ITRM20120609A1 - Transfer per impronta dentale. - Google Patents
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Description
“TRANSFER PER IMPRONTA DENTALEâ€
_________________________________________________________________ DESCRIZIONE
Settore della tecnica
La presente domanda di brevetto per invenzione si riferisce in generale al settore odontoiatrico e più in particolare alla branca implantologica. Più nello specifico, l’invenzione riguarda un innovativo transfer da utilizzare come accessorio impiegato durante la fase di esecuzione dell'impronta dentale.
Sebbene l’invenzione sia applicabile a qualsiasi settore dove un tale tipo di dispositivo può essere vantaggiosamente utilizzato, preferibilmente questa riguarda il settore degli impianti dentali endoossei.
Tecnica nota
L’utilizzo degli impianti dentali, così come dell’implantologia in generale, si à ̈ rivelato negli ultimi tempi di enorme aiuto e importanza per la sostituzione dei denti persi. Grazie all’ausilio degli impianti dentali, i pazienti edentuli possono migliorare in modo significativo la qualità della loro salute e della vita in generale. I denti naturali possono essere persi nei modi più svariati, dando luogo non solo a disagi di tipo estetico, ma anche a problemi di tipo funzionale, a carico dell’apparato masticatorio in primis e anche a danno della fonazione e dell’attività respiratoria. Infatti, qualora l’edentulismo fosse in uno stadio particolarmente avanzato e non venisse curato in modo tempestivo, potrebbero scatenarsi numerosi altri problemi, prevalentemente orientati verso gli altri apparati dell’organismo. Prima dell'avvento dell'implantologia dentale, il ripristino era reso possibile solo per mezzo di protesi fissate ai denti contigui a quelli mancanti, ossia servendosi di un intervento demolitivo. Quando numero e qualità dei denti naturali non era favorevole alla costruzione di protesi fisse, la sostituzione dei denti mancanti prevedeva l'applicazione di protesi mobili parziali o totali.
Tali apparecchi oggi vanno scomparendo grazie ai progressi fatti sia nel campo della prevenzione delle carie dentarie nonché delle parodontopatie in generale e sia prevalentemente per merito dell'implantologia, che ha permesso la stabile sostituzione dei denti anche nei casi di perdita completa. Con l'utilizzo dell'implantologia dentale non à ̈ stato più necessario coinvolgere i denti integri per sostituire quelli mancanti e né tantomeno applicare dentiere o comunque manufatti mobili.
Come à ̈ noto, per implantologia dentale si intende quell'insieme di tecniche chirurgiche atte a riabilitare funzionalmente un paziente affetto da edentulismo totale o parziale, mediante l'utilizzo di impianti dentali ovverosia di elementi metallici inseriti chirurgicamente nell'osso mandibolare o mascellare, atti a loro volta a permettere la connessione di protesi fisse o mobili. Tali impianti possono essere di diverse forme, inseriti in diverse sedi con varie tecniche e poi connessi alle protesi con diverse tempistiche.
Tuttavia la crescente richiesta di soluzioni protesiche basate su impianti ha fatto sorgere in brevissimo tempo letteralmente centinaia di marche diverse di impianti disponibili sul mercato, ma in tutto solo una decina di questi sono riconosciuti a livello mondiale. Alla categoria più accreditata, infatti, appartengono tutti quegli impianti supportati da un'adeguata evidenza scientifica e da una valida sperimentazione clinica, all'altra categoria invece appartengono tutti gli impianti che, non potendo disporre di questi requisiti, puntano gran parte del loro successo commerciale sul basso prezzo, a volte sfruttando brevetti scaduti di aziende maggiori e copiandoli in maniera più o meno pedissequa, ovvero creando dei veri e propri cloni ma spesso al di fuori di ogni controllo.
