Massimo Aresu
Massimo Aresu, laureato in Lettere moderne nel 1997 presso l’Università degli Studi di Cagliari, nel 2012 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Histoire et Civilisation presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, con una tesi dal titolo la La coexistence oubliée : Tsiganes, pouvoirs et construction de la déviance dans la Sardaigne d'Ancien régime, sotto la direzione di Bernard Vincent (valutazione finale: Très honorable avec félicitations du jury). Dopo l’abilitazione all’insegnamento nel 2000 e il conseguimento del diploma di specializzazione SISS (Scuola di specializzazione all’insegnamento secondario) nel 2002, dal 2004 è entrato di ruolo ed insegna attualmente come insegnante di sostegno presso la scuola media statale Antonio Cima di Cagliari.
Il suo principale asse di ricerca è costituito dalla storia della presenza zingara e gitana in Sardegna e nel Mediterraneo in età moderna. Nel quadro del programma europeo di ricerca Marie Sklodowska-Curie (2018-2021), ha portato a termine presso l’Università di Leeds il progetto “Mediterranean Gypsies. A forgotten history beyond diaspora, nomadism, marginality in three Western Mediterranean areas of the Spanish Crown (Andalusia, Sicily, Sardinia, 16th- early 18th century)”
Tra i suoi diversi contributi, la co-edizione insieme a Leonardo Piasere, Antonio Campigotto e Patrizia Bianchetti di Questo genere di uomini. Testi su egiziani cingari zingari zingani nell'Italia moderna (1422-1812), (Roma: CISU, 2020), la curatela con Henriette Asséo numero monografico della Rivista «Quaderni Storici» Zingari: una storia sociale, (Bologna, IL Mulino, 2014), e infine la curatela con Leonardo Piasere del quinto volume della collana Italia Romaní, I cingari nell’Italia di Antico Regime (Roma: CISU, 2008).
Dal 2002 è membro del “Seminario permanente di Studi Rom e Antropologia sociale” coordinato da Leonardo Piasere [2002-2004: Università di Firenze; dal 2005: Università di Verona]. Dal 1996 al 2014 è stato membro dell'Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell'Autonomia (Issra), Dal 2006 al 2009 ha fatto parte, in qualità di esperto, della Consulta Regionale Immigrazione dell'Assessorato al Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna.
Supervisors: Bernard Vincent and Henriette Asséo
Address: Via Ospedale 107 09124 Cagliari
Il suo principale asse di ricerca è costituito dalla storia della presenza zingara e gitana in Sardegna e nel Mediterraneo in età moderna. Nel quadro del programma europeo di ricerca Marie Sklodowska-Curie (2018-2021), ha portato a termine presso l’Università di Leeds il progetto “Mediterranean Gypsies. A forgotten history beyond diaspora, nomadism, marginality in three Western Mediterranean areas of the Spanish Crown (Andalusia, Sicily, Sardinia, 16th- early 18th century)”
Tra i suoi diversi contributi, la co-edizione insieme a Leonardo Piasere, Antonio Campigotto e Patrizia Bianchetti di Questo genere di uomini. Testi su egiziani cingari zingari zingani nell'Italia moderna (1422-1812), (Roma: CISU, 2020), la curatela con Henriette Asséo numero monografico della Rivista «Quaderni Storici» Zingari: una storia sociale, (Bologna, IL Mulino, 2014), e infine la curatela con Leonardo Piasere del quinto volume della collana Italia Romaní, I cingari nell’Italia di Antico Regime (Roma: CISU, 2008).
Dal 2002 è membro del “Seminario permanente di Studi Rom e Antropologia sociale” coordinato da Leonardo Piasere [2002-2004: Università di Firenze; dal 2005: Università di Verona]. Dal 1996 al 2014 è stato membro dell'Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell'Autonomia (Issra), Dal 2006 al 2009 ha fatto parte, in qualità di esperto, della Consulta Regionale Immigrazione dell'Assessorato al Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna.
Supervisors: Bernard Vincent and Henriette Asséo
Address: Via Ospedale 107 09124 Cagliari
less
InterestsView All (12)
Uploads
Co-direction of Special Issue of Review by Massimo Aresu
Edited Books by Massimo Aresu
Papers by Massimo Aresu
Book Reviews by Massimo Aresu
This thesis analyses the presence in Sardinia of Gypsy groups, in the early modern era (16th-17th century), by looking at a broad range of primary sources, mostly unpublished : Jesuit missionary reports, acts of the Inquisition, synod proceedings, pregones, pragmaticas, acts of Parliament, customs records, notarial deeds and parish funds. Studying these sources allows us to move beyond the reductive vision of the Gypsies as an indomitable minority that was relentlessly persecuted and marginal. In particular, we have analyzed the social relations of Sardinian Gypsy groups (both) among themselves and with the other residents, and we have highlighted how their relationship with the island institutions was articulated, and developed not only at a doctrinal and repressive level, but also economically and socially. We have highlighted the importance of ritual events wich marked their religious life, while being at the same time an important device in the symbolic construction that cemented the Gypsy's belonging to the local community through a vast network of relations, economic exchange and alliances. Finally, through a comparison with documents from other geographical areas, this thesis demonstrates that the process of settlement of Gypsy populaitions in Sardinia is linked to a process existing throughout the Mediterranean as a whole, and that the circulation of these groups did not always have a diaphoric character, but was part of a wider range of mobility strategies. Therefore, this thesis proposes a shift in the interpretative paradigm, in order to move beyond the limitations of many traditional reconstructions.
