ITAR20070008A1 - Dispenser di bevande in bicchieri - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

L’invenzione concerne un dispenser di bevande in bicchieri, adatto per essere installato in locali frequentati da più persone, come i locali di ristoro, attraverso cui erogare in bicchieri una o più bevande.

Allo stato attuale della tecnica sono conosciute macchine dispenser, provviste di stazioni di erogazione, ciascuna con una bevanda in bottiglia da erogare.

Le macchine note sono provviste dì mezzi accessori quali targhette con l’indicazione delle bevande da servire, un sistema per la refrigerazione delle bevande servite, pulsanti per l’erogazione di ciascuna bevanda, normalmente più pulsanti con cui l'utente o l’operatore provvedono a comandare, ad esempio, l’erogazione della quantità adatta per un bicchiere piccolo, per un bicchiere medio e per un bicchiere grande. Altre macchine prevedono il comando della erogazione tramite una scheda magnetica programmata, letta da adatto lettore associato alla macchina, con Sa scheda magnetica, ad esempio, del tipo con prepagamento e con l'indicazione del tipo di bevanda e quantità da erogare, etc.

Le macchine note, ad una o più stazioni di erogazione, ad attivazione manuale o pilotata da scheda magnetica, hanno memorizzato le caratteristiche della bevanda da erogare in ogni stazione, come la quantità di bevanda da erogare, i costi corrispondenti, che cambiano da bevanda a bevanda e quindi da stazione a stazione e comunque hanno memorizzati tutti i parametri che consentono l’erogazione e l'indicazione del costo di quanto erogato.

Nel caso di macchine con più stazioni di erogazione, il gruppo elettronico programmato contiene le informazioni associate ad ogni stazione di erogazione, con quelle di ogni stazione riferite ad una specifica bevanda da erogare. Al cambiare della bevanda in una stazione, quindi quando viene sostituita una bottiglia con una di diverso valore e tipologia, dovranno essere memorizzati i nuovi parametri relativi a quella stazione in cui è avvenuto il cambiamento della bevanda da erogare.

La variazione dei dati programmati relativi ad ogni singola stazione di erogazione è però un lavoro che implica un intervento relativamente lungo, quindi rende sconveniente la sostituzione di una bevanda con una diversa durante gli orari in cui la macchina dispenser è attiva per servire i clienti. Altro svantaggio delle macchine note è dovuto al fatto che la sostituzione momentanea di una bottiglia contenente una bevanda di basso pregio con una recante una bevanda di alto pregio e quindi di costo molto superiore non è avvertito dalla macchina medesima, per cui il gestore viene truffato dagli utenti o dall’operatore medesimo quando nella macchina sono scambiate fra loro bottiglie con bevande di costo diverso ed è attivato il pulsante di erogazione relativo alia bevanda di basso pregio mentre, a seguito dello scambio, eroga la bevanda di alto pregio. Ciò sia nel caso di macchina ad una sola stazione di erogazione, sia nel caso di macchine a più stazioni di erogazione.

Nelle macchine note l’erogazione della bevanda avviene con l’introduzione nella bottiglia che la contiene di una gas neutro in pressione, come ad esempio l’anidride carbonica o l’azoto.

La quantità di bevanda erogata è determinata attraverso la misura della pressione del gas introdotto nella bottiglia e la misura dell'intervallo di tempo di erogazione. Siffatta determinazione porta però a risultati inesatti e quindi a erogazioni in peso diverse da quelle previste. Infatti la quantità di bevanda erogata dipende dalla velocità nel condotto di erogazione e, a parità di pressione del gas introdotto nella bottiglia, dal livello della bevanda entro la bottiglia medesima. Infatti maggiore è il disiivelto fra la sommità del condotto di erogazione ed il livello della bevanda entro la bottiglia, minore è la velocità di erogazione e quindi minore è la quantità di bevanda erogata nel medesimo intervallo di tempo considerato.

Scopo della presente invenzione è la realizzazione di una macchina dispenser per l’erogazione di bevande che impedisca l’erogazione di una bevanda di pregio ai posto di una bevanda di minor pregio e quindi impedisca la truffa ai danni del gestore del locale o del cliente servito.

