ITFI20100147A1 - "scala a chiocciola" - Google Patents

Description

“SCALA A CHIOCCIOLAâ€

DESCRIZIONE

Campo tecnico

La presente invenzione riguarda il campo della produzione di scale e più in particolare riguarda una scala a chiocciola preferibilmente ma non esclusivamente utilizzabile in interni.

Stato della tecnica

Come à ̈ noto, le scale sono strutture che permettono di collegare ambienti a differenti livelli. Tra le varie tipologie, le scale a rampe rettilinei o tratti rettilinei sono quelle che permettono una più agevole “percorribilità†. Inoltre, le scale a tratti rettilinei consentono spesso la realizzazione di vani o sgabuzzini sotto i vari tratti di rampa, cosa particolarmente vantaggiosa nel caso in cui le scale siano installate in abitazioni di piccole dimensioni.

Frequentemente, può capitare che in piccoli ambienti non vi sia la possibilità di predisporre scale con rampe rettilinee. In questi casi, à ̈ pertanto necessario ricorrere a differenti tipi di scale, come ad esempio le scale a chiocciola, ovvero scale in cui una pluralità di gradini fissati ad una struttura di supporto si sviluppano a spirale attorno ad un asse centrale.

A fronte del limitato ingombro, le scale a chiocciola non consentono però di sfruttare in alcun modo lo spazio attorno ai gradini, ossia lo spazio occupato dalla scala à ̈ sostanzialmente “perso†, così come lo spazio subito a ridosso dei gradini (si pensi ad esempio alla scale a chiocciola circolari disposte in nicchie quadrate: lo spazio d’angolo della nicchia non occupato dalla scala non à ̈ utilizzabile in alcun modo). Scopo e sommario dell’invenzione

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a punto una scala a chiocciola che risolva gli inconvenienti che derivano dalla struttura delle scale a chiocciola di tipo noto.

In particolare, importante scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a punto una scala a chiocciola che sia poco ingombrante e che consenta di ridurre gli spazzi morti ad essa associata.

Questi ed altri scopi che saranno più chiari in seguito, sono raggiunti con una scala a chiocciola che comprende una struttura centrale definente un asse verticale, una pluralità di gradini connessi alla struttura centrale secondo detto asse verticale e mezzi di rotazione attorno all’ asse verticale per i gradini tra una configurazione di chiusura in cui i gradini sono sovrapposti tra di loro con allineamento verticale ed una configurazione di apertura/utilizzo atta a consentire la percorribilità della scala in cui detti gradini sono sfalsati tra loro di un dato angolo attorno all’asse verticale a realizzare la configurazione a chiocciola.

In pratica la scala a chiocciola quando non usata viene compattata portando i gradini a sovrapporsi l’uno sull’altro in direzione verticale, occupando così in pianta solamente lo spazio perlopiù equivalente ad un gradino.

Secondo una forma realizzativa particolarmente vantaggiosa, i gradini hanno una struttura scatolare che definisce uno spazio interno accessibile tramite una faccia laterale della struttura scatolare stessa, in pratica definendo così un ripiano od un contenitore per oggetti, che può essere occupato anche da un cassetto o eventualmente richiuso da uno sportello, Quando la scala à ̈ in configurazione compattata, si ottiene così una struttura simile ad una libreria, od una cassettiera, od ancora una credenza a sportelli, od una scarpiera. Va da sé che i vai definiti dai gradini sono accessibili anche a scala “aperta†, ovvero in configurazione relativa alla salita e discesa della stessa.

Secondo una realizzazione particolarmente preferita, i gradini sono articolati ad una struttura centrale quale ad esempio un palo e sono portati in rotazione secondo una modalità a ventaglio, ovvero il moto di un gradino porta in rotazione il successivo gradino adiacente.

