Bressanone | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Trentino-Alto Adige | |
Territorio | Alto Adige | |
Altitudine | 560 m s.l.m. | |
Superficie | 84,7 km² | |
Abitanti | 21.535 (maggio 2015) | |
Nome abitanti | Bressanonesi o brissensi/Brixner | |
Prefisso tel | +39 0472 | |
CAP | 39042 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Cassiano; copatroni Sant'Ingenuino e Sant'Albuino. (2 febbraio) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Bressanone (Brixen il toponimo in tedesco) è una città del Trentino-Alto Adige.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Situata in fondovalle si trova alla confluenza della Rienza nell'Isarco. A est svettano le cime del Gruppo della Plose con il monte Telegrafo (2.504 m s.l.m.), a ovest la cima Cane (2.354 m s.l.m.) e il monte Pascolo (2.439 m s.l.m.).
È a circa 40 km a nord di Bolzano, 45 km a sud del valico del Brennero (confine italo-austriaco) e 35 km a ovest dal comune di Brunico in Val Pusteria. Bressanone aderisce alla rete Alleanza per il clima.
Cenni storici
[modifica]I primi insediamenti in loco risalgono all'età mesolitica: uno di questi si trova nella zona di Stufles (Stufels). Altre testimonianze dell'antichità della città sono dei resti risalenti all'età del bronzo a Rivapiana (Plabach). Durante i lavori per il restauro ed il consolidamento della piazza Duomo (1996), sono stati scoperti i resti di una capanna risalente a circa 2500 anni fa, ad una profondità di circa 4 metri nel sottosuolo.
Attorno al 15 a.C. la zona fu integrata da Druso, figliastro dell'imperatore Augusto, nella sfera d'influenza romana. Ai romani seguirono, in seguito alle invasioni barbariche, i baiuvari. Si hanno tracce di Bressanone in un antico scritto del 590 d.C., quando il territorio fu aggregato al Ducato di Baviera con l'aggregazione ecclesiastica regionale all'arcivescovato di Salisburgo, sostituendo l'appartenenza tardoantica al patriarcato di Aquileia. Da un documento del 13 settembre 901, si sa che l'allora vescovo Zaccaria della diocesi di Sabiona, ricevette come regalo una grande tenuta agricola (nota come mansus Prihsna), dall'allora re Ludovico IV il Fanciullo, l'ultimo dei Carolingi. Tradizionalmente si considera questo documento come l'atto di fondazione della città.
Tra il 960 e il 990 il paese ebbe un intenso sviluppo edilizio ad uso ecclesiastico, assieme ad una prima versione dell'attuale Duomo di Bressanone, tanto che nel 965 i vescovi di Sabiona decisero di trasferirsi nella vicina cittadina di Bressanone. Da questa data Bressanone diventa il centro spirituale di una diocesi di vaste dimensioni. Fra i vescovi di allora spicca la figura di Albuino, discendente della casata degli Ariboni, che aveva importanti relazioni con diverse corti principesche ed in particolar modo con quella imperiale. Il suo successore, il vescovo Heriward (1017-1022) diede inizio alla costruzione delle mura della città, che furono portate a termine dal vescovo successivo, Hartwig (1022-1039), con l'aggiunta di ampi fossati a nord e ad ovest e di torri da difesa a sud della città.
Nel 1027 l'intera Val d'Isarco e la Valle dell'Inn, furono date in dono al vescovo Hartwig dall'imperatore Corrado II, congiuntamente all'attribuzione del potere temporale come principe vescovo, analogamente a quanto in quegli anni accadeva per i vescovi delle vicine Arcidiocesi di Trento e di Coira. Nel 1179 l'imperatore Federico I concesse i diritti regali di sovranità.
