Business-Plan 1520855692
Business-Plan 1520855692
Business-Plan 1520855692
Docente GianlucaSanchioni
www.i
Gli elementi primari di valutazione
3.Analisidi 1. Diagnosi
bilancio competitiva
storica e del settore e
prospettica dell’impresa
2.Analisi
andamentale
Diagnosi competitiva: informazioni rilevanti
Caratteristiche dell’ambiente macroeconomico e del settore di appartenenza: struttura concorrenziale; variabili critiche,
forze competitive (clienti, fornitori, grado di concorrenza, prodotti sostitutivi, nuovi entrati)
Valutazione della formula competitiva e della sua sostenibilità: valutazioni riguardanti l’organizzazione, l’innovazione, il
marketing, i fattori critici di successo, i vantaggi competitivi (costo dei fattori produttivi, vicinanza al mercato, economie di
scala,brevetti,ecc..), il sistemadi incassie pagamenti
Swot analysis: apprezzare il concetto di rischio di credito dal confronto fra punti di forza e di debolezza con minaccee
opportunità ambientali
Laformula competitiva
In via preliminare occorre comprendere e valutare la formula competitiva dell’impresa
ovvero l’insieme degli elementi personali, materiali e immateriali costituenti il
patrimonio tecnologico, commerciale, direzionale ed economico-finanziario
dell’impresa.
L’analisi della formula competitivasi ponel’obiettivo di esprimereun giudizio attendibile
sulla capacità dell’impresa di essere competitiva e quindi svilupparsi in coerenza con il
mercatoin cuioperaeil settoredi appartenenza.
Laformula competitiva
Gli elementi fondamentali per esprimereungiudizio sulla efficienza gestionale esulle
capacitàdell’impresadi raggiungerei suoiobiettivi nell’arenacompetitiva sono:
LAQUALITA’ DELL’IMPRENDITORE EDELMANAGEMENT
LASTRUTTURAORGANIZZATIVA
LASTRUTTURAPRODUTTIVA
LACAPACITA’DI COMPETERE
ILPRODOTTO
I MERCATI ELASTRUTTURADISTRIBUTIVA
L'analisi dei principali se.ori:
uno schema operativo per le aziendealberghiere
In particolare, per gli esercizi ubicati in località turistiche, dal momento che i flussi
reddituali sono più sensibili a fattori esogeni, meteorologici e congiunturali (oltre a
mostrare una marcata stagionalità e necessità di servizi) piuttosto che dall’ampiezza e
dalla qualità dei servizi offerti, diventa difficile effettuare fondate previsioni sulla
capacità prospettica di produrre utili e liquidità. Occorre pertanto verificare come la
gestione alberghierasi siacomportatain passato,nei periodi più sfavorevoli e negativi
(le stesse osservazioni possono essere estese all’indotto, ad esempio, all’attività
balnearesenonc’èil soleo all’ impiantodi risalitase nonnevica).
L'analisi dei principali se.ori:
uno schema operativo per le aziendealberghiere
Infine, particolare attenzione deve essere posta riguardo al titolo mediante il quale si ha la
disponibilità dell’immobile (proprietà, affitto,leasing)e all’eventuale rivalutazione o mancato
adeguamento del suo valore. Ciò infatti può falsare sia gli indicatori di performance
reddituale chequelli patrimoniali.
Al riguardo assume grande significato il MOL, in quanto svincolato dall’effetto degli
ammortamenti.Tragli indicatori di struttura finanziaria èpossibile calcolareil rapporto debiti
finanziari/ricavi netti per mettere in risalto i riflessi economici della politica di indebitamento
elo stockdeldebito rapportato al valoredell’immobile per rilevare la garanziamobilizzabile,
specie in presenza di immobile destinabile ad altri usi (uffici, negozi, ecc.) oppure sito in
località particolarmente attraenti.