Un altro scopo della presente invenzione è la realizzazione di una macchina dispenser, ad uno o più posti di erogazione, che consenta la sostituzione di una bottiglia di bevanda con altra di qualità e/o di tipo diverso in modo rapido, sì da consentire la sostituzione delle bottiglie di bevande nella macchina erogatrice anche durante le ore di servizio in cui le bevande sono erogate, senza richiedere interventi sulle informazioni memorizzate nel gruppo elettronico programmato della macchina medesima.

Un altro scopo della invenzione è la realizzazione di una macchina dispenser nella quale la quantità di bevanda erogata sia quella prevista, con tolleranze minime, indipendentemente dal livello della detta bevanda da erogare nella bottiglia che la contiene.

L’invenzione che ha consentito il raggiungimento di tali risultati si concretizza in una macchina dispenser, ad uno o più stazioni di erogazione, che prevede, in corrispondenza di ciascuna di esse una antenna ricetrasmittente, connessa al gruppo elettronico programmato delia macchina, nonché schede o etichette trasponder recanti ciascuna le informazioni e/o parametri della bevanda da contraddistinguere da applicare sulle bottiglie da caricare nella macchina, in modo tale che l’attivazione del pulsante o comando dell’erogazione corrispondente alla posizione di ogni bottiglia attivi il gruppo elettronico programmato con i parametri propri della bevanda presenti nella scheda o etichette trasponder applicata nella bottiglia posta nella sede dell’erogatore attivato.

la macchina comprende infine per ogni stazione di erogazione una cella di carico che effettua, istante per istante, la misura del peso della bottìglia e di quanto con essa connesso, sì che per differenza fra i pesi misurati in istanti successivi venga determinato il peso e quindi la quantità di bevanda versata fra gli istanti confrontati.

Una macchina siffatta risulta particolarmente vantaggiosa poiché consente la rapida sostituzione di bottiglie di bevande con altre anche di diverso contenuto, senza necessità di operare alcun intervento sui dati programmati nella macchina, sì da rendere possibile la sostituzione di una o più bottiglie anche diverse fra loro durante le ore di servizio in cui la macchina è frequentemente attivata.

Risulta vantaggiosa perché la qualità ed il costo del prodotto versato sono relativi al contenuto della bottiglia attivata, indipendentemente dalla posizione o stazione di erogazione in cui la bottiglia è posta.

Risulta vantaggiosa poiché la scheda o etichetta trasponder contiene le informazioni della bevanda contenuta nella bottiglia a cui essa è applicata, con dette informazioni memorizzate nelle ore non di servizio senza alcun intralcio nelle ore in cui le bevande sono erogate.

Risulta vantaggiosa poiché l’applicazione della scheda o etichetta trasponder con le informazioni in essa memorizzate sulla bottiglia, normalmente sulla sua base, è rapida e sicura, quindi eseguibile anche nelle ore di servizio quando le bevande vengono erogate.

Risulta vantaggiosa poiché la misurazione del peso, quindi della quantità di bevanda erogata, è sicura ed implica mezzi di pesata sperimentati da tempo e quindi garantiti, di facile applicazione e di costo contenuto.

Questi ed altri vantaggi saranno facilmente compresi, particolarmente dai tecnici del settore, dalla lettura della descrizione dettagliata che segue relativa ad una pratica soluzione realizzativa illustrata a puro titolo esemplificativo nei disegni schematici della tavola allegata, in cui:

- la fìg. 1 rappresenta lo schema a blocchi esemplificante la logica funzionale della macchina;

- la fig. 2 schematizza la struttura essenziale della macchina, relativamente ad una stazione di erogazione.

Sostanzialmente l'invenzione riguarda quindi una macchina dispenser 1 erogatrice di bevande contenute in bottiglie 2 o in altri contenitori equivalenti, nel seguito per brevità indicati con la parola bottiglia, da versare in bicchieri, in una o più dosi per ogni tipologia di bevanda, con la macchina 1 provvista di una o più stazioni di erogazione e quindi alloggiente una o piu bottìglie 2, ì cui contenuti possono essere versati anche simultaneamente.

