IT201600105915A1

IT201600105915A1 - Apparecchiatura montalatte e macchina per la preparazione di una bevanda

Info

Publication number: IT201600105915A1
Application number: IT102016000105915A
Authority: IT
Original assignee: Caffitaly System Spa
Priority date: 2016-10-20
Filing date: 2016-10-20
Publication date: 2018-04-20
Also published as: CN109922699B; CN109922699A; BR112019006843A2; WO2018073677A1; BR112019006843B1

Description

APPARECCHIATURA MONTALATTE E MACCHINA PER LA PREPARAZIONE DI UNA BEVANDA

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce in generale al settore della preparazione di bevande. In particolare, la presente invenzione si riferisce a una apparecchiatura montalatte e a una macchina per la preparazione di una bevanda, come ad esempio un latte montato o un cappuccino.

Sono già note apparecchiature montalatte che sono atte a effettuare una miscelazione di latte, vapore e aria per ottenere un latte montato.

Secondo una tipologia di apparecchiature montalatte alla quale appartiene anche la presente invenzione, un flusso di vapore è alimentato attraverso un ugello opportunamente conformato così da creare una depressione che aspira latte e aria in una camera di montaggio.

Un inconveniente comune a molte apparecchiature montalatte di tale tipologia è che, quando il flusso di vapore è interrotto al termine della fase di montaggio del latte, nei condotti della apparecchiatura si può instaurare una fase transitoria con sbilanciamenti di pressione tali che da risucchiare alcune gocce di latte nel condotto di alimentazione dell’aria.

Le gocce di latte, seccandosi, producono incrostazioni nel condotto di alimentazione dell’aria, in particolare nei tratti tortuosi o con sezione più piccola. L’accumulo di tali incrostazioni nel corso del tempo può ostruire il flusso di aria e quindi compromettere il corretto funzionamento della apparecchiatura montalatte.

Le apparecchiature montalatte note richiedono pertanto una pulizia frequente per eliminare tali incrostazioni. Si deve comunque evidenziare che, a causa della piccola sezione di passaggio del condotto per l’aria, tale pulizia può essere difficile o incompleta.

In questo contesto il compito tecnico alla base della presente invenzione è fornire una apparecchiatura montalatte che permetta di superare, o almeno ridurre, tale inconveniente o che offra una soluzione alternativa alle apparecchiature attualmente note.

Il compito tecnico e gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da una apparecchiatura montalatte in accordo alla rivendicazione 1, oltre che da una macchina per la preparazione di una bevanda in accordo alla rivendicazione 10. Forme particolari di realizzazione della presente invenzione sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.

Secondo un aspetto della soluzione proposta dalla presente invenzione, l’apparecchiatura montalatte comprende un dispositivo di non-ritorno posizionato in un tratto del condotto di alimentazione di aria. Il dispositivo di non-ritorno è configurato per consentire un flusso di aria dalla apertura di ingresso di aria verso la camera di montaggio e per bloccare un flusso di aria e/o latte verso l’apertura di ingresso di aria. Ciò è utile per evitare un risucchio di latte almeno nelle parti del condotto dell’aria che sono più facilmente incrostabili. Infatti, il dispositivo di non-ritorno impedisce fisicamente una risalita del latte nel condotto dell’aria e inoltre può impedire l’instaurarsi di una depressione nel condotto dell’aria rispetto alle regioni dove si trova latte al termine della fase di montaggio.

Secondo un altro aspetto della soluzione proposta dalla presente invenzione, il dispositivo di non-ritorno comprende un elemento di tenuta flessibile e sostanzialmente a forma di disco, avente una regione centrale fissata a un supporto e una regione periferica anulare destinata ad andare a contatto con un riscontro anulare. L’elemento di tenuta è deformabile tra una prima condizione, in cui è a contatto a tenuta con il riscontro anulare occludendo completamente la sezione di passaggio del condotto dell’aria, e una seconda condizione, in cui la sua regione periferica anulare è distanziata almeno in parte dal riscontro anulare lasciando un passaggio per l’aria tra l’elemento di tenuta e il riscontro anulare. In sostanza, l’elemento di tenuta è una membrana rigida e deformabile.

