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Marchi di cava e contrassegni di assemblaggio. Caratteri e prospettive di ricerca in Magna Grecia

2024, Paradeigmata. Cantieri, tecniche e restauri nel mondo greco d’Occidente

Il contributo intende analizzare le evidenze archeologiche e architettoniche con particolare riferimento all’area dell’Occidente greco in età arcaica, attraverso la disamina della storia degli studi, dello stato della questione e di un caso di studio costituito dall’Heraion extraurbano di Metaponto, le cosiddette Tavole Palatine. Vengono messi a sistema una serie di dati che possano indirizzare la ricerca a partire dall’ambito magnogreco, indagandone i rapporti con la Madrepatria e con le società arcaiche della Penisola, proponendo infine il regesto di un corpus, non più limitato al singolo sito indagato ma sistematico ed aggiornabile, al fine di favorire la comparazione tra i diversi contesti e, dove possibile, l’interpretazione in funzione del cantiere.

tto tra Es MArRC CONVEGNI 6 MArRC CONVEGNI 6 Collana diretta da Carmelo Malacrino già Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria Comitato Scientifico Fabrizio Sudano, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria Daniele Castrizio, Università degli Studi di Messina Tommaso Manfredi, Università “Mediterranea” di Reggio Calabria Maurizio Paoletti, Università della Calabria Valeria Parisi, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” Consiglio di Amministrazione Fabrizio Sudano, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria Mirella Barracco Stampa, Fondazione Napoli Novantanove Giuliana Calcani, Università degli Studi Roma Tre Filippo Demma, Direttore Regionale Musei Calabria Francesca Martorano, già Università “Mediterranea” di Reggio Calabria Consiglio dei Revisori dei Conti Simone Foti, Presidente Pietro Dattilo, Componente effettivo Innocenzo Macheda, Componente effettivo Daniele Batticani, Membro supplente Dario Di Martino, Membro supplente PARADEIGMATA Cantieri, tecniche e restauri nel mondo greco d’Occidente Atti del Convegno di Studi Reggio Calabria, Museo Archeologico Nazionale 5-6 luglio 2023 a cura di Carmelo Malacrino, Riccardo Di Cesare e Angela Quattrocchi SCIENZE E LETTERE ROMA 2024 museo archeologico nazionale reggio calabria © 2024 Scienze e Lettere S.r.l. Via Alessandro Malladra, 33 – 00157 Roma Tel. 0039/06/4817656 – Fax 0039/06/48912574 e-mail: info@scienzeelettere.com www.scienzeelettere.com ISBN 978-88-6687-272-6 INDICE I cantieri dei santuari nel mondo greco. Note introduttive GIOVANNI MARGINESU 7 Nuove testimonianze di architetture doriche in pietra di età arcaica da Cuma MATTEO D’ACUNTO - PATRIZIO FILERI 17 L’uso dei mattoni cotti a Elea in età ellenistica LUIGI CICALA - LUIGI VECCHIO 45 Caselle in Pittari. Architettura domestica in un centro del golfo di Policastro ANTONIA SERRITELLA - MARIA LUIGIA RIZZO - MICHELE SCAFURO 61 Marchi di cava e contrassegni di assemblaggio. Caratteri e prospettive di ricerca in Magna Grecia GERMANO GERMANÒ 75 Dal cantiere alla potenza espressiva delle fortificazioni greche e italiche. Appunti per un censimento delle opere fortificate in Calabria DAMIANO PISARRA - M. MADDALENA SICA 97 Le cave del Crotonese e il cantiere del tempio di Hera Lacinia a Capo Colonna ALFREDO RUGA 115 Indagini sulle dinamiche operative nei cantieri a Locri Epizefiri: il reimpiego laterizio nell’edilizia privata SIMONE GUION 135 Approccio metrologico preliminare allo studio delle produzioni dei mattoni cotti a Reggio Calabria tra l’età ellenistica e la prima età romana LUCA FILONI - ANDREA MARIA GENNARO - MARCO STEFANO SCARAVILLI 151 Plastae. Materiali e tecniche delle superfici modanate in ambito domestico MICHAEL BENFATTI 169 Sistemi fortificati indigeni nella Sicilia arcaica: tecniche edilizie, materiali e modelli extrainsulari MASSIMO CULTRARO 185 Fusti di colonna monolitici nell’architettura templare arcaica della Sicilia greca: problemi di tecnologia e di finanziamento PAOLO BARRESI 199 Messina: il faro di Capo Peloro. Analisi tecnica delle murature ROCCO BURGIO 221 Camarina. Un cantiere di mattoni crudi nelle fortificazioni meridionali GIOVANNI DI STEFANO 243 Costruire per gli dèi e costruire per gli uomini: le cave, i