Massimo Corradi
Massimo Corradi is Associate Professor of History of Science at the Polytechnic School of the University of Genoa. Teaches : History of Science and construction techniques - Degree in Architecture (CLA), Bioengineering - Degree in Design of Landscape (CLTAP), History of science and techniques - Degree in Naval and Nautical Design (CLMDNN), Structural Mechanics - Degree in Nautical Engineering (CLIN). Visiting professor at the Université Catholique de Louvain La Neuve (UCL) (Belgium), at the Open University of London (OU) (United Kingdom), at the Universidad Nacional Autónoma de México, at the Universidade de Brasilia (UnB) (Brasil). He has been professor of History of Science at the Department of Theoretical Physics at UCL, at the Department of Mathematics of the OU and has also at IUAV of Venice.
Invited lecturer in several International Conferences on the subject of History of Science and Structural Mechanics, and the relationship between Mechanics and Architecture, he is author of about one hundred and twenty publications on the subjects of Architecture, History of Science, Structural Mechanics, Structural Rehabilitation, Hydraulics and Ballistics, and for more than ten years of Mechanics of arches and masonry vaults. He was responsible for research MIUR, CNR, etc., and he has worked with many national and international research institutes; Scientific-technical consultant of CETENA (Centre for the Study of Naval Technology - Fincantieri Group Companies - Italian Shipyards SpA), Sidercad (ILVA Group SpA) - Genoa, Central Institute for the Catalogue and Documentation the Ministry for Cultural Heritage and Landscape and Encyclopaedia of Italian Institute (Treccani), he was a member of the Academic Board of the PhD in “Histoire des sciences” at the Faculté des Sciences of Université catholique de Louvain (Belgium), at the Open University in London and at Escuela Tecnica Superior de Arquitecture - Escuela Politecnica de Madrid (ETSAM), currently participate at the board of the PhD in Architecture and Design of the University of Genoa. Member of several scientific committees of national and international Symposia, is already a member of the Technical Committee of the CSB for the Library "Nino Carboneri" of the Polytechnic School / University of Genoa.
He is responsible for the educational workshop and experimental research of Mechanics of constructions (LabMAC) of the Department of Sciences for Architecture. The activities carried out within the LabMAC concern testing facilities, technology and construction elements made from natural materials (vernacular architecture in raw earth, adobe, pisé, torchis, thatch, bamboo, ropes, stones, bricks, etc.).
Phone: +390102095879
Address: Dipartimento di Scienze per l'Architettura - Scuola Politecnica
Università degli Studi di Genova
Stradone di Sant'Agostino, 37 - 16123 Genova (Italy)
Invited lecturer in several International Conferences on the subject of History of Science and Structural Mechanics, and the relationship between Mechanics and Architecture, he is author of about one hundred and twenty publications on the subjects of Architecture, History of Science, Structural Mechanics, Structural Rehabilitation, Hydraulics and Ballistics, and for more than ten years of Mechanics of arches and masonry vaults. He was responsible for research MIUR, CNR, etc., and he has worked with many national and international research institutes; Scientific-technical consultant of CETENA (Centre for the Study of Naval Technology - Fincantieri Group Companies - Italian Shipyards SpA), Sidercad (ILVA Group SpA) - Genoa, Central Institute for the Catalogue and Documentation the Ministry for Cultural Heritage and Landscape and Encyclopaedia of Italian Institute (Treccani), he was a member of the Academic Board of the PhD in “Histoire des sciences” at the Faculté des Sciences of Université catholique de Louvain (Belgium), at the Open University in London and at Escuela Tecnica Superior de Arquitecture - Escuela Politecnica de Madrid (ETSAM), currently participate at the board of the PhD in Architecture and Design of the University of Genoa. Member of several scientific committees of national and international Symposia, is already a member of the Technical Committee of the CSB for the Library "Nino Carboneri" of the Polytechnic School / University of Genoa.
He is responsible for the educational workshop and experimental research of Mechanics of constructions (LabMAC) of the Department of Sciences for Architecture. The activities carried out within the LabMAC concern testing facilities, technology and construction elements made from natural materials (vernacular architecture in raw earth, adobe, pisé, torchis, thatch, bamboo, ropes, stones, bricks, etc.).
