Stazione di Ravaccione
Ravaccione stazione ferroviaria | |
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Panorama della stazione ferroviaria | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Carrara, cave marmifere di Ravaccione (parco naturale regionale delle Alpi Apuane) |
Coordinate | 44°05′39.47″N 10°07′59.9″E |
Linee | Marmifera |
Storia | |
Stato attuale | Dismessa |
Attivazione | 1890 |
Soppressione | 1964 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, di testa |
Binari | 2 |
Gestori | FMC |
Dintorni | Poggio di Ravaccione |
La stazione di Ravaccione era la stazione ferroviaria terminale del tronco proveniente da Tarnone della ferrovia Marmifera Privata di Carrara. Attivata nel 1890 e dismessa nel 1964, servì i bacini di escavazione della località omonima.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione venne inaugurata il 15 maggio 1890, in concomitanza all'apertura al servizio del secondo ampliamento della ferrovia[1][2][3].
Nel 1893 la località viene limitato il servizio di corrispondenza in partenza al trasporto dei marmi[4][5].
La stazione operò ininterrottamente fino al 15 maggio 1964, anno in cui la ferrovia fu soppressa a causa della concorrenza su gomma[6].
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione disponeva di un fabbricato di servizio che, oltre ad ospitare la dirigenza del movimento, ospitava anche il servizio sanitario[7]. Tutt'intorno vi erano diverse abitazioni per i ferrovieri e per i cavatori[8]. Vi erano 2 binari tronchi atti allo stazionamento dei rotabili o al carico dei marmi tramite un'apposita banchina alta e tramite una gru elettrica[9].
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]Il traffico che interessò l'impianto negli anni di servizio fu esclusivamente merci, dato che sulla linea non si effettuava servizio passeggeri.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ferdinando Milone, L'Italia nell'economia delle sue regioni, op. cit.
- ^ La Marmifera - carraraonline.com, coll. esterno.
- ^ Università degli Studi di Firenze: Facoltà di Architettura, coll. esterno.
- ^ Bollettino dei trasporti e dei viaggi in ferrovia, op. cit.
- ^ Rivista generale delle ferrovie e dei lavori pubblici, op. cit.
- ^ Annalisa Giovani, Stefano Maggi, Muoversi in Toscana. Ferrovie e trasporti dal Granducato alla Regione, op. cit.
- ^ Si veda l'immagine relativa sotto l'infobox, a destra.
- ^ Si veda la cartolina d'epoca nell'infobox della stazione.
- ^ Gru elettrica, coll. esterno.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, 1871.
- Bollettino dei trasporti e dei viaggi in ferrovia, 1893.
- Rivista generale delle ferrovie e dei lavori pubblici, 1884.
- Il Secolo XX., Volume 1, Società editoriale italiana, 1902.
- L'Universo, Volume 20, Istituto geografico militare, 1939.
- Memorie di Geografia Antropica, Volumi 6-7, 1951.
- Ferdinando Milone, L'Italia nell'economia delle sue regioni, 1955.
- Mario Pieri, I marmi d'Italia: graniti e pietre ornamentali: mineralogia, geologia, tecnologia e merceologia dei marmi, analisi chimica e microscopica di 110 esemplari, le pigmentazioni coloranti nei marmi, la formazione di macchie deturpanti, i marmi antichi analizzati, Hoepli, 1964.
- Lorenzo Gestri, Capitalismo e classe operaia in provincia di Massa-Carrara: dall'Unità d'Italia all'età giolittiana, L. S. Olschki, 1976.
- Luisa Cardilli Alloisi, Maria Grazia Tolomeo, La via degli angeli: il restauro della decorazione scultorea di Ponte Sant'Angelo, De Luca, 1988.
- Adriano Betti Carboncini, Porti della Toscana: antichi approdi, marine, scali commerciali e industriali: dal tempo degli etruschi ai giorni nostri, Calosci, 2001.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Ravaccione.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La Ferrovia Marmifera di Carrara - Il plastico in scala N p.4, su ferroviamarmifera.com.
- La Marmifera - carraraonline.com (PDF), su carraraonline.com. URL consultato il 24 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2014).
- Università degli Studi di Firenze: Facoltà di Architettura - Corso di laurea in Urbanistica e Pianificazione Territoriale e Ambientale, Anno Accademico 2003/2004 (PDF), su legambientecarrara.it.
Materiale fotografico
[modifica | modifica wikitesto]- Gru elettrica (JPG), su i.ebayimg.com.