Nothing Special   »   [go: up one dir, main page]

Seconda guerra macedonica

guerra tra i Romani e i Macedoni


La seconda guerra macedonica (200 a.C.-197 a.C.) venne combattuta da Roma, alleatasi con Attalo I di Pergamo e Rodi, contro Filippo V di Macedonia. L'esito della guerra fu la sconfitta di Filippo, costretto ad abbandonare i possedimenti macedoni in Grecia. Sebbene i romani concluserò la guerra dichiarando la restaurazione della libertà della Gracia, di fatto si trattò di un importante passo nell'intervento romano negli interessi della regione, e della sua succesiva conquista.

Seconda guerra macedonica
Voci di guerre presenti su Wikipedia


Antefatti

Nel 205 a.C. morì Tolomeo IV faraone d'Egitto, che lascò sul trono il figlio Tolomeo V Epifane di sei anni. Filippo V di Macedonia e Antioco III il Grande re dell'Impero seleucide decisero di sfruttare la debolezza del giovane faraone stipulando un patto segreto che prometteva al re macedone l'egemonia nell'Egeo e ad Antioco quella sulla Celesiria, la Cilicia, la Fenicia e la Palestina[1].

Per prima cosa Filippo pose la propria attenzione sulle città stato greche in Tracia e nella zona dei Dardanelli. La sua avanzata nella zona, con la conquista di Kios allarmò Rodi e Pergamo, che avevano interessi in quell'area.

Nel 201 a.C. Filippo lanciò una campagna in Asia minore

In 201, Philip launched a campaign in Asia Minore, assendiando Samo e conquistando MIleto. A questi due attacchi, seguirono devastazioni nei territori di Pergamo, e l'invasione della Caria, che però fu efficacemente contrastata da Rodi e Pergamo, che riuscirono a bloccare la flotta di Filippo nel porto di Bargylia, forzandolo a passare lì l'inverno.

A questo punto, anche se Rodi e Pergamo si trovavano in una posizione di vantaggio sul nemico, temendone la forza, si risolsero a chiedere aiuto a quella che appariva essere la maggiore potenza del mar Mediterraneo.

Gli interessi di Roma

Roma ha appena vinto la seconda guerra punica contro i Cartaginesi condotti da Annibale. Fino a questo momento della sua storia, non ha mai avuto alcun interesse per le questioni che riguardavano il Mediterraneo orientale. La prima guerra macedonica contro Filippo V, era stata causata da interessi in Illiria e si era conclusa, senza grandi battaglie, con la Pace di Fenice nel 205 a.C. . Le recenti azioni di Filippo in Tracia ed Asia Minore avrebbero potuto interessare i romani, se non molto marginalmente. Nonostante tutto, il Senato romano ascoltò gli ambasciatori di Rodi e Pergamo, e poi decise di inviare tre ambasciatori in oriente, per capire cosa stesse accadendo.

Gli ambasciatori non trovarono altri sostenitori per una guerra contro Filippo finchè non arrivarono ad Atene. Qui si incontrarano co re Attalo I di Pergamo ed alcuni diplomatici di Rodi. Contemporaneamente Atene dichiarava guerra alla Macedonia e Filippo V iniziava l'invasione dell'Attica. A quel punto gli ambasciatori romani si incontrarono con i generali macedoni a cui chiesero di non attaccare le città greche e di intavolare discussioni con Pergamo e Rodi per discutere dei danni di guerra. I generali abbandonarono i territori ateniesi e portarono a Filippo le richieste dei romani.


Note

  1. ^ Appiano, guerra siriaca, 1.

Il portale Mondo classico non esiste