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Intervista con Fabio Chiusi per L'Espresso, 26 Febbraio 2017
arivista anarchica anno 45 n. 404 febbraio 2016
A proposito di libertà2016 •
femminismo, autoderminazione, rendere inoperativi i dispositivi, la libertà della trasformazione sociale link: http://www.arivista.org/?nr=404&pag=43.htm
2021 •
Negli ultimi giorni si è sviluppato sui social un vivo dibattito sul vaccino contro il Covid. Un dibattito che vede da una parte chi con varie ragioni rifiuta di sottoporsi alla vaccinazione e dall'altra chi lo ritiene essenziale. Quelli che per diffidenza, per tesi complottiste o per semplice disinformazione rifiutano il vaccino trovano risposte tratte dalla letteratura scientifica da parte di chi vede nel vaccino la fine di questo lungo anno di pandemia globale. Ma la discussione appare più un dibattito tra sordi: nonostante un secolo di storia vaccinale e il parere quasi unanime degli scienziati, i contrari non cambiano le proprie ragioni e anzi aumentano di numero all'avvicinarsi della vaccinazione. Continuare a risponde a chi in varia misura si oppone alla vaccinazione con argomentazioni sulla bontà e l'utilità dei vaccini significa non aver compreso la radice della "malattia". Si sta in sostanza cercando di curare un tumore con un'aspirina che al più ne maschera i sintomi più evidenti, mentre purtroppo il cancro si divora silenziosamente il corpo. Infatti l'opposizione ai vaccini sostenuta da argomentazioni chiaramente deboli se non totalmente fantasiose è solo l'ultimo episodio di una serie di resistenze che sono cominciate prima della pandemia ma che sono diventate evidenti e socialmente pericolose dopo la diffusione del virus. Il percorso logico va invertito se si vuole fare una diagnosi corretta e cercare una terapia adatta. L'opposizione al vaccino, così come alla mascherine prima, e prima ancora al distanziamento sociale, alla chiusura di bar, ristoranti, palestre, cinema e teatri, a quella delle discoteche, o ai tanti divieti sorti negli ultimi mesi infatti è un'opposizione alle limitazioni in quanto tali.
Il Merito: pratica per lo sviluppo
Le ali della libertà2024 •
Abstract: Questo articolo esplora le radici filosofico-scientifiche del movimento per la libera scelta vaccinale, analizzando il dibattito attorno alla tutela coattiva della salute pubblica rispetto al diritto all'inviolabilità del corpo. Attraverso un esame critico delle posizioni antivacciniste e delle prospettive filosofiche illuminate, si evidenzia come questo dibattito affondi le sue radici nell'eredità illuministica. Si esamina il contributo di figure come Immanuel Kant, che sollevò questioni etiche e morali riguardanti l'inoculazione del vaiolo, e il medico scozzese John Brown, il cui "Eccitabilismo" influenzò le opinioni di Kant. Inoltre, si discute il concetto di disobbedienza civile come strumento di resistenza contro l'eventuale imposizione di un obbligo vaccinale, sottolineando l'importanza della libertà individuale e del consenso informato. Questo articolo mira a fornire una prospettiva multidisciplinare e critica sul tema della libera scelta vaccinale, invitando alla riflessione su questioni politiche, etiche e filosofiche che ne derivano. Abstract: This article explores the philosophical and scientific roots of the vaccine choice movement, examining the debate surrounding coercive public health protection versus the right to bodily inviolability. Through a critical examination of anti-vaccine positions and enlightened philosophical perspectives, it highlights how this debate traces its roots back to the Enlightenment legacy. It examines the contributions of figures such as Immanuel Kant, who raised ethical and moral issues regarding smallpox inoculation, and the Scottish physician John Brown, whose "Excitability" influenced Kant's views. Furthermore, it discusses the concept of civil disobedience as a tool of resistance against the potential imposition of vaccine mandates, emphasizing the importance of individual freedom and informed consent. This article aims to provide a multidisciplinary and critical perspective on the issue of vaccine choice, inviting reflection on political, ethical, and philosophical issues arising from it.