Un impianto dentale à ̈ costituito da una piccola vite, prevalentemente realizzata in titanio, destinata a sostituire la radice di un dente naturale mancante. L'impianto viene posizionato nell'osso della mascella/mandibola, che nel corso del tempo si legherà all'osso stesso tramite un processo biologico chiamato osteointegrazione, ovvero le cellule "invaderanno" il metallo dell’impianto che quindi verrà agevolmente inglobato. Al termine del periodo necessario all'osteointegrazione si fisseranno all'impianto dentale dei pilastri di protesi che fuoriusciranno dalla gengiva e sui quali si collegheranno i denti in ceramica. Pertanto l’impianto dentale, in qualità di radice artificiale inserita stabilmente nell’osso, riuscirà a supportare validamente una capsula singola o un ponte, oppure potrà rappresentare un eccellente ancoraggio per una dentiera instabile o mal tollerata dal paziente. Tuttavia, tale rappresentazione rappresenta una schematizzazione della tecnica, giacché sostanzialmente esistono diverse tipologie di tecniche chirurgiche relative ai predetti impianti dentali.
Uno scopo della presente invenzione, consiste in generale nel realizzare un dispositivo in grado di ottimizzare migliorando la fase di esecuzione dell’impronta dentale e il tutto per una corretta esecuzione implantologica.
Quindi scopo più particolare della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un cosiddetto “transfer per impronta dentale†con caratteristiche specifiche che lo rendano direttamente applicabile alle più comuni tecniche e dispositivi implantologici esistenti attualmente sul mercato, facilitando enormemente nel contempo l'esecuzione delle stesse.
Altri vantaggi dell’invenzione risulteranno dalla descrizione particolareggiata di una sua forma di esecuzione esemplificativa e non limitativa, illustrata di seguito. Breve descrizione dell’invenzione
Brevemente e a titolo esplicativo della presente invenzione, deve riferirsi che gli attuali transfer sono quelli che in fase di impronta dentale fuoriescono dalla gengiva del paziente e constano di un elemento principale del transfer di forma pressoché variabile ma allungata, inseribili in vivo nell'impianto osseo precedentemente installato nella mandibola/mascella del paziente, oppure inseribili in laboratorio durante la fase di lavorazione nel cosiddetto analogo dell'impianto. Detti transfer, in generale, sono caratterizzati dalla presenza di una lunga vite di ritenzione passante attraverso l'intero corpo dello stesso, la cui impanatura dell'estremità filettata consente un perfetto e solidale accoppiamento tra detto transfer e detto impianto/analogo. In particolare detto solidale accoppiamento del transfer con l'impianto in vivo, dovuto anche a un particolare incastro tra l’estremità del transfer stesso e l’impianto nella bocca del paziente, permetterà all’operatore specializzato di prendere l'impronta del dente da impiantare, ovvero di immettere materiale da impronta attorno a detto transfer fino a completo indurimento che riprodurrà la posizione dell’impianto. Infatti, lo svitamento di detta vite di ritenzione del transfer permetterà l'estrazione di detta impronta dentale costituita da materiale da impronta inglobante predetto transfer. In realtà tale tecnica, seppur valida e statisticamente accreditata, non à ̈ scevra da complicazioni. In particolare in tutti quei casi frequenti in cui sussiste un disparallelismo tra impianti ovvero tra impianti e denti, oppure tra altri impianti dentali così come i monconi naturali, sussisterà una notevole complicazione nell'estrazione dell'impronta dentaria. Infatti, per motivi strutturali dovuti al solidale accoppiamento del transfer con l'impianto, detto movimento di estrazione dell'impronta potrà essere effettuato per buona parte soltanto lungo l'asse di inserimento osseo dell'impianto medesimo.
