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Carducci (traghetto)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Carducci
La nave ai tempi del servizio con Tirrenia prima della trasformazione
Descrizione generale
Tipotraghetto ro-ro passeggeri
ClassePoeta trasformata
ProprietàTirrenia di Navigazione (1970-1999)
El Salam Shipping (1999-2006)
Registro navaleRINA
Porto di registrazione Napoli (1970-1991)
Cagliari (1991-1999)
Panama (1999-2006)
Identificazionenominativo radio ITU:
India
I
Charlie
C
Bravo
B
Charlie
C
(India-Charlie-Bravo-Charlie)

numero IMO: 7000982
CostruttoriItalcantieri
CantiereCantiere navale di Castellammare di Stabia
Impostazione13 luglio 1968
Varo27 luglio 1969
Consegna18 settembre 1970
Entrata in servizio21 settembre 1970
Nomi successivial-Salam Carducci 92 (1999-2006)
Carducci (demolizione)
Destino finaledemolita ad Alang (India) nel 2006
Caratteristiche generali
Dislocamentoa pieno carico: 7 722
trasformata, a pieno carico: 9 692
Stazza lorda7 086
trasformata: 11 799 tsl
Portata lorda1 899
trasformata: 2 170 tpl
Lunghezza131 m
Larghezza20
trasformata: 23,40 m
Pescaggio5,58
trasformata: 5,98 m
Propulsionedue motori 9 cilindri Diesel FIAT B 609 S, 2x8 280 cavalli a 220 giri/min
2 eliche quadripala Lips a passo variabile
Velocità20
trasformata: 19 nodi
Capacità di carico240 automobili o 80 automobili e 41 semirimorchi
trasformata: 320 automobili
Numero di cabine164
trasformata: 271
Passeggeri1200
trasformata: 1300
Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia [1]
(SV) M/S CARDUCCI (1970), su faktaomfartyg.se. URL consultato l'11 agosto 2019.
voci di navi passeggeri presenti su Wikipedia

Il Carducci è stato un traghetto ro-ro passeggeri della classe Poeta, in servizio con questo nome per la Tirrenia di Navigazione dal 1970 al 1999.

Caratteristiche

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In configurazione originale, il Carducci era lungo 131 metri, largo 20 e aveva una stazza lorda di 7 086 tonnellate[2]. Spinto da due eliche quadripala a passo variabile mosse da motori Diesel FIAT 9 cilindri, ciascuno in grado di erogare 8 280 cavalli, aveva una velocità di servizio di 20 nodi[2]. Poteva trasportare fino a un massimo di 1200 passeggeri, per i quali erano disponibili 66 cabine di prima classe e 95 di seconda classe, per un totale di 506 posti letto. I servizi di bordo comprendevano un ristorante, una tavola calda, tre bar (un soggiorno - bar per la prima classe, uno per la seconda classe e un bar - veranda) e una piscina esterna con lido[2]. In aggiunta alle cabine passeggeri, erano presenti a bordo anche due cabine, rispettivamente da otto e quattro posti, per eventuali detenuti e i carabinieri della scorta[2]. Tutti gli spazi dedicati a passeggeri ed equipaggio erano dotati di aria condizionata[2]. Il garage, accessibile dal portellone poppiero e da due portelloni prodieri laterali, era diviso su due ponti: su quello superiore potevano essere trasportate 70 automobili, su quello inferiore 170 automobili o, in alternativa, 10 automobili e 41 semirimorchi[2].

La nave dopo le pesanti trasformazioni del 1991

Nel 1981 il traghetto fu sottoposto a dei primi interventi di ristrutturazione: la piscina e il lido furono rimossi e sostituiti da una tuga chiusa contenente un cinema, le cui poltrone potevano essere all'occorrenza utilizzate come sistemazione per i passeggeri; altre due sale poltrone sostituirono il soggiorno - bar di seconda classe, che fu spostato dove prima era ubicato il bar - veranda, nei pressi della piscina[3].

