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Burn It Down (Linkin Park)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Burn It Down
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaLinkin Park
Pubblicazione16 aprile 2012
18 maggio 2012 (CD)
Durata3:51
Album di provenienzaLiving Things
GenereRock elettronico[1][2]
Rap rock[3]
EtichettaWarner Bros., Machine Shop
ProduttoreRick Rubin, Mike Shinoda
Registrazione2011–2012, NRG Recording Studios, North Hollywood (California)
Registrazione aggiuntiva: The Stockroom, Los Angeles (California)
FormatiCD, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[4]
(vendite: 200 000+)
Dischi d'oroAustria (bandiera) Austria[5]
(vendite: 15 000+)
Dischi di platinoGermania (bandiera) Germania[6]
(vendite: 300 000+)
Italia (bandiera) Italia[7]
(vendite: 30 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (3)[8]
(vendite: 3 000 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera[9]
(vendite: 30 000+)
Linkin Park - cronologia
Singolo precedente
(2011)
Singolo successivo
(2012)
Logo
Logo del disco Burn It Down
Logo del disco Burn It Down

Burn It Down è un singolo del gruppo musicale statunitense Linkin Park, pubblicato il 16 aprile 2012 come primo estratto dal quinto album in studio Living Things.[10]

Inizialmente intitolato Buried at Sea,[11][12] il brano presenta una forte influenza elettronica,[2][3] ed è cantato sia da Bennington che da Shinoda, che rappa nell'interludio e nel finale.[3] Una prima recensione da parte di Rolling Stone lo descrive infatti come «un botta e risposta di Shinoda e Bennington su beat e ritmi electro».[1] Bennington ha affermato che il brano è il più complesso dell'album da eseguire dal vivo, motivando che le strofe sono le parti più difficili da cantare.[13]

Antefatti e pubblicazione

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Il 28 marzo Mike Shinoda tramite un video ha confermato che il brano sarebbe stato il primo singolo ad essere estratto da Living Things.[10] In un'intervista ad MTV, Chester Bennington ha parlato del brano, esponendo che ciò che ha reso interessante il brano è «la grande energia e le forti melodie elettroniche, per questo l'abbiamo scelta come nostro primo singolo».[2]

Dal 5 aprile 2012 fino all'11 aprile è stato possibile completare una serie di puzzle che avrebbero formato la copertina del singolo attraverso un sito apposito.[14] Inoltre, l'11 aprile il gruppo fece sapere che sarebbero stati disponibili nuovi puzzle, i quali se venivano risolti permettevano l'ascolto di brevi spezzoni di Burn It Down;[15] inoltre la Warner Music Germany ha rivelato che il brano sarebbe stato reso disponibile sull'iTunes locale a partire dal 16 aprile dalle 15:00.[16]

Il 12 aprile l'emittente radiofonica statunitense Sonic 102.9 ha diffuso un'anteprima di trenta secondi del brano[17] mentre il 16 aprile, data di pubblicazione del singolo, il gruppo ha pubblicato il lyric video su YouTube.[18] Il 18 maggio il singolo è stato commercializzato in due formati: CD singolo ed EP, i quali contengono tre brani dal vivo provenienti dal concerto tenutosi all'iTunes Festival di Londra il 4 luglio 2011.[19]

Il brano è stato remixato dal disc jockey polacco Tom Swoon ed inserito nell'album di remix Recharged, pubblicato nel 2013.[20] Un ulteriore remix realizzato dal disc jockey tedesco Paul van Dyk è stato inserito come bonus track digitale di Recharged.[20]

Video musicale

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Il video, le cui riprese si sono svolte il 28 marzo, è stato diretto dal DJ del gruppo Joe Hahn.[21] Un'anteprima del video è stata diffusa il 18 aprile in un video promozionale dei playoff dell'NBA.[22] Tramite MTV, è stato annunciato che il video sarebbe stato pubblicato il 24 maggio.[23][24]

In quella data, il gruppo ha pubblicato la prima parte del dietro le quinte della realizzazione del videoclip[25] poche ore più tardi è stato trasmesso in anteprima mondiale il video, il quale mostra il gruppo eseguire il brano all'interno di una stanza. Ad essi sono applicati vari effetti digitali, tra i quali il fuoco che avvolge ciascuno di loro. Inoltre verso la fine del video si possono notare molti fermo immagine, in realtà realizzati dal gruppo stando completamente immobile.[26]

Download digitale, CD promozionale (Europa, Regno Unito)
  1. Burn It Down – 3:51
CD singolo (Europa), download digitale (Germania), EP (Stati Uniti)
  1. Burn It Down – 3:51
  2. New Divide (Live) – 4:29
  3. In the End (Live) – 3:39
  4. What I've Done (Live) – 4:04
CD singolo (Giappone)
  1. Burn It Down – 3:51
  2. New Divide (Live) – 4:29
  3. In the End (Live) – 3:39

Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina di Living Things:[27]

