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IT201900009918A1 - Saldatura di un foglio in materiale plastico per dispositivo filtrante medicale - Google Patents

Saldatura di un foglio in materiale plastico per dispositivo filtrante medicale Download PDF

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IT201900009918A1
IT201900009918A1 IT102019000009918A IT201900009918A IT201900009918A1 IT 201900009918 A1 IT201900009918 A1 IT 201900009918A1 IT 102019000009918 A IT102019000009918 A IT 102019000009918A IT 201900009918 A IT201900009918 A IT 201900009918A IT 201900009918 A1 IT201900009918 A1 IT 201900009918A1
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IT
Italy
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sheet
welding
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output side
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IT102019000009918A
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English (en)
Inventor
Marco Fabiano
Original Assignee
G E A F S P A
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Publication date
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Description

DESCRIZIONE
TITOLO: SALDATURA DI UN FOGLIO IN MATERIALE PLASTICO PER DISPOSITIVO FILTRANTE MEDICALE
CAMPO DI APPLICAZIONE DELL’INVENZIONE
Il presente trovato si inserisce nel campo dei dispositivi filtranti medicali per materiale biologico ad esempio sangue. In particolare si tratta di dispositivi filtranti realizzati in materiale plastico morbido in particolare pvc al cui interno è contenuto il materiale filtrante.
STATO DELL’ARTE
Sono note allo stato della tecnica dispositivi filtranti medicali per materiale biologico in particolare per filtrare il sangue. Detti dispositivi filtranti generalmente comprendono un involucro in materiare plastico ad esempio PVC morbido al cui interno è contenuto il materiale filtrante.
Il dispositivi filtranti presentano una forma generalmente schiacciata ad esempio conformato in modo tale da seguire sostanzialmente la forma del materiale filtrante e pertanto in particolare prevede uno spessore ridotto rispetto dimensioni della sua larghezza e lunghezza.
L’involucro, è generalmente realizzato mediante la sovrapposizione di due fogli, preferibilmente di materiale plastico, che vengono saldati tra loro lungo il loro perimetro dopo aver posizionato il materiale filtrante nella zona centrale tra detti fogli.
L’involucro presenta due superfici contrapposte una che chiameremo lato ingresso in corrispondenza dell’ingresso del materiale da filtrare ed una superficie che chiameremo lato uscita in corrispondenza dell’uscita del materiale filtrato.
Pertanto nella zona centrale del dispositivo filtrante, dette superfici contrapposte lato uscita ed lato ingresso, sono separate e distanziate dal materiale filtrante, mentre nel bordo del dispositivo filtrante disposto lungo il perimetro del materiale filtrante ed al suo esterno, le due superfici contrapposte sono a contatto l’una con l’altra e preferibilmente sono saldate tra loro. Detta saldatura esterna consente di sigillare l’involucro del dispositivo filtrante attorno al materiale filtrante. E’ anche presente una interna saldatura che serve per evitare che il sangue defluisca ai lati del materiale filtrante bypassandolo, detta saldatura interna essendo disposta lungo il perimetro del materiale filtrante ed al suo interno, ovverosia detta seconda saldatura realizzata tra la superficie lato uscita, il materiale filtrante e la superficie lato ingresso.
Il dispositivo filtrante comprende ulteriormente un elemento d’ingresso ed un elemento d’uscita che in gergo tecnico vengono generalmente chiamati port d’ingresso e port di uscita.
Attraverso il port d’ingresso entra il sangue o materiale biologico che deve essere sottoposto al trattamento di filtrazione, mentre attraverso il port d’uscita, esce il sangue o materiale biologico filtrato.
Detti port possono essere del tipo a 90° o in linea, ovverosia quelli ha 90° presentano una curva o gomito che permette di poterli applicare in corrispondenza della zona centrale del dispositivo filtrante e pertanto in corrispondenza delle superfici contrapposte lato uscita ed lato ingresso dell’involucro. Al contrario il port in linea, è conformato per essere applicato in corrispondenza del bordo del dispositivo filtrante e pertanto in corrispondenza della saldatura tra i due fogli.
I port del tipo a 90° vengono generalmente saldati rispettivamente il port di uscita al foglio che definisce la superficie lato uscita, mentre il port d’ingresso al foglio che definisce la superficie lato ingresso dell’involucro.
La loro applicazione prevede che una prima apertura del port d’ingresso ed uscita sia rivolta verso il materiale filtrante, quindi verso l’interno del dispositivo filtrante ed una seconda apertura sia rivolta verso l’esterno del dispositivo filtrante.
Normalmente tra il foglio che definisce la superficie lato uscita ed il materiale filtrante viene inserito un elemento distanziatore detto in gergo tecnico expander o anche frame.
Detto elemento distanziatore ha lo scopo di creare una distanza tra il materiale filtrante e la faccia interna della superficie lato uscita.
Questa distanza è fondamentale per facilitare l’uscita del materiale biologico o sangue attraverso il port di uscita. Infatti senza l’elemento distanziatore, la faccia interna della superficie lato uscita e quindi anche la prima apertura del port di uscita tenderebbe ad aderire al materiale filtrante ostacolando l’uscita del materiale biologico o sangue.
L’elemento distanziatore che verrà inserito all’interno è ad esempio una retina.
In particolare l’assemblaggio del dispositivo filtrante secondo l’arte nota prevede di disporre il foglio lato ingresso su cui è già stato saldato il port d’ingresso a 90°, posizionare su di esso il materiale filtrante, disporre l’elemento distanziatore sopra al materiale filtrante ed infine posizionare al di sopra il foglio lato uscita su cui è già stato saldato il port d’ingresso a 90°.
A questo punto vengono saldati il foglio lato ingresso e quello lato uscita lungo il perimetro del materiale filtrante preferibilmente mediante saldatura ad alta frequenza o radiofrequenza.. In particolare si realizza il bordo del dispositivo filtrante mediante una saldatura esterna disposta lungo il perimetro del materiale filtrante e preferibilmente al suo esterno, dove il foglio lato ingresso e lato uscita sono direttamente a contatto l’uno con l’altro. Detta saldatura esterna consente di sigillare l’involucro del dispositivo filtrante attorno al materiale filtrante. E’ anche presente una saldatura interna che serve per evitare che il sangue defluisca ai lati del materiale filtrante bypassandolo, detta saldatura interna essendo disposta lungo il perimetro del materiale filtrante ed al suo interno, ovverosia detta saldatura interna realizzata tra il foglio lato uscita, l’ elemento distanziatore, il materiale filtrante ed il foglio lato ingresso. L’arte nota prevede pertanto che detto elemento distanziatore sia un componente aggiuntivo rispetto ai fogli lato uscita ed lato ingresso. Il suo inserimento comporta quindi una fase aggiuntiva nel processo di produzione dovendo essere posizionato durante l’assemblaggio. Inoltre necessita di essere acquistato, stoccato e gestito, inficiando sui costi finali del dispositivo filtrante.
