Q ua de r ni di r e side nz a
Ilaria Turba
Le simmetrie dei desideri
a cura di Giorgio Bacci e Valentina Gensini
postmedia books
Ilaria Turba. Le simmetrie dei desideri
di Giorgio Bacci e Valentina Gensini
© 2023 Postmedia Srl
isbn 9788874903580
La pubblicazione Le simmetrie dei desideri
è promossa da
Comune di Firenze
Sindaco
Dario Nardella
Assessore alla Cultura
Alessia Bettini
Direttore Cultura
Gabriella Farsi
con il contributo di
Regione Toscana Toscanaincontemporanea2022 e Fondazione
CR Firenze - Progetto MADxCOMMONS
Feel Florence
Organizzazione e coordinamento
MUS.E
Presidente
Matteo Spanò
Responsabile operativo
Andrea Bianchi
Direzione artistica
Valentina Gensini
Coordinamento di progetto
Tommaso Spaziani
Produzione
Stefano Spinelli, Daniela Carboni, Tommaso
Spaziani, Francesca Martini
Collaborazione scientifico-organizzativa e
Redazione editoriale Quaderno
Margherita Scheggi
Partners Istituzionali
Mucem, LE ZEF - scène nationale de
Marseille
in collaborazione con
Università degli Studi di Firenze,
Dipartimento SAGAS
Crediti fotografici
Alisa Martynova, Camila Schuliaquer
Artist's Assistant
Camila Schuliaquer
Si ringrazia per il supporto alla ricerca
artistica
Rebecca Ricci, Valentina Torrigiani
Con la partecipazione di
Anna e Domenico, Pelletteria; Severino,
Rivista Testimonianze; Pierpaolo e Sergio,
Tripperia; Stefano e Jacopo, Impagliatori
di sedie; Sanaa, Mediatrice culturale
Comunità Islamica; Fabio, Coltelleria;
Debora, Erboristeria; Enrico e Alberto,
Pescheria; Francesco e Carolina,
Fondazione Kennedy; Bashir, Alla, Kristina
e Evelina; Cristina, Fondazione Scabia;
Valentina, Oreficeria; Francesca B.,
Cantante; Anne, California State University;
Beatrice e Giuliana, le Cernacchine;
Monia, Cuoca Comunità Ebraica; Thoma's,
Ristoratore; Saja, Pietro e Marco, Love My
Way; Luloloko, Sarto; Katia, Zoe e Lucia,
Giardini di Borgo Allegri; Giulia, Lorenzo,
Michele, Sergio, Maurizio e Francesca, DVF
Ferretti; Giulio, Teatro del Sale
Ilaria Turba
Le simmetrie dei desideri
a cura di Giorgio Bacci e Valentina Gensini
Comunicazione
Lorenzo Valloriani, Francesca Martini,
Elisa Saracino
Responsabile Mediazione
Valentina Zucchi
Ufficio Stampa
Ludovica V. Zarrilli, Tabloid
Social Media Manager
Lorenzo Migno
Allestimenti
Cosimo Vardaro
Ilaria Turba. Le simmetrie dei desideri
di Giorgio Bacci e Valentina Gensini
© 2023 Postmedia Srl
isbn 9788874903580
postmedia books
L’impegno della committenza pubblica per un nuovo progetto
partecipativo: le simmetrie dei desideri di Ilaria Turba
Valentina Gensini
La residenza e il lavoro di Ilaria Turba sono stati commissionati da MAD
Murate Art District nell’ambito del Progetto MADxCOMMONS, con il
contributo di Fondazione CR Firenze e il sostegno di Regione Toscana –
ToscanaIncontemporanea, in collaborazione con Dipartimento SAGAS
dell’Università degli Studi di Firenze. L’opera dell’artista ha visto la
presentazione al pubblico nel progetto espositivo tenuto presso MAD
dal 4 novembre 2022 al 14 gennaio 2023 a cura di Giorgio Bacci,
professore di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Firenze,
e della sottoscritta.
Le simmetrie dei desideri è una mappatura sul territorio e ha coinvolto
direttamente i cittadini che abitano il quartiere di Sant’Ambrogio e il
complesso delle Murate.
Partendo dall’esperienza quadriennale vissuta durante la residenza
d’artista nei quartieri Nord di Marsiglia1, dove aveva coinvolto i cittadini
nella pratica della panificazione, rituale antico che accomuna tutte le
culture mediterranee, nella residenza fiorentina Ilaria Turba ha invitato
la cittadinanza a condividere oggetti personali e d’affezione che fossero
forti veicoli di desideri, storie e immaginari. In questa dialettica con gli
abitanti delle Murate e del quartiere di Sant’Ambrogio, i pani marsigliesi
sono dunque serviti da attivatori di un nuovo percorso partecipativo
continuando così il lungo processo di rigenerazione e riqualificazione
di questo straordinario complesso monumentale e di tutta la zona
intorno al mercato.
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Desideri e simmetrie, appunti di un viaggio
Ilaria Turba
Sono arrivata a Firenze per la residenza presso MAD Murate Art District
l’ultima settimana di settembre 2022, portando con me un centinaio di
pani «del desiderio» realizzati durante la mia permanenza di quattro
anni nelle periferie nord di Marsiglia, dove mi trovavo in qualità di
artista associata di Le ZEF scène nationale de Marseille1. Nella città
francese, avevo ‘raccolto’ i desideri degli abitanti, costruendo su questi
un mio intervento, per poi trasformarli in immagini, parole e oggetti e
restituirli alla città in una serie di eventi pubblici.
