversi tipi e vantaggiosamente consentono di raccogliere la bevanda in fuoriuscita dalla capsula 2 quando questa à ̈ inserita nell’alloggiamento 12 con portacapsula 11 e riscontro 15 in posizione di chiusura. Come visibile nelle unite figure da 1 a 3 e 6, i mezzi di raccolta 16 comprendendo almeno un elemento perforante 17 per in uso creare un pertugio nella parete inferiore 4 attraverso il quale la bevanda può fuoriuscire dalla capsula 2. Vantaggiosamente l’elemento perforante 17 à ̈ cavo per permettere la fuoriuscita della bevanda attraverso di esso. In altre forme realizzative invece, come in quella illustrata in figura 6 l’elemento perforante 17 non à ̈ cavo e la fuoriuscita della bevanda avviene, per esempio, tra l’elemento perforante 17 stesso e la parete inferiore 4. Ad esempio, nella forma realizzativa illustrata in figura 6, l’elemento perforante à ̈ sostanzialmente costituito da una lama che presenta sulla propria superficie una scanalatura 18 che, rientrando dalla sagoma della lama individua un passaggio tra la lama stessa e la parete inferiore 4 attraverso il quale la bevanda può fuoriuscire dalla capsula 2; i mezzi di raccolta 16 comprendono poi un condotto di erogazione 19 che permette di convogliare la bevanda verso la sua destinazione, verosimilmente un beccuccio di erogazione. Nell’ambito della presente invenzione, comunque, per elemento perforante 17 si intende un qualsiasi elemento in grado di perforare o lacerare la parete inferiore 4 e di penetrare almeno parzialmente all’interno della capsula 2. Nelle forme realizzative preferite, vantaggiosamente, l’elemento perforante 17 penetra all’interno della capsula 2 a seguito del passaggio di portacapsula 11 e riscontro 15 dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura oppure quando essi sono già in posizione di chiusura, sostanzialmente in modo noto. Nel primo caso, ad esempio, l’elemento perforante 17 sarà montato nel portacapsula 11 in corrispondenza dell’alloggiamento 12 e potrà essere solidale al portacapsula 11 (figura 6). Nel secondo caso invece, ad esempio, l’elemento perforante 17 potrà essere associato ad un elemento mobile rispetto al portacapsula 11 che, a seguito di uno spostamento, quando la capsula 2 à ̈ inserita nell’alloggiamento 12 tra riscontro 15 e portacapsula 11, potrà perforare la parete inferiore 4 (soluzione non illustrata).
Tornando a descrivere la capsula 2, essa comprende inoltre un elemento di protezione 20 posizionato internamente al corpo 3, sostanzialmente in corrispondenza della parete inferiore 4, per impedire il contatto tra l’elemento perforante 17 ed il sacco filtro 9 (figure da 1 a 6 ed in particolare 4 e 5).
L’elemento di protezione 20 individua una camera anulare 21 tra sé ed almeno la parete inferiore 4. Nelle forme realizzative preferite ed illustrate, essendo che la parete inferiore 4 ha forma sostanzialmente circolare, anche l’elemento di protezione 20 ha una forma almeno principalmente circolare se visto secondo l’asse di sviluppo 8: in tal caso la camera anulare 21 avrà vantaggiosamente anch’essa sviluppo almeno principalmente circolare ed in particolare, come meglio evidente nelle figure 4 e 5, essa avrà forma sostanzialmente toroidale. Tuttavia l’elemento di protezione 20 può avere forme diverse. In generale, come risulterà meglio evidente nel seguito, la forma dell’elemento di protezione 20 può anche differire da quella della parete inferiore 4.
Più precisamente l’elemento di protezione 20 individua la camera anulare 21 tra sé ed almeno una porzione sostanzialmente anulare della parete inferiore 4. Vantaggiosamente però, l’elemento di protezione 20 può anche individuare la camera anulare 21 tra sé, la parete inferiore 4 e la parete laterale 5 ed in particolare, con riferimento a quest’ultima, in corrispondenza di una sua porzione sostanzialmente anulare.
La camera anulare 21 si sviluppa attorno all’asse di sviluppo 8. Come meglio descritto nel seguito, l’elemento perforante 17, durante il funzionamento, perfora la parete inferiore 4 eccentricamente rispetto all’asse di sviluppo 8 ed in corrispondenza della camera anulare 21. Nelle forme realizzative preferite ed illustrate infatti, vantaggiosamente, l’elemento di protezione 20 definisce una camera anulare 21 a sviluppo circolare che si mantiene sostanzialmente sempre alla stessa distanza dall’asse di sviluppo 8. In tal modo, qualsiasi sia l’orientamento della capsula 2, ovvero la rotazione della stessa attorno all’asse di sviluppo 8, compatibilmente con la forma della capsula 2 e dell’alloggiamento 12, l’elemento perforante 17 perfora la parete inferiore 4 sempre in corrispondenza della camera anulare 21.
