ITBO20110403A1 - Apparato a campane contrapposte per il confezionamento in atmosfera modificata di prodotti posti in vassoi. - Google Patents

Description

“Apparato a campane contrapposte per il confezionamento in atmosfera modificata di prodotti posti in vassoiâ€

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il trovato concerne una unità operativa od apparato che provvede a saldare a tenuta un film di chiusura su almeno un vassoio contenente un prodotto da confezionare. L’apparato di cui trattasi à ̈ adatto per le cosiddette confezionatrici “traysealers†, macchine che saldano un film sopra vassoi prefabbricati e riempiti con un prodotto da confezionare, ad esempio un prodotto alimentare. L’apparato secondo il trovato à ̈ classificabile nella IPC B65B31/04 in quanto à ̈ del tipo a campane contrapposte ed à ̈ in grado di realizzare confezioni del tipo cosiddetto MAP (Modified Atmosphere Packages) ossia del tipo in cui il prodotto viene racchiuso in una confezione a tenuta e con all’interno un’atmosfera modificata, utile alla miglior conservazione del prodotto stesso e senza sostanziale differenza di pressioni tra interno ed esterno. Per modificare l’atmosfera, in una fase nella quale il prodotto posto nel vassoio à ̈ sormontato dal film barriera per la successiva chiusura, tenuto opportunamente distante dal bordo perimetrale del vassoio stesso, si provvede in un primo tempo a togliere aria dall’interno del vassoio e poi a sostituirla con una atmosfera modificata, ad esempio a base d’azoto, anidride carbonica, ossigeno e/od altri gas.

La tecnica nota più prossima a quella di cui trattasi, à ̈ descritta nella domanda di brevetto italiana n. BO 2010 A 000211 dell’8 aprile 2010, a nome della stessa richiedente, che descrive un apparato a campane contrapposte per il confeziona mento in atmosfera modificata di prodotti posti in vassoi, del tipo che comprende una campana superiore aperta verso il basso, contenente i mezzi di saldatura e preferibilmente anche i mezzi di taglio del film barriera di chiusura dei vassoi, che comprende una campana inferiore aperta verso l’alto, con una camera dotata di almeno una sede per alloggiare un vassoio che da parte di appositi mezzi può essere inserito ed estratto in e da tale sede, che comprende dei mezzi per il posizionamento di un tratto disteso di film tra le dette due campane ed al di sopra dei vassoi tra queste collocati e centrati, che comprende altresì dei mezzi per avvicinare reciprocamente tali campane per chiudere tra queste il bordo del vassoio e sopra questo il detto film e che comprende dei mezzi per effettuare in giusta fase l’estrazione dell’aria dal vassoio e l’immissione in questo di gas tecnici di conservazione del prodotto posto nel vassoio, prima della successiva fase di saldatura del film sul bordo dello stesso vassoio e del successivo taglio perimetrale della porzione di film saldata al medesimo vassoio. L’apparato di cui trattasi à ̈ caratterizzato dal comprendere dei mezzi per far si che nella fase di chiusura, le dette campane formino nel loro interno una camera principale definita superiormente dal film di copertura del vassoio, inferiormente dallo stesso vassoio col prodotto e lateralmente da una qualsiasi adatta struttura meccanica di interfaccia che circoscrive e collega il perimetro del detto film al perimetro del bordo superiore del vassoio, essendo su questa struttura di interfaccia previsti dei fori e/od asole adeguatamente distribuiti e collocati all’esterno del perimetro del vassoio e comunicanti con la detta camera principale. Una parte di tali fori à ̈ aperta sostanzialmente in corrispondenza di una porzione o lato del vassoio ed à ̈ collegata ad un primo circuito, mentre un’altra parte dei detti fori à ̈ aperta in corrispondenza di almeno una porzione o lato opposto dello stesso vassoio ed à ̈ collegata ad un secondo circuito che a sua volta à ̈ collegato con le camere interne delle due campane, essendo previsti dei mezzi per far si che nella fase di formazione del vuoto, sia il detto primo che il detto secondo circuito siano collegati a dei mezzi di formazione del vuoto che vengono mantenuti attivi per un tempo sufficiente ad eliminare una parte dell’aria dall’interno del vassoio e per far si che in successione od in giusta fase, il detto primo circuito venga collegato con dei mezzi di alimentazione dei gas tecnici, mentre il detto secondo circuito viene chiuso o permane temporaneamente in collegamento coi mezzi del vuoto per far si che il gas tecnico che entra da una parte del vassoio attraverso il detto primo circuito, spinga l’aria residua nel vassoio stesso ad uscire da e/o verso almeno una parte opposta del vassoio medesimo, attraverso il detto secondo circuito che poi viene pressurizzato per bilanciare la pressione dei gas tecnici immessi nel vassoio, per effettuare nello stesso tempo il lavaggio e la saturazione del volume interno del vassoio, interessando con uniformità tutta l’estensione della detta camera principale col film, col vassoio e col prodotto, che in successione di fase viene chiuso con fasi e mezzi noti di saldatura e di taglio finale dello stesso film di copertura.

