ITMI980060A1

ITMI980060A1 - Erogatore di sostanze pastose o cremose

Info

Publication number: ITMI980060A1
Application number: IT98MI000060A
Authority: IT
Inventors: Giuseppe Garibaldi
Original assignee: Capsol S P A Stampaggio Resine
Priority date: 1998-01-15
Filing date: 1998-01-15
Publication date: 1999-07-15
Also published as: JPH11240586A; US5971224A; EP0930101A3; IT1298131B1; CN1230510A; EP0930101A2; CA2255336A1

Description

Descrizione di un'invenzione industriale a nome

DESCRIZIONE

Erogatore di sostanze pastose o cremose comprendente un flacone delimitante una camera cilindrica, ed un cappuccio elasticamente deformabile che definisce con una parete del flacone una camera di compressione della sostanza da erogare, la camera cilindrica essendo chiusa da un pistone traslabile in essa a tenuta. Nel cappuccio è previsto un foro di scarico chiudibile da una appendice che sporge dal flacone entro la camera di compressione, l'erogazione della sostanza avvenendo per deformazione manuale del cappuccio: il passaggio della sostanza dalla camera cilindrica alla camera di compressione avviene attraverso una o più aperture previste nella parete che separa le due camere, in corrispondenza di tale apertura essendo prevista una valvola di non ritorno che permette il passaggio della sostanza unicamente dalla camera cilindrica alla camera di compressione e non viceversa.

Allorché si cessa l’erogazione della sostanza, il cappuccio deformabile ritorna elasticamente nella sua posizione di riposo provocando la chiusura del foro di scarico e risucchiando dalla camera cilindrica una quantità - pari a quella che era stata erogata - di sostanza cremosa che attraversa la valvola di non ritorno e penetra nella camera di compressione. Durante questo trasferimento di sostanza cremosa tra le due camere dell'erogatore, per effetto della pressione atmosferica esterna e della depressione che si genere nelle due camere dell’erogatore, il pistone alloggiato nella camera cilindrica trasla a tenuta nella camera stessa, diminuendone il volume.

Erogatori di questo tipo sono illustrati nei brevetti EP-A-0097972 , EP-A-0013691 , US 4402431, EP-A-0363307 , EP-A-0600286 e nel corrispondente US 5377880.

In particolare lΈΡ-Α-0363307 descrive un erogatore in cui la sostanza cremosa può essere erogata attraverso un foro ricavato nel cappuccio deformabile e posizionato al di sopra della superficie di estremità liscia di una appendice che si estende nella camera di compressione, una porzione del cappuccio tutto intorno a detto foro essendo premuta elasticamente su tale superficie liscia, con un effetto di tenuta veramente scadente e con una parte della sostanza cremosa che rimane a riempire lo spazio delimitato dalla periferia del foro del cappuccio e dalla sottostante superficie dell'appendice rigida. Inoltre, il passaggio della sostanza cremosa dalla camera cilindrica alla camera di compressione dell'erogatore avviene attraverso aperture ricavate in una parete rigida sulla quale è sovrapposto un anello piatto che funge da valvola di non ritorno che è liberamente flottante al di sopra di tali aperture e che non impedisce il ritorno della sostanza cremosa dalla camera di compressione alla camera cilindrica dell'erogatore la cui funzionalità è cosi gravemente compromessa.

L'erogatore rappresentato nei brevetti EP-A-0600286 ed US-A-5377880 differisce da quello del brevetto EP-A-0363307 per il fatto che l'estremità dell'appendice che si estende all'interno della camera di compressione, da una parete rigida che delimita una estremità della camera cilindrica dell'erogatore penetra all'interno del foro del cappuccio deformabile impedendo il ristagno in esso di porzioni di sostanza erogata ed assicurando una ottima chiusura a tenuta del foro stesso nelle condizioni di riposo. Inoltre, la valvola di non ritorno che controlla il passaggio della sostanza cremosa dalla camera cilindrica alla camera di compressione dell'erogatore, non è più liberamente flottante, ma è costituita da un disco flessibile avente un manicotto centrale che è forzato e trattenuto sulla citata appendice, il disco flessibile essendo sovrapposto alle aperture ricavate nella parete rigida che separa le due camere dell'erogatore ed essendo premuto per elasticità sulla superficie di tale parete rigida, facendo tenuta su di essa ed impedendo così il ritorno della sostanza cremosa nella camera cilindrica nelle condizioni di riposo dell 'erogatore.