Il potere vescovile cadde il 23 marzo 1797 quando 12.000 uomini delle truppe napoleoniche, agli ordini del generale Joubert, arrivarono ed occuparono Bressanone. L'enorme massa di soldati portò al diffondersi di un'epidemia, causando la morte di migliaia di persone, che furono inumate in fosse comuni tra Millan e Bressanone. Ma, già il 3 aprile, le truppe si ritirarono. Dal 1803 la città, che allora contava circa 3000 abitanti, conobbe un periodo di decadenza legato alla fine del principato. Questa si rese sempre di più conto di quanto fosse legata ai principi. Solo sei anni dopo, nella notte del 6 dicembre 1809 le truppe napoleoniche devastarono tutte le residenze nobiliari ed i castelli, oltre a circa 200 masi attorno alla città. Nel 1814, con la sconfitta delle truppe francesi, il Tirolo e quindi Bressanone ritornano a far parte dell'Impero austriaco, che nel 1867 si trasformò nell'Impero austro-ungarico.
Nell'anno 1865 lungo l'asse del Brennero iniziano i lavori per la realizzazione della ferrovia del Brennero, e il 24 agosto 1867 il primo convoglio giunge a Bressanone. La decisione di far partire la diramazione della ferrovia della Val Pusteria da Fortezza (invece che da Bressanone come era stato inizialmente stabilito), significò una perdita in termini economici per la città di Bressanone. Quasi contemporaneamente vi fu anche una rinascita in campo religioso e culturale. Furono fondate nuove scuole come il seminario vescovile (detto "maggiore") e più tardi anche il seminario minore (il Vinzentinum).
La sistemazione dei bacini fluviali della Rienza e dell'Isarco negli anni 1883 e 1884 portò la città alla prosperità. La sistemazione delle condutture che inizialmente trasportavano l'acqua attraverso tronchi di larici, venne migliorata, e si costruì una nuova condotta d'acqua presso Scaleres. L'allora sindaco Otto von Guggenberg gettò nel 1889 le basi per il primo stabilimento idroterapico secondo il sistema Kneipp a sud del Brennero. Nel 1899 fu fondato il Kurverein (circolo per la cura) e quindi Bressanone divenne un rinomato centro di cura (il centro Guggenberg esiste tuttora).
Con lo scoppio della prima guerra mondiale la città si trovò a breve distanza dal fronte italiano. Nel novembre 1918 le truppe italiane occuparono Bressanone, che assieme all'intero Alto Adige entrò a far parte del Regno d'Italia, mentre il restante territorio del Tirolo (Tirolo del Nord e Tirolo Orientale) rimase all'Austria. Fino al 1925 nel centro cittadino vi era un servizio di sorveglianza, organizzato dai cosiddetti "guardiani notturni". Costoro sorvegliavano l'ordine pubblico durante la notte, dopo aver chiuso le porte della cinta muraria. Inoltre dovevano avvisare in caso di incendi, furti e avvistamenti di nemici, oltre ad annunciare ad alta voce l'ora esatta. In particolare a Bressanone avvenne che uno dei guardiani morì improvvisamente, e la moglie ne prese il posto, dando così origine alla leggenda della "dama della torre".
Durante il fascismo, la città fu oggetto con l'intera regione di un processo di italianizzazione forzata. Successivamente furono attuate le "Opzioni", un accordo fra il Regno d'Italia e la Germania che obbligava i cittadini altoatesini a scegliere tra cittadinanza italiana e tedesca e tra rimanere nella provincia, accettando la definitiva italianizzazione, o trasferirsi oltreconfine. Nel 1964 vi è una nuova sistemazione dei confini della diocesi che corrispondono da allora a quelli della provincia di Bolzano, e la sede della diocesi, rinominata in diocesi di Bolzano-Bressanone, si spostò da Bressanone a Bolzano.
