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ITCR20130010A1 - Sistema automatizzato per il recupero di animali morti all'interno dei loro ambienti di ricovero - Google Patents

Sistema automatizzato per il recupero di animali morti all'interno dei loro ambienti di ricovero

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Publication number
ITCR20130010A1
ITCR20130010A1 IT000010A ITCR20130010A ITCR20130010A1 IT CR20130010 A1 ITCR20130010 A1 IT CR20130010A1 IT 000010 A IT000010 A IT 000010A IT CR20130010 A ITCR20130010 A IT CR20130010A IT CR20130010 A1 ITCR20130010 A1 IT CR20130010A1
Authority
IT
Italy
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dead animals
animals
rooms
dead
planes
Prior art date
Application number
IT000010A
Other languages
English (en)
Inventor
Giuseppe Dolara
Original Assignee
Giuseppe Dolara
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Filing date
Publication date
Application filed by Giuseppe Dolara filed Critical Giuseppe Dolara
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Priority to US14/772,207 priority patent/US20160000048A1/en
Priority to ES14732412T priority patent/ES2712991T3/es
Priority to BR112015018765A priority patent/BR112015018765A2/pt
Priority to EP14732412.3A priority patent/EP2967003B1/en
Priority to PCT/IT2014/000073 priority patent/WO2014141313A2/en
Priority to PL14732412T priority patent/PL2967003T3/pl
Priority to CN201480011576.6A priority patent/CN105188356B/zh
Publication of ITCR20130010A1 publication Critical patent/ITCR20130010A1/it

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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01KANIMAL HUSBANDRY; AVICULTURE; APICULTURE; PISCICULTURE; FISHING; REARING OR BREEDING ANIMALS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; NEW BREEDS OF ANIMALS
    • A01K45/00Other aviculture appliances, e.g. devices for determining whether a bird is about to lay
    • A01K45/005Harvesting or transport of poultry
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A22BUTCHERING; MEAT TREATMENT; PROCESSING POULTRY OR FISH
    • A22BSLAUGHTERING
    • A22B7/00Slaughterhouse arrangements
    • A22B7/008Slaughterhouse arrangements for temporary storage, disposal, cooling or removal of cadavers, carrion, offal or similar slaughterhouse waste
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01KANIMAL HUSBANDRY; AVICULTURE; APICULTURE; PISCICULTURE; FISHING; REARING OR BREEDING ANIMALS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; NEW BREEDS OF ANIMALS
    • A01K29/00Other apparatus for animal husbandry
    • A01K29/005Monitoring or measuring activity, e.g. detecting heat or mating

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Description

SISTEMA ATOMATIZZATO PER IL RECUPERO DI ANIMALI MORTI ALL’INTERNO DEI LORO AMBIENTI DI RICOVERO
DESCRIZIONE
L’invenzione si rivolge al settore agricolo dell’allevamento intensivo di animali.
Nel dettaglio, l’invenzione riguarda un sistema automatizzato per il recupero di animali morti all’interno dei loro ambienti di ricovero, in particolare nell’ambito degli allevamenti avicoli intensivi.
Gli allevamenti avicoli intensivi hanno lo scopo di soddisfare la crescente richiesta di prodotti di origine animale (in particolare carne e uova) abbattendone al contempo i costi, in modo da rendere questa categoria di prodotti adatta al consumo di massa.
I ricoveri predisposti per questo tipo di allevamento sono generalmente capannoni a pianta rettangolare, con tetto a capanna e pavimento in cemento, in cui gli animali vengono stipati con un’altissima densità, pur nel rispetto di regole imposte di benessere animale.
Secondo tecnica nota, sulle pareti laterali sono provviste delle superfici vetrate per permettere l'ingresso della luce; per permettere il ricambio d'aria sono presenti delle aperture dotate di pareti mobili, ad esempio realizzate con teli avvolgibili per gestire tali aperture, e grossi ventilatori che aspirano forzatamente l’aria viziata e la espellono dal capannone.