Nello specifico, la condizione assunta dall’elemento di tenuta è legata a una differenza tra la pressione agente sulla prima faccia e una pressione agente sulla seconda faccia. Pertanto l’elemento di tenuta reagisce spontaneamente alle differenze di pressione che si instaurano nel condotto dell’aria, in particolare aprendo il condotto per il flusso di aria in ingresso dovuto alla depressione creata dal flusso di vapore durante la fase di montaggio, chiudendo almeno il tratto iniziale del condotto per l’aria quando tale depressione non è più presente al termine della erogazione di vapore. Il dispositivo di non-ritorno secondo la presente invenzione è utile per consentire un breve tempo di reazione alle variazioni di pressione, prevenendo così efficacemente la risalita di latte nel condotto dell’aria. Infatti, la differenza di pressione agisce su sostanzialmente tutta la superficie delle facce dell’elemento di tenuta e quindi la forza risultante è proporzionale alla superficie stessa. Il contatto tra l’elemento di tenuta e il riscontro anulare è invece su una superficie anulare piccola e quindi la forza di adesione da vincere per aprire il passaggio dell’aria è limitata.

Inoltre, una opportuna scelta di materiali come ad esempio la gomma (o altro materiale elastomerico) per l’elemento di tenuta e la plastica per il riscontro anulare è utile per ridurre la possibilità di incollaggio reciproco tra le parti, come invece si verifica nel caso di valvole di non-ritorno (ad esempio di tipo “duckbill”) con un contatto gomma-gomma tra le parti.

Ulteriormente, secondo la presente invenzione la regione di contatto tra l’elemento di tenuta e il riscontro anulare non è rivolta direttamente verso la camera di emulsione ed è invece protetta dall’elemento di tenuta stesso. Ciò è utile per sostanzialmente eliminare il rischio che gocce di latte possano raggiungere la regione di contatto e incollare tra loro l’elemento di tenuta e il riscontro anulare. Tale configurazione, pertanto, è vantaggiosa per mantenere l’efficienza del dispositivo di non-ritorno e per ridurre al minimo la necessità di manutenzione.

In una forma di realizzazione, l’elemento di tenuta e in particolare tutto il dispositivo di non-ritorno fa parte di un membro rimovibile, facilitando così le operazioni di pulizia.

Ulteriori caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione, esemplificativa ma non esclusiva, di una apparecchiatura montalatte. Verrà fatto riferimento agli uniti disegni, in cui:

- la figura 1 mostra una vista prospettica di una porzione di una macchina per la preparazione di una bevanda comprendente una apparecchiatura secondo la presente invenzione;

- la figura 2 mostra una prima vista prospettica in sezione della porzione di macchina di figura 1, in cui il dispositivo di non-ritorno non è rappresentato; - la figura 3 mostra una seconda vista prospettica in sezione della porzione di macchina di figura;

- la figura 4 mostra una vista prospettica della apparecchiatura montalatte della macchina di figura 1;

- la figura 5 mostra una vista prospettica in sezione della apparecchiatura montalatte di figura 4, priva di contenitore di latte;

- le figure 6, 7 e 8 mostrano altre viste in sezione della apparecchiatura montalatte di figura 4, priva di contenitore di latte;

- la figura 9 mostra una vista prospettica in esploso di un membro rimovibile, includente il dispositivo di non-ritorno, della apparecchiatura montalatte di figura 4;

- la figura 10 mostra una vista in sezione del membro rimovibile di figura 9, in cui il dispositivo di non-ritorno è in una prima condizione;

- la figura 11 mostra una vista in sezione del membro rimovibile di figura 9, in cui il dispositivo di non-ritorno è in una seconda condizione;

- la figura 12 mostra una vista dal basso del membro rimovibile di figura 9. Una apparecchiatura montalatte secondo la presente invenzione è denotata con il numero di riferimento 1 ed è atta a miscelare latte con aria e vapore per ottenere latte montato. Nelle figure da 1 a 3 l’apparecchiatura montalatte 1 è mostrata montata su una macchina 9 per la preparazione di una bevanda, in particolare una bevanda contenente latte come ad esempio un latte montato o un cappuccino. La macchina 9 non è illustrata nella sua interezza nelle figure, poiché ciò non è ritenuto necessario ai fini della presente descrizione.

