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ITUA20163638A1 - Cabina per trattamenti estetici e metodo per l’applicazione di un prodotto nebulizzato ad un utente mediante detta cabina - Google Patents

Cabina per trattamenti estetici e metodo per l’applicazione di un prodotto nebulizzato ad un utente mediante detta cabina Download PDF

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ITUA20163638A1
ITUA20163638A1 ITUA2016A003638A ITUA20163638A ITUA20163638A1 IT UA20163638 A1 ITUA20163638 A1 IT UA20163638A1 IT UA2016A003638 A ITUA2016A003638 A IT UA2016A003638A IT UA20163638 A ITUA20163638 A IT UA20163638A IT UA20163638 A1 ITUA20163638 A1 IT UA20163638A1
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IT
Italy
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representative
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product
cabin
Prior art date
Application number
ITUA2016A003638A
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English (en)
Inventor
Marco Papetti
Andrea Oliani
Original Assignee
Marco Papetti
Andrea Oliani
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
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Publication date
Application filed by Marco Papetti, Andrea Oliani filed Critical Marco Papetti
Priority to ITUA2016A003638A priority Critical patent/ITUA20163638A1/it
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    • B05B12/08Arrangements for controlling delivery; Arrangements for controlling the spray area responsive to condition of liquid or other fluent material to be discharged, of ambient medium or of target ; responsive to condition of spray devices or of supply means, e.g. pipes, pumps or their drive means
    • B05B12/12Arrangements for controlling delivery; Arrangements for controlling the spray area responsive to condition of liquid or other fluent material to be discharged, of ambient medium or of target ; responsive to condition of spray devices or of supply means, e.g. pipes, pumps or their drive means responsive to conditions of ambient medium or target, e.g. humidity, temperature position or movement of the target relative to the spray apparatus
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Description

“CABINA PER TRATTAMENTI ESTETICI E METODO PER L’APPLICAZIONE DI UN PRODOTTO NEBULIZZATO AD UN UTENTE MEDIANTE DETTA CABINA”
La presente invenzione ha per oggetto una cabina per trattamenti estetici ed un metodo per l’applicazione di un prodotto nebulizzato ad un utente mediante detta cabina.
La presente invenzione trova dunque particolare applicazione nel settore dei trattamenti estetici e del benessere, in particolare nella realizzazione di cabine per l’applicazione di lozioni autoabbronzanti, protezioni solari o simili.
Nella tecnica nota sono conosciute diverse tipologie di cabine d’abbronzatura in grado di erogare e distribuire sul corpo di un utente, in modo più o meno efficiente, un quantitativo di prodotto autoabbronzante, ovvero un liquido contenente nella maggior parte dei casi un agente, ricavato generalmente dalla canna da zucchero, in grado di generare sulla pelle stessa una abbronzatura abbastanza durevole, senza dover impiegare lampade UV.
Tali cabine generalmente presentano al loro interno degli ugelli nebulizzatori, preposti a spruzzare sulla pelle dell'utente il liquido e fissati ad un montante mobile in rotazione attorno ad un asse sostanzialmente verticale, in modo da poter effettuare un'applicazione del liquido in tutto il corpo dell’utente.
In talune forme di realizzazione più moderne, note ad esempio dal documento VR2013A000122, il montante presenta un unico ugello mobile verticalmente lungo il montante stesso, al fine di permettere una maggior razionalizzazione del quantitativo di prodotto autoabbronzante erogato. Svantaggiosamente, tuttavia, nessuna delle soluzioni note permette una vera e propria personalizzazione del trattamento, essendo di fatto le cabine pensate con movimentazioni circonferenziali o assiali standardizzate in funzione del trattamento selezionato dall’utente.
Ciò chiaramente comporta sia un consumo di prodotto eccessivo, con conseguente imbrattamento della cabina stessa, che una applicazione del prodotto di scarsa qualità.
Scopo della presente invenzione è dunque quello di risolvere tali inconvenienti, ed in particolare quello di mettere a disposizione una cabina per trattamenti estetici ed un metodo per l’applicazione di un prodotto nebulizzato ad un utente mediante detta cabina che ottimizzino la distribuzione del prodotto sul corpo dell’utente.
Detti scopi sono raggiunti da una cabina per trattamenti estetici avente le caratteristiche di una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 18, nonché da un metodo di applicazione di un prodotto nebulizzato ad un utente avente le caratteristiche di una o più delle successive rivendicazioni dalla 19 alla 28.
In particolare, la cabina per trattamenti estetici secondo la presente invenzione comprende una camera di alloggiamento di un utente, delimitata da una base, una parete laterale ed una parete di sommità, mezzi di nebulizzazione di un prodotto per la pelle provvisti di almeno un ugello nebulizzatore posto in collegamento di fluido con almeno un serbatoio di detto prodotto per la pelle, un gruppo di movimentazione di detto ugello provvisto di primi mezzi attuatori configurati per movimentare detto ugello circonferenzialmente attorno ad un asse centrale della camera tra una pluralità di posizione angolari e secondi mezzi attuatori configurati per movimentare detto ugello lungo una direzione operativa, tra una posizione sollevata ed una posizione abbassata.
La cabina comprende inoltre un’unità di controllo associata a detti mezzi di nebulizzazione e a detto gruppo di movimentazione per pilotarli e mezzi di acquisizione dati associati a o integrati in detta unità di controllo e configurati per acquisire una pluralità di parametri rappresentativi della fisionomia dell’utente, in cui l’unità di controllo è programmata per pilotare i primi e i secondi mezzi attuatori in funzione di detta pluralità di parametri. Vantaggiosamente, in tal modo la cabina secondo la presente invenzione permette una personalizzazione del trattamento, il che oltre ad ottimizzare il consumo di prodotto (es. autoabbronzante) innalza in modo marcato il livello di soddisfazione dell’utente.
