ITMI20130957A1 - Impianto dentale endo-osseo di tipo migliorato - Google Patents

Description

“IMPIANTO DENTALE ENDO-OSSEO DI TIPO MIGLIORATOâ€

La presente invenzione concerne un impianto endo-osseo di tipo migliorato per applicazioni dentali.

Il settore di applicazione dell’invenzione à ̈ quello degli impianti dentali utilizzati per sostituire gli elementi dentali mancanti a livello del cavo orale. In particolare l’impianto sostituisce la radice del dente, così da permettere l’applicazione che ne riproduce la corona.

Tradizionalmente gli impianti dentali sono costituiti da corpi cilindrici o francamente conici, con apice a bordo arrotondato o comunque non tagliente. Questa forma di realizzazione nota presenta tuttavia lo svantaggio di impedire l’inserimento dell’impianto in cavità già preparate con le apposite fresature, perché in situazioni in cui la pre-fesatura ha un diametro sottodimensionato rispetto alle dimensioni dell’impianto, quest’ultimo non riesce ad impegnarsi all’interno della sua sede fresata.

Gli impianti noti del tipo sopra descritto richiedono in ogni caso una preparazione della sede ossea con un foro, il cui diametro à ̈ vicino a quello dell’impianto stesso. Per questo motivo non si riesce ad ottenere il desiderato grado di stabilità primaria, necessario per potere operare sull’impianto all’atto del suo inserimento nell’osso. Questa esigenza à ̈ tanto più sentita nel caso di un osso ricevente che possiede uno stato di mineralizzazione ridotta, o comunque con caratteristiche meccaniche insufficienti per trattenere in posizione stabile l’impianto, ovvero la condizione necessaria per assicurare la stabilità dell’impianto medesimo nel tempo.

La tecnica nota presa in esame presenta inoltre generalmente un’area apicale a disegno circolare, ciò che accresce le difficoltà di inserimento dell’impianto in una sede sottodimensionata.

Un ulteriore svantaggio della tecnica nota à ̈ legato alla presenza di fresature all’apice, aventi uno sviluppo assiale o secondo una generatrice del corpo dell’impianto. Infatti questa forma di realizzazione nota non permette il deflusso dei trucioli di osso prodotti durante l’inserimento, i quali trucioli vanno conseguentemente a bloccare la progressione dell’impianto nel tessuto osseo.

Per accrescere il livello di stabilità primaria degli impianti noti, questi presentano una superficie esterna provvista di una rugosità adatta per favorire l’osteointegrazione a livello della interfaccia osso/impianto. Questa soluzione nota ha tuttavia l’inconveniente di accrescere il rischio di adesione batterica e di infezione dei tessuti perimplantari, con conseguente fallimento dell’impianto a medio e lungo termine.

Costituisce lo scopo principale della presente invenzione quello di fornire un nuovo impianto dentale endo-osseo, il quale permetta di superare i ricordati inconvenienti dalla tecnica nota.

In particolare l’impianto dell’invenzione ha lo scopo di assicurare una buona stabilità primaria, anche in presenza di un osso morbido o in generale avente consistenza ridotta.

E’ un ulteriore scopo dell’invenzione quello di fornire un impianto dentale, adatto per facilitare l’inserimento in siti sotto-preparati e per limitare l’accumulo di trucioli di osso nella sede dell’impianto.

E’ ancora uno scopo dell’invenzione quello di fornire un impianto del tipo anzidetto il quale, in rapporto agli impianti della tecnica nota, riduca in modo sensibile il rischio di infezioni perimplantari, così da aumentare significativamente il successo a medio e lungo termine dell’impianto. Questi ed altri scopi sono raggiunti con l’impianto della rivendicazione 1. Dei preferiti modi di realizzare l’impianto dell’invenzione risultano dalle restanti rivendicazioni.

In rapporto alla tecnica nota degli impianti con apice a bordo arrotondato, quello della presente invenzione offre il vantaggio di accrescere la stabilità primaria dell’impianto, anche nel caso di inserimento in un osso di scarsa qualità meccanica. La presenza di fresature a sviluppo elicoidale, del canto suo, favorisce il deflusso dei detriti ossei, conseguenti all’inserimento dell’impianto nella sua sede.