Pertanto, il concetto innovativo alla base della presente invenzione consiste nel prevedere un transfer inseribile nell’elemento cavo, in modo che durante l'estrazione dell'impronta dentale, il relativo materiale da impronta inglobi soltanto ed esclusivamente detto innovativo elemento cavo, permettendo al transfer di sfilarsi dall'impronta del dente cavo ovvero di non rimanere tipicamente incluso nelle comuni impronte dentali. Detto semplice sfilamento del transfer costituirà un valido contributo all'estrazione dell'impronta dentale, in quanto questa potrà essere estratta oltreché longitudinalmente all'asse dell'impianto anche fronto/posteriore o lateralmente a detto asse. Tale caratteristica à ̈ dovuta prevalentemente al fatto che una volta sfilato totalmente il transfer, l'inventivo elemento cavo inglobato nel materiale da impronta, risulterà totalmente svincolato dall'impianto inserito nell'osso giacché privato dal precedentemente citato incastro tra l’estremità del transfer e l’impianto stesso. In realtà tale caratteristica che sfrutta da un lato la consueta rigida stabilità del transfer all'impianto e dall'altro l'innovativa facile e svincolata estrazione dell'impronta dentale, costituisce una validissima soluzione a tutti quei problemi connessi con il danneggiamento o peggio la deformazione dell'impronta stessa in fase di estrazione. Considerando, infatti, che una minima imperfezione di un'impronta dentale riesce inevitabilmente a vanificare un’intera tecnica implantologica eseguita magistralmente, si comprende come la presente invenzione rappresenti innovativamente un validissimo contributo nel campo implantologico.
A tutto vantaggio della praticità e dell’economia, la presente invenzione ha fra gli obiettivi fondamentali anche quello di rendere la struttura in questione orientabile ai principali transfer odontoiatrici già esistenti sul mercato, pertanto piccole modifiche nella realizzazione della struttura inventiva ne permetteranno l'applicazione ai molteplici transfer odontoioatrici già esistenti.
Un ulteriore obiettivo à ̈ quello di proporre un transfer per impronta dentale che sia realizzabile su scala industriale, i cui componenti siano di tipo standard e perfettamente reperibili sul mercato e la cui produzione sia pienamente sostenibile da un punto di vista economico e ambientale.
Da quanto precede risulta chiaramente che il presente concetto inventivo à ̈ pertanto adattabile alle esigenze di ogni singolo caso e che quindi diverse modifiche possono essere apportate alla precedente descrizione senza uscire dal suo ambito di protezione.
Per quanto riguarda i materiali costitutivi detto inventivo transfer per impronta dentale, questi potranno essere scelti dal tecnico del ramo in modo da soddisfare le stringenti norme e caratteristiche tecniche in questo particolare settore, tra cui menzioniamo l’immutabilità qualitativa nel tempo, la solidità , un’eccezionale resistenza, l’atossicità , l'anticorrosività , tuttavia detti materiali possono comprendere quelli di tipo metallico preferibilmente l'acciaio o il titanio e/o le relative leghe nonché i polimeri di tipo plastico così come il teflon.
Per quanto riguarda le dimensioni di detto inventivo transfer per impronta, c’e da riferire che queste sono puramente indicative e non limitative dell’invenzione, giacché come già riferito le caratteristiche tecniche costitutive lo renderebbero adattabile al tipo di impianto/transfer utilizzabile e già presente sul mercato. Pur tuttavia, le dimensioni di detto trovato possono essere espresse e complessivamente riassunte per quanto attiene l'estensione dell'altezza dell'elemento cavo in un intervallo compreso tra 11 mm e 3 mm, più preferibilmente tra 9 mm e 5 mm e ancora più preferibilmente di 7 mm mentre per quanto riguarda l'estensione del diametro della flangia superiore di detto elemento cavo in un intervallo compreso tra 11 mm e 3 mm, più preferibilmente tra 9 mm e 5 mm e ancora più preferibilmente di 7 mm e infine per quanto riguarda il calibro del canale longitudinale di detto elemento cavo in un intervallo compreso tra 6 mm e 1 mm, più preferibilmente tra 4,5 mm e 2,5 mm e ancora più preferibilmente di 3,5 mm. Altre caratteristiche della presente invenzione sono descritte nella seguente descrizione particolareggiata di una o più forme specifiche di esecuzione, protette dalle varie rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