Nel 2001 la città di Bressanone ha festeggiato i suoi 1100 anni di storia, con un giubileo cittadino.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]I principali rioni della città -oltre al centro storico- sono:
- Stufles (Stufels); è il rione più antico della città. Si trova a est della città alle pendici di Costa d'Elvas ed è collegato al centro storico tramite il ponte Aquila. Caratteristica di Stufles sono le piccole vie strette che superano vari dislivelli. Il rione, così come il centro storico, si trova in un'area pedonale;
- Millan (Milland); che si trova nella zona sud-est della città, ai piedi della Plose. Alla fine del rione si trova la chiesa Nostra Signora “am Sand”, famoso luogo di pellegrinaggio, dalla quale parte anche la passeggiata Karlspromenade.
- Costa d'Elvas (Kranebitt); si trova a est, in una zona sopra elevata rispetto alla città di Bressanone. Attraverso Costa d'Elvas passa la strada dalla quale è possibile raggiungere Elvas.
- Castellano (Köstlan); rione che si trova tra Millan e Costa d'Elvas.
- Zona 13 (Rosslauf). Questo quartiere è sorto negli anni ottanta del XX secolo nella zona d'espansione a nord della città sulla base di una planimetria generale elaborata da Othmar Barth. Durante i lavori di scavo per la costruzione di case private e della palestra multipla sono emersi vari reperti di interesse archeologico. Nella palestra multipla, vicino all'ingresso è presente una vetrina che espone una breve documentazione ed una piccola esposizione di alcuni reperti emersi durante gli scavi. A nord del quartiere è presente l'ospedale;
- Zona Tinigia (Zinggen) ; è la parte di territorio a ridosso della "Zona 13", in parte inglobata in quest'ultimo quartiere. In questo territorio troviamo la Chiesa di "Maria Hilf in Zinggen" e il complesso del "Vizentinium";
- Zona Priel; è la parte di territorio sulla quale è stata costruita l'Acquarena e la palestra di roccia.
Il quartiere del castelliere che si estende su tutto il lato del pendio occidentale. comprende la via Velturno, via Monteponente, la zona della stazione ferroviaria, via Castelliere e via Havlicek fino al confine con il comune di Varna.
Il territorio comunale di Bressanone comprende anche i paesi di Albes/Albeins, Elvas, Eores/Afers, La Mara/Mahr, Millan/Milland, Monteponente/Pfeffersberg, Sant'Andrea/St. Andrä e Sarnes/Sarns.
La località di Monteponente, che da tempi antichi viene denominata Pfeffersberg, è un grande altipiano sopra la città. Il termine Pfeffer risale ad una tassa che riscossa dalle importazioni del pepe. In questa zona si trova anche il castello di Monteponente (anche noto come castello di Pfeffersberg), costruito attorno all'anno 1173, accanto all'attuale maso Burger. Nonostante questo fosse stato sede di un tribunale, venne distrutto poco dopo cent'anni. Monteponente comprende le località di Untereben, Tiles, Caredo, Pinzago, Tecelinga, Perara, Scezze e La Mara, anch'esse parte integrante del comune di Bressanone.
Nella zona di Millan si trova il biotopo Prà Millan. Diverse sono le aree verdi della città, tra cui i giardini Rapp (Rappanlagen), costruiti dopo l'inondazione disastrosa del 1882, quando si decise di spostare la confluenza dei due fiumi. I lavori, sostenuti anche grazie al barone e capitano von Rapp, iniziarono nel 1883 ed ebbero termine l'anno successivo: la confluenza fu spostata più a sud e l'immissione dell'Isarco non fu più così perpendicolare come in origine. La nuova lingua di terra venutasi a formare fu utilizzata per la creazione dei giardini.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), ☎ +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
- 2 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
- Solo Charter</small>"}},"i":0}}]}'/>3 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it. Solo Charter
In auto
[modifica]- Casello autostradale Bressanone-Val Pusteria sull'autostrada del Brennero.
- Casello autostradale Chiusa-Val Gardena sull'autostrada del Brennero. Proseguire su SS per circa 11 km.
