Michela Murgia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Michela Murgia al Festival della Mente 2018.
Premio Premio Campiello 2010

Michela Murgia (Cabras, 3 giugno 1972Roma, 10 agosto 2023[1]) è stata una scrittrice, drammaturga, conduttrice televisiva e opinionista italiana, autrice del romanzo Accabadora per il quale ha vinto i premi Campiello, Dessì e SuperMondello.

Michela Murgia ha frequentato l'istituto tecnico commerciale.[2] Dopo il diploma ha frequentato l'Istituto di Scienze Religiose della Diocesi di Oristano, senza terminare gli studi[3]. Fra le varie esperienze lavorative svolte prima di dedicarsi all'attività di scrittrice, rientrano quella di insegnante di religione nelle scuole, per sei anni,[4] di venditrice di multiproprietà, di operatrice fiscale, di dirigente amministrativa in una centrale termoelettrica e quella di portinaia notturna. Nel suo primo libro, Il mondo deve sapere, dapprima concepito e praticato come un blog, ha raccontato in chiave satirica la realtà degli operatori di telemarketing all'interno del call center di un'importante multinazionale (Kirby Company), descrivendo lo sfruttamento economico e la manipolazione psicologica a cui sono sottoposti i lavoratori precari di tale realtà. Dal libro è stata tratta l'opera teatrale Il mondo deve sapere (di David Emmer, con Teresa Saponangelo) e ha ispirato la sceneggiatura del film Tutta la vita davanti[5] di Paolo Virzì, con Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Elio Germano, Valerio Mastandrea e Massimo Ghini.

Di formazione cattolica,[6] è stata socia dell'Azione Cattolica, prima come animatrice,[7] e poi come referente regionale del settore Giovani.[8][9] Ha ideato uno spettacolo teatrale rappresentato nella piana di Loreto al termine del pellegrinaggio nazionale dell'Azione Cattolica del settembre 2004, al quale ha assistito anche papa Giovanni Paolo II.[10] Aveva un blog, Il Mio Sinis, nel quale descriveva, anche con fotografie, la penisola del Sinis. Nel 2007 è già, con un suo scritto, tra i 42 scrittori riuniti da Giulio Angioni in Cartas de logu: scrittori sardi allo specchio.[11] Nel 2008 pubblica per Einaudi Viaggio in Sardegna, una guida letteraria a luoghi meno noti dell'isola. Nel 2009 pubblica, sempre per Einaudi, il romanzo Accabadora, una storia che intreccia nella Sardegna degli anni cinquanta i temi dell'eutanasia e dell'adozione (su questo libro, vedi Sperduto Donato: Le cinque dita: Accabadora di Michela Murgia e Quaderno a cancelli di Carlo Levi, rivista Riscontri, 2024, n. 1, pp. 69-88.). Il romanzo è uscito in traduzione tedesca nel 2010 per l'editore Wagenbach. Nel 2011 il free climber Maurizio Zanolla, in arte Manolo, ha intitolato al romanzo Accabadora un settore di arrampicata a Gutturu Cardaxius, da lui aperto in Sardegna con Bruno Fonnesu.[12]

Con Accabadora ha vinto la sezione narrativa del premio Dessì nel 2009. Questo romanzo esce anche in audiolibro, con la voce della stessa autrice, per la Emons Audiolibri. Nel 2010 si aggiudica anche il SuperMondello nell'ambito del premio Mondello e il premio Campiello.[13] Nel 2011 pubblica, per Einaudi, Ave Mary. E la chiesa inventò la donna.[14] Dal libro hanno tratto ispirazione i Punkreas per il testo Santa Madonna, scritto per Fedez e contenuto nell'album Mr. Brainwash del 2013.[15]

Nel 2012, sempre da Einaudi, pubblica L'incontro e un racconto all'interno dell'antologia Presente (AA.VV.). Sempre nello stesso anno, per conto di Caracò Editore, pubblica, all'interno dell'antologia Piciocas. Storie di ex bambine dell'Isola che c'è, il racconto L'aragosta. Nel 2013 ha pubblicato per Laterza il pamphlet contro il femminicidio scritto a quattro mani con Loredana Lipperini e intitolato L'ho uccisa perché l'amavo: falso! Nell'ottobre del 2015 esce per Einaudi il romanzo Chirú. Nella primavera del 2016, ancora per Einaudi, dà alle stampe il pamphlet Futuro Interiore sui temi dell'identità, del potere e della democrazia.