L’alimentazione degli animali avviene mediante tubi in cui, ad orari prestabiliti della giornata, transita il mangime che viene distribuito in mangiatoie pensili mobili. Con un metodo simile viene distribuita anche l'acqua, tramite tubi sospesi provvisti di speciali erogatori.
Mangiatoie ed erogatori di acqua sono di norma disposti in file parallele all’asse maggiore dei ricoveri.
Sul pavimento viene solitamente disposta una lettiera vegetale, realizzata con trucioli di legno, di cocco o con paglia, atta a raccogliere ed inglobare le deiezioni degli animali.
La lettiera funge anche da giaciglio, sul quale gli animali possono camminare ed accovacciarsi con il massimo confort, senza danneggiare le estremità e le parti più pregiate del corpo.
Per tale motivo à ̈ opportuno che la lettiera venga mantenuta soffice anche con interventi di fresatura meccanica volti a sminuzzare ed arieggiare la lettiera stessa.
La progressiva industrializzazione che ha caratterizzato gli allevamenti negli ultimi decenni, con un notevole aumento della concentrazione di animali per singola azienda agricola, ha fatto si che gli impatti determinati dagli insediamenti zootecnici nel territorio circostante, ad esempio attraverso le emissioni in atmosfera o l’inquinamento dell’acqua e del suolo, siano diventati sempre più significativi.
E’ diventato quindi fondamentale che la gestione degli insediamenti zootecnici sia tale da rendere minimi i potenziali riflessi da essi indotti sia nei confronti dell’ambiente che della salute umana e degli animali stessi.
La presenza di un insediamento zootecnico può infatti determinare problematiche igienico sanitarie principalmente attraverso le emissioni in atmosfera di gas, polveri, odori, allergeni, e la potenziale diffusione di agenti patogeni come virus e batteri.
Tali sostanze derivano principalmente dal metabolismo animale, dalla loro decomposizione, e dai processi di degradazione biologica delle sostanze organiche contenute nelle deiezioni.
Un aspetto critico per gli allevatori à ̈ la mortalità in allevamento, che nel settore avicolo raggiunge anche il 5%, e la conseguente gestione degli animali morti che permangono all’interno degli ambienti di ricovero.
Infatti, gli animali morti possono essere causa di rischio microbiologico se la loro gestione non à ̈ corretta (interramento, occultamento delle carcasse…) e si potrebbe verificare la dispersione nell’ambiente di agenti patogeni causa di zoonosi.
Il loro smaltimento quindi deve essere costante, tempestivo e correttamente eseguito.
Attualmente, per compiere tale operazione, gli allevatori devono ogni giorno percorrere a piedi l’intero capannone controllando in tutte le direzioni se a terra vi sono animali morti.
Individuati tali animali, l’allevatore deve caricarli su un mezzo di trasporto manuale, come ad esempio una carriola, o ammassarli temporaneamente in un angolo del capannone per poi movimentarli in una volta sola e portarli all’esterno, dove vengono poi stoccati in appositi contenitori refrigerati o celle frigorifere in attesa di essere smaltiti.
Queste operazioni sono molto lunghe e richiedono un impegno di tempo notevole e prolungato per l’allevatore.
Ad esempio, per perlustrare e sgomberare dagli animali morti un capannone di circa 1000 mq si può impiegare anche 1 ora, con tutti gli svantaggi immaginabili che ne derivano.
Ancora più svantaggiosamente, gli allevatori sono costretti ad entrare quotidianamente all’interno degli ambienti di ricovero favorendo la potenziale diffusione di microrganismi patogeni, portati dall’interno all’esterno dell’allevamento e viceversa, e da un ambiente di ricovero all’altro.
Un’ulteriore criticità per gli allevamenti à ̈ l’inquinamento dell’aria e la produzione di odori molesti causati dalla degradazione delle deiezioni prodotte e dalla cattiva manutenzione della lettiera su cui eventualmente giacciono gli animali.
