ITPN20000030A1 - Tubo flessibile, in particolare per irrigazione - Google Patents

Description

Descrizione

del brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

“TUBO FLESSIBILE, IN PARTICOLARE PER IRRIGAZIONE”

Il presente trovato riguarda un tubo flessibile realizzato in materiale plastico o in gomma e rinforzato con strati tessili per distribuire fluidi in pressione, in particolare utilizzabile in impianti di irrigazione.

Tubi di questo genere sono noti da tempo nello stato della tecnica e possono essere divisi in due gruppi, in funzione del tipo di rinforzo tessile.

Un primo tipo di tubi è quello cosiddetto “a reticolo”, in cui uno strato tubolare interno di materiale plastico è rinforzato con una serie di fili, paralleli ed equidi stanziati, avvolti a spirale sul medesimo con una determinata inclinazione rispetto all’asse del tubo. Su tali fili viene sovrapposta un’altra serie di fili avvolti a spirale con inclinazione simmetrica rispetto ai precedenti, in modo da formare un reticolo regolare a rombi. Il reticolo tessile viene poi ricoperto e fissato da uno strato esterno di materiale plastico (ad es. brevetto US 4,308,896). Questo tipo di tubo offre una buona resistenza alla pressione interna prodotta dal fluido, ma la sua flessibilità è piuttosto bassa specialmente quando il tubo è in esercizio.

Un secondo tipo di tubi è quello con rinforzo tessile cosiddetto “tricot”, in cui tra lo strato tubolare interno e quello esterno di materiale plastico viene inserito uno strato di fili tessuti. Il tipo di tricot più usato è quello in catena, in cui ciascun filo forma la maglia intrecciandosi con uno o più fili alla sua destra e con uno o più fili alla sua sinistra. Questa soluzione fornisce al tubo una maggiore flessibilità, dato che la maglia cede con l’aumentare del diametro del tubo per effetto della pressione interna del fluido. Tuttavia, in esercizio il tubo risulta soggetto ad un effetto torsionale dovuto alTandamento spiraliforme delle righe di ordito che, in contrapposizione all’andamento sostanzialmente longitudinale delle righe di trama, provocano una reazione squilibrata rispetto all’asse del tubo all’aumentare della pressione interna del fluido.

Il problema della torsione è senza dubbio più fastidioso di quello della ridotta flessibilità, per cui i tubi di migliore qualità non devono presentare tale inconveniente.

Il brevetto EP 0623 776 propone, per risolvere tale problema, un tubo con un solo strato di tessuto a maglia in cui si tessono due file di maglie che sono inclinate in direzioni opposte, con la medesima inclinazione rispetto all’asse del tubo.

Tuttavia, il tubo con rinforzo tessile di tipo a maglia richiede uno spessore notevole della parete in materiale plastico, e ciò si traduce non solo in un maggiore costo di fabbricazione ma anche in un peso specifico (peso per metro lineare) del tubo che è rilevante e che rende faticoso l’impiego del tubo stesso, specialmente se di notevole lunghezza.

Contrariamente a un diffuso pregiudizio tecnico ed economico, secondo cui non sarebbe vantaggioso inserire più di uno strato tessile nella parete del tubo (tranne per tubi che devono sopportare pressioni molto elevate, o per guaine di cavi delirici), si è trovato che l’impiego di due strati tessili, preferibilmente separati tra loro, almeno uno dei quali di tipo a maglia in catena o “tricot”, consente non solo di ridurre il costo di produzione ma anche di realizzare un tubo che offre buone caratteristiche di flessibilità, che è privo di effetti torsionali e che ha un minore peso per metro lineare. Infatti, utilizzando un doppio strato, si può aumentare notevolmente il passo dei fili e delle maglie degli strati tessili, con conseguente riduzione nel consumo di filato e di materiale plastico, e consentendo inoltre un aumento della velocità di produzione del tubo.

Questa e altre caratteristiche del trovato sono precisate nelle rivendicazioni che concludono il presente brevetto.

Il trovato viene qui di seguito descritto in dettaglio con riferimento ai disegni allegati, in cui:

- la figura 1 mostra in prospettiva sezionata un tratto di tubo realizzato secondo il trovato;

la figura 2 mostra in sezione trasversale il tubo della figura 1 , la figura 3 mostra in prospettiva sezionata un tratto di tubo realizzato secondo una variante del trovato.

Con riferimento in particolare alle figure 1 e 2, viene schematicamente mostrato, in prospettiva e in sezione, un tratto di tubo comprendente uno strato tubolare interno 11 in materiale plastico o in gomma e uno strato tubolare esterno 12 pure in materiale plastico o gomma. Sullo strato tubolare interno 11 è avvolto a spirale un primo strato tessile di rinforzo 13 con maglie a catena tipo “tricot”. Questo rinforzo tessile presenta le righe di ordito inclinate rispetto all’asse del tubo e le righe di trama sostanzialmente parallele all’asse del tubo.