I precedenti vantaggi, nonché altri vantaggi e caratteristiche della presente invenzione, verranno illustrati facendo riferimento alle figure annesse, che sono da considerarsi puramente illustrative e non limitative o vincolanti agli effetti della presente domanda di brevetto, in cui:
FIGURA 1 à ̈ una vista prospettica dall’alto degli elementi costitutivi del transfer per impronta dentale;
FIGURA 2 à ̈ una vista prospettica dall’alto del transfer inventivo per impronta dentale assemblato ma non installato nel relativo analogo dell'impianto;
FIGURA 3 à ̈ una vista prospettica dall’alto del transfer inventivo per impronta dentale assemblato e installato nel relativo analogo dell'impianto;
FIGURA 4 à ̈ un'ulteriore vista prospettica dall’alto dell'elemento cavo, del transfer e della vite di ritenzione;
FIGURA 5 à ̈ una vista prospettica dall’alto sia dell'elemento cavo e sia del transfer, entrambi dotati di incastro maschio/femmina del tipo binario/canale; FIGURA 6 à ̈ una vista prospettica dall’alto dell'elemento cavo dotato degli elementi di ritenzione conformati a mò di stella e degli elementi di ritenzione conformati a mò di parallelepipedi rettangoli disposti in una serie verticale coincidente;
FIGURA 7 à ̈ una vista prospettica dall’alto dell'elemento cavo con il canale longitudinale prismatico, del transfer con la porzione principale prismatica e della vite di ritenzione con una filettatura intermedia;
FIGURA 8 à ̈ una vista prospettica dall’alto dell'elemento cavo con il canale longitudinale provvisto di un canale e del transfer con la porzione principale provvista di relativo dente.
Modi preferiti di realizzazione l’invenzione
La presente invenzione verrà ora descritta nei dettagli con riferimento alle figure e a una sua realizzazione preferita in queste mostrata, in cui per gli stessi componenti sono stati utilizzati identici riferimenti numerici.
Facendo riferimento alle diverse figure, queste mostrano un innovativo transfer per impronta dentale. Come mostrato complessivamente nelle Figure 1-8, detto transfer per impronta dentale risulta fondamentalmente costituito da almeno un innovativo elemento cavo 100, dal transfer 200 e da una vite di ritenzione 300. Altresì dette Figure mostrano, sebbene non faccia direttamente parte della presente invenzione, anche l’impianto 400 inseribile in vivo nell’osso mascellare/mandibolare del paziente ovvero di un analogo dell’impianto 400 utilizzato per supportare il transfer in laboratorio.
Come si può meglio osservare nelle Figg. 4-8, predetto elemento cavo 100 risulta caratterizzato internamente dalla presenza di un canale longitudinale 120 mentre sulla superficie esterna risulta caratterizzato dalla presenza di elementi di ritenzione 130 protrudenti esternamente, in grado di poter agevolmente fissare il materiale da impronta e in modo che detto materiale una volta indurito inglobi interamente predetto elemento cavo 100 e infine à ̈ caratterizzato sull'estremità superiore dalla presenza di una flangia 140 preferibilmente circolare ovvero rettangolare.
Per quanto attiene il predetto transfer 200 questo risulta caratterizzato dalla presenza di una porzione principale 210, atta a combaciare e scorrere agevolmente in detto canale longitudinale 120, che come si può specificatamente osservare in Fig. 2, possiede una lunghezza tale da fuoriuscire inferiormente da predetto canale longitudinale 120 soltanto tramite una svasatura 230 terminante a sua volta con una porzione prismatica 240 innestabile nella relativa sede prismatica ricavata nell’impianto/analogo 400, caratterizzato dalla presenza della porzione superiore di testa 250 avente una sezione più allargata rispetto quella di detta porzione principale 210 e prevalentemente avente un diametro tale da coincidere con quello di detta flangia 140. Infine detto transfer 200 à ̈ caratterizzato dalla presenza di un canale longitudinale 280 passante attraverso la porzione superiore di testa 250, la porzione principale 210, la svasatura 230 e la porzione prismatica 240 e attraverso il cui canale penetrerà perfettamente e scorrerà agevolmente detta vite di ritenzione 300.
