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A Selection From Dubliners

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A SELECTION FROM DUBLINERS

⦁ Nel racconto The Dead (I morti) di James Joyce, che conclude la raccolta Dubliners,
il personaggio di Gabriel Conroy subisce un cambiamento profondo, soprattutto
rispetto alla percezione di sua moglie Gretta. Il racconto esplora in modo complesso
la psicologia di Gabriel, mostrandoci la sua trasformazione interiore nel corso della
vicenda. All'inizio della storia, Gabriel appare distaccato e preoccupato per le
apparenze sociali. È un uomo colto e intellettuale, che si preoccupa dell'immagine
che gli altri hanno di lui. La relazione con sua moglie sembra superficiale: Gabriel la
vede attraverso una lente idealizzata, come una figura che gli conferma la sua
rispettabilità e il suo status. Questo è evidente nella scena del ballo, quando osserva
Gretta in piedi sulle scale e prova una sorta di desiderio romantico e nostalgico per
lei, immaginandola come un'icona di bellezza distante. Tuttavia, la scena cruciale
arriva quando, in camera d'albergo, Gretta rivela di essere stata profondamente
toccata da una canzone che le ha ricordato un amore giovanile, Michael Furey, un
ragazzo morto prematuramente. Gabriel scopre così una parte del passato di Gretta
che non conosceva, e che lei aveva custodito nel suo cuore. Questo rivela a Gabriel
quanto poco abbia veramente conosciuto sua moglie, e lo porta a una crisi interiore.
Il comportamento di Gabriel cambia in modo significativo dopo questa rivelazione.
Invece di provare rabbia o gelosia per il fatto che Gretta abbia amato un altro uomo
così intensamente, Gabriel si sente travolto da un senso di umiltà e compassione.
Comprende la profondità emotiva di Gretta, una profondità che lui stesso non ha mai
raggiunto nei suoi sentimenti. Questo porta Gabriel a riflettere non solo sulla sua
relazione con sua moglie, ma anche sulla sua stessa vita e sulla sua incapacità di
connettersi veramente con gli altri. Alla fine del racconto, Gabriel è colto da una
sorta di epifania, mentre osserva la neve che cade fuori dalla finestra. La neve,
simbolo di morte e di una condizione universale, copre tanto i vivi quanto i morti. In
questa immagine finale, Gabriel si rende conto della sua mortalità e del fatto che la
vita è fatta di connessioni profonde e ineluttabili, che lui fino a quel momento ha
ignorato. Il cambiamento di Gabriel, dunque, è un passaggio da un atteggiamento di
superiorità intellettuale e distacco emotivo a una consapevolezza più profonda della
sua vulnerabilità e della complessità emotiva della vita, simboleggiata dalla relazione
con Gretta e dalla sua memoria di Michael Furey.

⦁ La musica gioca un ruolo fondamentale nel racconto The Dead di James Joyce,
poiché agisce come un catalizzatore emotivo e simbolico che porta i personaggi, in
particolare Gretta e Gabriel, a confrontarsi con il passato e con i sentimenti nascosti.
La musica come mezzo di connessione emotiva:
Nel contesto della festa delle sorelle Morkan, la musica è parte integrante
dell'atmosfera. È una festa tradizionale irlandese, e la musica rappresenta le radici
culturali e familiari che uniscono i partecipanti. Tuttavia, più di questo, la musica in
The Dead riesce a toccare corde profonde dell’animo umano, risvegliando ricordi e
sentimenti sopiti.

La canzone che risveglia il passato di Gretta:


L'importanza della musica emerge in modo particolare nella scena in cui Gretta
ascolta la canzone The Lass of Aughrim. Questa melodia risveglia in lei un ricordo
doloroso del suo passato: Michael Furey, un giovane che amava e che è morto per
lei. La canzone agisce come una sorta di epifania per Gretta, che viene
improvvisamente travolta dal ricordo del suo vecchio amore. Per Gretta, la musica
non è solo un'esperienza estetica, ma un ponte tra il presente e il passato, che porta
alla luce emozioni sepolte e che innesca la rivelazione che cambierà anche Gabriel.