Alla fine del 1991 il Carducci fu sottoposto, presso i cantieri navali di La Spezia, ad un intervento di radicale trasformazione: la tuga contenente il ponte di comando fu estesa verso poppa e su di essa furono aggiunti tre ulteriori ponti, due dedicati a sistemazioni passeggeri e l'ultimo contenente gli impianti di aerazione e di aria condizionata[3]. Il notevole innalzamento richiese l'installazione di controcarene sulle fiancate della nave, per rispettare i requisiti di stabilità; la larghezza complessiva aumentò quindi a 23 metri. Inoltre, per migliorare la manovrabilità, vista la notevole superficie esposta al vento, il singolo timone centrale fu sostituito con due posti dietro a ciascuna elica, e fu aumentata la potenza dell'elica prodiera[3]. Grazie alle modifiche, dal discutibile impatto estetico[3], la capacità passeggeri aumentò a 1300, mentre i posti letto complessivi passarono a 887, dei quali 473 in cabine di prima classe dotate di servizi privati[2]. Infine, nel garage principale furono aggiunti dei car deck mobili, che aumentarono a 320 il massimo numero di automobili trasportabili, mentre i due portelloni di accesso a prua furono saldati[2].

Seconda unità della sua classe, la nave fu costruita presso l'Italcantieri S.p.A. di Castellammare di Stabia, dove venne impostata il 13 luglio del 1968 e varata il 27 luglio 1969[4]. Iniziò le prove a mare ufficiali l'8 settembre 1970, facendo registrare una velocità di 22,4 nodi[4]. Consegnato dieci giorni più tardi alla Tirrenia di Navigazione, il Carducci entrò in servizio il 21 settembre 1970, iniziando i collegamenti tra Genova e Porto Torres[4]. A partire dal 1971 la nave fu impiegata anche sulla linea Civitavecchia - Olbia[4].

All'inizio del 1979 la nave fu la prima a ricevere la nuova livrea della compagnia statale, caratterizzata dalla scritta "Tirrenia" in azzurro sulle fiancate e dal logo "t", sempre in azzurro, sul fumaiolo[4]. Tra marzo e giugno 1981 il Carducci fu sottoposto a lavori presso i cantieri di Palermo, durante i quali furono revisionati i motori principali e fu rimossa la piscina posta a poppa, sostituita da una tuga chiusa contenente un cinema le cui poltrone potevano essere utilizzate, all'occorrenza, per il pernottamento dei passeggeri[3][4].

A fine 1991 il Carducci fu trasferito al cantiere INMA di La Spezia, dove fu sottoposta agli importanti lavori di ristrutturazione sopra descritti. Durante i lavori, un contrappeso di una gru del cantiere si staccò colpendo la nave, che iniziò a imbarcare acqua e si adagiò sul fondo[4]. Il Carducci fu recuperato dalla ditta Neri di Livorno e, conclusi i lavori, rimase in servizio per Tirrenia fino al 1997, quando fu posto in disarmo a Palermo[5][6].

Nel gennaio 1999 l'unità navale fu definitivamente venduta alla El Salam Shipping and Trading, portata alla bandiera panamense e ribattezzata Al Salam Carducci 92. Nel corso del 2006 la nave fu venduta ai demolitori indiani di Alang.

  1. ^ Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia, Sorrento, Con-fine Edizioni di arte & cultura, 2018, ISBN 978-88-96427-73-6.
  2. ^ a b c d e f g h Bruno Balsamo, pagg. 503-511
  3. ^ a b c d e Bruno Balsamo, pagg. 501
  4. ^ a b c d e f g Bruno Balsamo, pagg. 515-516
  5. ^ (SV) M/S CARDUCCI (1970), su faktaomfartyg.se. URL consultato l'11 agosto 2019.
  6. ^ Bruno Balsamo, pagg. 69
  7. ^ a b Verga e Deledda, costruite qualche anno dopo le altre unità della classe, si differenziavano principalmente per una diversa motorizzazione e l'assenza, già in origine, di piscina e lido.
  • Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia, Sorrento, Con-fine Edizioni di arte & cultura, 2018, ISBN 978-88-96427-73-6.

Voci correlate

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Altri progetti

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