Valle Staffora o Val Staffora è una sotto-regione dell'Oltrepò Pavese appartenente alla Lombardia in Italia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Si trova nell'Oltrepò Pavese ed è una valle appenninica formata dal torrente Staffora che le dà il nome. Dai confini con l'Emilia-Romagna e con Bobbio scende fino alla pianura di Voghera costeggiando il confine orientale con il Piemonte ed il Tortonese; suo capoluogo della parte montana è Varzi
Cenni storici
[modifica]L'Abbazia di Bobbio ne ebbe il possesso nel medioevo. L'area divenne poi signoria della famiglia Malaspina, potente in una vasta zona appenninica; ricevettero l'investitura della Valle Staffora nel 1164, e disseminarono i suoi centri di fortificazioni e castelli. Il Settecento portò la dominazione dei Savoia e il suo inserimento nel territorio provinciale di Bobbio, fino all'Unità.
Territori e mete turistiche
[modifica]Sono centri della Valle Staffora: Bagnaria, Brallo di Pregola, Cecima, Cervesina, Godiasco, Menconico, Montesegale, Ponte Nizza, Retorbido, Rivanazzano Terme, Salice Terme, Santa Margherita di Staffora, Val di Nizza, Varzi, Voghera, Zerba.
Centri urbani
[modifica]- Voghera — Centro principale non solo della Val Staffora, ma capoluogo di tutto l'Oltrepò Pavese, la città ricorda con il suo signorile impianto urbano, dalla sobria architettura piemontese, la sua lunga appartenenza sabauda.
- Godiasco — Situato sulla via del Sale, fu fiorente per i commerci. Feudo dei Malaspina, fu centro fortificato dotato di un castello, di cui rimangono poche tracce.
- Varzi — Capoluogo dell'alta valle, ha un bel centro storico. Fu punto nevralgico nelle antiche vie commerciali. La sua fama recente è legata al turismo climatico e al salame di Varzi che costituisce l'eccellenza della sua produzione alimentare.
Centri termali
- Rivanazzano Terme — Forma quasi una conurbazione con la vicina Salice; il centro termale nasce nel 1913 con la scoperta delle sorgenti nella zona di San Francesco. Sta recentemente valorizzando le proprie strutture nel tentativo di raggiungere la notorietà del vicino.
- Salice Terme — Terme e fanghi sono sfruttati dal 1902 nei suoi stabilimenti termali [link non funzionante]. Un grande Hotel delle Terme, in stile liberty, circondato da un grande parco piantumato, celebrò il successo che la stazione di cura ebbe negli anni venti-trenta-quaranta del Novecento. L'Hotel è ora chiuso; le terme continuano proficuamente l'attività, che ha fatto da volano allo sviluppo edilizio di Salice che si è dotato di alberghi, ristoranti, piscina ad uso del turismo curativo di cui è diventato meta.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Milano-Linate, Viale Enrico Forlanini, ☎ +39 02 232323.
- 2 Aeroporto di Milano-Malpensa (MXP), Ferno. L'aeroporto è dotato di due terminal (T1 e T2), il secondo è adibito ai voli low cost. Il servizio di autobus Autostradale collega l'aeroporto con Milano stazione centrale in 50 minuti circa, mentre il Malpensa Express collega in 40 minuti il Terminal 1 con la stazione Cadorna (metropolitana linea rossa e verde). Gli autobus della Sadem e Autostradale raggiungono la città di Torino (2 ore), mentre la compagnia Volpi effettua alcune corse per Genova (3 ore).
- 3 Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio (il Caravaggio), Via Aeroporto 13, Orio al Serio, ☎ +39 035 326323.
- 4 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, ☎ +39 0521 951511.
In auto
[modifica]- Uscita Voghera sulla A21 Torino - Brescia
In treno
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- Duomo (a Voghera).
- Eremo di Sant'Alberto (a Butrio frazione di Ponte Nizza).
- Centro storico (a Varzi).
- Chiesa parrocchiale (a Cecima).
- Giardino alpino di Pietra Corva (a Pietra Corva (Romagnese)). gratuito. Un giardino botanico, dov'è conservata una grande quantità di specie vegetali, dimorate fra anfratti e nicchie fra le rocce
Eventi e feste
[modifica]La musica nella valle Staffora, come nelle altre zone dell'Oltrepò pavese sul confine fra Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia - comprese nell'area delle Quattro province - è tradizionalmente eseguita con piffero dell'Appennino, müsa e fisarmonica. La müsa, una cornamusa appenninica ad un solo bordone, è forse lo strumento più caratteristico e che attira le maggiori curiosità.
In occasione di sagre, feste del patrono, festival folkloristici, celebrazioni della Pasqua (Romagnese) o del Carnevale è possibile assistere all'esibizione degli strumenti tipici che eseguono musiche da ballo come la giga (a due o a quattro), la monferrina o l'alessandrina. In particolare il paese di Cegni ha conservato la tradizione del carnevale, con la storia della povera donna che deve sposare l'uomo brutto che viene rappresentata con la partecipazione di tutta la frazione e di molti turisti il sabato grasso e il 16 di agosto. Presente la tradizione del calendimaggio che nell'alta val Tidone prende il nome di galina grisa.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]- Alessandria
- Bobbio — L'abbazia di San Colombano ne fece un luogo di cultura ma anche di potere. Il suo centro monumentale ci tramanda l'importanza che rivestì nei secoli come importante sede commerciale e politico - amministrativa della vasta zona cosiddetta delle quattro province.
- Passo del Penice — Al confine fra Emilia e Lombardia, poco lontano da Piemonte e Liguria, fu un importante valico di comunicazione e commercio. Ora è soprattutto conosciuto come luogo di sport invernali ma anche di soggiorno estivo.
- Tortona — Città di antichissima origine, fu da sempre crocevia di traffici e commerci. Il suo centro storico ha l'eleganza e la sobrietà delle città piemontesi con imfluenze lombarde.
- Volpedo — Conserva una pregevole Pieve romanica, oltre a molti ricordi del pittore Pellizza da Volpedo.
- Zavattarello
Altri progetti
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