Nella tecnica anteriore prima detta, il complesso delle campane contrapposte à ̈ collegato a due circuiti: un primo circuito collegato con la detta camera principale attestata al volume interno dei vassoi, che in una prima fase viene collegato col circuito del vuoto e poi col circuito di mandata dei gas tecnici, ed un secondo circuito che à ̈ anch’esso attestato alla detta camera principale, in contrapposizione al detto primo circuito, ma che à ̈ collegato alle camere interne delle campane e che in una prima fase viene collegato col vuoto e successivamente viene chiuso per ricevere dapprima Taria residua proveniente dai vassoi e poi una grande quantità degli stessi gas tecnici immessi nei vassoi, che entrando nelle camere interne delle campane bilanciano la pressione sulle facce opposte del film di futura copertura degli stessi vassoi. E’ evidente come anche questa soluzione comporti un’ampia dispersione dei gas tecnici nelle camere interne delle campane, che quando vengono aperte si disperdono nell’atmosfera, con le problematiche economiche e tecniche che ne conseguono.

Scopo del trovato à ̈ una ulteriore limitazione dei gas tecnici utili per i procedimenti MAP di cui trattasi e questo principale problema tecnico viene risolto con la soluzione compendiata nell’annessa rivendicazione 1) e nelle successive rivendicazioni dipendenti, basata sulla seguente idea di soluzione. Al posto dei detti due circuiti dell’arte nota, vengono usati almeno tre circuiti: un primo ed un secondo circuito collegati alla camera principale col volume interno dei vassoi ed aperti in posizioni diverse di tale volume ed un terzo circuito collegato con le camere interne delle campane e tali circuiti sono intercettati da rispettivi mezzi a valvola, in modo da poter essere in un primo tempo collegati tutti coi mezzi del vuoto e poi il detto primo circuito viene chiuso, mentre il detto secondo circuito viene collegato coi mezzi di immissione dei gas tecnici che entrando nel vassoio spingono aria residua ad uscire e ad impegnare il piccolo polmone formato dal detto primo circuito chiuso e cieco. Il terzo circuito viene collegato con mezzi di pressurizzazione progressiva, anche con aria atmosferica, per bilanciare la pressurizzazione interna del vassoio coi gas tecnici. Maggiori caratteristiche del trovato ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle due tavole allegate di disegni, in cui:

La fig. 1 à ̈ una vista in sezione trasversale delle due campane contrapposte nella prima fase di chiusura sul film e con all’interno dei vassoi col prodotto, da condizionare e da chiudere e con una rappresentazione schematica del circuito di condizionamento interno degli stessi vassoi;

- La fig. 2 illustra schematicamente ed in pianta dall’alto una sede della campana inferiore con all’interno un vassoio da condizionare e da chiudere;

- La fig. 3 illustra una parte significativa delle campane contrapposte di figura 1 nella fase nota di saldatura del film sul bordo dei vassoi;

- La fig. 4 illustra uno schema di funzionamento dell’apparato nella fase di lavaggio e di saturazione coi gas di trattamento del volume interno d’un vassoio. Nella figura 1, con 1 à ̈ indicata la campana superiore dotata inferiormente di bordi anulari interni 101, 10Γ e di un bordo anulare esterno 201 che circoscrive i detti bordi interni e che definisce con questi una camera anulare 2 che attraverso aperture 3 opportunamente distribuite sul bordo 101, comunica col volume interno 102 della stessa campana 1 la quale à ̈ collegata ad appositi mezzi di guida verticale e di sollevamento-abbassamento schematicamente indicati dalla doppia freccia FI e non illustrati nel dettaglio in quanto noti. All’interno della campana 1 à ̈ collocata una piastra di tipo noto 4 collegata a mezzi specifici e selettivi di sollevamento e di abbassamento 104 e che con interposti rispettivi mezzi di guida e di molleggio 105 sostiene inferiormente dei gruppi di termo saldatura 5 e porta dei gruppi di taglio 6 che circoscrivono esternamente ogni gruppo saldante 5 e che normalmente sono arretrati dal fronte inferiore ed utile di questo componente. Le campane illustrate nella figura 1 sono tali da poter operare contemporaneamente su due file parallele di vassoi V e V’ pur restando inteso che l’ambito di protezione del trovato si estende anche a campane in grado di operare su una sola fila di vassoi o su un solo vassoio, nel qual ultimo caso il bordo 10Γ sarà affiancato da un bordo esterno 201.

