ITBO20120065A1 - Attrezzo per la pratica sportiva - Google Patents

Description

ATTREZZO PER LA PRATICA SPORTIVA

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico concernente le attrezzature sportive, nello specifico le attrezzature utilizzate nella pratica della “camminata nordica”.

Tale tipo di camminata si avvale della successione fisiologica dei movimenti alternati di braccia e gambe opposti alla quale si aggiunge una spinta efficiente realizzata con appositi bastoncini.

Ogni bastoncino comprende un elemento astiforme realizzato di carbonio, e/o fibra di vetro, la cui estremità inferiore è interessata da un puntale di metallo resistente (a volte intercambiabile) da usare su terreni sterrati, di montagna, sabbia ecc.; sulle punte possono essere innestati degli appositi "PAD" o gommini (sostituibili) che assorbono le vibrazioni e attutiscono i rumori causati dai fondi duri come l'asfalto.

All'estremità superiore del bastoncino è associata una impugnatura, coassiale con l’elemento astiforme, e uno speciale passante (o lacciolo per le mani) regolabile tramite un’apposita chiusura, studiati appositamente per effettuare tale tipo di camminata in modo da permettere una conduzione efficace dei bastoncini e il rilascio dell’impugnatura dopo la fase di spinta.

Durante la deambulazione il bastoncino demandato alla spinta viene premuto sul piano di calpestio vantaggiosamente in corrispondenza della proiezione del baricentro del corpo su detto piano, mentre l’altro viene sollevato e fatto avanzare dallo spostamento in avanti del braccio per alternarsi con il primo bastoncino nel ruolo di spinta a riscontrare il piano di calpestio.

Tale movimento, per utilizzatori non particolarmente esperti e/o non abituati a percorrere lunghi tragitti, viene a volte alterato, in quanto l’utilizzatore, durante la camminata, non utilizza più correttamente i bastoncini, ossia non li solleva in accordo con il movimento alternato di braccia e gamba opposti, ma li trascina sul piano di calpestio.

Ciò comporta in primis un errato movimento, una conseguente postura errata, il non corretto utilizzo dei muscoli della schiena e deN’addome, e un parziale danneggiamento del puntale dei bastoncini con tutto ciò che comporta per il successivo utilizzo degli stessi.

Il fatto, inoltre, che l’appoggio del bastoncino è affidato ad una piccola superficie, derivante dalla parte terminale del puntale, può in alcuni casi essere un problema in quanto non sufficiente per garantire un corretto appoggio e una sufficiente aderenza al piano di calpestio.

La prerogativa dell'invenzione è quella di proporre un attrezzo per la pratica sportiva, nello specifico nella pratica della “camminata nordica”, realizzato dalla combinazione di elementi che opportunamente combinati tra loro rendano l’attrezzo un elemento di appoggio/spinta che supera gli inconvenienti sopra citati e nello specifico che consenta e permetta di mantenere una corretta postura e una naturale fluidità del movimento durante lo svolgimento della pratica sportiva.

Ancora una prerogativa dell’invenzione è quella di proporre un attrezzo sportivo particolarmente maneggevole realizzato in modo tale da agevolarne l’impugnatura durante la fase di supporto/spinta della pratica sportiva.

Un’altra prerogativa dell’invenzione è quella di proporre un attrezzo utilizzabile su qualsiasi tipo di percorso (salite/ discese) e manto stradale.

Le suddette prerogative dell'invenzione vengono ottenute in accordo con il contenuto delle rivendicazioni.