In treno
[modifica]In autobus
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Con mezzi pubblici
[modifica]Il servizio di trasporto pubblico Citybus (orari [link non funzionante]) è garantito da quattro linee alle quali se ne aggiunge una quinta stagionale:
- Linea 1: Albes-Millan-Bressanone-Varna
- Linea 2: Millan-Bressanone-Novacella-Varna
- Linea 3: Seiserleite - Novacella - Kranebitt Bressanone - Zona industriale
- Linea 4: Ospedale - Villa Adele - Stazione - Castellano - S.Giuseppe
- Emozioni d'estate corse speciali previste nel periodo estivo): Varna - Bressanone - Millan - Albes
Cosa vedere
[modifica]- 1 Cattedrale di Santa Maria Assunta, piazza Duomo. Imponente chiesa in stile barocco; risale al Duecento e subì successivi restauri a causa di un susseguirsi di sfortunati incendi che si protrassero negli anni. Essa è dedicata a Santa Maria Assunta, di cui contiene un'artistica scultura di Hans Leinberger del 1520 circa.
- 2 Battistero del Duomo di San Giovanni Battista. posto accanto al duomo e accessibile dal chiostro, rappresenta la più antica cappella di corte del Palazzo Vescovile. Al suo interno si possono trovare affreschi romanici di qualità e di indiscussa importanza. Inoltre la piccola chiesa ha una navata alta e rettangolare, suddivisa in due piani, ricoperta da una volta a botte; la luce riesce a filtrare all'interno da quattro piccole finestre suddivise nei due piani. Nel 1400 circa la navata fu coperta con una volta a crociera.
- 3 Antico chiostro (Alter Kreuzgang). Si trova adiacente al Duomo questa antica struttura architettonica romanica, risalente al XIV secolo, anche detta la "Bibbia dei Poveri", in quanto ricca di dipinti raffiguranti le principali scene narrate nelle Sacre Scritture. Presenta una particolare volta a crociera, che rappresenta l'evoluzione dell'arte medioevale. Alle sue pareti laterali si possono osservare antichi sarcofagi delle persone importanti dell'antichità e dei prelati oltre ad affreschi riguardanti l'età classica. Una porta del chiostro conduce inoltre ad un'antica cappella, da ammirare per i suoi affreschi. Un angolo non affrescato era adibito a passaggio pubblico con bancarelle. Degne di nota sono la rappresentazione dell'elefante (terza arcata) e l'adorazione dei Tre Re Magi (tredicesima arcata).
- 4 Chiesa della Madonna (St. Maria im Kreuzgang o Sancta Maria in ambitu). Chiesa palatina solitamente chiusa e quindi non accessibile se non attraverso un'apposita visita guidata del chiostro.
- 5 Parrocchia di San Michele (Pfarrkirche St. Michael). Chiesa romanica dell'XI secolo, si trova in posizione parallela al Duomo ed è la parrocchia di Bressanone e del Decanato. È dedicata a San Michele arcangelo. La struttura ha un coro gotico, sette gli altari, un campanile (noto come "Torre Bianca") eretto nel XV secolo, mentre la navata è gotica del tardo Cinquecento. La chiesa è stata barocchizzata dopo il 1750 con affreschi di Josef Hautzinger di Vienna, uno dei discepoli di Paul Troger. Altro artista che partecipò fu il pittore Francesco Unterberger di Cavalese.
- 6 Torre Bianca (Weißer Turm). È la torre della parrocchiale. Risalente al XV secolo, in origine fu chiamata "torre Nera", ma nel 1591 il tetto nero fu murato e gli si cambiò il colore e quindi anche il nome. È stata ristrutturata nel 2007, riacquisendo di diritto il suo nome poiché è stata riportata la cima della torre al suo colore originale, il bianco. La torre, alta 72 metri, presenta anche un orologio lunare. La sua costruzione fu voluta da Nicolò Cusano. Al suo interno, 89 scalini conducono ad un carillon di 43 campane in grado di produrre oltre 100 melodie.