Con 100 sono indicati dei mezzi noti che ammortizzano la chiusura della campana superiore 1 su quella inferiore più avanti detta.

Sotto la campana 1 transita il film barriera e termosaldabile H col quale occorre chiudere a tenuta i vassoi V, V’ preformati e pieni del prodotto M, che da qualsiasi adatti mezzi vengono collocati sotto la stessa campana 1 ed in giusta centratura coi detti mezzi 5 e 6, grazie anche all’appoggio su estrattori di tipo noto 7 associati alla campana inferiore 8 con rispettivi mezzi di guida e di movimentazione 107. La campana inferiore 8 à ̈ dal canto suo collegata ad appositi mezzi noti di sollevamento e di abbassamento schematicamente indicati dalla doppia freccia F2 ed à ̈ dotata di una camera 9 di forma ed ampiezza tale da poter alloggiare gli estrattori 7 coi vassoi V, V’ quando la stessa campana viene sollevata (vedi oltre) e questa camera à ̈ dotata superiormente di una sede con bocca anulare 10, usualmente con una guarnizione antiaderente 110, sulla quale à ̈ destinato ad appoggiare a tenuta il vassoio V con la parte inferiore del proprio bordo B. Ad un livello superiore a quello impegnato dalla sede anulare 10, la campana inferiore 8 porta dei piani 11, 1Γ con guarnizioni anularmente chiuse 12 e 13, allineate e contrapposte ai bordi 101, 10Γ e 201 della campana superiore 1.

Tra la sede anulare 10 ed il piano 11 à ̈ prevista una gola anulare 14 di adatte caratteristiche, mentre la porzione dello stesso piano 11 che à ̈ compresa tra le dette guarnizioni 12 e 13, porta delle aperture verticali 15 sotto forma di fori o di asole, che comunicano inferiormente con la camera 9 e comunicano superiormente con la camera interna 2 della campana superiore 1 quando le due campane sono chiuse come dalla figura 1 (vedi oltre). La camera 9 à ̈ dotata di una bocca con un condotto 17 che attraverso unità di intercettazione con mezzi a valvola 18, 118 controllate da un processore 19, può essere collegata o scollegata a e da un polmone 121 a sua volta collegato ad una pompa 21 di formazione del vuoto oppure a e da una unità 22 di alimentazione controllata di aria ambiente e preferibilmente filtrata, alla pressione atmosferica o compressa (vedi oltre). In derivazione al circuito attestato al condotto 17 à ̈ previsto un pressostato o vacuostato 16 che invia le proprie informazioni al processore 19. Con 20 à ̈ indicata una unità di programmazione ed eventualmente anche di interrogazione e controllo del processore 19 e dei vari componenti a questo attestati.

Dalle figure 1 e 2 si rileva che la gola 14 che circoscrive ogni sede anulare 10 à ̈ dotata su almeno due lati opposti, di fori e/od asole disposti almeno su due file contrapposte 23, 23’. Le file di fori 23 posti sui lati interni delle sedi 10 sono collegate ad un collettore 24 di qualsiasi adatto tipo, posto all’ interno della campana 8 e che per mezzo di una o più bocche 124 à ̈ collegato ad una unità di intercettazione 28 controllata dal processore 19 ed attestata al polmone 121. Le file di fori esterni 23’ sono invece collegate ai rami longitudinali 225 di un collettore 25 anch’esso alloggiato nella campana inferiore 8 e che attraverso derivazioni 325 à ̈ attestato ad almeno una bocca 125 collegata ad una unità di intercettazione 128 a sua volta attestata ai mezzi 26 di alimentazione dei gas tecnici da immettere nei vassoi. In derivazione al circuito attestato alla detta bocca 125 à ̈ previsto un pressostato e/o vacuostato 116 che invia anch’esso le proprie informazioni al processore 19.