Phone: +390102095879
Address: Dipartimento di Scienze per l'Architettura - Scuola Politecnica
Università degli Studi di Genova
Stradone di Sant'Agostino, 37 - 16123 Genova (Italy)
less
Uploads
Papers by Massimo Corradi
Nelle Naturales Quaestiones (ca. 65 d.C.), Lucius Annaeus Seneca (ca. 4 a.C. - 65 d.C.) dedica alcuni capitoli del libro I alla spiegazione del fenomeno dell’arcobaleno ed espone la teoria secondo la quale l’arcobaleno, che appare sempre di fronte al sole, è prodotto dal riflesso dei raggi solari sulle goccioline d’acqua, così come dal riflesso dei raggi solari in una nuvola a forma di specchio concavo, e racconta come si possa vedere l’arcobaleno in un cilindro di vetro attraversato da un raggio luminoso, anticipando, di fatto, le esperienze di Isaac Newton (1642 - 1727) con il prisma ottico.
Roger Bacon (1214 – 1294), Teodorico di Freiberg (Meister Dietrich, Theodoricus Teutonicus de Vriberg, ca. 1250 – ca. 1310) e René Descartes (1596 – 1650) - per non citarne che alcuni - affrontano per via speculativa lo studio del fenomeno visivo inframmezzando tra loro scienza e alchimia, ragione e sentimento: i colori dell’arcobaleno arrivano (agli occhi) per effetto di fenomeni fisici e sensoriali, interpretativi ed esperienziali. Si deve, invece, a Willebrord Snell (Willebrordus Snellius, 1580 – 1626) la comprensione (1621) che l’arcobaleno è un fenomeno strettamente fisico e come tale deve diventare argomento di studio rigoroso secondo le leggi matematico-fisiche della riflessione e della rifrazione. Successivamente Newton comprende (1666) che l’indice di rifrazione dipende dalla lunghezza d’onda, per cui ogni raggio di sole genera il proprio arcobaleno. In questa breve nota si vuole ripercorrere una storia spesso dimenticata che, attraverso le prime intuizioni dei filosofi greci fino ad arrivare alla scienza moderna, ha connotato la ricerca in un campo della Fisica dove il colore dell’arcobaleno appartiene sì al mondo della Fisica - nel 1803 Thomas Young (1773 – 1829), mostra attraverso un esperimento, tra conoscenza e speculazione teoretica, “so simple and so demonstrative a proof of the general law of the interference of two portions of light” [Thomas Young, “Bakerian Lecture: Experiments and Calculations relative to Physical Optics”. Philosophical Transactions of the Royal Society 94, 1804, 1–16: pag. 1 ], che due raggi luminosi emessi da una singola sorgente attraverso due fenditure possono interferire tra di loro producendo su uno schermo opaco bande scure e luminose alternate – e dunque al mondo speculativo, ma anche a quello dell’immaginazione [ Massimo Corradi, “La teoria dei colori di Johann Wolfgang von Goethe” in Colore e colorimetria. Contributi multidisciplinari Vol. XA, a cura di Rossi Maurizio, Marchiafava Veronica, pp. 401-712. S. Arcangelo di Romagna (RN): Maggioli Editore, 2014].
Gennaro Tampone
Nuova Antologia Militare. Journal of Sism by Massimo Corradi
Books by Massimo Corradi
In distribuzione su : www.lulu.com
In questo saggio si vuole raccontare la storia della nautica, dalle origini agli inizi del XX secolo, con alcuni cenni sulla nascita dello yacht e dei primi yacht club dal XVI alXIX secolo. Una particolare attenzione è stata dedicata allo sviluppo delle imbarcazioni a vela e dei loro progressi nei secoli XVII-XIX, cercando anche di offrire una panoramica delle imbarcazioni mercantili che sono state gli archetipi di quelle da diporto. Al fine di rendere la trattazione meno tecnica e più illustrativa si è fatto uso di un ricco apparato iconografico utile a far meglio comprendere caratteristiche, particolarità e differenze tra i diversi tipi di imbarcazioni utilizzati per li trasporto delle merci, per la pesca e, infine, per li diporto. Inoltre, si è ritenuto utile sviluppare argomenti minori - come le imbarcazioni da pesca e da lavoro soprattutto olandesi, antenate dello yacht moderno, le tipologie di imbarcazioni nellaRussia di PietroI, l'invenzione della deriva, e altro- con l'intento di raccontare microstorie meno note, e che hanno visto un minor interesse da parte degli studiosi, ma che riteniamo possano essere utili per arricchire la conoscenza del mondo della nautica e dell'arte della navigazione.