Questo libro racconta la colonizzazione interna dell’Europa attraverso otto storie di cui furono protagonisti uomini e donne provenienti da alcune grandi diaspore mediterranee. Esuli, migranti, forestieri, che dalla Toscana granducale alle spagnole Sicilia e Sardegna, dalla Napoli dei viceré alla Venezia dei dogi, dalla Spagna borbonica fino all’Austria della reconquista” anti-ottomana, contribuirono alla formazione dell’Europa contemporanea.
Tra i temi che verranno trattati durante il seminario: le politiche promosse dai poteri pubblici europei di Antico regime per attrarre e/o gestire le presenze forestiere nei rispettivi territori; le necessità, le "strategie", i percorsi di vita di cui individui, famiglie e gruppi di migranti prima, dopo, durante lo stanziamento in un territorio nuovo; i livelli di negoziazione tra i forestieri ed élite e comunità locali; i processi di identificazione/assimilazione dei forestieri nel territorio di insediamento.
"Da migranti a coloni", coordinato da Giampaolo Salice, è organizzato dal Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali della UniCa - Università degli Studi di Cagliari, ed è patrocinato dall'Istitute Universitaire de France e dall' Associazione Italiana di Storia Urbana.
Il Seminario chiude il progetto biennale "Migrazioni e colonizzazione interna nel Mediterraneo d’età moderna", finanziato su fondi della Legge Regionale 7 agosto 2007, n.7, annualità 2015 della Regione Sardegna, col coordinamento scientifico di Giampaolo Salice.
PROGRAMMA DEL SEMINARIO
06 marzo
SALUTI ISTITUZIONALI
Ignazio Efisio Putzu, Direttore Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali
Rossana Martorelli, Presidente della Facoltà di Studi Umanistici
9:30 DIASPORE. MICROSTORIE URBANE
Andrea Zappia, Laboratorio di Storia marittima e navale - Università di Genova - Università di Genova, La nazione ebrea a Genova tra XVII e XVIII secolo: strategie, interessi, criticità.
Fausto Fioriti, NavLab - Università di Genova, Una nazione levantina in una «economia in transizione». Gli Armeni a Genova nel XVII secolo.
James Nelson Novoa, University of Ottawa, La nazione dei cristiani nuovi portoghesi a Pisa e Livorno 1549-1670.
Massimo Aresu, University of Leeds, Capitani cingari in età moderna: il caso siciliano.
Discussione con Heleni Porfyriou, CNR-DSU-Roma.
ore 15:00
FORESTIERI. TRA URBANO E RURALE
Gennaro Varriale, Università di Napoli "Federico II", I greco-albanesi di Napoli nel XVI secolo, ovvero gli stranieri naturali.
Antonio Stopani, Università di Torino, La forza del privilegio. Dinamiche e forme di aggregazione attraverso il caso dei Greci Coronei (Regni di Napoli e Sicilia, XVI secolo).
Paolo Militello, Università di Catania, Una Sicilia "terra d'immigrazione" (XV-XVII secolo).
F. Viviana Tagliaferri, Isem cnr e EFR, Forestieri e non. Riflessioni sulla presenza straniera nell'area portuale di Valletta e delle Tre Città (fine '600-inizio '700).
Discussione con Elisa Novi Chavarria, Università del Molise.
07 marzo
ore 9:00
COLONIZZAZIONI. MICROSTORIE O STORIE GLOBALI?
Maroš Melichárek, Univerzita Pavla Jozefa Šafárika, Modern perceptions of the Great migration of the Serbs in 1690.
Benjamin Landais, Université d’Avignon, Colonisation planifiée et immigration spontanée dans le Banat habsbourgeois du XVIIIe siècle.
Marco Natalizi, Università di Genova, Un mondo arcaico ma vitale: il medio Volga all'epoca di Caterina II.
Discussione con Mathieu Grenet, INU Jean-François Champollion (Albi)-CUFR e Giampaolo Salice, Università di Cagliari.