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Gustavo Mola di Nomaglio, Recensione a volume "Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours", a cura di Chiara Devoti, 2021

2022, Studi Piemontesi - LI/1

Recensione al volume a cura di Chiara Devoti, Leo S. Olsckhi editore, Firenze 2021.

Vol. LI - 1 - 2022 CENTRO STUDI PIEMONTESI CA DË STUDI PIEMONTÈIS 10121 TORINO - VIA OTTAVIO REVEL, 15 - TEL. 011/537.486 ITALIA info@studipiemontesi.it - www.studipiemontesi.it Studi Piemontesi TAXE PERÇUE Tassa riscossa TORINO - CMP Studi Piemontesi spedizione in abbonamento postale 45% - art. 1 comma 20/b - Legge 662/96 Filiale di Torino - n. 1 - 1° semestre 2022 Centro Studi Piemontesi Ca dë Studi Piemontèis Studi Piemontesi rassegna di lettere, storia, arti e varia umanità edita dal Centro Studi Piemontesi. La rivista, a carattere interdisciplinare, è dedicata allo studio della cultura e della civiltà subalpina, intesa entro coordinate e tangenti internazionali. Pubblica, di norma, saggi e studi originali, risultati di ricerche e documenti riflettenti vita e civiltà del Piemonte, rubriche e notizie delle iniziative attività problemi pubblicazioni comunque interessanti la Regione nelle sue varie epoche e manifestazioni. Esce in fascicoli semestrali. Comitato scientifico Renata Allìo Alberto Basso Gilles Bertrand Mario Chiesa Gabriele Clemens Anna Cornagliotti Guido Curto Chiara Devoti Enrico Genta Ternavasio Pierangelo Gentile Livia Giacardi Corine Maitte Isabella Massabò Ricci Andrea Merlotti Aldo A. Mola Enrica Pagella Francesco Panero Pier Massimo Prosio Rosanna Roccia Costanza Roggero Alda Rossebastiano Giovanni Tesio Georges Virlogeux Direttore Rosanna Roccia Responsabile Albina Malerba Segreteria Giulia Pennaroli Consulente grafico Giovanni Brunazzi Autorizz. Tribunale di Torino n. 2139 del 20 ottobre 1971. Stampa: L’Artistica Savigliano I testi (su supporto informatico) per pubblicazione – in italiano, francese, inglese o tedesco – in interlinea due e senza correzioni debbono essere inviati al Centro Studi Piemontesi. La collaborazione è aperta agli studiosi. Il Comitato Scientifico decide sull’opportunità di pubblicare gli scritti ricevuti. I collaboratori devono attenersi alle norme redazionali della rivista, pubblicate in terza di copertina. I libri per recensione devono essere inviati esclusivamente alla Redazione. Articles appearing in this journal are abstracted and indexed in « Historical Abstracts », « America: History and Life », « International Medieval Bibliography ». La quota annuale di associazione ordinaria al Centro Studi Piemontesi è di € 60. L’abbonamento per il 2022 (due numeri) è di € 60 per l’Italia; per l’Estero: € 78 Paesi UE; € 86 Paesi extra UE. Per abbonamenti, copie singole, arretrati, inserzioni pubblicitarie, rivolgersi esclusivamente al Centro Studi Piemontesi, via O. Revel 15, 10121 Torino. I versamenti possono essere effettuati direttamente presso la Segreteria, oppure: Intesa San Paolo IBAN: IT84L0306909606100000116991 BIC: BCITITMM Unicredit Banca IBAN: IT83H0200801046000110049932 BIC SWIFT: UNCRITM1BD4 Banca del Piemonte IBAN: IT37N0304801000000000046333 BIC: BDCPITTT Banco Posta IBAN: IT16R0760101000000014695100 BIC: BPPIITRRXXX Conto Corrente Postale: 14695100 Torino PayPal info@studipiemontesi.it Satispay Centro Studi Piemontesi Ca dë Studi Piemontèis via Ottavio Revel, 15 10121 Torino (Italia) tel. (011) 537.486 C. F. 97539510012 P. IVA 08808120011 Codice Destinatario USAL8PV info@studipiemontesi.it www.studipiemontesi.it ISSN 0 392-7261 DOI 10.26344/0392-7261 L’insegna del Centro Studi Piemontesi riprodotta anche in copertina è tratta da una tavola del Recetario de Galieno stampato da Antonio Ranoto a Torino nel MDXXVI. CENTRO STUDI PIEMONTESI CA DË STUDI PIEMONTÈIS Iscritto nel Registro Nazionale della Stampa al n. 1679 - 2 ottobre 1985 sped. in abb.to postale - 45% - art. 2 comma 20/b - Legge 662/96 Filiale di Torino - 1 - 1° semestre 2022. NORME REDAZIONALI MODALITÀ DI CITAZIONE Considerando l’ormai totalità dell’impiego di strumenti informatici nella stesura e nella composizione dei testi, il Centro Studi Piemontesi formalizza alcuni criteri redazionali indispensabili per armonizzare il lavoro svolto dagli autori con le fasi di impaginazione, correzione delle bozze e stampa. L’autore deve presentare tutto il materiale in versione DEFINITIVA e in un’unica soluzione (cartelle di 2000 battute). CITAZIONI