L'effetto della musica su Gabriel:


Per Gabriel, la musica diventa un punto di svolta. Fino a quel momento, era
distaccato, concentrato sulla sua posizione sociale e sulle apparenze, ma la
rivelazione di Gretta e l'impatto della canzone lo costringono a riflettere su se stesso
e sul suo matrimonio. Gabriel si rende conto che non ha mai conosciuto veramente
sua moglie, e che non potrà mai raggiungere la profondità di emozioni che lei ha
provato per Michael Furey. Questo porta Gabriel a una crisi esistenziale, culminando
in una riflessione più ampia sulla vita e la morte nella famosa scena finale della neve.
La musica come simbolo:
La musica in The Dead è anche simbolica: rappresenta il potere del passato, della
memoria e delle emozioni che non possono essere contenute o ignorate. Come la
neve che cade su tutta l'Irlanda, coprendo vivi e morti, la musica attraversa la vita dei
personaggi, legando il presente a esperienze passate e creando connessioni emotive
che vanno oltre il tempo. In conclusione, la musica in The Dead è molto più di un
semplice sfondo: è il mezzo attraverso cui i personaggi affrontano i loro ricordi più
profondi e le loro emozioni nascoste, ed è ciò che porta Gabriel a una
consapevolezza più profonda di sé stesso e della natura umana.
1984
"1984" è un romanzo distopico scritto da George Orwell e pubblicato nel 1949. È
ambientato in un futuro totalitario, nel 1984, in cui la società è dominata da un
regime oppressivo guidato dal Partito e dal suo enigmatico leader, il Grande Fratello.
Il romanzo esplora temi di controllo, sorveglianza e la manipolazione della realtà da
parte di un governo tirannico.

Winston Smith: Il protagonista del romanzo, un uomo di 39 anni che lavora al


Ministero della Verità. Winston è un individuo che comincia a ribellarsi contro
l'oppressione del Partito, cercando di mantenere i suoi pensieri e ricordi nonostante
la manipolazione costante della realtà.
Julia: Una giovane donna che lavora nel Dipartimento della Narrativa del Ministero
della Verità. Diventa la compagna di Winston e condivide con lui una relazione
segreta contro il Partito. A differenza di Winston, la sua ribellione è più pratica e
meno ideologica.
O'Brien: Un membro del Partito Interno che inizialmente sembra essere un alleato di
Winston nella sua ribellione. Successivamente si rivela come un agente del Partito
incaricato di smascherare e "rieducare" dissidenti.
Grande Fratello: Il leader supremo e onnipresente del Partito. Non si sa se esista
realmente, ma la sua immagine è utilizzata per mantenere la popolazione sotto
controllo attraverso la propaganda e la paura.
Mr. Charrington: Proprietario di un negozio di antiquariato dove Winston acquista il
suo diario. Inizialmente sembra essere un personaggio gentile e comprensivo, ma si
rivela essere un agente della Psicopolizia.

Winston Smith vive a Londra, capitale dell'Oceania, uno dei tre superstati in cui è
diviso il mondo. La sua vita è controllata da un regime totalitario che monitora ogni
azione e pensiero dei suoi cittadini attraverso il Grande Fratello, telecamere e il
temuto braccio repressivo della Psicopolizia. Winston, tuttavia, inizia a nutrire dubbi
sul Partito e cerca segretamente di mantenere un proprio pensiero critico, iniziando
a scrivere un diario in cui registra i suoi sentimenti e riflessioni. Winston incontra
Julia, una giovane donna che lavora nel Ministero della Verità. Nonostante le iniziali
diffidenze, si innamorano e iniziano una relazione clandestina, cercando di sfuggire
alla sorveglianza del Partito. Trovano rifugio in una stanza sopra il negozio di
antiquariato di Mr. Charrington, dove credono di essere al sicuro dalle telecamere e
dai microfoni del Partito. Winston e Julia sono attratti da O'Brien, un membro del
Partito Interno che sembra condividere il loro odio per il regime. O'Brien si presenta
come un membro della resistenza contro il Partito e promette loro di aiutarli.
Tuttavia, si scopre che O'Brien è un leale servitore del Partito, incaricato di
smascherare dissidenti. Winston e Julia vengono arrestati dalla Psicopolizia e portati
al Ministero dell'Amore, dove subiscono torture fisiche e psicologiche per spezzare il
loro spirito di ribellione. Winston è sottoposto al lavaggio del cervello da parte di
O'Brien, che lo costringe a sottomettersi al Partito e ad accettare la falsità del
regime. La scena più drammatica è quella nella "Stanza 101", dove Winston viene
costretto a confrontarsi con la sua più grande paura, i topi, fino a tradire Julia per
salvarsi. Alla fine del romanzo, Winston è trasformato in un uomo distrutto e
sottomesso, completamente devoto al Partito e al Grande Fratello. Ha perso la
capacità di pensare in modo indipendente, accettando infine la realtà imposta dal
regime.

