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Strada statale 245 Castellana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Strada statale 245
Castellana
Denominazioni successiveStrada regionale 245
Castellana
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Veneto
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioMestre Venezia
FineRosà
Lunghezza50,100[1] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 16/11/1959 - G.U. 41 del 18/02/1960[2]
GestoreTratte ANAS: nessuna (dal 2001 la gestione è passata alla Regione Veneto e dal 2002 alla società Veneto Strade)
Percorso
Principali intersezioniStrada statale 13 Pontebbana; Autostrada A57; Autostrada A4 Serenissima; Strada statale 515 Noalese; Strada statale 307 del Santo; Strada Statale 307 var del Santo; Strada statale 53 Postumia e Strada statale 47 della Valsugana

La ex strada statale 245 Castellana (SS 245), ora strada regionale 245 Castellana (SR 245)[3], è una strada regionale italiana che collega Venezia a Rosà passando per Castelfranco Veneto (donde la denominazione).

L'arteria, importante anche dal punto di vista storico, comincia dal Terraglio (strada statale 13 Pontebbana) e attraversa Zelarino, Trivignano, Martellago, Scorzè, Trebaseleghe, Piombino Dese e Resana dove si innesta la strada statale 307 del Santo. Giunta a Castelfranco Veneto, prosegue verso Bassano del Grappa passando per Villarazzo, Castello di Godego, Castione, Rossano Veneto e giunge a Rosà, dove si raccorda con la strada statale 47 della Valsugana.

A Castelfranco è stata realizzata una variante per deviare il traffico dal centro storico di quasi 5 km denominata strada regionale 54 di Castelfranco Veneto (SR 54)[3].

La Castellana, in epoca romana, medievale e moderna, costituiva, insieme alla Via Miranese (detta strada "Padovana") e al Terraglio, una delle tre principali strade di accesso a Venezia, le quali collegavano la cittadina dell'entroterra veneziano rispettivamente a Castelfranco, Padova e Treviso. Agli inizi del Quattrocento la strada postale Castellana (come cominciava ad essere denominata) divenne molto frequentata dai traffici, specialmente commerciali, soprattutto in seguito alla sottomissione di Bassano da parte della Repubblica di Venezia (1404), con la caduta degli ultimi ostacoli alla libera circolazione.

La strada viene poi citata nella prima lettera ducale emanata dal doge Nicolò Da Ponte del 17 marzo 1582, con la quale si ordinava il totale rifacimento del fondo stradale, reso impraticabile dalle straordinarie esondazioni del Dese avvenute l'anno precedente.

Ancora nei primi anni dell'Ottocento, la Castellana rappresentava la via più breve per raggiungere da Venezia la pedemontana vicentina e da lì il Trentino. Tuttavia la scarsa manutenzione non permettevano di percorrerla in meno di due giorni. Nel 1808 Agostino Fapanni, a nome del comune di Maerne (oggi Martellago), presentò una richiesta al principe Eugenio di Beauharnais, viceré d'Italia, per una solida ricostruzione della strada. Anche per le esigenze del traffico militare dell'epoca, con il regio decreto del 9 agosto 1808 venne dichiarata strada nazionale. Ma le difficoltà del nuovo regime impedì l'attuazione di tanti utili progetti, e in effetti nel 1810 nuovamente Agostino Fapanni scriveva al prefetto di Venezia: "È lungo tempo che la strada detta Castellana [...] trovasi talmente abbandonata e rovinosa, che nei soli mesi d'estate rendesi praticabile senza pericoli ai carri e vetture". Ma per l'avvicendarsi delle varie amministrazioni straniere, passeranno altri ventitré anni e "finalmente dopo molte istanze, e dopo non pochi contrasti", il governo Austriaco accordò che i Comuni su cui transitava la via la ricostruissero tutta a loro spese. L'opera si concluse nell'estate del 1831, con la rettificazione di alcuni tratti e il rialzamento del fondo a livello dei terreni circostanti.

La Castellana è citata anche nella guida turistica Itinerario d'Italia di Giuseppe Vallardi: "Si è recentemente costrutta una nuova strada che guida da Venezia a Bassano per Mestre e Castelfranco, donde le derivò il nome di Castellana. Su questa strada [...] non avvi per ora cambio di posta; ciò nulla ostante crediamo di far grata cosa ai viaggiatori loro indicandola, prima perché ora è molto frequentata, e poi perché più corta di dieci miglia di quella che passa per Treviso. [...] Per questa strada si trasportano ora le merci che il Porto Franco di Venezia spedisce nel Tirolo meridionale, dirigendole sopra Trento"[4].

