ITVR20130281A1

ITVR20130281A1 - Procedimento di insacco di prodotti alimentari e macchina insaccatrice per la sua esecuzione

Info

Publication number: ITVR20130281A1
Application number: IT000281A
Authority: IT
Inventors: Giovanni Bolzacchini
Original assignee: Inox Meccanica Srl
Priority date: 2013-12-13
Filing date: 2013-12-13
Publication date: 2015-06-14
Also published as: ES2623730T3; US20150164094A1; EP2883696A1; US9848610B2; EP2883696B1

Description

PROCEDIMENTO DI INSACCO DI PRODOTTI ALIMENTARI E MACCHINA INSACCATRICE PER LA SUA ESECUZIONE

DESCRIZIONE

Il presente trovato riguarda un procedimento di insacco di prodotti alimentari ed una macchina insaccatrice per la sua esecuzione.

Sono note attualmente macchine insaccatrici per l'ottenimento di prodotti alimentari costituiti da pezzi di carne insaccati all'interno di un budello impermeabile all'aria, che viene chiuso alle estremità tramite appositi fermagli, costituiti da legacci o clips.

Tali macchine presentano, generalmente, una struttura di base che supporta uno stampo per la formazione del prodotto che risulta in comunicazione con un tubo di insacco, sulla cui superficie esterna risulta calzato un budello che viene chiuso, alla sua estremità prospiciente l'estremità di uscita del tubo di insacco, mediante una testata clippatrice.

All'interno dello stampo è agente uno spintore azionato da un cilindro pneumatico che ha la funzione di sospingere il prodotto alimentare, dopo la sua formatura, attraverso il tubo di insacco, fino a portarlo a contatto con l'estremità clippata del budello, in modo da inserire il prodotto in un tratto del budello stesso, che viene a dispiegarsi progressivamente dal tubo di insacco e che viene successivamente tranciato, al termine dell'inserimento del prodotto, e, quindi, chiuso, anche all'altra sua estremità, dalla testata clippatrice.

Un inconveniente di queste macchine consiste nell'eventuale permanenza di aria all'interno del budello una volta ottenuto il prodotto insaccato, con conseguenti problemi non solo di conservazione ma anche di qualità finale del prodotto.

Per questo motivo sono state proposte macchine in cui viene eseguito il vuoto all'interno dello stampo.

Tuttavia, si è potuto riscontrare come anche queste macchine non siano in grado di eliminare in modo soddisfacente il problema della permanenza di aria nel prodotto insaccato.

Compito precipuo del presente trovato è quello di fornire una valida soluzione agli inconvenienti della tecnica nota fornendo un procedimento di insacco di prodotti alimentari che consenta di assicurare la pressoché completa eliminazione dell'aria all'interno del prodotto insaccato.

Altro scopo del presente trovato è quello di fornire un procedimento di insacco di prodotti alimentari che sia eseguibile con poche e semplici operazioni.

Ancora uno scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una macchina insaccatrice che permetta di ottenere prodotti insaccati praticamente privi di aria al loro interno, in modo da assicurarne una lunga conservazione e una ottimale qualità finale.

E' un altro scopo ancora del trovato quello di fornire una macchina insaccatrice che sia strutturalmente semplice e di funzionamento affidabile e sicuro.

Non ultimo scopo del presente trovato è quello di mettere a punto una macchina insaccatrice che risulti competitiva anche da un punto di vista puramente economico.

Questo compito, nonché questi ed altri scopi ancora che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un procedimento di insacco e da una macchina insaccatrice, secondo il trovato, come definiti nelle rivendicazioni che seguono.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del procedimento e della macchina insaccatrice, secondo il trovato, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni in cui:

la figura 1 mostra in vista prospettica la macchina secondo il trovato;

la figura 2 è una vista in prospettiva di una parte della macchina secondo il trovato;

la figura 3 mostra in sezione longitudinale un particolare della macchina nella condizione immediatamente precedente al rientro dello spintore nello stampo della macchina;

la figura 4 mostra in vista prospettica un particolare della macchina secondo il trovato; le figure dalla 5 alla 9 illustrano in sezione longitudinale una sequenza di fasi di funzionamento della macchina secondo il trovato. Come meglio verrà chiarito in seguito, il procedimento secondo il trovato consiste nell'inserire il prodotto da insaccare in un primo budello, permeabile all'aria, ed in un secondo budello, impermeabile all'aria e disposto esternamente al primo budello, creando il vuoto almeno parziale almeno tra il primo e il secondo budello.