ESPOSIZIONE E VANTAGGI DEL TROVATO
Il problema tecnico alla base della presente invenzione è quello di mettere a disposizione della tecnica un dispositivo filtrante medicale e relativo metodo e apparato per la sua realizzazione, strutturalmente e funzionalmente concepito per superare uno o più dei limiti sopra esposti con riferimento alla tecnica nota citata.
Nell’ambito del suddetto problema un principale scopo dell’invenzione è quello di mettere a punto un dispositivo filtrante medicale e relativo metodo e apparato, che semplifichi la realizzazione riducendone i costi produttivi e facilitando l’assemblaggio del dispositivo filtrante.
Ulteriore scopo dell’invenzione è anche quello di mettere a disposizione della tecnica un dispositivo filtrante medicale e relativo metodo e apparato per la sua realizzazione nell’ambito di una soluzione semplice razionale e che ottimizza il transito del materiale biologico la sua uscita dal dispositivo filtrante.
Tali ed altri scopi sono raggiunti grazie alle caratteristiche dell’invenzione riportante nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
In particolare, una forma di attuazione della presente invenzione rende disponibile un dispositivo filtrante medicale per filtrare materiale biologico in particolare sangue, comprendente un materiale filtrante racchiuso in un involucro che comprende un elemento di ingresso per consentire l’ingresso del materiale biologico che deve essere filtrato ed un elemento di uscita per consentire l’uscita del materiale biologico filtrato mediante passaggio attraverso il materiale filtrante.
Detto involucro comprendente ulteriormente un foglio lato uscita ed un foglio lato ingresso definenti rispettivamente superfici contrapposte e poste rispettivamente al di sopra ed al di sotto del materiale filtrante.
Almeno uno di detti foglio lato uscita e/o foglio lato ingresso comprende elementi distanziatori ad esso solidalmente integrati e atti a distanziare parzialmente la corrispondente superficie dal materiale filtrante.
Grazie a questa soluzione, gli elementi distanziatori risultano integrati nel foglio lato uscita e/o lato ingresso e questa caratteristica facilità l’attività di assemblaggio e realizzazione del dispositivo filtrante.
Infatti, durante l’assemblaggio di detto dispositivo filtrante, non è necessario movimentare e posizionare un componente aggiuntivo a se stante come accade attualmente nell’arte nota, dove gli elementi distanziatori sono ad esempio retine o distanziali, che vanno posizionati sopra al materiale filtrante e vanno mantenuti nella corretta posizione durante l’assemblaggio.
Il tutto comporta anche dei costi di produzione aggiuntivi per la gestione di un componente differente da quelli necessari per l’assemblaggio.
Infatti una forma preferita di realizzazione prevede che detti elementi distanziatori si estendano dalla faccia interna di dette superfici in direzione del materiale filtrante, quando il dispositivo filtrante è assemblato.
Una forma di realizzazione prevede che l’elemento di ingresso sia saldamente disposto sul foglio lato ingresso e l’elemento di uscita sia saldamente disposto sul foglio lato uscita.
Ulteriormente preferibilmente detto elemento di ingresso e/o elemento di uscita sono conformati a 90°.
Con il termine conformati a 90° si intende che comprendono una prima apertura, rivolta verso il materiale filtrante, in comunicazione con l’interno dell’involucro mediante un’asola passante della superficie lato uscita o superficie lato ingresso; detta prima apertura è sostanzialmente parallela alle superfici definite dal foglio lato uscita e/o lato ingresso. Ulteriormente comprendono una seconda apertura rivolta verso l’esterno dell’involucro e disposta ortogonale alla prima apertura.
Un aspetto del trovato prevede di ottimizzare la funzionalità operativa del dispositivo filtrante.
Infatti gli elementi distanziatori ulteriormente possono comprendere protrusioni, preferibilmente comprendenti una pluralità di tasselli cilindrici, che si stendono dal foglio lato ingresso e/o dal foglio lato uscita essendo disposte in corrispondenza della zona di appoggio dell’elemento di ingresso e/o di uscita e rivolta verso il materiale filtrante ed in prossimità della prima apertura.
Questa conformazione è atta a facilitare l’uscita del materiale biologico dall’elemento di uscita in quanto distanzia la sua prima apertura dal materiale filtrante a cui tenderebbe ad aderire.
Per aumentare il vantaggio suddetto le protrusioni sono disposte lungo il perimetro della zona di appoggio dell’elemento di ingresso e/o di uscita.
Pertanto distaccano dal materiale filtrante tutta la zona di appoggio dell’elemento di ingresso e/o di uscita.
Sempre per facilitare l’uscita del materiale biologico ed ottimizzare il funzionamento del dispositivo filtrante, una caratteristica del trovato prevede anche che gli elementi distanziatori comprendano estensioni disposte in una zona centrale rispettivamente delle superfici definite dal foglio lato uscita e/o lato ingresso, dette estensioni essendo sostanzialmente rettilinee e preferibilmente parallele e/o ortogonali tra loro.
Secondo un aspetto dell’invenzione, l’involucro è un film preferibilmente in materiale plastico, in particolare in PVC, conformato mediante almeno un foglio lato ingresso ed almeno un foglio lato uscita, detti fogli lato uscita e lato ingresso essendo saldati tra loro mediante saldatura, preferibilmente ad alta frequenza, atta a definire un bordo lungo il perimetro del materiale filtrante.
Preferibilmente il foglio lato uscita e/o lato ingresso, comprendente elementi distanziatori, è ricavato mediante saldatura, preferibilmente ad alta frequenza di almeno un foglio base che può prevedere uno spessore maggiore rispetto al foglio base da cui è ricavato il foglio lato uscita e/o lato ingresso senza elementi distanziatori.
Preferibilmente detto spessore deve essere compreso tra 0,6mm e 0,8mm, sufficiente per realizzare gli elementi distanziatori mediante saldatura, preferibilmente ad alta frequenza.
In particolare il foglio lato uscita e/o lato ingresso, da cui si estendono gli elementi distanziatori, può essere realizzato mediante almeno un primo ed un secondo foglio base sovrapposti e saldati tra loro mediante saldatura preferibilmente ad alta frequenza o radio frequenza dove detti primo e secondo foglio base, hanno preferibilmente ciascuno lo stesso spessore del foglio lato ingresso senza elementi distanziatori..
Va inoltre precisato che la soluzione che prevede la realizzazione del foglio lato uscita, mediante la saldatura del primo e secondo foglio base ha il vantaggio di semplificare la gestione dei componenti che vanno a costituire il dispositivo filtrante. Infatti questo consente di utilizzare la stessa tipologia di foglio senza necessitare codifiche e gestioni di nuovi componenti.
Contemporaneamente consente di avere sufficiente materiale per la realizzazioni degli elementi distanziatori che si estendono dalla superficie interna, grazie a questo eccesso di materiale.
Forma anche oggetto del trovato il relativo metodo per la realizzazione del foglio lato ingresso e/o del foglio lato uscita atti a definire rispettive superfici di un involucro per dispositivo filtrante medicale configurato per filtrare materiale biologico in particolare sangue.
Detto metodo comprende la fase di eseguire su di un foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b una saldatura preferibilmente ad alta frequenza o radiofrequenza per realizzare elementi distanziatori 250 integrati ovverosia che si estendono da detto foglio lato ingresso 220 e/o detto foglio lato uscita 210 così realizzato.
