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IT9047955A1 - Produzione di calcestruzzo bituminoso contenente pezzi di filo metallico - Google Patents

Produzione di calcestruzzo bituminoso contenente pezzi di filo metallico

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IT9047955A1
IT9047955A1 IT047955A IT4795590A IT9047955A1 IT 9047955 A1 IT9047955 A1 IT 9047955A1 IT 047955 A IT047955 A IT 047955A IT 4795590 A IT4795590 A IT 4795590A IT 9047955 A1 IT9047955 A1 IT 9047955A1
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Dirk Nemegeer
Yves Vancrafynest
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Bekaert Sa Nv
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    • E04BUILDING
    • E04CSTRUCTURAL ELEMENTS; BUILDING MATERIALS
    • E04C5/00Reinforcing elements, e.g. for concrete; Auxiliary elements therefor
    • E04C5/07Reinforcing elements of material other than metal, e.g. of glass, of plastics, or not exclusively made of metal
    • E04C5/073Discrete reinforcing elements, e.g. fibres
    • E04C5/076Specially adapted packagings therefor, e.g. for dosing
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E01CONSTRUCTION OF ROADS, RAILWAYS, OR BRIDGES
    • E01CCONSTRUCTION OF, OR SURFACES FOR, ROADS, SPORTS GROUNDS, OR THE LIKE; MACHINES OR AUXILIARY TOOLS FOR CONSTRUCTION OR REPAIR
    • E01C11/00Details of pavings
    • E01C11/16Reinforcements
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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  • Preparation Of Clay, And Manufacture Of Mixtures Containing Clay Or Cement (AREA)
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Description