Le caratteristiche dell'invenzione saranno evidenziate nel seguito in cui è descritta una preferita, ma non esclusiva, forma di realizzazione, con riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali:

- la fig. 1A illustra la vista posteriore di un attrezzo per la pratica sportiva, oggetto della presente invenzione, considerato nella preferita forma di realizzazione;

- la fig. 1 B illustra una vista laterale dell’attrezzo di cui alla fig. 1 A;

- la fig. 2 illustra in scala ingrandita una porzione di una sezione di una differente forma di realizzazione del corpo dell’attrezzo di cui alle precedenti figure;

- le figure 3A e 3B illustrano due posizioni differenti assunte dall’attrezzo in seguito al suo utilizzo;

- le figure 4A e 4B illustrano due viste laterali di una variante dell’attrezzo per la pratica sportiva, con evidenziate due posizioni dei mezzi frenanti associati allo stesso attrezzo;

- la fig. 5 illustra in scala ingrandita una vista secondo il verso della freccia X del particolare W di fig. 4A;

- la fig. 6 illustra una vista laterale dell’attrezzo illustrato nelle figure 1A, 1 B, in un particolare utilizzo dello stesso;

la fig. 7 illustra una vista laterale dell’attrezzo illustrato nelle figure 4A, 4B, in un particolare utilizzo dello stesso;

- la figura 8A illustra schematicamente, in scala ingrandita rispetto alle precedenti figure, i mezzi che consentono la rotazione solo in un senso della ruota associata alla parte terminale di detto attrezzo;

- la figura 8B illustra schematicamente un tipo di ruota di detto attrezzo.

Con riferimento alle allegate tavole di disegno si è indicato con 1 un attrezzo per la pratica sportiva, in particolare per la pratica della camminata nordica.

L’attrezzo 1 comprende: un mezzo di rotolamento 4, ad esempio una ruota provvista di uno “scatto libero” illustrato in fig. 8A, che ne consente il rotolamento della ruota in un primo verso J (fig. 3A) e l’arresto nel secondo verso K opposto (fig. 3B); un supporto 3, ad esempio una forcella che supporta girevolmente il mozzo della ruota 4; un elemento astiforme 2 che si accoppia all’estremità superiore della forcella 3; un mezzo di presa 5 solidale all’estremità superiore dell’elemento astiforme 2, ad esempio un’impugnatura disposta trasversalmente a detto elemento astiforme 2, interessata superiormente da un elemento antiscivolo 50 e nelle rispettive testate 5a, 5b, da elementi di protezione 51 , ad esempio dei gommini; un mezzo di sostegno 6 solidale all’estremità superiore dell’elemento astiforme, ad esempio un “passante” regolabile da agganciare attorno al pulso dell’utilizzatore dell’attrezzo.

Nella particolare forma di realizzazione di cui alla fig. 1B lo “scatto libero” è tale, come evidenziato nel seguito, da consentire il rotolamento di detta ruota 4 nel primo verso J, in conseguenza con l’oscillazione in avanti del braccio dell’utilizzatore che supporta detto attrezzo 1, e blocca detta ruota nel secondo verso K opposto al citato primo verso J in seguito alla posizione di detta ruota 4 preferibilmente in corrispondenza della proiezione del baricentro del corpo dell’utilizzatore sul piano di calpestio.

L’utilizzo dell’attrezzo per la pratica sportiva 1 sopra descritto prevede l'inserimento della mano dell’utilizzatore nel mezzo di sostegno 6 ed, eventualmente, la regolazione dello stesso a garantire un adeguato ancoraggio dell’attrezzo al polso.

Durante la camminata, in seguito ai movimenti alternati di braccia e gambe opposti, la ruota 4 rotola sul piano di calpestio secondo il primo verso J in conseguenza deN’avanzamento dell’utilizzatore nel verso di avanzamento H (fig.

3A).

L’attrezzo 1 accompagna il braccio dell’utilizzatore durante l'oscillazione in avanti di quest’ultimo fino a raggiungere preferibilmente il punto in cui si ha la proiezione del baricentro del corpo dell’utilizzatore sul piano calpestabile (fig. 3B).

In tale posizione mediante l’impugnatura 5, almeno riscontrata dall’utilizzatore a seguito deN’avanzamento della gamba opposta, viene impressa una spinta efficace sull’attrezzo 1 , in quanto la ruota 4 è impedita a ruotare dallo “scatto libero” nel secondo verso K opposto al precedente verso J a bloccare la posizione dell’attrezzo in conseguenza con l’oscillazione all’indietro di detto braccio.