Nelle forme realizzative illustrate nelle figure da 1 a 3 e 6, la capsula 2 à ̈ simmetrica attorno all’asse di sviluppo 8; conseguentemente la camera anulare 21 si sviluppa, attorno all’asse di sviluppo 8, seguendo lo sviluppo della parete laterale 5 attorno all’asse di sviluppo 8 medesimo. La capsula 2 può essere posizionata all’interno dell’alloggiamento 12 ruotata attorno all’asse di sviluppo 8 a piacimento e tuttavia l’elemento perforante 17 penetrerà la parete inferiore 4 sempre in corrispondenza della camera anulare 21.
Come preannunciato, l’elemento perforante 17, quando la capsula 2 à ̈ inserita nell’alloggiamento 12, à ̈ posizionato eccentricamente rispetto all’asse di sviluppo 8 per attraversare la parete inferiore 4 in corrispondenza della camera anulare 21 ed essere parzialmente inserito nella camera anulare 21 stessa a seguito della perforazione. In tal modo l’elemento perforante 17 penetra all’interno della capsula 2 internamente alla camera anulare 21 definita dall’elemento di protezione 20, evitando quindi il contatto con il sacco filtro 9 che à ̈ mantenuto distanziato dalla parete inferiore 4 dall’elemento di protezione 20. Vantaggiosamente l’elemento perforante 17 à ̈ tarato per penetrare nella capsula 2 per una distanza inferiore all’altezza della camera anulare 21 in direzione sostanzialmente parallela alla direzione di azione dell’elemento perforante 17 (la quale à ̈ vantaggiosamente parallela all’asse di sviluppo 8).
La forma dello sviluppo anulare della camera anulare 21 e la sua posizione sulla parete inferiore 4, ovvero la sua distanza dall’asse di sviluppo 8, sono strettamente in relazione con la posizione dell’elemento perforante 17 (o più d’uno di essi quando multipli), e viceversa. In altri termini, a seconda del disallineamento (in termini di distanza) tra la posizione dell’elemento perforante 17, ovvero il punto che esso individua sulla parete inferiore 4 in corrispondenza del quale avviene la penetrazione, e la direzione individuata dall’asse di sviluppo 8, varierà anche la posizione della camera anulare 21; in particolare la camera anulare 21 à ̈ localizzata sulla parete inferiore 4 in una posizione tale che l’elemento perforante 17 penetri la parete inferiore 4 stessa in sua corrispondenza. In tal modo l’elemento perforante 17, penetrando nella capsula 2, si troverà parzialmente inserito nella camera anulare 21. La camera anulare 21 poi si svilupperà vantaggiosamente maggiormente secondo la direzione d’azione dell’elemento perforante 17 che nelle forme realizzative preferite ed illustrate à ̈ vantaggiosamente parallela all’asse di sviluppo 8.
Nelle forme realizzative illustrate, l’elemento di protezione 20 à ̈ sostanzialmente costituito da una struttura rigida o semirigida che à ̈ adagiata, all’interno del corpo 3 della capsula 2, sulla parete inferiore 4. In altre forme realizzative l’elemento di protezione 20 può essere invece parte integrante della parete inferiore 4 e/o della parete laterale 5 del corpo 3 della capsula 2. In ancora altre forme realizzative l’elemento di protezione 20 può invece essere in contatto con la sola parete laterale 5, pur essendo posizionato vantaggiosamente in prossimità od in corrispondenza della parete inferiore 4.
Vantaggiosamente, nelle forme realizzative illustrate, procedendo dalla parete laterale 5 verso l’asse di sviluppo 8, l’elemento di protezione 20 comprende una prima parete 22 sostanzialmente anulare, presentante una prima faccia interna 23 ed una prima faccia esterna 24, ed una seconda parete 25 sostanzialmente anulare, presentante una seconda faccia interna 26 ed una seconda faccia esterna 27. Nelle unite figure da 1 a 3 e 6 la prima parete 22 à ̈ quella più vicina (o che inizia in un punto più vicino) alla parete laterale 5 mentre la seconda parete 25 à ̈ quella posizionata internamente rispetto alla prima parete 22, con riferimento all’asse di sviluppo 8, ovvero à ̈ quella parete che termina in un punto più distante dalla parete laterale 5.
La seconda parete 25 à ̈ poi vantaggiosamente raccordata alla prima parete 22 attraverso una porzione di raccordo 28 sostanzialmente anulare. La porzione di raccordo 28 può essere di diversi tipi. Essa può essere semplicemente definita dalla porzione sostanzialmente anulare in corrispondenza della quale avviene il contatto tra la prima parete 22 e la seconda parete 25 (soluzione non illustrata). Nella forma realizzativa illustrata la porzione di raccordo 28 à ̈ invece dotata di una certa larghezza e separa la prima parete 22 e la seconda parete 25 distanziandole tra loro in propria corrispondenza. In particolare, come meglio evidente in figura 4, la porzione di raccordo 28 si configura sostanzialmente come una corona circolare la cui superficie à ̈ sostanzialmente piana e si estende sostanzialmente parallelamente alla parete inferiore 4. In altre forme realizzative la superficie della porzione di raccordo 28 può essere curva in vario modo, ad esempio concava, convessa, ondulata, ecc.