NEL TESTO: se superano due righe vanno in corpo minore senza virgolette. ABBREVIAZIONI: op. cit., art. cit. (accompagnate da un riferimento preciso se del caso; per es., op. cit., sopra, nota 6), ibid. (da usare soltanto quando vi sia identità anche di pagina; se stessa fonte ma vol. e p. diversi: ivi,), trad., p. pp., vol., voll. Le NOTE devono essere numerate progressivamente seguendo i criteri qui sotto esposti; devono essere brevi ed essenziali e in ogni caso commisurate all’estensione del testo. CITAZIONI VOLUMI: Nome (possibilmente completo) e cognome dell’autore in maiuscoletto, titolo in corsivo, eventuale indicazione di traduzione o di cura tra virgole, luogo di pubblicazione, casa editrice, anno di pubblicazione, pagina o pagine (con abbreviazioni p. e pp., oppure p. e sgg.). GIUSEPPE GARIZZO, David Hume politico e storico, Torino, Einaudi, 1962, pp. 18-25. La letteratura in piemontese dalle Origini al Settecento, a cura di Giuliano Gasca Queirazza, Gianrenzo P. Clivio, Dario Pasero, Torino, Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, 2003, pp. 538. CITAZIONI ARTICOLI: Autore come per i volumi, titolo in corsivo, titolo della rivista tra virgolette, serie in numeri romani, annata in numeri arabi, anno tra parentesi; pagina o pagine citate; se la rivista è numerata per fascicoli anziché per annate, si dà il numero del fascicolo in arabo prima dell’anno. GIAN SAVINO PENE VIDARI, Il re Vittorio Emanuele II “assume il titolo di Re d’Italia”, in “Studi Piemontesi”, XL, 1 (2011), pp. 7-20. Se si deve citare il capitolo o il saggio inserito in una raccolta, lo si deve considerare come un articolo di rivista, dandolo perciò in corsivo; il titolo del volume o della raccolta di saggi va pure in corsivo preceduto da in. PER LE RECENSIONI Autore in tondo normale, titolo in corsivo, città, casa editrice, anno, pagine Giorgio Dell’Arti, Cavour, Venezia, Marsilio, 2011, pp. 474. La città in tasca. Un secolo di almanacchi Palmaverde dalla collezione di Giuseppe Pichetto, a cura di Clelia Arnaldi di Balme, Torino, Palazzo Madama-Centro Studi Piemontesi, 2011, pp. 108, ill. Testo non superiore alle DUE cartelle (da 2000 battute). Per le abbreviazioni vale quanto scritto sopra. Studi Piemontesi giugno 2022, vol. LI, fasc. 1 Saggi e studi Giovanni Tesio Angelo Giaccaria 7 17 Lorenzo Mamino 43 Fenoglio e Pavese: una dissimilare affinità Nella biblioteca privata della Regina Margherita di Savoia. Un giacimento di legature di pregio eseguite da legatori italiani Regole, pensieri, luoghi; natura e artifici. Giovanni Battista Schellino e l’architettura Note Natan Albanese 61 Luca Lavarino 75 Agnese Picco 83 Erika Luciano Elena Scalambro Andrea Bertolino 93 107 Anna Paladini 115 Lauro Mattalucci Alda Rossebastiano Elena Papa, Daniela Cacia a cura di 133 Ultimi fasti d’Ancien Régime a Torino: gli allestimenti effimeri dei grandi balli di corte nel secondo Settecento e le feste nuziali dei Duchi d’Aosta Un’istituzione carloalbertina: la Società Piemontese delle Corse dei Cavalli Una sfida per la scienza. Genesi ed evoluzione del pensiero di Cesare Lombroso sullo spiritismo Il dovere e il piacere di insegnare: l’impegno di Gino Fano nell’educazione matematica Risorgimento in salotto. Le memorie di Elisa CarbonazziCibrario (1838-1929) Federico Siffredi (1861-1920). Documenti e opere inedite per la biografia di un pittore nella Torino di San Leonardo Murialdo Le tavolette votive nella parrocchiale di Strambino 147 Onomastica piemontese 14 161 Lessico Piemontese 8 165 1416: Savoie Bonnes Nouvelles. Studi di storia sabauda nel 600° anniversario del Ducato di Savoia. Note ai due volumi 179 185 Umberto Levra (1945-2021). Un ricordo personale Ricordo di Gianluigi Alzona (1943-2022) Maria Teresa Reineri 189 Franca Porticelli 195 Aldo A. Mola 199 Andrea Maria Ludovici 205 “Ma vive douleur”: una lettera di Anna d’Orléans ad una dama accompagna il dono di un suo ritratto Contributo alla biografia di Carlo Vidua. Una lettera inedita di Johann Friedrich Riedel Le ripercussioni del Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 sul confine italo-francese “Scatti” di storia. Nuove donazioni per l’Archivio del Centro Studi Piemontesi Anna Cornagliotti Giovanni Ronco a cura di Chiara Devoti Enrico Genta Ternavasio Ritratti e ricordi Pierangelo Gentile Renata Allìo Documenti e inediti Abstracts 215 Notiziario bibliografico: recensioni e segnalazioni 223 G. Ajmone