In particolare il metodo prevede di:
-definire, preferibilmente mediante fustellatura, un primo e/o un secondo foglio base di misura idonea alla dimensione del materiale filtrante e realizzare l’asola passante in corrispondenza della posizione finale dell’elemento di ingresso o elemento di uscita;
- sovrapporre detto primo e/o secondo foglio base su di un controelettrodo di saldatura, comprendente una pluralità di recessi conformati per realizzare gli elementi distanziatori; - posizionare l’elemento di ingresso o l’elemento di uscita su detti primo ed un secondo foglio base sovrapposti ed in corrispondenza dell’asola;
- sovrapporre l’elettrodo di saldatura comprendente uno scasso sagomato atto a ricevere l’elemento di ingresso o l’elemento di uscita;
- pressare l’elettrodo ed il controelettrodo ed effettuare la saldatura ad alta frequenza.
Grazie a detto metodo, si riducono le fasi di lavorazione per la realizzazione del dispositivo filtrante e dei suoi componenti.
Infatti la realizzazione degli elementi distanziatori avviene preferibilmente contemporaneamente alla saldatura dell’elemento di uscita o di ingresso e sostanzialmente durante la medesima fase di lavorazione.
Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che si semplifica anche la fase di assemblaggio del dispositivo filtrante riducendo il numero di componenti da assemblare.
Infatti detto metodo prevede successivamente di posizionare il materiale filtrante tra detti foglio lato uscita e/o lato ingresso, ed eseguire la saldatura perimetrale, preferibilmente ad alta frequenza, tra il foglio lato uscita e/o lato ingresso per sigillare l’involucro creando il bordo.
Forma oggetto del trovato anche il foglio lato uscita e/o lato ingresso per involucro di un dispositivo filtrante realizzato secondo il metodo sopra descritto.
Ulteriormente rientra nell’abito di tutela del trovato anche il relativo apparato per la realizzazione di detto metodo.
In particolare detto apparato per la saldatura ad alta frequenza o radiofrequenza che prevede di realizzare il foglio lato ingresso e/o il foglio lato uscita, comprende:
- un generatore ad alta frequenza elettricamente connesso ad un circuito elettrico,
- una pressa di saldatura comprendente un controelettrodo di saldatura ed un elettrodo di saldatura, dove il controelettrodo di saldatura, in materiale conduttivo preferibilmente ottone, definisce una superficie di appoggio, comprendente una pluralità di recessi conformati per realizzare gli elementi distanziatori sul foglio lato ingresso e/o il foglio lato uscita, durante la saldatura dell’elemento di ingresso o l’elemento di uscita su di un primo e/o secondo foglio base.
Grazie a questa soluzione è possibile effettuare la saldatura del primo e/o secondo foglio base tra loro per realizzare gli elementi distanziatore.
Inoltre consente anche la saldatura dell’elemento di ingresso o di uscita. Infatti il controelettrodo di saldatura preferibilmente comprende una dima preferibilmente in materiale isolante, opportunamente sagomata per posizionare e l’elemento di ingresso o l’elemento di uscita inserendolo mediante la sua prima apertura.
In particolare a tale scopo, anche l’elettrodo di saldatura comprendente uno scasso sagomato atto a contenere la porzione dell’elemento di ingresso o dell’elemento di uscita che si estende dalla sua zona di appoggio.
Detti scopi e vantaggi sono tutti raggiunti dal dispositivo filtrante medicale e relativo metodo e apparato per la sua realizzazione, oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto previsto nelle sotto riportate rivendicazioni.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di alcune forme di realizzazione illustrate, a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno.
- Figura 1: illustra in vista assonometrica dall’alto un dispositivo filtrante con involucro secondo l’invenzione,
- Figura 2: illustra in vista assonometrica dal basso un dispositivo filtrante con involucro secondo l’invenzione,
- Figura 3: illustra in vista esplosa un dispositivo filtrante con involucro secondo l’invenzione,
- Figura 4: illustra in vista dall’alto un foglio lato uscita o lato ingresso realizzato secondo l’invenzione,
- Figura 5: illustra in vista dall’alto un primo o un secondo foglio base per la realizzazione di un foglio lato uscita o lato ingresso realizzato secondo l’invenzione,
- Figura 6: illustra in vista assonometrica da sopra e da sotto un elemento di ingresso e/o di uscita,
- Figura 7: illustra in vista assonometrica da sopra un controelettrodo secondo l’invenzione,
- Figura 8: illustra in vista assonometrica da sopra un elettrodo secondo l’invenzione,
- Figura 9: illustra in vista assonometrica esplosa di un apparato per la saldatura secondo l’invenzione con primo e secondo foglio base e con elemento di ingresso e/o di uscita.
DESCRIZIONE DEL TROVATO
Con particolare riferimento alla figura 1 è rappresentato un dispositivo filtrante 100 medicale, per filtrare materiale biologico in particolare sangue.
Detto dispositivo filtrante 100, comprende un materiale filtrante 1 racchiuso in un involucro 2.
L’involucro 2 prevede un elemento di ingresso 3 per consentire l’ingresso del materiale biologico che deve essere filtrato ed un elemento di uscita 4 per consentire l’uscita del materiale biologico una volta filtrato.
La filtrazione avviene mediante passaggio del materiale biologico o sangue attraverso il materiale filtrante 1.
Detto involucro 2 comprende ulteriormente un foglio lato uscita 210 ed un foglio lato ingresso 220 definenti superfici 21, 22 contrapposte e poste rispettivamente al di sopra ed al di sotto del materiale filtrante 1.
Una forma di realizzazione rappresentata in figura 1 e 2, prevede che l’elemento di ingresso 3 sia saldamente disposto sul foglio lato ingresso 220 e l’elemento di uscita 4 sia saldamente disposto sul foglio lato uscita 210.
In particolare detto elemento di ingresso 3 e/o elemento di uscita 4 possono essere conformati a 90° ovverosia comprendono una prima apertura 31, 41, rivolta verso il materiale filtrante 1 e pertanto verso l’interno dell’involucro 2 ed una seconda apertura 32, 42 rivolta verso l’esterno dell’involucro 2 e disposta ortogonale alla prima apertura 31, 41.
Detti elemento di ingresso 3 e/o elemento di uscita 4, conformati a 90° generalmente comprendono una zona di appoggio 33, 43 ed una porzione 34, 44 che si estende dalla sua zona di appoggio 33, 43.
Si intende comunque che anche soluzioni differenti in cui ad esempio solo l’elemento in uscita 4 è del tipo a 90° e l’elemento in ingresso 3 è del tipo in linea o sono entrambi in linea, rientrano nell’ambito di tutela del trovato.
In particolare detta prima apertura 31, 41 è in comunicazione con l’interno dell’involucro 2 mediante un’asola passante 211, 221 realizzata sul foglio lato uscita 21 o foglio lato ingresso 22.
Preferibilmente detta prima apertura 31, 41 è sostanzialmente parallela alle superfici 22, 21.