Se infatti, all’interno degli ambienti, à ̈ presente uno strato di lettiera, il suo contenuto ideale di umidità deve essere compreso tra il 15 il 30%. Se la lettiera à ̈ troppo secca, infatti, genera molto particolato e questo provoca danni sia alla salute degli animali che a quella degli allevatori che operano nello stesso ambiente. Quando invece la lettiera à ̈ troppo bagnata iniziano le decomposizioni anaerobiche delle deiezioni animali, con l’aumento della produzione di ammoniaca, sostanze volatili e gas biologici, e l’incremento degli odori.
Per superare tali inconvenienti à ̈ quindi necessario mantenere movimentata la lettiera, effettuando periodicamente una sua fresatura meccanica per garantire la giusta sofficità e il corretto grado di umidità.
A tale scopo sono note macchine trituratrici per la lettiera, che comprendono una lama raschiatrice che solleva lo strato di lettiera dal pavimento, indirizzandolo in prossimità di una pluralità di frese rotanti che lo triturano e lo lasciano ricadere, sotto forma di trucioli, sul pavimento.
Tali macchine trituratrici sono motorizzate e generalmente vengono collegate a mezzi meccanici, come trattori, nel caso gli ambienti siano di grandi dimensioni, oppure spinte a mano dagli operatori, che solitamente devono lavorare in coppia, con tutti gli svantaggi sopraelencati legati all’ingresso e alla permanenza di persone negli ambienti di ricovero.
Ancor più svantaggiosamente queste fasi di rimozione degli animali morti e di fresatura della lettiera svolte manualmente non consentono una gestione e un controllo dei tempi impiegati e dei costi, che molto spesso vanno ad incidere notevolmente sulle spese, senza però ottenere degli effettivi benefici.
Scopo dell’invenzione à ̈ quello di definire un sistema che esegua, in modo automatizzato e con regolarità, l’ispezione degli ambienti di ricovero degli animali e la rimozione degli animali morti, unitamente ad eventuali operazioni di fresatura della lettiera su cui giacciono gli animali stessi, se questa fosse presente, mantenendo sotto controllo le problematiche igienico-sanitarie tipiche degli allevamenti intensivi e senza incidere notevolmente sui costi di gestione degli allevamenti stessi.
E’ ancora scopo dell’invenzione, preservare la salute degli animali, ma anche degli allevatori e del personale addetto, riducendo al minimo i loro ingressi e la loro permanenza all’interno degli ambienti di ricovero.
E’ anche scopo del trovato realizzare un sistema che sia totalmente automatico, efficiente, economico e facilmente installabile all’interno degli allevamenti anche già costruiti ed in esercizio.
Tali scopi sono raggiunti con un sistema automatizzato per il recupero di animali morti all’interno dei loro ambienti di ricovero, giacenti su un piano, caratterizzato dal fatto che comprende:
- un apparecchio mobile automatizzato;
- mezzi di guida per detto apparecchio,
ove detto apparecchio comprende:
- mezzi motori di locomozione e automazione;
- mezzi di individuazione di detti animali morti giacenti su detto piano; - mezzi di sollevamento di detti animali morti;
- mezzi di contenimento per detti animali morti;
- una centralina di comando e controllo atta a sovrintendere alle funzioni di detto apparecchio;
- mezzi di alimentazione atti a fornire energia a detto apparecchio, ed ove detto apparecchio à ̈ atto a muoversi in base ai comandi di detta centralina elaborati in cooperazione con detti mezzi di guida, affinché detto apparecchio percorra tutta la superficie di detti ambienti. Secondo un primo aspetto dell’invenzione, detti mezzi di individuazione di animali morti comprendono sensori, scelti tra sensori a pressione, sensori ottici, sensori ad impulsi radio, ecc…
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, detti mezzi di sollevamento comprendono un nastro dislocatore provvisto di una pluralità di piani aggettanti, equidistanti tra loro e atti a definire sostegni mobili per detti animali morti.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, detto apparecchio comprende mezzi di riscontro atti a cooperare con i piani di detto nastro dislocatore, realizzando mezzi di caduta per detti animali morti all’interno di detti mezzi di contenimento.