Marsan, Aniceta & Edoardo. Le famiglie Frisetti e Agnelli agli esordi dell’imprenditoria torinese (B. Quaranta) – S. Passaggio, Il pensiero politico di Santorre di Santa Rosa. Il neoguelfismo nel secolo liberale (P. Gentile) – Studi da Venaria (C. Devoti) – Boteriana II. Giovanni Botero fra il De regia sapientia e le Relazioni universali (F. Ieva) – Giorgio Mario Lombardi. Giurista, storico e amministratore (M. Rosboch) – L’araldica tra ostensione e identità di famiglie e comunità (C. Siccardi) – Bene, Piemonte, Savoia. Memorie araldiche e genealogiche di famiglie sabaude tra centro e periferia (A. Piazza) - G. Melano, Un museo per il re. Origini e primi anni del Museo Storico Nazionale di Artiglieria (E. Gianasso) - Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Stato, capitale, architettura (G. Mola di Nomaglio) – S. Tombaccini, Femmes Niçoises. Une histoire au féminin de l’Ancien Régime à la Belle Époque (R. Roccia) – A. A. Mola, Vittorio Emanuele III. Il Re discusso (A. Mella) – Tesori del Marchesato di Saluzzo. Arte, storia e cultura tra Medioevo e Rinascimento (R. Roccia) – Il Rinascimento europeo di Antoine de Lonhy (E. Gianasso) – Giovanni Battista Borra da Palmira a Racconigi (E. Gianasso) – A. Offman, L. Facchin, M. Ferrario, P. Dell’Aquila, L. Mana, Palazzo Perrone di San Martino, da dimora nobiliare a sede della Fondazione CRT (C. Devoti) – P. Cornaglia, Il giardino francese alla corte di Torino. Da André Le Nôtre a Michel Benard (E. Gianasso) – F. Corrado, P. San Martino, Pietro Piffetti (L. Facchin) – G. Mayer, Kulturpolitik der Aufklärung. Wenzel Anton von Kaunitz-Rietberg (1711-1794) und die Künste (S. Tammaro) – Da Giorgio Vasari agli epigoni ottocenteschi. Legami d’arte e d’architettura a Santa Croce di Bosco Marengo (E. Gianasso) – Disegnare la città. L’Accademia Albertina e Torino tra Eclettismo e Liberty (M.C. Visconti) – Archivi e cantieri per interpretare il patrimonio. Fonti, metodi, prospettive (M.V. Cattaneo) – G.B. Schellino. La chiesa parrocchiale di Dogliani Borgo. Costruzione e ricostruzione (1859-1961) (E. Gianasso) – A. Panzetta, Felice Tosalli. L’archivio privato. Lettere, scritti, documenti e immagini dal fondo riservato dello scultore torinese (W. Canavesio) – I Del Carretto. Potere e committenza artistica di una dinastia signorile tra Liguria e Piemonte (XIV-XVI sec.) (G. Mola di Nomaglio) – M.L. Sturani, Dividere, governare e rappresentare il territorio in uno Stato di antico regime. La costruzione della maglia amministrativa nel Piemonte sabaudo (F. Quaccia) – B.A. Raviola, Giovanni Botero. Un profilo fra storia e storiografia (M.T. Pichetto) – M. Alfano, G.E. Cavallo, Lepanto. I piemontesi combattono (G.F. Siboni) – S. di Santa Rosa, Confessions (1801-1813) (P. Gentile) – S. Ronco, Costantino Nigra. Diplomatico e gentiluomo (A. Pennini) – L. Arcuti, Insieme si cresce. Scritti di banca e finanza 1950-1998 (C. Bermond) – Dalla parte della storia. Scritti in onore di Bartolo Gariglio (P. Gentile) – P. Rossi, Incontri e ricordi (M. Chiesa) – I cistercensi foglianti in Piemonte tra chiostro e corte (sec. XVI-XIX) (M. Chiesa) – A. Liviero, Il Père Laurent e il Refuge des Pauvres (G. Mola di Nomaglio) – R. Gualino, Confessioni di un sognatore (N. Betta) – R. Gualino jr, Mio nonno Riccardo (N. Betta) – G. Caponetti, Drovetti e l’Egizio. L’avventurosa vita del collezionista alle origini del Museo Egizio di Torino (A.M. Ludovici) – G. Tesio, Primo Levi. Il laboratorio della coscienza (L. Ricaldone) – R. Cicala, Da eterna poesia. Un poeta sulle orme di Dante: Clemente Rebora (G. Tesio) – F. Lorenzi, “Un paesaggio del sentimento”. Nico Orengo narratore e poeta di Liguria (V. Boggione) – Quatorze secondes. L’art réfléchi dans un sonnet (M. Bertini) – E. Papa, Lingua e cultura nei balletti di corte. La primavera trionfante dell’inverno (G. Olivero) – D. Cacia, Lingua e cultura nei balletti di corte. L’unione perla peregrina Margherita reale e celeste (G. Olivero) – M.P. Villavecchia, Nomi e forme dell’aratro in Piemonte (A. Ghia) – M. Poma - E. Geninatti Togli, Dizionario Mezzenilese-Italiano (G. Goria) – G. Cavallo, Il quartiere della Crocetta. Dalla chiesa al grande sport (G. Pennaroli) – Savigliano. Un millennio tra arte, storia e cultura (A. Malerba) – M. Del Savio, Gli statuti di Frassinere (1415) (A. Ghia) – E. Acerno, Chiesa di Santa Maria Assunta e San Giorgio Martire. Fonti e arredi dal XVI al XX secolo (F. Quaccia) – G. Berattino, L. Mattalucci, La chiesa cittadina di San Gaudenzio in Ivrea (F. Quaccia) – Longobardi a Belmonte (F. Quaccia) – M. Cima, O. Cima, Memoria di una Comunità. San Colombano Belmonte (F. Quaccia) – La Chiesa dedicata alla Madonna delle Vigne (F. Quaccia) – R. D’Angelo, Ivrea in armi (F. Quaccia) – Olivetti e la cultura nell’impresa responsabile. La Collezione Olivetti (F. Quaccia) – G. Berattino, Piero Venesia. Un canavesano al servizio della comunità (F. Quaccia) – G. Perlasco, Amicizia, pensieri, immagini… (F. Quaccia) – F. Gioana, Storico Carnevale di Ivrea. Questa è la nostra storia (F. Quaccia) – D. Zaia, Dalla paura alla vanità. Storia del Carnevale di Ivrea (F. Quaccia) – G.E. Cavallo, Cristoforo Colombo il Nobile (G. Casartelli Colombo di Cuccaro) – S.R. Capittini, Il capitolo di San Giuliano in Gozzano: undici secoli di storia attraverso il loro archivio (M. Chiesa) – A. Baietto, Le stagioni di Cristina (A. Mella) – G.L. Vaccarino, La coscienza infelice. Percezione e immagini della malattia mentale dal mito alle neuroscienze (R. Roccia) – Segnalazioni. Notizie e asterischi 301 Il tempo in posa. I Fondi fotografici del Centro Studi Piemontesi: dalla conservazione alla valorizzazione (A.M. Ludovici) – Immagini sovrane. Ritratti fotografici e autografi (XIX-XX secolo) (C.F. Prina) - Ricordo di Antonio Invernizzi (D. Taverna) – Ricordo di Sergio Notario (G. Goria) – Attività del Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis – Asterischi (a cura di G. Pennaroli). Libri e periodici ricevuti 313 Abstracts 215 Notiziario bibliografico: recensioni e segnalazioni 223 G. Ajmone Marsan, Aniceta & Edoardo. Le famiglie Frisetti e Agnelli agli esordi dell’imprenditoria torinese (B. Quaranta) – S. Passaggio, Il pensiero politico di Santorre di Santa Rosa. Il neoguelfismo nel secolo liberale (P. Gentile) – Studi da Venaria (C. Devoti) – Boteriana II. Giovanni Botero fra il De regia sapientia e le Relazioni universali (F. Ieva) – Giorgio Mario Lombardi. Giurista, storico e amministratore (M. Rosboch) – L’araldica tra ostensione e identità di famiglie e comunità (C. Siccardi) – Bene, Piemonte, Savoia. Memorie araldiche e genealogiche di famiglie sabaude tra centro e periferia (A. Piazza) - G. Melano, Un museo per il re. Origini e primi anni del Museo Storico Nazionale di Artiglieria (E. Gianasso) - Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Stato, capitale, architettura (G. Mola di Nomaglio) – S. Tombaccini, Femmes Niçoises. Une histoire au féminin de l’Ancien Régime à la Belle Époque (R. Roccia) – A. A. Mola, Vittorio Emanuele III. Il Re discusso (A. Mella) – Tesori del Marchesato di Saluzzo. Arte, storia e cultura tra Medioevo e Rinascimento (R. Roccia) – Il Rinascimento europeo di Antoine de Lonhy (E. Gianasso) – Giovanni Battista Borra da Palmira a Racconigi (E. Gianasso) – A. Offman, L. Facchin, M. Ferrario, P. Dell’Aquila, L. Mana, Palazzo Perrone di San Martino, da dimora nobiliare a sede della Fondazione CRT (C. Devoti) – P. Cornaglia, Il giardino francese alla corte di Torino. Da André Le Nôtre a Michel Benard (E. Gianasso) – F. Corrado, P. San Martino, Pietro Piffetti (L. Facchin) – G. Mayer, Kulturpolitik der Aufklärung. Wenzel Anton von Kaunitz-Rietberg (1711-1794) und die Künste (S. Tammaro) – Da Giorgio Vasari agli epigoni ottocenteschi. Legami d’arte e d’architettura a Santa Croce di Bosco Marengo (E. Gianasso) – Disegnare la città. L’Accademia Albertina e Torino tra Eclettismo e Liberty (M.C. Visconti) – Archivi e cantieri per interpretare il patrimonio. Fonti, metodi, prospettive (M.V. Cattaneo) – G.B. Schellino. La chiesa parrocchiale di Dogliani Borgo. Costruzione e ricostruzione (1859-1961) (E. Gianasso) – A. Panzetta, Felice Tosalli. L’archivio privato. Lettere, scritti, documenti e immagini dal fondo riservato dello scultore torinese (W. Canavesio) – I Del Carretto. Potere e committenza artistica di una dinastia signorile tra Liguria e Piemonte (XIV-XVI sec.) (G. Mola di Nomaglio) – M.L. Sturani, Dividere, governare e rappresentare il territorio in uno Stato di antico regime. La costruzione della maglia amministrativa nel Piemonte sabaudo (F. Quaccia) – B.A. Raviola, Giovanni Botero. Un profilo fra storia e storiografia (M.T. Pichetto) – M. Alfano, G.E. Cavallo, Lepanto. I piemontesi combattono (G.F. Siboni) – S. di Santa Rosa, Confessions (1801-1813) (P. Gentile) – S. Ronco, Costantino Nigra. Diplomatico