L’apparato funziona nel modo seguente. In una fase intermedia del ciclo di lavoro, l’apparato si trova nella condizione di figura 1. I vassoi V, V’ col prodotto M appoggiano col loro bordo B sulla guarnizione 110 della sede anulare 10, le campane 1 ed 8 sono chiuse una sull’altra, coi bordi 101, 10Γ e 201 che cooperano con le guarnizioni anulari 12 e 13 e con un tratto di film H pinzato tra la guarnizione 12 ed i detti bordi 101, 101’ ed opportunamente sollevato dal bordo B del vassoio.

Viene in questo modo realizzata tra i vassoi V, V’ ed il film H una camera principale P nella quale sono aperti da una parte i fori 23 e dall’altra parte i fori 23’ controllati da rispettivi circuiti, mentre attraverso un terzo e proprio circuito possono essere controllate le camere interne delle campane 1 ed 8. In una prima fase di lavoro dell’apparato, i condotti 17 attestati alle camere interne delle campane e quelli 24, 124 attestate ai fori 23, sono collegati attraverso i mezzi a valvola 18 e 28 al polmone 121 ed alla pompa del vuoto 21. Tutti gli altri mezzi a valvola sono chiusi. Attraverso il circuito 24, 124 ed attraverso i fori 23 viene aspirata aria dall’mtemo dei vassoi, mentre attraverso il circuito 17 viene aspirata aria anche daH’intemo delle campane 1 ed 8, in modo che le pressioni sulle facce opposte del film H risultino uguali e che lo stesso film non modifichi sostanzialmente la propria disposizione nello spazio. Questa fase viene controllata dal processore 19 attraverso i pressostati o vacuostati 16, 116. A formazione avvenuta di un sufficiente vuoto nei vassoi, il condotto 17 delle camere interne delle campane viene chiuso nel collegamento col circuito di aspirazione 21, 121 con la chiusura della valvola 18, ed in giusta fase viene chiusa anche la valvola 28 attestata al circuito 24, 124 e che attraverso i fori 23 à ̈ collegata con la camera principale P dei vassoi, ed in giusta fase viene aperta la valvola 128 che collega il circuito 25, 125 alla sorgente 26 di alimentazione dei gas tecnici che, come indicato dalle frecce Z in figura 2 entrano alTintemo dei vassoi V attraverso la fila di fori 23’ e creano un fronte di saturazione che avanza in modo uniforme e laminare, senza la formazione di turbolenze e che spinge l’aria residua nel vassoio stesso ad uscire attraverso la fila opposta di fori 23 e ad entrare nel breve circuito 24, 124 chiuso e reso cieco dalla valvola 28, come illustrato schematicamente anche nella figura 4. Tanto gas entra nel vassoio, tanta aria esce dal vassoio stesso ed entra nel detto breve circuito 24, 124, 28 che inizialmente à ̈ in depressione e che per questo favorisce il lavaggio e la saturazione dianzi detta e che potrà essere adeguatamente dimensionato per fungere da polmone di raccolta della detta aria di lavaggio. Per far si che la pressione sulle facce opposte del film H di futura copertura dei vassoi, rimanga sostanzialmente bilanciata e contrapposta alla pressione che gradualmente si forma all’interno degli stessi vassoi, in giusta fase con l’apertura della valvola 128 viene aperta anche la valvola 118 che attraverso l’unità 22 immette aria a giusti valori di pressione nelle camere 102, 2 e 9 delle due campane 1 ed 8, il tutto sotto il controllo dei pressostati0vacuostati 16, 116 e del processore 19.