Per quanto riguarda, infine, la vite di ritenzione 300 questa risulta caratterizzata dalla presenza di uno stelo cilindrico 320, che come si può osservare anche in Figg. 1, 2 e 4, à ̈ costituito su un’estremità dalla testa 310, conformata in modo da poter consentire l’avvitamento/svitamento tramite un comune arnese e sull’altra estremità da una filettatura a vite 330 impanabile nella relativa sede ricavata all’interno dell’innesto/analogo 400.
Altra caratteristica fondamentale nella realizzazione della presente invenzione consiste nel fatto che l’elemento cavo 100 e il transfer 200 dovranno risultare rigorosamente solidali fra loro, prevenendo anche eventuali reciproche rotazioni. Tale caratteristica come si può osservare nelle Figure 1 e 4, viene preferibilmente ottenuta ricavando sulla flangia 140 e sulla porzione superiore di testa 250 uno o più elementi di incastro costituiti sulla flangia 140 da almeno un forame 145 e da almeno un rispettivo perno 255 posto inferiormente alla porzione superiore di testa 250. Un’ulteriore e vantaggiosa realizzazione di predetti elementi di incastro prevede che il rispettivo perno 255 sia conico e dotato di un angolo di conicità compreso tra 2° e 10° e più preferibilmente pari a 6°.
Al fine, inoltre, di poter applicare detta invenzione ai più comuni impianti esistenti attualmente sul mercato, come à ̈ il caso degli impianti aventi una conformazione tale che una volta impiantati fuoriescono dalla gengiva tramite una porzione conica o prismatica (del tipo esagonale), si prevede che l’inventivo elemento cavo sia realizzato con un’altezza inferiore a quella descritta in precedenza. Nello specifico la riduzione di tale altezza sarà tale da andare perfettamente a compensare l’altezza della porzione di impianto fuoriuscente dalla gengiva e ciò in modo che la somma dell’altezza di detta porzione di impianto fuoriuscente e dell’altezza dell’elemento cavo ridotto equivalga complessivamente a quella dell’elemento cavo 100 descritto in precedenza ovvero con l’altezza non ridotta.
Al fine di rendere chiara l’utilità e l’innovatività della presente invenzione, con l’ausilio delle Figg. 1-3, verrà ora descritto il funzionamento della struttura inventiva, sempre facendo riferimento a un’applicazione che riguarda il caso reale dell’impianto endoosseo in un paziente, in particolare in fase operatoria dopo l’inserimento e relativa osteointegrazione dell’impianto 400, sarà necessario il preventivo inserimento della vite di ritenzione 300 nel canale longitudinale 280 del transfer 200, quindi l’inserimento di detta porzione principale 210 del transfer 200 nel canale longitudinale 120 dell’elemento cavo 100, facendo ingaggiare predetto forame 145 col rispettivo perno 255, quindi innestando l’estremità inferiore di detta porzione principale 210 del transfer 200, ovvero quella fuoriuscente inferiormente da detto canale longitudinale 120 e costituita dalla svasatura 230 e dalla porzione prismatica 240 (v. Fig. 2), nella relativa sede prismatica dell’impianto 400 innestato nell’osso e infine bloccando l’intera installazione tramite serraggio della relativa vite di ritenzione 300, in modo da permettere l’avvitamento della filettatura a vite 330 nella relativa sede filettata presente nell’impianto 400. Tale innovativa installazione permetterà una volta effettuata l’impronta dentale di rimuoverla facilmente. L’operatore specializzato dovrà , infatti, svitare la vite di ritenzione 300, sfilare totalmente il transfer 200 e quindi rimuovere agevolmente l’impronta dentale inglobante l’innovativo elemento cavo 100. Una volta rimosso l’accoppiamento di detta vite di ritenzione 300 e quindi del transfer 200, l’elemento cavo 100 con l’impronta dentale fissata sarà totalmente svincolato dall’impianto 400 e quindi sarà facilmente estraibile dalla bocca del paziente. Viceversa nel caso del transfer dell’arte nota, inglobato direttamente nell’impronta dentale, dopo essere stato rimosso l’accoppiamento di detta vite di ritenzione 300, detto transfer rimarrà ancora inserito tramite detta svasatura 230 e detta porzione prismatica 240 nell’impianto 400. Il permanere di tale inserzione richiederà per l’estrazione dell’impronta dentale preventivi movimenti assiali rispetto l’asse di inserimento dello stesso impianto 400, che saranno alquanto difficoltosi in tutti quei già accennati casi di disparallelismo tra l’asse dell’impianto e i denti contigui.