POSSIBILI DOMANDE:
⦁ La "stanza 101" è un concetto cruciale nel romanzo 1984 di George Orwell. È la
stanza all'interno del Ministero dell'Amore dove i prigionieri vengono portati per
affrontare la loro più grande paura, che varia per ciascuno di loro. È il luogo dove
l'individuo viene definitivamente spezzato, psicologicamente ed emotivamente, dal
regime totalitario. Per Winston Smith, il protagonista del romanzo, la sua più grande
paura è rappresentata dai ratti. Quando viene portato nella stanza 101, O'Brien, uno
degli agenti del Partito, lo tortura mettendolo di fronte a questa fobia. La stanza 101,
quindi, non è un luogo di tortura fisica tradizionale, ma un mezzo attraverso cui il
regime del Grande Fratello distrugge il libero pensiero e l'individualità, utilizzando le
paure personali più profonde. Nel caso di Winston, quando si trova di fronte alla sua
paura più grande, rinnega la sua umanità e il suo amore per Julia, la donna che ama,
chiedendo che la tortura venga inflitta a lei anziché a lui. In quel momento, il regime
ha vinto: Winston è stato completamente sottomesso, dimostrando che la stanza
101 è il simbolo della vittoria totale del potere totalitario sull'individuo.

⦁ In 1984 di George Orwell, i protagonisti del romanzo — Winston Smith, Julia e


O'Brien — sono utilizzati per esplorare e rappresentare i meccanismi e l’impatto dei
regimi totalitari. Attraverso la loro evoluzione, le relazioni e le interazioni con il
Partito, Orwell offre una critica profonda del totalitarismo, mostrando il modo in cui
un governo può esercitare il controllo assoluto sulle persone, manipolando la realtà
e annullando l’individualità.
Winston Smith è il personaggio principale e rappresenta l’individuo che cerca di
resistere all’oppressione del regime. Lavorando al Ministero della Verità, Winston è
consapevole del modo in cui il Partito riscrive la storia e manipola i fatti per
mantenere il controllo sulla società. Il suo desiderio di autenticità e verità lo porta a
ribellarsi, inizialmente attraverso piccoli atti di resistenza, come scrivere un diario
privato o intraprendere una relazione con Julia, e infine tentando di unirsi alla
resistenza immaginaria rappresentata dalla "Fratellanza". Winston rappresenta la
speranza di ribellione contro il totalitarismo, ma la sua storia dimostra quanto sia
difficile resistere in un regime che esercita un controllo totale. Il Partito, infatti, non
si limita a controllare il comportamento esterno dei cittadini, ma vuole anche
dominare i loro pensieri e le loro convinzioni più intime. La tragica sconfitta di
Winston alla fine del romanzo, quando viene "rieducato" e finisce per amare il
Grande Fratello, dimostra la spietatezza del potere totalitario, capace di distruggere
ogni tentativo di dissenso e di annullare l’individualità.

Julia: la ribellione edonistica


Julia è la compagna di Winston, e sebbene condivida con lui il desiderio di ribellarsi
al Partito, la sua resistenza è di natura diversa. Julia non è interessata a ideologie o
grandi visioni politiche; la sua ribellione è più pragmatica e concentrata sulla sua vita
personale. Attraverso la loro relazione clandestina, Julia si oppone alle restrizioni
sessuali e alla repressione emotiva imposta dal regime, vedendo il sesso come un
atto di sfida contro il Partito. Julia rappresenta un tipo diverso di opposizione, più
individualista e meno ideologica rispetto a Winston. Tuttavia, anche la sua ribellione
è destinata al fallimento. Quando viene catturata, Julia, come Winston, viene
sottoposta a torture fisiche e psicologiche, e alla fine tradisce il suo compagno,
dimostrando come il regime possa distruggere non solo la resistenza politica, ma
anche le relazioni personali e affettive.

