"È lecito sottrarre a uno studioso un documento di una Biblioteca pubblica, specialmente se interessante per la cultura e la storia, quando esso non è più in attuale lettura di un altro studioso, al solo scopo di non essere prevenuti...
more"È lecito sottrarre a uno studioso un documento di una Biblioteca pubblica, specialmente se interessante per la cultura e la storia, quando esso non è più in attuale lettura di un altro studioso, al solo scopo di non essere prevenuti nella pubblicazione? È lecito, a maggior ragione, fare ciò per parte di un impiegato di quella biblio-teca pubblica; e far durare questo preteso diritto per anni, a volontà; e contro quello studioso che è stato all'impiegato stesso occasione del ritrovamento di quelle carte importanti?" si chiedeva Augusto Vicinelli, letterato e giornalista, su "La Fiera letteraria" del 10 febbraio 1929. Poneva queste domande a propo-sito di una contesa editoriale e letteraria che aveva visto coinvolti un manoscritto del Tommaseo, due edizioni dello stesso uscite a pochi mesi l'una dall'altra, Giulio Bonola Lorella, avvocato, storico, letterato, e Teresa Lodi, impiegata presso la Biblioteca Nazionale di Firenze.