Nella stagione televisiva 2016-2017 partecipa alla trasmissione Quante storie di Rai 3 con una rubrica quotidiana di recensioni letterarie e consigli librari.[16] Dal 30 settembre 2017 al 4 novembre 2017 ha condotto, il sabato pomeriggio su Rai 3, Chakra. Nel 2018 ha pubblicato per Marsilio il memoir letterario L'inferno è una buona memoria, ispirato al romanzo Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley. Due mesi dopo viene dato alle stampe per i tipi di Einaudi il pamphlet politico Istruzioni per diventare fascisti, che viene tradotto in cinque lingue. Nel febbraio del 2019 esce per Salani la raccolta di storie illustrate Noi siamo tempesta, che nello stesso anno vince il premio Morante e la menzione speciale della giuria del premio Andersen.

Nel 2019, in collaborazione con Chiara Tagliaferri, pubblica per Mondadori la raccolta di racconti biografici Morgana, storie di ragazze che tua madre non approverebbe, tratto dall'omonimo podcast della piattaforma Storie Libere che le due autrici realizzano insieme dal 2018.[17] Nello stesso anno contribuisce all'antologia Le nuove Eroidi per Harper Collins, con il racconto Elena. Dal settembre 2019 all'agosto del 2020 ha condotto a Radio Capital, insieme ad Edoardo Buffoni, la trasmissione serale quotidiana TgZero, fino al gennaio 2019 condotta da Vittorio Zucconi. Il 7 dicembre 2020 Murgia è stata invitata ad aprire, con un discorso introduttivo, la prima del Teatro alla Scala di Milano, svoltasi a porte chiuse per l'emergenza Covid e trasmessa in televisione.[18] Dal gennaio 2021 ha curato L'Antitaliana, la storica rubrica de L'Espresso nata negli anni '80 e curata prima da Giorgio Bocca e poi da Roberto Saviano; Murgia è stata la prima donna a firmare questa rubrica.[19]

Il 6 maggio del 2023, in un'intervista al Corriere della Sera, Murgia ha dichiarato di avere pochi mesi di vita a causa di una forma di adenocarcinoma renale al quarto stadio con metastasi ai polmoni, al tessuto osseo e al cervello.[20] Nello stesso mese, l'autrice ha pubblicato il suo ultimo libro in vita, Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi, edito da Mondadori.[21][22] Murgia è morta a Roma il 10 agosto successivo, all'età di 51 anni.[23] Due giorni dopo, è stato celebrato il suo funerale nella basilica di Santa Maria in Montesanto in piazza del Popolo a Roma.[24] Al funerale è stata letta una lettera personale del cardinale Zuppi, con cui Murgia aveva avuto un dialogo su temi religiosi.[25] Inoltre, l'autrice è stata commemorata da Roberto Saviano, che ne ha anche sorretto la bara all'uscita della chiesa, e dalle colleghe Chiara Valerio e Lella Costa: sul sagrato la folla accorsa alla celebrazione ha intonato la canzone Bella ciao.[26]