L’attrezzo 1 per la pratica sportiva descritto presenta caratteristiche particolarmente vantaggiose.

La presenza della ruota 4 rende l’attrezzo 1 maggiormente maneggevole durante il suo utilizzo, infatti durante la camminata tale attrezzo segue perfettamente l’oscillazione del braccio dell’utilizzatore.

Il rotolamento della ruota consente, quindi, una maggiore fluidità del movimento rendendo il dispositivo utilizzabile anche da persone non particolarmente esperte, garantendo un corretto movimento durante tale esercizio, coinvolgendo gran parte della muscolatura corporea il tutto a migliorare considerevolmente le prestazioni del cuore e dei polmoni, oltre che a tonificare e rinforzare la muscolatura di tutto il corpo, ed a consentire il recupero della naturale camminata senza il suo utilizzo, l’assunzione di una postura eretta e la stabilità centrale del corpo, cioè l’utilizzo attivo e corretto dei muscoli della schiena e deN’addome.

Nel punto teorico ottimale per aggiungere/supportare una spinta efficace sull’attrezzo 1 lo “scatto libero” provvede al bloccaggio della ruota nel verso K opposto al verso di rotolamento J: l’utilizzatore, pertanto, non deve più impegnarsi a sollevare l’attrezzo dal piano di calpestio durante la citata oscillazione del braccio.

Il blocco della ruota 4 permette di aggiungere alla successione fisiologica dei movimenti una spinta efficace con una notevole riduzione del carico delle articolazioni delle ginocchia, delle caviglie e delle anche, e porta ad ottenere una maggiore lunghezza del passo senza però abbandonare la naturale fluidità del movimento.

L’attrezzo 1 come illustrato nella fig. 6 può essere utilizzato anche in percorsi in discesa svolgendo la funzione di attrezzo “frenante”.

L’attrezzo 1 , in tale tipo di percorso, viene impugnato dall’utilizzatore in posizione contraria rispetto al tradizionale utilizzo e disposto avanti all’utilizzatore.

In seguito all’appoggio dell’attrezzo 1 sul piano calpestabile lo “scatto libero” è tale da bloccare la ruota 4 in modo che l’attrezzo definisca un appoggio stabile per l’utilizzatore.

L’attrezzo 1 , come illustrato nelle figure 4A, 4B e 5, può comprende anche un mezzo frenante 7 agente sulla ruota 4, ad esempio un freno a tampone articolato alla forcella 3 e controllato da noti leveraggi 70, posti parallelamente all’elemento astiforme 2, azionati da una leva trasversale 8 parallela all’impugnatura 5.

Il mezzo frenante 7 (fig. 7) viene azionato quando si utilizza l’attrezzo lungo percorsi in discesa; esso viene azionato mediante il sollevamento della leva trasversale 8 in modo che il freno a tampone 7 blocchi la ruota 40 (fig. 5) rendendo l’attrezzo 1 uno stabile elemento di sostegno per l’utilizzatore in tale tipo di percorso.

Un ulteriore vantaggio associabile all’attrezzo descritto deriva dal fatto che la porzione di rotolamento della ruota 4 è costituita da un materiale che assorbe le vibrazioni e attutisce le irregolarità del percorso, aspetto di grande importanza, per far si che queste vibrazioni non si trasmettano alle articolazioni del gomito e delle spalle onde evitarne anche lievi indolenzimenti.

In alternativa la porzione di rotolamento della ruota 4 può comprendere elementi appuntiti, come illustrato schematicamente nella figura 8B, che permettono l’utilizzo dell’attrezzo 1 su sterrati o/e superfici scivolose.

L’impugnatura 5 presenta caratteristiche vantaggiose, derivanti dal fatto che la stessa è disposta trasversalmente all’elemento astiforme 2.

La mano dell’utilizzatore, in seguito all’oscillazione del braccio, riscontra spontanemante l’impugnatura 5 imprimendo sull’attrezzo 1 l’azione di spinta senza che la stessa impugnatura venga afferrata: è pacifico che l’utilizzatore può, per sua sicurezza, afferrare detta impugnatura per effettuare detta azione di spinta. La presenza dell’elemento antiscivolo 50 permette un aumento di aderenza tra l’impugnatura 5 e il palmo della mano dell’utilizzatore.