Nelle Naturales Quaestiones (ca. 65 d.C.), Lucius Annaeus Seneca (ca. 4 a.C. - 65 d.C.) dedica alcuni capitoli del libro I alla spiegazione del fenomeno dell’arcobaleno ed espone la teoria secondo la quale l’arcobaleno, che appare sempre di fronte al sole, è prodotto dal riflesso dei raggi solari sulle goccioline d’acqua, così come dal riflesso dei raggi solari in una nuvola a forma di specchio concavo, e racconta come si possa vedere l’arcobaleno in un cilindro di vetro attraversato da un raggio luminoso, anticipando, di fatto, le esperienze di Isaac Newton (1642 - 1727) con il prisma ottico.
Roger Bacon (1214 – 1294), Teodorico di Freiberg (Meister Dietrich, Theodoricus Teutonicus de Vriberg, ca. 1250 – ca. 1310) e René Descartes (1596 – 1650) - per non citarne che alcuni - affrontano per via speculativa lo studio del fenomeno visivo inframmezzando tra loro scienza e alchimia, ragione e sentimento: i colori dell’arcobaleno arrivano (agli occhi) per effetto di fenomeni fisici e sensoriali, interpretativi ed esperienziali. Si deve, invece, a Willebrord Snell (Willebrordus Snellius, 1580 – 1626) la comprensione (1621) che l’arcobaleno è un fenomeno strettamente fisico e come tale deve diventare argomento di studio rigoroso secondo le leggi matematico-fisiche della riflessione e della rifrazione. Successivamente Newton comprende (1666) che l’indice di rifrazione dipende dalla lunghezza d’onda, per cui ogni raggio di sole genera il proprio arcobaleno. In questa breve nota si vuole ripercorrere una storia spesso dimenticata che, attraverso le prime intuizioni dei filosofi greci fino ad arrivare alla scienza moderna, ha connotato la ricerca in un campo della Fisica dove il colore dell’arcobaleno appartiene sì al mondo della Fisica - nel 1803 Thomas Young (1773 – 1829), mostra attraverso un esperimento, tra conoscenza e speculazione teoretica, “so simple and so demonstrative a proof of the general law of the interference of two portions of light” [Thomas Young, “Bakerian Lecture: Experiments and Calculations relative to Physical Optics”. Philosophical Transactions of the Royal Society 94, 1804, 1–16: pag. 1 ], che due raggi luminosi emessi da una singola sorgente attraverso due fenditure possono interferire tra di loro producendo su uno schermo opaco bande scure e luminose alternate – e dunque al mondo speculativo, ma anche a quello dell’immaginazione [ Massimo Corradi, “La teoria dei colori di Johann Wolfgang von Goethe” in Colore e colorimetria. Contributi multidisciplinari Vol. XA, a cura di Rossi Maurizio, Marchiafava Veronica, pp. 401-712. S. Arcangelo di Romagna (RN): Maggioli Editore, 2014].
Gennaro Tampone
In distribuzione su : www.lulu.com
In questo saggio si vuole raccontare la storia della nautica, dalle origini agli inizi del XX secolo, con alcuni cenni sulla nascita dello yacht e dei primi yacht club dal XVI alXIX secolo. Una particolare attenzione è stata dedicata allo sviluppo delle imbarcazioni a vela e dei loro progressi nei secoli XVII-XIX, cercando anche di offrire una panoramica delle imbarcazioni mercantili che sono state gli archetipi di quelle da diporto. Al fine di rendere la trattazione meno tecnica e più illustrativa si è fatto uso di un ricco apparato iconografico utile a far meglio comprendere caratteristiche, particolarità e differenze tra i diversi tipi di imbarcazioni utilizzati per li trasporto delle merci, per la pesca e, infine, per li diporto. Inoltre, si è ritenuto utile sviluppare argomenti minori - come le imbarcazioni da pesca e da lavoro soprattutto olandesi, antenate dello yacht moderno, le tipologie di imbarcazioni nellaRussia di PietroI, l'invenzione della deriva, e altro- con l'intento di raccontare microstorie meno note, e che hanno visto un minor interesse da parte degli studiosi, ma che riteniamo possano essere utili per arricchire la conoscenza del mondo della nautica e dell'arte della navigazione.