Tali prima parete 22 e seconda parete 25, come detto, delimitano la camera anulare 21. Vantaggiosamente inoltre, almeno una tra la prima parete 22 e la seconda parete 25 si sviluppa in allontanamento dalla parete inferiore 4. Ovvero almeno una tra la prima parete 22 e la seconda parete 25 definirà due bordi 29 alle proprie estremità, uno dei quali sarà più vicino alla parete inferiore 4 rispetto all’altro: almeno una tra la prima parete 22 e la seconda parete 25 sarà quindi non parallela alla parete inferiore 4. In altri termini, osservando una sezione individuata da un piano passante per l’asse di sviluppo 8, almeno una tra la prima parete 22 e la seconda parete 25 si sviluppa almeno principalmente trasversalmente alla parete inferiore 4. In ancora altri termini, osservando sempre in sezione, almeno una tra la prima parete 22 e la seconda parete 25 si sviluppa almeno principalmente lungo una direzione trasversale ma non ortogonale a quella definita dall’asse di sviluppo 8.
Vantaggiosamente poi, la prima parete 22 e la seconda parete 25 delimitano la camera anulare 21 con le rispettive prima faccia interna 23 e seconda faccia interna 26. Nella forma realizzativa preferita ed illustrata poi, la prima faccia interna 23 e la seconda faccia interna 26 sono sostanzialmente affacciate. L’elemento di protezione 20 quindi delimita la camera anulare 21 con la prima faccia interna 23, la seconda faccia interna 26 ed una terza faccia interna 30 individuata dalla porzione di raccordo 28 dalla parte rivolta verso la parete inferiore 4.
Come detto, nella forma realizzativa preferita, vantaggiosamente, la camera anulare 21 à ̈ individuata tra l’elemento di protezione 20 e la parete inferiore 4. Nelle forme realizzative preferite ed illustrate nelle unite figure, entrambe la prima parete 22 e la seconda parete 25 si sviluppano in allontanamento dalla parete inferiore 4. In particolare, nel caso delle figure da 1 a 5, la prima parete 22 e la seconda parete 25 convergono tra loro nel loro sviluppo in allontanamento dalla parete inferiore 4. Quindi la camera anulare 21 à ̈ delimitata dalla prima faccia interna 23, dalla seconda faccia interna 26, dalla terza faccia interna 30 e dalla parete inferiore 4. Visto secondo una sezione individuata da un piano passante dall’asse di sviluppo 8, l’elemento di protezione 20, in corrispondenza della camera anulare 21, assume sostanzialmente una forma ad U rovesciata.
In una variante, solo una tra la prima parete 22 e la seconda parete 25 si sviluppa in allontanamento dalla parete inferiore 4. Ad esempio, la seconda parete 25 può svilupparsi sostanzialmente parallelamente alla parete inferiore 4 procedendo dall’asse di sviluppo 8 verso la parete laterale 5 fino alla porzione di raccordo 28, in corrispondenza della quale, incontra la prima parete 22 che si sviluppa invece in allontanamento dalla parete inferiore 4. In questa variante l’elemento di protezione 20, in corrispondenza della camera anulare 21, visto secondo una sezione individuata da un piano passante per l’asse di sviluppo 8, assume sostanzialmente la forma di una L rovesciata orientata verso l’interno, ovvero con la seconda parete 25 che si protende sostanzialmente dalla porzione di raccordo 28 verso l’asse di sviluppo 8.
In alternativa, la camera anulare 21 può, come detto, essere individuata tra l’elemento di protezione 20, la parete inferiore 4 e la parete laterale 5. In questo caso à ̈ possibile che la sola seconda parete 25 si sviluppi in allontanamento dalla parete inferiore 4. Ad esempio, la prima parete 22 può svilupparsi sostanzialmente parallelamente alla parete inferiore 4 procedendo dalla parete laterale 5 verso l’asse di sviluppo 8 fino alla porzione di raccordo 28 in corrispondenza della quale incontra la seconda parete 25 che si sviluppa in allontanamento dalla parete inferiore 4. In questo caso l’elemento di protezione 20, in corrispondenza della camera anulare 21, visto secondo una sezione individuata da un piano passante per l’asse di sviluppo 8, assume sostanzialmente la forma di una L rovesciata orientata verso l’esterno, ovvero con la prima parete 22 che si protende sostanzialmente dalla porzione di raccordo 28 in allontanamento dall’asse di sviluppo 8.
