ITVI20110078A1 - Capsula per la preparazione di bevande e metodo di preparazione di bevande che utilizza tale capsula - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale avente titolo “CAPSULA PER LA PREPARAZIONE DI BEVANDE E METODO DI PREPARAZIONE DI BEVANDE CHE UTILIZZA TALE CAPSULA”
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda una capsula contenente una sostanza per la preparazione di bevande utilizzabile in apposite macchine di preparazione della bevanda stessa.
In particolare, la presente invenzione è relativa ad una capsula contenente polvere di caffè utilizzabile in apparati di preparazione di caffè espresso.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
È noto nel campo della preparazione di bevande l’impiego di apparecchiature che utilizzano contenitori, comunemente noti come capsule, contenenti al loro interno una dose di sostanza atta ad essere impiegata per ottenere la bevanda desiderata. Tali capsule sono di tipo monouso e vengono utilizzate per la preparazione di una bevanda e quindi gettate.
L’impiego di tali capsule prevede il loro inserimento in una opportuna sede di ricevimento dell’apparecchiatura ed il successivo passaggio di un fluido in pressione attraverso la sostanza per ottenere in uscita la bevanda desiderata.
Il fluido in pressione è costituito normalmente da acqua calda o vapore, opportunamente generato nell’ apparecchiatura in un’apposita caldaia.
Un primo tipo di capsule noto è costituito sostanzialmente da un contenitore di materiale plastico al cui interno è predisposta la sostanza base della bevanda da ottenere, come ad esempio polvere di caffè o foglie di tè, tale contenitore essendo chiuso in due sue pareti laterali contrapposte da opportuni elementi di chiusura.
Un primo tipo di elemento di chiusura può essere costituito da un elemento traspirante, ad esempio un filtro di carta traspirante o una pellicola di plastica forata, applicato al contenitore dopo che la sostanza è stata disposta al suo interno.
Le capsule così realizzate sono normalmente fornite in confezioni sigillate, ad esempio contenute in confezioni plastificate, che vengono aperte solo al momento del loro impiego per mantenere il più possibile integro l’aroma della sostanza contenuta nella capsula.
Una volta aperta la confezione, la capsula viene inserita all’interno dall’apparecchiatura nella apposita sede di ricevimento e quindi il fluido in pressione viene fatto scorrere tra le due pareti laterali attraversando la sostanza.
La bevanda così ottenuta viene convogliata verso un apposito recipiente, ad esempio un bicchiere o una tazza.
La buona riuscita della bevanda è legata al passaggio il più possibile omogeneo del fluido tra le due pareti laterali della capsula.
Un altro tipo di elemento di chiusura normalmente utilizzato è costituito da un elemento non traspirante o impermeabile (chiamato pellicola di sigillo), normalmente costituito da un foglio di alluminio, applicato anch’esso al contenitore. Tale tipologia di elemento di chiusura permette, rispetto alla carta traspirante, di mantenere in modo più efficace l’aroma della sostanza nel tempo. In tali capsule, inoltre, non vi è la necessità di utilizzare confezioni esterne di contenimento essendo di per sé ermetiche.
Infatti, con l’impiego di tali tipologie di sigillo, la sostanza è racchiusa in un contenitore sostanzialmente ermetico. Tale tipologie di capsula viene chiamata anche capsula sigillata o ermetica.
Per l’impiego di tali capsule di tipo sigillate, le apparecchiature sono provviste, in corrispondenza della sede di ricevimento, di opportuni mezzi di foratura della pellicola di sigillo per creare dei condotti di passaggio del fluido.
Tali mezzi di foratura sono preferibilmente costituiti da una pluralità di aghi che agiscono sulle pareti laterali della capsula dopo che la stessa è inserita nella apposita sede di ricevimento.
L’azionamento di tali aghi avviene preferibilmente mediante l’azione di pressione manuale esercitata dall’operatore attraverso un opportuno leverismo che agisce su di un elemento di spinta che porta detti aghi.
Una volta che le pellicole di sigillo hanno subito la foratura, segue la fase di erogazione del fluido di preparazione della bevanda. Tale fluido attraversa il contenitore tra le pellicole di sigillo forate e quindi la sostanza di base, per ottenere in uscita la bevanda desiderata.
La buona riuscita della bevanda è legata al passaggio omogeneo del fluido tra le due pareti laterali della capsula, e dipende in particolare dalla capacità di perforazione delle pellicole di sigillo da parte dei mezzi di foratura della macchina.
Un inconveniente delle capsule di tipo noto è associato alla non perfetta omogeneità nel passaggio del fluido attraverso la capsula.
Ciò è legato infatti alle caratteristiche proprie degli elementi di chiusura, siano essi di tipo permeabile che impermeabile. Un altro inconveniente delle capsule di tipo noto, più in particolare delle capsule con elementi di chiusura di tipo impermeabile, è costituito dal fatto che l’apparecchiatura destinata al loro impiego deve essere munita di mezzi di foratura dell’elemento di chiusura impermeabile e si richiede, pertanto, una apparecchiatura di tipo complesso e/o costoso. E’ scopo della presente invenzione superare almeno in parte gli inconvenienti dell’arte nota.
E’ in particolare uno scopo dell’invenzione quello di realizzare una capsula in cui il passaggio del fluido attraverso la sostanza di preparazione della bevanda in essa contenuta è più omogeneo rispetto alle capsule di tipo noto per ottenere una bevanda di qualità superiore.
E’ un altro scopo dell’invenzione quello di realizzare una capsula di tipo universale, che possa essere utilizzata indistintamente sia in apparecchiature in cui sono presenti mezzi di rottura dei sigilli che in apparecchiature prive di tali mezzi di rottura.
SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione si basa sulla considerazione generale di realizzare una capsula di contenimento di una sostanza per la realizzazione di una bevanda comprendente una zona di alloggiamento della sostanza ed almeno un elemento di chiusura di tale zona di alloggiamento, la capsula essendo provvista di mezzi di rottura propri dell’elemento di chiusura atti ad essere attivati quando la capsula viene compressa per il suo impiego.