Gli erogatori di sostanze cremose illustrati nei tre brevetti qui sopra discussi hanno tutti una struttura che comprende, come elementi base essenziali, un flacone allungato delimitante una camera cilindrica ove è raccolta la sostanza cremosa, un pistone traslabile a tenuta nella camera cilindrica chiudendone una sua estremità, un cappuccio elasticamente deformabile montato sull'altra estremità del flacone e delimitante una camera di compressione con una parete rigida che chiude l’altra estremità della camera cilindrica: in tale parete rigida sono ricavate delle aperture sulle quali è sovrapposto (fungendo da valvola di non ritornò) un disco flottante o flessibile alloggiato nella camera di compressione ed abbracciente una appendice che si estende dalla parete rigida citata e la cui estremità chiude il foro di scarico previsto nel cappuccio deformabile.

Tali erogatori comprendono quindi un numero minimo di quattro elementi componenti, e cioè il flacone, il pistone mobile, il cappuccio deformabile e l’anello flottante o flessibile che funge da valvola di non ritorno. Inoltre, in essi, l’erogazione della sostanza cremosa avviene sempre per deformazione di un cappuccio il cui foro di scarico deve spostarsi dalla sua posizione di riposo per liberarsi dalla estremità dell’appendice di chiusura del foro stesso che è rigida e fissa rispetto al flacone.

Scopo principale della presente invenzione è quello di realizzare un erogatore di sostanze pastose o cremose il quale comprenda solo tre componenti fondamentali risultando cosi più economico e di semplice assemblaggio degli analoghi erogatori noti.

Altro scopo ancora è quello di realizzare un erogatore in cui l'apertura del foro di scarico del cappuccio in fase di erogazione avvenga per arretramento della estremità libera dell'appendice che funge da chiusura del foro stesso nelle condizioni di riposo, senza che sia necessario deformare il cappuccio stesso in corrispondenza del suo foro di scarico.

Questi ed altri scopi ancora vengono conseguiti con un erogatore comprendente un flacone allungato delimitante una camera cilindrica riempibile con una sostanza pastosa o cremosa ed avente una prima ed una seconda estremità, un pistone mobile a tenuta in detta camera e chiudente la sua prima estremità, una parete sagomata in un solo pezzo con detto flacone e chiudente la seconda estremità della sua camera, almeno una apertura ricavata in detta parete sagomata, una valvola di non ritorno prevista in corrispondenza di detta apertura per permettere a detta sostanza di fuoriuscire dalla camera cilindrica, un cappuccio elasticamente deformabile montato su detto flacone in corrispondenza di detta parete sagomata e definente con essa una camera di compressione di detta sostanza, un foro ricavato nel cappuccio per la fuoriuscita di detta sostanza dalla camera di compressione, ed un elemento di chiusura di detto foro che è chiuso nelle condizioni di riposo e viene aperto in seguito alla deformazione manuale di detto cappuccio, caratterizzato dal fatto che detta parete sagomata è elasticamente deformabile ed una sua porzione forma almeno una appendice cava estendentesi in detta camera di compressione, che detta apertura è ricavata in almeno una di dette appendici cave, che l'estremità di una appendice cava costituisce detto elemento di chiusura del foro del cappuccio deformabile e che detta valvola di non ritorno comprende una linguetta flessibile sporgente dal cappuccio all'interno della camera di compressione sovrapponendosi a detta apertura ed essendo appoggiata e scorrevole sulla superficie dell'appendice nella quale l'apertura è ricavata, l’estremità della appendice affacciata al foro del cappuccio deformabile venendo allontanata dal foro stesso quando il cappuccio viene manualmente deformato con conseguente deformazione elastica di detta parete sagomata sotto la spinta della sostanza presente nella camera di compressione.