Preferibilmente, i mezzi di acquisizione dati comprendono almeno un cursore mobile lungo la direzione operativa per definire una corsa di acquisizione ed un modulo di identificazione associato al cursore e configurato per determinare, durante detta corsa di acquisizione, una pluralità di posizioni o quote del cursore correlate a detti parametri rappresentativi della fisionomia dell’utente.
In altre parole, i mezzi di acquisizione sono configurati in modo da eseguire una scansione del corpo dell’utente
Vantaggiosamente, in tal modo è possibile determinare in maniera univoca e personale la collocazione delle varie parti del corpo dell’utente, selezionando sia la movimentazione che la modalità di erogazione dell’ugello.
Con riferimento al metodo di applicazione secondo la presente invenzione, esso comprende una fase di identificazione di una pluralità di parametri rappresentativi delle fisionomia di un utente, una fase di memorizzazione di detta pluralità di parametri, una fase di movimentazione di detto ugello nebulizzatore ed una fase di erogazione di detto prodotto, almeno in parte contestuali, eseguite in funzione di detta pluralità di parametri.
Più precisamente, la fase di identificazione (i.e. acquisizione) prevede almeno le seguenti fasi:
- determinazione di un primo parametro rappresentativo dell’altezza dell’utente;
- determinazione di un secondo parametro rappresentativo di un ingombro della testa dell’utente;
- determinazione di un terzo parametro rappresentativo di una lunghezza delle braccia dell’utente.
Vantaggiosamente, in tal modo il metodo permette di trattare in modo separato e dedicato le tre marco-aree del corpo dell’utente che più necessitano di un comportamento ad hoc.
Infatti, potendo identificare l’altezza dell’utente, il prodotto viene erogato solo una volta che l’ugello giunge in prossimità della testa, senza dispersioni di prodotto al di sopra dello stesso o, peggio, mancata distribuzione del prodotto sul viso.
Inoltre, potendo discriminare tra l’ingombro della testa ed il resto del corpo, risulta possibile modificare tanto la posizione quanto la pressione di erogazione del prodotto, massimizzando la “gittata” in corrispondenza della testa, forzatamente distale dall’ugello, e riducendola in corrispondenza delle braccia, chiaramente più vicine al montante.
Pertanto, la cabina ed il metodo secondo la presente invenzione consentono di ottimizzare congiuntamente il consumo del prodotto, la pulizia della cabina e la soddisfazione del cliente, ovviando in modo deciso a tutti gli inconvenienti della tecnica nota.
Ulteriori caratteristiche, ed i relativi vantaggi, risulteranno maggiormente chiari dalla successiva descrizione esemplificativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita, dunque non esclusiva, di una cabina per trattamenti estetici e di un metodo di applicazione di un prodotto nebulizzato ad un utente mediante detta cabina come illustrati nelle allegate tavole di disegno, in cui:
- le figure 1 e 1a mostrano una vista schematica ed un particolare di una cabina per trattamenti estetici secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una ulteriore vista frontale schematica della cabina di figura 1, durante l’uso;
- la figura 3 mostra una vista schematica in pianta della cabina di figura 2. Con riferimento alle allegate figure, con il numero 1 è indicata una cabina per trattamenti estetici secondo la presente invenzione.
Con il termine “cabina per trattamenti estetici” si intende nel presente testo definire qualsivoglia cabina configurata per applicare, a mezzo di uno o più ugelli spruzzatori (o nebulizzatori) un prodotto fluido sul corpo di un utente “U” sito internamente ad essa.
Tale prodotto può preferibilmente essere una lozione (o liquido) autoabbronzante oppure una sostanza di altro tipo, come ad esempio una protezione solare o altro.
Vantaggiosamente, dunque, la cabina 1 secondo la presente invenzione trova applicazione non solo nei centri benessere o estetici ma anche, ad esempio, negli stabilimenti balneari o nelle piscine.
La cabina 1, dunque, comprende una camera 2 di alloggiamento dell’utente “U” delimitata da una base 2a, una parete laterale 2b ed una parete di sommità 2c.
Tale camera 2 si sviluppa dunque lungo un asse centrale “A”, sostanzialmente verticale, tra la base 2a e la parete di sommità 2c.
Le pareti laterali 2b possono essere una o più di una, in funzione della geometria che si intende dare alla cabina 1.
Nella forma realizzativa preferita, la camera 2 è vantaggiosamente di forma cilindrica.
Pertanto, preferibilmente la base 2a e la parete di sommità 2c presentano conformazione sostanzialmente circolare, mentre la parete laterale 2b definisce uno sviluppo tubolare cilindrico.
Preferibilmente, lungo la parete laterale 2b è ricavato almeno un accesso 3; tale accesso 3 può preferibilmente essere occludibile a mezzo di un pannello scorrevole o a ribalta, ma in talune forme di realizzazione può anche mantenersi aperto.
Strutturalmente, in via preferenziale la camera 2 presenta un telaio costituito da una pluralità (preferibilmente cinque) colonne e da altrettante pareti in policarbonato o simili (una costituisce la porta di ingresso).
La base 2a e la parete di sommità 2c sono preferibilmente realizzate in materiale plastico rigido, studiato per resistere agli agenti atmosferici.
La cabina 1 comprende inoltre mezzi di nebulizzazione 4 di un prodotto per la pelle provvisti di almeno un ugello nebulizzatore 5 posto in collegamento di fluido con almeno un serbatoio 6 di detto prodotto per la pelle.
Come detto, il prodotto contenuto nel serbatoio può essere una lozione autoabbronzante o di altro tipo, come ad esempio una protezione solare o altro.