Secondo una variante del trovato, detti piani comprendono una pluralità di denti paralleli, atti a supportare detti animali morti, e detti mezzi di riscontro comprendono a loro volta denti fissi, atti ad interporsi tra i detti denti paralleli per togliere detti animali morti da detti sostegni mobili.
In una variante preferita del trovato, detto apparecchio comprende mezzi di segnalazione per l’allontanamento degli animali vivi presenti all’interno di detti ambienti di ricovero prima del passaggio dell’apparecchio stesso.
Vantaggiosamente, detto apparecchio comprende pareti di rivestimento e protezione.
Secondo una possibile variante, detto apparecchio comprende mezzi di convogliamento di detti animali morti in prossimità di detti mezzi di sollevamento.
In una variante ancor più preferita dell’invenzione, detto apparecchio comprende un utensile a fresa atto a triturare uno strato di lettiera eventualmente provvisto sul piano di detti ambienti di ricovero.
Secondo ulteriori aspetti, detti mezzi di guida comprendono barriere di margine attive all’interno di detti ambienti, atte ad emettere segnali elaborabili da detta centralina, per creare corsie di passaggio forzato per detto apparecchio.
In particolare, dette barriere di margine sono disposte in prossimità del piano di detti ambienti di ricovero.
Il sistema per recupero di animali morti all’interno dei loro ambienti di ricovero secondo l’invenzione presenta numerosi vantaggi.
Il vantaggio principale deriva dalla completa automatizzazione del sistema: le operazioni di individuazione e rimozione degli animali morti giacenti su un piano non devono più essere eseguite manualmente dagli operatori, ma sono gestite interamente dall’apparecchio mobile automatizzato oggetto dell’invenzione.
Detto apparecchio à ̈ mobile all’interno degli ambienti di ricovero secondo traiettorie e percorsi stabiliti, dettati da detti mezzi guida, che vantaggiosamente assicurano la copertura di tutta la superficie degli ambienti stessi in un certo periodo di tempo prestabilito, ad esempio un giorno.
Detti mezzi di guida sono predisposti e dislocati in modo che detto apparecchio, nel suo tragitto non incontri ostacoli fissi, ma li aggiri senza però tralasciare alcuna area dell’ambiente di ricovero.
Gli interventi manuali da parte degli operatori vengono così drasticamente ridotti, limitati solo ed esclusivamente allo spostamento all’esterno della massa di animali morti, ormai stoccata negli appositi mezzi di contenimento.
In questo modo, oltre ad un risparmio di tempo, energia e costi, per gli allevatori si garantisce anche un maggior benessere fisico e salutare, non dovendo più respirare per diverse ore l’aria carica di gas, polveri e batteri che può sprigionarsi all’interno di tali ambienti. Ancor più vantaggiosamente, un sistema così automatizzato garantisce che la rimozione degli animali avvenga giornalmente, in modo costante e certo, e non sia influenzata da fattori esterni e contrattempi.
Ne consegue un generale beneficio per l’allevamento che si ripercuote anche sulla salute degli animali ricoverati e sullo standard qualitativo della loro carne, al quale corrisponde poi anche il guadagno dell’allevatore.
L’apparecchio secondo l’invenzione à ̈ poi vantaggiosamente completato da mezzi accessori che lo rendono ancora più funzionale ed efficace:
- i mezzi di segnalazione per l’allontanamento degli animali vivi al passaggio dell’apparecchio e le pareti di rivestimento e protezione provviste su di esso lo rendono estremamente sicuro e non vi à ̈ alcun pericolo per gli animali che si muovono nelle vicinanze;
- qualora all’interno degli ambienti sia provvisto uno strato di lettiera fungente da giaciglio per gli animali e da raccolta per le loro deiezioni, l’apparecchio può essere provvisto di un utensile a fresa, che consente, contemporaneamente alla rimozione degli animali morti, la fresatura della lettiera stessa, mantenendola così asciutta ed arieggiata e riducendo la degradazione della stessa, così come l’emissione di gas tossici, sia per gli animali che per gli operatori.