DESCRZIONE
L'invenzione si riferisce ad un procedimento
per la produzione di un miscuglio caldo colabile (1) di calcestruzzo bituminoso. Tale calcestruzzo viene spesso impiegato per il rafforzamento (2) dei banchi sommersi e per superfici di carreggiata. Come ben noto, esso comprende un miscuglio di materiale di riporto (quale sabbia, calce e, oppure pezzi di pietra ad esempio di dimensione da 2 mm fino a 20 mm) e di bitume fusibile il quale, nello stato indurito, lega insieme il materiale di riporto. "Bitume'' deve essere inteso come un miscuglio di principalmente idrocarburi
con impurità residue, quali ottenute come residui da raffinazione di carbone oppure di petrolio, quali pece, catrame oppure asfalto. IL bitume scelto viene adattato per essere sufficientemente duro per le temperature alle quali esso viene esposto per l'impiègo che in generale è una temperatura al di sotto di 40°C, e inoltre adattato per essere sufficientemente liquido alla temperatura di miscelazione ,in modo da essere miscibile con il materiale di riporto durante la miscelazione e mantenersi sufficientemente molle durante un tempo successivo dopo il rovesciamento, in modo che esso possa deformarsi e consolidarsi nella sua forma finale, nella quale esso deve indurire. Una temperatura di miscelazione idonea oscilla tra 80°C e 200°C. Al di sotto di 80°C, rimane insufficiente tempo libero tra il rovesciamento e il consolidamento, e al di sopra di 200°C il procedimento è meno economico e meno pratico per manipolare il miscuglio caldo. Quando qui in appresso, riferito a un "miscuglio caldo colabile di calcestruzzo bituminoso", è inteso un miscuglio di tale calcestruzzo bituminoso ad una tale temperatura ' di miscelazione.
Allo scopo di rafforzare (2) il calcestruzzo bituminoso, è noto, ad -esempio dal brevetto U.S.A. 4.382.988, di introdurre nel miscuglio una molteplicità di pezzi di filo di acciaio, adattati per il rafforzamento di detto calcestruzzo bituminoso dopo la sua solidificazione, e per mescolare detti pezzi di filo di acciaio nel miscuglio.
Esistono già sul mercato elementi di filo di acciaio^adattati per il rinforzo di conglomerato cementizio, nella forma di fasci: di tali pezzi di filo di acciaio, i quali vengono tenuti insieme in detti fasci mediante un materiale legante atto a disintegrarsi con acqua quando mescolato in un agglomerato cementizio bagnato. Tali<'>fasci di filo metàllico vengono introdotti nel miscuglio bagnato di conglomerato cementizio, essi si disintegrano nei singoli pezzi di filo metallico con l'acqua del miscuglio e con il movimento di miscelazione, é, mediante<·>, ulteriore miscelazione, i singoli pezzi di filo metallico vengono ad essere ugualmente distribuiti nel miscuglio. A causa della introduzione nella forma di fasci, si evita che i singoli fili metallici vengano ad ammassarsi in balle anziché venir ugualmente distribuiti. Tale metodo di miscelazione e fascio adattato sono stati descritti inel brevetto U.S.A. n°4314 853. Tali fasci vengono ora prodotti in massa mediante un metodo in cui numerosi fili metallici vengono uniti in fascio e poi incollati insieme applicando una emulsione acquosa della colla {che, dopo l'essiccamento, verrà riemulsionata, oppure disciolta più tardi nuovamente nel conglomerato cementizio), e quindi i fasci vengono fatti essiccare in un forno di essiccamento, ed il fascio poi infine viene tagliato trasversalmente in pezzi di fasci corti, come descritto nel brevetto U.S.A. 4284 667. Una colla nota per questo impiego è una colla di circa 75 % di dispersione di acetato di polivinile con un agente ammorbidente e con circa 25 3⁄4 di una colla la quale è solubile in acqua, quale alcool polivinilico oppure etilene-acetato di vinile.
Nel l'adattare questo metodo di miscelazione con fasci di pezzi di filo metallico a calcestruzzo bituminoso, si è trovato che gli stessi fasci di filo metallico sul mercato per l'impiego nelconglomerato cementizio possono essere direttamente impiegabili per calcestruzzo bituminoso, nonostante il fatto che un miscuglio di quest'ultimo non comprende alcuna acqua perchè il materiale legante, che tiene insieme i pezzi di filo metallico, e, oppure può essere adattato anche per fondere alla temperatura di miscelazione del calcestruzzo bituminoso e provocare la disintegrazione dei fasci. Quando tali fasci di fibre vengono scelti per calcestruzzo bituminoso, non è necessario tenere uno stoccaggio separato per conglomerato cementizio e per calcestruzzo bituminoso.
Di conseguenza l'invenzione è caratterizzata dal fatto che i pezzi di filo di acciaio vengono introdotti in un miscuglio per (3) tale calcestruzzo bituminoso nella forma di fasci di pezzi di fili di acciaio, che sono tenuti insieme in detti fasci da un materiale legante atto a disintegrarsi con acqua quando mescolato in un conglomerato cementizio, detti fasci essendo anche atti a disintegrarsi per fusione quando mescolati in detto miscuglio di calcestruzzo bituminoso caldo, e che detti fasci vengono:fatti disintegrare durante la miscelazione di detto calcestruzzo bituminoso.
Per "atto a disintegrarsi per fusione" è qui inteso che il materiale legante, quando mescolato nel miscuglio caldo colabile di calcestruzzo bituminoso, perde solidità sufficiente a consentire che i fasci dei pezzi di fili metallici si disintegrino in singoli pezzi di filo metallico con il movimento di mi-
scelazione, in cui questa perdita di solidità è dovuta al passaggio totale oppure parziale del materiale dallo stato solido allo stato fuso. La perdita di solidità non avviene necessariamente in corrispondenza di un punto di fusione nettamente definito. Per materiali che sono composti di molecole differenti con differenti punti di fusione, come ad esempio per resine sintetiche, la perdita di solidità avviene per rammollimento graduale per tutto un intervallo di temperatura di rammollimento. Per questi materiali, il livello di temperatura di rammollimento è determinato-: qui dal punto di rammollimento secondo il saggio di Ring & Ball. E per i materiali con punto di fusione nettamente definito il "rammollimento" avviene alla temperatura di fusione. Questo è quello che è qui inteso per "punto di rammollimento".
E' consigliabile impiegare una temperatura di miscelazione che stia in un intervallo tra 30 e 50°C al di sopra del punto di -rammollimento del materiale legante dei fasci. Se la temperatura di miscelazione sta troppo al di sopra del punto di rammollimento, si osserverà che il materiale legante fonde troppo rapidamente prima che i fasci non disintegrati siano in primo luogo ugualmente distribuiti nel miscuglio, e quando la temperatura di miscelazione sta troppo vicina sopra il punto di rammollimento, vi è il rischio che i fasci non si disintegrino completamente. Poiché la temperatura di miscelazione idonea oscilla tra 80°C e 200°C, e poiché un punto di rammollimento al di sotto di 50°C è indesiderabile per evitare che i fasci inizino ad appiccicarsi uno all'altro quando esposti al sole oppure a condizioni di clima caldo, questo significa che il punto di rammollimento per il legante starà nell'intervallo tra 50°C e 170°C.
Allo scopo di entrare in considerazione per il rafforzamento (2) del calcestruzzo bituminoso indurito, i pezzi di filo di acciaio avranno una forma sostanzialmente oblunga, con uno spessore di 0,3 fino a 1,5 mm, un rapporto di lunghezza a spessore tra 40 e 120 e una lunghezza massima di 120 mm..Per "oblungo" è inteso che il pezzo di filo metallico non è piegato oppure curvato in modo tale che non sarebbe più pos sibile distinguere una direzione generale di lunghezza in cui il pezzo di filo metallico abbia ad esercitare il suo effetto di rafforzamento (2). Sotto questo aspetto, la lunghezza evidente del pezzo di filo metallico, vale a dire la distanza fra le due estremità del pezzo di filo metallico, non deve essere più piccola di 0,7 volte la 1unghezza come misurata lungo il pezzo di filo metallico. Lo spessore del pezzo di filo metallico, per sezioni non circolari, viene calcolato come il diametro del cerchio avente la stessa area.
Un fascio quindi comprende numerosi pezzi di tale filo metallico preferibilmente tra 5 e 40. Questi pezzi di filo metallico vengono poi tenuti insieme dal materiale legante, non necessariamente per il fatto che i pezzi di filo metallico sono incollati l'uno all'altro, in cui il materiale legante è collocato tra i pezzi di filo metallico, ma ad esempio anche per il fatto che ilmateriale legante è collocato attorno àl fascio, nella forma di un manicotto serrato attorno al fascio, oppure uno o più anelli serrati oppure uno oppure più filamenti avvolti. Il fascio non deve necessariamente essere un fascio con sezione rotonda, ma sarà preferibilmente un fascio piano di fili metallici che sono incollati assieme fianco a fianco. Tali fasci sono più favorevoli per la disintegrazione durante la miscelazione.
Per la doppia possibilità intesa per l'uso, il materiale legante, disintegrabile per fusione, deve essere anche desintegrabile nell'acqua del conglomerato cementizio. Questo può venire ottenuto impiegando un materiale che è completamente solubile in acqua, così come impiegando una composizione la quale è solo parzialmente solubile in modo tale che la parte non solubile si ammorbidisca e, oppure si emulsioni sufficientemente, per consentire che i pezzi di filo di acciaio vengano separati dal movimento di miscelazione. Preferibilmente viene impiegato, come menzionato sopra, un adesivo a base di poliacetato. Se come componente solubile in acqua, viene addizionato un etilene - acetato di vinile, il punto di rammollimento può venire adattato mediante la variazione del rapporto di etilene/acetato di vinile.
Il materiale legante può essere un polimero oppure un copolimero,il quale è solubile in acqua, preferibilmente nella forma di un adesivo fusibile convenzionale, il quale contiene aggiuntivamente resine, cere, amorbidenti, stabilizzanti e possibili materiali di riporto. Adesivi fusibili idonei sono quelli che vengono impiegati per l'applicazione nello stato fuso su carta oppure cartone, e intesi per esere collosi nuovamente mediante inumidimento con acqua, quali quelli che sono ottenibili sul mercato e, ad esempio, descritti nel libro di D.L. Bateman, "Hot melt adhesives", terza edizione, Noyes Data Corporation.
I fasci dei pezzi di filo di acciaio vengono rovesciati alla rinfusa nel miscuglio. Essi possono venire dapprima addizionati e mescolati in un miscuglio secco, prima di addizionare il bitume; e dopo di che può venire addizionato quest'ultimo. I fasci possono venire addizionati al miscuglio caldo, il quale contiene già il bitume fuso. In ciascuno di questi casi, gli stessi fasci saranno in primo luogo distribuiti ugualmente nel miscuglio sotto l'influenza del movimento di miscelazione. In seguito, ancora durante la ulteriore miscelazione, il materiale legante rammollirà e, oppure fonderà, per cui i fasci si rompono con forza nei pezzi di filo metallico separati, che vengono ulteriormente mescolati e vengono ad essere ugualmente distribuiti come pezzi di filo metallico separati .
Osservaz ioni
(1) Colabile = non solo atto a colare come un liquido, am anche a rovesciar fuori come una massa viscosa.
(2) Rafforzamento: nel senso generale di "Rendere più forte";
non nel senso più ristretto di "rinforzare",
(come simile ad una armatura di rinforzo) che può venire interpretato come "addizione alla resistenza a trazione", perchè le fibre non hanno tale effetto nel calcestruzzo bituminoso.
(3) Il miscuglio non deve essere necessariamente il miscuglio caldo di calcestruzzo bituminoso. Esso può anche essere un miscuglio preparatorio freddo di sabbia e ghiaia, al quale il bitume viene addizionato dopo la introduzione dei fasci. Da ciò l'impiego di ''un miscuglio per tale calcestruzzo bituminoso", e non "detto miscuglio