Il 9 gennaio 2024, è stato pubblicato il primo libro postumo di Murgia, Dare la vita, uscito per Rizzoli;[27] completato nelle ultime settimane di vita della scrittrice e curato da Alessandro Giammei,[27][28] il saggio raccoglie una serie di riflessioni sui concetti di maternità e famiglia, includendo temi come i legami familiari non tradizionali,[27][29] l'interpretazione del calo demografico da parte della politica[28] e la gestazione per altri.[28][29] Il saggio, inoltre, include un confronto con il punto di vista della religione cattolica sui temi trattati, come nel caso della gestazione per altri.[30] Il 30 aprile dello stesso anno, è uscito nelle librerie il suo secondo libro postumo, Ricordatemi come vi pare, edito da Mondadori;[22][31] il volume contiene nuovi dettagli autobiografici sulla vita e sulle idee di Murgia, ed è nato da una serie di conversazioni fra l'autrice e Beppe Cottafavi nel maggio e nel luglio del 2023, poi messe per iscritto e riadattate dallo stesso editor insieme ad Alessandro Giammei.[22]

Nel 2016, per la produzione del Teatro di Sardegna, scrive due testi teatrali che vanno in scena al Teatro Massimo di Cagliari. Uno è la distopia in tre atti Cento, per la regia di Marco Sanna, con Lia Careddu, Felice Montervino, Isella Orchis, Leonardo Tomasi e Francesca Ventriglia.[32] L'altro è il monologo in lingua sarda Spadoneri, portato in scena e diretto da Elio Turno Arthemalle. Nel novembre dello stesso anno al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo viene realizzata, per la regia di Serena Sinigaglia, la lettura scenica del suo testo Caterina da Siena, scritto con Elena Maffioletti e interpretato da Arianna Scommegna.[33]

Nel settembre 2017, per la produzione del Teatro di Roma, il suo testo Festa nazionale viene inserito nel progetto collettivo Ritratto di una nazione, in cui assieme a Murgia partecipano altri drammaturghi italiani come Vitaliano Trevisan e Marco Martinelli, e va in scena con la regia di Fabrizio Arcuri e l'interpretazione di Arianna Scommegna e Fonte Fantasia.[34] Nello stesso anno debutta, al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma, lo spettacolo Accabadora tratto dal romanzo omonimo, con l'adattamento di Carlotta Corradi, la regia e la produzione di Veronica Cruciani e del Teatro Donizetti di Bergamo e l'interpretazione di Monica Piseddu.[35] Nello stesso anno debutta anche al Teatro Eliseo di Nuoro come attrice, interpretando il ruolo di Grazia Deledda nello spettacolo Quasi Grazia, scritto da Marcello Fois e prodotto dal Teatro di Sardegna per la regia di Veronica Cruciani, insieme a Marco Brinzi, Valentino Mannias e Lia Careddu.[36]

Dal 2018 porta in scena due produzioni teatrali: Istruzioni per diventare fascisti, tratto dal suo omonimo libro e accompagnato dalle musiche di Frantziscu Medda Arrogalla, e Dove sono le donne, un monologo sull'assenza di rappresentanza di genere nelle istituzioni della politica, della cultura e della magistratura.

Attività politica e attivismo

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007 sostenne la candidatura di Mario Adinolfi alle elezioni primarie del Partito Democratico.[37] Nel settembre 2010 ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera di "auspicare l'indipendenza della Sardegna".[38] Ha sostenuto come simpatizzante dapprima il movimento iRS - Indipendentzia Repubrica de Sardigna, e in seguito il partito indipendentista ProgReS - Progetu Repùblica de Sardigna.[39] Si presenta come candidata presidente[40] alle elezioni regionali sarde del 2014 e arriva terza con il 10% circa delle preferenze, non ottenendo quindi il seggio in Consiglio regionale.[41]

Alle elezioni europee del 2019 sostiene la Sinistra, lista che comprende Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, L'Altra Europa con Tsipras, Convergenza Socialista, Partito del Sud e Transform! Italia.[42] La lista ottiene l'1,75% dei voti validi e nessun seggio.

Ha criticato duramente le posizioni di Giorgia Meloni, sostenendo che non basta essere una donna per essere femminista.[43] In particolare si è espressa sulla richiesta della premier di essere chiamata "il" presidente anziché "la".[44][45]

Michela Murgia è stata sposata dal 2010 al 2014 con Manuel Persico, informatico bergamasco.