e gentiluomo (A. Pennini) – L. Arcuti, Insieme si cresce. Scritti di banca e finanza 1950-1998 (C. Bermond) – Dalla parte della storia. Scritti in onore di Bartolo Gariglio (P. Gentile) – P. Rossi, Incontri e ricordi (M. Chiesa) – I cistercensi foglianti in Piemonte tra chiostro e corte (sec. XVI-XIX) (M. Chiesa) – A. Liviero, Il Père Laurent e il Refuge des Pauvres (G. Mola di Nomaglio) – R. Gualino, Confessioni di un sognatore (N. Betta) – R. Gualino jr, Mio nonno Riccardo (N. Betta) – G. Caponetti, Drovetti e l’Egizio. L’avventurosa vita del collezionista alle origini del Museo Egizio di Torino (A.M. Ludovici) – G. Tesio, Primo Levi. Il laboratorio della coscienza (L. Ricaldone) – R. Cicala, Da eterna poesia. Un poeta sulle orme di Dante: Clemente Rebora (G. Tesio) – F. Lorenzi, “Un paesaggio del sentimento”. Nico Orengo narratore e poeta di Liguria (V. Boggione) – Quatorze secondes. L’art réfléchi dans un sonnet (M. Bertini) – E. Papa, Lingua e cultura nei balletti di corte. La primavera trionfante dell’inverno (G. Olivero) – D. Cacia, Lingua e cultura nei balletti di corte. L’unione perla peregrina Margherita reale e celeste (G. Olivero) – M.P. Villavecchia, Nomi e forme dell’aratro in Piemonte (A. Ghia) – M. Poma - E. Geninatti Togli, Dizionario Mezzenilese-Italiano (G. Goria) – G. Cavallo, Il quartiere della Crocetta. Dalla chiesa al grande sport (G. Pennaroli) – Savigliano. Un millennio tra arte, storia e cultura (A. Malerba) – M. Del Savio, Gli statuti di Frassinere (1415) (A. Ghia) – E. Acerno, Chiesa di Santa Maria Assunta e San Giorgio Martire. Fonti e arredi dal XVI al XX secolo (F. Quaccia) – G. Berattino, L. Mattalucci, La chiesa cittadina di San Gaudenzio in Ivrea (F. Quaccia) – Longobardi a Belmonte (F. Quaccia) – M. Cima, O. Cima, Memoria di una Comunità. San Colombano Belmonte (F. Quaccia) – La Chiesa dedicata alla Madonna delle Vigne (F. Quaccia) – R. D’Angelo, Ivrea in armi (F. Quaccia) – Olivetti e la cultura nell’impresa responsabile. La Collezione Olivetti (F. Quaccia) – G. Berattino, Piero Venesia. Un canavesano al servizio della comunità (F. Quaccia) – G. Perlasco, Amicizia, pensieri, immagini… (F. Quaccia) – F. Gioana, Storico Carnevale di Ivrea. Questa è la nostra storia (F. Quaccia) – D. Zaia, Dalla paura alla vanità. Storia del Carnevale di Ivrea (F. Quaccia) – G.E. Cavallo, Cristoforo Colombo il Nobile (G. Casartelli Colombo di Cuccaro) – S.R. Capittini, Il capitolo di San Giuliano in Gozzano: undici secoli di storia attraverso il loro archivio (M. Chiesa) – A. Baietto, Le stagioni di Cristina (A. Mella) – G.L. Vaccarino, La coscienza infelice. Percezione e immagini della malattia mentale dal mito alle neuroscienze (R. Roccia) – Segnalazioni. Notizie e asterischi 301 Il tempo in posa. I Fondi fotografici del Centro Studi Piemontesi: dalla conservazione alla valorizzazione (A.M. Ludovici) – Immagini sovrane. Ritratti fotografici e autografi (XIX-XX secolo) (C.F. Prina) - Ricordo di Antonio Invernizzi (D. Taverna) – Ricordo di Sergio Notario (G. Goria) – Attività del Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis – Asterischi (a cura di G. Pennaroli). Libri e periodici ricevuti 313 Notiziario bibliografico: recensioni e segnalazioni 222 di Nomaglio nella Presentazione, palesemente mirato a richiamare, su un Museo di rara eccezionalità, l’attenzione non solo di appassionati e studiosi, ma dell’intera cittadinanza con la speranza che sottolineare l’esistenza di una collezione di grande spessore scientifico possa rivelarsi una scelta utile per una futura valorizzazione. Il volume, scrive lo stesso Melano nella Premessa, è il quarto di una serie aperta con Testimone del Risorgimento (2011), in cui si leggono le vicende del Museo descritte ad ampio raggio, proseguita con Un cinghiale di bronzo (2018) in cui, a quattro mani con Aldo Antonicelli, si indaga «sulle circostanze che hanno portato nel Museo un oggetto atipico – ma pur sempre un’arma – come il controrostro di un trireme dei tempi di Roma repubblicana» (p. 12) e continuata ancora con Dal Museo d’Artiglieria all’Armeria Reale. Vita e opere di Angelo Angelucci (2019) dedicata al Direttore dell’istituzione che, nel secondo Ottocento, trasforma una raccolta di armamenti in un documento che illustra l’evoluzione della tecnologia militare. Il quarto libro, datato 2021, discute il periodo compreso tra il 1730 e il 1850, spiegando le vicende che precedono e