La macchina 9 comprende un corpo macchina, del quale solo una porzione di una parete esterna 91 è mostrata nelle figure. Il corpo macchina alloggia o racchiude una caldaia per la produzione di vapore, in particolare vapore acqueo in pressione. La caldaia è rappresentata in modo schematico e indicata con il numero di riferimento 92 in figura 2.

Nella forma di realizzazione illustrata, la macchina 9 comprende l’apparecchiatura montalatte 1, che è alloggiata in una sede ricavata nella parete esterna 91 della macchina 9.

L’apparecchiatura montalatte 1 include un sistema per miscelare latte con aria e vapore al fine di ottenere un latte montato, cioè un latte schiumoso che incorpora bolle di aria. Tale sistema di miscelazione è implementabile secondo forme di realizzazione che di per sé sono già note nel settore.

Nello specifico, l’apparecchiatura montalatte 1 ha un corpo scatolare 11 che racchiude una camera 20 di montaggio del latte. Tale camera di montaggio 20 è realizzata ad esempio in un collettore 21.

All’interno del corpo scatolare 11, l’apparecchiatura montalatte comprende un condotto 23 di alimentazione di aria, un condotto 25 di alimentazione di latte, un ugello 27 di immissione di vapore collegato a un condotto 28 di alimentazione di vapore, un condotto 29 di uscita di latte montato.

La camera di montaggio 20 è collegata, direttamente o tramite tratti comuni a più condotti, al condotto di alimentazione di aria 23, al condotto di alimentazione di latte 25, all’ugello di immissione di vapore 27 e al condotto di uscita di latte montato 29.

In uso, l’ugello di immissione di vapore 27 è in comunicazione con la caldaia 92 della macchina 9 (in particolare tramite il condotto di alimentazione di vapore 28), per ricevere il vapore richiesto per il funzionamento della apparecchiatura montalatte 1. La caldaia 92, che in pratica è un generatore di vapore, è collegata a un erogatore di vapore 95, che è fissato alla parete esterna 91 e la attraversa sporgendo nella sede per l’apparecchiatura montalatte 1. Quando l’apparecchiatura montalatte 1 è in condizione montata nella sede, il condotto di alimentazione di vapore 28 è innestato sull’erogatore di vapore 95.

L’ugello di immissione di vapore 27 è interposto tra il condotto di alimentazione di vapore 28 e la camera di montaggio 20. L’ugello 27 ha una sezione convergente che, quando riceve un flusso di vapore in pressione, crea una depressione locale tale da aspirare latte dal condotto di alimentazione di latte 25 e aria dall’ambiente esterno attraverso il condotto di alimentazione di aria 23. Nella camera 20 si crea pertanto una miscelazione tra latte, aria e vapore, tale da produrre un latte montato.

Il condotto di alimentazione di aria 23 mette in comunicazione la camera di montaggio 20 con una apertura di ingresso di aria 30, attraverso la quale l’aria esterna è prelevata per essere fornita alla camera di montaggio 20. In particolare, il condotto di alimentazione di aria 23 è un percorso composto da più tratti (non necessariamente di forma tubolare) che hanno conformazioni diverse tra loro e sono disposti in successione.

Nella forma di realizzazione illustrata, l’apertura di ingresso di aria 30 è realizzata in un membro 3 che comprende anche un tratto del condotto di alimentazione di aria 23. Tale membro 3 è rimovibile, essendo inserito in modo rimovibile in un rispettivo alloggiamento realizzato nel corpo scatolare 11. L’apertura di ingresso di aria 30 è un foro passante attraverso la parete del membro rimovibile 3 e prende l’aria dalla intercapedine tra il membro rimovibile 3 e l’alloggiamento in cui quest’ultimo è inserito. Ulteriori dettagli relativamente al condotto di alimentazione di aria 23 e al membro rimovibile 3 saranno descritti nel seguito.