La presente invenzione prevede delle ulteriori forme di realizzazione alternative in corrispondenza di alcune varianti della sua struttura e della forma dei suoi componenti.
Per esempio, anche se finora à ̈ stata descritta la caratteristica che consente all’elemento cavo 100 e al transfer 200 di risultare rigorosamente solidali tramite un incastro costituito dal forame 145 e dal relativo perno 255, come si può osservare in Fig. 5, à ̈ possibile realizzare detto incastro, in alternativa, ricavando inferiormente alla porzione superiore di testa 250 e superiormente alla flangia 140 un sistema di incastro maschio/femmina del tipo binario/canale 146 ovvero come rappresentato in Fig. 8 ricavando longitudinalmente al canale 145 e alla relativa porzione principale 210 un sistema di incastro maschio/femmina del tipo binario/canale 147.
Altresì, come si può specificatamente osservare in Fig. 7, in un’ulteriore realizzazione alternativa orientata sempre all’ottenimento di un accoppiamento tra l’elemento cavo 100 e il transfer 200 rigorosamente solidale, si prevede che il canale longitudinale 120 dell’elemento cavo 100 abbia una sezione prismatica e conseguentemente che la sezione della porzione principale 210 del transfer 200 sia equivalentemente prismatica e ciò in modo da impedire inventivamente eventuali involontarie rotazioni fra detto elemento cavo 100 e detto transfer 200. Un ulteriore aspetto, a margine di tutte le soluzioni tecniche finora descritte, ma di particolare rilevanza nella realizzazione dell’invenzione, riguarda il fatto che gli elementi di ritenzione 130 protrudenti esternamente dall’elemento cavo 100, siano conformati variabilmente in modo da poter agevolmente fissare il materiale da impronta. In una realizzazione specifica, come rappresentato nelle Figg. 1-5 e 7 e 8, detti elementi di ritenzione 130 sono costituiti da anelli concentrici preferibilmente caratterizzati da diametri crescenti con l’altezza. Tuttavia come si può osservare in Fig. 6 predetti elementi di ritenzione 130 protrudenti esternamente da detto elemento cavo possono essere conformati a mò di stella oppure, nel caso in cui si debbano eseguire più impianti contigui, in fase di impronta à ̈ preferibile utilizzare un elemento cavo 100 dotato di elementi di ritenzione 130 conformati a mò di parallelepipedi rettangoli disposti in una serie verticale coincidente.
Gli inventori della presente privativa, fondamentalmente sulla base dell’esperienza, hanno messo a punto un’ulteriore realizzazione alternativa della presente invenzione in cui, vedi Fig. 7, si prevede che il predetto stelo cilindrico 320 della vite di ritenzione 300 presenti un’ulteriore filettatura 390 situata a circa metà altezza, in grado, in fase di inserimento nel canale longitudinale 280 del transfer 200, di impanarsi prima nella relativa filettatura ricavata in posizione avanzata, ovvero nella metà superiore del lume dello stesso canale longitudinale 280, quindi di oltrepassarla e solo secondariamente avvitarsi tramite la seconda filettatura a vite 330 nella relativa sede filettata ricavata nell’impianto 400. Tale caratteristica, in realtà , aumenterà la sicurezza dell’assemblaggio in quanto, durante la fase di installazione/disinstallazione, lo svitamento della vite di ritenzione 300 dall’impianto 400, consentirà a questa di rimanere ancora fissata all’interno del transfer 200 facilitando da un lato la presa per l’estrazione del transfer stesso e dall’altra riducendo il rischio di un’involontaria ingestione dell’elemento da parte del paziente, connesso direttamente con il numero dei componenti liberi presenti nel cavo orale del paziente stesso.