Inoltre, grazie al contributo delle caratteristiche precedenti, l’invenzione permette di assicurare la desiderata stabilità primaria, anche con l’impiego di una superficie esterna non più rugosa, ma tornita con finitura liscia, così da ridurre considerevolmente i rischi di proliferazione batterica.

Ancora, sfruttando la migliorata stabilità primaria dell’impianto dell’invenzione, questo presenta fin dall’inizio una stabilità sufficiente per consentire l’applicazione immediata della protesi, in modo adatto per sopportare il relativo carico masticatorio.

Questi ed altri scopi, vantaggi e caratteristiche risultano dalla descrizione che segue di un preferito modo di realizzare l’impianto dell’invenzione illustrato, a titolo di esempio non limitativo, nelle figure delle allegate tavole di disegni. In esse:

la figura 1 illustra in prospettiva l’estremità apicale di un impianto realizzato secondo la tecnica nota;

la figura 2 illustra in prospettiva l’estremità apicale dell’impianto dell’invenzione;

le figure 3 e 4 illustrano l’impianto dell’invenzione dal lato della sua estremità apicale;

la figura 5 illustra l’impianto dell’invenzione in vista frontale;

la figura 6 illustra l’impianto in sezione ingrandita secondo il piano di traccia VI-VI di figura 5;

la figura 7 illustra il particolare della porzione di testa dell’impianto di figura 5;

la figura 8 illustra in prospettiva l’impianto di figura 5;

la figura 9 illustra la preparazione dell’osso per l’inserimento in sede di un impianto della tecnica nota;

la figura 10 illustra la preparazione dell’osso per l’inserimento in sede dell’impianto secondo l’invenzione; e

la figura 11 illustra l’impianto di fig. 10 in sito.

L’impianto della tecnica nota illustrato in figura 1 presenta una estremità apicale 1 provvista di un bordo arrotondato 2. In ragione del disegno arrotondato del bordo 2 dell’apice 1, e come illustrato in figura 9, l’impianto 3 della tecnica nota con diametro esterno D1 richiede, per il suo inserimento nell’osso 4, la preventiva formazione in quest’ultimo di una corrispondente sede circolare 5, il cui diametro D2 deve essere corrispondente al diametro D1 dell’impianto. Questa soluzione compromette tuttavia la stabilità primaria dell’impianto noto nella sua sede 5, soprattutto nel caso di un osso morbido.

Per compensare la descritta carenza di stabilità primaria la tecnica nota prevede di formare, sulla superficie esterna dell’impianto 3, delle microrugosità 6 le quali, da un lato, favoriscono l’integrazione dell’impianto con l’osso ma, dall’altro lato, hanno l’inconveniente di favorire l’adesione e la crescita batterica.

Per superare questi inconvenienti l’invenzione realizza l’impianto 7 di figura 10, il quale ha il vantaggio di potere essere inserito in una sede 8 il cui diametro D2 à ̈ sensibilmente inferiore al diametro massimo D1 del medesimo impianto 7. Per esempio il rapporto D1/D2 può arrivare, utilizzando l’impianto dell’invenzione, anche fino a 2/1. In questo modo diviene possibile raggiungere una migliorata stabilità primaria dell’impianto 7 nella sua sede 8 sull’osso 4, per generazione di forze F che insistono sulla superficie laterale interna della medesima sede 8.

L’incremento di stabilità primaria che à ̈ esibito dall’impianto dell’invenzione permette di rinunciare all’impiego delle tradizionali superfici esterne ruvide o rugose, sfruttando invece delle superfici lisce con rugosità media Ra minore di 0,7 µm, preferibilmente pari a 0,5 µm, le quali hanno il vantaggio di ridurre i rischi di colonizzazione batterica.