Negli incartamenti del catasto austriaco del 1841, viene segnalata come strada postale Castellana. Nel marzo 1865 viene emanata la legge n. 2248 che chiama in causa i vari consigli provinciali a pronunciarsi sulla classificazione delle strade. Il Consiglio provinciale di Vicenza propone che la Castellana ridiventi strada nazionale, in quanto "La Strada Castellana sarebbe pure indicatissima dalla legge, come quella che congiunge direttamente la strada Nazionale di Canal di Brenta col più vicino porto commerciale di Venezia". Dai documenti provinciali si ricavano preziose informazioni, anche sulla lunghezza della strada in territorio vicentino: "Nel quadro 15 maggio 1867 dell'Ufficio Centrale (delle Pubbliche Costruzioni per le Provincie Venete e Mantovana) si trovano elencate fra le nazionali: [...] d) la strada Castellana che da Rosà presso Bassano va direttamente verso Mestre e Venezia. In provincia di Vicenza kil. 4,95". Anche il Consiglio provinciale di Padova nel novembre 1867 delibera "che si debbano essere ritenute Strade Nazionali: [...] 4. la strada Castellana dal confine di Vicenza oltre Scorzè al confine con Treviso presso Resana", annotando anche la lunghezza del tracciato nel suo territorio di 9.990 metri, sia il costo annuale per la manutenzione di 5690,82 lire austriache.

La Guida itineraria d'Italia (edizione 1897) a cura del Touring Club Italiano descrive così la Castellana: "Buona e ottimamente mantenuta: molto carreggiata e frequentemente percorsa da ciclisti: tutta piana, ma con alcune svolte da farsi con prudenza; inghiaiata parzialmente fra l'autunno e l'inverno: discretamente ombreggiata."

Tabella del percorso dettagliata

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Castellana
Tipo Indicazione ↓km↓ Comune Provincia
Pontebbana Mogliano Veneto - Treviso - Conegliano - Sacile - Pordenone - Udine - Tarvisio 0,0 Venezia VE
Tangenziale di Mestre 0,4
Centro Commerciale "Porte di Mestre" 0,8
Ex Castellana (vecchio percorso passante per Zelarino) 1,4
Ospedale dell'Angelo di Mestre 1,8
di Mestre (ex SS 14 bis di Mestre) Carpendo - Favaro Veneto 2,2
Zelarino 3,3
Ex Castellana (vecchio percorso passante per Zelarino) 3,5
Cavalcavia sulla ferrovia "Linea dei Bivi" (1938 - 1993) 4,0
Mestrina Olmo - Maerne - Rebegano - Noale 4,6
Trivignano 5,4
Variante della Castellana

Autostrada Serenissima A4 (Passante di Mestre) Casello di Scorzè - Martellago

6,9 Martellago
Zona industriale di Martellago 7,2
Martellago

Spinea-Martellago Maerne - Spinea

8,7
Passaggio in galleria della Autostrada Serenissima A4 (Passante di Mestre) 9,5
Variante della Castellana 11,0
Zona industriale di Scorzè 11,9 Scorzè
Salzano-Scorzè Salzano 12,8
Noalese Treviso - Zero Branco - Santa Maria di Sala - Vigonza - Padova 13,5
Scorzè-Scandolara Scandolara 13,7
Variante della Castellana 14,6
Crosarona Noale - Sant'Ambrogio

Centro Commerciale Emisfero

16,5
Di Sant'Ambrogio Camposampiero 17,7 Trebaseleghe PD
Zona industriale di Trebaseleghe 18,5
Trebaseleghe

Di Sant'Ambrogio Sant'Ambrogio

19,0
Ex Castellana (vecchio percorso passante per Piombino Dese)

Attraversamento ciclovia "Treviso Ostiglia" (ex ferrovia Treviso Ostiglia)

22,3 Piombino Dese
Stazione F.S. di Piombino Dese 23,2
delle Centurie Massanzago 23,87
Piombino Dese 24,4
Zona industriale di Piombino Dese 24,9
Ex Castellana (vecchio percorso passante per Piombino Dese) 26,0
del Santo Loreggia - Camposampiero - Campodarsego - Padova 28,0 Resana TV
Resana

di Vedelago Castelminio - Vedelago - Montebelluna

28,7
Supermercato 29,3
Nuova del Santo Loreggia - Camposampiero - Campodarsego - Padova 31,6 Castelfranco Veneto
Stazione F.S. di Castelfranco Veneto 32,5
Cavalcavia sulla Stazione F.S. di Castelfranco Veneto 32,8
Centro storico di Castelfranco Veneto 33,1
Soranza San Martino di Lupari 34,2
Postumia Vicenza - Cittadella - Treviso - Oderzo - Portogruaro 35,1
Castello di Godego