I vantaggi dell’invenzione saranno maggiormente evidenti nel seguito, in cui vengono descritte modalità preferite del sistema e del suo funzionamento, a titolo esemplificativo e non limitativo, e con l’aiuto delle figure, ove:
le Figure 1-3 rappresentano, in vista prospettica secondo diverse angolazioni, una prima possibile variante dell’apparecchio automatizzato che costituisce il sistema secondo l’invenzione;
la Figura 4 rappresenta, in vista schematica, un ambiente di ricovero predisposto con mezzi guida del sistema automatizzato secondo una possibile variante dell’invenzione;
le Figure 5 e 6 rappresentano, in vista prospettica secondo diverse angolazioni, una seconda possibile variante dell’apparecchio automatizzato che costituisce il sistema secondo l’invenzione.
Con riferimento alle Figure 1-3 à ̈ illustrato un apparecchio 4 mobile automatizzato che realizza il sistema automatizzato per il recupero di animali morti 1 giacenti su un piano 2 all’interno dei loro ambienti di ricovero 3.
Detto apparecchio 4 Ã ̈ costituito essenzialmente da una motrice e da un rimorchio.
La motrice à ̈ provvista di mezzi motori di locomozione e di mezzi motori di automazione 23 dei dispositivi su di essa presenti.
Generalmente, detti mezzi motori possono essere di tipo elettrico, o idraulico, o pneumatico, oppure possono ad esempio comprendere un motore a scoppio.
Su detta motrice sono predisposti mezzi di individuazione 6 e di sollevamento 7 di detti animali morti 1, una centralina di comando e controllo 9 atta a sovrintendere alle funzioni di detto apparecchio 4, e mezzi di alimentazione atti a fornire energia a detto apparecchio 4. Nella variante illustrata nelle Figure, detti mezzi motori, sia di locazione che si automazione, sono di tipo elettrico e detti mezzi di alimentazione comprendono batterie ricaricabili.
Detto rimorchio comprende mezzi di contenimento 8 per detti animali morti 1, una volta sollevati rispetto al piano su cui giacciono. Detti mezzi di individuazione 6 della presenza di animali morti 1 sono provvisti frontalmente a detto apparecchio 4 nella direzione del suo avanzamento e possono comprendere diverse tipologie di sensori, come ad esempio sensori a pressione, sensori ottici, sensori ad impulsi radio, ecc…
Nelle varianti illustrate, detti mezzi di individuazione 6 sono di tipo meccanico e comprendono sensori a pressione realizzati mediante una parete mobile 19 disposta frontalmente a detto apparecchio 4 e girevolmente associata ad esso.
Detta parete mobile 19, durante la movimentazione dell’apparecchio 4 permane in posizione verticale, mentre ruota quanto entra in contatto con un animale morto 1, consentendo all’animale stesso di passare al di sotto e posizionarsi in prossimità dei mezzi di sollevamento 7.
Contemporaneamente, detta parete mobile 19 à ̈ atta a generare un segnale, elaborabile da detta centralina 9, per l’attivazione dei mezzi di sollevamento 7.
Detti mezzi di sollevamento 7 comprendono un nastro dislocatore 10 ad asse sostanzialmente verticale.
Detto nastro 10 à ̈ provvisto trasversalmente, su una faccia, di una pluralità piani grigliati 11, a denti paralleli tra loro.
Detti piani 11 sono disposti equidistanti tra loro e definiscono piani di sostegno 12 per detti animali morti 1 durante la loro fase di sollevamento rispetto al piano 2 su cui giacciono.
Detto apparecchio 4 comprende una camicia 20 atta a rivestire detto nastro dislocatore 10.