- 7 Vecchio Cimitero di Bressanone. Si trova tra la parrocchiale ed il duomo, presenta al centro una struttura gotica risalente al 1483, dove si può porre un lumino. Qui, presso l'arcata occidentale, si trova anche la lapide del poeta Oswald von Wolkenstein (da lui stesso commissionata), rappresentante "un cavaliere dalla barba lunga, con cimiero corazza daga e stendardo recante la croce di Gerusalemme".
- Chiesa dei Santi Gottardo ed Erardo. Edificata nel XIII secolo dalla famiglia Voitsberg nei pressi dell'antica prepositura, subì un successivo restauro nel XIV secolo; in seguito fu ricostruita con forme barocche dal vescovo ausiliare Wilhelm von Vintler e consacrata nel 1695. Fin dal 1971 è stata affidata alla chiesa evangelica.
- Educandato Femminile delle Dame Inglesi. Primo insediamento della congregazione delle Dame Inglesi a Bressanone nel 1739, il convento fu costruito successivamente (tra il 1742 e il 1745) ad opera di Anna von Sarnthein. La chiesa consacrata nel 1748 a San Giuseppe è stata ricostruita dopo un incendio nel 1839 in stile neoclassico. Nel XIX secolo e anche nel XX secolo l'annessa scuola fu più volte allargata.
- Seminario Maggiore. Sorse presso l'allora Insula Sanctae Crucis, ovvero un'antica isola che si era formata tra l'Isarco e la roggia che separava l'isola dal centro urbano. Inizialmente qui si trovava l'ospedale Santa Croce, fatto edificare dal canonico Richer nel 1157. Solo dopo il 1600, venne costruito un edificio che divenne anche sede del principe-vescovo Leopold conte Spaur (1747-1778). Da allora questa divenne la sede per istruire i futuri prelati. La sua biblioteca invece contiene affreschi di Franz Anton Zeiller, realizzati nel 1772.
- Chiesa di "Maria Hilf in Zinggen".
- Santuario di "Maria am Sand" (Madonna delle Grazie). La vecchia chiesa parrocchiale di Millan. Al suo interno si trova un dipinto di Maria che dona una pera al figlio Gesù. L'edificio risale al XIV secolo, ma nella metà del secolo successivo fu barocchizzato ed ampliato; fu costruita una navata a volta assieme al campanile ed a un arco in stile gotico.
- 8 Abbazia benedettina di Novacella (Kloster Neustift). Fu voluta dall'allora vescovo Artmanno (1140-1164) e dal duca Reginberto di Sabiona, nell'anno 1142.
- Chiesa e convento dei frati Cappuccini. La chiesa è dedicata a Santa Caterina e fu edificata nel 1340 da Federico di Villandro. Successivamente fu data ai Cappuccini dal vescovo Karl Andreas von Spaur nel 1603. Nel 1630 si edificò una nuova chiesa e un convento, con le pale di F. Unterberger e S. Kessler. Dal 1970 è sede provinciale dell'Ordine dei Cappuccini.
- Chiesa e convento dei frati Francescani.
- Convento delle Terziarie. Questa fu la prima sede della congregazione, che fu fondata nel Settecento dalla brissinese Maria Hueber, per aiutare nell'educazione le povere ragazze. Fu inoltre sede della prima scuola femminile del Tirolo. Nel 2001 il Generalato venne spostato da Bressanone a Roma.
- Chiesa dei santi Angeli Custodi (Kreuzengelkirche), presso Stufles.
- Chiesa di San Cirillo ed il Sentiero dei Santi d'Europa (presso Monteponente). Già documentata nel 1283 fu ristrutturata nel 1992. Da qui si è soliti percorrere il "pellegrinaggio alle sette chiese", ovvero partendo da Bressanone, si visitano oltre alla chiesa di San Cirillo, quelle di La Mara, Scezze, Tecelinga, Tiles e Pinzago.