Ha avuto un tumore renale dal 2014 al 2016, poi riemerso negli ultimi venti mesi di vita.[46][47][48]

Il 15 luglio 2023, a seguito dell'aggravarsi del suo stato di salute, ha sposato in articulo mortis l'attore e regista Lorenzo Terenzi, anche come atto di denuncia delle carenze legislative italiane sulle coppie di fatto.[49] Non ha mai avuto figli naturali, ma diversi figli adottivi, chiamati figli d'anima (fillus de anima in sardo), secondo un'espressione da lei usata nelle sue opere.[22][50]

Era una grande fan dell'opera di J.R.R. Tolkien[51] e della cultura K-pop, in particolare del gruppo musicale sudcoreano BTS.[52][53]

Si definiva cattolica.[54]

  • Nel febbraio 2019, Michela Murgia è stata condannata a pagare la somma di 18 000 euro, più interessi e spese legali, per inadempienza contrattuale nei confronti della casa editrice Il Maestrale. Dopo aver presentato ricorso, il 2 aprile 2021 la Corte presieduta dalla giudice Maria Teresa Spanu ha confermato la sentenza di primo grado.[55]
  • Morgana, (2018-2023), 2 stagioni, 22 episodi. Dal giugno 2018 è autrice con Chiara Tagliaferri del podcast Morgana, prodotto dalla piattaforma Storielibere.fm, di Rossana de Michele e Gian Andrea Cerone. In ogni episodio racconta la storia di una donna o di un uomo controcorrente e fuori dagli schemi.
  1. ^ Michela Murgia è morta, aveva 51 anni, in la Repubblica, 10 agosto 2023. URL consultato il 10 agosto 2023.
  2. ^ La scrittrice Michela Murgia risponde alle offese di Matteo Salvini con il gioco della "sinossi dei curriculum", su Repubblica.it, 18 aprile 2019. URL consultato il 18 aprile 2019 (archiviato il 14 dicembre 2019).
  3. ^ Elezioni regionali 2014, su corriere.it.
  4. ^ Giulia Lotti, La ricetta di Michela Murgia per cambiare la scuola: gli insegnanti diventino mentor, su startupitalia.eu. URL consultato il 28 giugno 2023.
  5. ^ Federico Zecca, Lo spettacolo del reale: il cinema di Paolo Virzì, Pisa, Felici, 2011, pp. 13, 210.
  6. ^ Cartella stampa, su michelamurgia.com (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2011).
  7. ^ Natalia Aspesi, Madre Nostra dove sei nei cieli? "Eva e Maria, così la Chiesa ha sacrificato la donna", in La Repubblica, 20 maggio 2011. URL consultato il 2 giugno 2011.
  8. ^ Ricordando Michela Murgia, su Azione Cattolica Italiana, 12 agosto 2023. URL consultato il 15 gennaio 2024.
  9. ^ Gennaro Ferrara, Michela Murgia. Ribelle sì, ma non senza causa, su Avvenire, 12 agosto 2023. URL consultato il 15 gennaio 2024.
  10. ^ Il Papa al pellegrinaggio dell'Ac a Loreto (5 settembre 2004), su toscanaoggi.it, 6 settembre 2004. URL consultato il 30 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2018).
  11. ^ Michela Murgia è morta, la scrittrice dei diritti. Aveva 51 anni, su la Repubblica, 10 agosto 2023. URL consultato il 13 agosto 2023.
  12. ^ Manolo, Accabadora, nuovo settore di arrampicata del Gutturu Cardaxius, Sardegna, su planetmountain.com, 11 luglio 2011. URL consultato il 28 giugno 2023.
  13. ^ Massimo Lomonaco, Premio Campiello: vince Michela Murgia, su ANSA, 5 settembre 2010. URL consultato il 28 giugno 2023.
  14. ^ Paolo Merlini, L'Osservatore attacca «Ave Mary», in La Nuova Sardegna, 4 settembre 2011. URL consultato il 28 giugno 2023.