Secondo una prima forma di realizzazione, la presente invenzione ha per oggetto una capsula secondo la rivendicazione 1, vale a dire una capsula di contenimento di una sostanza per la realizzazione di una bevanda comprendente una zona di alloggiamento di detta sostanza ed almeno un elemento di chiusura di detta zona di alloggiamento, la capsula comprendendo mezzi di rottura di detto almeno un elemento di chiusura atti ad essere inattivi in una prima condizione di riposo di detta capsula ed atti ad essere attivi in una seconda condizione operativa di detta capsula.
Preferibilmente, la seconda condizione operativa della capsula è una condizione di compressione per la capsula stessa.
Opportunamente la capsula comprende mezzi di deformazione atti a consentire ravvicinamento reciproco tra i mezzi di rottura e l’elemento di chiusura.
Preferibilmente i mezzi di deformazione comprendono una porzione elasticamente cedevole.
In una forma preferita di realizzazione, l’elemento di chiusura è applicato ad un bordo anulare associato alla zona di alloggiamento, tale bordo anulare essendo associato alla porzione elasticamente cedevole.
Preferibilmente i mezzi di rottura comprendono almeno un elemento aggettante rivolto verso l’elemento di chiusura.
Vantaggiosamente i mezzi di rottura comprendono una pluralità di elementi aggettanti rivolti verso l’elemento di chiusura e sono distribuiti perifericamente rispetto all’elemento di chiusura stesso.
In alternativa i mezzi di rottura comprendono una pluralità di elementi aggettanti rivolti verso l’elemento di chiusura distribuiti in modo tale da interessare sostanzialmente tutta l’area dell’ elemento di chiusura cui sono rivolti.
In una forma preferita di realizzazione, i mezzi di rottura sono interposti tra la zona di alloggiamento e l’elemento di chiusura.
In un’altra forma preferita di realizzazione, i mezzi di rottura sono disposti esternamente all’elemento di chiusura rispetto alla zona di alloggiamento.
Preferibilmente i mezzi di rottura comprendono uno o più elementi appuntiti.
In una forma preferita di realizzazione, la capsula dell’invenzione comprende almeno un condotto atto a porre in comunicazione la zona di alloggiamento della sostanza con l’esterno della capsula nella seconda condizione operativa compressa della capsula.
Opportunamente tale condotto è associato a detti mezzi di rottura.
Preferibilmente la capsula comprende due elementi di chiusura contrapposti della zona di alloggiamento.
In una forma preferita dell’invenzione l’elemento di chiusura è di tipo impermeabile.
In un’altra forma preferita, l’elemento di chiusura è di tipo permeabile.
La capsula comprende, preferibilmente, un contenitore atto a definire la detta zona di alloggiamento e tale contenitore comprende almeno una zona a rottura controllata atta ad essere integra nella prima condizione di riposo della capsula ed atta ad essere sottoposta a rottura nella seconda condizione operativa della capsula per creare una via di comunicazione tra la zona di alloggiamento e l’esterno della capsula.
Vantaggiosamente, la zona a rottura controllata comprende un elemento aggettante sporgente rispetto alla superficie esterna del contenitore.
Opportunamente, l’elemento aggettante nella seconda condizione operativa si dispone almeno parzialmente all’interno del contenitore.
Preferibilmente, l’elemento aggettante è definito tra una porzione di base associata al contenitore ed una porzione di estremità sporgente rispetto alla superficie esterna del contenitore stesso.
In una forma preferita di realizzazione in corrispondenza della porzione di base dell’elemento aggettante il contenitore comprende una porzione a spessore ridotto.
In un’altra forma preferita di realizzazione in corrispondenza della porzione di base dell’elemento aggettante il contenitore comprende una porzione con caratteristiche di durezza meccanica inferiori rispetto alle zone circostanti. Vantaggiosamente l’elemento aggettante è realizzato di pezzo con il contenitore.
Preferibilmente l’elemento aggettante presenta una forma a tronco di piramide.
Più preferibilmente la forma a tronco di piramide presenta una base sostanzialmente triangolare.
In una variante realizzativa dell’invenzione, l’elemento aggettante presenta una forma sostanzialmente cilindrica, Preferibilmente la superficie esterna dell’elemento aggettante comprende almeno una porzione scanalata per creare detta via di comunicazione tra la zona di alloggiamento e l’esterno della capsula.
Vantaggiosamente il contenitore è realizzato mediante stampaggio.
Preferibilmente la zona a rottura controllata è associata ad una porzione di fondo del contenitore.
In forme preferite di realizzazione, la capsula comprende più zone a rottura controllata.
In una prima forma preferita dell’invenzione, le zone a rottura controllata sono equidistribuite sul contenitore.
Vantaggiosamente la capsula presenta una forma sostanzialmente troncoconica.
In un suo secondo aspetto la presente invenzione ha per oggetto un metodo secondo la rivendicazione 14, vale a dire un metodo di realizzazione di una bevanda mediante il passaggio di un fluido in una dose di una sostanza di preparazione di detta bevanda, tale metodo comprendendo le fasi di:
- prevedere una capsula comprendente una zona di alloggiamento di detta sostanza ed almeno un elemento di chiusura di detta zona di alloggiamento, detta capsula comprendendo mezzi di rottura di detto almeno un elemento di chiusura;
- applicare una forza a detta capsula per attivare detti mezzi di rottura per la rottura di detto almeno un elemento di chiusura.
Preferibilmente tale metodo è implementato in una apparecchiatura comprendente una sede di ricevimento della capsula.
Vantaggiosamente, la fase di applicare una forza alla capsula comprende la fase di comprimere la capsula nella sede di ricevimento dell’apparecchiatura.