- Chiesetta di San Giacomo, nella frazione di Eores (St. Jakob in Afers). Risale al XV secolo; ha un campanile a cuspide, altari neogotici e varie raffigurazioni di Santi ad opera di un artista della scuola di Bressanone. All'esterno si può invece ammirare un dipinto di Cristoforo.
- Chiesetta di San Nicolò presso Cleran (St. Nikolaus in Klerant). Posta ad un'altezza di 850 metri, è caratterizzata da alcuni affreschi tardo-gotici. Risale alla prima metà del XV secolo, ma se ne hanno tracce anche in epoca romanica. Al suo interno si ha un altare, dove in uno degli scrigni si trova la Madonna con il bambino tra i santi Andrea e Nicola, San Lorenzo e San Sebastiano, oltre che la rappresentazione biblica della Strage degli innocenti.
- Chiesa di Sant'Andrea, presso la frazione Sant'Andrea in Monte. Con annesso cimitero e una piccola cappella dedicata a Maria Ausiliatrice, eretta nel 1696, su di un luogo dove già sorgeva una precedente cappella nel 1071.
- Chiesa di San Giovanni Battista presso Cornale (Karnol). Consacrata nel 1113; la sua forma attuale risale però al 1500 circa. Al suo interno si trova raffigurato il Martirio di Sant'Orsola e ai suoi lati sono raffigurati San Vito e Santa Margherita e il Cristo che indica la ferita del costato, Sant'Elena e Sant'Erardo. Sulla parete sinistra invece si trovano raffigurate tre scene: il banchetto di Erode, la decapitazione di Giovanni Battista, e il battesimo di Gesù. La custodia dell'edificio è da sempre affidata al proprietario del vicino maso Holderer. È famoso il missale della chiesa risalente al XII secolo e conservato presso la Biblioteca del Seminario di Bressanone.
- Chiesa di San Leonardo (presso l'omonima località a 1095 metri di quota). Consacrata nel 1194, venne ampliata nel 1430 quando fu aggiunto anche il campanile. Nel XVIII secolo la chiesa subì una barocchizzazione che ha cancellato alcune opere dei tempi più antichi. La chiesa è degna di nota per la storia della catena che la circonda una volta e mezza. La leggenda narra che quando tale catena avrà completato il terzo giro attorno all'edificio, la fine del mondo sarà arrivata.
- Chiesa di San Giovanni Evangelista presso Meluno.
- 9 Palazzo Vescovile (Hofburg). Antica residenza del Vescovo, quando ancora il vescovo risiedeva a Bressanone. Il palazzo è disposto su tre piani, e le sue facciate esterne sono di un pallido giallo, decorato in porpora. Le facciate poste a nord e sud presentano due logge rinascimentali, mentre le altre due facciate sono in stile barocco, il tutto su progetto di Hans Reichle dello Schongau (1565-1642). Dal 1998 al suo interno si trova un importante museo, posto in ben 70 sale. Il palazzo ospita anche una mostra permanente di presepi, una delle collezioni più importanti d'Europa, di cui uno dei maggiori promotori fu il principe-vescovo Karl Franz Lodron.
- Cimitero austro-ungarico. Sacrario militare a nord della città, accoglie 1.226 caduti austro-ungarici della prima guerra mondiale e, in un'altra area, i resti di 106 caduti germanici e austriaci della seconda guerra mondiale.
- Antico rione di Stufles (Stufels). Si tratta probabilmente della zona insediativa più antica della zona di Bressanone, come è documentato anche da numerosi ritrovamenti archeologici che spaziano dalla preistoria fino al Medioevo.
- Accademia Nicolò Cusano. Luogo di incontro tra il mondo clericale e quello laico, dedicata al vescovo Nicolò Cusano, fu realizzata nel 1962 dall'architetto Othmar Barth.
Eventi e feste
[modifica]- Sfilata dei Krampus. il 5 dicembre.
- Törggelen. usanza culinaria di fine autunno
- 5 Mercatino di Natale, Piazza Duomo. nel periodo dell'Avvento.