Analisi dibilancio
© 11
Analisi dibilancio
EquilibrioPatrimoniale
EQUILIBRIO EQUILIBRIO
ECONOMICO FINANZIARIO
FORMULA COMPETITIVA
L’analisi
dell’equilibrioeconomico
www.i
Conto economico scalare a
“fatturato e costo del venduto
•Questo schema presenta il minor costo informativo, nel senso che
generalmente può essere costruito utilizzando un bilancio pubblico.
ricavi di vendita
(-) costo del venduto o consumo merci (cost of good sold)
(=) PRIMO MARGINE (GROSS PROFIT)
(-) costi per servizi, godimento beni di terzi e oneri diversi di gestione
(=) VALORE AGGIUNTO
E.P.=CV/CF
Valutare un’impresa sulla base del peso assunto dai costi fissi, vuol dire
valutareil gradodi rischiodellastessa.
Elasticità deiprocessi
•Maggiori sono i costi fissi (CF), maggiore è la rigidità dell’impresa (poiché non si adattano
automaticamentealvolumedi produzione)edi conseguenzalarischiosità dellastessa,mamaggiore
èla redditività potenziale. In altre parole, più elevati sono i CF,migliori sono le occasioni di sviluppo
delrisultato operativo(RO)ma, naturalmente,piùelevatisonoi rischi gestionali:maggiorisonoi CF,
maggiore è la sensibilità del profitto (la reazione del RO al variare dei volumi di vendita è
denominata rischio operativo). Questo significa che l’impresa è più vulnerabile quando la dinamica
delmercatoè negativa.
Il punto di pareggioeconomico
Fatturato di pareggio=CF/((V-CV)/V)
Dove:
V =fatturato d’esercizio CF=
totale costi fissi
CV=totale costi variabili
Il margine disicurezza
MS%=(Ve – Vp)/Ve
L’analisi
dell’equilibriofinanziario
www.i
Il ciclomonetario
CAPITALE IMMOBILIZZATO
NETTO CAPITALE CIRCOLANTE
NETTO OPERATIVO
(C.C.N.O.)
Il capitale circolantenetto
www.i
L’equilibriofinanziario
€
Il rendicontofinanziario
• Il rendiconto finanziario permette diricostruire/evidenziare:
la liquidità prodotta o assorbita dalla gestionecorrente;
la liquidità impiegata nella remunerazione
imprenditoriale;
i flussi di cassalegati agliinvestimenti/disinvestimenti;
la variazione del fabbisognofinanziario;
le accensioni e i rimborsi di passività finanziarie e
l’apporto di capitalenetto
Uno schemaoperativo
Risultatooperativo (+)
Ammortamenti
(+) Svalutazioni
(+/-) Accantonamenti
(=) FLUSSODI CIRCOLANTE
(-/+) Variazione capitale circolante netto operativo (=)
FLUSSODI CASSADELLAGESTIONECORRENTE
Uno schemaoperativo
FLUSSODI CASSADELLAGESTIONE CORRENTE
(-) Onerifinanziari
(+) Proventifinanziari
(=) FLUSSODI CASSADELLAGESTIONE ORDINARIA
(+/-) Gestione straordinaria
(-/+) Plusvalenze/Minusvalenze darealizzo (-)
Imposte
(=) AUTOFINANZIAMENTO (A)
DIVIDENDI PAGATI EPRELIEVI (B)
(-) Nuovi investimenti finanziari (+)
Disinvestimentifinanziari
(-) Nuovi investimentitecnici (+)
Disinvestimentitecnici
(=) FLUSSODI CASSADELL’ATTIVITA’DI INVESTIMENTO (C)
(=) VARIAZIONE DELFABBISOGNO FINANZIARIO COMPLESSIVO(D=A+B+C)
autofinanziamento
dividendi pagati eprelievi
investimenti/disinvestimenti
•e si traduce semprenella necessità di procurarsi risorse per coprire la
mancanzadi mezziliquidi.