A saturazione avvenuta coi gas tecnici della camera principale P con lo spazio interno compreso tra i vassoi ed il relativo film di copertura H, viene calato il saldatore 5 come dalla figura 3 per fissare a tenuta stagna lo stesso film sul bordo B dei vassoi V, V’ ed in giusta fase si chiudono le valvole 128 e 118. In questo modo 1 gas di trattamento saturano in breve tempo lo spazio interno dei vassoi col prodotto da confezionare e rimangono definitivamente imprigionati negli stessi vassoi dopo la detta fase di saldatura del film H sul bordo dei medesimi vassoi. A questa fase segue la successiva fase di taglio del film con la discesa dei mezzi 6 che entrano in parte nella gola anulare 14, dopo di che le camere interne delle campane, se non lo sono già, vengono portate alla pressione atmosferica, i mezzi 5 e 6 vengono sollevati, le stesse campane vengono allontanate l’una dall’altra, gli estrattori 7, 7’ sollevano i vassoi confezionati dalle sedi 10 e mezzi noti intervengono per allontanare i vassoi chiusi, per sostituirli con nuovi vassoi da chiudere e per avanzare il film H, per allontanare la parte di strido dello stesso film verso mezzi di raccolta e per disporre un nuovo tratto integro del medesimo film sopra i successivi vassoi da chiudere. Adeguando opportunamente i volumi dei circuiti attestati alla camera principale P nella fase di depressurizzazione prima e poi in quella di lavaggio e di saturazione coi gas tecnici e regolando opportunamente i tempi di successione delle varie fasi del ciclo dianzi detto, sarà possibile raggiungere la condizione ottimale per cui nel detto circuito cieco 24, 124, 28 si raccolga sostanzialmente solo l’aria residua dei vassoi in fase di condizionamento interno coi gas tecnici, con eventualmente solo una piccolissima parte del flusso di testa degli stessi gas, con tutti gli evidenti vantaggi di semplificazione, di celerità di processo e di minor costo che da questa condizione derivano.