In particolare, detta camicia 20 à ̈ atta a cooperare con i piani 11 di detto nastro 10 per definire alloggiamenti 12 per detti animali morti 1 e per trattenerli durante la loro movimentazione. Ai soli fini rappresentativi, in Figure 2 e 6, detta camicia à ̈ stata resa trasparente per consentire la chiara visualizzazione dei componenti che realizzano i mezzi di sollevamento 7.
In generale, in tutte le varianti illustrate, detto apparecchio 4 comprende pareti di rivestimento e protezione 15 aventi sia funzione di sicurezza per gli animali 1, sia funzione di barriera all’infiltrazione di polvere e sporco all’interno dell’apparecchio 4.
Detto apparecchio 4 comprende un riscontro fisso 13 atto a cooperare con i piani grigliati 11 di detto nastro dislocatore 10, realizzando mezzi di caduta per detti animali morti 1 all’interno dei mezzi di contenimento 8 disposti sul rimorchio.
Detto riscontro fisso 13 à ̈ realizzato mediante un piano inclinato 22, stabilmente associato alle pareti di rivestimento 15 di detto apparecchio 4 in prossimità della sommità di detto nastro dislocatore 10.
Detto piano inclinato 22 à ̈ anch’esso grigliato ed à ̈ conformato in modo da intercettare ogni singolo animale morto 1 sorretto dai piani grigliati 11 del nastro 10. In particolare, la spaziatura dei denti della griglia del piano inclinato 22 à ̈ complementare con la posizione dei denti dei piani 11 del nastro 10, in modo che compenetrandosi avvenga il passaggio dell’animale morto 1 dal piano del nastro al piano di riscontro.
In alcune varianti del trovato, detto apparecchio 4 comprende mezzi di convogliamento 16, statici o mobili, di detti animali morti 1 in prossimità di detto nastro dislocatore 10.
Detti mezzi di convogliamento 16 sono realizzati mediante pareti, o mezzi rotanti, che si estendono verticalmente dalla quota del piano dello strato di lettiera 2 e agevolano il posizionamento degli animali morti 1 all’imbocco dei detti mezzi di sollevamento 7 e facilitando il loro posizionamento sui piani 11 del nastro dislocatore 10.
Con particolare riferimento alle Figure 1 e 2, detto apparecchio 4 comprende, nella porzione frontale della motrice, mezzi di segnalazione visivi 14 per avvisare e allontanare gli animali vivi presenti all’interno di detti ambienti di ricovero 3 prima del passaggio dell’apparecchio stesso, in modo che non vengano accidentalmente raccolti e rilasciati nei mezzi di contenimento 8, seppur senza pericolo per gli stessi.
Detti mezzi di segnalazione 14 comprendono una pluralità di frange 24, posizionate su di un braccio mobile, atte ad attirare l’attenzione degli animali, spaventandoli e facendoli allontanare, per consentire il passaggio indisturbato dell’apparecchio 4.
In una variante particolarmente vantaggiosa, qualora all’interno degli ambienti 3 sia provvisto, sul piano 2, uno strato di lettiera, detto apparecchio automatizzato 4 comprende poi un utensile a fresa 17 atto a triturare la lettiera stessa.
In questo modo, un solo apparecchio automatizzato 4 secondo l’invenzione à ̈ in grado di svolgere la doppia funzione: da una parte raccogliere e smaltire gli animali morti 1, dall’altra smuovere e triturare lo strato di lettiera per arieggiarlo ed evitare che, ristagnando l’umidità delle deiezioni animali, si sprigionino cattivi odori e gas nocivi.
Con particolare riferimento alla Figura 3 Ã ̈ illustrato un esempio di tale utensile a fresa 17.
Tale utensile 17 comprende una lama raschiatrice che solleva lo strato di lettiera dal piano 2, indirizzandolo in prossimità di una pluralità di frese rotanti 25 che lo triturano e lo lasciano poi ricadere sulla superficie.