  15. ^ Il rap italiano ha bisogno di Fedez, su rollingstonemagazine.it (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).
  16. ^ Quante storie - Michela Murgia, su raiplay.it. URL consultato il 31 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2017).
  17. ^ Coraline Gangai, Michela Murgia: "Gli ingredienti per la Morgana perfetta", su Tua City Mag, 12 settembre 2019. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  18. ^ Michela Murgia: l'arte come specchio di una società egualitaria, su Orange Romance, 14 dicembre 2020. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  19. ^ Michela Murgia debutta come Antitaliana, su la Repubblica, 28 gennaio 2021. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  20. ^ Aldo Cazzullo, Michela Murgia: «Ho un tumore al quarto stadio, mi rimangono mesi di vita: ho deciso di sposarmi», su corriere.it, 6 maggio 2023. URL consultato il 6 maggio 2023.
  21. ^ Chiara Valerio, Michela Murgia, la mia amica coraggiosa che racconta la morte, su la Repubblica, 5 maggio 2023. URL consultato il 4 maggio 2024.
  22. ^ a b c d Ludovica Lugli, Com'è stata scritta l'autobiografia postuma di Michela Murgia, su Il Post, 3 maggio 2024. URL consultato il 4 maggio 2024.
  23. ^ È morta la scrittrice Michela Murgia, su ANSA, 10 agosto 2023. URL consultato il 10 agosto 2023.
  24. ^ I funerali di Michela Murgia, migliaia in piazza del Popolo, su Rai News, 12 agosto 2023.
  25. ^ Murgia, la lettera del cardinale Zuppi: "Ci aiutava a non essere supponenti", su La Stampa, 12 agosto 2023. URL consultato il 12 agosto 2023.
  26. ^ Funerali Michela Murgia, fuori dalla chiesa la piazza canta "Bella ciao", su la Repubblica, 12 agosto 2023. URL consultato il 16 agosto 2023.
  27. ^ a b c Il 9 gennaio uscirà “Dare la vita”, il libro postumo di Michela Murgia, su Il Post, 26 dicembre 2023. URL consultato il 15 gennaio 2024.
  28. ^ a b c Silvia Bombino, Michela Murgia: l'ultimo libro Dare la vita, in 5 punti, su Vanity Fair Italia, 9 gennaio 2024. URL consultato il 15 gennaio 2024.
  29. ^ a b Lucia Tedesco, Dare la vita di Michela Murgia è uno strumento di liberazione e di identificazione, su Wired Italia, 11 gennaio 2024. URL consultato il 15 gennaio 2024.
  30. ^ Silvia Bombino, La gestazione per altri, spiegata da Michela Murgia (e cosa risponderebbe a Papa Francesco), su Vanity Fair Italia, 9 gennaio 2024. URL consultato l'11 giugno 2024.
  31. ^ Manuela Santacatterina, Ricordatemi come vi pare, il libro postumo di Michela Murgia, su The Hollywood Reporter Roma, 28 aprile 2024. URL consultato il 4 maggio 2024.
  32. ^ Michela Murgia si dà al teatro: in scena due suoi spettacoli, su Globalist. URL consultato il 12 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2017).
  33. ^ Va in scena il coraggio intellettuale di Caterina da Siena, su bergamonews.it, 28 novembre 2014. URL consultato il 28 giugno 2023.
  34. ^ Ritratto di una nazione, su Fondazione Teatro di Roma. URL consultato il 28 giugno 2023.
  35. ^ Accabadora, su Teatri in Comune, 9-10 novembre 2017. URL consultato il 10 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2020).
  36. ^ Quasi Grazia, debutto all'Eliseo di Nuoro, su ANSA, 26 settembre 2017. URL consultato il 28 giugno 2023.