Opportunamente, il passaggio del fluido nella dose di sostanza di preparazione della bevanda comprende la fase di far passare il fluido nella zona di alloggiamento della capsula quando essa è inserita nella sede di ricevimento dell’apparecchiatura.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori vantaggi, obiettivi e caratteristiche nonché forme di realizzazione della presente invenzione sono definiti nelle rivendicazioni e saranno chiariti nel seguito per mezzo della descrizione seguente, nella quale è fatto riferimento alle tavole di disegno allegate; nei disegni, caratteristiche e/o parti componenti corrispondenti o equivalenti della presente invenzione sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare, nelle figure:
- la figura 1 rappresenta una vista in prospettiva di una capsula secondo una prima forma realizzativa dell’invenzione;
- la figura 2 rappresenta la capsula di figura 1 priva dell’elemento di chiusura superiore;
- la figura 3 rappresenta la vista in sezione lungo la linea III-III di figura 1 ;
- la figura 3A rappresenta un particolare ingrandito di figura 3;
- la figura 4 rappresenta la capsula di figura 3 inserita in un’apparecchiatura di preparazione di una bevanda in una prima posizione operativa;
- la figura 5 rappresenta la capsula di figura 3 inserita in un’apparecchiatura di preparazione di una bevanda in una seconda posizione operativa;
- la figura 5A rappresenta un particolare ingrandito di figura 5;
- la figura 6 rappresenta una variante realizzativa di figura 2; - la figura 7 rappresenta una vista in prospettiva dal basso di figura 6;
- la figura 8 rappresenta una vista in sezione lungo la linea Vili- Vili di figura 6;
- le figure da 9 a 13 rappresentano differenti fasi durante l’utilizzo della capsula di figura 8;
- la figura 13A rappresenta un particolare ingrandito di figura 13;
- la figura 14 rappresenta una vista in sezione di una variante realizzativa della capsula dell’invenzione;
- la figura 14A rappresenta un particolare ingrandito di figura 14;
- la figura 15 rappresenta la capsula di figura 14 in una particolare configurazione per la sua realizzazione;
- le figure 16 e 17 rappresentano la capsula di figura 14 in due condizioni operative differenti durante il suo utilizzo; - la figura 18 rappresenta un’altra variante realizzativa della capsula di figura 2;
- la figura 19 rappresenta una vista in prospettiva dal basso di figura 18;
- la figura 20 rappresenta una vista in sezione lungo la linea XX-XX di figura 18;
- le figure 21 e 22 rappresentano la capsula di figura 20 in due condizioni operative differenti durante il suo utilizzo; - la figura 22A rappresenta un particolare ingrandito di figura 22;
- la figura 23 rappresenta una vista in prospettiva dal basso di una variante realizzativa della capsula dell’invenzione; - la figura 24 rappresenta una vista in sezione lungo la linea XXIV- XXIV di figura 23;
- la figura 24A rappresenta un particolare ingrandito di figura 24;
- le figure da 25 a 28 rappresentano differenti fasi durante l’utilizzo della capsula di figura 24;
- la figura 28A rappresenta un particolare ingrandito di figura 28.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE
INVENZIONE.
La capsula dell’invenzione descritta nel seguito è particolarmente adatta per la realizzazione di caffè espresso. E’ chiaro che il concetto inventivo può essere esteso a qualsiasi tipo di capsule note e comunemente impiegate nella realizzazione di bevande espresse in genere, come tè, infusi, cappuccini, etc..
Nelle figure da 1 a 3 è mostrata una capsula 1 secondo una prima forma realizzativa dell’invenzione.
La capsula 1 comprende essenzialmente un contenitore 2 che definisce internamente una zona 3 di accoglimento di una sostanza base utilizzata nella preparazione di un bevanda. La sostanza base, non mostrata nelle figure, potrà essere costituita ad esempio da polvere di caffè nel caso di preparazione di caffè espresso, o di foglie di tè o altre essenze per la preparazione di tè o infusi in genere.
Com’è noto, la preparazione delle bevande prevede il passaggio di un fluido, ad esempio acqua calda, vapore o latte, attraverso la sostanza per fornire in uscita la bevanda desiderata.
Il contenitore 2 comprende una superficie laterale 4, di forma sostanzialmente troncoconica, delimitata tra due zone di chiusura superiore ed inferiore 5 e 6.
La zona di chiusura inferiore 6 comprende un elemento di chiusura 7. Tale elemento di chiusura 7 comprende preferibilmente una pellicola in materiale permeabile, ad esempio uno strato di carta traspirante. In varianti realizzative tale elemento di chiusura 7 potrebbe essere costituito da altri materiali permeabili, come ad esempio un foglio plastico provvisto di piccoli fori, un film microforato oppure tessuto non tessuto con caratteristiche filtranti.
La zona di chiusura superiore 5 comprende un elemento di chiusura 8. L’elemento di chiusura 8 può comprendere una pellicola di materiale permeabile, analogamente a quanto visto con riferimento all’elemento di chiusura inferiore 7, oppure può comprendere una pellicola di materiale impermeabile, ad esempio uno strato in alluminio, nel qual caso la chiusura risulterà di tipo ermetico.
In particolare l’elemento di chiusura 8 è associato ad un bordo anulare esterno 9 della zona di chiusura superiore 5. L’elemento di chiusura 8 può essere associato al bordo anulare esterno 9 mediante mezzi di connessione di tipo noto, come ad esempio per incollaggio mediante una sostanza adesiva, mediante saldatura o per induzione.
La zona di chiusura superiore 5 presenta un bordo anulare interno 10 su cui sono realizzate una pluralità di elementi aggettanti 11, in numero di dodici nella forma realizzativa mostrata, che si estendono dal bordo anulare interno 10 in direzione dell’elemento di chiusura 8, come meglio visibile in figura 3.
Gli elementi aggettanti 1 1 sono preferibilmente costituiti da sporgenze con andamento appuntito, nel caso particolare di forma troncoconica, e preferibilmente realizzati di pezzo al contenitore 2. Ciò può essere vantaggiosamente ottenuto direttamente in fase di realizzazione della capsula 1, ad esempio quando questa è costituita da materiale plastico ed è ottenuta con un processo di stampaggio.
In varianti realizzative, tuttavia, il numero e la forma degli elementi aggettanti potrà essere differente. Tale scelta può dipendere, ad esempio, dal materiale di cui è costituito l’elemento di chiusura 8.
Tra il bordo anulare periferico 9 ed il bordo anulare interno 10, il contenitore 2 presenta una zona intermedia 12 di forma sagomata, meglio visibile nel particolare di figura 3A.
