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Pretty Shield: La donna-medicina dei Crow.
Pretty Shield: La donna-medicina dei Crow.
Pretty Shield: La donna-medicina dei Crow.
E-book203 pagine3 ore

Pretty Shield: La donna-medicina dei Crow.

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Info su questo ebook

L'equivalente femminile di Alce Nero parla, di John Neihardt.The History Teacher Una leggendaria guaritrice della tribù dei Crow ci racconta com'era la vita nelle Grandi Pianure quando i bisonti erano ancora numerosi. Guaritrice energica, abile e compassionevole, visse un periodo di enormi cambiamenti quando la sua gente, originariamente nomade, venne obbligata a vivere nelle riserve alla fine del XIX secolo. La vita, le responsabilità e le aspirazioni delle donne crow sono rappresentate vividamente in queste pagine, nel racconto della vita nelle Grandi Pianure. L'infanzia indiana, i semplici giochi e le bambole, i lavori delle ragazze e delle donne (come piantare le tende, decorare le pelli, raccogliere le bacche, estrarre radici, cucinare). Attraverso gli occhi di questa grande donna riusciamo a vedere il corteggiamento, il matrimonio, il parto e l'allevamento dei bambini, i sogni di guarigione, la cura dei malati e altre sfaccettature della femminilità crow.
LinguaItaliano
Data di uscita19 apr 2011
ISBN9788880938095
Pretty Shield: La donna-medicina dei Crow.

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    Anteprima del libro

    Pretty Shield - Frank B. Linderman

    F.B.L.

    Pretty Shield

    donna-medicina dei Crow

    1

    A Crow Agency¹, nell'edificio abbandonato di una scuola, stavo accendendo una vecchia stufa all'angolo di una stanza. Pretty-shield entrò con Goes-together, un'interprete moglie di Deer-nose [Naso di daino], il giudice della polizia indiana. Davo le spalle alla porta e i venti di marzo delle Grandi Pianure scuotevano gli infissi delle finestre così rumorosamente che non sentii i piedi delle donne, fasciati dai mocassini, fino a quando arrivarono al mio fianco. Ero sollevato. Mi avevano promesso che sarebbero venute, ma conoscendo la naturale timidezza delle donne indiane avevo temuto una delusione.

    Fa freddo oggi, dissi con disinvoltura.

    , rispose Goes-together. Poi, Pretty-shield parlò rapidamente in crow.

    Vuole sapere cosa desideri che ti racconti, disse l'interprete, appoggiandosi al muro.

    Di lei, tutto ciò che le è successo da quando era bambina, risposi infilando nell'ampio sportello della stufa dei pezzi di carbone tenero.

    Ah! Staremo qui fino a quando moriremo, disse ridendo e con gli occhi felici Pretty-shield. Mi sono successe molte cose. Sono una donna anziana, Sign-talker.

    Questo è il motivo per cui voglio conoscere la tua storia, Pretty-shield, dissi mettendo tre sedie robuste attorno al tavolo. Voglio solo la storia di una donna, una donna che ha vissuto a lungo.

    Seduta, con il volto di nuovo serio, mi osservava mentre mettevo in ordine le mie carte e le matite appuntite. Le offrii una sigaretta.

    No, disse. Mia madre non fumava e nemmeno io ho mai fumato.

    Poi, come per enfatizzare, si strinse la coperta attorno alle spalle larghe e aggiunse in un tono che mi parve un po’ triste: E non so se il whisky sia dolce o amaro.

    Con me parla a gesti e con Goes-together in crow, le dissi con il linguaggio dei gesti.

    Improvvisamente la coperta le cadde dalle spalle. , assentì e i suoi occhi mi dissero che aveva capito perfettamente la ragione della mia richiesta. Non lo dimenticò mai e il suo linguaggio gestuale raccontò la sua storia tanto quanto le sue parole.

    Appoggiandosi allo schienale della sedia, vagò lentamente con lo sguardo per la stanza, come se fosse perplessa. Mi resi conto che iniziare sarebbe stato difficile, che Pretty-shield si sentiva fuori luogo e che avrebbe potuto rinunciare a raccontare. Con dei giri di parole, dovevo indurla a parlare di se stessa senza aspettare. Prima di tutto le avrei chiesto qualcosa sugli usi sociali dei Crow.

    Raccontami come un uomo trattava una cognata sposata, suggerii.

    Ah, lo sai già, altrimenti non me lo avresti chiesto, disse ridendo in maniera così amichevole che mi rassicurò. La legge della tribù non permetteva a un uomo di parlare a una cognata che fosse una donna sposata e lei non poteva parlare legittimamente con lui. Se uno aveva un messaggio per l'altro doveva mandarlo attraverso il fratello della donna, se c'era, in caso contrario attraverso qualcun altro. A volte, per un periodo, un uomo e la sua donna dovevano vivere nella stessa tenda con una cognata e il suo uomo; tuttavia, questa legge non cambiava solo perché dovevano vivere insieme. Lo stesso valeva per la suocera. Lui non poteva parlare a lei e lei a lui, non potevano nemmeno sedersi insieme nello stesso locale. Quest'ultima legge non veniva infranta spesso ma l'altra, a volte, veniva dimenticata.