Una forma preferita prevede che l’asola passante 211, 221 del foglio lato uscita 21 o foglio lato ingresso 22, abbia dimensione tale da coincidere sostanzialmente col perimetro esterno33a, 43a della zona di appoggio 33, 43 dell’elemento di ingresso 3 o elemento di uscita 4.
La dimensione e la precisione di detta asola passante 211, 221 è molto importante come verrà meglio descritto in seguito.
Secondo un aspetto del trovato, almeno uno di detti fogli lato ingresso 220 o lato uscita 210 comprende, preferibilmente su di una faccia interna 22a o 21a delle rispettive superfici 21, 22, elementi distanziatori 250 ad essa solidali, ovverosia in essi integrati atti a distanziare parzialmente la detta superficie 22 o 21 dal materiale filtrante 1.
Detti elementi distanziatori 250 detti in gergo tecnico expander hanno lo scopo di creare una distanza tra il materiale filtrante 1 e la faccia interna 21a o 22a della superficie 21, 22.
Questa distanza è fondamentale per facilitare l’uscita del materiale biologico o sangue attraverso in particolare l’elemento di uscita 4 o port di uscita 4. Infatti senza gli elementi distanziatori 250, soprattutto la faccia interna 21a tenderebbe ad aderire al materiale filtrante 1 ostacolando l’uscita del materiale biologico o sangue.
La presenza degli elementi distanziatori 250 è importante soprattutto tra la superficie 21, definita dal foglio lato uscita 210, ed il materiale filtrante 1, ma ciò non toglie che detti elementi distanziatori 250 possano essere presenti anche sulla superficie 22, definita dal foglio lato ingresso 220 o in specifiche configurazioni, siano presenti solo sulla superficie 22.
Nel seguito e nelle figure, faremo principalmente riferimento ad elementi distanziatori posti sulla superficie 21, definita dal foglio lato uscita 210, senza che questo sia limitante per l’invenzione.
Grazie a questa soluzione, gli elementi distanziatori 250 sono completamente integrati nel foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 e questa caratteristica facilità l’attività di assemblaggio e realizzazione del dispositivo filtrante 100.
Infatti, durante l’assemblaggio di detto dispositivo filtrante 100, non è necessario movimentare e posizionare un componente aggiuntivo a se stante come accade attualmente nell’arte nota, dove gli elementi distanziatori 250 sono ad esempio retine o distanziali, che vanno posizionati sopra al materiale filtrante 1 e vanno mantenuti nella corretta posizione.
Il tutto comporta anche dei costi di produzione aggiuntivi per la gestione di un componente differente da quelli necessari per l’assemblaggio.
Una forma preferita di realizzazione del trovato prevede invece che detti elementi distanziatori 250 si estendano direttamente dalla faccia interna 22a, 21a di detta superficie 21, 22 rispettivamente del foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 in direzione del materiale filtrante 1, quando il dispositivo filtrante 100 è assemblato.
Pertanto gli elementi distanziatori 250 sono un estensione del foglio 210, 220 e quindi non disgiunti da esso.
In particolare gli elementi distanziatori 250 ulteriormente comprendono protrusioni 252 che si stendono dal foglio lato ingresso 220 e/o dal foglio lato uscita 210 e che sono preferibilmente disposte in corrispondenza della zona di appoggio 33, 43 dell’elemento di ingresso 3 e/o di uscita 4.
Dette protrusioni 252 sono rivolte verso il materiale filtrante ed in prossimità della prima apertura 31, 41 dell’elemento di ingresso 3 e/o di uscita 4.
La funzione delle protrusioni 252 è di distanziare la prima apertura 31, 41 dell’elemento di ingresso 3 e/o di uscita 4 dal materiale filtrante 1, in modo tale da consentire il passaggio del sangue senza che l’adesione al materiale filtrante 1 possa ostruire il passaggio limitandone la fuoriuscita.
Una possibile forma di realizzazione è rappresentata in figura 4, e prevede che dette protrusioni 252 comprendano una pluralità di tasselli 252a distanziati tra loro e di forma preferibilmente cilindrica o similare.
Detta configurazione risulta idonea a distanziare la prima apertura 31, 41 dal materiale filtrante 1 lasciando che tra un tassello 252a e l’altro possa agevolmente fluire il materiale biologico.
Ulteriormente proprio per agevolare lo scopo suddetto, una forma di realizzazione preferita, prevede che le protrusioni 252 siano disposte lungo il perimetro 33a, 43a della zona di appoggio 33, 43 dell’elemento di ingresso 3 e/o di uscita 4.
Questa posizione permette di essere alla giusta distanza dalla prima apertura 31, 41 e massimizzarne l’efficacia.
Un ulteriore aspetto del trovato prevede detti elementi distanziatori 250 comprendano estensioni 251 disposte in una zona centrale rispettivamente del foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220.
Dette estensioni 251 possono essere, come rappresentato in figura 1, 3 e 4, sostanzialmente rettilinee e preferibilmente parallele e/o ortogonali tra loro.
Una forma di realizzazione preferita è rappresentata nelle figure 1, 3 e 4, e riporta una estensione centrale 251a rettilinea e obliqua rispetto ai bordi 23 del dispositivo filtrante e una serie di estensioni laterali rettilinee 251b disposte ai due lati della estensione centrale 251a rettilinea e obliqua in modo ortogonale tra loro; pertanto dette estensioni laterali rettilinee 251b sono parallele ai rispettivi due bordi 23 adiacenti e atte a formare una sostanzialmente una configurazione a lisca di pesce.
Detta forma realizzativo permette di distaccare uniformemente la faccia interna 21a o 22a dal materiale filtrante 1.
Il percorso aperto e non chiuso delle estensioni 251 consente di agevolare il passaggio del materiale biologico verso l’elemento di uscita 4 o di ingresso 3.
Si intende comunque che quanto sopra descritto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali varianti sulla forma delle estensioni 251 si considerano sin da ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottoriportate rivendicazioni. Ad esempio una forma di estensioni 251 che riporti ad esempio il logo del cliente potrebbe, oltre a fornire i vantaggi suddetti, anche personalizzare e rendere riconoscibile il dispositivo filtrante, senza l’aggiunta di componenti o lavorazioni per la realizzazione di detta personalizzazione.
Come sarà descritto nel seguito, per realizzare detti elementi distanziatori 250 è necessario descrivere la dettagliatamente la conformazione ed il metodo di realizzazione del foglio lato ingresso 220 e/o lato uscita 210 dell’involucro 2, essendo detti elementi distanziatori 250 parte integrante di detti fogli lato ingresso 220 o lato uscita 210.
Una aspetto dell’invenzione prevede che l’involucro 2 sia realizzato mediante un film preferibilmente in materiale plastico, in particolare in PVC.
Pertanto il foglio lato uscita 210 e un foglio lato ingresso 220 è realizzato mediante un film preferibilmente in materiale plastico, in particolare in PVC, detto foglio 210, 220 essendo preferibilmente steso ed ad esempio di forma rettangolare come rappresentato in figura 5, o circolare o quadrata ecc… avente dimensione maggiore del materiale filtrante 1.
