Governatori romani dell'Africa proconsolare
Questa è la lista dei governatori romani conosciuti della provincia dell'Africa proconsolare, localizzata nei moderni stati di Algeria, Tunisia e Libia.
La provincia d'Africa
[modifica | modifica wikitesto]Divenne provincia romana nel 146 a.C. al termine della terza guerra punica. Un secolo più tardi, nel 46 a.C., dopo la battaglia di Tapso, Cesare riorganizzò i territori africani ed il regno della Numidia orientale divenne invece una nuova provincia: l'Africa Nova. Per contrasto, i territori che già in precedenza costituivano la provincia d'Africa presero allora il nome di Africa Veto ("Africa vecchia").[1]
Dopo la battaglia di Azio (31 a.C.) Ottaviano riorganizzò le province nel 27 a.C.: le due province dell'Africa Veto e Nova vennero unificate e classificate come provincia senatoria, retta da un proconsole, con il nome di Africa Proconsolare (Africa Proconsolearis).[1] Tra il 37 e il 41, l'imperatore Caligola sottrasse al governatore il comeo della legione, che venne affidato ad un legato legionis imperiale, nominato direttamente dall'imperatore.[1][2][3] Con Settimio Severo (nel 193), la Numidia venne separata dall'Africa Proconsolare, e governata da un procuratore imperiale.[1][4]
Sotto Diocleziano l'amministrazione provinciale venne riformata e la provincia dell'Africa proconsolare venne suddivisa nelle nuove province di Proconsolare Zeugitana (Proconsolearis Zeugitana) e di Valeria Bizacena (Valeria Byzacena), che entrarono a far parte della diocesi d'Africa nella Prefettura del pretorio d'Italia (Italiae), mentre la Numidia divenne una delle sette province della diocesi d'Africa, e fu divisa in Numidia Cirtensis e Numidia Militiana (queste ultime due riunite in un'unica provincia, al tempo di Costantino I).[1] Con la divisione dell'impero dopo la morte di Teodosio I nel 395, dalla provincia di Valeria Bizacena si distaccò ancora la nuova provincia della Tripolitania e le tre province fecero parte dell'Impero romano d'Occidente.
EVOLUZIONE DELLA PROVINCIA D'AFRICA E NUMIDIA | ||||||||
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prima della conquista romana | Cartagine | Numidia orientale (Massili) | Numidia occidentale (Massesili) | |||||
dal 146 a.C. | Africa | Numidia | ||||||
dal 105 a.C. | Africa (con annesse parti della Numidia) | Numidia orientale | Numidia occidentale | |||||
dal 45 a.C. | Africa Veto | Africa Nova (ex Numidia orientale) | Numidia occidentale | IV Coloniae Cirtensium | ||||
dal 27 a.C. | Africa Proconsolare | |||||||
dal 193[4] | Africa Proconsolare | Numidia | ||||||
con la riforma di Diocleziano | Africa Proconsolare Zeugitana | Africa Valeria Bizacena | Numidia Miliziana | Numidia Cirtense | ||||
al momento della divisione dell'impero nel 395 | Africa Proconsolare Zeugitana | Africa Bizacena | Africa Tripolitana | Numidia |
Lista dei governatori
[modifica | modifica wikitesto]Epoca repubblicana
[modifica | modifica wikitesto]Se non diversamente specificato, i nomi dei governatori d'Africa e le loro date sono prese dall'elenco di T.R.S. Broughton:[5]
Le iscrizioni del periodo repubblicano sono meno comuni rispetto a quelle del periodo imperiale, tanto che i nomi dei governatori sono per lo più ricordati dalla storiografia antica o dai fasti triumphales. Dopo la fine di Cartagine del 146 a.C., non sono ricordati magistrati o pro-magistrati nella nuova provincia fino alla guerra giugurtina (112–105 a.C.), quando al termine della guerra venne affidato ad un consolare. Durante le guerre civili degli anni '80 e '40 a.C., vi è difficoltà a definire quali siano i governatori legittimi dal solo titolo militare, come rivali di opposte fazioni che erano obbligati a far uso della forza.