A tale riguardo, la cabina 1 preferibilmente comprende una pluralità di serbatoi 6, ciascuno contenente un diverso prodotto, tutti posti selettivamente in collegamento di fluido con l’ugello 5 nebulizzatore.
A tale riguardo, preferibilmente, i mezzi di nebulizzazione 4 comprendono un circuito idraulico (non illustrato) provvisto di almeno una pompa ed una tubazione di collegamento tra il serbatoio 6 (o i serbatoi) e l’ugello 5.
Inoltre, è preferibilmente prevista la presenza di valvole 7 in grado di permettere, inibire o parzializzare l’afflusso di prodotto all’ugello 5 e regolarne la portata/pressione.
Si noti che, in forme realizzative non illustrate, la cabina 1 può anche comprendere più di un ugello 5.
Per consentire lo spostamento dell’ugello 5 (o in taluni casi degli ugelli) la cabina 1 comprende un gruppo di movimentazione 8 configurato per movimentare l’ugello sia attorno all’utente “U”, ovvero circonferenzialmente, sia verticalmente.
A tale scopo, le tubazioni di collegamento del circuito idraulico sono flessibili in modo da poter seguire la movimentazione dell’ugello 5 sia circonferenzialmente che assialmente (i.e. verticalmente).
Il gruppo di movimentazione 8 comprende dunque primi 9 e secondi mezzi attuatori 10.
I primi mezzi attuatori 9 sono configurati per movimentare l’ugello 5 circonferenzialmente attorno ad un asse centrale “A” della camera 2 tra una pluralità di posizione angolari.
I secondi mezzi attuatori 10 sono configurati per movimentare l’ugello 5 lungo una direzione operativa tra una posizione sollevata ed una posizione abbassata.
Si noti che la direzione operativa è preferibilmente verticale, parallela all’asse centrale “A” della camera 2.
I primi mezzi attuatori 9 comprendono dunque almeno un corpo di collegamento 11 sviluppantesi radialmente tra una porzione centrale 11a, imperniata alla parete di sommità 2c della camera 2 (o alla base 2a), ed una porzione periferica 11b a cui sono associati i mezzi di nebulizzazione 4.
Dunque, il corpo di collegamento 11 è definito da un braccio o disco imperniato centralmente alla parete di sommità 2c per ruotare rispetto ad essa attorno a detto asse centrale “A”.
Si noti che tale corpo di collegamento 11 è disposto internamente alla camera 2 in modo da poter compiere un angolo giro (i.e. 360°) all’interno della stessa senza incontrare ostacoli.
Per movimentare il corpo di collegamento 11, i primi mezzi attuatori 9 del gruppo di movimentazione 8 comprendono almeno un motore 12 vincolato al corpo di collegamento 11 o ad una delle pareti della camera 2 ed un gruppo di trasmissione 13 operativamente interposto tra il motore 12 e detto corpo di collegamento 11 o parete. Preferibilmente, il motore 12 è di tipo passo-passo.
Nella forma realizzativa preferita, il gruppo di trasmissione 13 comprende almeno un pignone connesso al motore 12 ed almeno una cremagliera vincolata ad una delle pareti della camera 2 o al corpo di collegamento 11. Nella forma realizzativa preferita, il motore 12 è vincolato alla parete e la cremagliera al corpo di collegamento 11.
Alternativamente, tuttavia, il gruppo di trasmissione potrebbe essere strutturato in modo opposto.
In ogni caso, entrambe le forme di realizzazione prevedono che il motore sia collocato in prossimità delle pareti laterali, agendo su una cremagliera con raggio di curvatura paragonabile al perimetro della parete di sommità 2c, al fine di minimizzarne le dimensioni e rendere più facilmente controllabile il movimento circonferenziale dei mezzi di nebulizzazione 4. I secondi mezzi attuatori 10 del gruppo di movimentazione 8 comprendono invece almeno un montante 14, sviluppantesi a partire dalla porzione periferica 11b di detto corpo di collegamento 11 lungo la parete laterale 2b della camera 2, ed almeno un carrello 15, scorrevolmente associato al montante 14 e vincolato all’ugello 5 nebulizzatore.
Dunque, il montante 14 è sostanzialmente un elemento di guida per l’ugello e ne definisce la direzione operativa.
In altre parole, il montante 14 si sviluppa preferibilmente lungo una direzione sostanzialmente verticale, preferibilmente parallela all’asse centrale “A”.
Tale montante 14 dunque è rigidamente connesso ai primi mezzi attuatori 9 ed è girevole circonferenzialmente in costeggiamento della parete laterale 2b.
Il carrello 15 è scorrevole lungo il montante 14 grazie alla presenza di un attuatore o motore che ne guida la traslazione lungo la direzione operativa. Tale carrello 15 è rigidamente vincolato all’ugello 5 nebulizzatore.
Al fine di controllare il movimento dell’ugello 5 e la modalità di erogazione del prodotto, la cabina 1 comprende inoltre un’unità di controllo 16 associata a detti mezzi di nebulizzazione 4 e a detto gruppo di movimentazione 8.
Secondo un aspetto della presente invenzione, la cabina comprende inoltre mezzi di acquisizione dati 17 associati a (o integrati in) detta unità di controllo 16 e configurati per acquisire una pluralità di parametri rappresentativi della fisionomia dell’utente “U” e metterli a disposizione dell’unità di controllo 16 stessa.
L’unità di controllo 16 è dunque programmata per pilotare almeno i primi 9 e secondi mezzi attuatori 10 in funzione di tale pluralità di parametri acquisiti.
Preferibilmente, i mezzi di acquisizione dati 17 comprendono almeno un cursore 18 mobile lungo detta direzione operativa per definire una corsa di acquisizione.
Nella forma realizzativa preferita, il cursore 18 è associato o integrato nel carrello 15 dei secondi mezzi attuatori 10.