Preferibilmente detto foglio lato ingresso 220 è atto a definire la superficie lato ingresso 22, mentre il foglio lato uscita 210 è atto a definire la superficie lato uscita 21.
Pertanto il materiale filtrante 1 viene posizionato tra detti fogli lato uscita 210 ed lato ingresso 220 che vengono quindi saldati tra loro mediante saldatura, preferibilmente ad alta frequenza, o radiofrequenza.
Mediante la saldatura si definisce un bordo 23 lungo il perimetro 11 del materiale filtrante 1.
Pertanto il foglio lato uscita 210 ed il foglio lato ingresso 220, stesi avranno una dimensione maggiore del materiale filtrante e tale da consentire la realizzazione di detto bordo 23 che ne garantisce la sigillatura dell’involucro 2.
In particolare si realizza il bordo 23 del dispositivo filtrante mediante una saldatura esterna 23a disposta lungo il perimetro del materiale filtrante e preferibilmente al suo esterno, dove il foglio lato ingresso e lato uscita sono direttamente a contatto l’uno con l’altro. Detta saldatura esterna 23a consente di sigillare l’involucro del dispositivo filtrante attorno al materiale filtrante. E’ preferibilmente anche presente una saldatura interna 23b che serve per evitare che il sangue defluisca ai lati del materiale filtrante bypassandolo, detta saldatura interna 23b essendo disposta lungo il perimetro del materiale filtrante ed al suo interno, ovverosia detta saldatura interna realizzata tra il foglio lato uscita, il materiale filtrante ed il foglio lato ingresso.
Una forma preferita prevede su detti fogli lato uscita 210 e lato ingresso 220 sia già presente, prima della loro saldatura insieme, rispettivamente l’elemento di uscita 4 o elemento di ingresso 3.
Inoltre in particolare anche gli elementi distanziatori 250 sono già presenti sul foglio lato uscita 210 e/o sul foglio lato ingresso 220 al momento della loro saldatura attorno al materiale filtrante 1.
Secondo un aspetto del trovato, infatti il foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 sono realizzati secondo un procedimento che è atto a definire su detti fogli 210, 220 gli elementi distanziatori 250 ed a saldare l’elemento di ingresso 3 e/o di uscita 4, prima dell’assemblaggio finale del dispositivo filtrante 100.
Forma oggetto del trovato anche il foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 per involucro 2 di un dispositivo filtrante 100 comprendente elementi distanziatori 250 secondo quanto descritto in precedenza.
Ad esempio detto foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220, comprendente elementi distanziatori 250, è ricavato da almeno un foglio base 210a,210b e/o 220a, 220b, che può prevedere uno spessore maggiore rispetto al foglio base da cui è ricavato il foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 senza elementi distanziatori 250.
Preferibilmente detto spessore deve essere compreso tra 0,6mm e 0,8mm, sufficiente per realizzare gli elementi distanziatori 250 mediante saldatura, preferibilmente ad alta frequenza come sarà maggiormente descritto nel seguito.
In particolare il foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220, da cui si estendono gli elementi distanziatori 250, può essere realizzato mediante almeno un primo ed un secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b sovrapposti e saldati tra loro mediante saldatura preferibilmente ad alta frequenza o radio frequenza realizzata mediante un apparato 500 che sarà meglio descritto nel seguito.
La dimensione e la forma di detti primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b è sostanzialmente la medesima del foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 che ne deriva.
In questo caso, detti primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b hanno preferibilmente ciascuno lo stesso spessore del foglio base da cui è ricavato il foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 senza elementi distanziatori 250.
Pertanto detti primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b, hanno preferibilmente ciascuno lo stesso spessore del foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 senza elementi distanziatori 250.
Ad esempio uno spessore preferibile del foglio base 210a, 210b, e/o 220a, 220b è di 0,35mm±1mm. Pertanto sovrapponendo il primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b si ottiene uno spessore di 0,70mm±1mm.
Questo consente di avere sufficiente materiale per la realizzazioni degli elementi distanziatori 250 che si estendono dalla faccia interna 21a e/o 22a grazie a questo eccesso di materiale.
La saldatura di detti primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b è effettuata in modo tale da realizzare, contemporaneamente gli elementi distanziatori 250, come sarà meglio descritto nel seguito.
Una volta saldati detti primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b per realizzare gli elementi distanziatori 250, il foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 che si ottiene, avrà spessore preferibilmente inferiore rispetto alla somma degli spessori del primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b e sostanzialmente simile allo spessore del foglio lato ingresso 220 e/o lato uscita 210, in cui non vengono realizzati gli elementi distanziatori 250.
In particolare gli elementi distanziatori 250 sporgeranno da detto spessore.
Ciò non toglie che rientrano nel trovato anche eventuali varianti che prevedono di realizzare il foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220, con relativi elementi distanziatori 250, utilizzando invece del primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b un solo foglio di spessore maggiore e tale da essere sufficiente alla realizzazione di detti elementi distanziatori 250.
Ugualmente risulta protetta dall’invenzione anche l’eventuale utilizzo di più di due fogli sovrapposti al fine ad esempio di ottenere elementi distanziatori 250 con estensione maggiore.
Va inoltre precisato che la soluzione che prevede la realizzazione del foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220, mediante la saldatura del primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b ha il vantaggio di semplificare la gestione dei componenti che vanno a costituire il dispositivo filtrante 100.
Infatti questo consente di utilizzare la stessa tipologia di foglio base sia per realizzare il foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 con o senza distanziatori 250.
Pertanto non necessita codifiche e gestioni di nuovi componenti.
Una forma preferita prevede che su detti primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b sia già presente, prima della loro saldatura insieme, l’asola passante 211, 221 del foglio lato uscita 210 o foglio lato ingresso 220.
Detta asola passante 211, 221 è in corrispondenza dell’elemento di ingresso 3 o elemento di uscita 4 che verrà saldato su detti primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b.
Preferibilmente detta asola passante 211, 221 ha dimensione tale da coincidere sostanzialmente col perimetro esterno 33a, 43a della zona di appoggio 33, 43 dell’elemento di ingresso 3 o elemento di uscita 4.
La dimensione e la precisione di detta asola passante 211, 221 è molto importante, a causa della fusione di materiale che si verifica durante la saldatura del o dei foglii base 210a, 210b e/o 220a, 220b.
In particolare la quantità di materiale che fonde è molto critica in quanto potrebbe ostruire la prima apertura 31, 41 dell’elemento di ingresso 3 o di uscita 4.
Infatti se detta asola passante 211, 221 fosse più piccola si avrebbe un eccesso di materiale fuso; viceversa se detta asola passante 211, 221 fosse più grande si avrebbe poco materiale fuso.
Una ulteriore forma preferita prevede che su detti primo e secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b siano presenti anche fori passanti che possono servire per interfacciarsi con eventuali dime per il posizionamento del foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b durante la saldatura.
Forma oggetto del trovato pertanto anche il metodo per la realizzazione di un foglio lato ingresso 220 e/o detto foglio lato uscita 210 atti a definire rispettivamente una superficie 22, 21 di un involucro 2 per dispositivo filtrante 100 configurato per filtrare materiale biologico in particolare sangue.