Tale zona intermedia 12 è elasticamente cedevole, come verrà evidenziato nel seguito della presente descrizione. La cedevolezza di tale zona intermedia 12 può essere conferita mediante una opportuna scelta dello spessore della zona 12 stessa, oppure mediante l’impiego di un opportuno materiale con proprietà resilienti.
Con riferimento alle figure 4 e 5 è descritto in seguito l’impiego della capsula dell’invenzione 1 in una apposita apparecchiatura A di tipo noto utilizzata per la preparazione di bevande, in particolare di caffè espresso.
L’apparecchiatura A è qui mostrata nella sola porzione atta a ricevere la capsula 1. L’apparecchiatura A comprende una prima porzione 50 su cui è definita una sede 51 di ricevimento della capsula 1 ed una seconda porzione 52 per il bloccaggio della capsula 1 alla prima porzione 50 prima del suo impiego. La prima porzione 50 comprende un canale di ingresso 53 attraverso il quale viene alimentato il fluido di preparazione della bevanda, tale fluido essendo costituito normalmente da acqua calda e/o da vapore opportunamente prodotti in una caldaia dell’apparecchiatura A. La seconda porzione 52 comprende un canale di uscita 54 atto a convogliare la bevanda già preparata verso un recipiente di ricevimento, come ad esempio un bicchiere o una tazza.
La preparazione della bevanda prevede dapprima l’inserimento della capsula 1 all’interno della sede 51 della prima porzione 50. Successivamente la seconda porzione 52 viene avvicinata alla prima porzione 50, come mostrato in figura 4. Nelle apparecchiature di tipo noto tale operazione avviene mediante un opportuno sistema meccanico, ad esempio azionando una leva che agisce in spostamento sulla seconda porzione 52. La seconda porzione 52 viene quindi forzata a spinta verso la prima porzione 50, come mostrato in fig. 5.
Durante tale fase di spinta della seconda porzione 52 verso la prima porzione 50, il bordo anulare esterno 52a della seconda porzione 52 si dispone in contatto ed in spinta contro il bordo anulare periferico 9 della capsula 1 causando la deformazione della zona intermedia 12, come evidenziato in figura 5 A. Contemporaneamente l’elemento di chiusura 8 viene pressato e tirato perifericamente verso il basso determinando il suo contatto contro gli tutti gli elementi aggettanti 1 1 lungo il bordo anulare interno 10. Tale pressione causa la rottura dell’elemento di chiusura 8 in corrispondenza di tali elementi aggettanti 11. Tale effetto di rottura viene ulteriormente amplificato dal contatto della seconda porzione 52 contro gli elementi aggettanti 1 1 in tale condizione finale chiusa.
In tale condizione chiusa dell’apparecchiatura A, mostrata appunto in figura 5, la capsula 1 è predisposta per il suo impiego. La successiva fase infatti consiste nell’ alimentazione del fluido dal canale di ingresso 53 verso la capsula 1 per farlo passare attraverso la sostanza contenuta al suo interno e per essere quindi convogliato all’esterno attraverso il canale di uscita 54 in forma di bevanda.
La rottura dell’elemento di chiusura 8 in corrispondenza degli elementi aggettanti 11 consente di migliorare il passaggio del fluido proveniente dall’interno della capsula 1 e di rendere più omogeneo il flusso del fluido stesso attraverso la sostanza. Ciò comporta un miglioramento della qualità della bevanda in uscita.
Tale vantaggio si verifica, ad esempio, nel caso in cui l’elemento di chiusura 8 sia costituito da un materiale permeabile, come ad esempio una carta traspirante.
Infatti il fluido oltre ad attraversare centralmente lo strato permeabile, passa anche attraverso le zone di rottura createsi in corrispondenza degli elementi aggettanti 11.
L’impiego della capsula 1 risulta pertanto vantaggioso in tutte quelle apparecchiature di tipo standard predisposte alla preparazione di bevande e che impiegano capsule provviste di elementi di chiusura permeabili, nelle apparecchiature sostanzialmente del tipo mostrato in fig. 4 e 5.
Tuttavia la presenza dei mezzi di rottura dell’elemento di chiusura 8 costituiti dagli elementi aggettanti 11 consente, vantaggiosamente, l’impiego di un elemento di chiusura di tipo impermeabile, ad esempio un foglio di alluminio.
In tal caso infatti le zone di rottura in prossimità degli elementi aggettanti 11 creano i condotti di passaggio necessari al fluido proveniente dalTinterno della capsula 1 per raggiungere il canale di uscita 54. Tali condotti rappresentano le uniche zone di passaggio del fluido essendo l’elemento di chiusura 8 di per sé impermeabile.
Una capsula 1 provvista di un elemento di chiusura 8 di tipo impermeabile può essere pertanto utilizzata anche in un’apparecchiatura A di tipo standard del tipo mostrato nelle figure 4 e 5, utilizzata normalmente solo per le capsule con elementi di chiusura permeabili. Le apparecchiature utilizzate per capsule con elementi di chiusura impermeabili differisce dalle apparecchiature standard utilizzate per capsule con elementi di chiusura permeabili in quanto sono provviste di opportuni propri mezzi di rottura dell’elemento di chiusura ermetico, ad esempio aghi di perforazione, risultando pertanto più complesse e costose.
Per quanto visto sopra, grazie alla presenza dei mezzi di rottura costituiti degli elementi aggettanti 11 ed alla deformabilità della zona intermedia 12, l’elemento di chiusura ermetico 8 viene forato automaticamente durante la predisposizione della capsula 1 all’interno dell’apparecchiatura A di tipo standard.
Vantaggiosamente, pertanto, la capsula 1 dell’invenzione consente l’uso di un elemento di chiusura di tipo ermetico nella sua realizzazione ed il suo impiego avvenire in apparecchiature di qualsiasi tipo, siano esse provviste o meno di opportuni mezzi di rottura dell’elemento di chiusura.
La capsula 1 d’invenzione risulta pertanto di tipo universale utilizzabile in tutti tipi di apparecchiature tipo noto.