Nella forma di realizzazione illustrata, l’apparecchiatura montalatte 1 comprende un contenitore di latte 5 che è collegato al condotto di alimentazione di latte 25. Il contenitore di latte 5 ha un corpo scatolare 51 che racchiude un volume interno 50 destinato a contenere il latte da montare. Nel volume interno 50 si estende una tubazione di prelievo 55 che giunge sostanzialmente fino al fondo del corpo scatolare 51. L’estremità opposta della tubazione di prelievo 55 è provvista di un connettore tubolare 58 tramite il quale la tubazione di prelievo è accoppiata al condotto di alimentazione di latte 25, permettendo così alla camera di montaggio 20 di ricevere il latte da montare.

Il contenitore di latte 5 è accoppiabile in modo rimovibile al corpo scatolare 11 della apparecchiatura montalatte 1. In particolare, in condizione accoppiata il corpo scatolare 11 della apparecchiatura montalatte 1 si trova alla sommità del contenitore di latte 5. Il contenitore di latte 5 rimosso può essere riposto in un frigorifero per conservare il latte in esso contenuto durante un periodo di inutilizzo. Eventualmente, anche l’apparecchiatura montalatte 1 può essere rimossa e riposta in un frigorifero. I componenti della apparecchiatura montalatte 1 che sono destinati ad andare a contatto con il latte possono essere completamente smontabili per permetterne una pulizia più agevole.

Nella forma di realizzazione illustrata, l’apparecchiatura montalatte 1 comprende inoltre un beccuccio erogatore 19 che è collegato alla camera 20 tramite il condotto di uscita 29 ed è quindi atto ad erogare il latte montato prodotto nella camera 20. Il beccuccio erogatore 19 si estende lateralmente dal corpo scatolare 11 e in particolare, durante l’uso, può erogare latte montato direttamente in una tazza sottostante.

L’apparecchiatura montalatte 1 comprende inoltre un dispositivo di non-ritorno 4 posizionato in un tratto del condotto di alimentazione di aria 23. Il dispositivo di non-ritorno 4 è configurato per consentire un flusso di aria dalla apertura di ingresso di aria 30 verso la camera di montaggio 20 e per bloccare un flusso di aria e/o di latte (come ad esempio gocce di latte miste ad aria) verso l’apertura di ingresso di aria 30.

Il dispositivo di non-ritorno 4 comprende un elemento di tenuta 41 che si estende trasversalmente nel rispettivo tratto del condotto di alimentazione di aria 23. L’elemento di tenuta 41, che ha una forma sostanzialmente a disco, ha una prima faccia 411 verso l’apertura di ingresso di aria 30 e una seconda faccia 412 verso la camera di montaggio 20. In altre parole, rispetto alla direzione di flusso dell’aria dall’ingresso 30 alla camera di montaggio 20, la prima faccia 411 è rivolta verso monte e la seconda faccia 412 è rivolta verso valle. La prima faccia 411 è quindi investita dal flusso di aria in ingresso, mentre la seconda faccia 412 sarebbe investita dall’eventuale flusso di aria e/o di latte dalla camera di montaggio 20 (o direttamente dal condotto del latte 25) verso l’apertura di ingresso aria 30. In particolare l’elemento di tenuta 41 è realizzato in materiale deformabile, ancora più in particolare in materiale elasticamente deformabile come gomma o altro materiale elastomerico.

Il dispositivo di non-ritorno comprende inoltre un supporto 43, al quale l’elemento di tenuta 41 è vincolato, e un riscontro anulare 47 che è rivolto verso la prima faccia 411 dell’elemento di tenuta 41.

In particolare, il riscontro anulare 47 è un collare, interno al condotto, che si trova in corrispondenza di una variazione di sezione (nello specifico, una variazione di diametro) del condotto di alimentazione di aria 23.

Il supporto 43 e il riscontro anulare 47 sono fissi rispetto al condotto dell’aria 23, mentre, come spiegato di seguito, l’elemento di tenuta 41 ha un grado di deformazione o di mobilità rispetto ad essi.