Detto metodo comprende la fase di eseguire su detto foglio lato ingresso 220 e/o detto foglio lato uscita 210 una saldatura preferibilmente ad alta frequenza o radiofrequenza per realizzare elementi distanziatori 250 integrati ovverosia che si estendono da detto foglio lato ingresso 220 e/o detto foglio lato uscita 210.
Detta saldatura viene preferibilmente eseguita su di un foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b avente spessore ad esempio compreso tra 0,6mm e 0,8mm, sufficiente per realizzare gli elementi distanziatori 250.
Detta saldatura sarà impostata in modo da ottenere, al termine della lavorazione, un foglio lato ingresso 220 e/o lato uscita 210 avente spessore sostanzialmente uguale allo spessore del foglio lato ingresso 220 e/o lato uscita 210 su cui non vengono realizzati gli elementi distanziatori 250.
Gli elementi distanziatori 250 sporgeranno da detto spessore.
In particolare una forma preferita di realizzazione del metodo prevede di:
-definire, preferibilmente mediante fustellatura, il primo e/o il secondo foglio base 210a, 210b o 220a, 220b di misura idonea alla dimensione del materiale filtrante e realizzare l’asola passante 211, 221 in corrispondenza della posizione finale che dovrà avere l’elemento di ingresso 3 o elemento di uscita 4;
- sovrapporre detto primo e/o secondo foglio base 210a, 210b o 220a, 220b su di un controelettrodo di saldatura 50, comprendente una pluralità di recessi 51 conformati per realizzare gli elementi distanziatori 250;
- posizionare l’elemento di ingresso 3 o l’elemento di uscita 4 su detto primo e/o un secondo foglio base 210a, 210b o 220a, 220b sovrapposti ed in corrispondenza dell’asola 211, 221;
- sovrapporre l’elettrodo di saldatura 60 comprendente uno scasso sagomato 61 atto a ricevere l’elemento di ingresso 3 o l’elemento di uscita 4 ed in particolare atto a contenere la porzione 34, 44 dell’elemento di ingresso 3 o dell’elemento di uscita 4 che si estende dalla sua zona di appoggio 33, 43; - pressare l’elettrodo 60 ed il controelettrodo 50 ed effettuare la saldatura ad alta frequenza.
Non vengono riportate nella descrizione del metodo le varie fasi specifiche relative alla saldatura ad altra frequenza o radio frequenza in quanto note per un tecnico del settore, come ad esempio le fasi di raffreddamento e apertura dell’elettrodo/controelettrodo o fasi di alimentazione e attivazione o isolamento della saldatura.
Pertanto la realizzazione degli elementi distanziatori 250 avviene preferibilmente contemporaneamente alla saldatura dell’elemento di uscita 4 o di ingresso 3. In particolare questo è importante per la realizzazione delle protrusioni 252 poste in corrispondenza della zona di appoggio 33, 43 dell’elemento di ingresso 3 elemento di uscita 4.
Infatti si potrebbe pensare di saldare realizzando in una prima fase solo gli elementi distanziatori 250 ed in una seconda fase l’elemento di uscita 4 o di ingresso 3 effettuando pertanto due saldature. Con la seconda saldatura però, non si riuscirebbero a creare le protrusioni 252 ed in particolare i tasselli 252a al di sotto la zona di appoggio 33, 43.
Pertanto l’invenzione, oltre a effettuare due lavorazioni in una sola fase, permette la creazione delle protrusioni 252 ed in particolare i tasselli 252a fondamentali modellando su tre dimensioni una saldatura a alta frequenza o radiofrequenza.
Detto metodo ulteriormente può prevedere di posizionare l’elemento di ingresso 3 o l’elemento di uscita 4 su detti primo e/o secondo foglio base 210a, 210b o 220a, 220b mediante l’utilizzo di una dima 52 meccanicamente associata al controelettrodo di saldatura 50 e opportunamente sagomata per ricevere la prima apertura 31, 41 dell’elemento di ingresso 3 o l’elemento di uscita 4.
Forma oggetto del trovato anche il foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 per involucro 2 di un dispositivo filtrante 100 realizzato secondo il metodo sopra descritto.
Dopo la realizzazione di detti fogli lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 con elementi distanziatori 250 integrati e con l’elemento di ingresso 3 o l’elemento di uscita 4 saldato, si prosegue con l’assemblaggio dei vari componenti per la realizzazione del dispositivo filtrante 100.
In particolare si dispone il materiale filtrante tra detti foglio lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 e si esegue in rapida successione prima la saldatura interna 23b e poi quella esterna 23a perimetrale che va a creare il bordo 23.
Va precisato che non necessariamente entrambi i fogli lato uscita 210 e/o lato ingresso 220 sono realizzati mediante il metodo sopra descritto, ma generalmente una preferita realizzazione prevede che il foglio lato uscita 210 sia realizzato secondo il metodo oggetto del trovato e preveda pertanto gli elementi distanziatori 250 integrati.
Il foglio lato ingresso 220, che non sempre necessita di elementi distanziatori 250, invece può essere realizzato mediante un solo foglio base a cui è saldato l’elemento di ingresso 3.
Pertanto il dispositivo filtrante 100 così realizzato avrà gli elementi distanziatori 250 solo sulla faccia interna 21a della superficie 21 definita dal foglio lato uscita 210, mentre la faccia interna 22a della superficie 22 definita dal foglio lato ingresso 220, sarà liscia, ovverosia senza elementi distanziatori.
Forma oggetto del trovato anche l’apparato 500 per la saldatura ad alta frequenza o radiofrequenza che prevede di realizzare il foglio lato uscita 210 e/o il foglio lato ingresso 220 atti a definire rispettivamente la superficie 21, 22 dell’involucro 2, in particolare mediante saldatura di un primo e/o un secondo foglio base 210a, 210b e/o 220a, 220b.
Secondo l’arte nota, gli apparati per saldatura ad alta frequenza o radiofrequnza lavorano mediante corrente ad alta frequenza ad esempio nell’ordine dei 27-40 MegaHertz.
Secondo l’arte nota detti apparti 500 comprendono:
- un generatore ad alta frequenza elettricamente connesso ad un circuito elettrico,
- una pressa di saldatura comprendente un controelettrodo di saldatura 50 ed un elettrodo di saldatura 60.
A seguito dell’azione simultanea della pressione esercitata dalla pressa di saldatura e dell’agitazione molecolare indotta, sul materiale da saldare, dalla corrente ad alta frequenza, avviene l’innalzamento della temperatura che ne provoca la fusione di detto materiale da saldare e la conseguente saldatura.
L’elettrodo 60 è anche detto elettrodo attivo in quanto trasmette la corrente al controelettrodo 50 detto invece passivo, in quanto configurato per ricevere detta corrente che proviene dall’elettrodo 60.