2015 •
Avvisiamo il lettore che questo articolo è un'apologia della macchina, o meglio, del sistema di macchine. Nella società futura sarà certo possibile per chi lo vorrà, ritornare a vivere come un neandertaliano al tempo del comunismo primitivo, ma i caratteri sociali prevalenti saranno quelli ad alta densità tecnologica. La disumana tecnologia visibile di oggi sarà sostituita da un metabolismo umano regolato da sensori e attuatori invisibili. Il ricorso ad un minimo di apparecchiature sarà il risultato di un massimo livello delle loro qualità intrinseche. Eppure c'è ancora qualcuno che scambia l'aumento della forza produttiva sociale con l'aumento della produzione. La società futura dimenticherà felicemente l'epoca del quantitativismo produttivo e tenderà a mettere in armonia l'energia dissipata con quella che ci regala il Sole.
Anna Maria Mazziotti
Il maniaco della libertàIn this text the author traces the activity of one of the deputies of the Neapolitan Parliament of 1820-21 highlighting the institutional issues, in particular relating to the relations of the constitutional regime with the ecclesiastical institution and the monarchy, and the transformations of language in the political debate, at a time when rhetoric too is undergoing important transformations.
Cinque studi su Croce
UNA FILOSOFIA DELLA LIBERAZIONE2019 •
La parola liberazione ci rimanda, generalmente, a questioni eticopolitiche o a condizioni psicologiche. La lotta di liberazione di un popolo da una dittatura o dall'oppressione straniera; la liberazione da complessi o tic della nostra coscienza individuale. Ma in senso ampio, in senso potremmo dire, squisitamente filosofico, liberazione può assumere il significato di liberazione dai condizionamenti pur riconoscendo la necessità del rapporto dialettico fra libertà e necessità, liberazione dal determinismo e, dunque, riconoscimento delle distinzioni, delle autonomie. Liberarsi, perfino, dal meccanicismo dei processi naturali, dallo stesso principio conservativo della specie, la difesa della vita per accompagnarlo con il principio morale di responsabilità, come meglio non si potrebbe dire se non con le parole di un uomo del Medioevo, Dante Alighieri: «Libertà va cercando che è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta.» In tale prospettiva la filosofia di Benedetto Croce si può interpretare come una filosofia della libertà intesa come liberazione. Della libertà in senso profondo, dinamico, non retorico. La libertà liberatrice, come icasticamente si esprimeva Adolfo Omodeo, che valica i confini della politica in senso stretto per tradursi in principio universale come affermazione della vita individuale, della distinzione e dell'autonomia all'interno dell'unitario percorso della storia. In conclusione del suo libro fondamentale e, per tanti aspetti, meno frequentato dalla critica, la Logica come scienza del concetto puro, nel riassumere i principii fondamentali del suo pensiero, il filosofo metteva in rilievo il concetto di autonomia a partire dalla distinzione compiuta fra scienze empiriche e matematiche e filosofia. La sua logica, scrive, «fonda l'a u t o n o m i a della filosofia e assieme la r e l a t i v a a u t o n o m i a delle scienze empiriche e matematiche costruite con pseudoconcetti.» 1 Dove pseudoconcetti si riferisce alla distinzione da quelli che Croce ha definito concetti puri appunto per distinguerli dai concetti empirici o da quelli matematici. L'infelice scelta del termine pseudo, sia detto di sfuggita, ha contribuito malauguratamente, ad ingenerare polemiche e malintesi di cui solo da poco tempo ci si sta faticosamente liberando. Subito dopo nel passaggio fondamentale nel quale determina il suo percorso filosofico, l'autonomia risalta come principio irrinunciabile e autonomia, in questo contesto, significa riconoscimento delle libertà delle funzioni essenziali
Revista de Teoria da Historia
Colonialidad y decolonialidad combativa: entrevista con Nelson Maldonado-Torres2023 •
JSSEA 48
Egyptology, Mummy Fiction, and A Queer Colonization: H. Rider Haggard's "Smith and the Pharaohs"2021 •
Journal of Archaeological Science: Reports
Metal-touching tools from ancient graves: The case of a Roman period royal burial2018 •
Brain, Behavior and Evolution
Retinal Ganglion Cell Topography and Spatial Resolving Power in Penguins2012 •
American Journal of Respiratory Cell and Molecular Biology
Vanadium Stimulates Human Bronchial Epithelial Cells to Produce Heparin-Binding Epidermal Growth Factor–Like Growth Factor2001 •
HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe)
An Easy and Simple Synthesis of Ricinine and its Analogues2022 •
2024 •
American Journal of Obstetrics and Gynecology
Bilateral functioning cystadenofibromas of the ovaries1960 •
Journal of Neurochemistry
Nitric Oxide Regulates Cyclic GMP-Dependent Protein Kinase Phosphorylation in Rat Brain2002 •