L’elemento astiforme 2 in una variante illustrata nella fig. 2, può essere definito dall’accoppiamento telescopico tra un primo elemento inferiore 20 ed un cannotto 22 previsto nella parte inferiore di un secondo elemento superiore 21 ; tale accoppiamento è stabilizzato dell'inserimento di un mezzo di serraggio 23 in primi e secondi fori, F1 F2, con questi ultimi appartenenti ad una serie di secondi fori F2 realizzati lungo lo sviluppo in lunghezza del cannotto 22: è possibile, quindi, regolare l’altezza dell’elemento astiforme 2 in funzione dell’altezza dell’utilizzatore dell’attrezzo 1.

I bracci della forcella 3 presentano una particolare curvatura che permette alla ruota 4 un avanzamento lineare, aiutando l’utilizzatore a “guidare” l’attrezzo 1 durante le oscillazioni delle braccia.

Si intende comunque che quanto sopra detto è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali modifiche di dettaglio, così come le varianti di forma e dimensioni dei componenti descritti, si intendono rientranti nel medesimo ambito protettivo, così come nel seguito rivendicato.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Attrezzo per la pratica sportiva comprendente un elemento astiforme 2, un mezzo di presa 5 solidale all’estremità superiore di detto elemento astiforme 2, un mezzo di sostegno 6 regolabile, anch’esso solidale all’estremità superiore del citato elemento astiforme 2, previsto per agganciare detto attrezzo 1 al polso di un utilizzatore, con il citato attrezzo 1 caratterizzato dal fatto di comprendere una ruota 4 associata all’estremità inferiore di detto elemento astiforme 2, interessata da meccanismi di rotazione unidirezionale che consentono il rotolamento di detta ruota 4 su un piano di calpestio in un primo verso J, in conseguenza con l’oscillazione in avanti del braccio dell’utilizzatore che durante la pratica sportiva porta detto attrezzo 1 , e bloccano detta ruota 4 in un secondo verso K, opposto a detto primo verso J, a bloccare la posizione di detto attrezzo 1 in un punto di detto piano di calpestio in conseguenza con l’oscillazione all’indietro di detto braccio.
2. 2. Attrezzo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto di prevedere un supporto 3, accoppiato all’estremità inferiore di detto elemento astiforme 2, destinato a supportare girevolmente il mozzo di detta ruota 4.
3. 3. Attrezzo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che a detta ruota 4 è associato un mezzo frenante 7 agente su detta ruota 4 a bloccare la rotazione di quest’ultima nel citato primo verso J, con detto mezzo frenante azionato da leveraggi 70, vincolati a detto elemento astiforme 2, comandati da una leva 8 prossima al mezzo di presa 5.
4. 4. Attrezzo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che detto mezzo di presa 5 è definito da un’impugnatura, disposta trasversalmente a detto elemento astiforme 2, interessata superiormente da un elemento antiscivolo 50 e nelle rispettive testate 5a, 5b, da elementi di protezione 51.
5. 5. Attrezzo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che detto elemento astiforme 2 comprende un primo elemento inferiore 20 che si accoppia in modo telescopico ad un cannotto 22 di un secondo elemento superiore 21 e mezzi previsti per stabilizzare detto accoppiamento e per regolare la lunghezza di detto elemento astiforme 2.
6. 6. Attrezzo secondo la riv. 2 caratterizzato dal fatto che detto supporto 3 è costituito da una forcella con i bracci incurvati.
7. 7. Attrezzo secondo la riv. 5 caratterizzato dal fatto che in detto primo elemento inferiore 20 sono previsti primi fori F1 e che in detto cannotto 22 è prevista da una serie di secondi fori F2, con una coppia di detti secondi fori F2 resa coassiale con detti primi fori F1 per consentire l'inserimento di un mezzo di serraggio 23 a stabilizzare detto accoppiamento e regolare la lunghezza di detto elemento astiforme 2.