Detto apparato 500 preferibilmente comprende un controelettrodo di saldatura 50, in materiale conduttivo preferibilmente ottone, che definisce una superficie di appoggio 55, comprendete una pluralità di recessi 51 conformati per realizzare gli elementi distanziatori 250 sul foglio base 210a, 210b, o 220a, 220b per la realizzazione del foglio lato ingresso 220 e/o il foglio lato uscita 210, preferibilmente durante la saldatura dell’elemento di ingresso 3 o l’elemento di uscita 4 sui fogli base210a, 210b, o 220a, 220b.
Grazie a questa conformazione il controelettrodo di saldatura 50 consente non solo di saldare l’elemento di ingresso 3 o di uscita 4, ma consente anche di realizzare contemporaneamente gli elementi distanziatori 250 che avviene preferibilmente mediante la saldatura dei fogli base 210a, 210b, o 220a, 220b tra loro.
Secondo un aspetto del trovato il controelettrodo di saldatura 50 comprende una dima 52 preferibilmente in materiale isolante, opportunamente sagomata per posizionare e l’elemento di ingresso 3 o l’elemento di uscita 4 inserendolo mediante la sua prima apertura 31, 41.
In particolare la dima 52 è configurata per resistere a temperature in un range tra 80/100 gradi ed è realizzata preferibilmente in teflon.
L’ apparato 500 ulteriormente comprende un elettrodo di saldatura 60 comprendente uno scasso sagomato 61 atto a contenere la porzione 34, 44 dell’elemento di ingresso 3 o dell’elemento di uscita 4 che si estende dalla sua zona di appoggio 33, 43.
Una forma preferita di realizzazione prevede che i recessi 51 del controelettrodo di saldatura 50 comprendano asole rettilinee 51a preferibilmente cieche e preferibilmente parallele e/o ortogonali tra loro e disposte centralmente in corrispondenza della zona centrale del foglio lato ingresso 220 e/o lato uscita 210 ovverosia del primo e/o secondo foglio 210a, 210b e/o 220a, 220b quando posizionati per la saldatura.
Una forma di realizzazione preferita è rappresentata in figura 7 e riporta le asole rettilinee 51a disposte in modo tale da ottenere un foglio lato uscita 210 o foglio lato ingresso 220 conformato in modo riporti una estensione centrale 251a rettilinea e obliqua rispetto ai bordi 23 del dispositivo filtrante e una serie di estensioni laterali rettilinee 251b disposte ai due lati della estensione centrale 251a rettilinea e obliqua in modo ortogonale tra loro; pertanto si ottengono estensioni laterali rettilinee 251b parallele ai rispettivi due bordi 23 adiacenti e atte a formare sostanzialmente una configurazione a lisca di pesce.
I vantaggi di detta forma realizzativa sono già stati descritti in precedenza.
Va però precisato che quanto sopra descritto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali varianti sulla forma dei recessi 51 si considerano sin da ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottoriportate rivendicazioni. Ad esempio una forma di recessi 51 con conformazione tale da definire delle estensioni 251 che riportino, ad esempio, il logo del cliente potrebbe, oltre a fornire i vantaggi suddetti, anche personalizzare e rendere riconoscibile il dispositivo filtrante, senza l’aggiunta di componenti o lavorazioni per la realizzazione di detta personalizzazione in quanto verrebbe realizzata con la conformazione voluta, durante la saldatura sopra descritta nel metodo.
Una ulteriore forma di realizzazione prevede che i recessi 51 del controelettrodo di saldatura 50 comprendano fori 51b, preferibilmente ciechi disposti, in corrispondenza della zona di appoggio 43, 33, preferibilmente del perimetro 33a, 43a, dell’elemento di uscita 4 e/o di ingresso 3 quando posizionato sul foglio lato ingresso 220 e/o il foglio lato uscita 210 ovverosia sul primo e/o secondo foglio base 210a, 210b o 220a, 220b per la saldatura.
Si intende comunque che quanto sopra descritto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali varianti di dettaglio che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o funzionali, si considerano sin da ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottoriportate rivendicazioni.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo filtrante (100) medicale per filtrare materiale biologico in particolare sangue, comprendente un materiale filtrante (1) racchiuso in un involucro (2) che comprende un elemento di ingresso (3) per consentire l’ingresso del materiale biologico che deve essere filtrato ed un elemento di uscita (4) per consentire l’uscita del materiale biologico filtrato mediante passaggio attraverso il materiale filtrante (1), detto involucro (2) comprendente ulteriormente un foglio lato uscita (210) ed un foglio lato ingresso (220) definenti rispettivamente superfici (21, 22) contrapposte e poste rispettivamente al di sopra ed al di sotto del materiale filtrante (1), caratterizzato dal fatto che detto foglio lato uscita (210) e/o foglio lato ingresso (220) comprende elementi distanziatori (250) ad esso solidalmente integrati e atti a distanziare parzialmente la corrispondente superficie (22, 21) dal materiale filtrante (1).
  2. 2. Dispositivo filtrante (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detti elementi distanziatori (250) si estendono dalla faccia interna (22a, 21a) di detta superficie (22, 21) in direzione del materiale filtrante (1), quando il dispositivo filtrante (100) è assemblato.
  3. 3. Dispositivo filtrante (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento di ingresso (3) è saldamente disposto sul foglio lato ingresso (220) e l’elemento di uscita (4) è saldamente disposto sul foglio lato uscita (210) e in cui preferibilmente detto elemento di ingresso (3) e/o elemento di uscita (4) sono conformati a 90° ovverosia comprendono una prima apertura (31, 41), rivolta verso il materiale filtrante (1), in comunicazione con l’interno dell’involucro (2) mediante un’asola passante (211, 221) del foglio lato uscita (210) o foglio lato ingresso (220), detta prima apertura (31, 41) essendo sostanzialmente parallela alle superfici (22, 21) ed una seconda apertura (32, 42) rivolta verso l’esterno dell’involucro (2) e disposta ortogonale alla prima apertura (31, 41).
  4. 4. Dispositivo filtrante (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’asola passante (211, 221) del foglio lato uscita (210) o foglio lato ingresso (220), ha dimensione tale da coincidere sostanzialmente con un perimetro esterno (33a, 43a) di una zona di appoggio (33, 43) dell’elemento di ingresso (3) o elemento di uscita (4).
  5. 5. Dispositivo filtrante (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli elementi distanziatori (250) ulteriormente comprendono protrusioni (252), preferibilmente comprendenti una pluralità di tasselli (252a) cilindrici, che si stendono dal foglio lato ingresso (220) e/o dal foglio lato uscita (210) essendo disposte in corrispondenza della zona di appoggio (33, 43) dell’elemento di ingresso (3) e/o di uscita (4) e rivolta verso il materiale filtrante ed in prossimità della prima apertura (31, 41).
  6. 6. Dispositivo filtrante (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le protrusioni (252) sono disposte lungo il perimetro (33a, 43a) della zona di appoggio (33, 43) dell’elemento di ingresso (3) e/o di uscita (4).
  7. 7. Dispositivo filtrante (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti elementi distanziatori (250) comprendono estensioni (251) disposte in una zona centrale rispettivamente della superficie (21, 22), dette estensioni (251) essendo sostanzialmente rettilinee e preferibilmente parallele e/o ortogonali tra loro.