  37. ^ «Mai avuto a che fare con il Pd». La memoria corta di Michela Murgia (video), in Democratica. URL consultato il 30 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2018).
  38. ^ Fabrizio Roncone, Sogno una Sardegna indipendente, 8 settembre 2010, p. 43 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2015).
  39. ^ Stefano Pitrelli, Michela Murgia, la scrittrice si candida a guidare la Sardegna. L'eterno ritorno dell'indipendentismo sardo, su huffingtonpost.it, 4 agosto 2013. URL consultato il 28 giugno 2023.
  40. ^ Anthony Shugaar, A Fight to Steer Sardinia, in The New York Times, 15 febbraio 2014. URL consultato il 28 giugno 2023.
  41. ^ Michela Murgia candidata presidente. Centrodestra, pronto Pili. Pd: idea Soru, su L'Unione Sarda.it, 4 agosto 2013. URL consultato il 28 giugno 2023.
  42. ^ Daniela Preziosi, La «Confluenza della sinistra», una lista aperta alle mobilitazioni civili e sociali, in il manifesto. URL consultato il 28 giugno 2023.
  43. ^ Valentina Todaro, Murgia: "Meloni femminista? Chiedetevi come esercita il suo potere e non avrete dubbi", su tag24.it, 20 agosto 2022. URL consultato il 28 giugno 2023.
  44. ^ Michela Murgia: "Meloni è 'la' presidente, non è amica del femminismo", su AdnKronos, 1º novembre 2022. URL consultato il 28 giugno 2023.
  45. ^ Michela Murgia, Un modo diverso di dare le notizie, su Il Post, 13 agosto 2023. URL consultato il 4 maggio 2024.
  46. ^ Ho scritto il mio nuovo romanzo mentre combattevo il cancro, su Donnamoderna, 8 marzo 2016. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  47. ^ Michela Murgia: "Mi rimangono mesi di vita, ho un tumore al quarto stadio", su repubblica.it, 6 maggio 2023.
  48. ^ Michela Murgia, l'ultima telefonata al dottore prima di morire: «Mi chiamò e mi disse: ora posso andare. Tra di noi c'era un patto», su ilmattino.it, 15 agosto 2023.
  49. ^ Michela Murgia si è sposata: 'Lo abbiamo fatto controvoglia, solo modo per avere diritti', su Repubblica TV - Repubblica, 15 luglio 2023. URL consultato il 10 agosto 2023.
  50. ^ I figli “d’anima” e il marito Lorenzo Terenzi salutano Michela Murgia: “Ciao Bella, andiamo in cerca di nuovi orizzonti”, su la Repubblica, 11 agosto 2023. URL consultato il 14 agosto 2023.
  51. ^ Autore in Calce, Ci lascia Michela Murgia, lettrice di Tolkien, su Tutto su J.R.R. Tolkien, 13 agosto 2023. URL consultato il 14 agosto 2023.
  52. ^ Michela Murgia, Cosa ho capito sulla fragilità con i BTS, su Il Post, 5 novembre 2021. URL consultato il 4 maggio 2024.
  53. ^ Roberto Palladino, Murgia, dall'impegno civile al K pop: un'intellettuale controcorrente, su Sky Tg24, 10 agosto 2023.
  54. ^ "Credo di essere femminista perché penso che il femminismo sia in accordo col Vangelo", su Radio Capital, 2 novembre 2022. URL consultato il 12 agosto 2023.
  55. ^ Non finì il libro promesso alla casa editrice: per Michela Murgia condanna confermata, in La Nuova Sardegna. URL consultato il 13 aprile 2021.
  56. ^ Ghost Hotel: la serie sui protagonisti della cultura del '900 | Sky Arte, su arte.sky.it. URL consultato il 5 febbraio 2022.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN7150332 · ISNI (EN0000 0001 0951 7493 · SBN UBOV032542 · LCCN (ENno2006089561 · GND (DE139140786 · BNE (ESXX5130203 (data) · BNF (FRcb16141028m (data) · J9U (ENHE987007289130305171 · NSK (HR000634651 · CONOR.SI (SL176540771