Cefalù Cathedral

Conoscere il territorio: Arte e Storia delle Madonie, Atti delle III giornate di studio in memoria di Nico Marino (Cefalù - Campofelice di Roccella, 19-20 Ottobre 2012) a cura di Marco Failla, Giuseppe Fazio, Gabriele Marino, Cefalù 2015 (II ed. febbraio 2016)

Il cielo stellato di Ruggero II, A. Pizzi- Silvana editoriale, Cinisello Balsamo 2004 (vincitore del  IV Premio A. Pizzi). Collana Biblioteca d’arte. 88-8215-433-5

Il re normanno Ruggero II tra 1131 e 1154 fece costruire la cattedrale di Cefalù  destinandola anche a proprio mausoleo: lo studio delle pitture superstiti del soffitto della cattedrale, dipinte su tavole, ha dato anche un contributo per la datazione della chiesa, essendo parte integrante per la comprensione della committenza del monumento ruggeriano, e della particolare cultura figurativa unica e irripetibile che si venne a creare nel corso del regno. 
In questo volume per la prima volta vengono pubblicate integralmente e a colori le pitture del soffitto, confrontabili in parte con quelle della Cappella Palatina di Palermo, ma sviluppate in lunghezza come  cornice del  complesso intaglio a stelle.
Dopo  l’analisi di questioni critiche relative al  monumento, al momento storico, al contesto storico-artistico mediterraneo, alla tecnica, al filtro stilistico manifestato nel ciclo dipinto, nei capitoli centrali e nell’atlante finale la complessa fantasia degli artisti del XII secolo trova una spiegazione e una visibilità. Le componenti iconografiche dei singoli motivi si intrecciano all’individuazione delle diverse mani, che pur appartenendo alla stessa bottega reale ed intervenendo insieme mostrano peculiari differenze e spiccate scelte creative.
Il libro ha vinto  la IV edizione del Premio Amilcare Pizzi ed è stato pubblicato dalla Silvana Editoriale- Amilcare Pizzi  nella collana Biblioteca d’Arte.

The destiny of the ambos of Norman Sicily is somehow linked to the outcomes of the Council of Trent which, in 1563, caused their downfall. While the Monreale ambo is almost totally lost, several pieces remain of Cefalù’s, and thus it is possible to recreate the original configuration. On the basis of some recent considerations, it can be argued that the Cefalù ambo, produced under Roger II, may have been the prototype which was then replicated within the Cappella Palatina in Palermo and, eventually, also in nearby Monreale.

The ambo of the Cappella Palatina is problematic and there is no certainty that its current position and configuration are the original ones. Yet new analyses make it possible to recognise this ambo as the result of two transformations. Moreover, it is possible to argue that the initial phase, dating back to the reign of William I, Roger II’s son, was produced in accordance with Cefalù’s larger one whose dimensions clearly reflect the monumentality of the cathedral itself.
The ambo makes its appearance within the Cappella Palatina once its decoration is already complete and, as a consequence, it has to meet the requirements given by the smaller architecture. The result is a smaller version of the Cefalù prototype which further highlight its prescriptive role.

These new acquisitions enable us to set the ambos of Norman Sicily within a more coherent framework through which it is now possible to establish relationships and dependences, also within the context of the other ambos of the Kingdom.

The ambo is an icon of the holy sepulchre due to its meaning and configuration.
The destiny of the ambos of Norman Sicily is somehow linked to the outcomes of the Council of Trent which, in 1563, caused their downfall. While the Monreale ambo is almost totally lost, several pieces remain of Cefalù’s, and thus it is possible to recreate the original configuration. On the basis of some recent considerations, it can be argued that the Cefalù ambo, produced under Roger II, may have been the prototype which was then replicated within the Cappella Palatina in Palermo and, eventually, also in nearby Monreale.
The ambo of the Cappella Palatina is problematic and there is no certainty that its current position and configuration are the original ones. Yet new analyses make it possible to recognise this ambo as the result of two transformations. Moreover, it is possible to argue that the initial phase, dating back to the reign of William I, Roger II’s son, was produced in accordance with Cefalù’s larger one whose dimensions clearly reflect the monumentality of the cathedral itself.
The ambo makes its appearance within the Cappella Palatina once its decoration is already complete and, as a consequence, it has to meet the requirements given by the smaller architecture. The result is a smaller version of the Cefalù prototype which further highlight its prescriptive role.
These new acquisitions enable us to set the ambos of Norman Sicily within a more coherent framework through which it is now possible to establish relationships and dependences, also within the context of the other ambos of the Kingdom.