Al fine di rendere più chiara la comprensione della struttura e delle caratteristiche dell'erogatore secondo l'invenzione, ne sarà ora descritta una preferita realizzazione data a titolo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento agli uniti disegni in cui:

la Figura 1 è una sezione assiale dell'erogatore nelle condizioni di riposo;

- le Figure 2 e 3 sono analoghe alla Figura 1 ma mostrano l'erogatore durante il suo azionamento e rispettivamente nella successiva fase intermedia del suo ritorno alla posizione di riposo; e

- la Figura 4 rappresenta dall'esterno l'erogatore mentre viene utilizzato, col suo cappuccio che è premuto con due dita della mano di un utilizzatore.

L'erogatore rappresentato nei disegni comprende un flacone allungato 1 delimitante una camera cilindrica 2 che è chiusa ad una estremità da un pistone 3 mobile a tenuta nella camera 2 che è delimitata, all'altra sua estremità, da una parete sagomata 4.

Dal centro della parete 4 sagomata a cupola sporge una appendice cava allungata 5 nella quale sono ricavate delle aperture 6 (due sole delle quali sono rappresentate nelle Figure da 1 a 3, una in sezione ed una in vista frontale) e la cui estremità libera 16 è chiusa e sagomata.

Il flacone 1, la parete 4 e l'appendice 5 sono realizzate in un solo pezzo per stampaggio di una materia plastica avente buone caratteristiche di deformabilità elastica grazie alle quali la parete 4 (che, come si vede dai disegni, ha spessore inferiore a quello del flacone 1 delimitante la camera cilindrica 2 ed a quello dell'appendice 5) può essere fatta flettere elasticamente verso il basso (rispetto ai disegni) e viceversa, tra la posizione di riposo di Fig. 1 e quella di erogazione di Fig. 2.

Sulla estremità superiore del flacone è montato a tenuta un cappuccio elasticamente deformabile 7 che definisce una camera di compressione 8 con la parete 4. Alla sommità del cappuccio 7 è ricavato un foro 9 nel quale si inserisce e fa tenuta, chiudendolo, l'estremità libera 16 dell'appendice 5 nelle condizioni di riposo dell'erogatore (Fig. 1).

Dai disegni si può pure notare che dalla sommità del cappuccio 1 sporgono delle linguette allungate e flessibili 10 che si sovrappongono una a ciascuna delle aperture 6; tali linguette sono appoggiaté e possono scorrere sulla superficie esterna dell'appendice 5 in corrispondenza della zona ove sono ricavate le aperture 6 (nelle Figure da 1 a 3 una delle linguette 10 è rappresentata in sezione, mentre il profilo di un'altra è stata indicata con linea trattéggiata).

Si può infine rilevare che, tutto intorno al foro 9, dal cappuccio 7 sporgono delle alette 11 che si appoggiano sulla superficie esterna della estremità superiore dell'appendice 5 per tenerla centrata rispetto al foro 9.

Si supponga che l'erogatore sia nella posizione di riposo di Fig. 1 e che le camere 2 e 8 siano piene di una sostanza pastosa o cremosa, ad esempio una pasta dentifricia: in queste condizioni l'estremità libera 16 dell'appendice 5 chiude ermeticamente il foro 9 del cappuccio 7 isolando perfettamente la sostanza dall’ambiente esterno (cosa che è particolarmente importante se la sostanza è costituita da un prodotto farmaceutico o cosmetico).

Si supponga ora di capovolgere verso il basso l'erogatore (fig. 4) e di schiacciare con due dita (deformandolo) il cappuccio 7: facendo ciò si comprime la sostanza cremosa presente nella camera 8. Tale sostanza compressa spinge le linguette 10 contro la superficie dell'appendice 5, chiudendo cosi, in modo molto efficace, le aperture 6 (Fig. 2) e provocando quindi la deformazione verso il basso della parete 4, con il conseguente abbassamento dell'appendice 5 la cui estremità libera 16 si allontana dal foro 9 del cappuccio (Fig. 2), permettendo alla sostanza cremosa di fuoriuscire dallo stesso foro 9 sotto la spinta della sostanza in pressione racchiusa nella camera 8. Si può notare che, durante il suo movimento di traslazione rispetto al cappuccio 7, l’estremità superiore dell'appendice 5 è guidata dalle alette 11.