Ogni stazione di erogazione è provvista di una propria antenna ricetrasmittente 3, connessa al gruppo elettronico programmato 4 della macchina 1 medesima. Tale antenna 3 è idonea a dialogare con una scheda o etichetta trasponder 5 posizionata vicino ad essa, nel seguito per brevità indicata con la parola scheda, recante le informazioni e/o parametri propri della bevanda contenuta nella bottiglia 2 a cui detta scheda trasponder 5 è associata. Detta scheda trasponder 5 è quindi ubicata nel corpo della bottiglia 2, in posizione adatta per essere letta dall’antenna ricetrasmittente 3 medesima nella stazione di erogazione in cui la detta bottiglia 2 è posizionata.

La macchina dispenser 1 è corredata quindi di tante antenne ricetrasmittenti 3, una per ogni stazione di erogazione e ciascuna è ubicata nella posizione adatta per interagire e dialogare con la scheda trasponder 5 associata alla bottiglia 2 posizionata nella detta stazione di erogazione. L'attivazione del tasto o di uno dei tasti 6 associati ad una stazione di erogazione, determina quindi, da parte del gruppo elettronico programmato 4 della macchina 1, l’elaborazione dei dati associati alla bottiglia 2 e quindi alla bevanda erogata letti dalla relativa antenna ricetrasmittente 3.

Normalmente l’antenna ricetrasmittente 3 è posizionata nella base 7 delia stazione di erogazione in cui viene posizionata la bottiglia 2 con la bevanda da erogare ed in tal caso la scheda trasponder 5 sarà applicata sul corpo della bottiglia 2 ed in particolare sulla base 8 della bottiglia stessa, quindi in posizione adatta per consentirle di dialogare con l’antenna ricetrasmittente 3 corrispondente.

Il gruppo elettronico programmato 4 elabora le informazioni contenute nelia scheda ricetrasmittente 5 associata alla stazione di erogazione attivata dall’operatore o dall’utente per pilotare, secondo quanto previsto nel programma medesimo, l’erogazione nella misura richiesta e/o prevista. Vale a dire l’erogazione di una quantità fissa predefinita della bevanda prescelta nel caso di un solo tasto 6 di attivazione per ogni stazione di erogazione, l’erogazione della quantità minima, della quantità media o della quantità massima prescelta nel caso di tre distinti tasti 6 di attivazione in ogni stazione di erogazione. Analogamente per altre soluzioni con un diverso numero di tasti di erogazione o di mezzi di pilotaggio di erogazione. Normalmente in corrispondenza di ogni stazione di erogazione la macchina 1 prevede anche un monitor 9 su cui il gruppo elettronico programmato 4 evidenzia la tipologia e le caratteristiche della bevanda contenuta nella bottiglia 2, posto in detta stazione.

La sostituzione in una stazione di erogazione di una bottiglia 2 con un’altra diversa provoca quindi il cambiamento del contenuto informativo evidenziato nel corrispondente monitor 9 e la corrispondente elaborazione al momento dell'azionamento del tasto di attivazione.

li gruppo elettronico programmato 4, come schematizzato nella fig. 1, è quindi connesso, nella soluzione realizzativa preferita, con il monitor 9, con i pulsanti 6, uno o più per ogni stazione di erogazione, con il gruppo di pesata 10 o cella di carico, come di seguito specificato, con l’antenna ricetrasmittente 3 della stazione di erogazione, nonché con la valvola di erogazione 12 che sarà aperta o chiusa per consentire o arrestare l'erogazione quando viene raggiunto il peso previsto della bevanda erogata.

Ogni stazione di erogazione è quindi provvista di una cella di carico 10, ossia di un gruppo pesatore collegato al gruppo elettronico programmato 4, con cui, istante per istante, è pesata la bottiglia 2 con il liquido in essa contenuto e quanto ad essa connesso, in modo che possa essere determinata, istante per istante, la variazione del peso misurato e quindi la quantità di bevanda erogata attraverso il beccuccio 13.