Opportunamente, si può, eventualmente, prevedere di creare il vuoto almeno parziale anche all'interno del primo budello, durante l'inserimento del prodotto alimentare nel primo e nel secondo budello.

Vantaggiosamente, il procedimento secondo il trovato può anche prevedere, prima della fase di inserimento del prodotto nel primo e nel secondo budello, una fase che consiste nel chiudere una estremità omologa del primo e del secondo budello, verso la quale viene inserito il prodotto, e, dopo la suddetta fase di inserimento, una fase che consiste nel chiudere l'altra estremità del primo e del secondo budello.

Facendo di seguito riferimento alle citate figure, la macchina insaccatrice di prodotti alimentari, secondo il trovato, indicata complessivamente con il numero di riferimento 1, comprende una intelaiatura 2, la quale supporta un condotto di insacco 3 ed uno spintore 4, che ha la funzione di convogliare il prodotto alimentare da insaccare, costituito, ad esempio, da pezzi di carne, verso l'estremità di uscita 3a del condotto di insacco 3.

La peculiarità del trovato consiste nel fatto di comprendere un primo tubo di supporto 5 per un primo budello 5a, disposto esternamente al condotto di insacco 3 e permeabile all'aria, ed un secondo tubo di supporto 6 per un secondo budello 6a, disposto esternamente al primo budello 5 ed impermeabile all'aria.

Sempre secondo il trovato, sono previsti mezzi di creazione del vuoto almeno parziale almeno tra il primo budello 5a ed il secondo budello 6a.

Entrando maggiormente nei dettagli, sull'intelaiatura 2 è, opportunamente, montato, come usuale, uno stampo 8, fornito di relativo coperchio di chiusura, che è preposto alla formatura del prodotto prima del suo invio al condotto di insacco 3.

All'interno dello stampo 8 è mobile lo spintore 4, che risulta azionato da un cilindro pneumatico 4a, per sospingere il prodotto, dopo la formatura nello stampo 8, attraverso il condotto di insacco 3, il quale risulta, a sua volta, in comunicazione con lo stampo 8, mediante la sua estremità di ingresso 3b.

Vantaggiosamente, il primo tubo di supporto 5 ed il secondo tubo di supporto 6 si estendono sostanzialmente coassialmente tra loro e sostanzialmente coassialmente al condotto di insacco 3.

Più in particolare, il primo ed il secondo tubo di supporto 5 e 6 si derivano, ad esempio, da una comune parete 2a, definita sulla intelaiatura 2 e contigua allo stampo 8, lungo una direzione sostanzialmente orizzontale.

Attorno al primo tubo di supporto 5 è calzato il primo budello 5a, che viene accumulato, con una sua porzione, contro un risalto di battuta 7a, disposto in una zona del primo tubo di supporto 5 prossima alla parete 2a, in modo da creare una riserva del primo budello 5a, che viene resa progressivamente disponibile all'uscita del primo tubo di supporto 5 man mano che si procede alla lavorazione dei prodotti da trattare. Ad esempio, il primo budello 5a è costituito da un elemento tubolare microforato realizzato in un idoneo materiale.

Analogamente, attorno al secondo tubo di supporto 6 è calzato il secondo budello 6a, il quale viene, opportunamente, accumulato in prossimità di una piastra 7b, connessa al secondo tubo di supporto 6 sostanzialmente in corrispondenza della sua estremità rivolta verso la parete 2a. Il secondo budello 6a può essere realizzato da un elemento tubolare in materiale idoneo.

Preferibilmente, come illustrato nelle figure, il condotto di insacco 3 è definito da un ulteriore tubo 9, il quale si estende internamente al primo tubo di supporto 5, sviluppandosi, opportunamente, anch'esso dalla parete 2a della intelaiatura 2.