Ovviamente i dati qui forniti sono puramente esemplificativi e assolutamente non limitativi della portata della presente invenzione in quanto servono, piuttosto, a estendere e non a limitare il contenuto della presente invenzione. Diverse ovvie modifiche potrebbero essere chiaramente apportate dal tecnico medio del settore alle precedenti realizzazioni esemplificative e non limitative descritte con riferimento alle figure, senza che ciò implichi un’estensione oltre il concetto inventivo che à ̈ alla base delle seguenti rivendicazioni dipendenti.
Claims (12)
- RIVENDICAZIONI 1. Transfer per impronta dentale comprendente almeno un elemento cavo (100), un transfer (200) e una vite di ritenzione (300) caratterizzato dal fatto che predetto transfer per impronta viene applicato a un impianto (400) inseribile in vivo nell’osso mascellare/mandibolare del paziente ovvero applicato a un analogo dell’impianto (400) utilizzato per supportare il transfer in laboratorio, caratterizzato dal fatto che predetto elemento cavo (100) comprende intimamente un canale longitudinale (120), comprende sulla superficie esterna elementi di ritenzione (130) protrudenti esternamente, in grado di poter agevolmente fissare il materiale da impronta e in modo che detto materiale, una volta indurito, inglobi esclusivamente e totalmente predetto elemento cavo (100) e infine sull'estremità superiore comprende una flangia (140) preferibilmente circolare ovvero rettangolare, caratterizzato dal fatto che predetto transfer (200) comprende una porzione principale (210), tale da combaciare e scorrere agevolmente in detto canale longitudinale (120), avente una lunghezza tale da fuoriuscire inferiormente da predetto canale longitudinale (120) soltanto tramite una svasatura (230) terminante a sua volta con una porzione prismatica (240) innestabile nella relativa sede prismatica ricavata in un impianto/analogo (400), comprende una porzione superiore di testa (250) avente una sezione più allargata rispetto quella di detta porzione principale (210) e prevalentemente avente un diametro tale da coincidere con quello di detta flangia (140) e infine comprende intimamente un canale longitudinale (280) passante attraverso la porzione superiore di testa (250), la porzione principale (210), la svasatura (230) e la porzione prismatica (240) e attraverso il cui canale longitudinale (280) penetrerà perfettamente e scorrerà agevolmente detta vite di ritenzione (300) e infine caratterizzato dal fatto che predetta vite di ritenzione (300) comprende uno stelo cilindrico (320) avente su un’estremità la testa (310), conformata in modo da poter consentire l’avvitamento/svitamento tramite un comune arnese e avente sull’altra estremità una filettatura a vite (330) impanabile nella relativa sede ricavata all’interno di detto innesto/analogo (400).
- 2. Transfer per impronta dentale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’elemento cavo (100) e il transfer (200) risultano rigorosamente solidali fra loro tramite un reciproco elemento di incastro costituito sulla flangia (140) da almeno un forame (145) e da almeno un rispettivo perno (255) posto inferiormente alla porzione superiore di testa (250).
- 3. Transfer per impronta dentale secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il perno (255) à ̈ conico e dal fatto che l’angolo di conicità dello stesso à ̈ compreso tra 2° e 10° e più preferibilmente à ̈ pari a 6°.
- 4. Transfer per impronta dentale secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che l’elemento cavo (100) e il transfer (200) risultano rigorosamente solidali fra loro tramite un reciproco elemento di incastro maschio/femmina del tipo binario/canale (146) ricavato inferiormente alla porzione superiore di testa (250) e superiormente alla flangia (140).
- 5. Transfer per impronta dentale secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il canale longitudinale (120) dell’elemento cavo (100) presenta una sezione prismatica e conseguentemente dal fatto che la sezione della porzione principale (210) del transfer (200) risulta equivalentemente prismatica e ciò in modo da impedire eventuali involontarie rotazioni fra detto elemento cavo (100) e detto transfer (200).