- Filasprint. manifestazione sportiva invernale.
- Processione di San Cassiano. si tiene la seconda domenica dopo Pasqua lungo le vie cittadine.
- Caidom. gara di downhill dalla cima della Plose alla piazza Duomo.
- Craft bike Transalp. durante il mese di luglio. maratona ciclistica a tappe.
- Altstadtfest. penultimo fine settimana di agosto. festa che si tiene ogni due anni dal 1978 alternandosi con la città di Brunico.
- Emozioni d'estate (giovedì lunghi). i negozi e i locali rimangono aperti anche dopo le 19:00.
- Mercato del pane e dello strudel. a fine settembre.
- Il vino va in città - Incontro con i vini della Valle Isarco. a fine luglio.
- Settimana della buona cucina. durante il mese di marzo.
- European Workshop on cognitive neuropsychology. a gennaio.
Cosa fare
[modifica]- Karlspromenade. Lungo la costa est di Bressanone si trova la Karlspromenade: una storica passeggiata costruita nel 1903 in memoria dell'imperatore Carlo I d'Austria, che trascorse alcuni momenti della sua vita presso la Cura Guggenberg, amando passeggiare lungo questa via che anticamente partiva proprio da lì e conduceva sino alla vecchia chiesa di Millan, Maria am Sand e quindi alla residenza Karlsburg.
Dal 2010 questa passeggiata prosegue con il cosiddetto sentiero dei Salmi e a seguire con una via crucis, sino ad incontrare la strada che porta a Luson. Da qui il sentiero, attraversando la strada, scende fino al fiume Rienza, dove è stato ricostruito un vecchio ponte, dedicato ad Andreas Hofer. Oltrepassato il fiume, un sentiero che prosegue con alcune scale porta in località Seeburg, da dove è possibile scendere verso il centro storico passando dall'antico rione di Stufles.
Acquisti
[modifica]La cucina di Bressanone è caratterizzata da alcuni piatti tipici (comuni alla tradizione altoatesina) quali lo strudel, i canederli, i crauti, i würstel, lo strauben e lo speck. Altro piatto tipico sono gli spätzle, gnocchetti di forma irregolare a base di farina di grano tenero, uova e acqua.
Nella zona attorno a Bressanone risulta la nascita di un'usanza detta törggelen, che consiste nella tradizionale degustazione del vino nuovo in occasione della pressatura dell'uva.
Abbondante e pregiata è la produzione di vino; sono noti soprattutto i seguenti:
- Alto Adige Valle Isarco Müller-Thurgau Bressanone vino DOC
- Alto Adige Valle Isarco Pinot Grigio Bressanone vino DOC
- Alto Adige Valle Isarco Sylvaner Bressanone vino DOC
- Alto Adige Valle Isarco Traminer aromatico Bressanone vino DOC
- Alto Adige Valle Isarco Veltliner Bressanone vino DOC
Come divertirsi
[modifica]Pub
[modifica]- 1 Vinus, Via Mercato Vecchio 6, ☎ +39 0472 831583, vinus@oberegger.it.
- 2 Weingalerie, Via Rio Bianco 10, ☎ +39 0472 836001, fax: +39 0472 206218, info@weingalerie.it.
Dove mangiare
[modifica]- Bistro Tapas, ☎ +39 0472 201030, angmar1@tin.it.
- 1 [link non funzionante] Bufalo Cantinas, Via Portici Maggiori, 28, ☎ +39 0472 830604, bufalocantinas@hotmail.com.
- 2 Dai Romani, via Mercato Vecchio 11, ☎ +39 0472 832062, fdeamicis@hotmail.it. 10:00-20:00. Bar e pizza al taglio, kebab, lasagne, salsicce con patate, porchetta.
- 3 Der Traubenwirt, Kleine Lauben 9, ☎ +39 0472 836552, fax: +39 0472 834731, info@traubenwirt.it.