In questo caso, si prevede, vantaggiosamente, che l'ulteriore tubo 9 si estenda per una lunghezza maggiore rispetto al primo tubo di supporto 5, fuoriuscendo dalla estremità di quest'ultimo rivolta dalla parte opposta alla parete 2a.

Opportunamente, il primo tubo di supporto 5 si potrà estendere, a sua volta, per una lunghezza maggiore rispetto al secondo tubo di supporto 6, fuoriuscendo dalla estremità del secondo tubo di supporto 6 rivolta dalla parte opposta alla parete 2a.

Secondo una possibile variante di realizzazione, non illustrata, è anche possibile prevedere che il condotto di insacco 3 sia realizzato dalla porzione interna dello stesso primo tubo di supporto 5.

Opportunamente, i citati mezzi di creazione del vuoto comprendono mezzi di aspirazione dell'aria, costituiti, ad esempio, da una pompa a vuoto, non illustrata, o altro dispositivo analogo, i quali sono collegati ad una bocca di aspirazione 10, che risulta in comunicazione con l'interno del secondo tubo di supporto 6, per consentire l'aspirazione dell'aria dallo spazio 11 compreso tra il primo tubo di supporto 5 ed il secondo tubo di supporto 6.

Preferibilmente, la bocca di aspirazione 10 è realizzata tramite un nipplo di raccordo 10a, situato, ad esempio, in una zona compresa tra la parete 2a e le estremità del primo e del secondo tubo di supporto 5 e 6 rivolte verso la parete 2a. Vantaggiosamente, i mezzi di creazione del vuoto possono anche comprendere almeno una luce di passaggio 12 atta a porre in comunicazione l'interno del secondo tubo di supporto 6 ed, in particolare, lo spazio 11, con l'interno del primo tubo di supporto 5, per consentire l'aspirazione dell'aria, da parte dei suddetti mezzi di aspirazione, anche dall'interspazio 13 compreso tra il primo tubo di supporto 5 e l'ulteriore tubo 9 che definisce il condotto di insacco 3.

Preferibilmente, secondo la forma di realizzazione mostrata in figura 3, il nipplo di raccordo 10a è collegato ad una camera a vuoto interna 10b definita in un anello 10c calzato sull'ulteriore tubo 9 e provvisto di fori 10d atti a porre in comunicazione la camera a vuoto interna 10b con l'interspazio 13.

Opportunamente, si può, eventualmente, prevedere che i mezzi di creazione del vuoto possano comprendere dei mezzi aspiratori dell'aria presente all'interno del condotto di insacco 3. Tali mezzi aspiratori, non rappresentanti, possono, ad esempio, essere realizzati mediante una apposita pompa di aspirazione che risulta collegata allo stampo 8, in modo da richiamare l'aria dallo stampo 8 e, quindi, anche dal condotto di insacco 3.

Come si può vedere, in particolare, in figura 3, in attesa di ricevere al loro interno il prodotto alimentare sospinto dallo spintore 4 nel condotto di insacco 3, il primo budello 5a ed il secondo budello 6a, risultano chiusi entrambi, ad una loro estremità omologa, posta davanti all'estremità di uscita 3a del condotto di insacco 3, secondo il senso di moto del prodotto da trattare, da un unico fermaglio o clip, costituito, ad esempio, da un laccetto 14, che viene applicato da mezzi di chiusura del primo e del secondo budello 5a e 6a, che si vengono a posizionare, durante il funzionamento della macchina, in una zona sostanzialmente prospiciente l'estremità di uscita 3a del condotto di insacco 3.

Tali mezzi di chiusura possono essere realizzati da una testata clippatrice 15, nota di per sé, la quale comprende una pinza mobile atta ad applicare al primo e al secondo budello 5a e 6a due fermagli e di eseguire il taglio del primo e del secondo budello 5a e 6a nel tratto compreso tra i due fermagli.

Vantaggiosamente, la macchina secondo il trovato è, inoltre, dotata di mezzi di trattenimento 16, che sono atti a contrastare il moto di strisciamento del secondo budello 6a e del primo budello 5a, rispetto al primo tubo di supporto 5, e che sono, opportunamente, realizzati da una coppia di pattini o ganasce 16a, 16b, tra loro contrapposti ed azionati da rispettivi cilindri attuatori 17a, 17b.