Vantaggiosamente, in tal modo la posizione del cursore 18 e la posizione dell’ugello 5 di nebulizzazione sono sostanzialmente corrispondenti, rendendo più semplice ed immediata la correlazione dei dati acquisiti con i comandi di pilotaggio da impartire ai mezzi attuatori 9, 10.
Nella forma realizzativa preferita, dunque, il cursore 18 è rigidamente connesso all’ugello 5 di nebulizzazione.
I mezzi di acquisizione comprendono inoltre un modulo di identificazione 19 associato al cursore 18 e configurato per determinare, durante detta corsa di acquisizione, una pluralità di posizioni del cursore 18 correlate a detti parametri rappresentativi della fisionomia dell’utente “U”.
Il cursore 18 comprende preferibilmente un puntatore laser 18a (o simili) orientato in modo incidente con una zona centrale della camera 2, in uso occupata dal corpo dell’utente “U”.
Si noti che, alternativamente, il puntatore potrebbe anche essere orientato altrove, purché visualizzabile dall’utente all’interno della cabina con riferimento al proprio corpo.
Ad esempio, il puntatore/cursore potrebbe anche essere configurato per visualizzare all’utente “U” la propria posizione in uno specchio posto frontalmente ad esso.
In altre parole, il cursore 18 è configurato per visualizzare sul corpo dell’utente la quota a cui si trova durante il suo movimento nella corsa di acquisizione, preferibilmente ma non esclusivamente a mezzo di un puntatore laser 18a.
Il modulo di identificazione 19 è configurato per arrestare detto cursore 18 in almeno una prima Q1, una seconda Q2 ed una terza quota Q3 rappresentative ciascuna di un parametro rappresentativo della fisionomia dell’utente “U”.
Preferibilmente, dunque, la prima Q1, la seconda Q2 e la terza quota Q3 del cursore 18 sono rappresentative rispettivamente dei seguenti parametri:
- altezza dell’utente “U”;
- ingombro della testa dell’utente “U”;
- lunghezza delle braccia dell’utente “U”.
Preferibilmente, il cursore 18 ed il modulo di identificazione 19 dei mezzi di acquisizione 17 consentono di effettuare una sorta di scansione del corpo dell’utente “U”, che può essere automatica o “manuale” a seconda delle forme di realizzazione.
Nella forma di realizzazione preferita, tale modulo di identificazione 19 comprende un organo di comando 20 accessibile all’utente “U” (ovvero affacciato internamente alla camera 2) e configurato per pilotare selettivamente un avvio o un arresto del cursore 18 durante la corsa di acquisizione.
Il funzionamento dei mezzi di acquisizione verrà meglio chiarito nel seguito, ma in linea generale l’organo di comando 20 viene utilizzato dall’utente “U” quando, una volta avviata la corsa di acquisizione, egli visualizza che il puntatore 18 è giunto ad una o più quote predeterminate, in particolare alla testa (prima quota Q1), al mento/collo (seconda quota Q2) ed ai polsi (terza quota Q3).
A tale riguardo, i mezzi di acquisizione 17 comprendono un modulo di memoria 21 predisposto per ricevere i dati/parametri acquisiti dal modulo di identificazione 19.
Dunque, il modulo di identificazione 19 è configurato per inviare a detto modulo di memoria 21 un segnale rappresentativo di ciascuna posizione in cui l’organo di comando 20 impartisce un arresto al cursore 18 durante la corsa di acquisizione.
Vantaggiosamente, in tal modo nel modulo di memoria 21 vengono allocati i parametri di posizione del cursore 18 selezionati dall’utente e rappresentativi della sua fisionomia.
Si noti che le posizioni/quote del cursore acquisite non sono necessariamente corrispondenti ad arresti nella corsa del cursore 18 stesso, ma potrebbero essere identificate dall’utente “U” mediante l’organo di selezione 20 anche senza interazione con i secondi mezzi di attuazione 10, ovvero senza comportare un arresto del sistema.
Tuttavia, la possibilità per l’utente di arrestare il movimento del cursore 18 durante la fase di acquisizione/identificazione rende la procedura più semplice e più robusta ad errori.
Preferibilmente, inoltre, la cabina 1 comprende un’interfaccia utente 22 affacciata internamente alla camera 2 ed associata a detti mezzi di acquisizione 17.
L’interfaccia utente 22 è predisposta per consentire all’utente “U” di comunicare almeno un parametro rappresentativo della propria corporatura ed è configurata per inviare un segnale rappresentativo di detto parametro ai mezzi di acquisizione 17 (in particolare al modulo di memoria 22).
In particolare, l’interfaccia utente 22 comprende almeno un modulo di visualizzazione 23 configurato per visualizzare a detto utente “U” almeno una prima ed una seconda opzione correlate rispettivamente a due tipologie di corporature differenti.
Nella forma realizzativa preferita, le opzioni visualizzate all’utente “U” sono almeno tre, rappresentative rispettivamente di una prima, una seconda ed una terza corporatura in cui la prima e la terza corporatura sono rispettivamente più esile e più robusta della seconda.
A tale riguardo, preferibilmente le valvole 7 precedentemente descritte sono valvole proporzionali.
Pertanto, l’unità di controllo 16 è configurata per pilotare dette una o più valvole proporzionali in funzione di detta pluralità di parametri acquisiti e/o di una posizione dell’ugello 5 nebulizzatore.
Preferibilmente, per semplicità costruttiva, si noti che l’organo di comando 20 è integrato nell’interfaccia utente 22.
Tale interfaccia 22 utente comprende inoltre almeno un interfono 23 configurato per comunicare sonoramente all’utente “U” informazioni inerenti il trattamento e/o musica.
L’interfaccia 22 presenta inoltre un modulo di selezione che permette all’utente, prima del trattamento, di selezionare il prodotto che desidera applicarsi.