O'Brien: il volto del potere


O'Brien è un membro del Partito Interno e rappresenta l'incarnazione del potere
totalitario. All'inizio, Winston lo percepisce come un alleato potenziale, credendo
che O'Brien faccia parte della Fratellanza e condivida la sua avversione per il regime.
Tuttavia, O'Brien si rivela essere uno dei principali agenti del Partito, incaricato di
reprimere ogni forma di dissenso. O'Brien è il simbolo della manipolazione del
potere totalitario. È lui che conduce Winston nella stanza 101 e lo sottopone a una
terribile tortura psicologica e fisica, costringendolo infine a sottomettersi e a
"riconoscere" la superiorità del Partito. Attraverso O'Brien, Orwell mostra come il
potere totalitario non si accontenti di governare attraverso la paura e la repressione
fisica, ma cerchi di controllare anche le menti e i cuori delle persone. Il dialogo tra
O'Brien e Winston rivela la filosofia del Partito: il potere fine a se stesso, che non
cerca di migliorare la società, ma solo di mantenere il controllo assoluto e perpetuo.

THE GREAT GATSBY


"The Great Gatsby" (Il Grande Gatsby) è un romanzo di F. Scott Fitzgerald, pubblicato
nel 1925. Ambientato negli anni '20 a New York, racconta il sogno americano,
l'amore, l'ambizione e la disillusione. Il protagonista, Jay Gatsby, è un misterioso
milionario ossessionato da una donna del suo passato, Daisy Buchanan.
Personaggi principali:
Jay Gatsby: Il protagonista, noto per le sue sontuose feste nella sua villa a West Egg.
Gatsby è un uomo enigmatico che ha accumulato una grande fortuna con mezzi
discutibili. È innamorato di Daisy Buchanan, una donna che ha conosciuto anni
prima, e il suo sogno è riconquistarla.

Nick Carraway: Il narratore del romanzo e vicino di casa di Gatsby a West Egg. Nick è
un giovane del Midwest che si trasferisce a New York per lavorare come agente di
borsa. Ha una visione equilibrata e moralmente onesta, e osserva la decadenza e il
vuoto morale che lo circondano.

Daisy Buchanan: Una giovane donna bella, superficiale e affascinante, sposata con
Tom Buchanan. Daisy è l'amore perduto di Gatsby, ma è anche un simbolo del sogno
americano irraggiungibile, poiché non riesce a staccarsi dal suo mondo di ricchezza e
privilegio.

Tom Buchanan: Il marito di Daisy, un uomo ricco, arrogante e violento. Tom è un ex


atleta universitario con una visione razzista e conservatrice della vita. È infedele a
Daisy e ha una relazione con Myrtle Wilson.
Jordan Baker: Una giocatrice di golf professionista e amica di Daisy. Jordan è cinica e
indipendente, e intraprende una breve relazione con Nick durante il romanzo.
Rappresenta il lato disinvolto e materialista della società di quel tempo.

Myrtle Wilson: La moglie di George Wilson, un meccanico. Myrtle è l'amante di Tom


Buchanan, ma sogna una vita di lusso e status sociale. Il suo desiderio di evasione
dalla sua umile esistenza la porterà alla tragedia.

George Wilson: Il marito di Myrtle, un uomo onesto ma disperato, che gestisce


un'officina. George è distrutto dalla scoperta dell'infedeltà di Myrtle e, alla fine del
romanzo, compie un gesto disperato dopo la morte della moglie.