Con riferimento alle figure da 6 a 8 è mostrata una capsula 21 secondo una variante realizzativa dell’invenzione.
La capsula 21 differisce dalla capsula precedentemente descritta con riferimento alle figure da 1 a 3 nella realizzazione della zona di chiusura inferiore 26.
La zona di chiusura inferiore 26 risulta ermeticamente chiusa e comprende una porzione di fondo 27 sostanzialmente anulare e realizzata di pezzo con la parete laterale 4 ed un elemento sporgente centrale 28 anch’esso realizzato di pezzo con la porzione di fondo 27. Sulla superficie esterna dell’elemento sporgente 28 sono definite delle scanalature longitudinali 29.
Tutta la zona di chiusura inferiore 26 risulta, come detto, ermetica. Vantaggiosamente ciò è ottenuto mediante la sua realizzazione per stampaggio di un materiale plastico.
L’elemento sporgente centrale 28 è realizzato in modo tale da potersi svincolare dalla porzione di fondo 27 a seguito di una sua spinta verso l’interno della capsula 21, come vedremo meglio in seguito. Ciò può essere ottenuto prevedendo, ad esempio, uno spessore ridotto nella zona circolare di unione 30 tra l’elemento sporgente 28 e la porzione di fondo 27.
In varianti realizzative, tuttavia, si potrà prevedere che in corrispondenza della base dell’elemento aggettante il materiale del contenitore presenti una durezza meccanica inferiore rispetto alle zone circostanti di modo che quando l’elemento aggettante è sottoposto ad una spinta verso l’interno della capsula, tali zone siano soggette a rottura e l’elemento aggettante possa pertanto svincolarsi dalla porzione di fondo.
Con riferimento alle figure da 9 a 13 è descritto in seguito l’impiego della capsula 21 in una apparecchiatura di preparazione di bevande A sostanzialmente dello stesso tipo precedentemente descritto con riferimento alle figure 4 e 5.
Per quanto concerne la zona di chiusura superiore 5 e l’azione degli elementi aggettanti 11, vale quanto descritto in precedenza.
La preparazione della bevanda prevede dapprima l’inserimento della capsula 21 all’interno della sede 51 della prima porzione 50 dell’ apparecchiatura A, come si osserva in fig. 9. L’elemento sporgente 28 si dispone in battuta sul fondo 5 la della sede di ricevimento 51 della prima porzione 50, come si osserva in fig. 10. Successivamente la seconda porzione 52 viene avvicinata alla prima porzione 50, come mostrato nelle figure 11 e 12. In particolare quando la seconda porzione 52 viene forzata a spinta verso la prima porzione 50, come mostrato in fig. 12, l’elemento sporgente 28 si svincola, rompendosi, dalla porzione di fondo 27 e si dispone verso l’interno della capsula 21. Proseguendo nella spinta, come si osserva in fig. 13, si determina la rottura dell’elemento di chiusura 8 in corrispondenza degli elementi aggettanti 1 1 , secondo quanto descritto precedentemente per la prima forma realizzativa.
La presenza delle scanalature 29 sulla superficie esterna dell’elemento sporgente 28 determina un corrispondente numero di condotti di passaggio tra la sede 51 della prima porzione 50 e l’interno della capsula 21 , come indicato schematicamente dal percorso della freccia in fig. 13A.
In tale condizione chiusa dell’ apparecchiatura A, mostrata appunto in figura 13, la capsula 21 è predisposta per il suo impiego. La successiva fase infatti consiste nell’alimentazione del fluido dal canale di ingresso 53 verso la capsula 21 per farlo passare attraverso la sostanza contenuta al suo interno e per essere quindi convogliato all’esterno attraverso il canale di uscita 54 in forma di bevanda.
In particolare il fluido proveniente dal canale di ingresso 53 raggiunge l’interno della capsula 21 passando attraverso i condotti determinati dalle scanalature 29.
Anche in tal caso, pertanto, la capsula 21 può essere utilizzata in un’apparecchiatura di tipo standard sprovvista di mezzi di rottura per elementi ermetici.
Infatti, grazie alla presenza dei mezzi di rottura costituiti degli elementi aggettanti 11 da una parte e dell’elemento sporgente 28 dall’altra, sulle due zone di chiusura superiore 5 e inferiore 26 i condotti di passaggio del fluido vengono realizzati automaticamente durante la predisposizione della capsula 21 all’interno dell’ apparecchiatura A, come appena descritto.
Vantaggiosamente, pertanto, la capsula 21 dell’invenzione consente l’uso di elementi di chiusura di tipo ermetico nella sua realizzazione ed il suo impiego può essere effettuato in apparecchiature di qualsiasi tipo, siano esse provviste o meno di opportuni mezzi di rottura dell’elemento di chiusura.
La capsula 21 d’invenzione risulta pertanto di tipo universale utilizzabile in tutti tipi di apparecchiature tipo noto ed è inoltre completamente ermetica, con i noti vantaggi dal punto di vista del mantenimento degli aromi nel tempo e la possibilità di evitare l’utilizzo di confezioni esterne di sigillo.
Con riferimento alle figure 14 e 15 è mostrata una capsula 31 secondo una variante realizzativa dell’invenzione.
La capsula 31 differisce dalla capsula precedentemente descritta con riferimento alle figure da 6 a 8 nella realizzazione della zona di chiusura superiore 35.
La zona di chiusura superiore 35 comprende un elemento di chiusura 8, del tipo permeabile o impermeabile, ed un elemento di chiusura 39 elasticamente cedevole. L’elemento di chiusura 39 è provvisto di elementi aggettanti 40 rivolti verso l’elemento di chiusura 8. Gli elementi aggettanti 40 sono preferibilmente costituiti da sporgenze con andamento appuntito, nel caso particolare di forma troncoconica, e presentano ciascuno un foro passante 41, come visibile in fig.
14A.
L’elemento di chiusura 39 è vantaggiosamente incernierato superiormente alla parete laterale 4 della capsula 31 , come mostrato in fig. 15, in modo da favorire la preparazione della capsula 31 stessa quando la sostanza è inserita al suo interno. Successivamente l’elemento di chiusura 39 viene portato nella sua posizione di utilizzo come mostrata in fig. 14, vale a dire solidale alla parete laterale 4.