L’elemento di tenuta 41 è fissato al supporto 43 in corrispondenza di una regione centrale 415 dell’elemento di tenuta 41 stesso. In particolare il supporto 43 ha una testa a forma di fungo 431, che è posizionata sostanzialmente coassiale con il rispettivo tratto di condotto di alimentazione di aria 23. L’elemento di tenuta 41 è fissato a incastro sulla testa a fungo 431, che in particolare attraversa un foro 416 al centro dell’elemento di tenuta 41 e trattiene quest’ultimo grazie a sporgenze radiali. Pertanto, la regione centrale dell’elemento di tenuta 41 è sostanzialmente fissa rispetto al condotto di alimentazione di aria 23.

L’elemento di tenuta 41 ha una regione periferica anulare 417 (che a solo scopo illustrativo è mostrata delimitata da un tratteggio in figura 9) che è flessibile rispetto alla regione centrale 415 ed è destinata ad andare a contatto con il riscontro anulare 47.

L’elemento di tenuta 41 è deformabile tra una prima condizione (mostrata in figura 10) e una seconda condizione (mostrata in figura 11). In entrambe le figure 10 e 11 la deformazione dell’elemento di tenuta 41 è accentuata per maggiore chiarezza. Nella prima condizione, la regione periferica anulare 417 (in particolare, la prima faccia 411 nella regione periferica anulare 417) è a contatto a tenuta con il riscontro anulare 47, in modo che l’elemento di tenuta 41 occluda completamente la sezione di passaggio del condotto di alimentazione di aria 23. In sostanza la regione periferica anulare 417 è contro il riscontro anulare 47 su tutto il perimetro e quindi la cooperazione tra i due non lascia alcun passaggio per un flusso di aria e/o latte.

Nella seconda condizione, la regione periferica anulare 417 è almeno in parte distanziata dal riscontro anulare 47, in modo che un passaggio per l’aria sia disponibile tra l’elemento di tenuta 41 e il riscontro anulare 47. In sostanza, in almeno un tratto lungo il perimetro la regione periferica anulare 417 non è a contatto con il riscontro anulare 47 perché è spostata verso valle. Grazie al passaggio che si è così creato, un flusso di aria può superare il riscontro anulare e, aggirando il bordo dell’elemento di tenuta 41, può proseguire verso la camera di montaggio 20. In figura 11, il percorso del flusso di aria dalla apertura di ingresso 30 fino all’uscita dal dispositivo di non-ritorno 4 è schematicamente indicato con linee tratteggiate indicate con il numero di riferimento 300.

Nella forma di realizzazione illustrata, nella seconda condizione la regione periferica anulare 417 è distanziata dal riscontro anulare 47 su tutto il perimetro, cosicché il passaggio per l’aria è un passaggio anulare che coinvolge tutto il bordo dell’elemento di tenuta 41.

Come mostrato nelle figure, l’elemento di tenuta 41 deformato ha una forma conica, la cui conicità varia con la deformazione. In pratica, pur con le dovute proporzioni e differenze strutturali, l’elemento di tenuta si deforma in modo simile alla copertura di un ombrello, in cui tra la condizione chiusa e la condizione aperta il bordo periferico si sposta assialmente rispetto al centro e riduce il proprio diametro. Ovviamente, per l’elemento di tenuta 41 tale movimento è poco accentuato perché è sufficiente una piccola deformazione (e quindi una piccola distanza dal riscontro anulare 47) per creare un passaggio sufficiente per la quantità di aria da utilizzare per montare il latte.

La condizione assunta dall’elemento di tenuta 41 è legata a una differenza tra la pressione agente sulla prima faccia 411 (cioè la pressione a monte) e una pressione agente sulla seconda faccia 412 (cioè la pressione a valle). Pertanto, l’elemento di tenuta 41 risponde in modo automatico alle condizioni di pressione a monte e a valle di esso.

Durante la fase di montaggio, il flusso di vapore nell’ugello 27 crea una depressione a valle dell’elemento di tenuta 41. Ad esempio, l’ugello 27 forma un dispositivo ad effetto Venturi, di per sé noto nel settore.