Il rendicontofinanziario
Il rendiconto finanziario evidenzia le modalità di produzione,
impiego e reperimento delle risorse monetarie. Permette di
rispondere alle seguenti domande:
• Il fatturato è vanità. Non può essere un fine: è importante come l’impresa cresce
(ad esempio con dilazioni ai clienti o acquisti per cassa con sconto dai fornitori) e
quanto resta nel “cassetto”.
profit is sanity…….
cash is reality
• Laliquidità non mente poiché non è influenzata dalle politiche di bilancio ovvero
“Cashis King”: con la liquidità, e non con gli utili senon si traducono in liquidità, si
possono realizzare nuovi investimenti, rimborsano le rate del mutuo, effettuare
prelievi.
Natura qualità e durata del fabbisogno
finanziario d’impresa: comesi
commenta il rendiconto finanziario
www.i
Ladurata del fabbisogno finanziario
57
©
Ladurata del fabbisogno finanziario
In particolare:
le gestioni acattivo andamento economico sono spesso caratterizzatedaun
fabbisogno durevole
58
©
Ladurata del fabbisogno finanziario: i dividendi
• L’avvenuta distribuzione di dividendi nel corso del periodo
analizzato risulta confrontando l’utile dell’esercizio precedente
con la variazione registrata dal patrimonio netto. Se quest’ultima
risulta inferiore all’utile conseguito, questotestimoniacomel’utile del
periodo precedente non sia stato completamente accantonato a
riserva,main partedistribuito aisoci.
• Per quanto attiene al dividendo si osserva che, quando esso
rappresenta una componente rigida del rapporto con l’economia
familiare dell’imprenditore, può portare ad un fabb.fin.consolidato e
crescentenel tempo.
59
©
Ladurata del fabbisogno finanziario: gli investimenti
60
©
Ladurata del fabbisogno finanziario: gli investimenti
61
©
Lacapacità di rimborso
Tra gli indicatori maggiormente significativi per apprezzare la capacità dell’azienda di onorare il
pagamento del debito in modo ordinato, economico e alle scadenze pattuite è possibile
ricordare:
Èl’indicatore più opportuno nelle aziende “mature”, in cui il MOL tende a coincidere con
il flusso di cassadella gestione corrente.
Misura in prima approssimazione la capacità e i tempi di rimborso del debito finanziario.
Lacapacità di rimborso
Un altro indicatori utileè:
È una misura approssimativa del numero di anni necessari per rimborsare i debiti
finanziari.
In presenza di dividendi rigidamente presenti nella gestione,
l’autofinanziamento da indicare nella formula deve ritenersi permanentemente
ridotto nella misuradella costanzadei prelievi.
Lacapacità di rimborso
Un altro quoziente particolarmente utilizzato nella pratica per valutare la capacità di rimborso
in ipotesi di funzionamentoènoto comedebtservice coverratio:
free cashflow
oneri finanziari+rimborsi indeb. in essere
Doveper free cashflow si intende la differenza tra il flussomonetario della gestione corrente
ei valori riferiti all’area investimenti/disinvestimenti operativi.
Fare impresa: dall’idea ai fatti
Il BusinessPlan
www.i
Checosa è …eacosa serve
Il business plan è un documento volto a rappresentare, in un’oCca
prospeCca, il proge.o di sviluppo imprenditoriale.
L’executivesummary
Lasocietà
I prodotti
L’analisi delsettore
L’analisi dimercato
Lastrategia di marketing
Lastruttura del management
Il piano direalizzazione
I capitalinecessari
Leinformazionifinanziarie
Laforma
1. Descrizione sinteticadell’azienda
Obiettivi
Azioni
Principali risultati attesi
B. L’impresa
1. Checosa vendere
2. Achivendere
A)Qual è l’importo totale dei fondi necessari al piano di sviluppo e quale è l’importo
richiesto dallasocietàall’investitore finanziario?