Resta inteso che la descrizione si à ̈ riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore dell’invenzione, come descritto, illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato a campane contrapposte, per il confezionamento in atmosfera modificata di prodotti posti in vassoi, del tipo che comprende una campana superiore (1) aperta verso il basso, contenente i mezzi di saldatura (5) e preferibilmente anche i mezzi di taglio (6) del film barriera (H) di chiusura dei vassoi ed una campana inferiore (8) aperta verso l’alto, con una camera (9) e con almeno una sede (10) per alloggiare almeno un vassoio (V) che da parte di appositi mezzi può essere inserito ed estratto in e da tale sede, che comprende dei mezzi per il posizionamento di un tratto disteso di film (H) tra le dette due campane (1, 8) ed al di sopra dei vassoi (V), che comprende altresì dei mezzi per avvicinare reciprocamente le dette campane per chiudere tra queste il bordo del vassoio e al di sopra di questo il detto film (H) e che comprende dei mezzi per effettuare in giusta fase l’estrazione dell’aria dal vassoio e l’immissione in questo di gas tecnici di conservazione del prodotto posto nel vassoio, prima della successiva fase di chiusura intima e saldatura del film sul bordo dello stesso vassoio e del successivo taglio perimetrale della porzione di film saldata al medesimo vassoio, del tipo che comprende dei mezzi per far si che nella fase di chiusura le dette campane (1, 8) formino nel loro interno una camera principale (P) definita superiormente dal film (H) di copertura del vassoio, inferiormente dallo stesso vassoio (V) col prodotto (M) e lateralmente da una qualsiasi adatta struttura meccanica di interfaccia che circoscrive e collega il perimetro del detto film al perimetro del bordo superiore (B) del vassoio e su questa struttura di interfaccia essendo previsti dei fori e/od asole (23, 23’) adeguatamente distribuiti e collocati all’esterno del perimetro del vassoio e comunicanti con la detta camera principale (P), caratterizzato dal fatto che quando le due campane sono chiuse, all’ interno di queste si formano due volumi tra loro non direttamente comunicanti, un primo volume formato dalla detta camera principale (P) col vassoio e co! film di copertura ed un secondo volume formato dalle camere interne ed intercomunicanti delle dette due campane.
2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1), in cui una parte di detti fori (23) à ̈ aperta sostanzialmente in corri spondenza di una porzione o lato del vassoio ed à ̈ collegata ad un primo collettore o circuito (24) posto nella campana inferiore, mentre un’altra parte (23’) dei detti fori à ̈ aperta in corrispondenza di almeno una porzione o lato opposto dello stesso vassoio ed à ̈ collegata ad un secondo collettore o circuito (25) anch’esso posto nella campana inferiore, mentre le camere interne delle campane (1, 8) sono collegate tra loro e ad almeno un terzo circuito (17), essendo previsti dei mezzi per cui attraverso detto primo e secondo collettore o circuito (24, 25) collegati alla detta camera principale (P) ed attraverso detto terzo circuito (17) collegato alle camere interne delle due campane, sia possibile realizzare confezioni di tipo MAP senza formazione di vuoti spinti e con un ridotto consumo di gas tecnici.
3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 2), in cui i detti collettori (24, 25) sono collegati attraverso rispettivi condotti (124, 125) a corrispondenti mezzi a valvola (28, 128) attestati rispettivamente a mezzi d’aspirazione (21, 121) e ad una sorgente (26) d’alimentazione dei gas tecnici di condizionamento interno dei vassoi, mentre il detto terzo circuito (17) può essere collegato attraverso corrispondenti mezzi a valvola (18, 118), rispettivamente coi detti mezzi d’aspirazione (21, 121) o con mezzi di pressurizzazione (22) anche del tipo ad aria ambiente, essendo previsti dei mezzi (19, 20, 16, 116) per far si che nella fase di formazione del vuoto, il detto primo collettore (24) ed il detto terzo circuito ( 17) vengano collegati attraverso le rispettive valvole (18, 28) ai detti mezzi d’aspirazione (21, 121) che vengono mantenuti attivi per un tempo sufficiente ad eliminare una parte dell’aria dall’interno del vassoio (V) e dalle camere interne delle campane per bilanciare le pressioni sulle facce opposte del film di copertura (H) e mezzi sono previsti per far si che in successione od in giusta fase, le dette valvole si chiudano e che con l’apertura della relativa valvola (128) il detto secondo collettore (25) venga collegato coi mezzi (26) d’alimentazione dei gas tecnici, mentre il gas tecnico che entra da una parte del vassoio attraverso il detto secondo collettore (25, 23’), spinge l’aria residua nel vassoio stesso ad uscire da e/o verso almeno una parte opposta del vassoio medesimo, attraverso il detto primo collettore (23, 24) ora chiuso dalla rispettiva valvola (28) per formare un circuito cieco di polmonazione che raccoglie la detta aria di lavaggio, il tutto in modo da effettuare nel contempo il lavaggio e la saturazione del volume interno del vassoio, interessando con uniformità, senza formazione di vortici e riflussi e quindi in tempi molto ridotti ed in modo certo, tutta l’estensione della detta camera principale (P) col film, col vassoio e col prodotto, che in successione di fase viene chiuso con fasi e mezzi noti di saldatura e di taglio finale dello stesso film (H), mentre in giusta fase con la detta fase di lavaggio e di saturazione, il detto terzo circuito (17) attestato alle camere interne delle campane viene collegato attraverso la propria valvola (118) ai mezzi di pressurizzazione (22) per bilanciare la pressione sulle facce opposte del detto film (H) di copertura dei vassoi.
4. 4. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui le dimensioni volumetriche del detto primo collettore (24) e del relativo circuito (124) di collegamento alla relativa valvola di intercettazione (28), quando tale ultima valvola à ̈ chiusa, viene correlato al volume della detta camera principale (P) delle confezioni in fase di formatura tra le due campane contrapposte (1, 8) ed i tempi di successione delle varie fasi del ciclo di lavoro dello stesso apparato sono tali da far si che durante la fase di lavaggio e di saturazione coi gas della detta camera principale (P), nel detto circuito cieco (23, 24, 124, 28) collegato in scarico a tale camera principale (P) si raccolga sostanzialmente solo l’aria residua del volume interno dei vassoi in fase di saturazione coi gas tecnici, con eventualmente solo una piccola parte del flusso di testa degli stessi gas, con tutti i vantaggi di semplificazione, di celerità di processo e di minor costo che da questa condizione derivano.
5. 5. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che se i vassoi da confezionare sono affiancati (V, V’) su file parallele, il detto primo collettore (24) à ̈ posto longitudinalmente tra due file attigue di vassoi ed à ̈ collegato alle file di detti fori (23) posti lateralmente e sui fianchi interni dell’una e dell’altra fila di vassoi, mentre il detto secondo collettore (25) à ̈ dotato di rami longitudinali (225) collegati alle file di detti fori esterni (23’) posti lateralmente e sui fianchi esterni delle due file di vassoi e che attraverso condotti di derivazione (325) sono collegati tra loro ed alla bocca (125) di collegamento ai mezzi a valvola (128).
6. 6. Apparato a campane contrapposte per il confezionamento in atmosfera modificata di prodotti posti in vassoi, realizzato in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle due tavole allegate di disegni e per gli scopi sopra esposti.