La pressione agente sulla seconda faccia 412 è minore della pressione atmosferica agente sulla prima faccia 411, quindi sull’elemento di tenuta 41 agisce una forza risultante (diretta verso valle) che lo deforma portandolo nella seconda condizione e consentendo così il flusso di aria entrante verso la camera di montaggio 20. Al termine della fase di montaggio, quando il flusso di vapore è interrotto e la pressione a valle dell’elemento di tenuta 41 è aumentata, la differenza di pressione è ridotta (o addirittura invertita, se la pressione a valle diventa maggiore della pressione a monte), facendo tornare l’elemento di tenuta 41 nella prima condizione per impedire che latte possa raggiungere la regione della apertura di ingresso aria 30. Si noti che tanto maggiore è la pressione a valle rispetto alla pressione a monte (fatto che in assenza del dispositivo di non-ritorno provocherebbe un proporzionale flusso di latte verso l’apertura di ingresso aria 30), quanto maggiore è la forza di chiusura agente sulla seconda faccia 412 e quindi la rapidità di risposta del dispositivo di non-ritorno 4, oltre che l’efficacia della tenuta.

In particolare, come già menzionato sopra, l’elemento di tenuta 41 è deformabile elasticamente. Rispetto alla prima condizione, l’elemento di tenuta 41 è deformato nella seconda condizione quando la differenza tra la pressione a monte e la pressione a valle di pressione è maggiore di un valore di soglia. L’elemento di tenuta 41 ha un ritorno elastico verso la prima condizione quando la differenza di pressione è azzerata. In pratica, il dispositivo di non-ritorno 4 è normalmente in condizione chiusa e si apre solo durante la fase di montaggio, a seguito della depressione prodotta dall’ugello vapore 27.

Si tenga presente che anche nella prima condizione l’elemento di tenuta 41 può essere deformato rispetto a una condizione di riposo, sebbene sia deformato meno rispetto alla seconda condizione. Si noti infatti che anche nella figura 10, che mostra la prima condizione, l’elemento di tenuta 41 non è perfettamente piano ed è deformato, in altre parole è precaricato. Ciò è utile per assicurare che l’elemento di tenuta 41 prema con una certa forza contro il riscontro anulare 47, al fine di garantire un contatto a tenuta.

Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento di tenuta 41 è montato sul membro rimovibile 3. Ciò è utile per consentire una agevole pulizia del dispositivo di non-ritorno 4 senza necessità di smontare parti della apparecchiatura 1. Infatti, per avere accesso all’elemento di tenuta 41 è sufficiente sfilare il membro rimovibile 3 dal suo alloggiamento.

In particolare il membro rimovibile 3 comprende anche il supporto 43 e il riscontro anulare 47, pertanto il membro rimovibile 3 include l’intero dispositivo di non-ritorno 4. Ciò è utile per consentire una pulizia completa del dispositivo di non-ritorno 4, al fine di eliminare tutte le incrostazioni di latte nel condotto dell’aria 23

Come mostrato nelle figure da 9 a 11, il membro rimovibile 3 comprende un guscio cilindrico 31 nel quale è ricavata l’apertura di ingresso aria 30. Il membro rimovibile 3 comprende inoltre un corpo 32 che è inserito nel guscio cilindrico 31 e ha una cavità 33 per il passaggio di aria, la quale cavità 33 comunica con l’apertura di ingresso aria 30. La cavità 33 è quindi un tratto del condotto di alimentazione di aria 23. In particolare la cavità 33 costituisce un tratto iniziale del condotto dell’aria 23. Eventualmente, il guscio cilindrico 31 può avere una ulteriore apertura di ingresso aria 30a. Il membro rimovibile 3 comprende una sede per l’elemento di tenuta 41, detta sede essendo ad esempio il fondo del corpo 32 all’imboccatura della cavità 33. Il supporto 43 fa parte del corpo 32 e si estende nella cavità 33 fino alla sede.

Il riscontro anulare 47 è realizzato alla imboccatura della cavità 33 che è rivolta verso la sede per l’elemento di tenuta 41. In particolare, il riscontro anulare 47 è un collare formato dalla variazione di diametro tra la sede e la cavità 33. Infatti, come evidente dalle figure, il diametro della sede (cioè il diametro del fondo del corpo 32) è maggiore del diametro della cavità 33. L’elemento di tenuta 41 è un disco circolare avente un diametro intermedio tra il diametro della cavità 33 e il diametro della sede.