Nelle forme realizzative preferite ed illustrate nelle unite figure, la prima parete 22 presenta, all’estremità opposta rispetto alla porzione di raccordo 28, una prima porzione di contatto 31 (figura 5). Vantaggiosamente poi, l’elemento di protezione 20 à ̈ sostanzialmente in contatto con il corpo 3 della capsula 2 attraverso la prima parete 22 in corrispondenza di tale prima porzione di contatto 31.
La prima porzione di contatto 31 à ̈ sostanzialmente in contatto con la parete inferiore 4 oppure con la parete laterale 5. Vantaggiosamente, nelle forme realizzative preferite, la prima porzione di contatto 31 à ̈ sostanzialmente in contatto con la parete inferiore 4. In alternativa, ad esempio nel caso in cui la prima parete 22 si sviluppi in allontanamento dalla parete laterale 5, come nell’esempio sopra citato, la prima porzione di contatto 31 sarà sostanzialmente in contatto con la parete laterale 5.
In questo contesto con contatto si intende sia un fissaggio per interferenza, sia un semplice appoggio. Chiaramente inoltre la prima porzione di contatto 31 può essere connessa (ad esempio saldata) al corpo 3 della capsula 2 invece che semplicemente in contatto.
Vantaggiosamente inoltre, nella forma realizzativa preferita ed illustrata nelle figure 1, 2, 4 e 5, l’elemento di protezione 20 comprende uno o più primi passaggi 32 ricavati in corrispondenza della prima porzione di contatto 31, detti primi passaggi 32 consentendo la comunicazione di fluido tra l’interno della camera anulare 21 ed il sacco filtro 9, ovvero con il resto dell’interno del corpo 3 della capsula 2. Tali primi passaggi 32 sono ricavati sostanzialmente in corrispondenza della prima porzione di contatto 31 e si estendono sulla prima parete 22. In tal modo, nella forma realizzativa preferita ed illustrata in figura 1, i primi passaggi 32 consentono la comunicazione di fluido attraverso lo spazio esistente tra la parete laterale 5 e l’elemento di protezione 20 in corrispondenza della prima parete 22. La camera anulare 21 à ̈ infatti in comunicazione di fluido con il sacco filtro 9, ovvero con il resto dell’interno del corpo 3 della capsula 2.
L’elemento di protezione 20 consente vantaggiosamente di separare il sacco filtro 9 dalla parete inferiore 4 almeno in corrispondenza della propria porzione individuante la camera anulare 21. L’elemento di protezione 20 definisce poi una sede 33 per il sacco filtro 9 (figura 2). Tale sede 33 à ̈ rivolta verso il coperchio 7 ed à ̈ localizzata centralmente alla camera anulare 21; il sacco filtro 9 à ̈ poi parzialmente inserito nella sede 33. Essendo che l’elemento perforante 17 agisce eccentricamente rispetto all’asse di sviluppo 8 ed in corrispondenza della camera anulare 21, esso non può entrare in contatto con il sacco filtro 9 nemmeno in corrispondenza della sede 33. Vantaggiosamente, la sede 33 corrisponde sostanzialmente ad una rientranza dell’elemento di protezione 20 verso la parete inferiore 4, lungo la direzione definita dall’asse di sviluppo 8, rispetto alla porzione dell’elemento di protezione 20 che individua la camera anulare 21. In altri termini la sede 33 individua una lacuna centralmente all’elemento di protezione 20, la quale à ̈ circondata dalla camera anulare 21. In tale lacuna à ̈ parzialmente inserito il sacco filtro 9 in corrispondenza di un proprio fondo 34, in modo tale da occuparne sostanzialmente il volume corrispondente. Vantaggiosamente infatti il sacco filtro 9 presenta una sezione, valutata perpendicolarmente all’asse di sviluppo 8, che varia. Nelle forme realizzative preferite ed illustrate, in particolare, il sacco filtro 9 presenta, in una propria porzione intermedia, un restringimento 35 di sezione che individua nel sacco filtro 9 stesso una parte superiore 36 compresa tra l’apertura superiore 10 ed il restringimento 35, ed una parte inferiore 37 compresa tra il restringimento 35 ed il fondo 34 del sacco filtro 9. In particolare la sezione della parte inferiore 37 à ̈ inferiore a quella della parte superiore 36, ovvero la parte superiore 36 presenta, perpendicolarmente all’asse di sviluppo 8, una sezione che in ogni punto, con riferimento all’asse di sviluppo 8, à ̈ superiore a quella in ogni punto della parte inferiore 37. In altri termini procedendo dall’apertura superiore 10 verso il fondo 34, la sezione del sacco filtro 9 subisce un restringimento 35 oltre il quale la sezione rimane non superiore a quella in corrispondenza del restringimento 35. Vantaggiosamente il sacco filtro 9, come detto, à ̈ connesso alla parete laterale 5 sostanzialmente in corrispondenza del perimetro delimitante l’apertura superiore 10 e la sua sezione varia diminuendo sostanzialmente seguendo quella della parete laterale 5 fino al restringimento 35. Il sacco filtro 9 à ̈ vantaggiosamente realizzato in modo tale che il restringimento 35 si venga a trovare in corrispondenza della sede 33, ovvero, nelle forme realizzative illustrate nelle figure 1 e 3 il restringimento 35 à ̈ sostanzialmente di poco distanziato dall’elemento di protezione 20 ed in particolare dalla porzione di raccordo 28. Il restringimento 35 di sezione poi à ̈ tale che la parte inferiore 37 del sacco filtro 9 possa essere inserita all’interno della sede 33. Infatti, vantaggiosamente la parte inferiore 37 del sacco filtro 9 à ̈ sostanzialmente inserita nella sede 33, ovvero nella lacuna. Vantaggiosamente la forma e la dimensione delle sezioni (perpendicolarmente all’asse di sviluppo 8) della parte inferiore 37 del sacco filtro 9 sono sostanzialmente e rispettivamente contro-sagomate e controdimensionate a quelle della sede 33. Tale forma del sacco filtro 9 permette di massimizzare la quantità di sostanza alimentare in polvere contenibile in esso.