- 4 Domcafè, piazza Parrocchia 3, ☎ +39 0472 838277, MR@dnet.it.
- 5 Ristorante Grissino, via Mercato Vecchio 28 b, ☎ +39 0472 262510. specialità asiatiche, sushi, pizze, cucina casalinga e mediterranea.
- 6 Ristorante Sunnegg, via dei Vigneti 67, ☎ +39 0472 834760, fax: +39 0472 208357, info@sunnegg.com.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Albergo Heiseler, via degli Alpini 8, ☎ +39 0472 832363, fax: +39 0472 832363, info@heiseler.it. due stelle
- 2 Albergo Landwirt, via dei Vigneti 7, ☎ +39 0472 834908. una stella
Prezzi medi
[modifica]- 3 Albergo Waldheim Belvedere, via Luson 12, ☎ +39 0472 836564, fax: +39 0472 836773, info@waldheimbelvedere.it. tre stelle
- 4 Hotel Majestic, via Luson 29, ☎ +39 0472 836102, fax: +39 0472 835141, info@albergomajestic.it. tre stelle
Prezzi elevati
[modifica]- 5 Goldene Krone Vital Hotel, via Fienili 4, ☎ +39 0472 835154, fax: +39 0472 835014, info@goldenekrone.com. quattro stelle
- 6 Hotel Cavallino d'Oro, via Brennero 3, ☎ +39 0472 835152, fax: +39 0472 838235, info@goldenesroessl.it. tre stelle superiore
- 7 Hotel Elephant, via Rio Bianco 4, ☎ +39 0472 832750, fax: +39 0472 836579, info@hotelelephant.com. quattro stelle
- 8 Hotel Grüner Baum, Via Stufles 11, ☎ +39 0472 274100, fax: +39 0472 274101, info@gruenerbaum.it. quattro stelle
Sicurezza
[modifica]- 6 Am Rosslauf, Via Rio Scaleres, 22, ☎ +39 0472 201714.
- 7 Corte Principe Vescovile, Via Portici Minori, 2, ☎ +39 0472 835642.
- 8 Lamuraglia, Via Pra Millan, 2/B, ☎ +39 0472 833038.
- 9 Peer Farmacie, Via Ponte Aquila, 4, ☎ +39 0472 836173.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 10 Poste italiane, Villaggio San Cassiano 4, ☎ +39 0472 272011, fax: +39 0472 200434.
Nei dintorni
[modifica]- Chiusa — La località Sabiona è la culla spirituale dell'intero Tirolo. È stata la Sede vescovile del Tirolo (diocesi di Sabiona), prima dello spostamento della stessa a Bressanone attorno all'anno 1000. Il monastero che vi sorge può essere visitato partendo da Chiusa e percorrendo a piedi il percorso di un'antica Via Crucis.
- Bolzano — Principale città dell'Alto Adige ne è il capoluogo amministrativo ed economico. Il suo centro storico fonde mirabilmente i caratteri architettonici ed urbanistici nordici con quelli italiani mostrandosi con un tono di signorile eleganza.
- Vipiteno — È uno dei Borghi più belli d'Italia. Il suo nucleo storico è rimasto quasi intatto nella sua conformazione del XII secolo. Solo della cinta muraria rimangono pochi tratti. Caratteristiche sono le case dotate dei particolari bovindi o Erker, balconi aggettanti coperti e chiusi.
- Brunico — Centro principale della Val Pusteria, conserva due castelli oltre a quartieri storici di buon interesse. È città di turismo alla convergenza delle vallate tributarie della Val Pusteria, tutte caratterizzate da un ambiente di particolare bellezza.
Itinerari
[modifica]- Passi dolomitici — L'itinerario percorre i passi più scenografici delle Dolomiti, dove la roccia e la natura sono protagoniste.
- Castelli dell'Alto Adige — Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.
- Via Romea Germanica (Italia)
Altri progetti
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