Con riferimento alle figure 16 e 17 è descritto in seguito l’impiego della capsula dell’invenzione 31 in una apparecchiatura A per la preparazione di bevande.
La preparazione della bevanda prevede dapprima l’inserimento della capsula 31 all’interno della sede 51 della prima porzione 50. Successivamente la seconda porzione 52 viene avvicinata alla prima porzione 50. La seconda porzione 52 viene quindi forzata a spinta verso la prima porzione 50, come mostrato in fig. 17.
Durante tale fase di spinta della seconda porzione 52 verso la prima porzione 50, l’elemento sporgente 28 si svincola dalla porzione di fondo 27 e si dispone verso l’interno della capsula 21, come precedentemente descritto per la forma realizzativa descritta con riferimento alle figure da 6 a 8, per formare i condotti di passaggio del fluido in corrispondenza delle scanalature 29.
Contemporaneamente, il bordo anulare esterno 52a della seconda porzione 52 dell’ apparecchiatura A spinge sull’elemento di chiusura 39 deformandolo e causando la perforazione dell’elemento di chiusura 8 ad opera degli elementi aggettanti 40.
A seguito di tale perforazione, l’interno della capsula 31 ove è alloggiata la sostanza comunica con il canale di uscita 54 del fluido per mezzo dei fori passanti 41 degli elementi aggettanti 40.
In tale condizione chiusa deH’apparecchiatura A, mostrata appunto in figura 17, la capsula 31 è predisposta per il suo impiego. La successiva fase infatti consiste nell’alimentazione del fluido dal canale di ingresso 53 all’interno della capsula 31, per passare quindi attraverso la sostanza contenuta al suo interno e per essere quindi convogliato all’esterno attraverso i fori passanti 41 degli elementi aggettanti 40 al canale di uscita 54 in forma di bevanda.
Vantaggiosamente, pertanto, la capsula 31 dell’invenzione consente l’uso di elementi di chiusura di tipo ermetico nella sua realizzazione ed il suo impiego può essere effettuato in apparecchiature di qualsiasi tipo, siano esse provviste o meno di opportuni mezzi di rottura dell’elemento di chiusura.
La capsula 31 d’invenzione risulta pertanto di tipo universale utilizzabile in tutti tipi di apparecchiature tipo noto ed è completamente ermetica, con i noti vantaggi dal punto di vista del mantenimento degli aromi nel tempo e la possibilità di evitare l’utilizzo di confezioni esterne di sigillo,
Con riferimento alle figure da 18 a 20 è mostrata una capsula 61 secondo una variante realizzativa dell’invenzione.
La capsula 61 differisce dalla capsula precedentemente descritta con riferimento alle figure da 1 a 3 nella realizzazione della zona di chiusura inferiore 66.
La zona di chiusura inferiore 66 comprende un fondo 67 provvisto di fori passanti 68 ed una pluralità di elementi aggettanti 69 che si estendono dal fondo 67 verso l’esterno della capsula 61.
Un bordo anulare 70 si estende oltre il fondo 67. Al bordo anulare 70 è associato un elemento di chiusura 7, non mostrato per semplicità in fig. 19, che può essere permeabile o impermeabile. Preferibilmente esso è scelto di tipo impermeabile. Una porzione del bordo anulare 70 risulta elasticamente cedevole, come verrà evidenziato nel seguito della presente descrizione. La cedevolezza di tale porzione può essere conferita mediante una opportuna scelta dello spessore della stessa, oppure mediante l’impiego di un materiale con proprietà resilienti.
Gli elementi aggettanti 69 sono disposti sul fondo 67 della zona di chiusura inferiore 66 in modo tale da posizionarsi in maniera distribuita rispetto all’elemento di chiusura 7 verso cui si affacciano.
Con riferimento alle figure 21 e 22 è descritto in seguito l’impiego della capsula 61 in una apparecchiatura di preparazione di bevande A.
Per quanto concerne la zona di chiusura superiore 5 e l’azione degli elementi aggettanti 1 1, vale quanto descritto in precedenza.
La preparazione della bevanda prevede dapprima l’inserimento della capsula 61 all’interno della prima porzione 50 dell’apparecchiatura A, come si osserva in fig.
21. Il bordo anulare 70 si dispone in battuta sulle pareti del fondo 5 la della sede di ricevimento 51 della prima porzione 50, come si osserva in fig. 21. Successivamente la seconda porzione 52 viene avvicinata alla prima porzione 50, come mostrato in figura 22. In particolare quando la seconda porzione 52 viene forzata a spinta verso la prima porzione 50, il bordo anulare 70 si deforma e gli elementi aggettanti appuntiti 69 si avvicinano all’elemento di chiusura 7 fino al suo perforamento.
Ciò determina la creazione di una pluralità di condotti di passaggio dal fondo della sede 51 verso l’interno della capsula 61.
In tale condizione chiusa dell’apparecchiatura A, mostrata appunto in figura 22, la capsula 61 è predisposta per il suo impiego. La successiva fase infatti consiste nell’alimentazione del fluido dal canale di ingresso 53 verso la capsula 61 per farlo passare attraverso la sostanza contenuta al suo interno e per essere quindi convogliato all’esterno attraverso il canale di uscita 54 in forma di bevanda.
Il fluido raggiunge la sostanza all’interno della capsula 21 passando attraverso i fori 68 del fondo 67 della capsula 61 per passare poi attraverso i condotti creati dalla perforazione dell’elemento di chiusura 7. Da qui la bevanda confluisce al canale di uscita 54 per l’erogazione verso l’esterno.
Anche in tal caso, pertanto, può essere utilizzata un’apparecchiatura di tipo standard sprovvista di mezzi di rottura degli elementi di chiusura ermetici.
Infatti, grazie alla presenza dei mezzi di rottura costituiti degli elementi aggettanti 1 1 da una parte e dagli elementi aggettanti 69 dall’altra, sulle due zone di chiusura 5 e 66 vengono automaticamente realizzati i condotti di passaggio del fluido durante la predisposizione della capsula 61 all’interno dell’apparecchiatura A, come appena descritto.