Vantaggiosamente poi il sacco filtro 9 rimane leggermente distanziato sia dalla parete laterale 5, in corrispondenza della parte superiore 36 (escludendo la porzione a cui à ̈ connesso), sia dall’elemento di protezione 20, in corrispondenza del restringimento 35 e della parte inferiore 37, e sia dalla parete inferiore 4 in corrispondenza del fondo 34. In tal modo infatti il passaggio della bevanda attraverso il sacco filtro 9 avviene sostanzialmente in corrispondenza della totalità della superficie filtrante del sacco filtro 9 stesso. Tuttavia, in altre forme realizzative, à ̈ possibile prevedere che il sacco filtro 9 sia in contatto in uno o più punti con il corpo 3 della capsula 2 e/o con l’elemento di protezione 20. Ad esempio il sacco filtro 9 può poggiare, in corrispondenza del restringimento 35, sull’elemento di protezione 20 ed in particolare sulla porzione di raccordo 28 in corrispondenza di una sua terza faccia esterna 38, localizzata dalla parte opposta alla terza faccia interna 30. Ancora, la parte inferiore 37 del sacco filtro 9 può essere in contatto con quanto delimita la sede 33, ad esempio con la porzione dell’elemento di protezione 20 delimitante la sede 33.
Vantaggiosamente, la sede 33 à ̈ delimitata lateralmente dalla seconda parete 25. Nella forma realizzativa preferita ed illustrata nelle unite figure, ancor più vantaggiosamente, la seconda parete 25 delimita sostanzialmente detta sede 33 con la propria seconda faccia esterna 27. Nelle forme realizzative in cui il sacco filtro 9, in corrispondenza della parte inferiore 37, à ̈ in contatto con la porzione dell’elemento di protezione 20 delimitante la sede 33, quindi, esso sarà in contatto con la seconda faccia esterna 27. Nelle unite figure la seconda parete 25 si estende trasversalmente alla parete inferiore 4: ad esempio nelle figure da 1 a 3 si nota come la seconda parete 25 si estenda in allontanamento dalla parete inferiore 4 e dall’asse di sviluppo 8, mentre in figura 6 la seconda parete 25 à ̈ sostanzialmente parallela all’asse di sviluppo 8 stesso. Vantaggiosamente la forma della seconda parete 25 ed in particolare della seconda faccia esterna 27 definisce la forma dei lati della sede 33. Vista secondo un piano passante per l’asse di sviluppo 8, la seconda parete 25 ed in particolare la seconda faccia esterna 27 può presentare, come nel caso delle unite figure, un profilo piano, oppure curvo (con la concavità rivolta verso l’asse di sviluppo 8 oppure dalla parte opposta), sagomato, ecc. In corrispondenza della seconda faccia esterna 27 poi, possono essere vantaggiosamente presenti delle sporgenze o delle rientranze. Chiaramente la sagomatura della seconda faccia interna 26 e la sagomatura della seconda faccia esterna 27 possono anche non corrispondere tra loro. Ad esempio possono presentare due convessità opposte, od essere sagomate in maniera differente.
Quanto detto con riferimento alla seconda parete 25 in merito al profilo delle seconde facce vale anche con riferimento alla prima faccia interna 23 ed alla prima faccia esterna 24 della prima parete 22.
In forme realizzative alternative la sede 33 può avere una forma, vista secondo la direzione individuata dall’asse di sviluppo 8, che differisce da quella dell’elemento di protezione 20. Ad esempio se l’elemento di protezione 20 à ̈ sostanzialmente circolare, la sede 33 può essere di forma quadrata. In particolare quindi, la forma dello sviluppo della seconda parete 25 può differire da quella dello sviluppo della prima parete 22 e viceversa. La sede 33 poi, può essere delimitata inferiormente dall’elemento di protezione 20 stesso tramite una parete di base (non rappresentata) e collegata alla seconda parete 25. La parete di base può essere forata ed/od essere in contatto con la parete inferiore 4. Tuttavia nelle forme realizzative preferite ed illustrate la sede 33 à ̈ delimita inferiormente dalla parete inferiore 4.