Il Comune di Isnello – in collaborazione e con il patrocinio del GAL Hassin-Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche e della Diocesi di Cefalù, e con il patrocinio dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana della Regione Siciliana, la Città Metropolitana di Palermo, il Comune di Cefalù, il Comune di Castelbuono, BCsicilia, e il Liceo Scientifico di Castelbuono – organizza la ‘Giornata di Studi in Memoria di Totuccio Grisanti’.

Le sessioni si terranno sabato 28 agosto a Isnello come da programma. Presso la chiesa della SS. Annunziata avranno luogo le sessioni mattutine a partire dalle ore 9.30. Le sessioni pomeridiane si svolgeranno presso il GAL Hassin a partire dalle ore 17. Alle ore 21.15, presso lo stesso GAL Hassin, andrà in scena il Galà musicale cui seguirà l’Osservazione del Cielo.

La Giornata di Studi intende ricordare il Prof. Grisanti, teologo e profondo conoscitore del territorio madonita, scomparso il 30 agosto u.s. L'obiettivo della Giornata è quello di far incontrare quei temi (Teologia, Musica, Storia dell'arte) che Totuccio Grisanti ha preso in esame nel corso della sua vita da studioso. A tal fine sono stati invitati a partecipare relatori di primo piano nelle diverse discipline provenienti da diversi Istituti e Università italiane: Prof.ssa Clara Aiosa, Prof.ssa Maria Antonietta Spinosa, Fra Salvatore Vacca, Don Domenico Messina, Don Pietro Piraino, Maestro Diego Cannizzaro, Prof.ssa Maria Andaloro, Dott. Ruggero Longo, Dott. Alfonso Lo Cascio, e Dott.ssa Sabrina Masiero.

La Giornata di Studi si concluderà con un Galà musicale in cui si esibiranno: B. Di Gesaro, A. Macellaro La Franca, N. Fiorino, G. Grisanti, C. Sottile. L’Osservazione del Cielo conclusiva sarà curata dalla Dott.ssa L.Ziino.

Descrizione delle operazioni di messa in sicurezza dei mosaici delle pareti laterali del Duomo di Cefalù, stabile inserito nell'elenco dei beni Unesco appartenenti all'itinerario arabo-normanno della provincia di Palermo.
I lavori sono stati eseguiti per l'azienda Piacenti spa in collaborazione con il corso di Conservazione e Restauro dell'Università degli Studi di Palermo nell'anno 2017

Il contributo, utilizzando anche documenti inediti, indaga la produzione dell’argentiere palermitano Gregorio Balsano attivo a Castelbuono, Cefalù e Polizzi Generosa nella seconda metà del Settecento. L’argentiere partecipa alla realizzazione dell’altare del Santissimo Sacramento della Cattedrale di Cefalù, oggetto del presente contributo, commissionato dal vescovo Gioacchino Castelli che ha retto la diocesi dal 1755 al 1788. Il prelato, sensibile all’arte come rivelano le sue donazioni citate dalle fonti, apparteneva ai principi di Torremuzza. L’altare della Cattedrale, eseguito da più argentieri, è stato realizzato in un arco di tempo che va dal 1764, data incisa insieme all’iscrizione del committente, al 1779.

Articolo sulle notizie riferite da R. Giannì (idem) rispetto all'inedito intervento del famoso architetto Matteo Carnelivari nella costruzione della navata meridionale della cattedrale di Cefalù, con l'aggiunta sulla possibile attribuzione allo stesso architetto delle volte realizzate nel portico della facciata principale.

Il Rollus rubeus, cartulario della Chiesa Cefaludese (1329), conserva la memoria di "picturae" che ornavano la facciata occidentale della Cattedrale. Attraverso l'indagine incrociata dei tituli epigrafici e delle evidenze documentarie d'età federiciana, si proverà a dimostrare la coerenza del ciclo ed il peculiare valore "archivistico" delle immagini, in un momento di aggressione alle prerogative della sede episcopale.

The paper aims to discuss the experimental nature of Cefalù's construction site under Roger II and its prescriptive role with regard to the subsequent artistic production. In particular, it focuses on the ambo and the relationships that this establishes with the subsequent ambos within the Cappella Palatina and in Monreale.