In particolare, come si può notare in figura 3, i mezzi di trattenimento 16 sono, opportunamente, atti ad agire in corrispondenza della zona in cui il primo tubo di supporto 5 risulta fuoriuscente dal secondo tubo di supporto 6, in modo tale da poter contrastare il movimento di strisciamento del secondo budello 6a a contatto con il primo budello 5a e di quest'ultimo a contatto con il primo tubo di supporto 5.

A valle della testata clippatrice 15, rispetto alla direzione di moto del prodotto trattato, è previsto un piano di appoggio 18, costituito, ad esempio, da un tappeto mobile, il quale è atto a trasportare il prodotto trattato su un piano di scorrimento a rulli 19, attraverso il quale il prodotto trattato viene allontanato dalla macchina.

E' da notare che, l'intelaiatura 2 che supporta lo stampo 8 ed il condotto di insacco 3, nonché il primo tubo di supporto 5, il secondo tubo di supporto 6 ed i mezzi di trattenimento 16, è connessa ad una slitta 20, che risulta scorrevolmente mobile, rispetto ad un basamento 21 della macchina, su guide lineari 21a, che si estendono lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di sviluppo del condotto di insacco 3.

In particolare, la slitta 20 risulta azionabile in movimento, lungo le guide lineari 21a, mediante mezzi di movimentazione comprendenti almeno un cilindro di azionamento 22 agente tra una parete di riscontro 22a, solidale al basamento 21, ed una porzione della slitta 20 stessa, in modo tale che la slitta 20 possa essere movimentata in avvicinamento o in allontanamento dal piano di appoggio 18, passando, in pratica, da una posizione avvicinata al piano di appoggio 18 ad almeno una posizione allontanata dal piano di appoggio 18, e viceversa.

Opportunamente, la testata clippatrice 15 risulta, a sua volta, montata su un sostegno scorrevole in direzione sostanzialmente trasversale rispetto alla direzione di sviluppo del condotto di insacco 3, in modo da poter essere movimentata, da relativi mezzi di azionamento, tra una posizione arretrata di riposo, in cui risulta lateralmente allontanata dall'asse del condotto di insacco 3, ed una posizione avanzata di lavoro, in cui risulta lateralmente avvicinata all'asse del condotto di insacco 3.

Il funzionamento della macchina secondo il trovato è il seguente.

Inizialmente, lo stampo 8 è aperto ed è pronto a ricevere il prodotto alimentare da trattare, mentre il primo ed il secondo budello 5a e 6a sono disposti in modo tale che la loro porzione estremale opposta allo stampo 8 risulti sporgente rispetto all'estremità di uscita 3a del condotto di insacco 3 e risulti chiusa tramite un fermaglio.

In tale situazione, la slitta 20 è in posizione avvicinata al piano di appoggio 18 e la testata clippatrice 15 è in posizione arretrata di riposo. Partendo dalla situazione rappresentata in figura 5, a seguito dell'inserimento di un pezzo di carne nello stampo 8, l'operatore provvede alla chiusura dello stampo stesso, mediante il relativo coperchio, e procede ad avviare la sequenza automatica di lavorazione.

Si attivano, di conseguenza, i mezzi aspiratori che richiamano l'aria dallo stampo 8 e, quindi, anche dal condotto di insacco 3, così da determinare la formatura del pezzo di carne inserito nello stampo 8.

Si attivano anche i mezzi di aspirazione che provvedono a creare il vuoto almeno parziale nello spazio 11, compreso tra il primo tubo di supporto 5 ed il secondo tubo di supporto 6, e nell'interspazio 13, compreso tra il primo tubo di supporto 5 e l'ulteriore tubo 9 che definisce il condotto di insacco 3.

A questo punto, viene attivato lo spintore 4, il quale provvede a sospingere il pezzo formato all'interno del condotto di insacco 3, fino a portarlo a contatto con l'estremità chiusa del primo e del secondo del budello 5a e 6a, così da depositarlo successivamente sul piano di appoggio 18, nella posizione mostrata in figura 6, con svolgimento del primo budello 5a dal primo tubo di supporto 5 e del secondo budello 6a dal secondo tubo di supporto 6.

