Dorno
Dorno comune | |
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La chiesa parrocchiale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Maria Perotti (lista civica di centro-destra In comune per Dorno) dal 26-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°09′N 8°57′E |
Altitudine | 90 m s.l.m. |
Superficie | 30,57 km² |
Abitanti | 4 580[1] (31-8-2024) |
Densità | 149,82 ab./km² |
Comuni confinanti | Alagna, Garlasco, Gropello Cairoli, Pieve Albignola, Sannazzaro de' Burgondi, Scaldasole, Valeggio, Zinasco |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27020 |
Prefisso | 0382 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018061 |
Cod. catastale | D348 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 619 GG[3] |
Nome abitanti | Dornesi |
Patrono | sant'Anna |
Giorno festivo | 26 luglio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Dorno nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Dorno (Durän in dialetto lomellino) è un comune italiano di 4 580 abitanti[1] della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina centro-orientale, ad alcuni chilometri dal Po e dal Ticino, alla sinistra del Terdoppio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dorno sorse sulla strada romana, rettilinea, che collegava Pavia (Ticinum) a Lomello (Laumellum), proseguendo per Torino e le Gallie. L'Itinerarium Burdigalense, a differenza di altri che citano solo Ticinum e Laumellum, nomina tra di essi anche Duriae, che non può essere che Dorno, posto proprio a metà strada. Probabilmente il nome in questa forma è un ipercorrettismo influenzato dal nome dei fiumi Duria (Dora), verso le cui valli puntava la strada; dato l'esito moderno infatti è più probabile che il luogo si chiamasse "Durnae". Lo stesso Itinerario precisa che si trattava di una mutatio, cioè di un luogo per il cambio dei cavalli. Pur non citandolo, è probabile che a esso si riferisse Ammiano Marcellino quando (Storie, XV.8.18), narrando che l'imperatore Costanzo II aveva dato in sposa la sorella Elena al cugino Giuliano, precisa che lo aveva accompagnato da Milano fino a un luogo duabus culumnis insignem tra Lomello e Pavia, da cui Giuliano proseguì direttamente per Torino.
Probabilmente nell'alto medioevo il paese si trovava al confine tra le contee di Pavia e di Lomello, ed ebbe propri signori; caduta poi tutta la Lomellina sotto il dominio pavese, fu sede di podesteria. Dopo alcune discusse infeudazioni in epoca viscontea, fu concesso nel 1450 da Francesco I Sforza in feudo ad Antonio Crivelli, i cui discendenti manterranno poi sempre la signoria (eretta a Contea nel 1760) su Dorno, salvo una breve parentesi durante l'occupazione francese all'inizio del XVI secolo (essi erano anche feudatari di Lomello). Nel 1713 passò con tutta la Lomellina sotto il dominio dei Savoia, e fino al 1859 fu sotto la Provincia di Lomellina, anno nel quale Dorno entrò a far parte della provincia di Pavia.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 luglio 1962.[4]
Il sole araldico con i suoi raggi allude alla Lomellina, le due colonne di marmo, alla località Ad duas columnas, che si trova lungo l'antica strada che portava a Torino; infine i gigli alle famiglie Dossi e Strada.[5]
il gonfalone è un drappo d'azzurro.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Cucina
[modifica | modifica wikitesto]Sagra della Zucca Bertagnina
[modifica | modifica wikitesto]A Dorno va in scena il consueto appuntamento gastronomico del mese di Ottobre, protagonista è la varietà di zucca lomellina a marchio De.C.O..
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Dorno, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 15 settembre 2024.
- ^ Dorno, su araldicacivica.it. URL consultato il 30 dicembre 2022.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dorno
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito Ufficiale del Comune di Dorno, su comune.dorno.pv.it.
- Sito della Pro Loco Dorno, su prolocodorno.it.
- Sito della sagra della zucca Bertagnina, su zuccabertagnina.it. URL consultato il 15 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2017).
- Sito dell'Associazione Dilettantistica Polisportiva Dorno [collegamento interrotto], su polisportivadorno.altervista.org.