    E un uomo sposato con una donna aveva il diritto di chiedere le sue sorelle nubili come mogli?, le chiesi.

    Sì, se le voleva e se i loro genitori credevano che lui potesse prendersene cura in modo appropriato, disse lei. Le donne non avevano voce in capitolo. Un uomo che voleva una donna prima di tutto andava dal padre di lei, a volte offrendo dei cavalli, a volte senza niente. Il padre della donna, se pensava che l'uomo fosse degno, avrebbe parlato della cosa con il suo clan e poi, se tutti erano d'accordo, veniva annunciato il matrimonio, veniva organizzata una festa e veniva preparata una tenda nuova per la giovane coppia, anche se l'uomo ne aveva già due o tre con altre donne e con bambini. Se il padre della donna era morto, allora era il fratello maggiore a prendere il suo posto per tutto quello che riguardava il matrimonio. I genitori dell'uomo offrivano sempre dei regali alla sua donna quando la sceglieva, anche cavalli e indumenti eleganti.

    Dove sei nata?, le chiesi per farle iniziare la sua storia.

    Sono nata dall'altra parte del Grande Fiume [il Missouri], alla foce del Plum creek, durante la luna in cui i ghiacci fuoriescono dai fiumi innevati [marzo], quando Yellow-calf [Vitello giallo] e i suoi guerrieri vennero annientati dai Lakota [Sioux]. I registri della vecchia agenzia indiana indicavano che la sua età era di 74 anni.

    Mia madre si chiamava Kills-in-the-night [Uccide di notte]. Mio padre era Crazy-sister-in-law [Cognata pazza]. Eravamo undici figli e io ero la quarta, nata da genitori che erano gente rispettata della tribù dei Crow.

    E il tuo nome?.

    "Fu mio nonno, Little-boy-strikes-with-a-lance [Ragazzino che colpisce con la lancia], a darmi il mio nome, Pretty-shield [Scudo Grazioso], a quattro giorni dalla mia nascita, come si usa da noi. Lo scudo di mio nonno era bello, metà rosso e metà blu, ed era una grande medicina. Di notte, quello scudo da guerra era sempre fissato allo schienale del suo giaciglio e di giorno era spesso appeso a un treppiede dietro la sua tenda, che ovviamente guardava a est.

    No, il nome di una donna non veniva mai cambiato, a meno che, ancora molto piccola, non riuscisse a crescere sana e robusta. Se era debole e i suoi genitori temevano di perderla, a volte chiedevano a uno dei nonni di cambiarle il nome per aiutarla.

    Le donne non davano mai il nome ai bambini?, le chiesi.

    Sì, talvolta, disse. Una persona di saggezza, anche se era una donna, aveva questo diritto. Ho dato io il nome ai miei figli e a tutti i miei nipoti. I miei Aiutanti, le formiche, mi avevano consegnato tutti quei nomi. Ancora oggi ascolto il popolo delle formiche e spesso le sento chiamarsi una con l'altra con dei bei nomi. Non mi dimentico mai di loro.

    Spostò la sua sedia e diede un'occhiata alla grande stufa che stava cominciando a scaldare la stanza. Chiusi la valvola di tiraggio, chiedendomi se fosse il momento per chiederle di raccontarmi il suo sogno-medicina.

    Il mio nome venne cambiato perché da bambina ero malaticcia, intervenne Goes-together mentre tornavo alla mia sedia. E da allora crebbi sana e forte, aggiunse con aria seria.

    Non riuscivo a immaginare Goes-together come una bambina minuta. È una donna robusta, grossa, molto più pesante di Pretty-shield.

    Parlami della tua giovinezza, Pretty-shield, dissi. Inizia dai primi ricordi.

    Sorrise, i suoi occhi erano colmi di gioia. "Eravamo un popolo felice quando venni a questo mondo, Sign-talker. C'era molto da mangiare e potevamo ridere. Adesso tutto è cambiato. Ma proverò a partire dalla prima cosa che ricordo.

    "Nel periodo in cui venni a vivere in questo mondo, mia zia, Strikes-with-an-axe [Colpisce con un'ascia], perse due bambine. Erano state uccise dai Lakota insieme al suo uomo. La zia, sorella di mia madre, pianse a lungo e diventava sempre più magra e più debole. Allora mia madre mi affidò a lei per curarle il cuore. Strikes-with-an-axe era una crow del fiume. Lo sai che a causa di una lite, poco prima della mia nascita [1832 circa] il mio popolo si divise in due tribù, i Crow della montagna e i Crow del fiume? Be’, io nacqui tra i Crow della montagna e questa zia era una crow del fiume.

    "Sebbene non avessi ancora tre anni, ricordo quando me ne andai a vivere con lei e con quelli del fiume. In realtà, la separazione da mia madre e dalle mie sorelle non fu poi così dura perché tutti i Crow si riunivano spesso. Quegli incontri mi davano l'opportunità di vedere la mia famiglia, per cui ero felice, forse più felice che se fossi rimasta a casa. La tenda di mia zia era spaziosa e lei aveva vissuto da sola fino al mio arrivo. Aveva bisogno di me, anche se all'inizio ero troppo giovane per

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