Vantaggiosamente, pertanto, la capsula 61 dell’invenzione consente l’uso di due elementi di chiusura di tipo ermetico nella sua realizzazione ed il suo impiego può essere effettuato in apparecchiature di qualsiasi tipo, siano esse provviste o meno di opportuni mezzi di rottura dell’elemento di chiusura.
La capsula 61 d’invenzione risulta pertanto di tipo universale utilizzabile in tutti tipi di apparecchiature tipo noto ed è completamente ermetica, con i noti vantaggi dal punto di vista del mantenimento degli aromi nel tempo e la possibilità di evitare l’utilizzo di confezioni esterne di sigillo.
Con riferimento alle figure 23 e 24 è mostrata una capsula 81 secondo una variante realizzativa dell’invenzione.
La capsula 81 differisce dalla capsula precedentemente descritta con riferimento alle figure da 1 a 3 nella realizzazione della zona di chiusura inferiore 86.
La zona di chiusura inferiore 86 comprende un fondo 87 ermeticamente chiuso e realizzato vantaggiosamente dello stesso materiale della superficie laterale 4.
II fondo 87 è provvisto di zone a rottura controllata 88, quattro nella forma realizzativa mostrata. Le zone a rottura controllata 88 sono vantaggiosamente equidistribuite sul fondo 87 della zona di chiusura inferiore 86 e sono disposte quindi sostanzialmente ai vertici di un quadrato.
Ciascuna zona a rottura controllata 88 comprende una porzione aggettante 89 che sporge rispetto alla superficie esterna 86a della capsula nella zona di chiusura inferiore 86, come evidenziato in fig. 24A.
La porzione aggettante 89 presenta una forma sostanzialmente a tronco di piramide a base triangolare.
In corrispondenza della base della porzione aggettante 89 lo spessore della parete W della capsula risulta ridotto rispetto alle porzioni contigue.
La particolare conformazione della porzione aggettante 89 e della zona a spessore ridotto W è vantaggiosamente ottenuta direttamente durante le fasi di realizzazione della capsula 81, ad esempio mediante la sua realizzazione per stampaggio.
Con riferimento alle figure da 25 a 28 è descritto in seguito l’impiego della capsula 81 in una apparecchiatura di preparazione di bevande A.
Per quanto concerne la zona di chiusura superiore 5 e l’azione degli elementi aggettanti 1 1 , vale quanto descritto in precedenza.
La preparazione della bevanda prevede dapprima l’inserimento della capsula 81 all’interno della sede 51 della prima porzione 50 dell’apparecchiatura A, come si osserva in fig. 25. Le porzioni aggettanti 89 si dispongono in battuta sulle pareti del fondo 5 la della sede 51 di ricevimento della prima porzione 50 come si osserva in fig. 26. Successivamente la seconda porzione 52 viene avvicinata alla prima porzione 50, come mostrato in figura 27. In particolare quando la seconda porzione 52 viene forzata a spinta verso la prima porzione 50, nelle zone a rottura controllata 88 si concentrano le forze di spinta e le porzioni aggettanti 89 sono soggette ad una spinta verso l’interno della capsula 81. Le zone a spessore ridotto W sono pertanto sottoposte ad un’elevata sollecitazione e sono soggette a rottura. Le porzioni aggettanti 89 si dispongono, pertanto, verso l’interno della capsula 81.
Ciò determina la creazione di una pluralità di condotti, uno per ogni zona a rottura controllata 88, di passaggio dal fondo della sede 51 verso l’interno della capsula 81.
In tale condizione chiusa dell’apparecchiatura A, mostrata appunto in figura 28, la capsula 81 è predisposta per il suo impiego.
La successiva fase infatti consiste nell’alimentazione del fluido dal canale di ingresso 53 verso la capsula 81 per farlo passare attraverso la sostanza contenuta al suo interno e per essere quindi convogliato all’esterno attraverso il canale di uscita 54 in forma di bevanda.
Il fluido proveniente dal canale di ingresso 53 raggiunge la sostanza all’interno della capsula 81 passando attraverso i condotti creati dalla rottura delle zone a rottura controllata 88.
Anche in tal caso, pertanto, può essere utilizzata un’apparecchiatura di tipo standard sprovvista di mezzi di rottura degli elementi di chiusura ermetici.
Infatti, grazie alla presenza dei mezzi di rottura costituiti degli elementi aggettanti 1 1 da una parte dalle zone a rottura controllata 88 dall’altra, sulle due zone di chiusura 5 e 86 vengono automaticamente realizzati i condotti di passaggio del fluido durante la predisposizione della capsula 81 all’interno dell’apparecchiatura A, come appena descritto. Vantaggiosamente, pertanto, la capsula 81 dell’invenzione consente l’uso di elementi di chiusura di tipo ermetico nella sua realizzazione ed il suo impiego può essere effettuato in apparecchiature di qualsiasi tipo, siano esse provviste o meno di opportuni mezzi di rottura dell’elemento di chiusura.
La capsula 81 dell’invenzione risulta pertanto di tipo universale utilizzabile in tutti tipi di apparecchiature a tipo noto ed è completamente ermetica, con i noti vantaggi dal punto di vista del mantenimento degli aromi nel tempo e la possibilità di evitare l’utilizzo di confezioni esterne di sigillo.
La rottura cui è sottoposto il contenitore nelle zone a rottura controllata sopra descritta è determinato, come detto, dallo spessore ridotto del contenitore nelle zone stesse. In varianti realizzative, tuttavia, tale rottura potrà essere ottenuta in maniera differente. Ad esempio, si potrà prevedere che in corrispondenza della base dell’elemento aggettante il materiale del contenitore presenti una durezza meccanica inferiore rispetto alle zone circostanti di modo che quando l’elemento aggettante è sottoposto alla spinta verso l’interno della capsula, tali zone siano sono soggette a rottura.