Preferibilmente, secondo un esempio costruttivo opportuno, la movimentazione dei gradini à ̈ affidata ad una motorizzazione che ne consente l’automatismo.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una sua forma di esecuzione preferita ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni, in cui

la figura 1 rappresenta una vista prospettica di una scala a chiocciola secondo l’invenzione, con i gradini disposti in una configurazione “aperta†ovvero corrispondente al normale sviluppo a spirale che consente la percorribilità della scala;

la figura 2 rappresenta una vista anteriore della scala di figura 1 con i gradini in una configurazione corrispondente alla chiusura della scala, ovvero con i gradini completamente sovrapposti tra loro in direzione verticale;

la figura 3 rappresenta una vista prospettica della scala delle figure precedenti mostrata durante la rotazione dei gradini tra la configurazione di apertura/utilizzo alla configurazione di chiusura o viceversa.

La figura 4 rappresenta una vista dall’alto della scala in configurazione di utilizzo, nella quale à ̈ visibile l’interno del gradino più in alto della scala, nel quale à ̈ alloggiato un motore elettrico;

la figura 5 rappresenta una vista in sezione della porzione di collegamento di un gradino intermedio al palo di supporto sul quale il gradino ruota;

la figura 6 rappresenta una porzione di scala come alle figure precedenti, mostrata in una configurazione intermedia tra apertura e chiusura, con evidenziati sportelli e cassetti di accesso all’interno dei gradini;

le figure 7 e 8 rappresentano una vista laterale esterna ed una vista anteriore della scala in configurazione chiusa, con evidenziati paletti atti a costituire supporti per un parapetto in corda, segnato in tratteggio.

Descrizione dettagliata di una forma realizzativa dell'invenzione

Con riferimento alle figure precedentemente citate, una scala a chiocciola secondo l’invenzione viene complessivamente indicata con il numero 10. Tale scala si compone di una struttura centrale, quale un palo 11 fissato al suolo, definente un asse verticale X e di una pluralità di gradini 12 vincolati al palo 11 lungo l’asse verticale X, come meglio descritto più avanti.

Ciascun gradino 11 presenta una struttura scatolare con sagoma in pianta sostanzialmente formata da quattro lati, corrispondenti a quattro fianchi della struttura, rispettivamente un fianco laterale interno 12A, un fianco laterale esterno 12B, un fianco anteriore 12C corrispondente all’alzata del gradino, ed un fianco posteriore 12D. Il fianco laterale esterno 12B à ̈ curvo con raggio di curvatura costante corrispondente al raggio di ingombro esterno della scala a chiocciola. Completano la struttura scatolare del gradino 12 una faccia superiore 12E, ovvero la pedata del gradino, ed una faccia inferiore 12F.

Ciascun gradino à ̈ vincolato al palo 11 in corrispondenza della zona d’angolo definita tra il un fianco laterale interno 12A e il fianco anteriore 12C. Il vincolo tra gradino e palo avviene tramite una cerniera 13 ad asse verticale. In pratica sono presenti mezzi di rotazione per i gradini 12 attorno all’asse X. In figura 5 à ̈ mostrato il modo in cui un gradino intermedio, ovvero non corrispondente al gradino più alto della scala, à ̈ incernierato al palo 11. Il gradino presenta un canale passante 13A in cui à ̈ inserito il palo 11 ed à ̈ collegato a questo mediante due cuscinetti 13B, superiore ed inferiore, fissati a rispettivi supporti 13C vincolati al palo 11 (il supporto per il cuscinetto superiore di un gradino funge anche da supporto per il cuscinetto inferiore del gradino subito sopra).

I mezzi di rotazione per i gradini 12 attorno all’asse X comprendono, in questa forma realizzativa, per ciascun gradino, mezzi di trascinamento in rotazione di un gradino successivo per consentire l’apertura e la chiusura a “ventaglio†dei gradini da una configurazione di chiusura in cui sono sovrapposti e allineati verticalmente ad una configurazione aperta a scala a chiocciola, ovvero di utilizzo, e viceversa. Vi sarà pertanto un primo gradino (in questo caso, il più alto 12’, ma potrà essere anche il più basso 12’’) che verrà messo in rotazione e che porterà in rotazione il secondo gradino, ovvero quello subito sotto. Il secondo gradino porterà in rotazione il terzo gradino, e così via.