Gruppo
Produzione
  • Rick Rubinproduzione
  • Mike Shinoda – produzione, ingegneria del suono
  • Brad Delson – produzione aggiuntiva
  • Ethan Mates – ingegneria del suono
  • Andrew Hayes – assistenza tecnica
  • Jerry Johnson – tecnico alla batteria in studio
  • Ryan DeMarti – coordinazione della produzione dell'album
  • Manny Marroquin – missaggio
  • Chris Gallandm Del Bowers – assistenza missaggio
  • Brian Gardner – mastering
Classifica (2012) Posizione
massima
Australia[28] 41
Austria[28] 10
Belgio (Fiandre)[28] 56
Belgio (Vallonia)[28] 20
Brasile[29] 2
Canada[30] 33
Danimarca[28] 37
Francia[28] 47
Germania[28] 2
Irlanda[31] 43
Italia[32] 14
Lussemburgo[33] 1
Nuova Zelanda[28] 13
Paesi Bassi[28] 59
Portogallo[28] 91
Regno Unito[34] 27
Regno Unito (rock & metal)[35] 1
Spagna[28] 43
Stati Uniti[30] 30
Stati Uniti (alternative)[30] 1
Stati Uniti (rock & alternative)[30] 1
Svizzera[28] 12
  1. ^ a b (EN) Spring Music Review: Linkin Park, Title TBD, su Rolling Stone. URL consultato il 13 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2021).
  2. ^ a b c (EN) Exclusive: Linkin Park Ready To 'Burn' With New Single, Album, su MTV, 28 marzo 2012. URL consultato l'8 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2012).
  3. ^ a b c (EN) Linkin Park, 'Burn It Down' - Song review, su Loudwire. URL consultato il 27 aprile 2012.
  4. ^ (EN) Burn It Down, su British Phonographic Industry. URL consultato il 23 giugno 2019.
  5. ^ (DE) Linkin Park - Burn It Down – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 30 luglio 2017.
  6. ^ (DE) Linkin Park – Burn It Down – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 6 settembre 2017.
  7. ^ Burn It Down (certificazione), su FIMI. URL consultato il 24 gennaio 2014.
  8. ^ (EN) Linkin Park - Burn It Down – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 24 giugno 2022.
  9. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 26 gennaio 2018.
  10. ^ a b (EN) Mike Shinoda, "Burn It Down" Coming April 16, su Linkin Park, 28 marzo 2012. URL consultato il 28 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2012).
  11. ^ Filmato audio LPTV - Buried At Sea (Part 1), su YouTube.
  12. ^ Filmato audio LPTV - Buried At Sea (Part 2), su YouTube.
  13. ^ (EN) Chester Bennington LPU Chat 05/12/2012, su Mike Shinoda Clan. URL consultato il 7 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2012).
  14. ^ (EN) Mike Shinoda, Help Burn It Down, su Linkin Park, 5 aprile 2012. URL consultato il 6 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2012).
  15. ^ (EN) Linkin Park, Twitter / @linkinpark, su Twitter, 11 aprile 2012. URL consultato l'11 aprile 2012.
  16. ^ (DE) 16.04.: Neue Single, su Warner Music Germany, 11 aprile 2012. URL consultato l'11 aprile 2012.
  17. ^ (EN) New Linkin Park – But Just A Taste, su Sonic 102.9, 12 aprile 2012. URL consultato il 13 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2012).
  18. ^ Filmato audio Burn It Down - Linkin Park (Lyric Video), su YouTube.
  19. ^ (EN) Linkin Park Live - 04.07.2011, su Linkin Park Live. URL consultato il 24 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2012).
  20. ^ a b (EN) Mike Shinoda, RECHARGED ALBUM COVER + TRACKLIST, su Linkin Park, 13 settembre 2013. URL consultato il 22 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  21. ^ (EN) Phoenix, Dave "Phoenix" Farrell tweet, su Twitter, 27 marzo 2012. URL consultato il 5 aprile 2012.
  22. ^ Filmato audio "BURN IT DOWN" NBA Playoffs on TNT Promo (Feat. Linkin Park), su YouTube.
  23. ^ (EN) Adam, "BURN IT DOWN" MUSIC VIDEO SNEAK PEEK, su Linkin Park, 22 maggio 2012. URL consultato il 23 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2012).
  24. ^ (EN) Kara Warner, Linkin Park To Premiere 'BURN IT DOWN' Video On MTV!, su MTV, 22 maggio 2012. URL consultato il 23 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  25. ^ Filmato audio LPTV - Making of the "BURN IT DOWN" Music Video (Part 1), su YouTube.
  26. ^ Filmato audio Making of the "BURN IT DOWN" Music Video (Part 2), su YouTube.
  27. ^ (EN) Note di copertina di Living Things, Linkin Park, Warner Bros. Records, 9362-49504-8, CD, 26 giugno 2012.
  28. ^ a b c d e f g h i j k l (NL) Linkin Park – Burn It Down, su Ultratop. URL consultato il 7 luglio 2012.
  29. ^ (PT) Julho 2012, su Top 100 Brazil. URL consultato il 15 luglio 2012.
  30. ^ a b c d (EN) Linkin Park – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 29 novembre 2021. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  31. ^ (EN) Linkin Park - Burn It Down, su acharts.us. URL consultato il 15 luglio 2012.
  32. ^ Classifica settimanale WK 19 (dal 2012-05-07 al 2012-05-13), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 7 gennaio 2017.
  33. ^ (EN) Luxembourg Digital Songs - June 30, 2012, su Billboard. URL consultato il 1º agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2018).
  34. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 22 April 2012 - 28 April 2012, su Official Charts Company. URL consultato l'8 maggio 2015.
  35. ^ (EN) Official Rock & Metal Singles Chart Top 40: 06 May 2012 - 12 May 2012, su Official Charts Company. URL consultato l'8 maggio 2015.

Collegamenti esterni

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