Allorché si cessa la pressione esercitata con due dita sul cappuccio deformabile 7, esso tende a ritornare elasticamente dalla sua posizione più schiacciata o deformata (rappresentata con doppia linea tratteggiata all'interno del cappuccio in Fig. 3) a quella di riposo indicata con linea semplice tratteggiata all'esterno del cappuccio, sempre in Fig. 3, ove il cappuccio è stato rappresentato con linea continua in una sua posizione intermedia tra quelle citate.

Non appena all'interno della camera 8 diminuisce sufficientemente la pressione della sostanza cremosa, la parete 4 ritorna elasticamente nella sua posizione di riposo (Fig. 3), mentre l'estremità 16 dell'appendice 5 si porta a chiudere ermeticamente il foro 9, ed il cappuccio 7 è ancora parzialmente deformato, appunto come mostrato con linea continua nella stessa Fig. 3.

Siccome il cappuccio continua a dilatarsi elasticamente per ritornare alla sua posizione di riposo di Fig. 1, in questa fase della sua ulteriore dilatazione esso provoca una depressione nella camera 8 con conseguente risalita in essa di una parte della sostanza cremosa che era raccolta nella camera 2 e che passa attraverso le aperture 6 flettendo le linguette 10 verso l'interno della camera 8, come è stato rappresentato in Fig. 3.

Allorché il cappuccio è tornato nella sua posizione di riposo (Fig. 1), sia il foro 9 che le aperture 6 risultano chiuse, come già detto.

Si può notare che l'erogatore descritto è realizzato con tre sole parti componenti, di facile realizzazione ed assemblaggio, risultando così molto economico.

Il rimepimento delle due camere dell'erogatore con la sostanza cremosa avviene nello stesso modo previsto per gli analoghi erogatori di tipo noto ed illustrati nei brevetti anteriori citati.

Nei disegni è stato rappresentato un erogatore dalla cui parete deformabile 4 sporge una sola appendice 5: va però notato che da tale parete possono sporgere nella camera di compressione anche due (o più) appendici di cui una sola va a chiudere il foro del cappuccio deformabile, mentre le aperture di comunicazione tra le due camere dell'erogatore possono essere previste in entrambe od in una sola di tali appendici.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Erogatore di sostanze pastose o cremose comprendente un flacone allungato delimitante una camera cilindrica riempibile con una sostanza pastosa o cremosa ed avente una prima ed una seconda estremità, un pistone mobile a tenuta in detta camera e chiudente la sua prima estremità, una parete sagomata in un solo pezzo con detto flacone e chiudente la seconda estremità della sua camera, almeno una apertura ricavata in detta parete sagomata, una valvola di non ritorno prevista in corrispondenza di detta apertura per permettere a detta sostanza di fuoriuscire dalla camera cilindrica, un cappuccio elasticamente deformabile montato su detto flacone in corrispondenza di detta parete sagomata e definente con essa una camera di compressione di detta sostanza, un foro ricavato nel cappuccio per la fuoriuscita di detta sostanza dalla camera di compressione, ed un elemento di chiusura di detto foro che è chiuso nelle condizioni di riposo e viene aperto in seguito alla deformazione manuale di detto cappuccio, caratterizzato dal fatto che detta parete sagomata è elasticamente deformabile ed una sua porzione forma almeno una appendice cava estendentesi in detta camera di compressione, che detta apertura è ricavata in almeno una di dette appendici cave, che l'estremità di una appendice cava costituisce detto elemento di chiusura del foro del cappuccio deformabile e che detta valvola di non ritorno comprende una linguetta flessibile sporgente dal cappuccio all'interno della camera di compressione sovrapponendosi a detta apertura ed essendo appoggiata e scorrevole sulla superficie dell'appendice nella quale l'apertura è ricavata, l'estremità della appendice affacciata al foro del cappuccio deformabile venendo allontanata dal foro stesso quando il cappuccio viene manualmente deformato con conseguente deformazione elastica di detta parete sagomata sotto la spinta della sostanza presente nella camera di compressione. 2- Erogatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta parete sagomata comprende una sola appendice cava. 3. Erogatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta parete sagomata comprende almeno due appendici cave in almeno una delle quali è ricavata detta apertura, mentre l'estremità di una di tali appendici forma detto elemento di chiusura del foro del cappuccio derformabile.