Questi risultati sono raggiunti, secondo l’invenzione, prevedendo un impianto dentale 7 la cui porzione apicale 9 possiede un bordo 10 con profilo tagliente o affilato. Il profilo tagliente della porzione apicale 9 dell’impianto 7 dell’invenzione, combinato con il disegno a tronco conico della medesima porzione apicale 9, favorisce e facilita la descritta penetrazione dell’impianto 7 nella sede 8 dell’osso 4 avente un diametro inferiore o sottodimensionato rispetto al diametro massimo dell’impianto.

Come illustrato nelle figure da 3 a 8, l’impianto 7 dell’invenzione possiede una testa 12 che reca, internamente (fig. 8) o all’esterno (fig. 5), un elemento 11 di connessione protesica. Il corpo dell’impianto che sovrasta la porzione apicale 9, indicato con 13 in figura 5, possiede anch’esso una forma leggermente a tronco di cono.

L’intera superficie esterna dell’impianto 7 possiede una filettatura 14 a doppio principio che, nella porzione apicale 9 dell’impianto, à ̈ interrotta da almeno due fresature a sviluppo elicoidale, rispettivamente 15 e 16. Grazie al loro sviluppo elicoidale, le fresature 15 e 16 favoriscono il deflusso dei trucioli ossei ed il loro scarico, all’esterno della citata sede 8, nella fase iniziale di inserimento dell’impianto che rappresenta quella maggiormente critica.

Come illustrato in figura 5, le fresature 15 e 16 terminano in corrispondenza dell’estremità 17 della porzione apicale 9 dell’impianto 1. Vantaggiosamente questa estremità 17 ha una superficie piana 20 di forma sostanzialmente ellittica, adatta per favorire ulteriormente l’inserimento dell’impianto nella sede 8 sottodimensionata.

Il collare 12 dell’impianto 7 dell’invenzione, come meglio à ̈ illustrato in figura 5, presenta dei microsolchi 18 orientati trasversalmente rispetto all’asse longitudinale dell’impianto e con sviluppo anulare. Questi microsolchi 18 contribuiscono alla stabilità a lungo termine dell’impianto sul margine osseo.

La porzione di testa dell’impianto 7 illustrato in figura 8 possiede una piattaforma 19, il cui diametro D3 à ̈ maggiore del diametro massimo D1 del corpo 13 dell’impianto.

All’invenzione, come sopra descritta ed illustrata nelle figure, à ̈ possibile apportare delle modifiche per realizzare delle varianti che tuttavia rientrano nell’ambito delle rivendicazioni che seguono. Così, per esempio, sarà possibile prevedere nell’impianto dentale una combinazione qualsiasi delle caratteristiche sopra descritte, a partire da quella che riguarda la presenza di un bordo a profilo tagliente sull’estremità della porzione apicale del corpo dell’impianto.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto dentale endo-osseo, del tipo comprendente una testa provvista di un collare (12) e di una connessione protesica (11), nonché comprendente un corpo (13) ed una porzione apicale (9) provvista di una estremità (17), caratterizzato dal fatto che la detta estremità (17) presenta un bordo (10) a profilo tagliente.
2. 2. Impianto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la detta estremità (17) presenta un fondo (20) di forma ellittica.
3. 3. Impianto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di prevedere almeno due fresature (15,16) a sviluppo elicoidale, in corrispondenza della detta porzione apicale (9).
4. 4. Impianto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di prevedere, sulla sua superficie esterna, una filettatura (14) a doppio principio.
5. 5. Impianto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la detta porzione apicale (9) Ã ̈ sagomata a tronco di cono.
6. 6. Impianto secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il corpo (13) dell’impianto (7) à ̈ rastremato in direzione della detta parte apicale (9).
7. 7. Impianto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il detto collare (12) presenta una pluralità di microsolchi (18) orientati trasversalmente all’asse longitudinale dell’impianto e con sviluppo anulare.
8. 8. Impianto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il detto collare (12) presenta una piattaforma (19) avente diametro maggiore del diametro massimo di detto corpo (13) dell’impianto (7).
9. 9. Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di presentare una superficie esterna avente una rugosità media Ra minore di 0,7µm, preferibilmente di 0,5 µm.