Nelle forme realizzative preferite infatti, vantaggiosamente (come ben evidente nelle figure 4 e 5), l’elemento di protezione 20 presenta, centralmente rispetto alla camera anulare 21 ed in corrispondenza della sede 33, una apertura centrale 39 il cui perimetro à ̈ distanziato rispetto alla parete inferiore 4 consentendo la comunicazione di fluido tra l’interno della camera anulare 21 ed il resto dell’interno del corpo 3 della capsula 2 (quindi con il sacco filtro 9).
Vantaggiosamente il perimetro dell’apertura centrale 39 à ̈ individuato in corrispondenza di un bordo 29 della seconda parete 25. Nelle forme realizzative preferite infatti, la seconda parete 25 à ̈ distanziata dalla parete inferiore 4 ed un suo bordo 29, localizzato sulla seconda parete 25 sostanzialmente all’estremità opposta alla porzione di raccordo 28, costituisce il perimetro dell’apertura centrale 39. In questo caso, vantaggiosamente, l’elemento di protezione 20 à ̈ in contatto, nella maniera precisata precedentemente, con il corpo 3 della capsula 2 in corrispondenza della prima porzione di contatto 31. La camera anulare 21 à ̈ quindi parzialmente aperta su un lato in corrispondenza di una zona sostanzialmente anulare compresa tra la parete inferiore 4 ed il bordo 29 della seconda parete 25 opposto alla porzione di raccordo 28. L’apertura centrale 39 può essere presente sia in sostituzione dei primi passaggi 32, sia in aggiunta. Nella forma realizzativa preferita, illustrata in figura 1 (con il corrispondente elemento di protezione 20 illustrato nelle figure 4 e 5), sono presenti sia i primi passaggi 32 sia l’apertura centrale 39.
In una forma realizzativa alternativa, non illustrata, la seconda parete 25 presenta, in corrispondenza del bordo 29 , una seconda porzione di contatto che à ̈ sostanzialmente in contatto con la parete inferiore 4. La seconda porzione di contatto à ̈ sostanzialmente analoga alla prima porzione di contatto 31. In questa forma realizzativa solo la seconda porzione di contatto può essere in contatto con il corpo 3 della capsula 2 e specificamente con la parete inferiore 4. Tuttavia anche la prima porzione di contatto 31 può essere in contatto con il corpo 3 della capsula 2, in corrispondenza della parete laterale 5 o della parete inferiore 4. La comunicazione di fluido à ̈ garantita ad esempio dai primi passaggi 32, se la prima porzione di contatto 31 à ̈ in contatto con il corpo 3 della capsula 2, oppure à ̈ garantita attraverso lo spazio esistente tra la prima porzione di contatto 31 ed il corpo 3 della capsula 2. In ogni caso, analogamente alla prima porzione di contatto 31, l’elemento di protezione 20 può comprendere uno o più secondi passaggi ricavati in corrispondenza della seconda porzione di contatto (estendentisi vantaggiosamente sulla seconda parete 25), i quali consentono la comunicazione di fluido. In questa forma realizzativa possono essere presenti solo i primi passaggi 32, solo i secondi passaggi od entrambi.
In ogni caso l’elemento di protezione 20 può vantaggiosamente presentare uno o più fori 40 attraverso i quali à ̈ consentita la comunicazione di fluido (figure 3 e 6). Tali fori 40 possono essere presenti in alternativa od in aggiunta ai primi passaggi 32 e/o ai secondi passaggi e/o all’apertura centrale 39. Tali fori 40 possono essere disposti in diversi punti dell’elemento di protezione 20. Ad esempio sia in figura 3 che in figura 6 essi sono ricavati in corrispondenza della porzione di raccordo 28.
Nel seguito verrà illustrato più nel dettaglio il funzionamento del sistema 1 oggetto della presente invenzione.
Quando il portacapsula 11 ed il riscontro 15 sono in posizione di apertura la capsula 2 può essere inserita nell’alloggiamento 12 definito dal portacapsula 11, attraverso l’accesso. Portacapsula 11 e riscontro 15 vengono portati nella posizione di chiusura. Durante tale passaggio od a seguito di esso, l’ago di iniezione 14 penetra la capsula 2 attraverso il coperchio 7 e l’elemento perforante 17 penetra la capsula 2 attraverso la parete inferiore 4. In particolare l’elemento perforante 17 penetra all’interno della capsula 2 e si posiziona internamente alla camera anulare 21, ovvero tra l’elemento di protezione 20 e la parete inferiore 4.