Chiozza Vallà

39,2 Castello di Godego
Passaggio a livello ferrovia Venezia - Bassano (futuro sottopasso previsto dal progetto S.F.M.R.) 39,5
Cacciatora Galliera Veneta 40,8
Zona industriale di Rossano Veneto 43,0 Rossano Veneto VI
Mottinello 45,3
SP57 Ezzelina Cassola - Romano d'Ezzelino 45,9
Passaggio a livello ferrovia Padova - Bassano (futuro sottopasso previsto dal progetto S.F.M.R.) 47,8 Rosà
della Valsugana Trento - Bassano del Grappa - Cittadella - Limena - Padova 48,8

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 1º ottobre 2001, la gestione è passata dall'ANAS alla Regione del Veneto e dal 20 dicembre 2002 la gestione è ulteriormente passata alla società Veneto Strade[5].

Lungo la Castellana sono sorte numerose ville venete; di seguito ne è riportato l'elenco (l'ordine segue la direzione Mestre-Bassano):

Sinistra

Comune di Trebaseleghe
  • villa Basadonna, Tomè, Gal - via Malcanton, 1
Comune di Piombino Dese
Comune di Resana
  • villa Barozzi, Malipiero, Da Mosto, Zizzola - via Martiri della Libertà, 50
Comune di Castelfranco Veneto
Comune di Castello di Godego
  • villa Favesin, via Caprera, 2
Comune di Rossano Veneto
  • villa Caffo, Navarrini, Cecchele, Rodighiero, Biasion, detta "Ca' Dotta" - via Bassano, 21
Comune di Rosà
  • villa Mugna, via Garibaldi, 48

Destra

Comune di Venezia
  • villa Gozzato, Gradenigo, detta "Elena" - via Castellana, 16-16/A
  • villa Lin, Tagliacozzo - via Castellana, 42-44-46
  • villa Biasiotto, via Castellana, 60
  • villa Da Mosto - via Castellana, 208
Comune di Martellago
  • villa Priuli, Grimani, Morosini, detta "Ca' della Nave" - piazza della Vittoria, 14
  • villa Fapanni, Combi - via Boschi, 54-56
Comune di Scorzè
  • villa Mocenigo Soranzo Conestabile della Staffa - Via Roma 1
  • villa Benotti, Tombacco - via Marmolada, 3-5
  • villa Dolfin, Fontana, Nascetti, De Ferrari - via Castellana, 46
  • Ca' Ravagnin, Bonaldi - via Castellana, 114
Comune di Resana
  • pertinenze di villa Di Broglio - via Martiri della Libertà, 31-33-35
  • villa Nosadini, Di Broglio - via Martiri della Libertà, 37
Comune di Castelfranco Veneto
  • villa Dolfin, Gradenigo - via Valsugana, 74
  • Ca' Moro - via Valsugana, 102
Comune di Castello di Godego
  • villa Moresco, Serena - via Caprera, 39-41
  • villa Negri, Bolzon - via Chioggia, 42-44
Comune di Rosà
  • villa Martinengo, Minotto, Cerrio-Santini e altri, detta "Ca' Minotto" - via Ca' Minotto, 65
  1. ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Veneto (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
  2. ^ Decreto ministeriale del 16/11/1959
  3. ^ a b DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 6 del 4 marzo 2009, su bur.regione.veneto.it, Regione Veneto, p. 13.
  4. ^ Giuseppe Vallardi, Itinerario d'Italia, Milano, Vallardi, 1836, p. 164.
  5. ^ Piano Triennale 2002-2004, su bur.regione.veneto.it, Regione Veneto.
  • Giorgio Scarpa, L'economia dell'agricoltura veneziana nell'800, Padova 1972
  • Francesco S. Fapanni, Congregazione di Martellago. Memorie storiche. Il vigesimo terzo (a cura di Danilo Zanlorenzi), quaderno n. 7, Martellago 2003
  • Angelo Grimaldo, Martellago: il villaggio, la pieve, il comune, (edizione anastatica del 1962 con aggiornamento dell'autore), n. 9, Martellago 1994
  • Atti del Consiglio Provinciale di Vicenza (1867), Bassano 1868
  • Atti del Consiglio Provinciale di Padova (1867), Padova 1868
  • Antonio Stangherlin, La Castellana, Strada regia nazionale, Agordo 1953
  • Francesco Scipione Fapanni, La Bella castellana, Viaggetto pittorico ed erudito dalla laguna a Castelfranco, Martellago 1996

Altri progetti

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