In questo contesto sono nati i pani rituali a forma di desiderio, creati
dalle persone, impastati e cotti in due anni di laboratori. I pani sono stati
poi esposti in una delle due mostre dedicate al progetto al MUCEM2,
Museo delle Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo, in dialogo con una
selezione di oggetti appartenenti alla collezione.
Una volta terminata l’esperienza marsigliese ho deciso di portare in
Italia questi pani e usarli come attivatori di nuovi percorsi partecipativi
in altri territori, seguendo un processo generativo, quasi organico, per
cui innestato un elemento ne nasce uno nuovo.
A Firenze avevo deciso di utilizzarli come strumenti di esplorazione
del quartiere di Sant’ Ambrogio, luogo fino ad allora per me sconosciuto
e molto diverso dai quartieri nord di Marsiglia dove sono nati i pani.
Avevo un’idea precisa del metodo che avrei seguito sebbene, quando
si lavora con le persone, si debba procedere coscienti che si tratta di un
processo aperto, di tipo sperimentale, che naturalmente deve adattarsi a
tutta una serie di condizioni imprevedibili e mutevoli. Volevo incontrare
gli abitanti del quartiere di Sant’Ambrogio, presentare il mio lavoro,
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sImmeTrIe deI desIderI
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Un quartiere del mondo: l’arte progettuale di Ilaria Turba
Giorgio Bacci
Le simmetrie dei desideri non è soltanto una mostra, ma un complesso
progetto di ricerca artistica con una spiccata radice antropologica
e socio-politica. Il primo e fondamentale passaggio è costituito dal
lavoro sul campo, propedeutico alle fasi successive, che prevedono
la presentazione e riattivazione di oggetti tanto umili quanto ricchi
di memoria, la rimappatura di percorsi psicogeografici cittadini, per
giungere alla realizzazione di articolate installazioni multimediali. Un
dispositivo artistico che pone in questione l’idea e i compiti di un
museo di arte contemporanea, anche se nel caso di MAD (Murate Art
District, a Firenze, sede dell’esposizione) non si tratta di un museo ma
di «un distretto culturale, uno spazio di creazione e residenza dedicato
ai linguaggi artistici contemporanei in un approccio transdisciplinare,
aperto ad artisti di ogni età e provenienza»1. Un luogo ibrido, ricco
di memorie, che nella struttura porta impressi i segni del passato:
dapprima convento e poi carcere cittadino che negli anni del regime
fascista ha visto reclusi anche oppositori politici antifascisti. Non si
tratta dunque di uno spazio neutro, ma fortemente connotato, che
nei segni dei carcerati incisi sui muri, nelle pesanti porte in legno con
un piccolo spioncino, o negli alti ballatoi, custodisce una complessa
memoria storica che parla agli artisti contemporanei. Una sede così
stratificata, l’esatto contrario di un qualsiasi white cube, non può certo
ospitare mostre asettiche, anonime. Viceversa, l’artista più avvertito
può mettere a frutto l’esperienza provando a intrecciare significati
e significanti, spazi e luoghi, indagando allo stesso tempo l’essenza
della sua arte e quella di un centro per l’arte contemporanea:
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Biografia
Ilaria Turba è un’artista visiva. Utilizza come media privilegiati la fotografia,
il video e l’animazione per la creazione di opere, installazioni, progetti
territoriali, site specific e progetti di comunicazione. I suoi lavori sono il
risultato di un percorso personale che intreccia sperimentazione visiva con
altre discipline: scienze sociali, arti performative e storia orale, spesso in
collaborazione con altri artisti, artigiani e professionisti.
Le tematiche principali del suo percorso sono: identità e immaginari
collettivi, rapporto tra presente e memoria attraverso oggetti, fotografie, storie
e luoghi.
Lavora spesso in contesti sociali difficili e complessi integrando in varia
forma, in fase di creazione o nella diffusione della sua opera, processi
partecipativi e workshop rivolti ad un pubblico generico o a gruppi di
persone in contesti specifici.
Nel 2018 viene invitata a diventare artista associata a Le ZEF- scène
nationale de Marseille. Nel contesto difficile dei quartieri nord della città
l’artista sviluppa un progetto quadriennale dal titolo Le désir de regarder loin
(Il desiderio di guardare lontano) con l’idea di raccogliere i desideri degli
abitanti e restituirli in varie forme al quartiere e alla città attraverso una serie
di azioni, eventi e atelier. Nel 2022 inizia a creare relazioni tra l’esperienza
italiana e quella francese approdando a MAD Murate Art District come prima
tappa italiana nella partnership con MUCEM di Marsiglia.
JEST è il suo primo libro fotografico pubblicato dall’editore berlinese
Peperoni Books a fine 2016.
Il libro è stato selezionato in How We See: Photobooks by Women un libro e
una reading room a cura di 10x10 Photobooks (NY), presentato in anteprima
in ottobre 2018 alla New Public Library e Photo-Aperture Photobook Awards
nel 2019
La prima mostra monografica del progetto è stata presentata presso l’Atelier,
spazio per l’arte contemporanea della città di Nantes nel 2018 con una serie
di atti performativi e installativi tra cui la performance Eventails firmata con
Ambra Senatore e prodotta dal CCNN.
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