L’unità di controllo 16 è dunque configurata per mettere l’ugello 5 nebulizzatore in collegamento di fluido con il serbatoio corrispondente al prodotto selezionato.
Ultimata l’acquisizione da parte dei mezzi di acquisizione 17, nel modulo di memoria 21 sono allocati i parametri rappresentativi della fisionomia dell’utente “U”.
L’unità di controllo 16 è dunque programmata per pilotare detti mezzi i nebulizzazione 4 e detto gruppo di movimentazione 8 in funzione dei dati contenuti nel modulo di memoria 21.
Più precisamente, l’unità di controllo 16 è programmata per pilotare detti mezzi i nebulizzazione 4 e detto gruppo di movimentazione 8 in almeno una predeterminata modalità operativa secondo almeno un predeterminato ciclo di lavoro che prevede:
- una movimentazione dei primi mezzi attuatori 9 lungo detta direzione operativa tra una prima ed una seconda posizione assiale dell’ugello 5 nebulizzatore;
- una movimentazione dei secondi mezzi attuatori 10 attorno a detto asse centrale “A” tra una prima 2 ed una seconda posizione angolare 3 dell’ugello 5 nebulizzatore;
- una nebulizzazione del prodotto con una prefissata pressione di erogazione.
Ciascuna di dette posizioni assiali, posizioni angolari e pressione è determinata dall’unità di controllo 16 in funzione della pluralità di parametri rappresentativi della fisionomia acquisiti dai mezzi di acquisizione 17 ed allocati nel modulo di memoria 21.
Preferibilmente, l’interfaccia utente 22 è configurata per consentire all’utente “U” di selezionare arbitrariamente una o più modalità di funzionamento della cabina 1, ciascuna corrispondente ad un rispettivo ciclo di lavoro dei mezzi di nebulizzazione 4 e del gruppo di movimentazione 8.
Più in dettaglio, l’interfaccia utente 22 è configurata per consentire all’utente “U” di selezionare tra una prima, una seconda, una terza ed una quarta modalità di funzionamento.
In detta prima modalità di funzionamento, l’unità di controllo 16 è programmata per pilotare detti mezzi i nebulizzazione 4 e detto gruppo di movimentazione 8 in almeno un primo ciclo di lavoro che prevede: - una movimentazione dei primi mezzi attuatori 9 lungo detta direzione operativa tra detta prima quota Q1 e detta seconda quota Q2 dell’ugello 5 nebulizzatore;
- una movimentazione dei secondi mezzi attuatori 10 attorno a detto asse centrale “A” tra una prima 2 ed una seconda posizione angolare 3 dell’ugello 5 nebulizzatore;
- una nebulizzazione del prodotto con una prefissata prima pressione di erogazione “P1”.
In detta seconda modalità di funzionamento, l’unità di controllo 16 è programmata per pilotare detti mezzi i nebulizzazione 4 e detto gruppo di movimentazione 8 in almeno un secondo ciclo di lavoro che prevede:
- una movimentazione dei primi mezzi attuatori 9 lungo detta direzione operativa tra detta seconda Q2 e detta terza quota Q3 dell’ugello 5 nebulizzatore;
- una movimentazione dei secondi mezzi attuatori 10 attorno a detto asse centrale “A” tra una pluralità di posizioni angolari dell’ugello 5 nebulizzatore, preferibilmente almeno tre, nella forma realizzativa preferita almeno sei;
- una nebulizzazione del prodotto con una prefissata seconda pressione di erogazione P2 (inferiore rispetto alla prima P1).
Si noti che, preferibilmente, il numero di posizioni angolari della seconda modalità è stabilito dall’unità di controllo in funzione di detti parametro rappresentativo della corporatura dell’utente “U”.
In detta terza modalità di funzionamento, l’unità di controllo 16 è programmata per pilotare detti mezzi i nebulizzazione 4 e detto gruppo di movimentazione 8 in almeno un terzo ciclo di lavoro che prevede:
- una movimentazione dei primi mezzi attuatori 9 lungo detta direzione operativa tra detta terza quota Q3 e la posizione abbassata dell’ugello 5 nebulizzatore;
- una movimentazione dei secondi mezzi attuatori 10 attorno a detto asse centrale “A” tra una pluralità di posizioni angolari dell’ugello 5 nebulizzatore, preferibilmente almeno tre, nella forma realizzativa preferita almeno sei;
- una nebulizzazione del prodotto con una prefissata pressione di erogazione.
In detta quarta modalità di funzionamento, l’unità di controllo 16 è programmata per pilotare detti mezzi i nebulizzazione 4 e detto gruppo di movimentazione 8 secondo un ciclo di lavoro completo che combina il primo, il secondo ed il terzo ciclo di lavoro precedentemente descritti.
Si noti che i cicli e le modalità sono stati elencati come quattro solo per semplicità descrittiva, ma nello spirito della presente invenzione sono ricomprese ovviamente anche soluzioni in cui i cicli e le modalità siano maggiori o solo alcuni di quelli elencati, senza che chiaramente le denominazioni utilizzate siano in alcun modo indice di un ordine di visualizzazione/esecuzione o di un numero di opzioni predefinito.
Preferibilmente, inoltre, la cabina 1 comprende almeno un sensore di temperatura 24 alloggiato internamente a detta camera 2 e mezzi di climatizzazione 25 configurati per regolare le temperatura all’interno di detta camera 2.
L’unità di controllo 16 è dunque
preposta a ricevere da detto sensore di temperatura 24 un segnale rappresentativo della temperatura rilevata,
programmata per comparare della temperatura con un valore di riferimento preimpostato e
configurata per pilotare i mezzi di climatizzazione 25 in funzione di detta comparazione.