accompagnano la fondazione dell’istituzione nel 1843 appoggiandosi a un prezioso materiale archivistico. Il libro, esito di una puntuale ricerca scientifica sapientemente restituita in forma comunicativa, è diviso in tre parti. La prima, in cui ogni capitolo di agevole lettura narra la «storia», e forse anche la criticamente definita «historia», di un ente nato ben prima dell’Unificazione nazionale: «Il 14 giugno 1843, il Ministro di Guerra e Marina del regno di Sardegna annunciava al Comandante Generale d’Artiglieria che il re Carlo Alberto aveva approvato la proposta di istituire in Torino un Museo d’Artiglieria» (p. 15). L’apertura del nuovo Museo è, infatti, un progetto che si inserisce nella politica carloalbertina, esito della costante attenzione del sovrano alla glorificazione del casato sabaudo. È, peraltro, nello stesso ambito di iniziative che, in quegli stessi anni, è ideata e realizzata l’Armeria Reale. Il nuovo volume propone quindi un scelto repertorio iconografico per accompagnare il lettore in una visita a un Museo qui reso “di carta”, o stampato, in cui immagini e didascalie, in un apposito inserto a colori, introducono protagonisti, luoghi, modelli e prototipi di armi fino alla metà dell’Ottocento. Nell’Appendice compare, infine, il supporto documentario in cui carte scelte trascritte dal materiale reperito in archivio sostengono l’accurata indagine svolta, confermando non solo l’ideale prosecuzione di studi sul Museo di Artiglieria di Giancarlo Melano, ma anche quello stesso metodo già alla base di Torino 1706: l’alba di un Regno, mostra e successivo volume di studi che nel 2006 avevano ricordato all’interno dello stesso Museo di Artiglieria e del Museo civico Pietro Micca i trecento anni dell’assedio di Torino, ponendosi subito come evento antecedente e in qualche modo introduttivo delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità di Italia e diventando poi, per il numero di visitatori e la diffusione del testo, un imprescindibile riferimento per studi successivi. Elena Gianasso Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Stato, capitale, architettura, “Collana del Centro studi delle Residenze Reali Sabaude. La civiltà delle corti”, V, a cura di Chiara Devoti, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2021, pp. 566. L’intensa e proficua attività del DIST (Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio) che sotto la direzione di Andrea Bocco mette a fattor comune risorse scientifiche e intellettuali di primo piano espresse dal Politecnico e dall’Università degli Studi di Torino, s’impone sempre più oggi all’attenzione degli studiosi e dei lettori per la molteplicità, qualità e pregio dei propri interventi, studi, pubblicazioni e cooperazioni. Recentemente ha suscitato grande interesse a livello internazionale il volume Filippo Juvarra, regista di corti e capitali, pubblicato dal Centro Studi Piemontesi, del quale in queste pagine già si è diffusamente parlato, esito della collaborazione tra il Centro stesso, il DIST, la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, affiancata dalla propria Associazione Amici e la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico di Torino, diretta da Chiara Devoti, che ha permesso una completa revisione del Corpus juvarrianum conservato presso la Biblioteca Nazionale di Torino, dalla quale è derivata una completa ed eccellente schedatura. Il presente volume è frutto, invece, della collaborazione tra il DIST e il Centro studi delle Residenze Reali Sabaude, quinto titolo della collana “La civiltà delle corti”, diretta da Paolo Cornaglia, Clara Goria e Andrea Merlotti. 232 Alla presentazione di Andrea Bocco, anche nella sua già citata veste di direttore del DIST, segue l’autorevole intervento di Carlo Naldi, che traccia, nello studio Una nota sui Mémoires della Reggenza, un sintetico e indispensabile inquadramento della figura di Maria Giovanna Battista. Come è noto si deve al Naldi, già vicerettore del Politecnico, l’ideazione, congiuntamente alla compianta Vera Comoli Mandracci, dell’edizione critica (dalla sontuosa copia del manoscritto conservata nella Biblioteca di Giuseppe Lantermo di Montelupo) dei Mémoires della sovrana, nel fortunato volume a sua cura, Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours. Memorie della Reggenza, al quale hanno collaborato Costanza Roggero ed Elena Gianasso (Torino, Centro Studi Piemontesi, 2011). Quest’opera