Secondo il trovato, un secondo strato tessile di rinforzo 14 è avvolto a spirale sopra il primo strato 13. Anche il secondo strato 14 è formato con maglie a catena tipo “tricot”, ma con le righe di ordito inclinate in senso opposto rispetto a quelle del primo strato 13. Preferibilmente, i due strati tessili 13 e 14 sono separati da un sottile strato di materiale plastico o gomma 15.

Risulta evidente che i due strati tessili 13 e 14, grazie alla loro conformazione a maglie incrociate, compensano la rispettiva tendenza alla torsione quando il tubo è in esercizio, cioè è pieno di fluido in pressione. Pertanto, il tubo è privo di effetti torsionali. Inoltre, l’ impiego di due strati tessili con la combinazione delle rispettive caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni consente di aumentare sensibilmente il passo delle maglie, riducendo il consumo di filato e aumentando la velocità di produzione del tubo.

Di rilievo è anche il fatto che, sempre grazie all’impiego dei due strati tessili, è possibile ridurre notevolmente lo spessore di parete degli strati tubolari II e 12, rispetto a quelli dei tubi flessibili noti. Ciò comporta un forte risparmio di materiale plastico o gomma, che incide non solo sul costo finale del tubo ma anche sul peso per metro lineare dei medesimo.

Un ulteriore importante vantaggio del tubo secondo il trovato è rappresentato dal fatto che esso elimina uno dei punti deboli dei tubi attualmente in uso, vale a dire la resistenza nelle zone di giunzione. Come è noto, le estremità dei tubi devono essere collegate all’organo di erogazione (generalmente un rubinetto), ad una estremità, e all’organo di regolazione (un irroratore, una lancia, o simile), all’altra estremità. Tali collegamenti vengono realizzati inserendo l’estremità del tubo su un codolo e quindi provocandone una dilatazione. Successivamente, il tubo viene serrato mediante fascette o raccordi, che sottopongono la parete del tubo a una forte compressione radiale per garantire la tenuta quando il tubo è in pressione. Conseguentemente, nel tratto di tubo immediatamente adiacente la zona di giunzione si produce una dilatazione provocata dalla pressione del fluido all'interno del tubo. Nel tempo tale effetto può arrivare fino a provocare la rottura del tubo stesso. Il doppio strato di rinforzo tessile assicura una maggiore resistenza del tubo proprio in corrispondenza di queste zone di giunzione.

In definitiva, secondo il trovato, si produce un tubo flessibile, privo di effetti torsionali, più leggero, resistente ed economico rispetto ai corrispondenti tipi di tubi attualmente in commercio.

La figura 3 mostra, come in figura 1, una variante basata sul medesimo concetto innovativo della soluzione secondo il trovato precedentemente descritta.

In tale variante, lo strato tessile interno 13 è di tipo a reticolo anziché a maglia, con i passi sia del reticolo sia della maglia ancora sensibilmente maggiori di quelli corrispondenti dei tubi attualmente in uso. Preferibilmente, lo strato a reticolo viene disposto più vicino all’asse del tubo rispetto allo strato a maglia. Questa soluzione realizza vantaggi analoghi a quelli della soluzione precedente, in quanto unisce le caratteristiche di resistenza alla pressione e di antitorsione fomite dallo strato a reticolo con quelle di maggiore flessibilità fomite dallo strato a maglia.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Tubo flessibile, in particolare per impianti di irrigazione, comprendente uno strato tubolare interno e uno strato tubolare esterno di materiale plastico o gomma, tra detti strati essendo interposto almeno uno strato di materiale tessile di rinforzo avvolto a spirale rispetto all’asse del tubo, caratterizzato dal fatto che tra Io strato tubolare interno (11) e lo strato tubolare esterno (12) è previsto l’inserimento di due strati tessili (13,14) sovrapposti, almeno uno dei quali è realizzato con maglie di tipo a catena, o “tricot”.
2. 2. Tubo flessibile come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che entrambi gli strati tessili (13,14) di rinforzo sono realizzati con maglie di tipo a catena, in cui l’ inclinazione delle maglie di uno strato rispetto all’asse del tubo è contraria a quella delle maglie dell’altro strato.
3. 3. Tubo flessibile come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che uno degli strati tessili (14) di rinforzo è realizzato con maglie di tipo a catena, mentre l’altro strato (13) è realizzato con fili intrecciati a reticolo.
4. 4. Tubo flessibile come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che lo strato (13) realizzato con fili intrecciati a reticolo è disposto all’interno dello strato (14) con maglie di tipo a catena.
5. 5. Tubo flessibile come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i due strati tessili di rinforzo (13,14) sono separati da un ulteriore strato di materiale plastico (15).