materiali, il reimpiego e le fonti. Il caso di Gela ROSALBA PANVINI - ANTONINO BARBERA 253 Il Tempio D di Agrigento. Questioni metrologiche e prospettive di ricerca GIUSEPPE RIGNANESE 277 L’edilizia residenziale di Akragas nel V secolo a.C. MARIA CONCETTA PARELLO 299 Pietra, argilla, legno: tecniche costruttive e pratiche di cantiere nelle case di Agrigento GIUSEPPE LEPORE - PAOLO BARONIO 311 Segesta, Santuario di Contrada Mango. Il cantiere del tempio: dalla progettazione alla costruzione MONICA DE CESARE - DARIO GIULIANO - GILBERTO MONTALI 325 Segesta antica, Segesta medievale: reimpieghi architettonici multipli e multiformi MARIA CECILIA PARRA 343 Il Tempio G di Selinunte. Nuovi dati sul cantiere di un grandioso edificio “non rifinito” OSCAR MEI 355 Per una migliore definizione delle tecniche costruttive in Sicilia tra l’età tardoarcaica e gli sviluppi di età ellenistica GIORGIO ROCCO - MONICA LIVADIOTTI 369 GERMANO GERMANÒ Marchi di cava e contrassegni di assemblaggio. Caratteri e prospettive di ricerca in Magna Grecia Difficil cosa e forse vana sarebbe cercarne l’interpretazione1. ABSTRACT: The essay addresses the problem of quarry and assembly marks, by analysing archaeological and architectural evidence with particular reference to the area of the Greek West in the Archaic period, through an overview of the history of studies, the state of the question and a case study consisting of the extra-urban Heraion of Metapontum, the so-called Tavole Palatine. The aim is to set up a method of study that is able to systematise a series of data relating to the Magna Graecia area, investigating its relations with the motherland Greece and with the archaic societies of the italian Peninsula. Finally, a corpus of these signs is proposed, not limited to a single investigated site, but systematic and updatable, in order to support comparisons between different contexts and, where possible, the interpretation in relation to the building site. KEYWORDS: ancient worksites, quarry marks, signes lapidaires, Magna Graecia, Metapontum Se da un lato è andata sempre più ampliandosi, negli ultimi anni, la messe di ricerche relative agli estesi ambiti del cantiere edilizio nell’antichità, dall’altro appare evidente la zona d’ombra che investe tutta l’area meridionale della Penisola, corrispondente alla Magna Grecia, in particolar modo per l’età arcaica, in relazione alla quale la maggior parte delle osservazioni sull’argomento risale al secolo scorso. Tale lacuna può essere in parte imputabile ad opportunità di dialogo mancate tra i grandi filoni di ricerca sui cantieri antichi, spesso operanti in ambiti geografici e cronologici ben delimitati, che sembrano non aver tenuto in debito conto l’acclarata mobilità dei saperi nell’area mediterranea e la loro trasmissione pressoché inalterata a distanza di molte generazioni2. Un fenomeno, in particolare, ha destato fin dalle prime scoperte dei monumenti antichi l’at- tenzione degli studiosi, quello della prassi epigrafica delle incisioni sui blocchi destinati al cantiere, i cosiddetti signes lapidaires3, in particolare marchi di cava e contrassegni di assemblaggio. I primi sono segni incisi sui blocchi durante la fase preliminare del processo costruttivo, nel luogo dove il materiale viene estratto e preparato per il trasporto, la cava. Al di là della loro spesso difficile interpretazione, questi segni ci informano di un certo grado di complessità nell’organizzazione del cantiere, poiché sono legati, in un modo o nell’altro, anche al calcolo della retribuzione4. La comparazione tra il dato epigrafico, quando è riconoscibile, e quello petrografico del supporto può fare luce sia sulla provenienza del materiale e quindi sul tipo di sfruttamento delle cave, se su scala locale o regionale, sia sull’origine delle maestranze impiegate, autoctone o itineranti, che adoperano questo o quell’alfabeto, per75 Marchi di cava e contrassegni di assemblaggio. Caratteri e prospettive di ricerca in Magna Grecia Estratto Fig. 7. Rappresentazione di sintesi delle diverse operazioni in una cava antica (G. Germanò). GERMANO GERMANÒ Ministero della Cultura - Soprintendenza ABAP per la Città metropolitana di Bari Scuola Superiore Meridionale germano.germano@live.com 89