è tuttora fondamentale per interpretare lucidamente vicende e ruoli della Duchessa, in uno scenario storiografico che ancora oggi non cessa, in qualche caso, di ancorarsi a stereotipi interpretativi ereditati da variegate visioni – e talora malevolenze – storiografiche radicate da antica data. Lo sguardo della curatrice, nel saggio introduttivo Maria Giovanna Battista di SavoiaNemours: una ‘femme forte’ tra magnificenza e servizio dello Stato. Nuovi studi, fornisce a un tempo una rilettura della figura della Duchessa e una chiave di lettura del volume, del quale Chiara Devoti analizza e delinea i singoli contenuti, tratteggiando criticamente il contributo di ciascun autore. L’ampio numero di interventi ha costretto a operare la scelta, nell’abbozzare una recensione del volume nell’alveo di limiti dimensionali re- dazionalmente prefissati, tra una carrellata complessiva e un’“enumerazione” analitica dei suoi contenuti. Si è optato per quest’ultima. L’opera si articola in tre distinte sezioni, di diversa consistenza. Formano la prima sezione, dal titolo La costruzione dell’immagine della Duchessa e della corte, i saggi di Elena Riva, «Come navigare tra Scilla e Cariddi». Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours moglie, madre e reggente; Andrea Merlotti, Cerimoniale e cerimonie alla corte sabauda di Maria Giovanna Battista. Note sul Regolamento di Bernardino Bianco (1679/80) e sull’opera di Gabriel Pasturel e Samuel Chappuzeau; Florine Vital-Durand, «A Carlo la magnificenza, a Giovanna il merito»: les emblèmes de Marie-Jeanne-Baptiste à des fins souveraines; Massimiliano Caldera, Problemi intorno a un cantiere ancora aperto: una celebrazione per Maria Giovanna Battista nel castello di Masino?; Sandra Bazin-Henry, Rivaliser de magnificence: le décor et le mobilier d’argent dans l’appartement de Marie-Jeanne-Baptiste au Palais Madame; Nicoletta Calapà, La bevanda alla moda. La cioccolata alla corte di Giovanna Battista; Maria Vittoria Cattaneo (alla quale si deve pure la redazione del volume), Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours e l’Accademia di San Luca di Torino. Artisti e architetti per costruire l’immagine del potere; Bianca Guiso, Accademia dei Pittori, Scultori e Architetti di Torino e Académie Royale de Peinture et de Sculpture di Parigi. Temi a confronto; Valentina Burgassi, A difesa della cristianità: rapporti tra i duchi di Savoia e i Gran Maestri dell’Ordine di Malta a metà Seicento. Lettere tra Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours e Nicolas Cotoner. La seconda sezione, Dal territorio allo Stato, tra prassi del controllo e sviluppo, è formata dai lavori di Pierpaolo Merlin, Sviluppo economico e mobilità sociale nel Piemonte della seconda Reggenza: gli ufficiali della Camera dei Conti di Piemonte; Laura Guardamagna, La seta nel Piemonte della seconda Reggenza: una questione produttiva, economica e di prestigio; segue un altro saggio di Chiara Devoti: Una volontà sovrana: Maria Giovanna Battista e la Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro, nel quale l’autrice si sofferma su un tema al quale ha già dedicato alcuni noti approfondimenti, e che si completa nei due successivi studi, di Cristina Scalon (Strumenti fiscali a sostegno della Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro: provvedimenti di Maria Giovanna Battista sulle gabelle dell’acquavite e del tabacco) e di Nicoletta Amateis (Indagini preliminari sulla coltivazione del tabacco nella commenda di Sant’Andrea di Gonzole nella prima metà del XVIII secolo). Concludono la sezione un altro studio di Valentina Burgassi, La Vigna di Madama Reale negli anni della seconda Reggenza. Trasformazioni della delitia nell’Ospedale di Carità tra il 1679 e il 1684 e il contributo di Monica Naretto, Antonio Bertola e le commesse della Reggente. La terza sezione, Architettura, città, residenze: paradigmi della reggenza e delle relazioni internazionali, si apre con la firma di Costanza Roggero, Imprese editoriali e Theatrum Sabaudiae: la costruzione dell’immagine dello Stato, alla 233 quale seguono gli interventi di Cristina Cuneo, Strategie urbane e architettura negli anni della seconda Reggenza. Al di là delle ‘isole’: proposte di lettura per la città; Cecilia Castiglioni e Maria Chiara Strafella, La facciata della chiesa di Santa Cristina sulla ‘Place Royale’ tra storia e tutela; Rita Binaghi, «Trionfare sopra l’ostinazione