Con riferimento alle Figure 1-3, i mezzi motori di locomozione che movimentano la motrice dell’apparecchio 4 comprendono cingoli 26 che, vantaggiosamente, garantiscono una maggior aderenza, una trazione più efficace e una facilità di sterzatura per muoversi più comodamente all’interno degli ambienti 3.
Con riferimento alle Figure 5 e 6, invece, detto apparecchio comprende solo una motrice su cui sono provvisti tutti i mezzi accessori già descritti: i mezzi di individuazione 6 e di sollevamento 7 di detti animali morti, la centralina di comando e controllo 9, i mezzi di alimentazione, i mezzi di contenimento 8 degli animali morti 1, l’utensile a fresa 17, ecc....
In questo caso i mezzi motori di locomozione comprendono ruote 27 e non à ̈ necessario alcun rimorchio.
Il sistema secondo l’invenzione comprende poi mezzi di guida 5 per detto apparecchio automatizzato 4, atti ad indirizzare il movimento di detto apparecchio 4 all’interno degli ambienti di ricovero 3 in modo che tutta la loro superficie sia percorsa e lavorata.
Nella variante particolare illustrata in Figura 4, detti mezzi di guida 5 comprendono barriere di margine, attive all’interno di detti ambienti 3, atte ad emettere segnali elaborabili da detta centralina 9 per creare corsie 18 di passaggio forzato per detto apparecchio 4.
Dette barriere di margine sono disposte in prossimità del piano 2 di detti ambienti di ricovero 3, e sono realizzate mediante cavi elettrici 21 atti a generare un segnale quando attraversati da detto apparecchio 4.
Tale segnale generato à ̈ elaborabile da detta centralina 9 per comandare in modo autonomo il cambio di direzione di detto apparecchio 4.
Detti cavi elettrici 21 sono predisposti e dislocati sulla superficie del piano 2 dell’ambiente di ricovero 3, o appena al di sotto di essa, realizzando corsie che non interferiscono con gli ostacoli fissi provvisti al suo interno. Detto apparecchio 4, nel suo tragitto, aggira perciò qualsiasi ostacolo, senza però tralasciare alcuna area dell’ambiente di ricovero e percorrendo ogni sua zona.
Il funzionamento del sistema automatizzato secondo l’invenzione à ̈ descritto di seguito.
All’interno degli ambienti di ricovero 3 devono essere preliminarmente predisposti i mezzi guida 5 per l’apparecchio automatizzato 4.
Ad esempio, sotto la superficie del piano 2 degli ambienti 3, Ã ̈ possibile disporre cavi elettrici 21, in grado di dialogare con detta centralina di controllo 9, definenti barriere di margine per il movimento di detto apparecchio 4.
Detti cavi elettrici 21 suddividono l’ambiente in corsie 18 all’interno delle quali detto apparecchio 4 si muove forzato da detta centralina 9.
Giornalmente, ad un orario stabilito, l’apparecchio 4 inizia la sua movimentazione all’interno degli ambienti 3 lungo dette corsie 18. Ogni qualvolta, detti mezzi di individuazione 6 incontrano un animale morto 1, inviano un segnale a detta centralina 9 che automaticamente aziona detti mezzi di sollevamento 7 mediante detti mezzi motori di automazione 23.
L’animale morto 1 viene caricato sul piano grigliato 11 del nastro dislocatore 10 che si posiziona alla quota più bassa, e su di esso vi rimane fino a quando il nastro dislocatore 10 non verrà nuovamente azionato da detta centralina 9 in presenza di un ulteriore animale morto 1 da caricare.
Man mano che il nastro dislocatore 10 si movimenta e si carica di animali morti 1, l’apparecchio 4 provvede in automatico a scaricare detti animali all’interno dei mezzi di contenimento 8.