C)Quale parte di tali finanziamenti si richiede agli investitori ed agli istituti di credito
chericeverannoil BusinessPlan(compresol’importo, i termini edeventualiaccordidi
garanzia)?
I capitalinecessari
88
www.i
Lapianificazionefinanziaria
89
Articolazione del processo di analisi
Fase Analisi Obiettivo
Predisposizione Raccolta dei dati e Rendere possibile le
materiale riclassificazione successive fasi
90
IL FABBISOGNOFINANZIARIO
FABBISOGNOFINANZIARIO
91
Gli strumenti della pianificazione
finanziaria
Livelli Periodo Obiettivi Strumenti
Pianificazione 1-5 anni Determinazione del fabb.fin. Bilanci
finanziaria derivante dalle scelte previsionali
strategiche
92
Il Pianofinanziario
93
Il Pianofinanziario
Esigenza
94
Il Pianofinanziario
Gli strumenti
• Stato patrimonialeprevisionale
• Conto economicoprevisionale
• Rendiconto finanziarioprevisionale
Gliscenari
• BEST
• INERTIAL
• WORST
95
Il Pianofinanziario
La metodologia di determinazione dei
bilanci proforma
96
Il Pianofinanziario
97
RENDICONTOFINANZIARIO PREVISIONALE
FONTI IMPIEGHI
RISULTATO POSITIVO GESTIONE REDDITUALE
Utile netto
+ ammortamenti
+ accantonamenti
Flusso gestione reddituale
98
Il BUDGETDICASSA
99
Il BUDGETDICASSA
da dove nasce il problema della liquidità?
100
Il BUDGETDICASSA
101
Il BUDGETDICASSA
orizzonte temporale
102
Il BUDGETDICASSA
il procedimento diformazione
Il passaggio avvieneconsiderando:
• solo le voci che comportano una variazione
numeraria (no amm.ti, acc.ti, ecc.)
• indipendentemente dal fatto che derivino da
accadimenti relativi alla gestioneoperativa:
• vendite, incassi crediti, alienazioni immob., acquisti,
pagamentodebiti, salari, acquisti immob., pagamento
interessi eimposte
103
Il BUDGETDICASSA
Entrate gestione corrente
104
Il BUDGETDICASSA
altre Entrate
3. Previsioni relativea:
• Interessi(attivi)
• Disinvestimenti
• Finanziamenti
• Apporti dicapitale
• Dividendi(percepiti)
• Royalties(percepite)
105
Il BUDGETDICASSA
Uscite gestionecorrente
106
Il BUDGETDICASSA
altre Uscite
4. Previsioni relativea:
• Affittipassivi
• Onerifinanziari
• Dividendi (erogati)
• Nuovi investimenti (in quanto previsti nei piani
finanziari)
• Rimborso finanziamenti (mutui, leasing ecc.)
• Royalties(corrisposte)
• Imposte (acconto+saldo)
107
Il BUDGETDICASSA
Versionepreliminare
108
Il BUDGETDICASSA
Versionedefinitiva
109
Il BUDGETDICASSA
Versionedefinitiva
110
Il BUDGETDICASSA
StruZura budget di cassamensile
Voci gen feb mar totale
Fonti
Vendite 120
di cui:
a 30gg 20
a 60gg 40
a 90gg 60
Incasso crediti pregressi 20 40 60
Altre entrate … … … …
A) Totale entrate
111
Il BUDGETDICASSA
StruZura budget di cassamensile
Voci gen feb mar totale
Impieghi
Acquisti, di cui (100)
a 30gg (20)
a 60gg (10)
a 90gg (70)
Pagamento debiti pregressi 20 10 70
Salari e stipendi (30) (30) (30) (30)
Rimborso rata mutuo (15) (15) (15) (15)
Imposte
B) Totale Uscite
112
Il BUDGETDICASSA
StruZura budget di cassamensile
113
Via Larga, 7 –
20122 Milano (MI)
Tel. 02 25061182
www.tibf.it
info@tibf.it
.