Durante l'inserimento del pezzo nel primo e nel secondo budello 5a e 6a, le ganasce 16a, 16b sono spinte dai rispettivi cilindri attuatori 17a, 17b contro il secondo budello 6a , in modo da determinare la frenatura del secondo budello 6a e del primo budello 5a.

In questa situazione, il vuoto almeno parziale creato tra il primo ed il secondo budello 5a e 6a dai mezzi di aspirazione consente di garantire un'efficace eliminazione dell'aria dal pezzo in lavorazione. In pratica, l'aria ancora contenuta nel pezzo viene espulsa attraverso il primo budello 5a, grazie al vuoto almeno parziale creato nello spazio 11 tra il primo ed il secondo tubo di supporto 5 e 6, e successivamente evacuata definitivamente all'esterno del secondo budello 6a, attraverso la bocca di aspirazione 10. In questo modo, si riesce ad ottenere la pressoché completa eliminazione dell'aria all'interno del prodotto trattato.

Una volta che il prodotto è adagiato sul piano di appoggio 18, la slitta 20 viene portata dai suoi mezzi di movimentazione in posizione allontanata dal piano di appoggio 18, in modo che la testata clippatrice 15 possa essere fatta avanzare, fino a portarla nella posizione avanzata di lavoro, come mostrato in figura 7.

A questo punto, viene attivata la pinza della testata clippatrice 15 e, dopo che le ganasce 16a e 16b sono state ulteriormente serrate, dai relativi cilindri attuatori 17a e 17b, contro il secondo budello 6a, in modo da determinarne il bloccaggio rispetto al primo e al secondo tubo di supporto 5 e 6, la slitta 20 viene ulteriormente allontanata dai suoi mezzi di movimentazione rispetto al piano di appoggio 18, così da determinare il tiraggio del primo e del secondo budello 5a e 6a, come mostrato in figura 8.

La testata clippatrice 15 applica, quindi, due fermagli con taglio intermedio del primo e del secondo budello 5a e 6a, in modo da completare la lavorazione del prodotto, che potrà quindi essere allontanato dalla macchina attraverso il piano di scorrimento a rulli 19, e predisporre il primo ed il secondo budello 5a e 6a con un'estremità chiusa con un fermaglio per la lavorazione di un prodotto successivo, come nella situazione rappresentata in figura 3 ed in figura 9.

A questo punto, lo spintore 4 viene fatto rientrare nello stampo 8, la slitta 20 viene portata in posizione avvicinata al piano di appoggio 18 e la testa clippatrice 15 viene fatta arretrare nella posizione arretrata di riposo, in modo che la macchina possa riportarsi nella condizione iniziale mostrata nella figura 1.

Da quanto sopra si può comprendere come, al termine del procedimento secondo il trovato e del ciclo di lavorazione eseguito dalla macchina secondo il trovato, sia possibile ottenere un prodotto alimentare insaccato che si caratterizza per il fatto di comprendere un prodotto alimentare, come ad esempio un pezzo di carne, che risulta inserito in un primo budello 5a, permeabile all'aria, ed in un secondo budello, impermeabile all'aria e disposto esternamente al primo budello 6, tra il primo ed il secondo budello 5a e 6a essendo state realizzate condizioni di vuoto almeno parziale, in modo da garantire la pressoché completa evacuazione dell'aria dal prodotto alimentare.

Opportunamente, il primo ed il secondo budello 5a e 6a di tale prodotto insaccato risultano entrambi chiusi, in corrispondenza delle estremità opposte del prodotto alimentare, mediante una sola coppia di fermagli, ossia con un primo fermaglio che chiude sia il primo che il secondo budello 5a e 6a ad una loro estremità omologa e con un secondo fermaglio che chiude sia il primo che il secondo budello 5a e 6a all'altra loro estremità.

Si è in pratica constatato come il trovato sia in grado di assolvere pienamente il compito e gli scopi prefissati ed, in particolare, si sottolinea come il procedimento e la macchina secondo il trovato siano in grado di garantire una efficace eliminazione dell'aria dai prodotti alimentari insaccati.