Lista dei Governatori romani dell'Africa proconsolare | ||||||
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Anno
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69 a.C. o prima
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52 a.C. e forse prima
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Anno
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Epoca imperiale
[modifica | modifica wikitesto]Alto impero
[modifica | modifica wikitesto]Lista dei Governatori romani dell'Africa proconsolare | |
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Anno
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3 ca.
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c. 8 d.C.
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Asprenate
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Cesidio/Pesidio
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c. 191
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c. 200
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c. 203
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c. 204
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c. 206?
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c. 221
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c. 230
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c. 240
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Lucio Messio [...]
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? Firmo
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c. 275
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Tardo impero
[modifica | modifica wikitesto]I governatori erano scelti direttamente dagli Imperatori romani, senza l'approvazione del Senato di Roma.
Lista dei Governatori romani dell'Africa proconsolare | ||||||
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Anno
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Giuliano, probabilmente Amnio Anicio Giuliano
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-lio Flaviano
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P. Ampelio[22]
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Chilo[22]
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Aprile 376-Ottobre 377
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Ottobre 377-Aprile 379
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Erasio[22]
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Messiano[22]
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Teodoro[24]
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Serano[24]
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Victorino[24]
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Apollodoro[24]
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Elpidio[24]
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Septimino[24]
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Donato[24]
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Apringio[24]
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Euchario[24]
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e S.Rinaldi Tufi, Archeologia delle province romane, Roma 2007, p.378.
- ^ Tacito, Historiae, IV, 48.
- ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LIX, 20, 7.
- ^ a b AE 1911, 107.
- ^ T.R.S. Broughton, The Magistrates of the Roman Republic, New York, in American Philological Association, New York 1951-1952, vol. 1,2 (1952).
- ^ Continuò il mandato fino all'arrivo di Metello.
- ^ Continua come proconsole fino all’arrivo del suo successore Gaio Mario, il quale prefer evitare di incontrarlo queo ci fu il trasferimento del comeo. Trionfò sui Numidi nel 106 a.C. e ricevette il cognomen di Numidico da quel momento.
- ^ Delegato al commeo di pro praetore queo Mario tornò a Roma.
- ^ Potrebbe non aver mai assunto la carica.
- ^ Tacito, Annales I.53
- ^ Tacito, Annals II.52
- ^ Tacito, Annals III.21
- ^ Tacito, Annales III.35, III.58
- ^ Tacito, Annales IV.23
- ^ Plinio il vecchio, Historia Naturale, II, 96; AE 1916, 110 da Tivoli.
- ^ Tacito, Annals XII.59
- ^ A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 493-495.
- ^ (LA) Ab excessu divi Augusti (Annales)/Liber XI - Wikisource, su la.wikisource.org. URL consultato il 12 ottobre 2023.
- ^ Sul dibattito relativo alla figura di Vetere, v. A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 480-481.
- ^ I proconsoli dal 69/70 al 138/139 sono tratti da W. Eck, Jahres- und Provinzialfasten der senatorischen Statthalter von 69/70 bis 138/139, in Chiron, 12 (1982), pp. 281-362, e 13 (1983), pp. 147-238, e B.E. Thomasson, Laterculi praesidum, I, Göteborg 1984.
- ^ Mennen, Inge, Power e Stato in the Roman Empire, AD 193-284 (2011), pg. 261
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y Proviene dalla lista di T.D. Barnes, "Proconsoles of Africa, 337-392", Phoenix, 39 (1985), pp. 144-153
- ^ a b c T.D. Barnes, "Proconsoles of Africa: Corrigenda", Phoenix, 39 (1985), pp. 273-274
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t T.D. Barnes, "Late Roman Prosopography: Between Theodosius and Justinian", Phoenix, 37 (1983), pp. 248-270
- ^ In 396 Quinto Aurelio Simmaco scrisse a lui una lettera (Epistulae, ix); il 17 marzo del 397 si conserva una legge nel Codex Theodosianus (XII, 5.3).
- ^ Durante il suo mandato ricevette una citazione nel Codex Theodosianus, XI, 30.65a.