del tempo»: Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours e il cantiere del Collegio dei Nobili; Elena Gianasso, Tra lo Stato e la Città: «du Surintendant, des Ingénieurs, et du Contróleur». Saperi tecnici negli anni di governo di Maria Giovanna Battista di SavoiaNemours (1675-1684); Paolo Cornaglia, Filippo Juvarra tra Stoccolma e Berlino. I progetti per le nuove sedi del potere regio: Palazzo Madama a Torino e il Castello di Rivoli; Enrica Bodrato, Documenti sugli interventi dei Musso-Clemente e di altri architetti e decoratori nei cantieri di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours; Marina Feroggio, La Cappella della Sindone negli anni di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours; nuovamente Maria Vittoria Cattaneo, La cappella del Valentino: un progetto decorativo per l’immagine della seconda Madama Reale; Paola Guerreschi, Michele De Chiaro e Maurizio Inzerillo, Le commesse della seconda Madama Reale: una lettura delle fabbriche. Conclude il volume il contributo di Giosuè Bronzino, che, facendo ricorso a tecnologie di modellazione e a un approccio innovativo, contribuisce a mettere a fuoco e a restituire «graficamente e concettualmente», annota Chiara Devoti, l’immagine degli interventi commissionati dalla Duchessa per la cappella del Valentino e per Palazzo Madama (Due cantieri della Duchessa madre: fonti e modelli). Il concatenarsi dei diversi studi in un insieme organico perviene a delineare un quadro ampio, interdisciplinare e sfaccettato dell’età della seconda reggenza, il cui interesse e rilevanza si estendono al di là dei suoi confini cronologici, abbracciando in termini complessivi il Seicento sabaudo, tra storia, società, politica, economia, corte, feste, cerimoniali, arte, architettura e non soltanto. Gustavo Mola di Nomaglio Simonetta Tombaccini, Femmes Niçoises. Une histoire au féminin de l’Ancien Régime à la Belle Époque, Nice, Acadèmia Nissarda, 2021, pp. 464, ill. Qual è la cifra delle donne nizzarde di cui in questo bel volume Simonetta Tombaccini traccia la storia? Sono, queste donne, epigoni della vista lunga e dell’ardimento di Catarina Segurana, la popolana che nel 1543 tenne testa ai turchi (Préambule, pp. 11-15), o piuttosto dello sguardo corto e della remissività della bugadiera (lavandaia) Marie Tibaud incapace di coltivare sogni d’evasione? (p. 279). Allo storico francese Paul Canestrier (1889-1956) la mitica Catarina appariva nel primo dopoguerra (1923) personificazione dell’«héroisme dont sont capables les Niçoises de tous les temps» (p. 15): tutte le nizzarde, di tutti i tempi. Nella Contea, all’ombra delle gesta impavide di colei che nel secol breve avrebbe meritato a imperitura memoria un monumento nella città natale, erano fioriti infatti nel corso dei seco- li tanti esempi di abnegazione e di coraggio, certamente non clamorosi come il suo, ma neppure insignificanti: forse inconsapevoli, ma essenziali al vivere quotidiano. Le piccole Marie Tibaud, con i loro silenzi, le loro fatiche, la loro rassegnazione non avevano forse saputo affrontare eroicamente in seno alla comunità nizzarda i disinganni di tempi perigliosi concedendo senza tentennamenti a se stesse null’altro che il lavoro? Protagoniste sia pure minori, e non semplici comparse, queste donne fanno corona a figure femminili di primo piano e con quelle recitano sul palcoscenico della Storia le loro storie individuali. Tali storie sono sapientemente ricostruite e narrate con scrittura sciolta e affettuosa partecipazione nelle pagine di questo libro, che segue lavori di analogo spessore culturale della stessa Autrice, quali La vie de la noblesse niçoise e La Nation hébraïque de Nice, editi pur essi dall’Acadèmia Nissarda (recensiti in “Studi Piemontesi”, il primo da Marco Carassi, XLV, 2 (2016), pp. 698-700; il secondo da Rosanna Roccia, XLVII, 1 (2018), pp. 292-294). Ricercatrice abilissima, Simonetta Tombaccini ha esplorato, al di qua e al di là delle Alpi, archivi e biblioteche, raccolte epistolari, quotidiani, riviste, relazioni di viaggio, e ha portato in luce una messe straordinaria di documenti sull’universo femminile nizzardo: materiale di prima mano che le ha consentito di studiare caratteri e costumi, costrizioni e aperture, legami e sentimenti, mestieri e passatempi, credenze e superstizioni. Spingendosi sui terreni delle scienze sociali e giuridiche, non ha ignorato inoltre dati quantitativi neces234