Tutte le caratteristiche del trovato, su indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare o essere sostituite da equivalenti. Le singole caratteristiche esposte in riferimento ad insegnamenti generali o a forme di realizzazione particolari, possono essere tutte presenti in altre forme di realizzazione o sostituire caratteristiche in queste forme di realizzazione.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.

In pratica i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Procedimento di insacco di prodotti alimentari caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi che consistono nell'inserire il prodotto da insaccare in un primo budello (5a), permeabile all'aria, ed in un secondo budello (6a), impermeabile all'aria e disposto esternamente a detto primo budello (5a), creando il vuoto almeno parziale almeno tra detto primo budello (5a) e detto secondo budello (6a).
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di prevedere la fase che consiste nel creare il vuoto almeno parziale anche all'interno di detto primo budello (5a), durante l'inserimento del prodotto alimentare in detto primo budello (5a) e in detto secondo budello (6a).
3. Procedimento secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto di prevedere, prima di detta fase di inserimento, una fase che consiste nel chiudere una estremità omologa di detto primo budello (5a) e di detto secondo budello (6a), verso la quale viene inserito il prodotto, e, dopo detta fase di inserimento, una fase che consiste nel chiudere l'altra estremità di detto primo budello (5a) e di detto secondo budello (6a).
4. Macchina insaccatrice di prodotti alimentari comprendente una intelaiatura (2) supportante un condotto di insacco (3) e uno spintore (4) atto a convogliare il prodotto alimentare da insaccare verso l'estremità di uscita (3a) di detto condotto di insacco (3), caratterizzata dal fatto di comprendere un primo tubo di supporto (5) per un primo budello (5a), disposto esternamente a detto condotto di insacco (3) e permeabile all'aria, ed un secondo tubo di supporto (6) per un secondo budello (6a), disposto esternamente a detto primo budello (5a) ed impermeabile all'aria, essendo previsti mezzi di creazione del vuoto almeno parziale almeno tra detto primo budello (5a) e detto secondo budello (6a).
5. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto primo tubo di supporto (5) e detto secondo tubo di supporto (6) si estendono sostanzialmente coassialmente tra loro e sostanzialmente coassialmente a detto condotto di insacco (3).
6. Macchina secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzata dal fatto che detto condotto di insacco (3) è definito da un ulteriore tubo (9) estendentesi internamente a detto primo tubo di supporto (5).
7. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti dalla 4 alla 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di creazione del vuoto comprendono mezzi di aspirazione dell'aria collegati ad una bocca di aspirazione (10) comunicante con l'interno di detto secondo tubo di supporto 6, per aspirare l'aria dallo spazio (11) presente tra detto primo tubo di supporto (5) e detto secondo tubo di supporto (6).
8. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di creazione del vuoto comprendono almeno una luce di passaggio (12) atta a porre in comunicazione l'interno di detto secondo tubo di supporto (6) con l'interno di detto primo tubo di supporto (5), per consentire l'aspirazione dell'aria, da parte di detti mezzi di aspirazione, anche dall'interspazio (13) compreso tra detto primo tubo di supporto (5) e detto ulteriore tubo (9).
9. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni dalla 4 alla 8, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di creazione del vuoto comprendono mezzi aspiratori dell'aria presente all'interno di detto condotto di insacco (3).
10. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni dalla 4 alla 9, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di chiusura di detto primo budello (5a) e di detto secondo budello (6a) atti ad agire in una zona sostanzialmente prospiciente l'estremità di uscita di detto condotto di insacco (3).
11. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni dalla 4 alla 10, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di trattenimento (16) di detto secondo budello (6a) atti a contrastare il moto di strisciamento di detto secondo budello (6a) e di detto primo budello (5a) relativamente a detto primo tubo di supporto (5).
12. Prodotto alimentare insaccato caratterizzato dal fatto di comprendere un prodotto alimentare inserito in un primo budello (5a) permeabile all'aria ed in un secondo budello (6a), impermeabile all'aria e disposto esternamente a detto primo budello (5a).
13. Prodotto alimentare insaccato secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detto primo e detto secondo budello (5a, 6a) sono chiusi, in corrispondenza delle estremità opposte di detto prodotto alimentare, mediante una coppia di fermagli.