Preferibilmente, il valore di temperatura preimpostato è salvato nel modulo di memoria 21.
Si noti che in ciascuna modalità, al termine del ciclo di lavoro, l’unità di controllo 16 è preferibilmente configurata per azionare mezzi di climatizzazione 25.
Preferibilmente, la cabina 1 si inserisce all’interno di un sistema elettronico di monitoraggio.
Preferibilmente, il sistema si compone della cabina, di almeno un server remoto e di almeno un dispositivo remoto (non illustrati).
Il server remoto è dunque operativamente interposto, da un punto di vista della comunicazione e del trasferimento di dati, tra la cabina ed il dispositivo remoto.
Esso è collegato all’unità di controllo 16 della cabina 1 tramite un modulo di comunicazione 19, di tipo cablato o wireless.
Si noti che con l’espressione “dispositivo remoto” si intende nel presente testo definire qualunque dispositivo elettronico programmabile attraverso cui sia possibile connettersi a distanza al server ed interfacciarsi con l’unità di controllo 16, come ad esempio un PC, uno smartphone, un tablet o simili.
A tale riguardo, il dispositivo remoto è provvisto di un’interfaccia di programmazione connettibile al modulo di comunicazione attraverso detto server.
Preferibilmente, l’interfaccia di programmazione è definita da un applicazione web o software ed è configurata per scambiare dati con il dispositivo di pilotaggio 1 al fine di visualizzare la condizione della cabina 1 e/o di permettere ad un operatore di operare sulla stessa in manutenzione.
Vantaggiosamente, in tal modo l’operatore è in grado di operare direttamente sulla cabina 1 e/o monitorarne lo stato, sia da un punto di vista di guasti o malfunzionamenti che in relazione al consumo dei prodotti, potendo agire tempestivamente (o preventivamente).
Oggetto della presente invenzione è anche il metodo applicazione di un prodotto nebulizzato ad un utente mediante la cabina 1 per trattamenti estetici fin qui descritta.
Il metodo di applicazione è dunque, in sostanza, un metodo di pilotaggio della cabina 1 fin qui descritta.
Tale metodo prevede dunque almeno una fase di identificazione di una pluralità di parametri rappresentativi delle fisionomia di un utente ed una fase di memorizzazione di detta pluralità di parametri.
Le fasi di identificazione e memorizzazione definiscono dunque, in sostanza, una fase di acquisizione che, nella cabina 1 oggetto della presente invenzione, è eseguita dai mezzi di acquisizione 17.
A seguito di tale identificazione, il metodo prevede una movimentazione dell’ugello 5 nebulizzatore ed una erogazione di detto prodotto, contestuale a detta fase di movimentazione, in funzione di detta pluralità di parametri.
Più in dettaglio, la fase di identificazione comprende almeno una fase di determinazione di un primo parametro rappresentativo dell’altezza dell’utente, preferibilmente definito dalla prima quota Q1 precedentemente descritta.
Inoltre, la fase di identificazione comprende una fase di determinazione di un secondo parametro rappresentativo di un ingombro della testa dell’utente, preferibilmente definito dalla seconda quota Q2 precedentemente descritta oppure dalla distanza tra la prima Q1 e la seconda quota Q2.
Ancora, la fase di identificazione comprende una fase di determinazione di un terzo parametro rappresentativo di una lunghezza delle braccia dell’utente, preferibilmente definito dalla terza quota Q3 precedentemente descritta oppure dalla distanza tra la seconda Q2 e la terza quota Q3. Infine, la fase di identificazione prevede una fase die terminazione della lunghezza delle gambe dell’utente, la quale tuttavia è semplicemente definita da detta terza quota Q3.
Preferibilmente, inoltre, la fase di identificazione comprende anche una fase di determinazione di un quarto parametro rappresentativo della corporatura dell’utente.
Più precisamente, tale fase di determinazione del quarto parametro comprende le fasi di visualizzazione all’utente di una pluralità di opzioni ciascuna rappresentativa di un tipo di corporatura (es. esile, media, robusta) e selezione da parte dell’utente di una di dette opzioni.
Dunque, nel metodo, il primo, il secondo ed il terzo parametro corrispondono rispettivamente alla prima Q1, alla seconda Q2 ed alla terza quota Q3 lungo la direzione operativa, in cui la prima quota e la seconda quota sono rispettivamente superiore ed inferiore alla seconda. Pertanto, in accordo con quanto già descritto per la cabina 1, il metodo prevede una fase di trattamento del visto in cui l’ugello 5 nebulizzatore viene traslato tra la prima Q1 e la seconda quota Q2 ed il prodotto viene erogato ad una predeterminata prima pressione P1 di erogazione.
Preferibilmente, la fase di erogazione è contestuale a quella di traslazione tra la prima Q1 e la seconda quota Q2.
Inoltre, tale fase di trattamento del visto prevede di ripetere tale operazione (traslazione ed erogazione tra la prima Q1 e la seconda quota Q2) in almeno due posizioni angolari entrambe frontali all’utente.
Il metodo prevede inoltre una fase di trattamento del corpo, successiva, precedente o alternativa a quella di trattamento del viso, in cui l’ugello 5 nebulizzatore viene traslato tra la seconda Q2 e la terza quota Q3 ed il prodotto viene erogato ad una predeterminata seconda pressione di erogazione P2 (inferiore alla prima P1).
Tale fase di trattamento del corpo prevede di ripetere tale operazione (traslazione ed erogazione tra la seconda Q2 e la terza quota Q3) in una pluralità di posizioni angolari, preferibilmente almeno tre, più preferibilmente almeno sei, in parte frontali, in parte laterali ed in parte posteriori all’utente.
Si noti che, preferibilmente, il numero delle posizioni angolare e/o il valore della seconda pressione P2 di erogazione sono funzione del quarto parametro rappresentativo della corporatura dell’utente.