In una variante particolarmente vantaggiosa dell’invenzione, contemporaneamente alla raccolta degli animali 1, detto apparecchio 4 provvede alla fresatura dello strato di lettiera disposto al di sotto degli animali: durante l’avanzamento dell’apparecchio, l’utensile a fresa 17 à ̈ sempre in funzione, ed in totale sicurezza provvede a triturare e ripristinare lo strato di lettiera.
Una volta terminato il percorso tra le corsie 18, detto apparecchio 4 viene riportato automaticamente al punto di partenza all’interno dell’ambiente 3, dove, nella versione a batterie, si provvede anche al caricamento dei suoi mezzi di alimentazione a batteria.
L’operatore a fine ciclo, deve solo provvedere ad estrarre dai mezzi di contenimento 8 e smaltire gli animali morti 1 e smaltirli esternamente agli ambienti 3.
Una volta svuotati i mezzi di contenimento 8 e caricati i mezzi di alimentazione, l’apparecchio automatizzato 4 à ̈ pronto per compiere un nuovo ciclo di lavoro.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema automatizzato per il recupero di animali morti (1) all’interno dei loro ambienti di ricovero (3), giacenti su un piano (2), caratterizzato dal fatto che comprende: - un apparecchio (4) mobile automatizzato; - mezzi di guida (5) per detto apparecchio (4), ove detto apparecchio (4) comprende: - mezzi motori di locomozione (26, 27) e automazione (23); - mezzi di individuazione (6) di detti animali morti (1) giacenti su detto piano (2); - mezzi di sollevamento (7) di detti animali morti (1); - mezzi di contenimento (8) per detti animali morti (1); - una centralina di comando e controllo (9) atta a sovrintendere alle funzioni di detto apparecchio (4); - mezzi di alimentazione atti a fornire energia a detto apparecchio (4), ed ove detto apparecchio (4) à ̈ atto a muoversi in base ai comandi di detta centralina (9) elaborati in cooperazione con detti mezzi di guida (5), affinché detto apparecchio (4) percorra tutta la superficie di detti ambienti (3).
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di individuazione (6) di animali morti (1) comprendono sensori, scelti tra sensori a pressione, sensori ottici, sensori ad impulsi radio, ecc…
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di sollevamento (7) comprendono un nastro dislocatore (10) provvisto di una pluralità di piani (11) aggettanti, equidistanti tra loro e atti a definire sostegni mobili (12) per detti animali morti (1).
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto apparecchio (4) comprende mezzi di riscontro (13) atti a cooperare con i piani (11) di detto nastro dislocatore (10), realizzando mezzi di caduta per detti animali morti (1) all’interno di detti mezzi di contenimento (8).
  5. 5. Sistema secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzato dal fatto che detti piani (11) comprendono una pluralità di denti paralleli, atti a supportare detti animali morti (1), e detti mezzi di riscontro (13) comprendono a loro volta denti fissi, atti ad interporsi tra i detti denti paralleli per togliere detti animali morti (1) da detti sostegni mobili (12).
  6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto apparecchio (4) comprende mezzi di segnalazione (14) per l’allontanamento degli animali vivi presenti all’interno di detti ambienti di ricovero (3) prima del passaggio dell’apparecchio stesso.
  7. 7. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto apparecchio (4) comprende pareti (15) di rivestimento e protezione.
  8. 8. Sistema secondo le rivendicazioni 1, caratterizzato dal fatto che detto apparecchio (4) comprende mezzi di convogliamento (16) di detti animali morti (1) in prossimità di detti mezzi di sollevamento (7).
  9. 9. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto apparecchio (4) comprende un utensile a fresa (17) atto a triturare uno strato di lettiera provvisto eventualmente sul piano (2) di detti ambienti di ricovero (3).
  10. 10. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di guida (5) comprendono barriere di margine attive all’interno di detti ambienti (3), atte ad emettere segnali elaborabili da detta centralina (9), per creare corsie (18) di passaggio forzato per detto apparecchio (4).
  11. 11. Sistema secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che dette barriere di margine sono disposte in prossimità della superficie del piano (2) di detti ambienti di ricovero (3).
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