Claims (3)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la produzione di un miscuglio caldo colabile (1) di calcestruzzo bituminoso che comprende lo stadio di introdurre in un miscuglio per (3) tale calcestruzzo bituminoso una molteplicità di pezzi di filo di acciaio adattati per il rafforzamento (2) di detto calcestruzzo bituminoso, dopo la sua solidificazione, e di mescolare detti pezzi di filo di acciaio finché essi vengono ugualmente distribuiti in detto miscuglio'.caldo di calcestruzzo bituminoso, caratterizzato dal fatto che i pezzi di filo di acciaio vengono introdotti nella forma di fasci di tali pezzi di filo di acciaio, che sono tenuti insieme entro detti fasci mediante un materiale-legante atto a disintegrarsi con acqua quando mescolato in un conglomerato cementizio bagnato,detti fasci essendo anche atti a disintegrarsi per fusione quando mescolati in detto miscuglio di calcestruzzo bituminoso caldo, e che detti fasci sono in grado di disintegrarsi durante la miscelazione di detto miscuglio bituminoso.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la temperatura di miscelazione di detto miscuglio bituminoso sta nell'intervallo tra 80°C e 200°C, e in un intervallo tra 30 e 50°C al di sopra del punto di rammollimento di detto materiale legante.
  3. 3. Procedimento secondo qualsiasi delle rivendicazioni 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che detti fasci vengono scaricati alla rinfusa in detto miscuglio.
IT47955A 1989-05-16 1990-05-14 Produzione di calcestruzzo bituminoso contenente pezzi di filo metallico IT1239612B (it)

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