Tali mezzi di trascinamento comprendono ad esempio, per ciascun gradino 12, un elemento trascinatore 14A, solidale al gradino stesso, atto a riscontrare con contrapposti elementi di riscontro 14B presenti sul gradino successivo e disposti ad una medesima altezza. Essendo il movimento dei gradini del tipo a “ventaglio†, à ̈ evidente pertanto che vi sarà su ciascun gradino, con eventuale eccezione del primo e dell’ultimo, un elemento trascinatore 14A e due elementi di riscontro 14B. In particolare, la prima parte di rotazione di ciascun gradino 12 trascinato in rotazione dal gradino precedente tramite detto trascinatore 14A avviene con il gradino successivo fermo e con il trascinatore 14A in movimento in una traiettoria compresa tra gli elementi contrapposti di riscontro 14B del gradino successivo. Al momento della battuta tra il trascinatore 14A del gradino precedente ed uno degli elementi di riscontro 14B del gradino successivo inizia la fase di trascinamento di quest’ultimo ad opera del gradino precedente, il quale continua a ruotare per consentire la completa apertura della scala.

Più in particolare, l’elemento trascinatore 14A à ̈ disposto sul fianco esterno curvo 12B del rispettivo gradino, e si sviluppa verso il basso, ovvero il gradino successivo. Tale trascinatore 14A viene ad affacciarsi al corrispondente fianco esterno del gradino successivo, in corrispondenza della traiettoria percorsa dagli elementi di riscontro 14B di tale gradino successivo. Questi ultimi si sviluppano dal fianco esterno, in corrispondenza del bordo superiore, in modo da poter impattare con il trascinatore del gradino superiore.

VA da sé che questi mezzi di trascinamento 14A e 14B sono realizzati sul fianco esterno del gradini, ma possono essere equivalentemente definiti internamente alla struttura dei gradini e pertanto no visibili, ad esempio realizzando un trascinatore che si sviluppa dalla faccia inferiore del gradino e che scorre in una fessura ricavata sulla faccia superiore del gradino successivo.

In questa forma realizzativa, i mezzi di rotazione comprendono anche una motorizzazione che consente il movimento automatico dei gradini. In particolare tale motorizzazione si concretizza in questo esempio in un motore elettrico 15 disposto all’interno della struttura scatolare del primo gradino 12’. Tale motore elettrico 15 à ̈ fissato alla struttura scatolare del gradino ed à ̈ cinematicamente collegato al palo 11 in modo da consentire la rotazione del primo gradino attorno al palo stesso. Ad esempio al motore elettrico à ̈ associata una puleggia 15A (o ruota dentata) a cui à ̈ connessa, tramite cinghia 15B (o catena), una puleggia 15C (o ruota dentata) calettata sul palo 11, internamente al primo gradino 12’.

Il funzionamento della scala à ̈ il seguente. La scala può trovarsi sostanzialmente in due configurazioni, una configurazione di apertura/utilizzo atta a consentire la percorribilità della scala in cui detti gradini sono sfalsati tra loro di un dato angolo attorno all’asse verticale a realizzare la configurazione a chiocciola, ed una configurazione di chiusura in cui i gradini sono sovrapposti tra di loro con allineamento verticale in modo che i fianchi posteriori dei gradini siano allineati verticalmente, ovvero formino in pratica un unico “fronte†(va da sé che non à ̈ necessario che i fianchi posteriori formino un unico fronte piano, essendo questo una forma realizzativa preferita; ciò che conta à ̈ che i gradini siano sostanzialmente sovrapposti). Quando la scala non à ̈ utilizzata questa può rimanere convenientemente nella posizione di chiusura. Nel caso si voglia salire o scendere le scale, si aziona il motore elettrico tramite opportuno comando ed il primo gradino 12’, ovvero il più alto in questo esempio, incomincia a ruotare. Ruotato di un certo angolo il trascinatore 14A di questo primo gradino impatta su uno dei due riferimenti 14B del gradino inferiore ed inizia a trascinarlo in rotazione. Il primo gradino 12’ continua a ruotare trascinando il secondo gradino, il quale a un certo punto impatta con il proprio elemento trascinatore 14A impatta contro il riscontro 14Bdel terzo gradino, che inizia a ruotare, e così via. Analogamente, nel momento in cui si vuole chiudere la scala, si aziona il motore elettrico 15, il quale inizia a ruotare in senso inverso rispetto alla fase di apertura. Il primo gradino inizia a ruotare trascinando con sé il secondo gradino e quindi a “cascata†tutti gli altri fino a portare i gradini allineati verticalmente.