Il membro rimovibile 3 comprende inoltre una impugnatura a levetta 35, che è fissata al guscio cilindrico 31 tramite un perno o vite 36.

Quando il membro rimovibile 3 è inserito nel rispettivo alloggiamento realizzato nel corpo scatolare 11, l’impugnatura a levetta 35 sporge dal corpo scatolare 11 e consente la presa da parte di un utilizzatore, ad esempio per rimuovere il membro rimovibile 3.

In una forma di realizzazione, il membro rimovibile 3 può avere anche una funzione di controllo del flusso di aria attraverso il condotto dell’aria 23. Nello specifico il membro rimovibile 3 nel rispettivo alloggiamento è ruotabile attorno al proprio asse tra una posizione di funzionamento normale, alla quale corrisponde un flusso di aria adatto per il montaggio del latte, e una posizione per azionare un ciclo di pulizia. Il membro rimovibile 3 è inoltre spostabile in una posizione in cui esso è disimpegnabile dal corpo scatolare 11, potendo così essere sfilato e rimosso per essere pulito dall’utilizzatore.

In una forma di realizzazione, la macchina 9 comprende inoltre una camera di infusione (non mostrata) per la preparazione di una seconda bevanda, in particolare per la preparazione di caffè, e un rispettivo beccuccio erogatore (anch’esso non mostrato) per l’erogazione della seconda bevanda. La camera di infusione e le altre parti necessarie per la preparazione della seconda bevanda (ad esempio, una pompa e un riscaldatore di acqua) sono alloggiate nel corpo macchina. La presente invenzione riguarda in particolare gli aspetti relativi alla preparazione di latte montato, mentre gli aspetti relativi alla preparazione di una bevanda per infusione sono implementabili come nelle apparecchiature di tecnica nota e pertanto non sono qui descritti ulteriormente. In tale forma di realizzazione, l’utilizzo combinato della apparecchiatura montalatte 1 e della camera di infusione permette ad esempio di preparare un cappuccino, cioè una bevanda contenente caffè e latte montato.

Ulteriori dettagli e varianti di realizzazione possono essere reperiti nella domanda di brevetto italiano No. 102015000084746 (depositata il 17/12/2015 a nome della medesima richiedente) che è qui incorporata per riferimento nella sua interezza.

L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.

Ad esempio, in forme di realizzazione alternative, l’elemento di tenuta 41 potrebbe essere un disco non circolare (ad esempio ellittico) o addirittura un disco con forma poligonale. Nella presente divulgazione, con “sostanzialmente a forma di disco” si intende che l’elemento di tenuta ha una forma che si sviluppa prevalentemente bidimensionalmente, circa con una simmetria radiale rispetto a una regione centrale, così da avere due facce opposte e uno spessore che è piccolo rispetto alle facce. Lo scopo della forma dell’elemento di tenuta 41 è sostanzialmente quello di conformarsi alla forma della sezione di passaggio del rispettivo tratto di condotto per l’aria (al fine di poterlo chiudere in cooperazione con il riscontro 47) e di deformarsi nelle modalità sopra descritte.