Quantunque l’invenzione sia stata descritta facendo riferimento alle allegate tavole da disegno, essa potrà subire modifiche in fase realizzativa, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo espresso dalle rivendicazioni di seguito riportate e pertanto protette dal presente brevetto,
In varianti realizzative, ad esempio, la forma del contenitore potrà essere differente per adattarsi alle differenti forme delle sedi di ricevimento delle capsule delle apparecchiature note. Ancora, i materiali impiegati per la realizzazione della capsula, sia per quanto riguarda il contenitore che gli elementi di chiusura, potrà essere di tipo differente e adatto al tipo di sostanza da contenere.
Più in generale va sottolineato inoltre che tutti i particolari sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti e che i materiali impiegati, purché compatibili con l’uso contingente, nonché le dimensioni dei vari elementi, potranno essere qualsiasi, in funzione delle esigenze.
Si è quindi dimostrato che la presente invenzione permette di raggiungere gli scopi prefissati. In particolare permette di realizzare una capsula in cui il passaggio del fluido attraverso la sostanza di preparazione della bevanda in essa contenuta è più omogeneo rispetto alle capsule di tipo noto, ottenendo così una bevanda di qualità superiore.
Mentre la presente invenzione è stata descritta con riferimento alle forme di realizzazione particolari rappresentate nelle figure, va notato che la presente invenzione non è limitata alle particolari forme di realizzazione rappresentate e descritte; al contrario, ulteriori varianti delle forme di realizzazione descritte rientrano nello scopo della presente invenzione, scopo definito dalle rivendicazioni.
Claims (15)
- RIVENDICAZIONI 1. Capsula di contenimento (1; 21; 31; 61; 81) di una sostanza per la realizzazione di una bevanda comprendente una zona di alloggiamento (3) di detta sostanza ed almeno un elemento di chiusura (7, 8) di detta zona di alloggiamento (3), caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di rottura (11; 40; 69) di detto almeno un elemento di chiusura (7, 8) atti ad essere inattivi in una prima condizione di riposo di detta capsula (1; 21; 31; 61; 81) ed atti ad essere attivi in una seconda condizione operativa di detta capsula (1; 21; 31; 61; 81).
- 2. Capsula (1; 21; 31; 61; 81) secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che detta seconda condizione operativa di detta capsula (1; 21; 31; 61; 81) è una condizione di compressione per detta capsula (1; 21; 31; 61; 81).
- 3. Capsula (1; 21; 31; 61; 81) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di deformazione (12; 70) atti a consentire l’avvicinamento reciproco tra detti mezzi di rottura (11; 40; 69) e detto almeno un elemento di chiusura (7, 8).
- 4. Capsula (1; 21; 31; 61; 81) secondo la rivendicazione 3), caratterizzata dal fatto che detti mezzi di deformazione comprendono una porzione elasticamente cedevole (12; 70).
- 5. Capsula (1 ; 21 ; 31 ; 61 ; 81) secondo la rivendicazione 4), caratterizzata dal fatto che detto almeno un elemento di chiusura (7, 8) è applicato ad un bordo anulare (9; 70) associato a detta zona di alloggiamento (3), detto bordo anulare (9; 70) essendo associato a detta porzione elasticamente cedevole (12; 70).
- 6. Capsula (1; 21 ; 31 ; 61 ; 81) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rottura (11 ; 40; 69) comprendono almeno un elemento aggettante rivolto verso detto almeno un elemento di chiusura (7, 8).
- 7. Capsula (1 ; 21 ; 61 ; 81) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rottura (11 ; 69) sono interposti tra detta zona di alloggiamento (3) e detto almeno un elemento di chiusura (7, 8).
- 8. Capsula (31) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rottura (40) sono disposti esternamente a detto almeno un elemento di chiusura (8) rispetto a detta zona di alloggiamento (3).
- 9. Capsula (31; 61) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un condotto (41 ; 68) atto a porre in comunicazione detta zona di alloggiamento (3) di detta sostanza con l’esterno di detta capsula (31 ; 61) in detta seconda condizione operativa compressa di detta capsula (31; 61).
- 10. Capsula (31) secondo la rivendicazione 9), caratterizzata dal fatto che detto almeno un condotto (41) è associato a detti mezzi di rottura (40).
- 1 1. Capsula (1 ; 21 ; 31 ; 61 ; 81) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto almeno un elemento di chiusura (7, 8) è di tipo impermeabile.
- 12. Capsula (21 ; 31 ; 81) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un contenitore (2) atto a definire detta zona di alloggiamento (3) e dal fatto che detto contenitore (2) comprende almeno una zona a rottura controllata (30; 88) atta ad essere integra in detta prima condizione di riposo di detta capsula (21 ; 31 ; 81) ed atta ad essere sottoposta a rottura in detta seconda condizione operativa di detta capsula (21; 31 ; 81) per creare una via di comunicazione tra detta zona di alloggiamento (3) e l’esterno di detta capsula (21; 31 ; 81).
- 13. Capsula (1 ; 21 ; 31 ; 61 ; 81) secondo la rivendicazione 12), caratterizzata dal fatto che detta zona a rottura controllata (30; 88) comprende un elemento aggettante sporgente (28; 89) rispetto alla superficie esterna (86a) di detto contenitore (2).
- 14. Metodo di realizzazione di una bevanda mediante il passaggio di un fluido in una dose di una sostanza di preparazione di detta bevanda, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: - prevedere una capsula (1 ; 21 ; 31 ; 61 ; 81) comprendente una zona di alloggiamento (3) di detta sostanza ed almeno un elemento di chiusura (7, 8) di detta zona di alloggiamento (3), detta capsula (1 ; 21; 31 ; 61 ; 81) comprendendo mezzi di rottura (11 ; 40; 69) di detto almeno un elemento di chiusura (7, 8); - applicare una forza a detta capsula (1 ; 21 ; 31 ; 61 ; 81) per attivare detti mezzi di rottura (11 ; 40; 69) per la rottura di detto almeno un elemento di chiusura (7, 8).
- 15. Metodo secondo la rivendicazione 14), caratterizzato dal fatto di essere implementato in una apparecchiatura (A) comprendente una sede di ricevimento (51) di detta capsula (1 ; 21; 31; 61; 81).
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