Vantaggiosamente nella forma realizzativa preferita la struttura scatolare dei gradini 12 forma una “armadiatura†per contenere oggetti. La struttura scatolare infatti presenta una faccia laterale di accesso al proprio interno. Preferibilmente tale faccia corrisponde al fianco posteriore 12D. Ad esempio la faccia laterale di accesso di uno o più gradini può essere convenientemente formata da un rispettivo sportello apribile 16. Oppure, all’interno della struttura scatolare del gradino (o di più gradini) può essere presente un cassetto estraibile 17 la cui sponda frontale costituisce in pratica la faccia laterale di accesso all’interno del gradino. E’ evidente che altre tipologie di strutture di contenimento possono essere associate alla struttura scatolare dei gradini, come ad esempio elementi porta scarpe. Va da sé che può anche non essere presente alcuna struttura di chiusura della faccia di accesso all’interno del gradino, realizzando così una “libreria†o serie di ripiani.

Nelle figure 7 e 8 sono mostrati delle aste 18 collegate ai fianchi esterni 12B di rispettivi gradini 12. Tali aste formano un parapetto per la scala e più in particolare formano supporti di un per un corrimano formato ad esempio da una (o più) corda 19 (segnata in tratteggio) ad esse fissata. Le aste 18 risultano avvicinate quando la scala à ̈ in configurazione di chiusura e la corda corrimano risulta “floscia†tra le aste (come schematizzato in figura 7), mentre sono distanziate con passo costante quando la scala à ̈ aperta e la corda, con la corda che assume la voluta tensione per fungere da corrimano e parapetto (configurazione non mostrata nelle figure).

E’ inteso che quanto illustrato rappresenta solo possibili forme di attuazione non limitative dell’invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza uscire dall’ambito del concetto alla base dell’invenzione. L’eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni allegate ha unicamente lo scopo di facilitarne la lettura alla luce della descrizione che precede e degli allegati disegni e non ne limita in alcun modo l’ambito di protezione.

Claims (10)