Tutti i dettagli sono rimpiazzabili da altri tecnicamente equivalenti ed i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni dei vari componenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura montalatte (1) atta a miscelare latte con aria e vapore per ottenere latte montato, comprendente: - un condotto (23) di alimentazione di aria; - un condotto (25) di alimentazione di latte; - un ugello (27) di immissione di vapore; - un condotto (29) di uscita di latte montato; - una camera di montaggio (20) che è collegata al condotto (23) di alimentazione di aria, al condotto (25) di alimentazione di latte, all’ugello (27) di immissione di vapore e al condotto (29) di uscita di latte montato; in cui il condotto (23) di alimentazione di aria mette in comunicazione la camera di montaggio (20) con una apertura (30) di ingresso di aria; in cui, in uso, un flusso di vapore nell’ugello (27) di immissione di vapore crea una depressione che aspira latte e aria nella camera di montaggio (20) attraverso i rispettivi condotti di alimentazione (23, 25), con ottenimento di una miscelazione di latte con aria e vapore; l’apparecchiatura montalatte (1) comprendendo inoltre un dispositivo di non-ritorno (4) posizionato in un tratto del condotto (23) di alimentazione di aria, il dispositivo di non-ritorno (4) essendo configurato per consentire un flusso di aria dalla apertura (30) di ingresso di aria verso la camera di montaggio (20) e per bloccare un flusso di aria e/o latte verso l’apertura (30) di ingresso di aria; il dispositivo di non-ritorno (4) comprendendo un elemento di tenuta (41) sostanzialmente a forma di disco che si estende trasversalmente nel condotto (23) di alimentazione di aria e ha una prima faccia (411) verso l’apertura (30) di ingresso di aria e una seconda faccia (412) verso la camera di montaggio (20), il dispositivo di non-ritorno (4) comprendendo inoltre un supporto (43) per l’elemento di tenuta (41) e un riscontro anulare (47) che è rivolto verso la prima faccia (411) dell’elemento di tenuta (41); l’elemento di tenuta (41) avendo una regione centrale (415) che è fissata al supporto (43) e una regione periferica anulare (417) che è flessibile rispetto alla regione centrale (415) ed è destinata ad andare a contatto con il riscontro anulare (47); l’elemento di tenuta (41) essendo deformabile tra una prima condizione, in cui la regione periferica anulare (417) è a contatto a tenuta con il riscontro anulare (47) cosicché l’elemento di tenuta (41) occluda completamente la sezione di passaggio del condotto (23) di alimentazione di aria, e una seconda condizione, in cui la regione periferica anulare (417) è almeno in parte distanziata dal riscontro anulare (47) cosicché un passaggio per l’aria sia disponibile tra l’elemento di tenuta (41) e il riscontro anulare (47); la condizione assunta dall’elemento di tenuta (41) essendo legata a una differenza tra la pressione agente sulla prima faccia (411) e una pressione agente sulla seconda faccia (412).
2. Apparecchiatura montalatte (1) secondo la rivendicazione 1, in cui l’elemento di tenuta (41) è deformabile elasticamente, l’elemento di tenuta (41) essendo deformato nella seconda condizione quando detta differenza di pressione è maggiore di un valore di soglia, l’elemento di tenuta (41) avendo un ritorno elastico verso la prima condizione.
3. Apparecchiatura montalatte (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui nella seconda condizione la regione periferica anulare (417) dell’elemento di tenuta (41) è distanziata dal riscontro anulare (47) su tutto il suo perimetro, cosicché il passaggio per l’aria è un passaggio anulare.
4. Apparecchiatura montalatte (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detto supporto (43) ha una testa a forma di fungo (431) sulla quale l’elemento di tenuta (41) è fissato a incastro.
5. Apparecchiatura montalatte (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detto riscontro anulare (47) è un collare in corrispondenza di una variazione di sezione del condotto (23) di alimentazione di aria.
6. Apparecchiatura montalatte (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, comprendente un membro rimovibile (3) sul quale l’elemento di tenuta (41) è montato, il membro rimovibile (3) comprendendo inoltre l’apertura (30) di ingresso di aria e un tratto (33) del condotto (23) di alimentazione di aria.
7. Apparecchiatura montalatte (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, comprendente un membro rimovibile (3) che include il dispositivo di non-ritorno (4), il membro rimovibile (3) comprendendo una sede per l’elemento di tenuta (41) e una cavità (33) per il passaggio di aria, il riscontro anulare (47) essendo realizzato all’imboccatura della cavità (33) che è rivolta verso la sede.
8. Apparecchiatura montalatte (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, comprendente un contenitore di latte (5) collegato al condotto di alimentazione di latte (25).
9. Apparecchiatura montalatte (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, comprendente un beccuccio erogatore (19) per l’erogazione di latte montato, il beccuccio erogatore (19) essendo collegato alla camera di montaggio (20) tramite il condotto (29) di uscita di latte montato.
10. Macchina (9) per la preparazione di una bevanda, comprendente una apparecchiatura montalatte (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9 e una caldaia (92) per la produzione di vapore, l’ugello (27) di immissione di vapore della apparecchiatura montalatte (1) essendo in comunicazione con la caldaia (92) per ricevere vapore.