Il gruppo elettronico 4 è programmato per elaborare le informazioni ricevute da vari dispositivi o gruppi con cui è connesso e, ad ogni attivazione tramite un pulsante 6 o con altro mezzo equivalente, per pilotare la stazione di erogazione e quindi comandare l’erogazione delia quantità di bevanda in esso programmata. Le singole bottiglie 2 nelle stazioni di erogazione sono collegate con una sorgente 14 di gas in pressione, normalmente un gas inerte come l’azoto. Sono collegate inoltre con la elettrovalvola 12 e con il beccuccio di erogazione 13 in modo che, all’attivazione del comando di erogazione corrispondente, la elettrovalvola 12 si apre e consente la fuoriuscita della bevanda dalla bottiglia 2, sotto l'azione di spinta esercitata dal gas in pressione proveniente dalla sorgente 14, normalmente un adatto serbatoio, fintanto che la variazione di peso misurato dalia cella di carico 10 non corrisponde alla quantità di bevanda da versare. A tal punto il gruppo elettronico 4 comanda la chiusura della elettrovalvola 12 e quindi l'arresto della erogazione della bevanda.

Detto gruppo elettronico 4 elabora la variazione di peso misurata dalla cella di carico 10 ed è programmato in modo da correlare la detta variazione di peso misurata con il volume della bevanda da erogare e normalmente anche con il peso del gas introdotto nella bottiglia al posto della bevanda erogata.

In fase di realizzazione la macchina potrà essere corredata di mezzi accessori diversificati e i singoli gruppi che la compongono potranno essere variamente realizzati, fermo restando la logica funzionale alla base della invenzione, senza pertanto che dette variazioni escano dal campo di protezione definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispenser di bevande in bicchieri, provvisto di una o più stazioni di erogazione, con cui versare una o più bevande ai consumatori, caratterizzato da stazioni di erogazione provviste ciascuna di una propria antenna ricetrasmittente (3) connessa al gruppo elettronico programmato (4) deila macchina dispenser (1), da schede trasponder (5), ciascuna recante le informazioni e/o parametri propri della bevanda da erogare contenuta nella bottiglia a cui detta scheda trasponder (5) viene associata in posizione tale da essere letta dall’antenna ricetrasmittente (3) nella stazione di erogazione in cui la detta bottiglia (2) viene posizionata, nonché caratterizzato dal fatto che ogni stazione di erogazione è provvista di cella di carico (10), collegata al gruppo elettronico programmato (4), con cui, istante per istante, è pesata la bottiglia (2) con il liquido in essa contenuto e quanto ad essa connesso, infine caratterizzato dal fatto che il gruppo elettronico (4) è programmato per elaborare le informazioni in suo possesso e quelle ricevute ad ogni attivazione della singola stazione di erogazione e per pilotare l’erogazione della bevanda richiesta, 2} Dispenser, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che le antenne ricetrasmittenti (3) sono una per ogni stazione di erogazione e dal fatto che ciascuna di esse è ubicata nella posizione adatta per interagire con la scheda trasponder (5) assodata alla bottiglia (2) posizionata nella corrispondente stazione di erogazione. 3) Dispenser, come da riv. 1 ), caratterizzato dal fatto che l’antenna ricetrasmittente (3) è posizionata nella base (7) della stazione di erogazione in cui viene posizionata la bottiglia (2) con la bevanda da erogare. 4) Dispenser, come da riv. 1), caratterizzato dai fatto che la scheda trasponder (5) è applicata sui corpo della bottiglia (2) con la bevanda corrispondente da erogare. 5) Dispenser, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che la scheda trasponder (5) è applicata sulla base della bottiglia (2) con la bevanda corrispondente da erogare. 6) Dispenser, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che il gruppo elettronico programmato (4) ad ogni attivazione elabora le informazioni contenute nella scheda trasponder (5) associata alla stazione di erogazione attivata e pilota l'erogazione di bevanda nella misura richiesta e/o prevista. 7) Dispenser, come da riv. 1 ), caratterizzato dal fatto che usa come gas inerte l’azoto in pressione, con cui operare Sa spinta della bevanda nella bottiglia (2) verso il beccuccio di erogazione (13), 8) Dispenser, come da riv. 1 ), caratterizzato dal fatto che il gruppo elettronico (4) è programmato in modo da correlare la variazione di peso misurato dalla cella di carico (10) almeno con il volume di bevanda da erogare. 9) Dispenser, come da riv. 1 ), caratterizzato dal fatto che il gruppo elettronico (4) è programmato in modo da correggere la variazione di peso misurata in due istanti diversi con il peso de! gas introdotto nella bottiglia (2) fra detti due istanti al posto della bevanda erogata.