1. “SCALA A CHIOCCIOLA†RIVENDICAZIONI 1) Scala a chiocciola, comprendente - una struttura centrale (11) definente un asse verticale (X), - una pluralità di gradini (12) vincolati a detta struttura centrale (11) lungo detto asse verticale (X), caratterizzata dal fatto di comprendere ulteriormente - mezzi di rotazione (13, 14A, 14B, 15) attorno a detto asse verticale (X) per detti gradini (12) tra una configurazione di chiusura in cui i gradini sono sovrapposti tra di loro con allineamento verticale ed una configurazione di apertura/utilizzo atta a consentire la percorribilità della scala in cui detti gradini (12) sono sfalsati tra loro di un dato angolo attorno all’asse verticale (X) a realizzare la configurazione a chiocciola.
2. 2) Scala secondo la rivendicazione 1, in cui almeno uno di detti gradini presenta una struttura scatolare il cui interno à ̈ accessibile tramite una faccia laterale (12D) della struttura scatolare, detta struttura scatolare definendo internamente un ripiano od un contenitore per oggetti od un vano per una motorizzazione di movimentazione della scala.
3. 3) Scala secondo la rivendicazione 2, in cui detto almeno un gradino (12) con struttura scatolare presenta uno sportello (16) di chiusura della porzione scatolare oppure un cassetto (17) almeno parzialmente estraibile.
4. 4) Scala secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui più gradini presentano una detta struttura scatolare con faccia laterale di accesso (12D); con detta scala in configurazione di chiusura o di parziale chiusura, i gradini sovrapposti ed allineati presentando le rispettive facce laterali di accesso (12D) giacenti sostanzialmente su un medesimo fronte verticale.
5. 5) Scala secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di rotazione prevedono, per ciascun gradino (12) o per ciascun gradino ad esclusione del primo gradino (12’), una cerniera (13) a detta struttura centrale (11) secondo detto asse verticale (X) e mezzi di trascinamento (14A, 14B) in rotazione di un gradino successivo per consentire l’apertura e la chiusura a “ventaglio†dei gradini dalla configurazione di chiusura in cui sono sovrapposti e allineati verticalmente alla configurazione aperta a scala a chiocciola in apertura e chiusura della scala.
6. 6) Scala secondo la rivendicazione 5, in cui - detta struttura centrale à ̈ un palo (11) che consente la rotazione rispetto al suolo del primo gradino (12’) della scala, ovvero il gradino più alto od il più basso della scala, detto gradino essendo incernierato a detto palo; - i gradini successivi al primo (12’) essendo incernierati a detto palo (11) per ruotare attorno all’asse verticale (X) da esso definito; - detti mezzi di trascinamento (14A, 14B) in rotazione di un gradino successivo comprendendo, per ciascun gradino con eventuale esclusione dell’ultimo gradino, un elemento trascinatore (14A), solidale al gradino stesso, atto a riscontrare con contrapposti elementi di riscontro (14B) presenti sul gradino successivo; - la prima parte di rotazione di ciascun gradino trascinato in rotazione dal gradino precedente tramite detto trascinatore (14A) avvenendo con il gradino successivo fermo e con detto trascinatore (14A) in movimento tra detti elementi contrapposti di riscontro (14B) del gradino successivo; - al momento della battuta tra detto trascinatore (14A) del gradino precedente ed uno di detti elementi di riscontro (14B) del gradino successivo iniziando la fase di trascinamento del gradino successivo ad opera del gradino precedente che continua a ruotare.
7. 7) Scala secondo la rivendicazione 6, in cui detto elemento trascinatore (14A) Ã ̈ presente sul fianco esterno (12B) del rispettivo gradino, ovvero il fianco laterale rispetto alla direzione di salita/discesa della scala, detto trascinatore (14A) sviluppandosi verso il gradino successivo ed affacciandosi al corrispondente fianco esterno di detto gradino successivo in corrispondenza della traiettoria percorsa dagli elementi di riscontro (14B), questi ultimi sviluppandosi da detto fianco esterno (12B) del gradino successivo in modo da poter impattare con detto trascinatore (14A).
8. 8) Scala secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui in cui detti mezzi di rotazione (13, 14A, 14B, 15) prevedono una motorizzazione elettrica atta a movimentare automaticamente almeno uno di detti gradini; preferibilmente detta motorizzazione prevedendo un motore elettrico (15) fissato all’interno del primo gradino (12’) della scala, ovvero il gradino più alto od il più basso della scala, detto gradino essendo incernierato o articolato ad un palo (11) fisso rispetto al suolo che costituisce detta struttura centrale, detto motore elettrico (15) essendo cinematicamente collegato a detto palo (11) in modo da consentire la rotazione del primo gradino attorno al palo stesso; più preferibilmente a detto motore elettrico (15) essendo associata una prima puleggia (15A) o prima ruota dentata a cui à ̈ connessa, tramite cinghia (15B) o catena, una seconda puleggia (15C) o seconda ruota dentata fissata su detto palo internamente a detto primo gradino.
9. 9) Scala secondo una o più delle rivendicazioni dalla 2 alla 9, in cui almeno alcuni di detti gradini con struttura scatolare presentano una sagoma in pianta con quattro fianchi, due fianchi laterali (12A, 12B, 12C, 12D) con riferimento alla direzione di salita/discesa della scala, rispettivamente interno ed esterno, e due fianchi anteriore, corrispondente all’alzata del gradino, e posteriore; preferibilmente il fianco esterno presenta una curvatura costante corrispondente sostanzialmente al raggio di sviluppo esterno della scala a chiocciola.
10. 10) Scala secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno alcuni di detti gradini presentano una o più elementi di parapetto (18), preferibilmente detti elementi di parapetto concretizzandosi in aste fissate a rispettivi gradini e in almeno una corda (19) collegata a dette aste a fungere da corrimano/parapetto.