I mezzi di iniezione 13, vantaggiosamente attraverso l’ago di iniezione 14, iniettano acqua all’interno della capsula 2 in corrispondenza dell’apertura superiore 10 del sacco filtro 9. L’acqua permea la sostanza alimentare in polvere per estrarla e formare una bevanda. Il flusso della bevanda procede sostanzialmente dal coperchio 7 verso la parete inferiore 4. La bevanda viene quindi filtrata dal sacco filtro 9 e la sostanza alimentare in polvere rimane intrappolata all’interno del sacco filtro 9 tra esso ed il coperchio 7. La bevanda così ottenuta si accumula verso la parete inferiore 4 in corrispondenza dell’elemento di protezione 20. Grazie alla comunicazione di fluido tra la camera anulare 21 ed il volume del corpo 3 della capsula 2 in cui à ̈ disposto il sacco filtro 9, la bevanda può entrare nella camera anulare 21 stessa. A seconda delle forme realizzative, la comunicazione di fluido à ̈ consentita in diversi modi descritti precedentemente. In corrispondenza della camera anulare 21 la bevanda può quindi fuoriuscire dalla capsula 2. Ad esempio nel caso in cui l’elemento perforante 17 sia un ago cavo, la bevanda può fuoriuscire attraverso di esso. Nel caso invece in cui l’elemento perforante 17 agisca come un semplice punteruolo, la bevanda potrà fuoriuscire attraverso il pertugio da esso creato.
La presente invenzione consegue importanti vantaggi.
Il sistema oggetto della presente invenzione consente di mantenere integro il sacco filtro durante la penetrazione dell’elemento perforante.
Inoltre la combinazione della camera anulare, della sede e del posizionamento in posizione eccentrica dell’elemento perforante consente di avere un’elevata quantità di sostanza alimentare in polvere immagazzinabile. Infatti in questo modo il sacco filtro può essere sagomato in modo tale da occupare anche il volume, o meglio la lacuna, corrispondente alla sede, massimizzando così il volume disponibile per il contenimento di sostanza alimentare in polvere.
Inoltre il sistema oggetto della presente invenzione consente un’omogenea permeazione della sostanza alimentare in polvere da parte dell’acqua iniettata attraverso i mezzi di iniezione. Infatti la sostanza alimentare in polvere à ̈ disposta uniformemente nel sacco filtro e durante il funzionamento non subisce alcuna compressione locale indesiderata.
Va infine rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso alla sua attuazione non risulta molto elevato.
L’invenzione così concepita à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Tutti i dettagli sono rimpiazzabili da altri tecnicamente equivalenti ed i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni dei vari componenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema (1) per la produzione di bevande comprendente: una capsula (2) contenente almeno una sostanza alimentare in polvere che può essere estratta attraverso il passaggio di acqua attraverso di essa per formare una bevanda; detta capsula (2) comprendendo un corpo (3) sostanzialmente a forma di tazza comprendente a propria volta una parete inferiore (4) ed una parete laterale (5) connessa alla parete inferiore (4), la capsula (2) inoltre comprendendo un coperchio (7) che chiude superiormente il corpo (3), ed un sacco filtro (9) inserito internamente al corpo (3) per separare detta sostanza alimentare in polvere almeno dalla parete inferiore (4); essendo individuato un asse di sviluppo (8) della capsula (2) passante per un punto centrale del coperchio (7) e per un punto centrale della parete inferiore (4); un portacapsula (11) definente al proprio interno un alloggiamento (12) per ospitare la capsula (2), mezzi di iniezione (13) di acqua nella capsula (2) associati al portacapsula (11) per iniettare acqua all’interno della capsula (2) attraverso il coperchio (7); mezzi di raccolta (16) della bevanda montati nel portacapsula (11) in corrispondenza dell’alloggiamento (12) per raccogliere in uso la bevanda che fuoriesce attraverso la parete inferiore (4), detti mezzi di raccolta (16) comprendendo almeno un elemento perforante (17) per in uso creare un pertugio nella parete inferiore (4) attraverso il quale la bevanda può fuoriuscire dalla capsula (2), detta capsula (2) comprendendo inoltre un elemento di protezione (20) posizionato internamente al corpo (3), sostanzialmente in corrispondenza della parete inferiore (4), per impedire il contatto tra l’elemento perforante (17) ed il sacco filtro (9); e caratterizzato dal fatto che l’elemento di protezione (20) individua una camera anulare (21) tra sé ed almeno la parete inferiore (4), detta camera anulare (21) sviluppandosi attorno a detto asse di sviluppo (8) ed essendo in comunicazione di fluido con il sacco filtro (9), l’elemento di protezione (20) definendo inoltre una sede (33) per il sacco filtro (9), detta sede (33) essendo rivolta verso il coperchio (7) e localizzata centralmente alla camera anulare (21) e detto sacco filtro (9) essendo parzialmente inserito in detta sede (33), e dal fatto che l’elemento perforante (17), quando la capsula (2) à ̈ inserita nell’alloggiamento (12), à ̈ posizionato eccentricamente rispetto a detto asse di sviluppo (8) per attraversare la parete inferiore (4) in corrispondenza della camera anulare (21) ed essere parzialmente inserito nella camera anulare (21) stessa.