In altre parole, a corporature più robuste corrispondono un maggior numero di posizioni angolari e/o un ridotto valore di pressione di erogazione.
Ulteriormente, il metodo prevede una fase di trattamento delle gambe in cui l’ugello 5 nebulizzatore viene traslato tra la terza Q3 e la posizione abbassata ed il prodotto viene erogato ad una predeterminata ulteriore pressione di nebulizzazione (che può essere pari alla seconda P2 o leggermente superiore).
L’invenzione raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi. Infatti, la possibilità di identificare ed acquisire i dati propri della fisionomia del singolo utente consente di ottimizzare il trattamento, minimizzando la dispersione di prodotto e perfezionandone la distribuzione.
Ancora, l’utilizzo di un cursore facilità la determinazione dei parametri senza la necessità che sia l’utente a doverli inserire autonomamente.
Peraltro, integrando il cursore all’ugello di nebulizzazione, o pistola, è possibile minimizzare gli ingombri ed i costi di realizzazione della struttura.

Claims (28)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cabina per trattamenti estetici, comprendente: - una camera (2) di alloggiamento di un utente (U), delimitata da una base (2a), una parete laterale (2b) ed una parete di sommità (2c); - mezzi di nebulizzazione (4) di un prodotto per la pelle provvisti di almeno un ugello (5) nebulizzatore posto in collegamento di fluido con almeno un serbatoio (6) di detto prodotto per la pelle; - un gruppo di movimentazione (8) di detto ugello (5) provvisto di primi mezzi attuatori (9) configurati per movimentare detto ugello (5) circonferenzialmente attorno ad un asse centrale (A) della camera (2) tra una pluralità di posizione angolari; secondi mezzi attuatori (10) configurati per movimentare detto ugello (5) lungo una direzione operativa tra una posizione sollevata ed una posizione abbassata; - un’unità di controllo (16) associata a detti mezzi di nebulizzazione (4) e a detto gruppo di movimentazione (8) per pilotarli; caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di acquisizione (17) dati associati a o integrati in detta unità di controllo (16) e configurati per acquisire una pluralità di parametri rappresentativi della fisionomia dell’utente (U), in cui detta unità di controllo (16) è programmata per pilotare detti primi (9) e/o secondi mezzi attuatori (10) in funzione di detta pluralità di parametri.
  2. 2. Cabina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di acquisizione (17) dati comprendono: - almeno un cursore (18) mobile lungo detta direzione operativa per definire una corsa di acquisizione; - un modulo di identificazione (19) associato al cursore (18) e configurato per determinare, durante detta corsa di acquisizione, una pluralità di posizioni del cursore (18) correlate a detti parametri rappresentativi della fisionomia dell’utente (U).
  3. 3. Cabina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto modulo di identificazione (19) è configurato per selezionare almeno una prima (Q1), una seconda (Q2) ed una terza quota (Q3) di detto cursore (18) lungo la corsa di acquisizione, rappresentative ciascuna di un parametro rappresentativo della fisionomia dell’utente (U).
  4. 4. Cabina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che dette prima (Q1), seconda (Q2) e terza quota (Q3) del cursore sono rappresentative rispettivamente dei seguenti parametri: - altezza dell’utente (U); - ingombro della testa dell’utente (U); - lunghezza delle braccia dell’utente (U).
  5. 5. Cabina secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 2 alla 4, caratterizzata dal fatto che detto cursore (18) comprende un puntatore laser (18a) orientato in modo incidente con una zona centrale della camera (2) in uso occupata dal corpo dell’utente (U).
  6. 6. Cabina secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 2 alla 5, caratterizzata dal fatto che detto cursore (18) è rigidamente connesso a detto ugello (5) nebulizzatore.
  7. 7. Cabina secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 2 alla 6 caratterizzata dal fatto che detto modulo di identificazione (19) comprende un organo di comando (20) accessibile all’utente (U) e configurato per pilotare selettivamente un avvio o un arresto del cursore (18) durante la corsa di acquisizione.
  8. 8. Cabina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di acquisizione (17) comprendono un modulo di memoria (21) e dal fatto che il modulo di identificazione (19) è configurato per inviare a detto modulo di memoria (21) un segnale rappresentativo di ciascuna quota in cui l’organo di comando (20) impartisce un arresto al cursore (18) durante la corsa di acquisizione.
  9. 9. Cabina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un’interfaccia utente (22) affacciata internamente alla camera (2) ed associata a detti mezzi di acquisizione (17); detta interfaccia utente (U) essendo predisposta per consentire a detto utente (U) di comunicare almeno un parametro rappresentativo della propria corporatura e configurata per inviare un segnale rappresentativo di detto parametro ai mezzi di acquisizione (17).
  10. 10. Cabina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detta interfaccia utente (22) è configurata per visualizzare a detto utente (U) almeno una prima ed una seconda opzione correlate rispettivamente a due tipologie di corporature differenti.
  11. 11. Cabina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo (16) è programmata per pilotare detti mezzi i nebulizzazione (4) e detto gruppo di movimentazione (8) in almeno una modalità operativa definita da un ciclo di lavoro che prevede: una movimentazione dei primi mezzi attuatori (9) lungo detta direzione operativa tra una prima ed una seconda posizioni assiale dell’ugello (5) nebulizzatore, una movimentazione dei secondi mezzi attuatori (10) attorno a detto asse centrale (A) tra una prima ed una seconda posizione angolare dell’ugello (5) nebulizzatore; una nebulizzazione del prodotto con una prefissata pressione di erogazione, in cui detta unità di controllo (16) è configurata per determinare dette posizioni assiali, dette posizioni angolari e detta pressione di erogazione in funzione della pluralità di parametri rappresentativi della fisionomia dell’utente acquisiti dai mezzi di acquisizione (17).