Riassunto:
La storia è raccontata da Nick Carraway, un giovane che si trasferisce a Long Island
per lavorare nel mondo della finanza. Si stabilisce nella località di West Egg, vicino
alla villa di Jay Gatsby, un uomo misterioso noto per le sue feste lussuose ma
solitario e schivo. Gatsby, si scopre, è innamorato di Daisy Buchanan, cugina di Nick,
che vive a East Egg con suo marito, Tom Buchanan. Anni prima, Gatsby e Daisy si
erano innamorati, ma lei aveva sposato Tom mentre Gatsby era al fronte durante la
Prima Guerra Mondiale. Dopo aver accumulato una fortuna, Gatsby spera di
riconquistare Daisy e chiede a Nick di organizzare un incontro. La scintilla tra Daisy e
Gatsby si riaccende, e i due iniziano una relazione. Tuttavia, Tom scopre la relazione
e si confronta con Gatsby in un drammatico scontro. Durante una lite a New York,
Tom smaschera Gatsby, rivelando la sua origine umile e le sue attività illegali.
Nonostante ciò, Daisy non riesce a lasciare il marito. Mentre tornano a casa, Daisy,
guidando l'auto di Gatsby, investe accidentalmente Myrtle Wilson, l'amante di Tom,
uccidendola. Gatsby, per proteggere Daisy, si prende la colpa. Il marito di Myrtle,
George Wilson, scopre che l'auto appartiene a Gatsby e, convinto che Gatsby fosse
l'amante di sua moglie, lo uccide prima di togliersi la vita. Alla fine, Nick è disilluso
dalla società decadente che lo circonda. Organizza il funerale di Gatsby, ma
pochissime persone partecipano, compresa Daisy, che rimane con Tom. Il sogno di
Gatsby di riconquistare Daisy e raggiungere la felicità si rivela illusorio, simbolo della
vanità e della disillusione del sogno americano.
Gatsby e il sogno americano:
Gatsby è nato povero come James Gatz e ha dedicato la sua vita a reinventarsi e a
guadagnare ricchezza, nella speranza di riconquistare Daisy Buchanan, la donna che
ama. La sua storia sembra iniziare come un esempio del sogno americano: la
possibilità di "farsi da sé" e di migliorare la propria condizione sociale. Gatsby si crea
un'identità nuova, diventa ricchissimo, compra una lussuosa villa a West Egg e
organizza sontuose feste nella speranza che Daisy, sposata con Tom Buchanan, torni
da lui. Tuttavia, il sogno americano di Gatsby è fondato su illusioni e su una visione
idealizzata del passato. Nonostante tutto il denaro che ha accumulato, la società di
New York dell'epoca lo considera ancora un outsider, perché la sua ricchezza è
"nuova" e non deriva dall'eredità familiare, come quella dei Buchanan. Inoltre, la sua
visione di Daisy è altrettanto irreale: per lui, Daisy non è una persona con pregi e
difetti, ma un simbolo di tutto ciò che desidera—ricchezza, status, amore perfetto.

La critica al sogno americano:


Il romanzo mette in luce come il sogno americano, nella sua versione materialista,
non sia altro che un'illusione. Gatsby ha raggiunto l'apice del successo economico,
ma la sua ricchezza non gli porta né accettazione sociale né felicità. Inoltre, la sua
ricerca ossessiva di Daisy e della perfezione del passato lo condanna alla tragedia:
Daisy non sarà mai l'ideale che lui ha costruito nella sua mente, e quando tenta di
riprendersela, viene respinto. La corruzione del sogno americano emerge anche
attraverso il personaggio di Tom Buchanan, che rappresenta la ricchezza ereditaria e
la decadenza morale dell'alta società. Mentre Gatsby è spinto da una speranza
romantica e da un’illusione di riscatto, Tom e Daisy rappresentano una classe che,
nonostante la loro ricchezza, sono egoisti e moralmente vuoti.

La fine del sogno:


Alla fine, Gatsby muore solo, tradito da Daisy e dimenticato dalla stessa società per
la quale aveva cercato di trasformarsi. Il sogno americano, per Gatsby, si conclude
con la morte, perché il suo inseguimento della felicità e del successo non era basato
su una realtà solida, ma su una visione idealizzata del passato e su un materialismo
vuoto.
Fitzgerald, attraverso il personaggio di Gatsby, critica la natura superficiale e corrotta
del sogno americano negli anni '20, suggerendo che l'ossessione per il successo
materiale e la ricchezza, disgiunta dai valori umani, non porta alla vera felicità, ma
piuttosto alla disillusione e alla rovina.

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