  8. 8. Dispositivo filtrante (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il foglio lato ingresso (220) ed il foglio lato uscita (210) è un film preferibilmente in materiale plastico, in particolare in PVC, detti fogli lato uscita (210) ed lato ingresso (220) essendo saldati tra loro mediante saldatura, preferibilmente ad alta frequenza, atta a definire un bordo (23) lungo il perimetro (11) del materiale filtrante (1).
  9. 9. Dispositivo filtrante (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il foglio lato uscita (210) e/o lato ingresso (220), da cui si estendono gli elementi distanziatori (250), è ricavato da un foglio base (210a, 210b e/o 220a, 220b) avente uno spessore maggiore del foglio base (210a, 210b e/o 220a, 220b), del lato uscita (210) e/o lato ingresso (220) senza elementi distanziatori (250), preferibilmente detto spessore essendo compreso tra 0,6mm e 0,8mm, e sufficiente per realizzare gli elementi distanziatori (250) mediante saldatura, preferibilmente ad alta frequenza.
  10. 10. Dispositivo filtrante (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il foglio lato uscita (210) e/o lato ingresso (220) da cui si estendono gli elementi distanziatori (250), è realizzato mediante almeno un primo e un secondo foglio base (210a, 210b e/o 220a, 220b), sovrapposti e saldati tra loro mediante saldatura preferibilmente ad alta frequenza, atta a realizzare gli elementi distanziatori (250), dove detti primo e secondo foglio base (210a, 210b e/o 220a, 220b), hanno preferibilmente ciascuno lo stesso spessore del foglio lato uscita (210) e/o lato ingresso (220) senza elementi distanziatori (250).
  11. 11. Metodo per la realizzazione di un foglio lato ingresso (220) e/o detto foglio lato uscita (210) atti a definire rispettivamente una superficie (22, 21) di un involucro (2) per dispositivo filtrante (100) configurato per filtrare materiale biologico in particolare sangue, caratterizzato dal fatto che comprende la fase di eseguire su di un foglio base (210a, 210b e/o 220a, 220b) una saldatura preferibilmente ad alta frequenza o radiofrequenza per realizzare elementi distanziatori (250) integrati ovverosia che si estendono da detto foglio lato ingresso (220) e/o detto foglio lato uscita (210) così realizzato.
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11 che prevede di: -definire, preferibilmente mediante fustellatura, un primo e/o un secondo foglio base (210a, 210b e/o 220a, 220b) di misura idonea alla dimensione del materiale filtrante e realizzare l’asola passante (211, 221) in corrispondenza della posizione finale dell’elemento di ingresso (3) o elemento di uscita (4); - sovrapporre detto primo e/o secondo foglio base (210a, 210b e/o 220a, 220b) su di un controelettrodo di saldatura (50), comprendente una pluralità di recessi (51) conformati per realizzare gli elementi distanziatori (250); - posizionare l’elemento di ingresso (3) o l’elemento di uscita (4) su detto primo e/o un secondo foglio base (210a, 210b e/o 220a, 220b) sovrapposti ed in corrispondenza dell’asola (211, 221); - sovrapporre l’elettrodo di saldatura (60) comprendente uno scasso sagomato (61) atto a ricevere l’elemento di ingresso (3) o l’elemento di uscita (4); - pressare l’elettrodo (60) ed il controelettrodo (50) ed effettuare la saldatura ad alta frequenza.
  13. 13. Metodo secondo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 12, che prevede di posizionare l’elemento di ingresso (3) o l’elemento di uscita (4) su detto primo e/o un secondo foglio base (210a, 210b e/o 220a, 220b) mediante di una dima (52) meccanicamente associata al controelettrodo di saldatura (50) e opportunamente sagomata per ricevere la prima apertura (31, 41) dell’elemento di ingresso (3) o l’elemento di uscita (4).
  14. 14. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 13, che prevede di posizionare il materiale filtrante tra detti foglio lato uscita (210) e/o lato ingresso (220), ed eseguire la saldatura perimetrale, preferibilmente ad alta frequenza, tra il foglio lato uscita (210) e/o lato ingresso (220) per sigillare l’involucro (2) creando il bordo (23).
  15. 15. Apparato (500) per la saldatura ad alta frequenza o radiofrequenza che prevede di realizzare il foglio lato ingresso (220) e/o il foglio lato uscita (210), atti a definire rispettivamente una superficie (22, 21) di un involucro (2), per dispositivo filtrante (100), detto apparato (500) comprendente: - un generatore ad alta frequenza elettricamente connesso ad un circuito elettrico, - una pressa di saldatura comprendente un controelettrodo di saldatura (50) ed un elettrodo di saldatura (60), dove il controelettrodo di saldatura (50), in materiale conduttivo preferibilmente ottone, è caratterizzato dal fatto che definisce una superficie di appoggio (55), comprendente una pluralità di recessi (51) conformati per realizzare gli elementi distanziatori (250) sul foglio lato ingresso (220) e/o il foglio lato uscita (210), durante la saldatura dell’elemento di ingresso (3) o l’elemento di uscita (4) su di un primo e/o secondo foglio base (210a, 210b e/o 220a, 220b).
  16. 16. Apparato (500) secondo la rivendicazione 15, in cui il controelettrodo di saldatura (50) comprende una dima (52) preferibilmente in materiale isolante, opportunamente sagomata per posizionare e l’elemento di ingresso (3) o l’elemento di uscita (4) inserendolo mediante la sua prima apertura (31, 41).
  17. 17. Apparato (500) secondo la rivendicazione 16, in cui la dima (52) è configurata per resistere a temperature di 80/100 gradi ed è realizzata preferibilmente in teflon.
  18. 18. Apparato (500) secondo la rivendicazione 15, in cui l’elettrodo di saldatura (60) comprendente uno scasso sagomato (61) atto a contenere la porzione (34, 44) dell’elemento di ingresso (3) o dell’elemento di uscita (4) che si estende dalla sua zona di appoggio (33, 43).
  19. 19. Apparato (500) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 15 a 18, in cui i recessi (51) del controelettrodo di saldatura (50) comprendono asole rettilinee (51a) preferibilmente cieche e preferibilmente parallele e/o ortogonali tra loro e disposte centralmente in corrispondenza della zona centrale del primo e/o secondo foglio base (210a, 210b e/o 220a, 220b) quando posizionati per la saldatura.
  20. 20. Apparato (500) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 15 a 19, in cui i recessi (51) del controelettrodo di saldatura (50) comprendono fori (51b) preferibilmente ciechi disposti in corrispondenza della zona di appoggio (43, 33), preferibilmente del perimetro (33a, 43a), dell’elemento di uscita (4) e/o di ingresso (3) quando posizionato per la saldatura.
  21. 21. Foglio lato uscita (210) e/o lato ingresso (220) per involucro (2) di un dispositivo filtrante (100) realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 13.
  22. 22. Foglio lato uscita (210) e/o lato ingresso (220) per involucro (2) di un dispositivo filtrante (100) realizzato secondo il metodo di una qualsiasi delle rivendicazione da 11 a 14.
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