  12. 12. Cabina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi attuatori (9) del gruppo di movimentazione (8) comprendono almeno un corpo di collegamento (11) sviluppantesi radialmente tra una porzione centrale (11a), imperniata alla parete di sommità (2c) della camera (2), ed una porzione periferica (11b) a cui sono associati i mezzi di nebulizzazione (4).
  13. 13. Cabina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi attuatori (9) del gruppo di movimentazione (8) comprendono inoltre almeno un motore (12) vincolato al corpo di collegamento (11) o ad una delle pareti della camera (2) ed un gruppo di trasmissione (13) operativamente interposto tra detto motore (12) e detto corpo di collegamento (11) e provvisto di almeno un pignone connesso al motore (12) ed almeno una cremagliera vincolata ad una delle pareti della camera (2) o al corpo di collegamento (11).
  14. 14. Cabina secondo la rivendicazione 12 o la 13, caratterizzata dal fatto che detto corpo di collegamento (11) dei primi mezzi attuatori (9) è completamente alloggiato internamente alla camera (2) con possibilità di rotazione di 360°.
  15. 15. Cabina secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 12 alla 14, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi attuatori (10) comprendono: - almeno un montante (14) sviluppantesi a partire dalla porzione periferica (11b) di detto corpo di collegamento (11) lungo la parete laterale (2c) della camera (2); - almeno un carrello (15) scorrevolmente associato a detto montante (14) e vincolato a detto ugello (5) nebulizzatore.
  16. 16. Cabina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere: - almeno un sensore di temperatura (24) alloggiato internamente a detta camera (2) ed associato a detta unità di controllo (16); - mezzi di climatizzazione (25) configurati per regolare le temperatura all’interno di detta camera (2), in cui l’unità di controllo (16) è preposta a ricevere da detto sensore di temperatura (24) un segnale rappresentativo della temperatura rilevata, programmata per comparare detta temperatura con un valore di riferimento preimpostato e configurata per pilotare i mezzi di climatizzazione (25) in funzione di detta comparazione.
  17. 17. Cabina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo (16) è configurata per pilotare i mezzi di nebulizzazione (4) in funzione di detta pluralità di parametri acquisiti.
  18. 18. Cabina secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di nebulizzazione (4) comprendono una o più valvole proporzionali associate all’ugello (5) nebulizzatore, in cui detta unità di controllo (16) è configurata per pilotare dette una o più valvole (7) proporzionali in funzione di detta pluralità di parametri acquisiti e/o di una posizione dell’ugello (5) nebulizzatore.
  19. 19. Metodo di applicazione di un prodotto nebulizzato ad un utente mediante una cabina (1) per trattamenti estetici secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - identificazione di una pluralità di parametri rappresentativi delle fisionomia di un utente (U); - memorizzazione di detta pluralità di parametri; - movimentazione di detto ugello (5) nebulizzatore in funzione di detta pluralità di parametri; - erogazione di detto prodotto, contestuale a detta fase di movimentazione, in funzione di detta pluralità di parametri.
  20. 20. Metodo secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che detta fase di identificazione comprende almeno le seguenti fasi: - determinazione di un primo parametro rappresentativo dell’altezza dell’utente (U); - determinazione di un secondo parametro rappresentativo di un ingombro della testa dell’utente (U); - determinazione di un terzo parametro rappresentativo di una lunghezza delle braccia dell’utente (U).
  21. 21. Metodo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che detti primo, secondo e terzo parametro corrispondono rispettivamente ad una prima (Q1), seconda (Q2) e terza quota (Q3) lungo la direzione operativa, in cui la prima quota (Q1) e la seconda quota (Q2) sono rispettivamente superiore ed inferiore alla seconda.
  22. 22. Metodo secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di trattamento del visto in cui: - l’ugello (5) nebulizzatore viene traslato tra la prima (Q1) e la seconda quota (Q2); - il prodotto viene erogato ad una predeterminata prima pressione (P1) di erogazione.
  23. 23. Metodo secondo la rivendicazione 21 o la 22, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di trattamento del corpo in cui: - l’ugello (5) nebulizzatore viene traslato tra la seconda (Q2) e la terza quota (Q3); - il prodotto viene erogato ad una predeterminata seconda pressione (P2) di erogazione.
  24. 24. Metodo secondo la rivendicazione 21 o la 22 o la 23, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di trattamento delle gambe in cui: - l’ugello (5) nebulizzatore viene traslato tra la terza quota (Q3) e la posizione abbassata; - il prodotto viene erogato ad una predeterminata pressione di nebulizzazione.
  25. 25. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 22 alla 24, caratterizzato dal fatto che detta prima pressione (P1) è superiore a detta seconda pressione (P2) di nebulizzazione.
  26. 26. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 20 alla 25, caratterizzato dal fatto che detta fase di identificazione comprende inoltre una fase di determinazione di un quarto parametro rappresentativo di una corporatura dell’utente (U).
  27. 27. Metodo secondo la rivendicazione 26, caratterizzato dal fatto che detta fase di determinazione del quarto parametro comprende le fasi di: - visualizzazione all’utente (U) di una pluralità di opzioni ciascuna rappresentativa di un tipo di corporatura; - selezione da parte dell’utente (U) di una di dette opzioni.
  28. 28. Metodo secondo la rivendicazione 26 o la 27, caratterizzato dal fatto che detta fase di movimentazione dell’ugello (5) nebulizzatore comprende almeno una traslazione di detto ugello (5) nebulizzatore attorno all’utente (U) tra almeno una prima ( 2) ed una seconda posizione angolare ( 3), in cui detta prima ( 2) e detta seconda posizione angolare ( 3) sono determinate in funzione di detto quarto parametro.
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