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione (1) caratterizzato dal fatto che procedendo dalla parete laterale (5) verso l’asse di sviluppo (8), l’elemento di protezione (20) comprende una prima parete (22) sostanzialmente anulare, presentante una prima faccia esterna (24) ed una prima faccia interna (23), ed una seconda parete (25) sostanzialmente anulare, presentante una seconda faccia interna (26) ed una seconda faccia esterna (27), detta seconda parete (25) essendo raccordata alla prima parete (22) attraverso una porzione di raccordo (28) sostanzialmente anulare, almeno una di dette prima parete (22) e seconda parete (25) sviluppandosi in allontanamento dalla parete inferiore (4), dette prima parete (22) e seconda parete (25) delimitando detta camera anulare (21) con le rispettive prima faccia interna (23) e seconda faccia interna (26).
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione (2) caratterizzato dal fatto che la prima parete (22) presenta, all’estremità opposta rispetto alla porzione di raccordo (28), una prima porzione di contatto (31), e dal fatto che l’elemento di protezione (20) à ̈ sostanzialmente in contatto con il corpo (3) della capsula (2) attraverso la prima parete (22) in corrispondenza di detta prima porzione di contatto (31).
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione (3) caratterizzato dal fatto che la prima porzione di contatto (31) Ã ̈ sostanzialmente in contatto con la parete inferiore (4) oppure con la parete laterale (5).
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione (3) o (4) caratterizzato dal fatto che l’elemento di protezione (20) comprende uno o più primi passaggi (32) ricavati in corrispondenza della prima porzione di contatto (31), detti primi passaggi (32) consentendo detta comunicazione di fluido.
  6. 6. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da (2) a (5) caratterizzato dal fatto che detta seconda parete (25) delimita sostanzialmente detta sede (33) con la propria seconda faccia esterna (27).
  7. 7. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che l’elemento di protezione (20) presenta, centralmente rispetto alla camera anulare (21) ed in corrispondenza di detta sede (33), una apertura centrale (39) il cui perimetro à ̈ distanziato rispetto alla parete inferiore (4) consentendo detta comunicazione di fluido.
  8. 8. Sistema secondo le rivendicazioni (2) e (7) caratterizzato dal fatto che la seconda parete (25) Ã ̈ distanziata dalla parete inferiore (4), un bordo (29) della seconda parete (25) opposto alla porzione di raccordo (28) costituendo il perimetro di detta apertura centrale (39).
  9. 9. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da (2) a (6) caratterizzato dal fatto che la seconda parete (25) individua, in corrispondenza di un proprio bordo (29) opposto rispetto alla porzione di raccordo (28), una seconda porzione di contatto che à ̈ sostanzialmente in contatto con la parete inferiore (4).
  10. 10. Sistema secondo la rivendicazione (9) caratterizzato dal fatto che l’elemento di protezione (20) comprende uno o più secondi passaggi ricavati in corrispondenza della seconda porzione di contatto, detti secondi passaggi consentendo detta comunicazione di fluido.
  11. 11. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che l’elemento di protezione (20) presenta uno o più fori (40) attraverso i quali à ̈ consentita detta comunicazione di fluido.
  12. 12. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che l’elemento di protezione (20) individua detta camera anulare (21) tra sé, la parete inferiore (4) e la parete laterale (5).
  13. 13. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il sacco filtro (9) presenta superiormente una apertura superiore (10) rivolta verso il coperchio (7), detto sacco filtro (9) contenendo la sostanza alimentare in polvere tra sé ed almeno il coperchio (7), e dal fatto che il sacco filtro (9) à ̈ connesso alla parete laterale (5) od al coperchio (7) sostanzialmente in corrispondenza di un perimetro dell’apertura superiore (10).
  14. 14. Sistema secondo la rivendicazione (13) caratterizzato dal fatto che detto sacco filtro (9) presenta un restringimento (35) di sezione localizzato in una propria porzione intermedia, detto restringimento (35) individuando nel sacco filtro (9) una parte superiore (36), compresa tra l’apertura superiore (10) ed il restringimento (35), ed una parte inferiore (37), compresa tra il restringimento (35) ed un fondo (34) del sacco filtro (9), detta parte superiore (36) presentando perpendicolarmente all’asse di sviluppo (8) una sezione che in ogni punto, con riferimento all’asse di sviluppo (8), à ̈ superiore a quella in ogni punto della parte inferiore (37), detto restringimento (35) essendo localizzato in prossimità dell’elemento di protezione (20) in corrispondenza della sede (33), detta parte inferiore (37) essendo sostanzialmente inserita in detta sede (33).
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