- 6. Transfer per impronta dentale secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il canale longitudinale (120) dell’elemento cavo (100) e la porzione principale (210) del transfer (200) presentano longitudinalmente un sistema di incastro maschio/femmina del tipo binario/canale (147).
- 7. Transfer per impronta dentale secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto gli elementi di ritenzione (130) protrudenti esternamente dall’elemento cavo (100) sono sono conformati variabilmente in modo da poter agevolmente fissare il materiale da impronta.
- 8. Transfer per impronta dentale secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto gli elementi di ritenzione (130) protrudenti esternamente dall’elemento cavo (100) sono costituiti da anelli concentrici preferibilmente caratterizzati da diametri crescenti con l’altezza, oppure dal fatto che predetti elementi di ritenzione (130) sono conformati a mò di stella o anche dal fatto che predetti elementi di ritenzione (130) sono conformati a mò di parallelepipedi rettangoli disposti in una serie verticale coincidente.
- 9. Transfer per impronta dentale secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che predetti elementi di ritenzione (130) protrudenti esternamente da detto elemento cavo (100) sono conformati variabilmente in modo da poter agevolmente fissare il materiale da impronta e quindi rimanere inglobato nello stesso.
- 10. Transfer per impronta dentale secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il predetto stelo cilindrico (320) di detta vite di ritenzione (300) presenta un’ulteriore filettatura (390) situata a circa metà altezza, in grado in fase di inserimento nel canale longitudinale (280) del transfer (200), di impanarsi prima nella relativa filettatura ricavata in posizione avanzata, ovvero nella metà superiore del lume di detto canale longitudinale (280), quindi di oltrepassarla e solo secondariamente avvitarsi tramite la filettatura a vite (330) nella relativa sede filettata ricavata nell’impianto (400).
- 11. Transfer per impronta dentale secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che i materiali costitutivi possono comprendere quelli di tipo metallico preferibilmente l'acciaio o il titanio e/o le relative leghe nonché i polimeri di tipo plastico così come il teflon.
- 12. Transfer per impronta dentale secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che le dimensioni dell'elemento cavo (100) sono espresse in particolare per quanto attiene l'estensione dell'altezza in un intervallo proporzionato ai comuni impianti esistenti sul mercato, ovvero anche a quegli impianti aventi porzioni fuoriuscenti dalle gengive e quindi in un intervallo compreso tra 11 mm e 3 mm, più preferibilmente tra 9 mm e 5 mm e ancora più preferibilmente di 7 mm.
Priority Applications (1)
Application Number | Priority Date | Filing Date | Title |
---|---|---|---|
IT000609A ITRM20120609A1 (it) | 2012-12-03 | 2012-12-03 | Transfer per impronta dentale. |
Applications Claiming Priority (1)
Application Number | Priority Date | Filing Date | Title |
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IT000609A ITRM20120609A1 (it) | 2012-12-03 | 2012-12-03 | Transfer per impronta dentale. |
Publications (1)
Publication Number | Publication Date |
---|---|
ITRM20120609A1 true ITRM20120609A1 (it) | 2014-06-04 |
Family
ID=47605670
Family Applications (1)
Application Number | Title | Priority Date | Filing Date |
---|---|---|---|
IT000609A ITRM20120609A1 (it) | 2012-12-03 | 2012-12-03 | Transfer per impronta dentale. |
Country Status (1)
Country | Link |
---|---|
IT (1) | ITRM20120609A1 (it) |
Citations (3)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
---|---|---|---|---|
WO1993020774A1 (en) * | 1992-04-16 | 1993-10-28 | George Brian Asher | Method of forming a dental prosthesis for mounting in an implant |
EP0727193A1 (en) * | 1995-02-17 | 1996-08-21 | Dentsply International, Inc. | Universal precision dental transfer for endosseous implants |
WO2009050759A1 (en) * | 2007-10-18 | 2009-04-23 | Pio Donnarumma | Removable connection for endosseous dental implantology and method for the production of a dental prosthesis of an endosseous implant that uses such a connection |
-
2012
- 2012-12-03 IT IT000609A patent/ITRM20120609A1/it unknown
Patent Citations (3)
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